ITPR20110065A1 - Dispositivo di presa - Google Patents

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ITPR20110065A1
ITPR20110065A1 IT000065A ITPR20110065A ITPR20110065A1 IT PR20110065 A1 ITPR20110065 A1 IT PR20110065A1 IT 000065 A IT000065 A IT 000065A IT PR20110065 A ITPR20110065 A IT PR20110065A IT PR20110065 A1 ITPR20110065 A1 IT PR20110065A1
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IT
Italy
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mouths
sheet
mouth
group
fluid jet
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IT000065A
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English (en)
Inventor
Lucio Bonini
Paolo Borelli
Original Assignee
B S Societa In Nome Collettivo Di Vittorio Bonin
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A21BAKING; EDIBLE DOUGHS
    • A21CMACHINES OR EQUIPMENT FOR MAKING OR PROCESSING DOUGHS; HANDLING BAKED ARTICLES MADE FROM DOUGH
    • A21C15/00Apparatus for handling baked articles
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A21BAKING; EDIBLE DOUGHS
    • A21CMACHINES OR EQUIPMENT FOR MAKING OR PROCESSING DOUGHS; HANDLING BAKED ARTICLES MADE FROM DOUGH
    • A21C9/00Other apparatus for handling dough or dough pieces
    • A21C9/08Depositing, arranging and conveying apparatus for handling pieces, e.g. sheets of dough
    • A21C9/081Charging of baking tins or forms with dough
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G47/00Article or material-handling devices associated with conveyors; Methods employing such devices
    • B65G47/74Feeding, transfer, or discharging devices of particular kinds or types
    • B65G47/90Devices for picking-up and depositing articles or materials
    • B65G47/91Devices for picking-up and depositing articles or materials incorporating pneumatic, e.g. suction, grippers

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  • Mechanical Engineering (AREA)
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  • Containers And Packaging Bodies Having A Special Means To Remove Contents (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
"Dispositivo di presa"
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di presa di almeno una sfoglia di pasta.
Sono noti dispositivi di movimentazione di una sfoglia di pasta che prelevano le sfoglie da un primo nastro e le introducono in vaschette poste sul secondo nastro. Tali dispositivi di presa comprendono una piastra da cui si protendono in allontanamento una pluralità di ventose destinate a venire in contatto con la sfoglia di pasta per vincolarla. Tali ventose sono normalmente flessibili. Per rilasciare la sfoglia di pasta esse inoltre comprendono un getto d'aria che permette di allontanare la sfoglia aderente alle stesse.
Il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un dispositivo di presa che consenta di ottimizzare il dimensionamento delle bocche che consentono il rilascio/trattenimento della sfoglia di pasta.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di presa, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di presa illustrato negli uniti disegni in cui:
-figura 1 mostra una vista in pianta di un componente di un dispositivo di presa secondo la presente invenzione; -figura 2 mostra un ingrandimento di una porzione di figura 1;
-figura 3 mostra una vista in pianta da un punto di vista opposto a quello di figura 1;
-figura 4 mostra una vista in sezione secondo il piano A-A di figura 1;
-figura 5 mostra una vista in sezione secondo il piano C-C di figura 3;
-figura 6 mostra una vista in sezione secondo il piano B-B di figura 1;
-figura 7 mostra una vista in sezione secondo il piano D-D di figura 4;
-figura 8 mostra un dispositivo di presa secondo la presente invenzione.
Con il numero di riferimento 1 si è indicato un dispositivo di presa di almeno una sfoglia di pasta. Tipicamente tale sfoglia di pasta è relativa ad una pasta precotta, specialmente fresca. Tale dispositivo 1 comprende una pluralità di bocche 3 di passaggio di un fluido a loro volta comprendenti una prima bocca 61 che almeno in una prima modalità operativa esplica un'azione di trattenimento della sfoglia.
Il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi 60 di aspirazione operativamente collegabili a detta prima bocca 61. Opportunamente i mezzi 60 di aspirazione comprendono una campana di generazione del vuoto.
Il dispositivo 1 comprende una seconda bocca 62 idonea ad esplicare una spinta di rilascio della sfoglia dal dispositivo 1 di presa. La seconda bocca 62 è operativamente scollegata (almeno all'interno del dispositivo 1 di presa) dai mezzi 60 di aspirazione. La prima bocca 61 e detta seconda bocca 62 fronteggiano un medesimo piano di riferimento 21 che è infinito, immaginario ed esterno al dispositivo 1. Tale accorgimento consente di poter avere bocche esplicanti una differente spinta di rilascio. Infatti qualora tutte le bocche esplicassero sia un'azione di trattenimento e un'azione di spinta della sfoglia (con differente intensità a seconda della loro posizione) si avrebbe un dispositivo 1 estremamente complesso.
La prima bocca 61 nella prima modalità operativa esplica un'azione di aspirazione della sfoglia e in una seconda modalità operativa emette verso detto piano 21 di riferimento un getto fluido che impedisce che il getto fluido in uscita dalla seconda bocca 62 di spinta si introduca in detta prima bocca 61. Alternativamente infatti si potrebbe generare una depressione tra il dispositivo 1 e la sfoglia e quest'ultima rimarrebbe aderente al dispositivo 1 nonostante l'azione di spinta esplicata dal getto fluido.
Nella soluzione esemplificativa illustrata il dispositivo 1 comprende:
-un primo gruppo 31 di bocche che almeno in una prima modalità operativa esplicano un'azione di trattenimento della sfoglia al dispositivo 1 di presa; detto primo gruppo 31 di bocche è collegabile operativamente ai mezzi 60 di aspirazione, fronteggia detto piano 21 di riferimento e comprende detta prima bocca 61;
-un secondo gruppo 32 di bocche idonee ad esplicare una spinta di allontanamento della sfoglia dal dispositivo 1 di presa. In figura 2 con i numeri di riferimento 31 e 32 sono state indicate per chiarezza espositiva solo alcune delle bocche del primo e del secondo gruppo. Il secondo gruppo 32 di bocche comprende la seconda bocca 62 e sono operativamente scollegate (almeno all'interno del dispositivo 1 di presa) dai mezzi 60 di aspirazione; le bocche del primo e del secondo gruppo 31, 32 fronteggiano contemporaneamente detto piano 21 di riferimento .
Le bocche del primo gruppo 31 in una prima modalità operativa esplicano un'azione di aspirazione della sfoglia e in una seconda modalità operativa emettono verso detto piano 21 di riferimento un getto fluido che impedisce che il getto fluido in uscita dalle bocche del secondo gruppo 32 si introduca in dette bocche del primo gruppo 31. Opportunamente il secondo gruppo 32 di bocche emettono il getto fluido in almeno parziale contemporaneità alla seconda modalità operativa assunta dal primo gruppo 31 di bocche.
Il dispositivo 1 vantaggiosamente comprende un corpo 2 realizzato in pezzo unico e comprendente almeno una parte di detto primo e di detto secondo gruppo 31, 32 di bocche.
Il corpo 2 comprende inoltre:
-almeno una sezione 63 di ingresso in detto corpo 2 di un getto fluido in pressione;
-una canalizzazione 64 interamente ricavata internamente al corpo 2 e che pone in comunicazione fluida la sezione 63 d'ingresso e una pluralità di bocche del secondo gruppo 32.
Il corpo 2 comprende una apertura 65 in comunicazione fluida con tutte le bocche del primo gruppo 31 e operativamente collegata ai mezzi 60 di aspirazione.
Il dispositivo 1 comprende inoltre una zona 4 di contatto corpo-sfoglia. Vantaggiosamente la zona 4 di contatto comprende una pluralità di superfici 400 di contatto che giacciono in un medesimo piano e che sono tra loro separate. L'impiego di una pluralità di superfici 400 di contatto intervallate tra loro fa si che si agevoli la rimozione della sfoglia dal dispositivo 1. La zona 4 di contatto delimita almeno una concavità 40 di detto corpo 2; su un fondo 41 di detta concavità 40 è ricavata almeno una bocca del primo gruppo 32. Vantaggiosamente ogni superficie 400 di contatto circonda una corrispondente concavità 40 sul cui fondo 41 è presente una bocca facente parte di detto secondo gruppo 32. In figura 1 con il numero di riferimento 400 sono indicate per chiarezza espositiva solo alcune delle superfici 400 di contatto.
Le sezioni di passaggio delle bocche del secondo gruppo 32 hanno superficie minore o uguale di 0,35 mm<2>. Questo consente di ottenere un getto altamente concentrato ed energico.
Il corpo 2 comprende una superficie 20 operativa posizionabile di fronte al piano 21 immaginario di riferimento di sviluppo infinito. La superficie 20 operativa è sagomata per definire la pluralità di bocche 3 di passaggio di un fluido destinate ad interagire con la sfoglia di pasta (tipicamente la sfoglia di pasta è piana). In particolare detta pluralità di bocche 3 di passaggio interagisce con la sfoglia di pasta essendo tali bocche 3 interessate da una sovrappressione e/o da una depressione. Detta pluralità di bocche 3 di passaggio comprende:
-detto primo gruppo 31 di bocche;
-detto secondo gruppo 32 di bocche.
La superficie 20 operativa si sviluppa tra due piani paralleli immaginari aventi reciproca distanza pari a 5 millimetri. Definiti due punti qualunque appartenenti alla superficie 20 operativa vantaggiosamente esiste sempre una linea continua che li collega, detta linea facendo interamente parte della superficie 20 operativa ed essendo interposta tra i due piani paralleli.
Opportunamente la superficie 20 operativa è tutta realizzata nel medesimo materiale. In particolare tale materiale è un materiale antiaderente, ad esempio teflon.
Preferibilmente la superficie 20 operativa è rigida e non morbida. Il contatto con la sfoglia non è dunque tale da deformare la superficie 20 operativa. Analogamente la superficie 20 operativa non è deformata quando detta pluralità di bocche 3 di passaggio sono poste in sovrappressione o depressione. La superficie 20 operativa comprende una zona 4 di contatto con la sfoglia; il rapporto tra detta zona 4 di contatto e la superficie 20 operativa è compresa tra 0,05 e 0,4, preferibilmente tra 0,05 e 0,2. Il rapporto tra la zona 4 di contatto e la proiezione della superficie 20 operativa su un piano contenente la zona 4 di contatto è compresa tra 0,1 e 0,2. Sulla proiezione della superficie 20 operativa su un piano contenente la zona 4 di contatto, la densità delle bocche 3 di passaggio è compresa tra 1 e 3 bocche ogni 5 cm<2>. Opportunamente le bocche del primo gruppo 31 sono comprese tra il 40 e il 60% di tutte le bocche 3 di passaggio.
L'aspirazione del primo gruppo 31 non è esplicata all'interno delle concavità 40 (essendo presente la sfoglia che occlude il passaggio). La proiezione di tutte dette concavità 40 su un piano comprendente la zona 4 di contatto è compresa tra il 10% e il 40% della proiezione della superficie 20 operativa su detto piano comprendente la zona 4 di contatto. La zona di aspirazione del primo gruppo 31 di bocche è compresa tra il 60% e il 90% (preferibilmente tra il 70-80%) della proiezione della superficie 20 operativa su detto piano comprendente la zona 4 di contatto.
Come esemplificato nelle unite figure detta pluralità di bocche 3 di passaggio definisce una pluralità di asole 35 allungate lungo una medesima direzione di sviluppo preponderante .
I mezzi 60 di aspirazione sono operativamente collegabili a detto primo gruppo 31. Il secondo gruppo 32 di bocche è invece operativamente scollegato dai mezzi 60 di aspirazione. I mezzi 60 di aspirazione comprendono una campana a bassa depressione (ad esempio nella condizione operativa preferita tale campana genera una depressione corrispondente a 4000-5000 Pa) . Ciò consente di evitare di danneggiare la sfoglia o di risucchiarla all'interno delle bocche del primo gruppo 31.
Opportunamente le bocche del primo gruppo 31 sono in comunicazione fluida con un dispositivo 632 di alimentazione di un fluido in pressione. Tale dispositivo 632 di alimentazione opportunamente fronteggia detta apertura 65.
Il primo gruppo 31 comprende un primo sottogruppo 311 di bocche disposte lungo una prima fila 33.
Il secondo gruppo 32 comprende un primo insieme 321 di bocche poste lungo detta prima fila 33; lungo la prima fila 33 le bocche del primo sottogruppo 311 sono alternate con una o più bocche del primo insieme 321. Preferibilmente il primo gruppo 31 comprende un secondo sottogruppo 312 di bocche disposte lungo una seconda fila 34, detta seconda fila 34 essendo affiancata alla prima fila 33.
Il secondo gruppo 34 comprende un secondo insieme 322 di bocche disposte lungo la seconda fila 34; le bocche del secondo sottogruppo 312 sono alternate con una o più bocche del secondo insieme 322.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente sono presenti almeno altre due file (oltre la prima e la seconda fila 33, 34) lungo cui sono disposte le bocche del primo e del secondo gruppo 31, 32 (vedasi ad esempio figura 1). Nella soluzione preferita il corpo 2 comprende:
-un primo percorso 5 alimentante prime bocche 301 di rilascio facenti parte del secondo gruppo 32 di bocche; -un secondo percorso 50 alimentante seconde bocche 302 di rilascio; le seconde bocche 302 di rilascio sono distinte dalle prime bocche 301 di rilascio e fanno parte del secondo gruppo 32. Le prime bocche 301 sono bocche a maggiore pressione rispetto alle seconde bocche 302 .
Opportunamente la prima sezione 63 d'ingresso è la sezione d'ingresso del primo percorso 5. Il corpo 2 comprende anche una seconda sezione 630 d'ingresso di un fluido in pressione che definisce la sezione d'ingresso del secondo percorso 50. Il primo percorso 5 è opportunamente una linea interessata da una maggiore pressione rispetto al secondo percorso 50.
Vantaggiosamente il dispositivo 1 comprende mezzi di regolazione della portata d'aria lungo il primo e il secondo percorso 5, 50. Vantaggiosamente i mezzi di regolazione della portata d'aria comprendono una prima valvola di regolazione posta a monte del primo percorso 5 e una seconda valvola di regolazione posta a monte del secondo percorso 50. Normalmente lungo il secondo percorso 50 transita una portata di fluido maggiore che lungo il primo percorso 5.
Le prime bocche 301 di rilascio si trovano in una prima zona almeno in parte interposta tra le restanti bocche 300 di rilascio.
Le prime bocche 301 di rilascio si trovano in una prima striscia 303, le seconde bocche 302 di rilascio si trovano in una seconda e in una terza striscia 304, 305; la prima striscia 303 è almeno in parte interposta tra la seconda e la terza striscia 304, 305.
La prima, la seconda e la terza striscia 303, 304, 305 opportunamente sono rettilinee.
Come esemplificato nelle unite figure tutte le bocche del secondo gruppo 32 si trovano in detta prima, seconda e terza striscia 303, 304, 305.
Il secondo percorso 50 comprende una diramazione 500 da cui si sviluppa almeno:
-un primo ramo 51 alimentante le seconde bocche 302 di rilascio poste in detta seconda striscia 304;
-un secondo ramo 52 alimentante le seconde bocche 302 di rilascio poste in detta terza striscia 305.
Le bocche del secondo gruppo 32 sono attraversate da getti fluidi solo in uscita dal dispositivo 1.
Il primo e il secondo percorso 5, 50 si sviluppano (in modo preponderante) parallelamente ad un piano, in particolare ad un piano individuato dalla zona 4 di contatto. Il percorso che collega la apertura 65 con le bocche del primo gruppo 31 si sviluppa sostanzialmente trasversalmente al piano individuato dalla zona 4 di contatto. In particolare il corpo 2 è definito da una lastra; il percorso che collega la apertura 65 con le bocche del primo gruppo 31 si sviluppa lungo lo spessore della lastra; il primo e il secondo percorso 5, 50 si sviluppano prevalentemente lungo un piano di sviluppo preponderante di detta lastra.
Il primo e il secondo percorso 5, 50 si sviluppano preponderantemente lungo direttrici reciprocamente parallele e ortogonali. Opportunamente il primo e il secondo percorso 5, 50 sono ottenuti forando con un utensile il corpo 2. A tal proposito il primo e il secondo percorso 5, 50 comprendono una pluralità di canali affiancati separati dall'esterno del corpo 2 mediante tappi 631 di chiusura. Tali tappi 631 di chiusura servono infatti ad occludere il punto in cui l'utensile di foratura è stato inserito all'interno del corpo 2. Opportunamente il corpo 2 non è realizzato per stampaggio, ma attraverso una lavorazione alle macchine utensili (fresa e trapano) di un pezzo solido.
L'impiego di un primo e un secondo percorso 5, 50 consente di fare in modo che la sfoglia che lascia il dispositivo 1 possa adagiarsi su un sottostante contenitore in modo pressoché orizzontale.
Oggetto della presente invenzione è altresì un metodo di movimentazione di una sfoglia mediante un dispositivo 1 presentante una o più delle caratteristiche tecniche descritte in precedenza. Tale metodo di movimentazione comprende le fasi di:
-vincolare la sfoglia 10 di pasta al dispositivo mediante un'azione di aspirazione interessante detta prima bocca 61; opportunamente durante la fase di vincolare la sfoglia 10 di pasta al dispositivo 1 nessun getto fluido fuoriesce attraverso detta seconda bocca 62;
-rilasciare la sfoglia 10 facendo fuoriuscire un primo getto fluido esternamente al dispositivo 1 attraverso detta seconda bocca 62; la fase di rilasciare la sfoglia prevede inoltre di far fuoriuscire attraverso detta prima bocca 61 un secondo getto fluido di sbarramento che impedisca al primo getto fluido di introdursi in detta prima bocca 61, la fase di far fuoriuscire detto primo getto fluido essendo almeno in parte contemporanea alla fase di far fuoriuscire detto secondo getto fluido. Il secondo getto fluido è a pressione maggiore che detto primo getto fluido.
Opportunamente la fase di vincolare la sfoglia comprende le fasi di:
-posizionare almeno una parte delle seconde bocche 302 di rilascio in corrispondenza di un primo e di un secondo bordo della sfoglia 10;
-posizionare almeno una parte delle prime bocche 301 di rilascio in corrispondenza di una porzione centrale di una superficie della sfoglia 10.
La fase di rilasciare la sfoglia comprende le seguenti sottofasi:
-far fuoriuscire da dette prime bocche 301 di rilascio corrispondenti getti di un fluido operativo;
-far fuoriuscire da dette seconde bocche 302 di rilascio corrispondenti getti di un fluido operativo;
La velocità di almeno un getto fuoriuscente da una di dette prime bocche 301 di rilascio è maggiore della velocità dei getti fuoriuscenti da dette seconde bocche 302 di rilascio (ciò può vantaggiosamente essere ripetuto sostituendo alla velocità la portata e/o la pressione) .
La fase di far fuoriuscire da dette prime bocche 301 di rilascio corrispondenti getti di un fluido operativo è almeno in parte contemporaneo alla fase di far fuoriuscire da dette seconde bocche 302 di rilascio corrispondenti getti di un fluido operativo.
L'invenzione consente di ottenere molteplici vantaggi. In particolare l'invenzione permette di ottimizzare il dimensionamento e il posizionamento delle bocche di uscita in funzione della specifica funzione che devono assolvere (aspirazione e trattenimento della sfoglia o rilascio della sfoglia).
L'invenzione consente inoltre di poter avere bocche esplicanti una differente spinta di rilascio. Infatti qualora tutte le bocche dovessero esplicare sia un'azione di trattenimento della sfoglia sia un'azione di spinta della sfoglia (con differente intensità a seconda della loro posizione) si avrebbe un dispositivo 1 estremamente complesso.
L'invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di presa di almeno una sfoglia di pasta caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di bocche (3) di passaggio di un fluido a loro volta comprendenti : -una prima bocca (61) che almeno in una prima modalità operativa esplica un'azione di trattenimento della sfoglia; -mezzi (60) di aspirazione operativamente collegabili a detta prima bocca (61); -una seconda bocca (62) idonea ad esplicare una spinta di rilascio della sfoglia dal dispositivo (1) di presa ed operativamente scollegata dai mezzi (60) di aspirazione, detta prima bocca (61) e detta seconda bocca (62) fronteggiando un medesimo piano di riferimento (21) che è infinito, immaginario ed esterno al dispositivo (1).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta prima bocca (61) nella prima modalità operativa esplica un'azione di aspirazione della sfoglia e in una seconda modalità operativa emette verso detto piano (21) di riferimento un getto fluido che impedisce che il getto fluido in uscita dalla seconda bocca (62) di spinta si introduca in detta prima bocca (61).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere: -un primo gruppo (31) di bocche che almeno in una prima modalità operativa esplicano un'azione di trattenimento della sfoglia al dispositivo (1) di presa, detto primo gruppo (31) di bocche essendo collegabili operativamente ai mezzi (60) di aspirazione, fronteggiando detto piano (21) di riferimento e comprendendo detta prima bocca (61); -un secondo gruppo (32) di bocche idonee ad esplicare una spinta di allontanamento della sfoglia dal dispositivo (1) di presa, comprendenti la seconda bocca (62) ed operativamente scollegate dai mezzi (60) di aspirazione; le bocche del primo e del secondo gruppo (31, 32) fronteggiando contemporaneamente detto piano (21) di riferimento.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che le bocche del primo gruppo (31) in una prima modalità operativa esplicano un'azione di aspirazione della sfoglia e in una seconda modalità operativa emettono verso detto piano (21) di riferimento un getto fluido che impedisce che il getto fluido in uscita dalle bocche del secondo gruppo (32) si introduca in dette bocche del primo gruppo (31).
  5. 5. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo (2) realizzato in pezzo unico e comprendente : -detto primo e detto secondo gruppo (31, 32) di bocche; -almeno una sezione (63) di ingresso in detto corpo (2) di un getto fluido in pressione; -una canalizzazione (64) interamente ricavata internamente al corpo (2) e che pone in comunicazione fluida la sezione (63) d'ingresso e una pluralità di bocche del secondo gruppo (32).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) comprende una apertura (65) in comunicazione fluida con tutte le bocche del primo gruppo (31) e operativamente collegata ai mezzi (60) di aspirazione.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una zona (4) di contatto corpo-sfoglia ; detta zona (4) di contatto delimitando almeno una concavità (40) di detto corpo (2); su un fondo (41) di detta concavità (40) essendo ricavata una pluralità di bocche del primo gruppo (32).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o 6 o 7, caratterizzato dal fatto che le sezioni di passaggio delle bocche del secondo gruppo (32) hanno superficie minore o uguale di 0,35 mm<2>.
  9. 9. Metodo di movimentazione di una sfoglia mediante il dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 8 comprendente le fasi di: -vincolare la sfoglia (10) di pasta al dispositivo mediante un'azione di aspirazione interessante detta prima bocca (61); durante la fase di vincolare la sfoglia (10) di pasta al dispositivo (1) nessun getto fluido fuoriuscendo attraverso detta seconda bocca (62); -rilasciare la sfoglia (10) facendo fuoriuscire un primo getto fluido esternamente al dispositivo (1) attraverso detta seconda bocca (62); la fase di rilasciare la sfoglia prevede inoltre di far fuoriuscire attraverso detta prima bocca (61) un secondo getto fluido di sbarramento che impedisca al primo getto fluido di introdursi in detta seconda bocca (62), la fase di far fuoriuscire detto primo getto fluido essendo almeno in parte contemporanea alla fase di far fuoriuscire detto secondo getto fluido.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto secondo getto fluido è a pressione maggiore che detto primo getto fluido.
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