ITPD20060208A1 - Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

“Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato”,

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Nel mercato per la riabilitazione di determinate categorie di disabili esistono varie soluzioni di carrozzina che basculano e si verticalizzano per consentire agli utilizzatori di portarsi in posizione eretta e tra le altre prestazioni consentono di variare l’altezza della seduta.

La soluzione per ottenere le suddette prestazioni sono le più diverse adottando sistemi diversi di leveraggi e di tiranterie azionati in genere con dispositivi oleodinamici provvisti di adeguati motori e relative batterie elettriche.

Uno degli inconvenienti delle suddette carrozzine di mercato è dovuto la fatto che nel variare la quota della seduta ed in particolare nella verticalizzazione il baricentro della persona utilizzatrice si innalza rispetto al piano di appoggio delle ruote e la stabilità dell’insieme nel senso laterale diminuisce potendo raggiungere anche per lievi disugualianze del suolo i limiti di pericolosità.

Altro inconveniente delle suddette carrozzine del mercato è dovuto al fatto che mentre con la seduta nella normale quota di impiego i poggiapiedi (pedane) ed il relativo apparato che li sostiene che risultano avanzati rispetto alle ruote anteriori, per cui durante la manovra di sterzata sia i poggiapiedi che l’apparato che li sostiene non interferiscono con le dette ruote anteriori, per cui l’ingombro in larghezza dei poggiapiedi che del dispositivo che li sostiene potrebbe essere corrispondente a quello normalmente adottato da tutti gli altri tipi di carrozzina, quando invece le carrozzine si dispongono in verticalizzazione i poggiapiedi ed il dispositivo che li sostiene, rientrati dalla posizione avanzata all’interno dello spazio definito dall’appoggio a pavimento delle quattro ruote, e perché non interferiscono con le ruote anteriori in fase di sterzata, necessita che sia i poggiapiedi che il relativo sistema di sostegno siano ridotti di ingombro.

Ciò comporta un grave disagio per l’utilizzatore che viene costretto a tenere completamente strette le gambe ed a tenere quasi uniti i piedi ed in più si compromette la stabilità della persona a mantenere la posizione eretta.

Per limitare tale disagio è necessario pertanto che le ruote siano di dimensioni limitate, e pertanto tutte le carrozzelle verticalizzanti sono provviste anteriormente di ruote anteriori da interno.

Non sarebbe infatti possibile, dati gli ingombri delle ruote da esterno, prevedere una carrozzella verticalizzante con le suddette ruote da esterno nella parte anteriore, in quanto non vi sarebbero fisicamente gli spazi per i poggiapiedi.

Scopo del presente brevetto è quello di variare la apertura in larghezza delle ruote anteriori in concomitanza all’aumento della quota della seduta fino al raggiungimento della verticalizzazione. In detta maniera si garantisce la stabilità della carrozzina nel senso laterale in quanto le ruote anteriori aperte possono venire liberamente sterzate e si consente di mantenere la normale larghezza del poggiapiedi e del relativo dispositivo di sostegno. Pertanto si evita all’utilizzatore di dover tenere le gambe strette, ravvicinate tra loro, ed i piedi uniti e che invece può tenere le gambe nella normale posizione di persona seduta ed i piedi nella posizione di persona eretta.

I sistemi per ottenere la apertura delle ruote anteriori con la concomitante variazione di quota in altezza della seduta fino al raggiungimento della verticalizzazione possono essere realizzati nelle maniere più diverse e quindi non sono vincolanti.

Ulteriore scopo del presente brevetto è quello di poter equipaggiare una normale carrozzella verticalizzante con ruote da esterno mantenendo gli spazi necessari per una comoda sistemazione dei poggiapiedi e relativa comodità per l’occupante la seduta.

Ulteriore scopo del presente brevetto è quello di poter equipaggiare una normale carrozzella da esterno con la funzione verticalizzante. Quanto in precedenza esposto viene chiarito dalle allegate tavole dei disegni nelle quali il caso considerato è da ritenersi a solo titolo esemplificativo e quindi non limitativo.

La fig. 1 mostra in trasparenza la scheletratura della carrozzina vista dall’alto al di sotto della seduta quando la seduta risulta con segnato in tratteggio il posizione di massima apertura assunta dalle ruote anteriori quando la carrozzina ha raggiunto la verticalizzazione.

La fig. 2 è la vista di fianco della carrozzina corrispondente alla fig. 1.

La fig. 3 è la vista di fianco della carrozzina rappresentata in fig. 2 con la quota del sedile aumentata rispetto a quella iniziale. Non appare dalla figura l’aumento di apertura delle ruote anteriori.

La fig. 4 mostra la carrozzina rappresentata nella figura precedenti nella posizione di verticalizzazione. Risulta il quasi allineamento dello schienale, del sedile e del dispositivo di sostegno del poggiapiedi rientrato all’interno dei punti di appoggio delle ruote sul suolo. Non risulta dalla figura la apertura delle ruote anteriori (come rappresentato in tratteggio nella fig. 1) che possono sterzare senza interferire con i poggiapiedi.

Dall’esame delle figure risulta che la struttura portante costituita dalla intelaiatura 1, 2, 3, 4 e dai bracci 7 è sostenuta dalle ruote posteriori 5 e dalle ruote anteriori 6 e sorregge a mezzo di una combinazione di cinematismi e tiranteria la seduta 8 alla quale ultima è connesso lo schienale 9 ed il dispositivo 10 di sostegno dei poggiapiedi 11.

Detta carrozzina che fa parte delle carrozzine per la riabilitazione che a mezzo di cinematismi e relative motorizzazione consente la variazione della quota della seduta fino alla verticalizzazione è caratterizzata dal fatto che in concomitanza alla variazione di quota fino al raggiungimento della verticalizzazione provvede ad allargare le ruote anteriori 6 per aumentare la stabilità nel senso laterale allo innalzarsi del baricentro ed in maniera che le suddette ruote 6 possono sterzare senza interferire con i poggiapiedi 11 quando i suddetti dalla posizione avanzata anteriore rientrino nello spazio definito dai punti di appoggio al suolo delle ruote 5 e 6.

L’allargamento delle ruote anteriore 6 avviene in detta maniera: ciascuno dei due perni verticali girevoli 18 per l’orientamento delle ruote anteriori 6 viene sostenuto alla estremità di un braccio di leva 7 fulcrata detta leva 7 in 13 corrispondenza della estremità libera dell’elemento 2 della intelaiatura portante 1, 2, 3, 4.

Il braccio di leva 12 contrapposto al braccio 7 è collegato a mezzo di incernieramento alla estremità di una asta 14, la cui estremità opposta di detta asta 14 è collegata a mezzo di incernieramento al braccio di leva 16 solidale ad un albero girevole 15.

Quando detto albero 15 viene posto in rotazione in concomitanza al sollevamento della seduta 8 e fino alla verticalizzazione dello schienale 9 della seduta 8, e del dispositivo 10 che sostiene i poggiapiedi 11, movimentata la leva 16 che a sua volta a mezzo dell’asta 14 movimenta la leva 12 e quindi il braccio 7 che sposta verso l’esterno il perno girevole 18 e la sottostante ruota 6.

Il ritorno delle ruote 6 sulla loro posizione di carrozzina ribassata avviene in concomitanza con il ripristino della carrozzina dalla posizione verticalizzata nella posizione ribassata e tutta la movimentazione relativa al sistema degli elementi 7, 12, 14, 15, 16, avviene in senso contrario con il ripristino dei poggiapiedi nella posizione avanzata esterna.

Oltre allo allargamento delle ruote anteriori 6 può essere effettuato anche lo allargamento delle ruote posteriori 5 con dispositivi e/o sistemi pure diversi da quanto descritto a titolo esemplificatico per le ruote anteriori dove lo allargamento correlato con la variazione di quota della seduta determina esso pure un aumento della stabilità della carrozzina nel senso laterale.

Molto vantaggiosamente per la stabilità, nel caso in cui la carrozzina sia provvista di trazione anteriore, o ne sia sprovvista, e sia una carrozzina con la seduta rialzabile è opportuno che sia dotata della funzione di aumento della stabilità tramite l’allargamento della sua base con lo spostamento verso l’esterno delle ruote posteriori.

In quest’ultimo caso infatti, poiché in una carrozzina con la seduta rialzabile il baricentro è spostato molto all’indietro, verso le ruote posteriori, è opportuno che queste vengano allargate per il mantenimento in sicurezza dell’occupante la seduta della detta carrozzina.

In questo ultimo caso, non essendoci particolari problemi di ingombri la carrozzina può essere dotata sia di ruote da interno sia di ruote da esterno.

Quanto in precedenza descritto e raffigurato dimostra l’entità della capacità inventiva del brevetto che rivoluziona un sistema ormai consolidato nella costruzione di carrozine per la riabilitazione con la variazione di quota della seduta arrivando fino alla verticalizzazione.

Non si esce pertanto dal brevetto per soluzioni anche migliorative che persona del ramo potesse attuare qualora utilizzi gli insegnamenti del presente brevetto.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato caratterizzata dal fatto di possedere un telaio che consente la verticalizzazione della persona occupante la seduta, detto telaio è composto in maniera incernierata di schienale, seduta e dispositivo poggiapiedi, in concomitanza delle elevazioni della seduta (8) e fino alla verticalizzazione dello schienale (9) della seduta (8) le ruote anteriori (6) si aprono verso l’esterno aumentando la base di appoggio.
2. 2) Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato secondo la riv. 1 caratterizzata dal fatto che la apertura verso l’esterno delle ruote anteriori (6) è tale da consentire alle dette ruote (6) di sterzare senza interferire contro i poggiapiedi (11) e relativi dispositivi che li sostengono (10) quando i suddetti poggiapiedi (11) e relativi dispositivi che li sostengono (10) dalla posizione avanzata esterna, entrano nello spazio definito dall’appoggio delle ruote (5, 6) sul suolo.
3. 3) Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato secondo la riv. 1 o 2 caratterizzata dal fatto che la movimentazione di apertura (e di ritorno nella posizione iniziale) di ciascuna ruota anteriore (6) avviene a mezzo di un albero (15) che ruota in concomitanza alla variazione di quota della seduta (8) e fino alla verticalizzazione (8, 9, 10), il quale albero (15) nella rotazione movimenta il braccio (16) ad esso solidale che a sua volta a mezzo di una asta di collegamento (14) movimenta uno dei bracci (12) della leva fulcrata (13) in corrispondenza della estremità di un elemento (2) della intelaiatura portante (1,2, 3, 4) determinando la movimentazione del braccio contrapposto (7) alla cui estremità viene sostenuto il perno verticale (18) girevole per l’orientamento della sottostante ruota (6).
4. 4) Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato secondo la riv. 1 o 2 o 3 caratterizzata dal fatto che vengono allargate le ruote posteriori (5) in concomitanza alla variazione di quota della seduta (8) e fino alla verticalizzazione dello schienale (9) della seduta (8) e del dispositivo di sostegno (10) dei poggiapiedi (11), derivando la relativa movimentazione da uno degli elementi che fanno parte dell’assieme dei cinematismi, tiranterie od altro che provvedono a detta variazione.
5. 5) Carrozzina per la riabilitazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti modificata per il fatto che le ruote che si aprono verso l’esterno per aumentare la base di appoggio della carrozzina sono ruote da esterno.
6. 6) Carrozzina per la riabilitazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti modificata per il fatto che si tratta di una carrozzina da esterno, eventualmente motorizzata elettricamente, a cui viene implementata la funzione di variazione di quota della seduta (8) e/o la funzione di verticalizzazione 7) Carrozzina per la riabilitazione che si verticalizza di tipo perfezionato pubblico secondo le rivendicazioni precedenti tutte, intendendosi che quanto è stato sostanzialmente descritto e raffigurato lo si è fatto a titolo esemplificativo secondo una soluzione preferenziale.