ITPD20090310A1 - Palco a struttura modulare - Google Patents

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ITPD20090310A1
ITPD20090310A1 IT000310A ITPD20090310A ITPD20090310A1 IT PD20090310 A1 ITPD20090310 A1 IT PD20090310A1 IT 000310 A IT000310 A IT 000310A IT PD20090310 A ITPD20090310 A IT PD20090310A IT PD20090310 A1 ITPD20090310 A1 IT PD20090310A1
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Claudio Carraro
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Claudio Carraro
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    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H3/00Buildings or groups of buildings for public or similar purposes; Institutions, e.g. infirmaries or prisons
    • E04H3/10Buildings or groups of buildings for public or similar purposes; Institutions, e.g. infirmaries or prisons for meetings, entertainments, or sports
    • E04H3/22Theatres; Concert halls; Studios for broadcasting, cinematography, television or similar purposes
    • E04H3/24Constructional features of stages
    • E04H3/28Shiftable or portable platforms

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  • Professional, Industrial, Or Sporting Protective Garments (AREA)
  • Chair Legs, Seat Parts, And Backrests (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:
PALCO A STRUTTURA MODULARE CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione rientra nel campo della realizzazione di strutture polifunzionali, quali ad esempio palchi o piattaforme, da impiegarsi per concerti, manifestazioni pubbliche, premiazioni, comizi e altri simili attività. In particolare la presente invenzione à ̈ relativa ad un palco a struttura modulare facilmente trasportabile e allestibile. Il palco secondo la presente invenzione può essere indifferentemente allestito all’aperto o indoor da un numero ridotto di operatori anche non specializzati a vantaggio dei costi e dei tempi operativi.
STATO DELLA TECNICA
Come noto per lo svolgimento di manifestazioni all’aperto o anche indoor, quali possono essere concerti, comizi, spettacoli, premiazioni e simili, vengono solitamente predisposte delle piattaforme rialzate, comunemente dette palchi. Nella loro conformazione più tradizionale questi palchi sono delle strutture polifunzionali formate da un piano di calpestio o pavimento orizzontale sostenuto inferiormente da una struttura di sostegno.
In una prima forma di realizzazione conosciuta il piano di calpestio à ̈ formato da tavole installate al di sopra di una struttura di sostegno formata da elementi tubolari che vengono assemblati in loco. Questa tipologia di palchi richiedono svantaggiosamente un elevato numero di operatori, solitamente specializzati, per il loro allestimento e per la loro successiva rimozione. I costi di impiego di manodopera specializzata possono essere giustificati nel caso il palco venga noleggiato o comunque impiegato per un lungo periodo, ma diventano economicamente svantaggiosi nel caso di manifestazioni di un giorno o di poche ore come possono essere comizi, premiazioni o simili.
In una loro seconda forma di realizzazione conosciuta i palchi presentano invece una struttura modulare ossia costituiti da dei moduli indipendenti assemblabili fra loro. Ciascun modulo à ̈ solitamente formato da un piano sostenuto da una struttura inferiore di sostegno. Durante l’allestimento del palco i moduli vengono affiancati in modo che relativi piani possano definire un piano di calpestio continuo. Viceversa quando il palco viene rimosso i moduli vengono resi nuovamente indipendenti per essere trasportati e successivamente riutilizzati. Nella maggior parte dei casi proprio il trasporto dei moduli costituisce l’aspetto più critico di questa seconda tipologia di palchi soprattutto nel caso in cui per questi ultimi sia previsto un piano di calpestio particolarmente esteso ovvero un elevato numero di moduli. Infatti per il trasporto sono spesso necessari diversi mezzi di trasporto o in alternativa pochi mezzi, ma provvisti di una grande capacità di carico. I moduli vengono accatastati direttamente in questi mezzi di trasporto o smontati parzialmente e solo successivamente accatastati. In entrambi i tempi necessari alle operazioni di carico e scarico dei moduli si dimostrano ancora troppo lunghi. Allo stesso modo anche l’impiego di mezzi di trasporto di elevata capacità incide notevolmente sui costi complessivi relativi al noleggio e/o all’allestimento del palco.
Occorre sottolineare che nella maggior parte dei casi problemi di logistica, analoghi a quelli del trasporto, si riscontrano quando il palco non viene impiegato ovvero in quei periodi in cui lo stesso viene conservato in uno spazio di stoccaggio. Anche le relative operazioni di stoccaggio dei moduli si dimostrano quindi ancora troppo lunghe e costose.
In base a queste considerazioni emerge la necessità di disporre di palchi che possano essere allestiti e successivamente rimossi in tempi brevi da un numero ridotto di operatori anche non specializzati. Allo stesso tempo emerge anche la necessità di disporre di palchi che possano essere facilmente trasportati ed altrettanto facilmente conservati nei periodi in non utilizzo. Pertanto compito precipuo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un palco a struttura modulare che consenta di superare gli inconvenienti sopra citati.
Nell’ambito di questo compito un primo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un palco a struttura modulare che possa essere facilmente allestito, e successivamente rimosso, da un numero ridotto di operatori anche non specializzati.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un palco a struttura modulare che possa essere facilmente trasportato e altrettanto facilmente immagazzinato durante i periodi di non utilizzo.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un palco a struttura modulare che sia affidabile e di facile realizzazione a costi competitivi.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad un palco a struttura modulare comprendente almeno un primo modulo e almeno un secondo modulo ciascuno provvisto di un pianale e di una struttura di supporto che sostiene tale pianale. Il palco comprende primi mezzi di regolazione della posizione verticale i quali consentono di variare l’altezza di almeno un pianale di uno dei moduli rispetto a quello dell’altro modulo. Il palco secondo l’invenzione comprende inoltre primi mezzi di collegamento che collegano la struttura di supporto del primo modulo a quella del secondo modulo in modo da consentirne un mutuo spostamento lungo una direzione di scorrimento quando i pianali dei due moduli sono regolati ad una altezza differente. Tali primi mezzi di collegamento sono definiti in modo da consentire un mutuo spostamento lungo tale direzione di scorrimento fra almeno una posizione ritratta, in corrispondenza della quale uno dei due moduli à ̈ almeno parzialmente alloggiato in uno spazio di alloggiamento definito dalla struttura dell’altro modulo, e una posizione non ritratta in corrispondenza della quale i pianali dei moduli sono affiancati in modo da assumere una posizione non sovrapposta. In questa ultima configurazione i pianali stessi possono ad esempio essere regolati, attraverso i primi mezzi di regolazione, ad una medesima altezza in modo da definire un piano di calpestio del palco sostanzialmente orizzontale.
Il palco secondo l’invenzione può vantaggiosamente essere allestito e successivamente rimosso da un numero contenuti di operatori ai quali non à ̈ richiesta alcuna particolare specializzazione. Nella posizione ritratta il palco assume una configurazione estremamente compatta e per questo estremamente vantaggiosa per il trasporto e l’eventuale stoccaggio nei periodi di non utilizzo. Inoltre in tutte le possibili configurazioni, i pianali dei moduli restano collegati alla relativa struttura che li sostiene senza alcun smontaggio parziale o totale dei moduli stessi con ovvi vantaggi in termini di costi e tempi legati alla manodopera. ELENCO FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di realizzazione, preferite ma non esclusive, del palco a struttura modulare secondo l’invenzione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l’ausilio degli uniti disegni in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica relativa ad una prima possibile forma di realizzazione di un palco secondo la presente invenzione in una configurazione di utilizzo;
- la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica relativa al palco di figura 1 in una configurazione adatta al trasporto e allo stoccaggio del palco stesso.;
- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica del palco delle figure 1 e 2 in una prima configurazione intermedia fra la configurazione di utilizzo e quella di trasporto; - la figura 4 Ã ̈ una vista laterale del palco di figura 3;
- la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica del palco delle figure 1 e 2 in una seconda configurazione intermedia fra la configurazione di utilizzo e quella di trasporto; - la figura 6 Ã ̈ una prima vista prospettica di un modulo del palco di figura 1;
- la figura 7 Ã ̈ una seconda vista prospettica del modulo di figura 6;
- la figura 8 Ã ̈ un ingrandimento di una porzione del modulo di figura 6;
- le figure 9 e 10 sono viste relative a componenti del modulo di figura 6;
- la figura 11 à ̈ una vista prospettica relativa ad una seconda possibile forma di realizzazione di un palco secondo l’invenzione;
- le figure 12 e 13 sono viste laterali da punti di osservazione differenti del palco in figura 11;
- la figura 14 Ã ̈ una vista prospettica del palco di figura 11 in una configurazione adatta al trasporto e allo stoccaggio del palco stesso;
- le figure 15 e 16 sono rispettivamente una vista prospettica e una vista laterale del palco di figura 11 in una fase di allestimento o rimozione del palco stesso;
- la figura 17 Ã ̈ una ulteriore vista prospettica del palco di figura 11 in una ulteriore fase di allestimento o rimozione del palco stesso;
- la figura 18 Ã ̈ una vista relativa ad una porzione del palco di figura 15;
- la figura 19 Ã ̈ un ingrandimento del dettaglio A indicato in figura 18;
- la figura 20 à ̈ una vista relativa ad una possibile modalità di allestimento del palco di figura 11.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La figura 1 à ̈ relativa ad una prima forma di realizzazione di un palco a struttura modulare secondo la presente invenzione di seguito indicato con il riferimento 1. Il palco 1 comprende almeno un primo modulo 10 provvisto di un pianale 11 (di seguito indicato anche come primo pianale 11) e di una struttura di supporto 12 (di seguito indicata anche come prima struttura 12) che sostiene tale pianale 11. Il palco 1 comprende inoltre almeno un secondo modulo 20 provvisto di un relativo pianale 21 (di seguito indicato anche come secondo pianale 21) e di una relativa struttura di supporto 22 (di seguito indicata anche come seconda struttura di supporti 22) che sostiene il pianale stesso. Come più avanti meglio specificato, i pianali 11,21 dei due moduli 10,20 sono destinati a definire il piano di calpestio P o pavimento del palco 1 una volta che lo stesso à ̈ assemblato.
La struttura di supporto 22 del secondo modulo 20 à ̈ configurata in modo tale da definire uno spazio di alloggiamento S inferiore al secondo pianale 21. Come più avanti meglio specificato tale spazio S ha la funzione di alloggiare, almeno parzialmente, il primo modulo 10 in una possibile configurazione del palco 1 particolarmente adatta al trasporto del medesimo.
Il palco 1 secondo l’invenzione comprende almeno primi mezzi di regolazione della posizione verticale di almeno uno dei pianali 11,21. In pratica tali mezzi di regolazione consentono di variare la posizione verticale di tale pianale 11 o 21 rispetto ad un piano di riferimento R (indicato ad esempio in figura 4) sul quale appoggia il palco 1. Come apparirà chiaro dalla descrizione, tali primi mezzi di regolazione hanno la funzione di sfalsare verticalmente i due pianali 11,21 in modo che il primo 11 presenti un’altezza inferiore al secondo 21.
La struttura di supporto 12 del primo modulo 10 Ã ̈ operativamente collegata alla struttura di supporto 22 attraverso primi mezzi di collegamento scorrevoli i quali consentono uno spostamento relativo fra i due moduli 10,20 secondo una direzione di spostamento 101 (di seguito indicata anche come direzione di scorrimento 101) sostanzialmente orizzontale. Tale spostamento si realizza quando i due pianali 11,21 sono regolati ad una altezza verticale differente attraverso i mezzi di regolazione della posizione verticale sopra indicata. Lo spostamento relativo fra i due moduli 10,20 avviene fra una posizione ritratta, in corrispondenza della quale il primo modulo 10 risulta almeno parzialmente alloggiato nello spazio di alloggiamento S definito dalla seconda struttura di supporto 21, e una posizione affiancata (di seguito indicata anche come posizione non ritratta) nella quale i pianali 11,21 dei due moduli 10,20 non sono sovrapposti. Nella posizione ritratta i pianali 11,21 sono regolati ad una altezza differente, mentre nella posizione non ritratta i due pianali 11,21 possono essere regolati alla stessa altezza, per definire, ad esempio, un piano orizzontale di calpestio P del palco 1 come quello illustrato nella figura 1.
La figura 2 illustra i due moduli 10,20 nella posizione ritratta per la quale il primo modulo 10 à ̈ alloggiato nello spazio di alloggiamento S. In base a quanto sopra indicato tale alloggiamento à ̈ possibile quando i due pianali 11,21 si trovano ad una altezza differente come illustrato nelle figure 3 e 4. Più precisamente nella fattispecie illustrata, i primi mezzi di regolazione consentono di regolare la posizione del pianale 21 del secondo modulo 20 rispetto al pianale 11 del primo modulo 10. In pratica il secondo pianale 21 può essere verticalmente alzato/abbassato rispetto al primo pianale 11. Nella condizione illustrata in figura 4, ad esempio, si osserva che l’altezza del secondo pianale 21 à ̈ tale da consentire al primo modulo 10 di scorrere, attraverso i primi mezzi di collegamento, verso lo spazio di alloggiamento S secondo il verso indicato dalla freccia F1. Rientra nell’ambito dell’invenzione la possibilità possibile di regolare il primo pianale 11 rispetto al secondo 21 così come di regolare verticalmente entrambi i pianali 11,21.
Si osserva che nella configurazione illustrata in figura 2, il palco 1 presenta una configurazione estremamente compatta che ne facilita vantaggiosamente il trasporto e l’eventuale stoccaggio nei periodi di non utilizzo. Si osserva inoltre che in questa configurazione i pianali 11,21 dei due moduli 10,20 destinati a definire il piano di calpestio P del palco 1 restano vantaggiosamente collegati alla relativa struttura di supporto 12,22 che li sostiene. Questo aspetto consente vantaggiosamente di ridurre il personale necessario per l’allestimento e l’eventuale successiva rimozione del palco.
Con riferimento alla vista prospettica di figura 3, la struttura di supporto 12 del primo modulo 10 comprende un primo 12A e un secondo fianco di supporto 12B che sostengono da parti opposte il primo pianale 11. Questo ultimo presenta una forma sostanzialmente rettangolare che si sviluppa principalmente lungo una prima direzione longitudinale L1. I due fianchi di supporto 12A,12B si sviluppano su piani fra loro paralleli e ortogonali alla direzione L1 lungo la quale si sviluppa il pianale 11. Più precisamente i fianchi 12A,12B si sviluppano su piani paralleli alla direzione di scorrimento 101 definita dai primi mezzi di collegamento sopra indicati. La struttura di supporto 12 del primo modulo 10 comprende inoltre primi mezzi di irrigidimento 18A,18B predisposti longitudinalmente fra i fianchi 12A,12B per aumentarne la rigidità ovvero per contrastare gli sforzi di flessione a cui gli stessi fianchi potrebbero essere sottoposti durante il normale utilizzo del palco 1. Nella fattispecie illustrata, ciascuno dei fianchi 12A,12B à ̈ formato da un elemento di base 14 e da una coppia di elementi 15 collegati all’elemento di base 14 per sostenere direttamente il primo pianale 11. Per ciascuno dei fianchi 12A,12B, l’elemento di base 14 à ̈ provvisto di ruote di movimentazione 131 disposte in modo tale da consentire lo spostamento del primo modulo 1 secondo una seconda direzione ortogonale alla prima direzione longitudinale L1 ovvero secondo una direzione coincidente con la direzione di scorrimento 101.
Sempre con riferimento a figura 3, i mezzi di irrigidimento 18A,18B comprendono una prima travatura reticolare e una seconda travatura reticolare che collegano i fianchi 12A,12B della prima struttura 12 fra loro e con la porzione inferiore del primo pianale 11. Nella soluzione illustrata ciascuna di tali travature reticolari à ̈ configurata sostanzialmente a “capriata†comprendendo un’asta longitudinale 18A di base e una coppia di elementi 18B disposti a puntone. Come illustrato le due travature reticolari sono disposte da lati longitudinali opposti rispetto al primo pianale 11. Forme di realizzazione alternative dei mezzi di irrigidimento, ma funzionalmente equivalenti devono comunque considerarsi rientranti nell’ambito della presente invenzione.
Con riferimento ancora a figura 3, il pianale 21 del secondo modulo 20 presenta una conformazione sostanzialmente rettangolare e si sviluppa lungo una direzione parallela a quella di sviluppo del pianale 11 del primo modulo 10. La struttura di supporto 22 del secondo modulo 20 comprende anch’essa una primo fianco 22A e un secondo fianco 22B che sostengono da parti opposte il secondo pianale 22 sviluppandosi ortogonalmente alla direzione L1 di sviluppo del pianale stesso.
Inoltre i fianchi 22A,22B del secondo modulo 21 si sviluppano su piani paralleli a quelli in cui si sviluppano i fianchi 12A,12B del primo modulo 10 ovvero paralleli alla direzione di scorrimento 101. Analogamente a quanto previsto per il primo modulo 10, i due fianchi 22A,22B della struttura 22 del secondo modulo 20 comprendono ciascuno un elemento di base 24, provvisto di seconde ruote di movimentazione 132, e almeno un montante 25 collegato all’elemento di base 24 e atto a sostenere inferiormente il secondo pianale 22.
Come sopra indicato, secondo l’invenzione la struttura di supporto 11 del primo modulo 10 à ̈ collegata a quella 21 del secondo modulo 20 attraverso primi mezzi di collegamento scorrevoli che preferibilmente consentono un moto relativo fra il primo 10 e il secondo modulo 20 secondo la direzione di scorrimento 101 che risulta sostanzialmente ortogonale alla direzione L1 lungo la quale si sviluppano i pianali 11,21. In particolare i primi mezzi di collegamento comprendono preferibilmente una prima 9A e una seconda coppia cinematica 9B (si veda figura 12) ciascuna per collegare un elemento di base 24 di uno dei fianchi 22A,22B del secondo modulo 20 ad un corrispondente elemento di base 14 di un fianco 12A,12B del primo modulo 10. Ciascuna coppia cinematica 9A,9B può essere formata, ad esempio, da una guida disposta su uno degli elementi di base 14 o 24 e da un binario scorrevole in tale guida associato all’altro elemento di base 24 o 14.
Con riferimento alla vista di figura 2, si osserva che la distanza D1 longitudinale fra i fianchi 12A,12B della prima struttura di supporto 12 (ovvero la distanza misurata lungo la direzione longitudinale L1) à ̈ superiore alla distanza longitudinale D2 fra i fianchi 22A,22B della seconda struttura di supporto 22. Attraverso questa soluzione gli elementi di base 24 dei fianchi 22A,22B della seconda struttura 22 sono disposti operativamente all’esterno degli elementi di base14 dei fianchi 12A,12B della prima struttura 12. Ciascuna delle due coppie cinematiche 9A,9B relative ai primi mezzi di collegamento scorrevoli à ̈ quindi operativamente disposta fra una superficie esterna 121 di uno degli elementi di base 14 del primo modulo 10 e una superficie interna 122 di uno degli elementi di base 24 del secondo modulo 20 (si veda figura 5).
La figura 7 illustra il secondo modulo 20 sopra definito separato dal primo modulo 10, mentre in figura 8 à ̈ illustrato in dettaglio il primo fianco 22A della struttura di supporto 22 dello stesso secondo. In particolare le figure 7 e 8 consentono di osservare una prima possibile forma di realizzazione dei mezzi di regolazione della posizione verticale del pianale 21. Tali mezzi prevedono una conformazione telescopica dei montanti 25 dei due fianchi 22A,22B della seconda struttura di supporto 22. I montanti 25 comprendono infatti un elemento superiore 25A (sostenente il secondo pianale 21) e un elemento inferiore 25B collegato direttamente al relativo elemento di base 24 (si veda figura 4). I due elementi 25A,25B sono collegati in modo telescopico cosicché l’elemento superiore 25A possa scorrere rispetto a quello inferiore 25B secondo una direzione una direzione verticale V ortogonale al piano di riferimento R.
I primi mezzi di regolazione comprendono inoltre una coppia di dispositivi di sollevamento 8A,8B ciascuno dei quali configurato per movimentare l’elemento superiore 25A rispetto a quello inferiore 25B. Nella fattispecie illustrata nelle figure ciascun dispositivo di sollevamento 8A,8B comprende una coppia di pulegge 145 solidali all’elemento superiore 25A e un elemento di aggancio 146 solidale all’elemento inferiore 25B. Ciascun dispositivo 8A,8B comprende altresì una fune di sollevamento 150 ancorata da una parte all’elemento di aggancio 146 e dall’altra ad una unità di arrotolamento 166 (illustrato ad esempio in figura 4) quale può essere, ad esempio, un verricello ad azionamento manuale o elettrico. Secondo una forma di realizzazione preferita, può essere vantaggiosamente impiegata una sola fune 150 per entrambi i dispositivi di sollevamento 8A,8B e preferibilmente viene predisposta una unità di arrotolamento 166 funzionale ad entrambi i dispositivi di sollevamento 8A,8B in modo tale da consentire un sollevamento costante ed equilibrato del secondo pianale 21.
Come illustrato in figura 8, la fune di sollevamento 150 à ̈ avvolta intorno alle carrucole 145 in modo tale che in seguito ad un suo arrotolamento l’intervento delle carrucole stesse porti al sollevamento dell’elemento superiore 25B ovvero al sollevamento del pianale 21. Allo stesso modo un successivo srotolamento della fune 150, ad opera della stessa unità di arrotolamento 166, riporta l’elemento superiore 25A nella posizione illustrata in figura 8. Ovviamente quella appena descritta à ̈ solo una possibile e pertanto non esclusiva forma di realizzazione dei primi mezzi di regolazione. Pertanto forme di realizzazione equivalenti sono da considerarsi rientranti nell’ambito della presente invenzione.
Le figure 9 e 10 illustrano più in dettaglio la struttura dei due elementi 25A,25B che definiscono ciascuno dei due montanti 25 dei due fianchi 22A,22B della struttura di supporto 22. Per ciascuno dei fianchi 22A,22B l’elemento inferiore 25B à ̈ collegato al relativo elemento di base 24 in una posizione vicinale ad una delle estremità 144 dello stesso elemento 24. Come illustrato questo ultimo à ̈ sostenuto da due o più ruote di movimentazione 132 disposte in modo tale da sostenere nella maniera più corretta il carico supportato dal pianale 21.
L’elemento inferiore 25B del montante il quale presenta una sezione sostanzialmente rettangolare, ma potrebbe essere configurato anche in modo differente. L’elemento superiore 25A presenta una sezione trasversale almeno in parte geometricamente conforme a quella dell’elemento inferiore 25B per permettere lo scorrimento telescopico dei due elementi 25A,25B. L’elemento di aggancio 146 sopra indicato à ̈ solidale ad un lato 27 dell’elemento inferiore 25B ed emerge da una scanalatura 26B definita su un lato 26 dell’elemento superiore 25A. Tale scanalatura 26B consente in pratica lo scorrimento delle superfici interne dell’elemento superiore 25A su quelle esterne dell’elemento inferiore 25B.
La figura 6 illustra in dettaglio una possibile configurazione del pianale 21 del secondo modulo 20, preferibilmente prevista anche per pianale 11 del primo modulo 10. In dettaglio il secondo pianale 21 comprende un piano superiore di appoggio 21A (delimitato in figura 6 dal perimetro in linea tratteggiata) e un telaio di sostegno 21B sul quale appoggia il piano superiore 21A. Tale telaio di sostegno 21B à ̈ formato da elementi tubolari 211 collegati secondo una disposizione a rete a maglia rettangolare. Rientra ovviamente nell’ambito della presente invenzione la possibilità di realizzare i piani di calpestio 11,21 secondo configurazioni differenti, ma funzionalmente equivalenti a quella appena sopra descritta.
Con riferimento ad esempio alle figure 2 e 6, i pianali 11,21 dei due moduli 10,20 comprendono preferibilmente sedi operative 190 (ben visibili in figura 8) per il posizionamento di sponde 200 destinate a fungere da barriere di protezioni quando il palco 1 viene impiegato. In alternativa tali sedi 190 potrebbero consentire il posizionamento di una scala di accesso al palco o di altri accessori. Tali sedi operative 190 sono definite lungo lati dei piani di calpestio dei due moduli 10,20 destinati a costituire porzioni esterne del pavimento del palco 1 una volta che lo stesso à ̈ assemblato. Il primo modulo 10, ad esempio, prevede sedi operative 190 lungo un lato longitudinale 11A del pianale 11 e lungo i due lati trasversali 11B in quanto questi costituiscono porzioni esterne del pavimento del palco 1 (si veda riferimenti in figura 1). Allo stesso modo per il secondo modulo 20 le sedi operative 190 sono previste lungo i lati traversali 21C destinati a costituire anche porzioni laterali del piano di calpestio P del palco 1 (si veda ad esempio figura 3).
Vengono di seguito descritte le operazioni di smontaggio del palco 1 secondo l’invenzione ovvero le fasi che portano il palco 1 dalla configurazione di utilizzo illustrata in figura 1 a quella di utilizzo a quella adatta al trasporto illustrata in figura 2. Una volta eliminate le eventuali sponde 200, il secondo pianale 21 viene sollevato attraverso i primi mezzi di regolazione della posizione verticale in modo che i due moduli 10,20 assumano la configurazione intermedia illustrata nelle figure 3 e 4. Come illustrato in queste ultime in tali condizioni il secondo pianale 21 presenta un’altezza superiore a quella del primo pianale 11 e la struttura di supporto 22 del secondo modulo S definisce lo spazio di alloggiamento S per alloggiare il primo modulo 10. Con riferimento a figura 5, almeno uno dei due moduli 10,20 viene dunque movimentato (sempre secondo la direzione di scorrimento 101) rispetto all’altro finché il primo modulo 10 non occupa lo spazio di alloggiamento S. Attraverso tale movimento (indicato in figura 5 dalla freccia F2) il palco 1 assume appunto la configurazione illustrata in figura 2.
Si osserva che in questa configurazione l’ingombro trasversale del palco 1 (volendo intendere quello misurato secondo la direzione di scorrimento 101) risulta particolarmente contenuto. Ciò ovviamente facilita e ottimizza il trasporto del palco 1 con ovvi vantaggi in termini di tempi e costi legati allo smantellamento e allo spostamento. Occorre inoltre sottolineare che le operazioni di installazione (cioà ̈ le operazioni necessarie per passare dalla configurazione in figura 2 a quella in figura 1) sono completamente reversibili al fine di consentire agli operatori di riportare nuovamente il palco nella configurazione di figura 1. A tal proposito si osserva che tutte le operazioni legate all’allestimento e alla successiva rimozione del palco 1 possono essere vantaggiosamente eseguite anche da personale non specializzato vista le soluzioni tecniche previste. L’impiego delle ruote di movimentazione 131,132 previste per i moduli facilita ulteriormente il moto relativo fra i due moduli 10,20.
La figura 11 à ̈ relativa ad una seconda possibile forma di realizzazione di un palco 1 secondo la presente invenzione che si contraddistingue dalla precedente per la presenza di un terzo modulo 30 e di un quarto modulo 40. Il terzo modulo 30 e il quarto modulo 40 comprendono ciascuno un relativo pianale 31,41 (di seguito indicati anche rispettivamente come terzo 31 e quarto pianale 41) di forma sostanzialmente rettangolare analoga a quella relativa ai pianali 11,21 del primo 10 e del secondo modulo 20. Si osserva che secondo l’invenzione il terzo 30 e il quarto modulo 40 presentano in generale una conformazione sostanzialmente analoga a quella del secondo modulo 20 sopra descritto con ovvi vantaggi in termini di processi industriali.
In dettaglio il terzo modulo 30 comprende una struttura di supporto 32 del terzo pianale 31 (di seguito indicata anche come terza struttura di supporto 32) la quale definisce uno secondo spazio di alloggiamento S1 per il secondo modulo 20. Tale terza struttura 32 comprende un primo 32A e un secondo fianco 32B nonché una struttura di irrigidimento preferibilmente equivalente a quella già sopra descritta relativa al primo 10. Il terzo modulo 30 comprende altresì secondi mezzi di regolazione della posizione verticale del relativo pianale 31. Più specificatamente tali secondi mezzi consentono di variare l’altezza del terzo pianale 31 rispetto ai pianali 11,21,41 degli altri moduli presenti 10,20,40. I fianchi del terzo modulo 30 presentano una struttura equivalente a quella dei fianchi 22A,22B del secondo modulo 20 comprendendo un elemento di base 34, un montante verticale 35, collegato all’elemento di base 34, e ruote di movimentazione 133 per consentirne la movimentazione lungo la direzione 101.
La terza struttura 32 à ̈ collegata alla seconda struttura di supporto 22 del secondo modulo 20 attraverso secondi mezzi di collegamento i quali consentono lo spostamento relativo dei relativi moduli 20,30 quando il pianale 31 del terzo modulo presenta un’altezza differente da quella del pianale 21 del secondo modulo 20. Tale spostamento relativo fra il secondo 20 e il terzo modulo 30 avviene secondo la stessa direzione longitudinale 101 relativo al movimento fra il primo 10 e il secondo modulo 20. Più in dettaglio i secondi mezzi di collegamento consentono un moto relativo fra almeno una posizione nella quale il secondo modulo 20 à ̈ almeno parzialmente alloggiato nel secondo spazio di alloggiamento S1 (come nella configurazione in figura 14 o figura 17) e una posizione per la quale il pianale 31 del terzo modulo 30 risulta in una posizione affiancata e non sovrapposta a quella degli altri pianali 21,11,41 degli altri moduli 20,30,40. In questa ultima posizione attraverso i secondi mezzi di regolazione della posizione verticale il pianale 31 del terzo modulo 30 potrà essere regolato all’altezza degli altri pianali 11,21,41 in modo da definire il piano di calpestio P del palco 1 come in figura 11.
Analogamente a quanto previsto per il terzo modulo 30, il quarto modulo 40 comprende una quarta struttura di supporto 41 configurata per definire un terzo spazio di alloggiamento S2 per il terzo modulo 30 (si veda figura 13). Analogamente a quella relativa al terzo modulo 30, anche questa quarta struttura di supporto 42 presenta un primo 42A e un secondo fianco 42B collegati longitudinalmente da una struttura di irrigidimento. Similmente ai fianchi del terzo 30 e del secondo modulo 20 anche quelli 42A,42B del quarto modulo 40 comprendono ciascuno un elemento di base 44, un montante 45 collegato all’elemento di base 44 e ruote di movimentazione 134 collegate inferiormente all’elemento di base 44. Come evidente dalla vista di figura 12 i fianchi del terzo 30 e del quarto modulo 40 si sviluppano su piani paralleli a quelli dei fianchi del primo 10, secondo 20 e terzo modulo 30 ossia parallelamente alla direzione di scorrimento 101.
Il quarto modulo 40 comprende altresì terzi mezzi di regolazione della posizione verticale del relativo pianale 41 in modo da variare la posizione verticale dello stesso in funzione della configurazione da assegnare al palco 1. I fianchi 42A,42B del quarto modulo 40 sono altresì collegati ai fianchi 32A,32B del terzo modulo 30 attraverso terzi mezzi di collegamento per scorrere mutuamente secondo la direzione di scorrimento 101 lungo la quale sono movimentabili anche gli altri moduli. Attraverso tali terzi mezzi di collegamento, il quarto 40 e il terzo modulo 30 possono assumere una posizione per la quale il terzo modulo 30 à ̈ alloggiato almeno parzialmente nel terzo spazio di alloggiamento S2 e una ulteriore posizione in corrispondenza della quale il pianale 41 del quarto modulo risulta in posizione affiancata e non sovrapposta a quella dei pianali 11,21,31.
Con riferimento alla vista laterale di figura 9, i secondi mezzi di collegamento e i terzi mezzi di collegamento sono costruttivamente equivalenti ai primi mezzi di collegamento sopra descritti predisposti per collegare la struttura 12 del primo modulo 10 a quella 22 del secondo modulo 20. In pratica i secondi mezzi di collegamento sono definiti anch’essi due coppie cinematiche 19A,19B ciascuna delle quali collega scorrevolmente, secondo la direzione longitudinale 101, un elemento di base 24 di un fianco 22A,22B del secondo modulo 20 a un corrispondente elemento di base 34 di un fianco 34A,34B del terzo modulo 30. Analogamente i terzi mezzi di collegamento comprendono due ulteriori coppie cinematiche 29A,29B ciascuna per collegare scorrevolmente un elemento di base 34 di un fianco 32A,32B del terzo modulo 30 a un corrispondente elemento di base 44 di un fianco 42A,42B del quarto modulo 40.
Sempre da figura 12, i secondi mezzi di collegamento 19A,19B collegano scorrevolmente il secondo 20 al terzo modulo 30 in modo tale che i fianchi 32A,32B del terzo modulo 30 presentino una distanza longitudinale D3 superiore alla distanza D2 fra i fianchi 22A,22B del secondo modulo 20. Analogamente i terzi mezzi di collegamento 29A,29B collegano scorrevolmente il terzo modulo 30 al quarto modulo 40 in modo tale che la detta distanza longitudinale D3 sia inferiore alla distanza longitudinale D4 fra i fianchi 42A,42B della struttura di supporto 42 del quarto modulo 40.
L’impiego dei primi, secondi e terzi mezzi di collegamento, congiuntamente all’impiego dei relativi mezzi di regolazione della posizione verticale dei pianali 21,31,41 dei relativi moduli 20,30,40 permette di variare la configurazione del palco 1 da quella illustrata in figura 11 a quella in figura 14. In particolare la configurazione in figura 14 rappresenta di fatto una condizione di minimo ingombro particolarmente adatta alle operazioni di trasporto e di stoccaggio. Si sottolinea che in questa configurazione, come in tutte le configurazioni assunte dal palco 1, ciascuno dei pianali 11,21,31,41 può rimanere stabilmente collegato alla relativa struttura di supporto 12,22,32,42.
La conformazione dei moduli 10,20,30,40 sopra descritta consente un facile allestimento del palco 1 ovvero un rapido passaggio dalla configurazione di figura 14 a quella di figura 11. Allo stesso modo la reversibilità operativa del palco 1 consente un altrettanto facile ritrazione del palco 1 intendendo indicare con questa espressione il passaggio dalla configurazione in figura 11 a quella in figura 14. A tal proposito le figure da 15 a 17 illustrano configurazioni intermedie assunte dal palco 1 durante tale ritrazione. In dettaglio le figure 15 e 16 si riferiscono ad una configurazione intermedia raggiunta attraverso uno sfalsamento verticale dei pianali 11,21,31,41 dei moduli stessi realizzato attraverso i primi, secondi e terzi mezzi di regolazione della posizione verticale. Al raggiungimento di tale prima configurazione intermedia, i moduli 10,20,30,40 vengono reciprocamente avvicinati secondo un movimento telescopico mostrato dall’ulteriore configurazione intermedia in figura 17.
La figura 18 à ̈ una vista di una porzione del palco 1 in figura 15 nella quale à ̈ visibile in dettaglio la conformazione della struttura di supporto del terzo e del quarto modulo 30 che prevede la disposizione di mezzi di irrigidimento disposti fra i relativi fianchi. In particolare i mezzi di irrigidimento 18A,18B di tali modulo, come anche quelli previsti per il secondo modulo 20 sono strutturalmente equivalenti a quelli previsti per primo 10 modulo e in particolare sono anch’essi da una travatura conformata a capriata. Si osserva che per il secondo modulo 20 la relativa travatura a capriata si sviluppa longitudinalmente (cioà ̈ secondo la direzione L1) fra i relativi fianchi 22A,22B in posizione adiacente ad un lato del secondo pianale 21 che risulta opposto rispetto al lato dal quale il primo modulo 10 si inserisce nello spazio di alloggiamento S a cui à ̈ destinato. Allo stesso modo la travatura prevista per il terzo modulo 30 à ̈ disposta longitudinalmente fra i fianchi 32A,32B in posizione adiacente ad un lato longitudinale del terzo pianale 31 opposto rispetto a quello dal quale si inserisce il secondo modulo nel secondo spazio di alloggiamento S1.
Con riferimento sempre a figura 20, i secondi e i terzi mezzi di regolazione rispettivamente per la regolazione verticale del terzo 31 e del quarto pianale 41 sono strutturalmente equivalenti ai primi mezzi previsti per il pianale 21 del secondo pianale 20. Nel caso, ad esempio dei terzi mezzi di collegamento essi comprendono un primo e un secondo dispositivo di sollevamento 8A,8B ciascuno associato ad un montante verticale 45 di un fianco 42A,42B della struttura di supporto 42 del quarto modulo 40. Per ciascuno fianco 42A,42B il relativo montante verticale 45 presenta una conformazione telescopica definita da un elemento superiore 45A e da un elemento inferiore 45B di conformazione preferibilmente equivalente a quella descritta a commento delle figure 9 e 10. Anche per il quarto modulo 40, come per gli altri moduli 20,30, ciascuno dei due dispositivi di sollevamento 8A,8B à ̈ configurato in modo da movimentare l’elemento superiore 45A di un relativo montante verticale 45 rispetto all’elemento inferiore. Inoltre ciascun dispositivo di sollevamento 8A,8B comprende una coppia di pulegge 145 contrapposte e solidali all’elemento superiore 45A del relativo montante e un elemento di aggancio 146 disposto in una posizione intermedia fra le due pulegge 145 e associato stabilmente all’elemento inferiore 45B (si veda vista in dettaglio di figura 21). Preferibilmente i due dispositivi di sollevamento 8A,8B prevedono l’impiego di una comune fune di sollevamento 150 i cui due capi sono ciascuno collegato ad un elemento di aggancio 146 predisposti su un corrispondente elemento inferiore 25B.
L’arrotolamento della fune 150 prevista viene realizzato attraverso una unità di arrotolamento 166. A tal proposito la vista in dettaglio di figura 19 illustra una possibile forma di realizzazione di tale unità di arrotolamento che nella fattispecie prevede una barra di avvolgimento 178 intorno alla quale viene arrotolata/srotolata la fune 150. In dettaglio questa ultima viene avvolta intorno alla barra 178 in modo tale che la rotazione in un verso della medesima ne provochi un arrotolamento, mentre la rotazione nel verso opposto ne provochi lo srotolamento. Tale rotazione può essere imposta manualmente attraverso una barra di azionamento (non illustrata) o in alternativa potrebbe essere realizzata attraverso un motore elettrico o un qualsiasi altro mezzo funzionalmente equivalente. Con riferimento nuovamente a figura 12, si osserva che ognuno dei moduli 20,30,40 presenta una unità di arrotolamento 166 indipendente da quella degli altri modi e disposta in una posizione longitudinale differente. In questo modo gli operatori possono accedere alle stesse in modo indipendente ad esempio impiegando una stessa barra di azionamento.
Rientra ovviamente nell’ambito della presente invenzione la possibilità di impiegare mezzi di regolazione della posizione verticale differenti da quelli sopra descritti, ma funzionalmente equivalenti. In particolare rientra nell’ambito dell’invenzione la possibilità di impiegare dispositivi di sollevamento alternativi a quelli sopra indicati, ma tale da realizzare la stessa funzione tecnica. Allo stesso modo il palco 1 potrebbe comprendere un numero di moduli superiori a quello illustrato nelle figure da 11 a 17 oppure potrebbe essere formato solamente da tre pannelli.
Preferibilmente la struttura dei pianali 31,41 del terzo 30 e del quarto modulo 40 à ̈ sostanzialmente equivalente a quella del primo 10 e del secondo modulo 20 precedentemente descritta con riferimento a figura 6. In particolare anche i pianali 31,41 relativi al terzo 30 e al quarto modulo 40 presentano preferibilmente sedi operative 190 (si veda figura 21) definite lungo lati destinati a costituire porzioni di lato esterno del piano di calpestio P una volta che lo stesso à ̈ definito. Tali sedi operative 190 sono impiegabili per il posizionamento di relative sponde 200 in modo da raggiungere che potrebbero, ad esempio, portare il palco 1 ad assumere la configurazione illustrata in figura 20.
Le soluzioni tecniche adottate per il palco a struttura modulare consentono di assolvere pienamente il compito e gli scopi prefissati. In particolare il palco secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente ritratto da una configurazione di utilizzo ad una configurazione di minimo ingombro particolarmente adatta al trasporto. Inoltre la conformazione del palco richiede vantaggiosamente un numero alquanto contenuto di operatori per il suo allestimento e la sua rimozione. Il palco a struttura modulare così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Palco (1) a struttura modulare comprendente almeno un primo modulo (10) e almeno un secondo modulo (20) ciascuno provvisto di un pianale (11,21) e di una struttura di supporto (12,22) che lo sostiene, detti pianali (11,21) essendo atti a definire un piano di calpestio (P) di detto palco (1): caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno primi mezzi per la regolazione della posizione verticale di almeno uno di detti pianali (11,21) rispetto all’altro pianale, almeno una struttura di supporto (12,22) di uno di detti moduli (10,20) configurando uno spazio di alloggiamento (S) per l’altro modulo (10,20) quando detti pianali (11,21) sono regolati ad una altezza verticale differente; - almeno primi mezzi di collegamento (19A,19B) che collegano la struttura di supporto (12) del primo modulo (10) a quella del secondo modulo (20) in modo da consentirne un mutuo spostamento lungo una direzione di scorrimento (101) quando detti pianali (11,21) sono regolati ad una altezza verticale differente, detti primi mezzi di collegamento (19A,19B) consentendo detto mutuo spostamento fra una posizione ritratta, in corrispondenza della quale uno di detti moduli (10,20) à ̈ almeno parzialmente alloggiato in detto spazio di alloggiamento (S) configurato dall’altro modulo, e una posizione non-ritratta in corrispondenza della quale detti pianali (11,21) assumono una posizione non sovrapposta.
  2. 2. Palco (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti pianali (11,21) sono regolati ad una stessa posizione verticale quando dette strutture (12,22) di detti moduli (10,20) assumono detta posizione non-ritratta in modo che detto piano di calpestio (P) risulti sostanzialmente orizzontale.
  3. 3. Palco (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti pianali (11,21) presentano una configurazione sostanzialmente rettangolare sviluppandosi lungo una direzione longitudinale (L1) sostanzialmente ortogonale a detta direzione di scorrimento (101) di dette strutture di supporto (12,22) di detti moduli (10,20).
  4. 4. Palco (1) secondo la rivendicazione 1, in cui dette strutture di supporto (12,22) di detti primo (10) e secondo modulo (20) comprendono ruote di movimentazione (131,132) per il mutuo spostamento delle strutture stesse lungo detta direzione di scorrimento (101).
  5. 5. Palco (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta struttura di supporto (12) di detto primo modulo (10) comprende un primo fianco (12A) e un secondo fianco (12B) che si sviluppano su piani paralleli fra loro e paralleli a detta direzione di scorrimento (101), detta seconda struttura di supporto (22) di detto secondo modulo (20) comprendendo un relativo primo fianco (22A) e un relativo secondo fianco che si sviluppano su piani paralleli a quelli di detti fianchi (12A,12B) di detta struttura (12) di detto primo modulo (10), detti primi mezzi di collegamento collegando in modo scorrevole un fianco (12A,12B) di detta struttura (12) di detto primo modulo (10) ad un corrispondente fianco (22A,22B) di detta struttura (22) di detto secondo modulo (20).
  6. 6. Palco (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detti primi mezzi di collegamento comprendono una prima (9A) e una seconda coppia cinematica prismatica (9B) operativamente disposta fra un elemento di base (14) di un fianco di detta struttura (12) di detto primo modulo (10) e un corrispondente elemento di base (24) di un fianco (22A,22B) di detta struttura (22) di detto secondo modulo (20).
  7. 7. Palco (1) secondo la rivendicazione 5, in cui ciascuno di detti fianchi (22A,22B) di detta struttura di supporto (22) di detto secondo modulo (20) comprende un elemento di base (24) e un montante verticale (25) formato da un elemento inferiore (25B) collegato a detto elemento di base (24) e da un elemento superiore (25A) collegato in modo telescopico a detto elemento inferiore (25B) e tale da sostenere detto pianale (22) di detto secondo modulo (20), detti mezzi di regolazione della posizione verticale comprendendo una coppia di dispositivi di sollevamento (8A,8B) ciascuno dei quali per movimentare detto elemento superiore (25A) di ciascun fianco (22A,22B) rispetto al corrispondente detto elemento inferiore (25B).
  8. 8. Palco (1) secondo la rivendicazione 7, in cui ciascuno di detti dispositivi di sollevamento (8A,8B) comprende una coppia di pulegge (145) solidali a detto elemento superiore (25A) e un elemento di aggancio (146) solidale a detto elemento inferiore (25B), detti dispositivi di sollevamento (8A,8B) comprendendo una comune fune di sollevamento (150) ancorata a ciascuno dei suoi capi ad un elemento di aggancio (146) di uno di detti dispositivi (8A,8B), detti dispositivi di sollevamento (8A,8B) comprendendo una comune unità di arrotolamento (166) collegata operativamente a detta fune di sollevamento (150).
  9. 9. Palco (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto palco (1) comprende un terzo modulo (30) provvisto un terzo pianale (31) e di una struttura di supporto (31) che lo sostiene, detto palco (1) comprendendo secondi mezzi di regolazione della posizione verticale per regolare la posizione del pianale (31) di detto terzo modulo (30) rispetto ai pianali (11,21) di detti primo (10) e secondo pianale (20) in modo da definire uno spazio di alloggiamento (S1) per alloggiare almeno parzialmente detto secondo modulo (20), detto palco (1) comprendendo secondi mezzi di collegamento che collegano la struttura di supporto (22) di detto secondo modulo (20) alla struttura di supporto (32) di detto terzo modulo (30) in modo da consentirne un mutuo spostamento, secondo detta direzione di scorrimento (101).
  10. 10. Palco (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detto palco (1) comprende un quarto modulo (40) provvisto un quarto pianale (41) e di una struttura di supporto (42) che lo sostiene, detto palco (1) comprendendo terzi mezzi di regolazione della posizione verticale per regolare la posizione del pianale (41) di detto quarto modulo (40) rispetto ai pianali (11,21) di detti primo (10), secondo (20) e terzo modulo (30) in modo da definire uno spazio di alloggiamento (S2) per alloggiare almeno parzialmente detto terzo modulo (30), detto palco (1) comprendendo terzi mezzi di collegamento che collegano la struttura di supporto (32) di detto terzo modulo (30) alla struttura di supporto (42) di detto quarto modulo (40) in modo da consentirne un mutuo spostamento, secondo detta direzione di scorrimento (101).
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