ITPG20090061A1 - Impianto mobile per la produzione di calcestruzzo - Google Patents

Impianto mobile per la produzione di calcestruzzo Download PDF

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ITPG20090061A1
ITPG20090061A1 IT000061A ITPG20090061A ITPG20090061A1 IT PG20090061 A1 ITPG20090061 A1 IT PG20090061A1 IT 000061 A IT000061 A IT 000061A IT PG20090061 A ITPG20090061 A IT PG20090061A IT PG20090061 A1 ITPG20090061 A1 IT PG20090061A1
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Andrea Marcantonini
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28CPREPARING CLAY; PRODUCING MIXTURES CONTAINING CLAY OR CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28C9/00General arrangement or layout of plant
    • B28C9/04General arrangement or layout of plant the plant being mobile, e.g. mounted on a carriage or a set of carriages
    • B28C9/0472General arrangement or layout of plant the plant being mobile, e.g. mounted on a carriage or a set of carriages provided with two or more carriages for storing the ingredients or for the mixing device, e.g. transportable on rails
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Description

La presente invenzione concerne un impianto mobile per la produzione di calcestruzzo. In particolare, il presente impianto mobile per la produzione di calcestruzzo è soprattutto impiegato in aree geografiche, o paesi, in cui non sia facile realizzare impianti per la produzione di calcestruzzo a causa di difficoltà logistiche o a causa della mancanza di personale specializzato. Altresì, un tale tipo di impianto è utilizzato ovunque sia alta la richiesta di impianti che abbiano una struttura semplice e che siano facilmente spostabili. Ad esempio, tali impianti sono vantaggiosamente impiegati anche in cantieri edili, o stradali, o dove sia previsto uno spostamento frequente di tali impianti.
Secondo tecnica nota, al fine di venire incontro alle succitate richieste, sono stati realizzati impianti mobili per la produzione di calcestruzzo che comprendono uno o più moduli trasportabili, via mare e/o via terra, ed associabili tra loro per la realizzazione di un impianto per la produzione del calcestruzzo direttamente nel luogo in cui sia necessario produrre calcestruzzo. Tali impianti sono piuttosto semplici da installare e non richiedono manodopera specializzata. Il documento US6832851 descrive un impianto mobile per la miscelazione del calcestruzzo che comprende componenti, quali, ad esempio, le tramogge, il gruppo di miscelazione, il carrello di trasporto degli inerti, o skip, uno o più nastri trasportatori orizzontali e/o verticali, contenuti in una pluralità di moduli, o containers. Secondo sempre la privativa statunitense US6832851, tali moduli, definiti appunto trasportabili, sono adatti essi stessi ad essere trasportati via mare e/o via terra, vale a dire che sono dotati di elementi quali, ad esempio, gli isocorner, detti anche blocchi d'angolo, che ne permettono la presa ed il sollevamento in tutti i porti o depositi in cui vengono stoccati, e di un telaio resistente a tal punto da consentirne lo stoccaggio su pile ordinate. Ulteriormente, quando l'impianto è in funzione, i moduli sono anche la struttura di sostegno dello stesso impianto di miscelazione del calcestruzzo.
Ulteriormente, anche il documento svedese SE440879 descrive un impianto mobile per la miscelazione del calcestruzzo, costituito da più moduli trasportabili via mare. Anche in questo caso ciascun modulo, o container, è anche la struttura di supporto per l'impianto di miscelazione quando questo è in funzione.
Infine, Il documento FR2607053 descrive un impianto mobile per la produzione del calcestruzzo, realizzato in un'unica unità trasportabile. In tale unità trasportabile sono alloggiati una o più tramogge, ottenibili ruotando opportunamente le pareti della stessa unità, un nastro trasportatore inclinato rispetto al piano orizzontale, un carrello trasportatore, che scorre lungo una guida verticale, ed un gruppo di miscelazione. Secondo tale privativa, il gruppo di miscelazione può ruotare tra una prima posizione in cui tale gruppo è posto all’interno dell'unità, ed una seconda posizione in cui tale gruppo di miscelazione è disposto all'esterno dell’unità, in posizione di lavoro. Va tuttavia osservato che, a differenza della privativa statunitense e svedese sopra menzionate, tale tipo di impianto non può essere trasportato via mare e/o terra senza che prima non venga inserito all'interno di un modulo, o container, atto ad essere trasportato esso stesso via mare e/o terra. In sostanza, la succitata unità trasportabile non potrebbe da sola sostenere il peso di uno o più moduli impilati al di sopra di essa. Da quanto detto ne consegue che la libertà dei movimenti di rotazione del gruppo di miscelazione presente nell’impianto descritto nel brevetto FR2607053 è garantita dal solo fatto che l'unità non comprende alcun telaio atto a trasformare tale unità in un modulo, o container, trasportabile via mare e/o terra. Nel caso, infatti, di un telaio atto a trasformare l'unità in un modulo trasportabile via mare e/o terra, conferendo al modulo la classica forma a parallelepipedo, il gruppo di miscelazione non potrebbe ruotare con la stessa liberta di movimenti descritta nel brevetto francese.
I succitati impianti mobili in cui il modulo è trasportabile non sono però scevri di inconvenienti. Infatti, nessuno dei moduli che compongono il generico impianto per la produzione di calcestruzzo permette di sfruttare appieno l'intera lunghezza del singolo modulo per aumentare la produttività dell’impianto stesso. Infatti, le dimensioni di ingombro del gruppo di miscelazione non sono recuperate in alcun modo e, pertanto, il singolo modulo deve essere progettato per tenere conto anche delle dimensioni di ingombro degli altri componenti presenti nel moduli e che permettono il funzionamento dell’impianto come, ad esempio, il carrello di caricamento degli inerti, il quale passa a fianco del gruppo di miscelazione per scaricarvi dentro gli inerti. Ulteriormente, il gruppo di miscelazione deve anche essere sistemato ad una altezza tale da rendere possibile il riempimento di una autobetoniera per il trasporto del calcestruzzo ottenuto dal gruppo di miscelazione. Svantaggiosamente nel brevetto svedese SE440879, al fine di sopperire a tale inconveniente, è necessario predisporre un ulteriore modulo al di sotto di quello che alloggia il gruppo di miscelazione. Tale ulteriore modulo, però, in seno all'impianto, non ha altra funzione se non quella più sopra riportata. Nel caso, invece, della privativa francese FR2607053, lo spazio tra la tramoggia più interna ed il gruppo di miscelazione viene impiegato per alloggiare il carrello, o "skip", e permettergli di spostarsi lungo una guida verticale solidale al gruppo di miscelazione. Tale spazio, dunque, non viene in alcun modo impiegato per aumentare la produttività dell'impianto di miscelazione stesso.
Pertanto è scopo della presente invenzione quello di realizzare un impianto mobile per la produzione di calcestruzzo che permetta di aumentare la produttività dello stesso impianto sfruttando completamente la lunghezza del modulo su cui il gruppo di miscelazione è alloggiato.
Ulteriormente, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un impianto mobile che impieghi il minor numero possibile di moduli trasportabili via mare e/o terra pur garantendo una elevata produttività.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un impianto mobile la cui istallazione possa essere fatta con rapidità e senza la necessità di personale tecnico specializzato.
Infine, scopo della presente invenzione è quello di confinare all'inferno dei moduli che compongono l'impianto tuffi gli elementi essenziali per il suo funzionamento.
Tali scopi sono raggiunti dal presente impianto mobile per la produzione di calcestruzzo, comprendente almeno un primo modulo trasportabile in cui è alloggiato un gruppo per la miscelazione di inerti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di miscelazione è traslabile orizzontalmente tra una prima posizione in cui è disposto all 'interno di detto almeno un primo modulo, almeno durante la fase di trasporto di detto impianto, ed una seconda posizione in cui è disposto, almeno in parte, a sbalzo all'esterno di detto almeno un primo modulo, almeno durante il funzionamento di detto impianto.
In questo modo, il singolo modulo può essere sfruttato in tutta la sua lunghezza, permettendo di sfruttare completamente lo spazio occupato dal gruppo di miscelazione durante la fase di trasporto del modulo in cui è alloggiato. Ulteriormente, quando il modulo è disposto in posizione di istallazione, l'impianto è messo in funzione semplicemente spostando in senso orizzontale il gruppo di miscelazione all'esterno del detto almeno un primo modulo, permettendo così di sfruttare lo spazio occupato precedentemente da tale gruppo di miscelazione all'interno del primo modulo, oltre a facilitare lo scarico del calcestruzzo prodotto al di fuori del succitato primo modulo. Ciò risulta estremamente vantaggioso nel caso in cui l'impianto sia costituito da uno o più moduli come rappresentato nel brevetto svedese SE440879. Infatti, nell'impianto descritto nel documento svedese lo spostamento in senso orizzontale del gruppo di miscelazione permetterebbe di avere tramogge le cui bocche di uscita sono predisposte su quasi tutta la lunghezza del modulo posto al di sopra di quello che alloggia il gruppo di miscelazione, e non solo su parte di esso.
In particolare, secondo la forma realizzativa qui illustrata, il detto almeno un primo modulo, che come detto più sopra è trasportabile via mare e/o via terra, comprende almeno una prima tramoggia disposta adiacente a detto gruppo di miscelazione. Inoltre, il gruppo di miscelazione è dotato di almeno una prima porzione di guida verticale solidalmente vincolata al succitato gruppo di miscelazione lungo cui è vincolato a scorrere una carrello, o skip, per il trasporto degli inerti. Si osservi che la configurazione sopra descritta permette di aumentare la volumetria degli inerti che possono essere trattati nel modulo rispetto ai volumi trattati nei moduli descritti nei documenti di arte nota.
Secondo l'invenzione, tale almeno un primo modulo comprende un telaio atto a formare la struttura di un container per il trasporto via mare e/o terra di tale modulo. Tale telaio comprende una serie di travi orizzontali e verticali in grado di generare una tipica struttura a parallelepipedo aventi, preferibilmente, dimensioni conformi alle norme vigenti per permetterne il trasporto via maree/o via terra. Inoltre tale telaio è lo stesso impiegato per sostenere l'impianto, quando montato ed in funzione, svolgendo una funzione portante.
Sempre secondo l'invenzione, detto almeno un primo modulo comprende almeno una parete ruotabile per la chiusura/apertura del detto almeno un primo modulo ed uno o più elementi di bloccaggio per trattenere la parete in posizione sostanzialmente orizzontale.
Ulteriormente, detta parete ruotabile è dotata di almeno una apertura che, quando detto gruppo di miscelazione è nella sua seconda posizione e detta parete ruotabile è in posizione orizzontale, è disposta in corrispondenza di una bocca di uscita del detto gruppo di miscelazione per lo scarico del calcestruzzo prodotto da detto gruppo di miscelazione. In questo modo, nel caso in cui detto almeno un primo modulo sia disposto sollevato da terra, è possibile scaricare il calcestruzzo su mezzi meccanici quali, ad esempio, dumper, pale meccaniche o piccole autobetoniere, oppure anche su autobetoniere, ma solo dopo aver predisposto anche opere civili di sbancamento. In tal modo i succitati mezzi meccanici possono essere riempiti facilmente disponendosi al di sotto dell'apertura ricavata nella parete ruotabile. Inoltre, tale parete ruotabile, una volta che è disposta in posizione orizzontale, può essere impiegata per permettere ai tecnici di ispezionare il gruppo di miscelazione.
L’impianto, inoltre, comprende almeno un secondo modulo disposto al di sotto del detto primo modulo e che comprende un primo nastro per il trasporto e/o la pesatura degli inerti, che fuoriescono da detta almeno una prima tramoggia, verso detto almeno un carrello. Tale secondo modulo comprende, inoltre, almeno una seconda porzione di guida verticale che, almeno quando detto gruppo di miscelazione è nella sua seconda posizione, è associabile alla detta almeno una prima porzione di guida verticale. In tale modo è possibile sfruttare per intero la lunghezza del modulo su cui è alloggiato il gruppo di miscelazione, permettendo anche lo scorrimento del carrello, o skip, quando l'impianto è in funzione. Inoltre, tale soluzione permette di impiegare solo due moduli sfruttando per intero la massima lunghezza possibile del modulo in cui sono posizionate le tramogge. L’impianto è così in grado di produrre una elevata quantità di calcestruzzo per unità di lunghezza del singolo modulo.
Secondo una forma realizzativa alternativa dell’invenzione, l'impianto comprende almeno un terzo modulo dotato di almeno una seconda tramoggia, ed almeno un quarto modulo, dotato di almeno un secondo nastro per il trasporto e/o la pesatura degli inerti e disposto al di sotto di detto almeno un terzo modulo; detto almeno un terzo ed un quarto modulo sono disposti affiancati a detto almeno un primo e un secondo modulo. In questo modo è possibile, in maniera semplice e senza l'impiego di grossi sforzi, aumentare la produttività dell’impianto impiegando due moduli aggiuntivi.
Va detto anche che il succitato secondo nastro per il trasporto e/o la pesatura degli inerti è traslabile tra una prima posizione in cui è disposto all'interno di detto almeno un quarto modulo, almeno durante la fase di trasporto di detto impianto, ed una seconda posizione in cui è disposto, almeno in parte, al di sopra di detto primo nastro trasportatore e/o di pesatura, all'esterno di detto almeno un quarto modulo, almeno durante il funzionamento di detto impianto. In questo modo gli inerti scaricati dalla seconda tramoggia sul secondo nastro trasportatore e/o di pesatura possono essere fatti arrivare al primo nastro trasportatore e/o di pesatura e poi, mediante il succitato carrello, o skip, al gruppo di miscelazione. Ciò è ottenuto semplicemente mediante la traslazione del secondo nastro trasportatore e/o di pesatura in modo tale che parte di esso si venga a trovare all'interno del secondo modulo e, dunque, all’esterno dei quarto modulo.
Infine, l'impianto prevede che detta prima e/o seconda tramoggia comprende almeno una parete ad U ancorata in maniera ruotabile al telaio di detto almeno un primo e/o un terzo modulo ed in grado di ruotare tra una prima posizione in cui detta prima e/o seconda tramoggia è chiusa, almeno durante il trasporto del detto primo e/o terzo modulo, ed una seconda posizione in cui detta parete ad U è inclinata all’esterno di detto almeno un primo e/o terzo modulo, almeno quando detto impianto è in funzione. In particolare, tale soluzione evita di dover realizzare tramogge impiegando sistemi bullonati o saldati. Ciò richiederebbe tempo ed, inoltre, personale tecnico specializzato non sempre facilmente reperibile nelle aree in cui tali tipi di impianti mobili sono destinati. L'invenzione permette così di ottenere una o più tramogge immediatamente pronte per entrare in funzione semplicemente ruotando una o più pareti ad U del modulo.
Verranno ora descritte, a titolo solamente esemplificativo e non limitativo, più forme di realizzazione particolare della presente invenzione con riferimento alle figure allegate, in cui:
la figura 1 è una vista laterale del primo modulo dell’impianto mobile per la produzione di calcestruzzo in cui il gruppo di miscelazione è nella sua prima posizione;
la figura 2 è una vista laterale del primo modulo deirimpianto mobile per la produzione di calcestruzzo in cui il gruppo di miscelazione è nella sua seconda posizione;
la figura 3 è una vista in sezione longitudinale deirimpianto mobile per la produzione di calcestruzzo, in cui il gruppo di miscelazione, alloggiato nel primo modulo, è nella sua prima posizione ed in cui è presente un secondo modulo;
la figura 4 è una vista in sezione longitudinale dell’impianto mobile per la produzione di calcestruzzo in cui il gruppo di miscelazione, alloggiato ne! primo modulo, è nella sua seconda posizione ed in cui è presente un secondo modulo;
la figura 5a una vista in esploso di un modulo in cui le tre prime tramogge comprendono tre pareri ad U unite assieme;
la figura 5b è una vista assonometrica di due moduli sovrapposti in cui il primo modulo è dotato di tre tramogge con tre poteri ad U unite assieme ed in posizione di apertura;
la figura 6 è una vista in assonometria delle guide per lo scorrimento di detto gruppo di miscelazione;
la figura 7 è una vista in sezione longitudinale dell'impianto di figura 6 in cui il secondo nastro trasportatore è nella sua seconda posizione; la figura 8 è una vista in sezione longitudinale del quarto modulo in cui il secondo nastro trasportatore è nella sua prima posizione.
Con particolare riferimento a tali figure si è indicato con 1 un impianto mobile per la produzione di calcestruzzo.
L'impianto mobile 1 comprende un primo modulo trasportabile 2 in cui è alloggiato un gruppo per la miscelazione 3 di inerti (qui non mostrati). Si osservi che per modulo trasportabile si intende un modulo che ha dimensioni e caratteristiche tali da essere trasportato via mare e/o via terra, secondo le normative che regolano il trasporto di tali moduli. Ad esempio, nella forma realizzativa qui descritta il primo modulo 2 ha dimensioni di quaranta piedi ed è dotato di noti mezzi di aggancio (qui non mostrati), detti anche isocorner, o blocchi d’angolo, che sono standardizzati a livello internazionale e che permettono al primo modulo 2 di essere movimentato all'interno di qualsiasi porto, o deposito di stoccaggio, esistente. Si osservi, inoltre, che tale primo modulo 2 è anche dotato di un telaio 26 che ne permette il suo impilaggio su altri moduli simili. Tale telaio 26 è costituito da una serie di travi verticali 26a ed orizzontali 26b che conferiscono al modulo 2 la tipica struttura a parallelepipedo. Va aggiunto, comunque, che le dimensioni del modulo possono anche essere diverse da quaranta piedi, ad esempio, anche di venti piedi, purché comunque riconosciute a livello internazionale per permettere al modulo di essere trasportato via mare e/o terra.
Il succitato gruppo di miscelazione 3 per inerti è ben noto nel settore e, dunque, non sarà qui di seguito descritto. Secondo l’invenzione, tale gruppo di miscelazione 3 è traslabile orizzontalmente tra una prima posizione (figura 1 ) in cui è disposto all’interno di detto almeno un primo modulo 2, durante la fase di trasporto di detto impianto 1 , ed una seconda posizione (figura 2) in cui è disposto, almeno in parte, a sbalzo all'esterno di detto almeno un primo modulo 2, durante il funzionamento dell’impianto 1. Come visibile dalla figura 2, tale spostamento assiale del gruppo di miscelazione 3 permette di aumentare lo spazio disponibile all'interno del primo modulo 2, garantendo così la possibilità di sfruttare, volendo, anche per intero, la lunghezza del modulo 2. Una volta raggiunta la posizione di lavoro, il gruppo di miscelazione è bloccato in posizione mediante appositi elementi di arresto e/o fissaggio (qui non mostrati).
Sempre secondo l’invenzione, detto almeno un primo modulo 2 comprende almeno una parete 7 ruotabile per la chiusura/apertura del detto almeno un primo modulo 2 e due elementi di bloccaggio 8 (la figura ì ne mostra solo uno) per trattenere la parete 7 in posizione sostanzialmente orizzontale. Secondo la forma realizzativa qui descritta tali elementi di bloccaggio 8 comprendono funi e/o cavi. Si osservi che, preferibilmente, tali funi sono in acciaio e presentano anche accessori di serraggio (qui non mostrati).
Ulteriormente la succitata parete 7 ruotabile è dotata di una apertura 9 che, quando detto gruppo di miscelazione 3 è nella sua seconda posizione e detta parete ruotabile 7 è in posizione orizzontale, si trova disposta in corrispondenza di una bocca di uscita 50 del detto gruppo di miscelazione 3. In tal modo il calcestruzzo prodotto dal gruppo di miscelazione 3 può essere scaricato attraverso la succitata apertura 9, al di sotto delia parete ruotabile 7.
Si osservi che, per scaricare più facilmente il calcestruzzo attraverso la succitata apertura 9, su tale apertura 9 è predisposto un apposito scivolo 91 a forma di tronco di cono.
Come visibile dalla figura 6, detto almeno un primo modulo 2 comprende almeno una guida 10 dotata di almeno due binari 10a, 10b, a C atti a permettere la traslazione orizzontale del detto gruppo di miscelazione 3. Si osservi che i binari sono realizzati a C ed installati nel modulo appositamente rigirati verso l'interno, in modo tale che il gruppo di miscelazione 3 non si svincoli dalla sede di scorrimento né durante il trasporto né durante il suo spostamento orizzontale. Allo stesso modo la configurazione dei due binari 10a, 10b permette di evitare qualsiasi pericolo di ribaltamento in avanti del gruppo di miscelazione 3 quando si trova nella sua seconda posizione.
In accordo sempre alla presente invenzione, detto gruppo di miscelazione 3 comprende una prima porzione di guida verticale 17a lungo cui scorre un carrello 100, o skip, per il trasporto di detti inerti. Tale prima porzione di guida verticale 17a è vincolata solidalmente al gruppo di miscelazione 3 e, pertanto, scorre con questo durante lo spostamento tra la prima e la seconda posizione del gruppo di miscelazione 3. Tale carrello 100, quando il modulo è completamente chiuso, può essere vincolato, o alla succitata prima pozione di guida 17a verticale, o essere contenuto in un secondo modulo di cui si compone l'impianto 1 , oppure essere contenuto in parte nel primo modulo 2 ed in parte in un secondo modulo, e poi assemblato in seguito.
In accordo alla forma di realizzazione qui descritta, detto primo modulo 2 comprende, altresì, anche tre prime tramogge 14 disposte adiacenti al gruppo di miscelazione 3, quando questo ultimo è nella sua prima posizione. Tali tramogge 14, che potrebbero essere anche in numero differente da tre, ad esempio, una o quattro, senza per questo uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione, sono disposte, quando il modulo è chiuso, a fianco della prima porzione di guida verticale 17a. Come chiaramente visibile dalle figure 1 e 2, il gruppo di miscelazione 3, assieme alla prima porzione verticale 17a, nel caso in cui sia vincolata solidalmente a! gruppo di miscelazione 3, scorrono assieme in senso orizzontale quando l'impianto viene messo in funzione in modo tale da lasciare dello spazio libero per permettere al carrello 100, o skip, di poter scorrere lungo la prima porzione verticale 17a. Si osservi che, sebbene la forma realizzativa qui illustrata preveda la presenza di tre tramogge 14, tuttavia la presenza di ulteriori componenti in sostituzione delle tramogge 14, o assieme alle tramogge 14, rientra ancora neH’ambito di tutela della presente invenzione.
Secondo la forma realizzativa qui illustrata, l'impianto 1 comprende anche un secondo modulo 12 trasportabile via mare e/o terra, disposto al di sotto del detto primo modulo 2, e dotato di un primo nastro 15 per il trasporto e/o la pesatura degli inerti, che fuoriescono dalle succitate tre prime tramogge 14 presenti nel primo modulo 2 e che vengono trasportati in direzione del carrello 100.
Ulteriormente tale secondo modulo 12 comprende una seconda porzione di guida verticale 17b. La succitata prima porzione di guida verticale 17a, una volta che il gruppo di miscelazione 3 si è spostato nella sua seconda posizione, si trova disposta esattamente in corrispondenza di detta almeno una seconda porzione di guida verticale 17b, accoppiata con questa per permettere lo scorrimento continuo del carrello 100 in senso verticale tra il primo modulo 2 ed il secondo modulo 12, e viceversa. Il carrello 100 è intatti impiegato per sollevare gli inerti 5 provenienti dal primo nastro trasportatore e/o di pesatura 15 fino al gruppo di miscelazione 3.
Si osservi che il primo modulo 2 è privo di pareti inferiori, come visibile in figura 5a e 5b, in modo tale che la prima porzione di guida verticale 17a, presente nel primo modulo 2, e la seconda porzione di guida verticale 17b, presente nel secondo modulo 12, siano tra loro associabili, e che gli inerti presenti all’interno di ciascuna prima tramoggia 14 possano essere poi dosati all’interno del secondo modulo 12. A tal proposito il secondo modulo 12 presenta degli opportuni ingressi 29 ricavati nelle pareti superiori di questo per facilitare la dosatura degli inerti presenti nelle prime tramogge 14 all'interno del sottostante secondo modulo 12 e raggiungere così il succitato primo nastro trasportatore e/o di pesatura 15.
In accordo ad una ulteriore forma realizzativa mostrata nella figura 7, l'impianto 1 comprende un terzo modulo 18 trasportabile, dotato di due seconde tramogge 19, e un quarto modulo 21 trasportabile, dotato di un secondo nastro per il trasporto e/o la pesatura 22 degli inerti e disposto al di sotto di detto terzo modulo 18, quando l'impianto è in funzione. Secondo tale forma realizzativa il terzo 18 ed il quarto modulo 21 sono disposti affiancati, rispettivamente, al detto primo 2 ed al detto secondo 12 modulo.
Sempre in accordo a tale forma realizzativa dell’impianto, il secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 è traslabile tra una prima posizione in cui è disposto all'interno di detto almeno un quarto modulo 21, almeno durante la fase di trasporto di detto impianto, ed una seconda posizione in cui è disposto, almeno in parte, al di sopra di detto primo nastro trasportatore 15, all'esterno di detto almeno un quarto modulo 21, almeno durante il funzionamento di detto impianto 1. In pratica, gli inerti provenienti dal secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22, a seguito della loro caduta dalle due seconde tramogge 19 presenti nel terzo modulo 18, sono convogliati verso il primo nastro trasportatore e/o di pesatura 15 e, poi, successivamente, caricati nel carrello 100.
Si osservi che sia il quarto modulo 21 che il secondo modulo 12 sono dotati di rispettive aperture 75 e 76 per permettere a tale secondo nastro trasportatore 22 di raggiungere la sua seconda posizione all’interno del secondo modulo 12.
La figura 8 mostra il quarto modulo 21 in cui è alloggiato detto secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22. Tale secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 è dotato di mezzi di scorrimento 78 che comprendono una coppie di guide 80 lineari vincolate alle due travi orizzontali superiori 26b (in figura 8 è visibile solo una delle due travi) del quarto modulo 21. Tali mezzi di scorrimento comprendono altresì due coppie di carrucole 85 che sono scorrevoli lungo dette due coppie di guide 80, in modo tale che detto secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 si sposti tra una prima ed una seconda posizione. Le due coppie di carrucole 85 sono dotate di ruotini folli (qui non visibili) affi a permettere lo spostamento del secondo nastro trasportatore 22 lungo le due coppie di guide 80. Va tuttavia detto che, sebbene qui non descritti, possono essere impiegati tutti i possibili mezzi di scorrimento 78 per permettere lo spostamento del secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 quali, ad esempio, a pattino, a rotaia, a binario, a rulli, o altro simile, senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione. In sostanza, la possibilità di far scorrere il secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22, quando sia il terzo 18 che il quarto modulo 21 si trovano disposti l'uno sull’altro, adiacenti rispettivamente al primo 2 ed al secondo modulo 12, permette di aumentare enormemente la capacità produttiva dell’impianto 1. Inoltre, tale soluzione può essere ripetuta anche per altri moduli, ad esempio un quinto ed un sesto modulo (qui non mostrati), del tutto simili rispettivamente al terzo 18 ed quarto modulo 21 e posizionagli, essi stessi, a fianco del terzo 18 e del quarto modulo 21, in cui all'interno del sesto modulo è presente un terzo nastro trasportatore e/o di pesatura (qui non mostrato) che, allo stesso modo del secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22, è mobile fino a trovarsi, almeno in parte, all’interno del quarto modulo.
Si osservi che il quarto modulo 21 , così come descritto, potrebbe essere anche utilizzato indipendentemente dagli altri moduli 2, 12 e 18 descritti più sopra. Pertanto, nel caso di impiego isolato del quarto modulo 21, l'impianto per la produzione di calcestruzzo comprende un modulo 21 mobile per la produzione di calcestruzzo in cui è alloggiato un secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22, in cui detto nastro trasportatore e/o di pesatura 22 è traslabile orizzontalmente tra una prima posizione in cui è disposto all'interno di detto modulo 21 , almeno durante la fase di trasporto di detto impianto, ed una seconda posizione in cui è disposto, almeno in parte, all’esterno di detto modulo 21, almeno durante il funzionamento di detto impianto. Secondo una forma preferita, tale impianto comprende un ulteriore modulo 12 che comprende un primo nastro trasportatore e/o di pesatura 15 così che il secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 sia disposto, almeno in parte, al di sopra di detto primo nastro trasportatore e/o di pesatura 15. In questo modo il secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 si trova all’esterno di detto almeno un quarto modulo 21 , almeno durante il funzionamento di detto impianto, vale a dire quando detto secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 si trova nella sua seconda posizione. Si osservi che, in questo caso, il nastro trasportatore e/o di pesatura 22 si trova all'interno di detto secondo modulo 12 ed i mezzi di scorrimento 78 del secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 sono gli stessi di quelli impiegati neirimpianto in cui sono compresi i quattro moduli 2, 12, 18 e 21. Infine, va menzionato che il primo 15 ed il secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 sono entrambi inclinati, inoltre il secondo nastro trasportatore e/o di pesatura 22 raggiunge il modulo 12 attraverso le aperture 75 e 76, rispettivamente ricavate in detto quarto 21 e secondo 12 modulo.
Ulteriormente, come visibile nelle figura 5a e 5b , ciascuna tramoggia di dette tre prime tramogge 14 comprende tre pareti fisse 14a ancorate solidalmente al telaio 26, 26a, 26b, mentre sono presenti tre pareti ad U 25 unite assieme tra loro per convogliare gli inerti all'interno di ciascuna prima tramoggia 14. In sostanza, ciascuna parete ad U 25 comprende una copia di setti 25b di separazione in modo tale da creare uno scomparto a sé stante, evitando così che gli inerti si mescolino con quelli versati in una tramoggia 14 adiacente, prima del loro effettivo dosaggio nel secondo modulo 12 sottostante. Va tuttavia sottolineato che, nelle figure 5a e 5b, le pareti ad U 25 sono tre ed i setti di separazione 25b sono quattro. Ciò deriva dal fato che quando le tre pareti ad U 25 vengono unite assieme in modo tale da essere tra loro solidali, o realizzate di pezzo, ciascun setto di separazione 25b centrale opera, o separa tra loro, due tramogge contigue così da separare tra loro gli inerti versati in dette due tramogge contigue. In tal modo è comunque garantita la separazione degli inerti ed è semplificata la struttura di un modulo dotato di più tramogge 14. Va da sé, comunque, che ciascuna tramoggia 14 potrebbe essere associata ad una sola parete ad U 25 distinta e separata da quella della tramoggia 14 adiacente, senza per questo uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione. In questo caso, dunque, le pareti ad U 25 sono indipendenti tra loro e ciascuna delle tre tramogge 14 potrebbe essere aperta o chiusa a seconda delle necessità dell’impianto 1.
Ulteriormente, anche il terzo modulo 18 presenta seconde tramogge 19 che sono in numero di due e che sono realizzate allo stesso modo di quelle descritte più sopra per il primo modulo 2. Pertanto, la descrizione particolare che seguirà per le tramogge 14 presenti nel primo modulo 2 è identica a quella per le seconde tramogge 19 presenti nel terzo modulo 18.
Secondo l'invenzione le tre pareti ad U 25 unite assieme sono ancorate ruotabile al telaio 26, 26a, 26b, di detto primo modulo 2 e sono in grado di ruotare tra una prima posizione in cui detto primo modulo 2, è chiuso, almeno durante il trasporto del modulo, essendo chiuse tutte le tramogge 14 presenti nel modulo, ed una seconda posizione in cui dette tre pareti ad U 25 sono inclinate all'esterno di detto primo modulo 2, almeno quando detto impianto è in funzione, aprendo così tutte le tramoggia 14 presenti nel detto modulo 2. La rotazione di dette tre pareti ad U 25 avviene grazie ad una pluralità di cerniere 92 poste sul lato del telaio 26, in corrispondenza di una 26b delle aste orizzontali inferiori di questo, ed altrettanti perni [qui non m mostrati) collegati sul lato inferiore di dette tre pareti ad U 25 unite assieme. Si osservi che, in accordo ad una differente forma realizzativa qui non illustrata, ciascuna tramoggia di dette prime 14 e seconde tramogge 19 può essere dotata di una propria parete ad U 25 senza per questo uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione.
Sempre secondo la forma realizzativa qui illustrata, il detto primo modulo 2 comprende mezzi 30 per limitare la rotazione di dette tre pareti ad U 25. Tali mezzi 30 consistono, in questo caso, semplicemente in una trave orizzontale 26b superiore compresa nel telaio 26. In pratica, le tre pareti ad U ruotano fino a che i setti di separazione 25b non arrivano in battuta con una delle aste superiori 26b del telaio 26, arrestandosi in questa posizione.
Si osservi, inoltre, che secondo l’invenzione il meccanismo di apertura e chiusura delle tramogge mostrate in figura 5 e 5a, può essere tutelato indipendentemente dal resto deirimpianto 1 e/o degli altri moduli 2, 12 e 21. In questo caso l'impianto mobile per la produzione di calcestruzzo comprende almeno un modulo trasportabile 18 in cui è alloggiata almeno una tramoggia 19 in cui, vantaggiosamente, ciascuna tramoggia 19 comprende almeno una parete 25 ad U per convogliare gli inerti all'interno dell'impianto; detta parete ad U 25 è ancorata in maniera ruotabile al telaio 26 di detto modulo 18 ed in grado di ruotare tra una prima posizione in cui detta almeno una tramoggia 19 è chiusa, almeno durante il trasporto di detto modulo 18, ed una seconda posizione in cui detta almeno una parete ad U 25 è inclinata all'esterno di detto modulo 18, almeno quando detto impianto è in funzione. Le soluzioni tecniche relative alle pareti ad U 25 unite assieme, o operanti singolarmente, e su come queste pareti 25 sono vincolate al modulo 18, sono identiche a quelle descritte più sopra per l'impianto 1. Ad esempio, se le due pareti ad U 25 sono singolarmente operabili è possibile avere una tramoggia 19 aperta ed una chiusa, o entrambe aperte, o entrambe chiuse, a seconda delle necessità. Nel caso invece del modulo 18 rappresentato in figura 7 il numero delle tramogge 19 è di due così come il numero delle pareti ad U, tuttavia tali pareti ad U 25 sono unite assieme in modo tale che l'apertura e la chiusura delle due tramogge 19 avvenga contemporaneamente.
In particolare, va ribadito che nel caso di una sola tramoggia 19 è presente una sola parete ad U 25 ruotabile, mentre nel caso di più tramogge 19, ad esempio, nel caso di due tramogge 19, le pareti ad U 25 possono essere due e distinte, oppure due unite tra loro. In tale ultimo caso il numero dei setti di separazione 25b presenti sulla parete ad U è di tre poiché il setto centrale 25b è impiegato per entrambe le tramogge 19.
Si osservi infine che quanto discusso relativamente al primo modulo 2 sulla sua capacità di essere trasporto via mare e/o via terra vale anche per il secondo 12, terzo 18 e quarto 21 modulo. In sostanza, tutti i moduli descritti più sopra sono adatti ad essere trasportati via mare e/o via terra, vale a dire che hanno una struttura a forma di parallelepipedo e che hanno dimensioni standardizzate a livello internazionale per il loro trasporto via mare e/o via terra. Inoltre ognuno dei moduli sopra menzionati è in grado di operare come struttura portante dell’impianto stesso ed è dotato di elementi quali, ad esempio, isocorner, che ne permettono il proprio sollevamento in tutti i depositi o porti esistenti.

Claims (13)

  1. 3⁄43⁄43⁄43⁄4 RIVENDICAZIONI 1. Impianto (1 ) mobile per la produzione di calcestruzzo, comprendente almeno un primo modulo trasportabile (2) in cui è alloggiato un gruppo per la miscelazione (3) di inerti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di miscelazione (3) è traslabile orizzontalmente tra una prima posizione in cui è disposto all'interno di detto almeno un primo modulo (2), almeno durante la fase di trasporto di detto impianto, ed una seconda posizione in cui è disposto, almeno in parte, a sbalzo all’esterno di detto almeno un primo modulo, almeno durante il funzionamento di detto impianto.
  2. 2. Impianto (1 ) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo modulo (2) comprende almeno una guida (10) orizzontale dotata di almeno due binari (10a, 10b) a C lungo cui trasla detto almeno un gruppo di miscelazione (3).
  3. 3. Impianto (1 ) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo modulo (2) comprende almeno una parete (7) ruotabile per la chiusura/apertura del detto almeno un primo modulo (2) ed uno o più elementi di bloccaggio (8) per trattenere la parete in posizione sostanzialmente orizzontale, detta almeno una parete (7) essendo dotata di almeno una apertura (9) che, quando detto gruppo di miscelazione è nella sua seconda posizione e detta parete ruotabile (7) è in posizione orizzontale, è disposta in corrispondenza di una bocca di uscita (50) del detto gruppo di miscelazione (3) per lo scarico del calcestruzzo prodotto da detto gruppo di miscelazione (3).
  4. 4. Impianto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal tatto che detto gruppo di miscelazione (3) comprende almeno una prima porzione di guida verticale (17a) lungo cui scorre almeno un carrello (100) per il trasporto di detti inerti.
  5. 5. Impianto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo modulo (2} comprende altresì almeno una prima tramoggia (14) disposta adiacente a detto gruppo di miscelazione.
  6. 6. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un secondo modulo trasportabile (12) disposto al di sotto del detto primo modulo (2).
  7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto almeno un secondo modulo (12) comprende un primo nastro (15) il trasporto e/o pesatura degli inerti, che fuoriescono da detta almeno una prima tramoggia (14), verso detto almeno un carrello (100).
  8. 8. Impianto (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 7, caratterizzato dal fatto che detto almeno un secondo modulo (12) comprende almeno una seconda porzione di guida verticale (17b), detta almeno una prima porzione di guida verticale (17a) trovandosi accoppiata a detta almeno una seconda porzione di guida verticale (17b) almeno quando detto gruppo di miscelazione (3) è nella sua seconda posizione.
  9. 9. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un terzo modulo trasportabile (18), dotato di almeno una seconda tramoggia (19), e almeno un quarto modulo trasportabile (21), dotato di almeno un secondo nastro per il trasporto e/o la pesatura (22) e disposto al di sotto di detto almeno un terzo modulo, detto almeno un terzo e un quarto modulo essendo disposti affiancati a detto almeno un primo e un secondo modulo.
  10. 10. Impianto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto secondo nastro per il trasporto e/o la pesatura (22) di detto inerte è traslabile tra una prima posizione in cui è disposto all’interno di detto almeno un quarto modulo (21 ), almeno durante la fase di trasporto di detto impianto, ed una seconda posizione in cui è disposto, almeno in parte, al di sopra di detto primo nastro trasportatore (15), all’esterno di detto almeno un quarto modulo (21 ), almeno durante il funzionamento di detto impianto.
  11. 11. Impianto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una prima (14) e/o seconda tramoggia (19) comprende almeno una parete (25) ad U per convogliare gli inerti all'interno de! detto impianto, detta almeno una parete ad U (25) essendo ancorata in maniera ruotabile al telaio (26) di detto almeno un primo (2) e/o un terzo modulo (18) ed in grado di ruotare tra una prima posizione in cui detta almeno una prima (14) e/o seconda tramoggia (19) è chiusa, almeno durante il trasporto di detto almeno un primo e/o terzo modulo, ed una seconda posizione in cui detta almeno una parete ad U (25) è inclinata all’esterno di detto almeno un primo e/o terzo modulo, almeno quando detto impianto è in funzione.
  12. 12. Impianto (1 ) secondo la rivendicazione 1 1 , caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo (2) e/o terzo (18) modulo comprende mezzi (30) per limitare la rotazione di detta almeno una parete ad U (25).
  13. 13. Impianto (1 ) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da! fatto che detto almeno un primo (2) e/o un secondo (12) e/o un terzo (18) e/o un quarto (21 ) modulo comprende un telaio (26) a forma di parallelepipedo per il trasporto via mare e/o terra di detto almeno un primo e/o un secondo (12) e/o un terzo (18) e/o un quarto (21 ) modulo.
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