ITPD20100317A1 - Centro di lavoro con piano di riscontro e raddrizzamento separato - Google Patents

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ITPD20100317A1
ITPD20100317A1 IT000317A ITPD20100317A ITPD20100317A1 IT PD20100317 A1 ITPD20100317 A1 IT PD20100317A1 IT 000317 A IT000317 A IT 000317A IT PD20100317 A ITPD20100317 A IT PD20100317A IT PD20100317 A1 ITPD20100317 A1 IT PD20100317A1
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IT
Italy
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manipulators
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pieces
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machining center
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IT000317A
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Massimo Schiavetta
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Working Process S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q7/00Arrangements for handling work specially combined with or arranged in, or specially adapted for use in connection with, machine tools, e.g. for conveying, loading, positioning, discharging, sorting
    • B23Q7/001Lateral transport of long workpieces
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27CPLANING, DRILLING, MILLING, TURNING OR UNIVERSAL MACHINES FOR WOOD OR SIMILAR MATERIAL
    • B27C9/00Multi-purpose machines; Universal machines; Equipment therefor
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27FDOVETAILED WORK; TENONS; SLOTTING MACHINES FOR WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES
    • B27F1/00Dovetailed work; Tenons; Making tongues or grooves; Groove- and- tongue jointed work; Finger- joints
    • B27F1/02Making tongues or grooves, of indefinite length
    • B27F1/06Making tongues or grooves, of indefinite length simultaneously along opposite edges of a board
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27MWORKING OF WOOD NOT PROVIDED FOR IN SUBCLASSES B27B - B27L; MANUFACTURE OF SPECIFIC WOODEN ARTICLES
    • B27M1/00Working of wood not provided for in subclasses B27B - B27L, e.g. by stretching
    • B27M1/08Working of wood not provided for in subclasses B27B - B27L, e.g. by stretching by multi-step processes

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un centro di lavoro e in particolare un centro di lavoro per lavorazioni di tenonatura, foratura, fresatura e profilatura di pezzi allungati, preferibilmente in legno, adatti alla realizzazione di infissi.
E’ noto nell’arte realizzare centri di lavoro per le lavorazioni di infissi, preferibilmente in legno, che realizzano una pluralità di lavorazioni sul pezzo.
Usualmente il pezzo, in forma di barre grezze a sezione quadrangolare, viene afferrato da opportune pinze e quindi portato in prossimità di una pluralità di teste di lavoro per essere lavorato, in più fasi, da dette teste di lavoro, in modo da effettuare tutte le necessarie operazioni di tenonatura, foratura, fresatura e profilatura.
I centri di lavoro dell’arte nota presentano alcuni svantaggi.
In particolare, i centri di lavoro noti presentano ingombri strutturali che impediscono la lavorazione ideale e continua del pezzo a causa della limitazione di utilizzare un unico sistema di bloccaggio del pezzo per tutte le fasi di lavoro. Il pezzo quindi viene di volta in volta afferrato e lavorato parzialmente o diversamente, lavorato con innumerevoli limitazioni.
La testa di lavoro non può infatti lavorare il pezzo in continuo, sia quando occorre realizzare la tenonatura, fresatura e foratura del pezzo lungo l’intera estensione longitudinale del pezzo, sia durante la profilatura, dove il pezzo deve essere ripetutamente rilasciato dalla pinza e afferrato da un opportuno manipolatore o altro sistema di scambio. Tale manipolatore o altro sistema riposiziona e alimenta il pezzo nuovamente alla pinza che lo afferra in distinti punti di presa.
Questi continui passaggi del pezzo tra la pinza di afferraggio e il manipolatore determinano un allungamento dei tempi e quindi dei costi di produzione non trascurabile, abbinato alla limitazione di lavorazione di pezzi previsti nella totalità di richiesta del mercato. Inoltre, a seguito di ciascun riposizionamento del pezzo sulla pinza, le lavorazioni perdono di precisione in quanto si modifica la posizione di azzeramento del pezzo sulla macchina.
Inoltre, le pinze dell’arte nota non garantiscono una adeguata superficie di presa del pezzo: in altre parole la porzione a sbalzo di pinza adibita al pinzaggio del pezzo à ̈ spesso limitata in lunghezza in quanto la pinza prevede anche dispositivi per il raddrizzamento del pezzo che di fatto limitano la porzione utile di presa della pinza.
Una presa non ottimale non garantisce una elevata precisione di lavorazione del centro di lavoro. La perdita di precisione della lavorazione del pezzo comporta una scarsa qualità e finitura del prodotto finito nonché scarti elevati e spesso difficoltà di assemblaggio finale della struttura finale in legno, che comporta l’impiego di ulteriori operatori per riportare lo standard qualitativo corretto, prima della verniciatura.
E’ quindi sentita nell’arte l’esigenza di realizzare un centro di lavoro che riduca i tempi di lavorazione e che al tempo stesso garantisca una elevata precisione di lavorazione, ossia tolleranze di lavorazione estremamente ridotte, la possibilità di realizzare sezioni e profili con superfici di presa ridottissime ed elementi finiti con un grado di finitura che garantisca il non utilizzo di ulteriori operatori.
Il problema della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un centro di lavoro che risolva gli inconvenienti citati con riferimento alla tecnica nota. Tali inconvenienti e limitazioni sono risolti da un centro di lavoro in accordo con la rivendicazione 1.
Altre forme di realizzazione del centro di lavoro secondo l’invenzione sono descritte nelle successive rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui:
la figura 1 rappresenta una vista prospettica di un centro di lavoro in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 2 rappresenta una vista in pianta del centro di lavoro di figura 1;
la figura 3 rappresenta una vista prospettica ingrandita del particolare III di figura 1;
la figura 4 rappresenta una vista prospettica ingrandita del particolare IV di figura 1;
la figura 5-13 rappresentano fasi successive di caricamento di pezzi grezzi su attrezzature di bloccaggio, mediante primi manipolatori;
la figura 14-17 rappresentano fasi successive di prelevamento di pezzi lavorati da una attrezzature di bloccaggio e scaricamento dei pezzi lavorati su una stazione di scarico, mediante primi manipolatori.
Gli elementi o parti di elementi in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.
Con riferimento alle suddette figure, con 4 si à ̈ globalmente indicato un centro di lavoro per operazioni di foratura, fresatura, tenonatura, profilatura di pezzi allungati 8, aventi una estensione prevalente S-S, in particolare per la produzione di infissi in legno.
Il centro di lavoro 4 comprende un basamento 12 che si estende prevalentemente lungo una direzione longitudinale X-X, detto basamento 12 estendendosi da una prima ad una seconda estremità 14,16, lungo detta direzione longitudinale X-X.
Al basamento 12 à ̈ associato almeno un portale 20 per il supporto di almeno una testa operatrice 24 per la lavorazione dei pezzi 8. Il portale 20 à ̈ preferibilmente disposto tra dette prima e seconda estremità 14,16.
Il centro di lavoro 4 comprende una prima attrezzatura di bloccaggio 28 dei pezzi 8 che blocca i pezzi 8 per consentire le lavorazioni di tenonatura, foratura e fresatura. Secondo una forma di realizzazione, il centro di lavoro 4 comprende una seconda attrezzatura di bloccaggio 32 dei pezzi 8 che blocca i pezzi 8 per consentire, in particolare, le lavorazioni di profilatura; la seconda attrezzatura di bloccaggio 32 à ̈ meccanicamente distinta dalla prima attrezzatura di bloccaggio 28, in modo da poter essere azionata indipendentemente dall’azionamento della prima attrezzatura di bloccaggio 28.
Secondo una forma di realizzazione, la prima attrezzatura di bloccaggio 28 à ̈ disposta in corrispondenza della prima estremità 14 del basamento 12 e la seconda attrezzatura di bloccaggio 32 à ̈ disposta in corrispondenza della seconda estremità del basamento 16.
Il centro di lavoro 4 comprende inoltre una stazione di carico e scarico pezzi 36, adatta ad alloggiare pezzi grezzi 8’ da lavorare e a ricevere pezzi finiti 8’’ lavorati. Ad esempio, la stazione di carico e scarico 36 à ̈ disposta in corrispondenza della prima estremità 14 del basamento 12.
Il centro di lavoro 4 comprende inoltre primi manipolatori 40 adatti ad afferrare i pezzi 8, in modo da prelevarli dalla stazione di carico e scarico 36, da alimentarli a detta prima attrezzatura di bloccaggio 28 e da riportarli dalla prima attrezzatura di bloccaggio 28 a detta stazione di carico e scarico 36, dopo essere stato almeno parzialmente lavorato.
I primi manipolatori 40 sono preferibilmente posizionati in corrispondenza di detta prima estremità 14 del basamento 12 in modo da poter raggiungere con facilità la stazione di carico e scarico pezzi 36.
Secondo una forma di realizzazione, il centro di lavoro 4 comprende un’area di parcheggio 44 di pezzi 8 semilavorati adatta a ricevere i pezzi 8 parzialmente lavorati. Preferibilmente, detta area di parcheggio 44 à ̈ disposta in corrispondenza della seconda estremità 16 del basamento 12.
Secondo una forma di realizzazione, il centro di lavoro 4 comprende secondi manipolatori 48 adatti ad afferrare il pezzo 8, in modo da posizionarlo nell’area di parcheggio 44 e da prelevarlo dall’area di parcheggio 44 ed alimentarlo a stazioni di profilatura 52, detti secondi manipolatori 48 essendo meccanicamente distinti dai primi manipolatori 40 ed azionabili contemporaneamente ed indipendentemente rispetto ai primi manipolatori 40.
Ad esempio, i secondi manipolatori 48 sono posizionati in corrispondenza di detta seconda estremità 16 del basamento 12 in modo da poter raggiungere con facilità l’area di parcheggio 44 dei pezzi 8.
I secondi manipolatori 48 scambiano i pezzi con la seconda attrezzatura di bloccaggio 32; in altre parole i secondi manipolatori prelevano i pezzi dall’area di parcheggio e li passano alla seconda attrezzatura di bloccaggio 32 per consentire le operazioni di profilatura degli stessi.
Secondo una forma di realizzazione, la stazione di carico e scarico 36 comprende due ripiani 56’,56’’ sovrapposti tra loro lungo una direzione verticale Z-Z, in cui un primo ripiano inferiore 56’ alloggia i pezzi grezzi 8’ da lavorare e un secondo ripiano superiore 56’’ alloggia i pezzi lavorati 8’’, detti ripiani 56’,56’’ sovrapposti essendo accessibili dai primi manipolatori 40.
Per direzione verticale Z-Z, si intende una direzione perpendicolare ad un piano di appoggio del centro di lavoro, nonché a detta direzione longitudinale X-X.
Preferibilmente, i primi manipolatori 40 sono mobili verticalmente lungo la direzione verticale Z-Z in modo da prelevare i pezzi grezzi 8’ dal ripiano inferiore 56’ e da posizionare i pezzi lavorati 8’’ sul piano superiore 56’’.
Vantaggiosamente, il centro di lavoro 4 comprende un piano di riscontro e raddrizzamento 57, meccanicamente separato dalla prima attrezzatura di bloccaggio 28 e dai primi manipolatori 40, detto piano di riscontro e raddrizzamento 57 individuando una posizione di azzeramento del centro di lavoro 4 e una stazione di raddrizzamento dei pezzi 8 prima di essere scambiati dai primi manipolatori 40 alla prima attrezzatura di bloccaggio 28.
Secondo una forma di realizzazione, il piano di riscontro e raddrizzamento 57 comprende una porzione di appoggio 58 che sostiene il pezzo 8 su una sua prima faccia 59 e una porzione di riscontro 60 adatta a ricevere in battuta una seconda faccia 61 del pezzo 8 in modo da consentirne il raddrizzamento rispetto alla porzione di riscontro 60. Preferibilmente, la porzione di appoggio 58 e la porzione di riscontro 60 sono perpendicolari tra loro.
Preferibilmente, il piano di riscontro e raddrizzamento 57 presenta una conformazione a pettine comprendente una pluralità di rientranze 62 in modo da consentire la compenetrazione con detti primi manipolatori 40.
Secondo una forma di realizzazione, i primi manipolatori 40 comprendono prime coppie di elementi di presa 64 contrapposti tra loro rispetto ad una direzione di afferraggio del pezzo, parallela alla direzione verticale Z-Z, nonché perpendicolare alla porzione di appoggio 58 del piano di riscontro e raddrizzamento 57. Dette prime coppie di elementi di presa 64 sono sfalsate tra loro lungo la direzione longitudinale X-X secondo una disposizione a pettine, in modo da poter afferrare contemporaneamente il pezzo (8) in distinti punti di presa lungo la direzione longitudinale X-X e da potersi compenetrare con rispettive rientranze 62 del piano di riscontro e raddrizzamento 57 per scambiare il pezzo 8 con detto piano di riscontro e raddrizzamento 57.
Preferibilmente, le prime coppie di elementi di presa 64 sono distanziate tra loro, lungo la direzione longitudinale X-X, di un passo costante.
Secondo una forma di realizzazione, le prime coppie di elementi di presa 64 comprendono un supporto centrale 65 e prime e seconde porzioni a sbalzo 66,67, contrapposte rispetto al supporto centrale 65, lungo una direzione trasversale Y-Y, perpendicolare alla direzione longitudinale X-X e alla direzione verticale Z-Z.
Le prime porzioni a sbalzo 66 sono affacciate alla stazione di carico e scarico 36, in modo da poter prelevare e riposizionare pezzi grezzi 8’ e/o finiti 8’’ con detta stazione di carico e scarico 36, e le seconde porzioni a sbalzo 8’’ sono affacciate all’associabile prima attrezzatura di bloccaggio 28 in modo da scambiare il pezzo 8 con detta prima attrezzatura di bloccaggio 28. Preferibilmente, le seconde porzioni a sbalzo 67 comprendono un blocco spintore 69, contrapposto alla porzione di riscontro 60 del piano di raddrizzamento e riscontro 57, in modo da poter raddrizzare il pezzo 8 premendolo contro detto piano 57.
Preferibilmente, detto blocco spintore 69 à ̈ associato solidalmente al supporto centrale 65 in corrispondenza di una di dette seconde porzioni a sbalzo 67. Secondo una forma di realizzazione (figura 10a) detto blocco spintore 69 à ̈ solidale in traslazione con le prime coppie di elementi di presa 64, in particolare rispetto a detta direzione trasversale Y-Y. In tal modo, il raddrizzamento del pezzo 8 avviene movimentando, lungo la direzione trasversale Y-Y, il gruppo delle prime coppie di elementi di presa 64 in modo da spingere il pezzo 8 contro la porzione di riscontro 60 del piano di raddrizzamento e riscontro 57. Secondo una ulteriore forma di realizzazione (figura 10b), il blocco spintore 69 à ̈ mobile assialmente, lungo la direzione trasversale Y-Y, rispetto alle prime coppie di elementi di presa; ad esempio detto blocco spintore 69 comprende un’asta di spinta 70, idraulica, pneumatica o elettrica che consente la movimentazione assiale del blocco spintore 69, lungo la direzione trasversale Y-Y per raddrizzare il pezzo 8, senza dover muovere l’intero gruppo delle prime coppie di elementi di presa 64.
Secondo una forma di realizzazione, la prima attrezzatura di bloccaggio 28 comprende prime pinze 68 comprendenti coppie di ganasce 72 contrapposte in modo da afferrare a bloccare fermamente i pezzi 8 da lavorare.
Preferibilmente, dette prime pinze 68 sono distanziate tra loro, lungo la direzione longitudinale X-X, di un passo costante.
Preferibilmente, i primi manipolatori 40 e le prime pinze 68 realizzano due strutture a pettine almeno parzialmente sfalsate lungo la direzione longitudinale X-X in modo da potersi compenetrare tra loro ed afferrare contemporaneamente il pezzo 8 lungo distinte porzioni assiali dello stesso, lungo l’estensione prevalente S-S. L’area di parcheggio 44 à ̈ preferibilmente sopraelevata rispetto ad un piano di appoggio del centro di lavoro 4 ed à ̈ sovrapposta rispetto ad un magazzino utensili 76 del centro di lavoro 4.
I secondi manipolatori 48 sono mobili verticalmente in modo da riporre i pezzi 8 sull’area di parcheggio 44 e da prelevarli dall’area di parcheggio 44 per posizionarli su aree di lavoro poste inferiormente all’area di parcheggio 44.
I secondi manipolatori 48 comprendono seconde coppie di elementi di presa 80 contrapposti tra loro, dette seconde coppie 80 essendo sfalsate tra loro lungo la direzione longitudinale X-X secondo una disposizione a pettine, in modo da poter afferrare contemporaneamente il pezzo 8 in distinti punti di presa lungo l’estensione prevalente S-S.
Preferibilmente le seconde coppie di elementi di presa 80 sono distanziate tra loro, lungo la direzione longitudinale X-X, di un passo costante.
La seconda attrezzatura di bloccaggio 32 comprende seconde pinze 84 comprendenti coppie di ganasce 72 contrapposte in modo da afferrare a bloccare fermamente i pezzi da lavorare.
Preferibilmente, le seconde pinze 84 sono distanziate tra loro, lungo la direzione longitudinale X-X, di un passo costante.
Preferibilmente, i secondi manipolatori 48 e le seconde pinze 84 realizzano due strutture a pettine almeno parzialmente sfalsate lungo la direzione longitudinale X-X in modo da potersi compenetrare tra loro ed afferrare contemporaneamente il pezzo 8 su distinte porzioni assiali dello stesso, lungo l’estensione prevalente S-S. Verrà ora descritto il funzionamento di un centro di lavoro in accordo con la presente invenzione.
In particolare, i primi manipolatori 40 prelevano i pezzi grezzi 8’ dalla stazione di carico e scarico (fig. 5-6) e li posizionano sul piano di riscontro e raddrizzamento 57, in modo da appoggiare la prima faccia 59 del pezzo 8 sulla porzione di appoggio 58 (figura 7). Il pezzo 8 viene afferrato dai primi manipolatori 40 mediante le prime porzioni a sbalzo 66. Quindi, i primi manipolatori 40 rilasciano il pezzo 8’ con le prime porzioni a sbalzo 66 (figura 8) e si posizionano di fronte al pezzo lungo la direzione trasversale Y-Y, da parte opposta alla porzione di riscontro 60 (figura 9), in modo da spingere la seconda faccia 61 in battuta contro detta porzione di riscontro 60 (figura 10). In questo modo il pezzo 8 viene raddrizzato contro la porzione di riscontro 60. Dopo aver effettuato il raddrizzamento del pezzo 8’, quest’ultimo viene nuovamente afferrato dai primi manipolatori 40, questa volta mediante le seconde porzioni a sbalzo 67 (figura 11), in modo da mantenere la rettilineità del pezzo 8’ durante il suo successivo trasporto e scambio. Il pezzo 8’ viene quindi scambiato con la prima attrezzatura di bloccaggio 28 che lo afferra tra le rispettive ganasce 72 delle prime pinze 68 quando il pezzo 8’ à ̈ ancora afferrato dai primi manipolatori 40 (figure 12 e 13).
Al termine delle operazioni di profilatura, il pezzo lavorato 8’’, già afferrato dalle seconde pinze 84 (figura 14) viene prelevato dai primi manipolatori 40 (fig. 15) e quindi, dopo aver aperto le seconde pinze (fig. 16) viene portato e depositato sulla stazione di carico e scarico 36 (fig. 17), preferibilmente sul ripiano superiore 56’’.
Come si può apprezzare da quanto descritto, il centro di lavoro secondo l’invenzione consente di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota.
Infatti, il centro di lavoro della presente invenzione consente di realizzare lavorazioni complete dei pezzi allungati, ossia lavorazioni di tenonatura, foratura, alesatura, fresatura e profilatura in tempi estremamente ridotti rispetto ai centri di lavoro dell’arte nota.
In un’unica stazione di lavoro si eseguono tutte quelle operazioni che attualmente sono realizzate su 2 o più celle.
Si reduce sensibilmente lo spazio complessivamente occupato dal centro di lavoro.
Il centro di lavoro in accordo con la presente invenzione presenta un eccezionale rapporto prezzo/produttività rispetto ai centri di lavoro dell’arte nota.
La presenza contemporanea di due distinte attrezzature di bloccaggio ciascuna munita di propri manipolatori, meccanicamente indipendenti tra loro, consente di annullare i tempi morti di lavorazione. Infatti, Ã ̈ possibile prelevare nuovi pezzi grezzi e deporre pezzi finiti mentre si eseguono lavorazioni meccaniche con le teste operatrici.
Inoltre, l’area di parcheggio consente di effettuare tutte le operazioni di foratura, fresatura e tenonatura del pezzi senza effettuare scambi del pezzo tra manipolatori. Dopo aver effettuato tali operazioni il pezzo viene parcheggiato per poi essere ripreso per l’effettuazione delle restanti fasi di profilatura, interna ed esterna. La riduzione delle fasi di ripresa del pezzo migliora quindi la precisione del pezzo lavorato.
La presenza del magazzino utensili consente di poter cambiare rapidamente l’utensile da utilizzare nelle teste operatrici in base alle operazioni da effettuare, ma anche solo per cambiare un utensile usurato.
Inoltre, il centro di lavoro della presente invenzione consente di realizzare pezzi finiti con tolleranze dimensionali estremamente ridotte, addirittura dell’ordine del decimo di millimetro, assolutamente inavvicinabili dai centri di lavoro dell’arte nota.
Il centro di lavoro della presente invenzione comprende vantaggiosamente un piano di riscontro e raddrizzamento separato dalle attrezzature di bloccaggio del pezzo, quali le pinze. In questo modo l’operazione di raddrizzamento viene effettuata sempre su un unico punto fisso del centro di lavoro e non in corrispondenza delle pinze che quindi possono prevedere una più estesa area di afferraggio del pezzo durante le operazioni di lavorazione dello stesso, ad opera delle teste operatrici.
Ne consegue che i pezzi ottenuti presentano una qualità inusitata e consentono rapide operazioni di assemblaggio, annullando praticamente del tutto la presenza di scarti. Un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti ai centri di lavoro sopra descritti, tutte peraltro contenute nell’ambito dell’invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Centro di lavoro (4) per operazioni di foratura, fresatura, tenonatura e profilatura di pezzi (8) allungati, aventi un’estensione prevalente (S-S), comprendente - un basamento (12) che si estende prevalentemente lungo una direzione longitudinale (X-X), - una stazione di carico e scarico (36) dei pezzi (8) adatta ad alloggiare pezzi grezzi (8’) da lavorare e prezzi finiti (8’’) lavorati, - una prima attrezzatura di bloccaggio (28) dei pezzi (8) che blocca i pezzi (8) per consentire le lavorazioni di tenonatura, foratura e fresatura ad opera di almeno una testa operatrice (24), caratterizzato dal fatto che il centro di lavoro (4) comprende - primi manipolatori (40), posizionati tra la stazione di carico e scarico (36) e la prima attrezzatura di bloccaggio (28), adatti ad afferrare il pezzo (8), in modo da prelevarlo dalla stazione di carico e scarico (36), da alimentarlo a detta prima attrezzatura di bloccaggio (28) e da riportarlo dalla prima attrezzatura di bloccaggio (28) a detta stazione di carico e scarico (36) dopo essere stato almeno parzialmente lavorato, - un piano di riscontro e raddrizzamento (57), meccanicamente separato dalla prima attrezzatura di bloccaggio (28) e dai primi manipolatori (40), detto piano di riscontro e raddrizzamento (57) individuando una posizione di azzeramento del centro di lavoro (4) e una stazione di raddrizzamento dei pezzi prima di essere scambiati dai primi manipolatori (40) alla prima attrezzatura di bloccaggio (28).
  2. 2. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 1, in cui detto piano di riscontro e raddrizzamento (57) comprende una porzione di appoggio (58) che sostiene il pezzo (8) su una sua prima faccia (59) e una porzione di riscontro (60) adatta a ricevere in battuta una seconda faccia (61) del pezzo (8) in modo da consentirne il raddrizzamento rispetto alla porzione di riscontro (60).
  3. 3. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 2, in cui la porzione di appoggio (58) e la porzione di riscontro (60) sono perpendicolari tra loro.
  4. 4. Centro di lavoro (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il piano di riscontro e raddrizzamento (57) presenta una conformazione a pettine comprendente una pluralità di rientranze (62) in modo da consentire la compenetrazione con detti primi manipolatori (40).
  5. 5. Centro di lavoro (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi manipolatori (40) comprendono prime coppie di elementi di presa (64) contrapposti tra loro rispetto ad una direzione di afferraggio del pezzo (Z-Z), perpendicolare ad una porzione di appoggio (58) del piano di riscontro e raddrizzamento (57), dette prime coppie di elementi di presa (64) essendo sfalsate tra loro lungo la direzione longitudinale (X-X) secondo una disposizione a pettine, in modo da poter afferrare contemporaneamente il pezzo (8) in distinti punti di presa lungo la direzione longitudinale (X-X) e da potersi compenetrare con rispettive rientranze (62) del piano di riscontro e raddrizzamento (57) per scambiare il pezzo (8) con detto piano di riscontro e raddrizzamento (57).
  6. 6. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 5, in cui dette prime coppie di elementi di presa (64) comprendono un supporto centrale (65) e prime e seconde porzioni a sbalzo (66,67), contrapposte rispetto al supporto centrale (65), lungo una direzione trasversale (Y-Y), perpendicolare alla direzione longitudinale (X-X) e alla direzione di afferraggio (Z-Z).
  7. 7. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 6, in cui le prime porzioni a sbalzo (66) sono affacciate alla stazione di carico e scarico (36), in modo da poter prelevare e riposizionare pezzi grezzi (8’) e/o finiti (8’’) con detta stazione di carico e scarico (36), e le seconde porzioni a sbalzo (67) sono affacciate all’associabile prima attrezzatura di bloccaggio (28) in modo da scambiare il pezzo (8) con detta attrezzatura di bloccaggio (28).
  8. 8. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui le seconde porzioni a sbalzo (67) comprendono un blocco spintore (69), contrapposto ad una porzione di riscontro (60) del piano di raddrizzamento e riscontro (57), in modo da poter raddrizzare il pezzo (8) premendolo contro detto piano (57).
  9. 9. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 8, in cui detto blocco spintore (69) Ã ̈ associato solidalmente al supporto centrale (65) in corrispondenza di una di dette seconde porzioni a sbalzo (67).
  10. 10. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 8, in cui il blocco spintore (69) à ̈ mobile assialmente, lungo la direzione trasversale (Y-Y), rispetto alle prime coppie di elementi di presa (64), detto blocco spintore (69) comprendendo un’asta di spinta (70), idraulica, pneumatica o elettrica che consente la movimentazione assiale del blocco spintore (69), lungo la direzione trasversale (Y-Y) per raddrizzare il pezzo (8).
  11. 11. Centro di lavoro (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 10, in cui la stazione di carico e scarico (36) dei pezzi (8) comprende rispettivi ripiani (56’,56’’) sovrapposti tra loro lungo la direzione di afferraggio (Z-Z), detti ripiani (56’,56’’) alloggiando i pezzi grezzi (8’) e i pezzi lavorati (8’’), e in cui i primi manipolatori (40) sono mobili lungo la direzione di afferraggio (Z-Z) in modo da prelevare i pezzi grezzi (8’) dal ripiano inferiore (56’) e a posizionare i pezzi lavorati sul ripiano superiore (56’’).
  12. 12. Centro di lavoro (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima attrezzatura di bloccaggio (28) comprende prime pinze (68) comprendenti coppie di ganasce (72) contrapposte in modo da afferrare a bloccare fermamente i pezzi (8) da lavorare, dette prime pinze (68) essendo distanziate tra loro, lungo la direzione longitudinale (X-X), in modo da realizzare una struttura a pettine che si compenetra con i primi manipolatori (40) per scambiare il pezzo (8) tra l’attrezzatura di bloccaggio (28) e i primi manipolatori (40).
  13. 13. Centro di lavoro (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente - un’area di parcheggio (44) di pezzi (8) semilavorati adatta a ricevere i pezzi (8) parzialmente lavorati e - secondi manipolatori (48) adatti ad afferrare il pezzo (8), in modo da posizionarlo nell’area di parcheggio (44) e da prelevarlo dall’area di parcheggio (44) ed alimentarlo a dette teste operatrici (24), detti secondi manipolatori (48) essendo meccanicamente distinti dai primi manipolatori (40) ed azionabili contemporaneamente ed indipendentemente rispetto ai primi manipolatori (40).
  14. 14. Centro di lavoro (4) secondo la rivendicazione 13, in cui il centro (4) comprende una seconda attrezzatura di bloccaggio (32), meccanicamente distinta ed indipendente dalla prima attrezzatura di bloccaggio (28), la quale blocca i pezzi (8) per eseguire le operazioni di profilatura, la seconda attrezzatura di bloccaggio (32) interfacciandosi con i secondi manipolatori (48) per ricevere da questi i pezzi (8) da lavorare.
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