ITPD20120090U1 - Appoggiapiedi regolabile in inclinazione per sedili di veicoli e sedile dotato di tale appoggiapiedi - Google Patents

Appoggiapiedi regolabile in inclinazione per sedili di veicoli e sedile dotato di tale appoggiapiedi

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ITPD20120090U1
ITPD20120090U1 IT000090U ITPD20120090U ITPD20120090U1 IT PD20120090 U1 ITPD20120090 U1 IT PD20120090U1 IT 000090 U IT000090 U IT 000090U IT PD20120090 U ITPD20120090 U IT PD20120090U IT PD20120090 U1 ITPD20120090 U1 IT PD20120090U1
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IT
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footrest
rotation
bearing
support structure
axis
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IT000090U
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Francesco Faccin
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Clerprem Spa
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Forma oggetto del presente trovato un appoggiapiedi regolabile in inclinazione per sedili di veicoli, in particolare per veicoli ferroviari, ed un sedile dotato di tale appoggiapiedi.
Stato della tecnica
Sono noti appoggiapiedi regolabili in inclinazione per sedili di veicoli, in particolare per veicoli ferroviari. In generale, un appoggiapiedi regolabile in inclinazione comprende una struttura di supporto da fissare ad un sedile ed un elemento appoggiapiedi imperniato alla struttura di supporto attorno ad un asse di rotazione per muoversi tra una posizione angolare completamente abbassata e una posizione angolare sollevata. L’appoggiapiedi è inoltre dotato di un sistema per regolare l’inclinazione dell’elemento appoggiapiedi tra le due posizioni estreme. Tale sistema di regolazione comprende un dispositivo a cricchetto, che permette la rotazione a scatti dell’elemento appoggiapiedi solo verso l’alto e mantiene l’appoggiapiedi nella posizione raggiunta nel moto di rotazione verso l’alto.
Più in dettaglio, un dispositivo a cricchetto comprende una porzione dentata ricavata sull’elemento appoggiapiedi ed un arpione, imperniato sulla struttura di supporto e mantenuto costantemente in impegno sulla porzione dentata da un elemento elastico. L’arpione può disimpegnarsi dalla porzione dentata solo quando l’appoggiapiedi è portato in rotazione verso l’alto. Durante questo movimento, infatti, lo stesso appoggiapiedi contrasta l’azione dell’elemento elastico, portando in disimpegno l’arpione dalla ruota dentata. La rotazione verso il basso dell’appoggiapiedi richiede, invece, che il dispositivo a cricchetto venga disattivato. A tale scopo il sistema di regolazione comprende appositi mezzi di sbloccaggio dell’arpione.
Un primo limite dell’appoggiapiedi regolabile sopra descritto sta nel fatto che è impossibile effettuare una regolazione fine dell’inclinazione. Il dispositivo a cricchetto consente, infatti, solo una regolazione (a scatti) a posizioni predefinite, il cui numero è equivalente al numero di denti nelle porzioni dentate. Fissato l’angolo di escursione (tra massima e minima inclinazione) per ragioni costruttive e di robustezza, non è possibile aumentare il numero di denti. Ciò limita notevolmente le possibilità di regolazione, rendendo così l’appoggiapiedi non sempre ben adattabile all’esigenze dell’utente, a discapito del comfort percepito.
Un secondo limite è dato dalla rumorosità del sistema di regolazione. Gli scatti del dispositivo a cricchetto generano, infatti, rumori che possono risultare fastidiosi, trasmettendo un’idea di malfunzionamento e, quindi, di scarsa qualità del prodotto.
Un terzo limite è legato al rischio che il dispositivo a cricchetto, per usura o per difetti di costruzione della porzioni dentate, non funzioni adeguatamente. Può infatti verificarsi che in alcune posizioni di regolazione la parte mobile dell’appoggiapiedi non rimanga stabile, oppure che l’appoggiapiedi cada improvvisamente verso il basso. Il bloccaggio dell’appoggiapiedi sulla parte fissa è, infatti, affidata all’impegno di porzioni dentate di estensione limitata.
Presentazione del trovato
Pertanto, scopo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione un appoggiapiedi regolabile in inclinazione per sedili di veicoli, che consenta una regolazione più fine dell’inclinazione dell’elemento appoggiapiedi in una pluralità di differenti posizioni di bloccaggio.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un appoggiapiedi regolabile, che permetta una regolazione silenziosa dell’inclinazione.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione u n a ppoggiapiedi regolabile, che sia strutturalmente sicuro e robusto.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un appoggiapiedi regolabile, che sia di facile ed economica realizzazione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- le Figure 1 e 2 mostrano rispettivamente una vista laterale e una vista anteriore di un sedile ferroviario doppio dotato di appoggiapiedi regolabili secondo il trovato;
- la Figura 3 mostra una vista laterale di un appoggiapiedi regolabile secondo una forma realizzativa preferita del trovato, con l’elemento appoggiapiedi mostrato in due differenti posizioni di regolazione;
- la Figura 4 mostra una vista prospettica in esploso dell’appoggiapiedi illustrato nella Figura 3;
- la Figura 5 mostra una vista frontale dell’appoggiapiedi illustrato nella Figura 3 secondo la freccia V ivi riportata; - la Figura 6 mostra una vista posteriore dell’appoggiapiedi illustrato nella Figura 3 secondo la freccia VI ivi riportata;
- la Figura 7 mostra una vista in pianta dall’alto dell’appoggiapiedi illustrato nella Figura 3 secondo la freccia VII ivi riportata;
- la Figura 8 mostra una vista prospettica posteriore dell’elemento appoggiapiedi dell’appoggiapiedi illustrato nella Figura 3;
- le figure 9 e 10 mostrano due viste in sezione dell’appoggiapiedi regolabile illustrato nella Figura 5 rispettivamente secondo le tracce IX – IX e X – X ivi indicate;
- le Figure da 11 a 13 mostrano tre differenti tipi di ruote libere.
Descrizione dettagliata
Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 un appoggiapiedi regolabile in inclinazione per sedili di veicoli secondo il trovato, e con 100 un sedile, in particolare ferroviario, dotato di un appoggiapiedi 1 secondo il trovato.
L’appoggiapiedi 1 è stato concepito per essere installato, in particolare, su sedili di veicoli ferroviari, come illustrato ad esempio nelle Figure 1 e 2, ma può essere applicato anche su autoveicoli. Non si esclude neppure l’applicazione in settori differenti da quello ferroviario o dell’automotive, co me a d ese m pio nel settore dell’arredamento per l’applicazione, ad esempio, su poltrone o sedie per sale conferenze o cinema, o settore navale o aeronautico.
Qui è nel seguito della descrizione, termini come “orizzontale” o “verticale” sono usati immaginando l’appoggiapiedi 1 installato su un sedile e prendendo, quindi, come riferimento spaziale il piano di appoggio del sedile stesso.
In accordo ad una forma realizzativa generale del trovato, l’appoggiapiedi 1 comprende:
- una struttura di supporto fissa 2, destinata ad essere collegata ad un sedile 100;
- un elemento appoggiapiedi 3 imperniato alla struttura di supporto 2 attorno ad un asse di rotazione X tramite mezzi di imperniamento 10 per muoversi tra una posizione angolare completamente abbassata e una posizione angolare sollevata (vedere Figura 3); e
- un sistema 31, 32 per regolare l’inclinazione α dell’elemento appoggiapiedi in una pluralità di differenti posizioni di bloccaggio tra le suddette due posizioni estreme.
Secondo il trovato, il sistema di regolazione 31, 32 comprende almeno un cuscinetto a ruota libera 20, del tipo a corpi di rotolamento o del tipo a camme, che è associato ai mezzi di imperniamento 10 e lascia l’elemento appoggiapiedi 3 libero di ruotare attorno all’asse X solo nel senso di rotazione che dalla posizione completamente abbassata porta alla posizione sollevata.
Per angolo di inclinazione α si intende l’angolo esistente tra un piano verticale V passante per l’asse di rotazione X e il piano di appoggio piedi definito dall’elemento appoggiapiedi 1.
Nella posizione completamente abbassata e nella posizione sollevata l’elemento appoggiapiedi 3 definisce rispettivamente il minimo e il massimo angolo di inclinazione, previsti per un normale impiego. L’angolo di minima inclinazione può essere nullo (elemento appoggiapiedi 3 verticale), positivo (elemento appoggiapiedi 3 inclinato verso l’alto in avanti) o negativo (elemento appoggiapiedi 3 inclinato indietro). Non si esclude che per ragioni di funzionamento, anche indipendenti dalla semplice regolazione dell’inclinazione, raggiunta la “posizione sollevata” o la “posizione abbassata”, l’elemento appoggiapiedi 3 possa essere ulteriormente ruotato verso l’alto o verso il basso. Per “ruota libera” si intende un collegamento tra due corpi rotanti che consente la trasmissione del movimento da un corpo all’altro in un solo senso di rotazione.
Un “cuscinetto a ruota libera”, sia esso della tipologia a corpi di rotolamento o della tipologia a camme, è un dispositivo provvisto di almeno un corpo anulare di supporto 21 all’interno del quale sono opportunamente trattenuti (distribuiti su tutto lo sviluppo circonferenziale) elementi mobili 22 destinati a collegare dinamicamente il corpo anulare di supporto 21 ad un primo elemento (ad esempio un albero) inserito all’interno del cuscinetto 20 stesso. Funzionalmente il corpo anulare di supporto 21 del cuscinetto 20 viene associato ad un secondo elemento, che si intende mettere in rapporto di moto con il suddetto primo elemento. Gli elementi mobili 22 possono collegare il corpo anulare di supporto 21 al suddetto primo elemento (ad esempio un albero) direttamente oppure indirettamente per interposizione di un secondo corpo anulare 23, concentrico al primo, destinato ad essere vincolato al suddetto primo elemento.
Vantaggiosamente il cuscinetto a ruota libera del tipo a corpi di rotolamento può essere a sfere, a rulli o a cunei. Nelle Figure 11 e 12 sono illustrati due cuscinetti a ruota libera a corpi di rotolamento del tipo a rulli.
Più in dettaglio, nella Figura 11 il cuscinetto è provvisto di un corpo anulare interno 23 che forma con il corpo di supporto 21 una sede per i rulli ed è destinato ad essere vincolato all’elemento inserito nel cuscinetto. La presenza del corpo anulare interno 23, da un lato aumenta l’ingombro del cuscinetto, dall’altro rende però più semplice la manutenzione. Infatti, grazie al fatto che i rulli non sono a contatto con l’elemento inserito nel cuscinetto (ad esempio un albero), si evita che durante l’uso, per difetti di costruzione o per usura, essi possano rigare o rovinare l’albero stesso. In caso di cedimento del cuscinetto non sarà dunque necessario sostituire anche l’albero.
Nella Figura 12 i rulli 22 vanno direttamente a contatto con l’elemento inserito nel cuscinetto e sono trattenuti sul corpo di supporto 21 da un corpo anulare 24 provvisto per ciascun rullo di una feritoia. Questo tipo di cuscinetto a ruota libera è definito “ad astuccio”. Questa struttura da un lato offre un ingombro minore, dall’altro può rendere più onerosa la manutenzione, essendoci il rischio in caso di malfunzionamento del cuscinetto che venga danneggiato l’elemento inserito al suo interno.
Vantaggiosamente il cuscinetto a ruota libera del tipo a a camme può essere realizzato in vari modi, ad esempio con molla elicoidale ad anello, con molle singole, con doppia gabbia e molla ad anello (come illustrato nella Figura 13, dove le singole camme sono indicate con 25), oppure con molle singole di flessione.
L’adozione di cuscinetti a ruota libera sopra descritti assicura una serie di vantaggi.
In primo luogo, come già specificato sopra, la presenza di corpo mobili (a rotolamento o a camme) assicura una rotazione sostanzialmente senza soluzione di continuità e, di conseguenza, la possibilità di interrompere il moto in qualsiasi posizione, cosa impossibile (come già spiegato) nel caso di un dispositivo a cricchetto. Ciò permette una regolazione molto più fine dell’inclinazione dell’elemento appoggiapiedi 3.
In secondo luogo, grazie al fatto che il moto degli elementi mobili non avviene a scatti, ma si svolge appunto senza soluzione di continuità, si riescono ad evitare secchi rumori metallici e quindi ad ottenere un’elevata silenziosità del sistema. Inoltre, grazie al fatto che gli elementi mobili sono distribuiti su tutta lo sviluppo circonferenziale del cuscinetto, gli sforzi di bloccaggio vengono distribuiti su un numero elevato di punti, assicurando un elevato grado di attrito. Ciò si traduce in un aumento della robustezza e in un miglioramento della sicurezza del sistema.
Infine, data la possibilità di utilizzare cuscinetti a ruota libera di tipo commerciale, e considerate le semplificazioni che l’adozione di tali cuscinetti comporta a livello produttivo e di montaggio, l’appoggiapiedi 1 secondo il trovato risulta essere di facile ed economica realizzazione. In accordo alla soluzione realizzativa preferita, illustrata nelle Figure allegate, i mezzi di imperniamento comprendono un albero di rotazione 10 che è solidale all’elemento appoggiapiedi 3 ed è rotazionalmente collegato alla struttura di supporto 2 per ruotare attorno all’asse di rotazione X. Più in dettaglio, come illustrato in particolare nelle Figure 4 e 9, l’albero è inserito coassialmente nel cuscinetto 20 ed è rotazionalmente associato ad esso così da essere libero di ruotare rispetto al cuscinetto stesso 20 attorno all’asse di rotazione X solo nel senso di rotazione che dalla posizione completamente abbassata porta alla posizione sollevata.
Vantaggiosamente, l’appoggiapiedi 1 può comprendere due o più cuscinetti a ruota libera 20, come illustrato nella Figura 4. Il numero di cuscinetti è funzionale al carico che in fase di dimensionamento si è ipotizzato che l’appoggiapiedi debba sopportare. I due o più cuscinetti 20 sono tutti ugualmente associati all’albero di rotazione 10.
Vantaggiosamente, il sistema di regolazione comprende mezzi di bloccaggio 31 e 32, che sono suscettibili di assumere alternativamente una posizione attiva, in cui trattengono il cuscinetto 20 fissato alla struttura di supporto 2, ed una posizione passiva, in cui separano meccanicamente il cuscinetto dalla struttura di supporto 2 così da liberare la rotazione dell’elemento appoggiapiedi nel senso di rotazione che dalla posizione sollevata porta alla posizione completamente abbassata.
In accordo alla soluzione realizzativa illustrata nelle Figure allegate, i mezzi di bloccaggio comprendono un corpo anulare dentato 31 solidale al singolo cuscinetto 20 (o alla pluralità di cuscinetti) ed almeno un arpione mobile 32.
L’arpione mobile 32 è collegato alla struttura di supporto 2 in modo basculante attorno ad un asse di imperniamento Y tramite un perno 36, per muoversi tra una posizione di impegno, corrispondente alla posizione attiva dei mezzi di bloccaggio, in cui l’arpione 32 impegna il corpo anulare dentato 31 (vedi figura 9), ed una posizione di disimpegno, corrispondente alla posizione passiva dei mezzi di bloccaggio, in cui l’arpione 32 non impegna il corpo anulare dentato 31.
Preferibilmente, l’arpione 32 è mantenuto nella posizione di impegno da mezzi elastici 33.
Vantaggiosamente, come illustrato nelle Figure allegate, il corpo anulare dentato 31 è disposto esternamente al cuscinetto 20 ed è concentricamente solidale ad esso. Preferibilmente, il cuscinetto o i cuscinetti a ruota libera 20 sono accoppiati con rapporto di interferenza al corpo anulare dentato 31, che può essere costituito in particolare da una boccola dentata.
Preferibilmente, come illustrato in particolare nella Figura 9, l’arpione mobile 32 comprende un braccio di azionamento 34 che impegna una porzione a camma 35 ricavata sull’elemento appoggiapiedi 3. Più in dettaglio, in posizione opposta rispetto all’asse di rotazione l’arpione mobile 32 è dotato di un secondo braccio di azionamento 37 sul quale agiscono i mezzi elastici 33.
In accordo ad una soluzione realizzativa preferita illustrata nelle Figure allegate, il braccio di azionamento 34 è dotato alla sua estremità libera di un piolo 38, tramite il quale esso impegna la porzione a camma 35, come sarà ripreso più avanti.
Vantaggiosamente, la suddetta porzione a camma 35 è sagomata in modo tale che, quando l’elemento appoggiapiedi 3 ha raggiunto la posizione sollevata, la porzione a camma 35 agisce sul braccio 34, contrastando i mezzi elastici 32 così da portare l’arpione nella posizione di disimpegno.
Preferibilmente, la porzione a camma 35 è sagomata in modo tale che, quando l’elemento appoggiapiedi 3 si sposta in rotazione dalla posizione sollevata alla posizione abbassata, tale porzione a camma 35 continua a contrastare i mezzi elastici 33 mantenendo l’arpione 32 nella posizione di impegno ed è sagomata in modo tale che, quando l’elemento appoggiapiedi 3 si sposta in rotazione dalla posizione abbassata alla posizione sollevata, tale porzione a camma 35 non contrasta i mezzi elastici 33 lasciando l’arpione 32 nella posizione di impegno.
In accordo alla soluzione realizzativa preferita, illustrata in particolare nelle Figure 8 e 10, l’elemento appoggiapiedi 3 comprende una porzione di imperniamento 3a in corrispondenza della quale l’elemento appoggiapiedi 3 è collegato al perno di rotazione 10. La suddetta porzione a camma 35 è ricavata sulla porzione di imperniamento 3a.
Vantaggiosamente, la porzione a camma 35 comprende due profili a camma 35a e 35b, radialmente differenziati rispetto all’asse di rotazione X per variare la distanza radiale del braccio 34 (e quindi dell’arpione 32) dall’asse di rotazione X (e, quindi, dal corpo anulare dentato 31).
In accordo alla soluzione realizzativa illustrata nelle Figure allegate, la struttura di supporto fissa 2 è costituita da un corpo scatolare 40 all’interno del quale sono alloggiati l’albero di rotazione 10, il singolo cuscinetto o la pluralità di cuscinetti 20 e il sistema di bloccaggio (corpo anulare dentato 31 e arpione 32). Sul corpo scatolare sono ricavate due coppie di fori allineati. Una prima coppia di fori 41 è allineata lungo l’asse X per inserire rotazionalmente l’albero 10, mentre una seconda coppia di fori 42 è allineata lungo l’asse Y per inserire rotazionalmente il perno 36 dell’arpione.
In prossimità di uno dei due fori 41 è ricavata una apertura asolata curvata 43, in corrispondenza della quale il piolo 38 dell’arpione mobile 32 attraversa il corpo scatolare per impegnarsi nella porzione a camma 35.
L’elemento poggiapiedi 3 comprende una pedana appoggiapiedi 3b che definisce il piano di appoggio piedi ed è collegata alla porzione di imperniamento 3a tramite una porzione allungata di collegamento 3c. La porzione di imperniamento 3a è costituita da una forcella in corrispondenza della quale si innesta il corpo scatolare 40. Su ciascun braccio 3a’, 3a” della forcella è ricavata una sede di alloggiamento 46 per l’albero di rotazione 10. Preferibilmente, l’albero 10 è fissato alla forcella tramite mezzi di fissaggio, in particolare tramite viti o bulloni 44. Preferibilmente, l’albero 10 è rotazionalmente supportato sul corpo scatolare da due boccole frizionatrici 45.
Come illustrato nella Figura 8, sul lato interno di uno dei due bracci 3a’, 3a” della forcella 3a è ricavata la porzione a camma 35, con i due profili 35a e 35b, radialmente differenziati rispetto all’asse di rotazione X. In particolare, tali due profili sono definiti da due tratti curvilinei concentrici, assialmente sfalsati così da definire due scalini, di cui un primo tratto con raggio di curvatura maggiore e un secondo con raggio di curvatura minore, raccordati da una rampa 35c.
Forma oggetto del presente trovato un sedile 100, in particolare per veicoli ferroviari, comprendente una struttura di sostegno 101 e un appoggiapiedi 1 come sopra decritto, collegato alla struttura di sostegno 101. Tale sedile comprende, in particolare, una seduta 102. Preferibilmente, l’appoggiapiedi 1 è collegato alla struttura di sostegno 101, inferiormente alla seduta 102, nella zona posteriore del sedile 100, per essere utilizzato da un utente seduto posteriormente al sedile stesso.
Il trovato permette di ottenere numerosi vantaggi in parte già descritti.
Come già accennato in precedenza, l’appoggiapiedi 1 secondo il trovato può essere regolato in inclinazione in modo molto più fine rispetto agli appoggiapiedi regolabili tradizionali. La regolazione dell’appoggiapiedi 1 avviene sostanzialmente in modo silenzioso, eliminando così la rumorosità intrinseca nei sistemi tradizionali.
L’appoggiapiedi 1 risulta essere inoltre meccanicamente più affidabile e sicuro. Infatti, le parti dentate che sono pur previste nell’appoggiapiedi secondo il trovato, diversamente dagli appoggiapiedi tradizionali, non sono soggette a continui sfregamenti causa di usura. Le porzioni dentate non sono infatti coinvolte direttamente nella regolazione dell’elemento appoggiapiedi 3 nel passaggio dalla posizione abbassata a quella sollevata.
Infine, grazie alla possibilità di utilizzare cuscinetti a ruota libera molto diffusi sul mercato, e considerate le semplificazioni che l’adozione di tali cuscinetti comporta a livello produttivo e di montaggio, l’appoggiapiedi 1 secondo il trovato risulta essere di facile ed economica realizzazione.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Appoggiapiedi regolabile in inclinazione per sedili di veicoli, in particolare per veicoli ferroviari comprendente: una struttura di supporto fissa (2), destinata ad essere collegata ad un sedile (100); un elemento appoggiapiedi (3) imperniato alla struttura di supporto (2) attorno ad un asse di rotazione (X) tramite mezzi di imperniamento (10) per muoversi tra una posizione angolare completamente abbassata e una posizione angolare sollevata; e un sistema (31, 32) per regolare l’inclinazione (α) dell’elemento appoggiapiedi in una pluralità di differenti posizioni di bloccaggio tra dette due posizioni, caratterizzato dal fatto che il sistema (31, 32) di regolazione comprende almeno un cuscinetto a ruota libera (20), del tipo a corpi di rotolamento o del tipo a camme, che è associato ai mezzi di imperniamento (10) e lascia l’elemento appoggiapiedi (3) libero di ruotare attorno all’asse (X) solo nel senso di rotazione che dalla posizione completamente abbassata porta alla posizione sollevata.
  2. 2. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di imperniamento comprendono un albero di rotazione (10) solidale all’elemento appoggiapiedi (3) e rotazionalmente collegato alla struttura di supporto (2) per ruotare attorno all’asse di rotazione (X), l’albero essendo inserito coassialmente nel cuscinetto (20) ed essendo rotazionalmente associato ad esso così da essere libero di ruotare rispetto al cuscinetto stesso (20) attorno all’asse di rotazione (X) solo nel senso di rotazione che dalla posizione completamente abbassata porta alla posizione sollevata.
  3. 3. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 2, in cui il sistema di regolazione comprende mezzi di bloccaggio (31, 32), che sono suscettibili di assumere alternativamente una posizione attiva, in cui trattengono il cuscinetto fissato alla struttura di supporto (2), ed una posizione passiva, in cui separano meccanicamente il cuscinetto dalla struttura di supporto (2) così da liberare la rotazione dell’elemento appoggiapiedi nel senso di rotazione che dalla posizione sollevata porta alla posizione completamente abbassata.
  4. 4. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di bloccaggio comprendono un corpo anulare dentato (31) solidale al cuscinetto (20) ed almeno un arpione mobile (32), che è collegato alla struttura di supporto (2) in modo basculante attorno ad un asse di imperniamento (Y) per muoversi tra una posizione di impegno, corrispondente alla posizione attiva dei mezzi di bloccaggio, in cui l’arpione (32) impegna il corpo anulare dentato, ed una posizione di disimpegno, corrispondente alla posizione passiva dei mezzi di bloccaggio, in cui l’arpione non impegna il corpo anulare dentato.
  5. 5. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 4, in cui l’arpione è mantenuto nella posizione di impegno da mezzi elastici (33).
  6. 6. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il corpo anulare dentato (31) è disposto esternamente al cuscinetto (20) ed è concentricamente solidale ad esso, il cuscinetto a ruota libera (20) essendo accoppiato al corpo anulare dentato (31) con rapporto di interferenza.
  7. 7. Appoggiapiedi secondo una o più delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui l’arpione mobile (32) comprende un braccio di azionamento (34) che impegna una porzione a camma (35) ricavata sull’elemento appoggiapiedi (3), detta porzione a camma (35) essendo sagomata in modo tale che, quando l’elemento appoggiapiedi (3) ha raggiunto la posizione sollevata, la porzione a camma (35) agisce sul braccio (34) contrastando i mezzi elastici (32) così da portare l’arpione nella posizione di disimpegno.
  8. 8. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 7, in cui la porzione a camma (35) è sagomata in modo tale che, quando l’elemento appoggiapiedi (3) si sposta in rotazione dalla posizione sollevata alla posizione abbassata, tale porzione a camma (35) continua a contrastare i mezzi elastici (33) mantenendo l’arpione (32) nella posizione di impegno ed è sagomata in modo tale che, quando l’elemento appoggiapiedi (3) si sposta in rotazione dalla posizione abbassata alla posizione sollevata, tale porzione a camma (35) non contrasta i mezzi elastici (33) lasciando l’arpione (32) nella posizione di impegno.
  9. 9. Appoggiapiedi secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui l’elemento appoggiapiedi (3) comprende una porzione di imperniamento (3a) in corrispondenza della quale l’elemento appoggiapiedi (3) è collegato all’albero di rotazione (10), detta porzione a camma (35) essendo ricavata sulla porzione di imperniamento (3a).
  10. 10. Appoggiapiedi secondo le rivendicazioni 8 e 9, in cui la porzione a camma (35) comprende due profili a camma (35a, 35b), radialmente differenziati rispetto all’asse di rotazione (X) per variare la distanza radiale del braccio (34) e quindi dell’arpione (32) dall’asse di rotazione (X) e quindi dal corpo anulare dentato (31).
  11. 11. Sedile, in particolare per veicoli ferroviari, comprendente una struttura di sostegno (101) e u n appoggiapiedi regolabile collegato a detta struttura di sostegno (101), caratterizzato dal fatto che l’appoggiapiedi (1) è secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
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