ITPR20010005A1 - Apparato di movimentazione delle ante, in ascensore od elevatore con porte ad apertura automatica delle ante. - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

APPARATO DI MOVIMENTAZIONE DELLE ANTE, IN ASCENSORE OD ELEVATORE CON PORTE AD APERTURA AUTOMATICA DELLE ANTE.

Forma oggetto del presente trovato un apparato di movimentazione delle ante, in ascensore od elevatore con porte ad apertura automatica delle ante.

Negli ascensori ed elevatori aventi porte con ante ad apertura centrale o telescopica laterale, l'apertura delle ante è generalmente comandata da un motore che pone in rotazione una puleggia sulla quale è avvolta una cinghia o una fune chiusa che movimenta i carrelli che portano le ante.

Tali carrelli sono ancorati alla cinghia o fune, direttamente o mediante elementi intermedi, in modo tale che ai due sensi di rotazione della cinghia o fune corrisponda rispettivamente un avvicinamento o allontanamento reciproco dei carrelli con conseguente chiusura o apertura delle ante.

La cinghia o fune è tesa tra due pulegge, una delle quali motorizzata, la cui distanza è superiore alla larghezza della porta, cosicché la motorizzazione, che opera normalmente sull’asse di una delle due pulegge, si trova sporgente lateralmente rispetto all’ingombro della cabina dell’ascensore, ossia si trova sostanzialmente a sbalzo sul tetto della cabina.

Inoltre, nel caso di porte la cui estensione in larghezza è notevole, a due o più ante, è particolarmente avvertita l’esigenza di poter ridurre la lunghezza della cinghia 0 fune motorizzata.

Scopo del presente trovato è quello di eliminare i suddetti inconvenienti e di rendere disponibile un apparato di movimentazione delle ante più efficente e funzionale, ma nello stesso tempo semplice ed economico, con ridotta estensione della cinghia o fune motorizzata e con motorizzazione non a sbalzo.

Detti scopi sono pienamente raggiunti dall’apparato oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate ed in particolare per il fatto che la motorizzazione aziona una cinghia, fune o catena chiusa, tesa tra almeno due pulegge, su una delle quali opera la motorizzazione, che hanno tra loro una distanza inferiore alla larghezza della porta.

La cinghia, fune o catena con il suo movimento aziona un cavo chiuso, ad essa ancorato e di lunghezza sostanzialmente doppia, al quale sono preferibilmente applicati 1 carrelli porta-anta.

L’apparato può comprendere un dispositivo di sgancio a pressione variabile applicato alla cinghia, fune o catena, che preferibilmente è una cinghia dentata chiusa scorrevole su due pulegge dentate, di cui una motorizzata.

La motorizzazione è posizionata in modo tale da non sporgere lateralmente rispetto alla cabina dell’ascensore, ossia non è a sbalzo.

Questa ed altre caratteristiche risulteranno meglio evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma di realizzazione illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nell’unita tavola di disegno, in cui l’unica figura illustra l’ in una vista frontale.

Con riferimento alla figura, con 1 è stato complessivamente indicato l’apparato di movimentazione delle ante 2 di una porta di ascensore od elevatore oggetto del presente trovato.

L’apparato 1, che si trova posizionato normalmente sul tetto della cabina dell’ascensore comprende una motorizzazione, non illustrata, il cui albero motore pone in rotazione una puleggia 3 facente parte di una coppia di pulegge attorno alle quali si avvolge una cinghia dentata 4 chiusa (che può comunque essere sostituita da una fune o una catena).

La cinghia dentata 4 comprende preferibilmente un dispositivo 5 di sgancio di sicurezza, del tipo di quello descritto in WO 96/10531 a nome della stessa Richiedente, il quale interviene quando, in fase di chiusura, un ostacolo (tipicamente una persona) si interpone fra le ante contrastandone il movimento.

Tale dispositivo non sarebbe applicabile nel caso degli apparati di movimentazione della tecnica nota sopra descritta.

Il dispositivo 5 comprende una piastra 6 che supporta un tendicavo 7. La piastra 6 ed il tendicavo 7 costituiscono mezzi per collegare cinematicamente la cinghia dentata 4 ad un cavo 8, che si avvolge su due ulteriori pulegge 9, di cui una sola illustrata.

Il cavo 8 è un cavo aperto, che però in conseguenza dell’applicazione della piastra 6 e del tendicavo 7 diventa sostanzialmente agli effetti dell’apparato un cavo chiuso.

Le ante 2 sono ancorate al cavo 2 mediante elementi di connessione 10 solo schematicamente illustrati in quanto di tipo noto.

Le ante 2 sono inoltre dotate di carrelli scorrevoli su guide, anch’essi non illustrati in quanto di tipo noto.

Gli elementi di connessione 10 sono tali da connettere coppie di ante corrispondenti in modo tale che un’anta risulti fissata al ramo superiore del cavo 8 e l’altra risulti fissata al ramo inferiore del cavo 8.

In tal modo ad uno spostamento s della cinghia dentata nella direzione di una freccia 11 , corrisponde uno spostamento s del ramo superiore 8a del cavo ed uno spostamento s (in senso opposto) del ramo inferiore 8b del cavo, in modo tale che le ante corrispondenti si allontanino di uno spazio doppio, ossia 2s.

Ovviamente, se la cinghia dentata viene movimentata in senso opposto a quello indicato dalla freccia 11, si ha un avvicinamento delle ante, sempre di entità pari a due volte lo spostamento della cinghia.

In tal modo, anche con porte di notevole larghezza, è possibile contenere l’ingombro in larghezza della cinghia dentata 4 a circa la metà della ampiezza della porta, con una migliore funzionalità della cinghia stessa in quanto diminuisce la flessione o freccia della cinghia tra le due pulegge 3 e quindi non vi è necessità di elementi tendi-cinghia.

Inoltre la motorizzazione, il cui albero motore è preferibilmente coassiale con l’asse della puleggia 3, resta posizionata sul tetto della cabina all’interno dell’ingombro di quest’ultima, ossia non sporge a sbalzo lateralmente.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di movimentazione delle ante, in ascensore od elevatore con porte ad apertura automatica delle ante (2), del tipo comprendenti carrelli porta-anta scorrevoli in opposti sensi in apertura o chiusura della porta e ancorati a mezzi di movimentazione di detti carrelli azionati da una motorizzazione, caratterizzato dal fatto che la motorizzazione aziona una cinghia, fune o catena chiusa (4), tesa tra almeno due pulegge (3), su una delle quali opera la motorizzazione, che hanno tra loro una distanza inferiore alla larghezza della porta.
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui la cinghia, fune o catena (4) con il suo movimento aziona un cavo (8) chiuso, ad essa ancorato e di lunghezza sostanzialmente doppia.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui al cavo (8) sono applicati elementi di connessione (10) alle ante (2).
4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo (5) di sgancio a pressione variabile applicato alla cinghia, fune o catena (4).
5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui la cinghia, fune o catena è una cinghia dentata (4) chiusa scorrevole su due pulegge (3) dentate, di cui una motorizzata.
6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui il cavo (8) è provvisto di un tendicavo (7).
7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 3), in cui gli elementi di connessione (10) di due ante (2) corrispondenti sono applicati l’uno al ramo superiore (8a) del cavo (8) e l’altro al ramo inferiore (8b) del cavo (8).
8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui la motorizzazione è posizionata in modo tale da non sporgere lateralmente rispetto alla cabina dell’ascensore, ossia non è a sbalzo.
9. 9. Ascensore od elevatore, caratterizzato dal fatto di comprendere un apparato di movimentazione delle ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.