ITPR20040008U1

ITPR20040008U1 - Apparato di movimentazione di ante a battente in porta per ascensori o elevatori.

Info

Publication number: ITPR20040008U1
Authority: IT
Inventors: Gianni Maria Stradiotti
Original assignee: Lifting Italia S R L
Priority date: 2004-06-24
Filing date: 2004-06-24
Publication date: 2004-09-24
Also published as: EP1609754A3; EP1609754A2

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di breveto per MODELLO DI UTILITÀ’ avente per titolo:

“APPARATO DI MOVIMENTAZIONE DI ANTE A BATTENTE IN PORTA PER ASCENSORI O ELEVATORI”

Il presente trovato ha per oggetto un apparato di movimentazione di ante a batente in porta per ascensori o elevatori.

Nei gruppi porta degli impianti elevatori, specialmente se questi ultimi sono adibiti al trasporto di persone, vengono impiegate spesso ante a batente, per limitare l’ingombro del vano ascensore, evitando di dover occupare ampi spazi laterali per consentire la scomparsa delle ante. I gruppi porta con ante a batente possono comprendere una o due ante. Nel caso in cui le ante sono due, si ha il vantaggio di ridurre l’ingombro all’ esterno del vano porta, in fase di apertura; per contro, si rende necessaria la sincronizzazione delle ante nel loro movimento. Inoltre, per facilitare l’ingresso delle persone o di eventuali carichi all’intemo del vano elevatore, si ha interesse a far sì che l’angolo di apertura delle ante a battente sia il più grande possibile. Questa esigenza è particolarmente importante nelle applicazioni in cui si prevede il trasporto di persone disabili.

Sono noti apparati di movimentazione di ante a battente in cui un’anta viene messa in rotazione attraverso un attuatore, per esempio un motoriduttore, direttamente o mediante un sistema di cinghie e pulegge, in cui una puleggia o un altro mezzo rotativo ha l’asse di rotazione in comune con una delle ante. In questi apparati, come quello descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale T02002A000229, la sincronizzazione delle ante avviene effettuando opportuni collegamenti rigidi tra dischi che sono coassiali agli assi di rotazione delle ante e solidali a queste ultime, i quali, ruotando, mettono in movimento le ante stesse. Tali apparati hanno lo svantaggio di consentire un angolo di apertura delle ante che non supera 90 gradi e di concentrare lo sforzo sui perni di rotazione delle ante.

Scopo del presente trovato è quello di eliminare i suddetti inconvenienti e di rendere disponibile un apparato di movimentazione di ante a battente per porte al piano in ascensori o elevatori, che risulti efficiente e di semplice realizzazione, limitando al minimo l’ingombro del vano ascensore e dell’apparato di movimentazione stesso.

Detti scopi sono pienamente raggiunti dall’ apparato oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate ed in particolare per il fatto che comprende una motorizzazione che movimenta una cinghia o catena chiusa, alla quale sono fissati mezzi di connessione alle ante, i quali definiscono, insieme alle ante, meccanismi del tipo biella-manovella, in modo tale che, nella trasmissione del moto, le ante o parti di esse fungono da manovelle, mentre i mezzi di connessione, su cui agisce la motorizzazione, fungono da bielle.

Detto apparato sfrutta una tecnica nota, attualmente utilizzata per la movimentazione delle ante a scorrimento, che prevede l’impiego di satelliti fissati a una cinghia o catena chiusa, azionata da un attuatore, ai quali sono fissate rigidamente le ante. Il presente trovato adatta tale tecnica, in modo originale, alla movimentazione di ante a battente per ascensori, mediante l’impiego di opportuni mezzi di connessione. Un importante vantaggio dell’apparato oggetto del presente trovato consiste nella possibilità di essere impiegato anche per automatizzare gruppi porta preesistenti, grazie ad un ingombro particolarmente ridotto. Inoltre, l’apparato in oggetto rende particolarmente agevole l’accesso al vano ascensore, anche per persone disabili, grazie al fatto che consente, originalmente, un’apertura delle ante maggiore di 90 gradi.

Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno in cui:

- la figura 1 illustra, in assonometria, un gruppo porta, con ante aperte;

- la figura 2 illustra, in assonometria, un gruppo porta, con ante chiuse.

Nelle figure, si è indicato con 1 un gruppo porta al piano, nel suo complesso. Con 2 si sono indicate ante a battente. Il gruppo porta illustrato nelle figure 1 e 2 comprende due ante; tuttavia, il dispositivo qui descritto può essere applicato anche a gruppi porta che comprendono un’unica anta. Con 3 si è indicata una motorizzazione, che aziona una cinghia 4 o catena chiusa. La cinghia 4 è tesa lungo una retta parallela al piano che le ante 2 definiscono quando sono chiuse. La motorizzazione 3 è costituita preferibilmente da un motoriduttore ad asse verticale, così da limitare Γ ingombro dell’apparato. La cinghia 4 è connessa alle ante 2 attraverso mezzi di connessione 5. In particolare, ciascun mezzo di connessione 5 ha un’estremità imperniata sulla cinghia, in modo che è vincolata a traslare lungo la direzione in cui è tesa la cinghia, mentre l’altra estremità è imperniata sull’anta corrispondente. I mezzi di connessione 5 trasmettono il moto dalla cinghia 4 alle ante 2 trasformando il moto da rettilineo a rotativo, con assi di rotazione delle ante indicati con 10. In particolare, ciascun mezzo di connessione 5 comprende una piastra 6 o qualunque altro mezzo rigido fissato alla parte superiore dell’anta 2, un supporto 7 (satellite) fissato alla cinghia 4 e un braccio 8 rigido, che ha un capo imperniato sulla piastra 6, in un punto indicato con 9, e l’altro capo imperniato sul satellite 7. Il punto 9 in cui il braccio 8 è imperniato sulla piastra 6 si pone preferibilmente a una distanza dall’asse di rotazione 10 dell’anta 2 pari ad almeno un terzo della larghezza dell’anta stessa; in tal modo si aumenta il braccio della coppia che il mezzo di connessione 5 trasmette all’anta, aumentando l’efficienza dell’apparato. Pertanto, il complesso costituito da un’anta e dal corrispondente mezzo di connessione costituisce un sistema del tipo biella-manovella, in cui la parte di anta 2 compresa tra l’asse di rotazione 10 e il punto 9 funge da manovella, mentre il mezzo di connessione 5 funge da biella. Il punto 9, in corrispondenza del quale il braccio 8 è imperniato sulla piastra 6, si trova spostato, rispetto al piano definito dall’anta 2, nel verso di apertura dell’anta; in tal modo, l’apparato di movimentazione trasmette una coppia non nulla, rispetto agli assi di rotazione 10, quando le ante sono chiuse, anche se la cinghia 4 è tesa lungo una retta che giace sul piano definito dalle ante chiuse. A ciò corrisponde un’ulteriore limitazione dell’ingombro dell’apparato di movimentazione, che può essere installato agevolmente su gruppi porta non automatici preesistenti. L’apparato di movimentazione oggetto del presente trovato comprende mezzi di ancoraggio, non illustrati, che fissano le ante 2 l’una all’altra, quando si trovano nella posizione di chiusura, impedendo una loro apertura accidentale. Detti mezzi di ancoraggio vengono disinseriti automaticamente, attraverso attuatoli elettromeccanici o meccanici (non illustrati), che si attivano in presenza della cabina al piano.

Inoltre, va osservato che l’apparato di movimentazione descritto può essere impiegato, in modo originale, per movimentare ante a doppio battente o ante pieghevoli, come ad esempio le ante a soffietto. L’impiego dell’apparato di movimentazione descritto per ante pieghevoli o a doppio battente risulta particolarmente vantaggioso, in quanto dette ante si trovano, nella posizione di chiusura, su un unico piano, senza necessità di introdurre dispositivi per l’allineamento delle ante stesse.

L’apparato oggetto del presente trovato comprende anche mezzi per la richiusura automatica delle ante. Detti mezzi, non illustrati nelle figure, sono costituiti preferibilmente, ma non necessariamente, da molle. Tali mezzi di richiusura assicurano la richiusura automatica delle ante, anche in assenza di tensione, dopo la fuoriuscita delle persone dall’ascensore.

Infine, va osservato che l’apparato di movimentazione oggetto del presente trovato, in una variante realizzativa non illustrata, presenta i supporti 7 scorrevolmente connessi alla cinghia 4 e ad essa ancorati con mezzi di fissaggio. In caso di emergenza, ossia in assenza di tensione, detti mezzi di fissaggio possono essere sbloccati, per esempio attraverso una chiave, rendendo possibile, la movimentazione delle ante anche a cinghia ferma. In tal modo, l’apparato di movimentazione in oggetto consente, in modo originale, di evacuare un ascensore in caso di guasto, in modo semplice ed economico.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato di movimentazione di ante, per gruppi porta al piano in ascensori od elevatori del tipo con una o due ante a battente ad apertura automatica, caratterizzato dal fatto che comprende una motorizzazione (3) che movimenta una cinghia (4) o catena chiusa, alla quale sono fissati mezzi di connessione (5) alle ante (2), i quali definiscono, insieme alle ante (2), meccanismi del tipo biella-manovella, in modo tale che, nella trasmissione del moto, le ante o parti di esse fungono da manovelle, mentre i mezzi di connessione, su cui agisce la motorizzazione, fungono da bielle.
2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun mezzo di connessione (5) comprende una piastra (6) o qualunque altro mezzo rigido fissato alla parte superiore dell’anta (2), un supporto (7) (satellite) fissato alla cinghia (4) e un braccio (8) rigido, che ha un capo imperniato sulla piastra (6) e l’altro capo imperniato sul satellite (7).
3. Apparato secondo la rivendicazione 1 o la 2, comprendente due ante (2), il cui movimento è sincronizzato, essendo i mezzi di connessione (5) di dette ante fissati alla medesima cinghia (4).
4. Apparato secondo la rivendicazione 3, comprendente mezzi di ancoraggio, non illustrati, che fissano le ante (2) l’una all’altra, quando si trovano nella posizione di chiusura, e impediscono una loro apertura accidentale.
5. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui il punto (9) in cui ciascun braccio (8) è imperniato sulla piastra (6) solidale all’anta (2) corrispondente si trova spostato nel verso di apertura dell’anta, rispetto al piano definito dall’anta stessa.
6. Apparato secondo la rivendicazione 1 o la 2, in cui il punto in cui ciascun mezzo di connessione (5) è fissato all’anta (2) corrispondente si trova spostato, rispetto all’asse di rotazione (10) di quell’anta, di una distanza pari ad almeno un terzo della larghezza dell’anta stessa.
7. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la motorizzazione che aziona la cinghia (4) consiste in un motoriduttore (3) ad asse verticale.
8. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, tale che detto apparato è alloggibile nell’architrave del gruppo porta (1) ed ha un ingombro modesto, in particolare, altezza e spessore di pochi centimetri e larghezza sostanzialmente pari alla somma delle larghezze delle ante.
9. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna anta (2) ha un angolo di massima apertura maggiore di 90 gradi.
10. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui i supporti (7) sono scorrevolmente connessi alla cinghia (4), cui sono fissati mediante mezzi di fissaggio disinseribili da un operatore.
11. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui le ante (2) sono di tipo pieghevole o a doppio battente.
12. Apparato secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi per la richiusura automatica delle ante (2), costituiti da molle attivabili, con l’ausilio di un temporizzatore, anche senza tensione.
13. Ascensore o elevatore del tipo con una o due ante a battente ad apertura automatica, caratterizzato dal fatto che comprende un apparato di movimentazione delle ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.