ITMO20150046A1 - Dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio - Google Patents

Dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio Download PDF

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ITMO20150046A1
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chamber
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communication
communicating
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ITMO2015A000046A
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Andrea Mamei
Enrico Mamei
Eronne Mamei
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Safim S P A
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Description

Descrizione di Breveto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?DISPOSITIVO PER IL CONTROLLO DELLA FRENATURA DI UN RIMORCHIO? .
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio.
E noto che nel caso di un rimorchio trainato da una trattrice i loro impianti di frenatura sono operativamente collegati in modo tale che la frenatura della trattrice azionata dall?operatore provochi anche la frenatura del rimorchio trainato.
L?impianto di frenatura del rimorchio ? quindi pilotato dall? impianto di frenatura della trattrice allo scopo di sincronizzare le forze frenanti agenti sugli stessi.
Ne consegue, quindi, che nel momento in cui l?operatore aziona il pedale del freno della trattrice interviene sulle ruote della stessa e, mediante una valvola di frenatura (detta valvola freno-rimorchio), anche sull?impianto di frenatura del rimorchio.
I dispositivi per la frenatura di un rimorchio di tipo noto comprendono, generalmente, un corpo cavo nel quale sono definite una pluralit? di luci, tra le quali una luce di alimentazione di un fluido di lavoro, una luce di scarico del fluido di lavoro ed una luce collegabile con rimpianto di frenatura positiva del rimorchio. All'interno di tale corpo cavo ? alloggiato scorrevole un elemento distributore atto a mettere selettivamente in comunicazione la luce di frenatura con la luce di alimentazione o con quella di scarico.
Come noto, ad oggi i veicoli di traino sono collegati al relativo rimorchio tramite un dispositivo di collegamento comprendente un giunto maschio associato al veicolo di traino ed un relativo giunto femmina associato al rimorchio.
Pi? particolarmente, tale dispositivo di collegamento consente di mettere tra loro in comunicazione l?impianto di frenatura del veicolo di traino con quello positivo del rimorchio, in modo tale che la frenatura del veicolo di traino azionata dall?operatore provochi anche la frenatura del rimorchio trainato.
L?impianto di frenatura del rimorchio ? quindi pilotato dall?impianto di frenatura della trattrice allo scopo di sincronizzare le forze frenanti agenti sugli stessi.
Alcune recenti normative prevedono che il dispositivo di collegamento tra il veicolo di traino ed il relativo rimorchio sia provvisto di una coppia di giunti maschio atti ad inserirsi all?interno di una coppia di relativi giunti femmina.
In particolare, i giunti femmina sono collegabili, rispettivamente, ad una linea di controllo atta ad alimentare l?impianto di frenatura del rimorchio, e ad una linea supplementare atta a disattivare il freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio stesso. Nelle situazioni di emergenza la linea supplementare deve opportunamente essere collegata con un serbatoio di scarico in modo da consentire l?attivazione del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio e, quindi, la frenatura dello stesso.
Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio che consenta al contempo di svolgere le funzioni di una valvola freno-rimorchio e di gestione della linea supplementare nelle situazioni di emergenza.
?ll interno di questo compito, uno scopo del presente trovato ? quello di consentire l?attivazione del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio anche nel caso in cui, a seguito dello spegnimento del motore del veicolo di traino, la pressione lungo la linea supplementare non si azzeri lasciando cos? il rimorchio privo di freni.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di consentire l?attivazione del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio anche nel caso in cui venisse meno l?alimentazione nella valvola freno-rim?rchio.
Un altro scopo ancora del presente trovato ? quello di consentire l?intervento del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio dopo un tempo predefinito nel caso in cui vi sia una rottura lungo la linea di controllo.
Ancora uno scopo del dispositivo oggetto della presente invenzione ? quello di consentire il comando meccanico sia della frenatura di servizio che di quella di emergenza del rimorchio.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio secondo la rivendicazione 1 .
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
le figure da 1 a 5 sono viste in sezione di alternative forme di realizzazione di un dispositivo secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un dispositivo per il controllo della frenatura di un rimorchio.
Il dispositivo 1 comprende un corpo 2 nel quale ? ricavata almeno una prima sede 3 comunicante con almeno una luce principale 4 collegabile ad una sorgente di un fluido di lavoro ad una prima pressione, con almeno una luce di scarico 5 del fluido di lavoro, e con almeno una luce di frenatura 6 comunicante con almeno una prima linea 7 collegabile all? impianto di frenatura di un rimorchio.
Vantaggiosamente, in corrispondenza della luce principale 4 sono disposti mezzi valvolari unidirezionali, identificati nelle figure con il numero di riferimento 51, atti ad impedire il ritorno del fluido di lavoro sorgente di alimentazione dello stesso.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la prima sede 3 ? inoltre comunicante con almeno una luce di servizio 8 collegabile ad almeno un?utenza esterna o a scarico e/o con una luce di load sensing (non rappresentata nelle figure). Tale luce di servizio 8 pu? essere chiusa nel caso in cui il fluido di lavoro venga alimentato mediante una pompa a portata variabile.
In una ulteriore forma di realizzazione, non rappresentata nelle figure, la prima sede 3 pu? inoltre essere comunicante con una porta di load sensing. All?interno della prima sede 3 ? alloggiato scorrevole un primo elemento distributore 9, il quale ? mobile tra almeno una posizione di riposo, nella quale la luce di frenatura 6 ? posta in comunicazione con la luce di scarico 5, ed almeno una posizione di frenatura, nella quale la luce principale 4 ? posta in comunicazione con la luce di frenatura 6, cos? da inviare il fluido di lavoro in pressione all?impianto di frenatura del rimorchio.
Nelle forme di realizzazione rappresentate nelle figure, la luce principale 4 ? posta in comunicazione con la luce di servizio 8 con il primo elemento distributore 9 nella posizione di riposo.
Sono inoltre previsti mezzi di pilotaggio 10 del primo elemento distributore 9 collegabili alTimpianto di frenatura di un veicolo di traino.
I mezzi di pilotaggio 10 comprendono un canale di pilotaggio 11 collegabile alla pompa freno del veicolo di traino ad agente su un elemento di pilotaggio 12 a sua volta atto ad interagire con il primo elemento distributore 9.
Pi? particolarmente, l?elemento di pilotaggio 12 ? disposto in appoggio contro un elemento di spinta 13 il quale agisce, mediante mezzi elastici 14, su un elemento di collegamento 15 atto a sua volta ad interagire con il primo elemento distributore 9.
I mezzi elastici 14 sono quindi atti ad esercitare una forza predefinita sul primo elemento distributore 9 a seguito dell?aumento di pressione nel canale di pilotaggio 11 e, quindi, dello spostamento dell?elemento di pilotaggio 12.
II primo elemento distributore 9 presenta una superficie di reazione comunicante con la luce di frenatura 6 e che agisce in direzione opposta ai mezzi di pilotaggio 10.
Nelle forme di realizzazione rappresentate nelle figure, all? interno della prima sede 3 sono definite due camere, di cui una prima camera 3a ed una seconda camera 3b, che agiscono sul primo elemento distributore 9 da parti opposte dello stesso. Come visibile dalle figure, la prima camera 3a agisce sul primo elemento distributore 9 da parte opposta rispetto ai mezzi di pilotaggio 10.
Le camere 3 a e 3b sono entrambe comunicanti con la luce di frenatura 6. Pi? in dettaglio, le camere 3 a e 3b sono tra loro comunicante mediante un canale 16 ricavato all? interno del primo elemento distributore 9 e presentano tra loro differenti aree di spinta, la cui differenza definisce la superficie di reazione sopraccitata.
Il primo elemento distributore 9 si sposta poi dalla posizione di riposo verso la posizione di frenatura in contrasto a mezzi elastici 17 disposti da parte opposta dei mezzi elastici 14 rispetto al primo elemento distributore stesso.
Pi? particolarmente, i mezzi elastici 17 sono alloggiati all? interno della prima camera 3 a e sono interposti tra il primo elemento distributore 9 ed un elemento di riscontro 18 disposto in corrispondenza del fondo della prima sede 3.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, mezzi di controllo 19 meccanico, azionabili per comandare lo spostamento del primo elemento distributore 9 dalla posizione di riposo alla posizione di frenatura.
Nella forma di attuazione rappresentata in figura 3, i mezzi di controllo 19 comprendono almeno una leva 20 disposta esternamente al corpo 2, collegabile al freno a mano del veicolo di traino ed atta ad interagire con il primo elemento distributore 9.
Pi? particolarmente, la leva 20 agisce su un elemento a camma 21 il quale presenta un dente atto ad interagire con l?elemento di pilotaggio 12 mediante mezzi elastici intermedi 61 non precaricati od aventi precarico inferiore ai mezzi elastici 14. I mezzi elastici intermedi 61 consentono di ottenere un comando proporzionale alla corsa della leva 20.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 3, l?elemento a camma 21 ? disposto esternamente al corpo 2 ed interagisce con un elemento a bicchiere 62 all?interno del quale sono alloggiati i mezzi elastici intermedi 61 che a loro volta interagiscono con l?elemento di pilotaggio 12 mediante un rullino 63.
La leva 20 ? quindi mobile tra una prima posizione di lavoro, nella quale il primo elemento distributore 9 ? libero di muoversi, ed una seconda posizione di lavoro, nella quale il primo elemento distributore 9 viene portato nella posizione di frenatura per effetto dell?azione esercitata su di esso dai mezzi elastici 14 a seguito dello spostamento dell?elemento di spinta 13.
Secondo il trovato, all'interno del corpo 2 ? definita anche una seconda sede 22 comunicante con una luce secondaria 23 collegabile ad una sorgente del fluido di lavoro ad una seconda pressione, preferibilmente inferiore alla prima pressione sopraccitata, con la luce di scarico 5 e con almeno una luce supplementare 25 comunicante con una seconda linea 26 collegabile al freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio.
Airintemo della seconda sede 22 ? alloggiato scorrevole almeno un secondo elemento distributore 27 mobile tra una posizione di normale funzionamento, nella quale la luce supplementare 25 ? posta in comunicazione con la luce secondaria 23, ed una posizione di emergenza, nella quale la luce supplementare 25 ? posta in comunicazione con la luce di scarico 5 in modo da consentire l attivazione del freno di automatico e/o di stazionamento del rimorchio.
Sul secondo elemento distributore 27 agiscono, da parti opposte, una camera di spinta 28 ed una camera di contrasto 29, dove al'interno di quest?ultima sono alloggiati mezzi elastici 30 atti a spingere il secondo elemento distributore stesso verso la posizione di emergenza.
Sempre secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende mezzi di comando 3 1 dello spostamento del secondo elemento distributore 27 dalla posizione di normale funzionamento verso la posizione di emergenza.
Vantaggiosamente, i mezzi di comando 31 comprendono almeno un canale di comando 32,33 comunicante con la camera di spinta 28, collegabile alla luce secondaria 23 ed alla luce di scarico 5 e mezzi valvolari 34,35,36,9 azionabili per mettere in comunicazione il canale di comando 32,33 almeno con la luce di scarico 5, in modo da consentire lo spostamento del secondo elemento distributore 27 nella posizione di emergenza.
Pi? in particolare, a seguito del collegamento del canale di comando 32,33 con la luce di scarico 5 per effetto dell? attivazione dei mezzi valvolari 34,35,36,9, la pressione nella camera di spinta 28 va sostanzialmente a zero consentendo cos? lo spostamento del secondo elemento distributore 27 nella posizione di emergenza e, quindi, l?attivazione del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio.
Pi? in particolare, i mezzi di comando 31 comprendono un primo canale di comando 32 comunicante con la camera di spinta 28 e collegabile alla luce secondaria 23 e primi mezzi valvolari 34 azionabili per mettere in comunicazione il primo canale di comando 32 almeno con la luce di scarico 5.
Nelle forme di realizzazione rappresentate nelle figure da 1 a 4, i mezzi di comando 31 comprendono, oltre al primo canale di comando 32 comunicante con la camera di spinta 28, anche un canale di alimentazione 37 comunicante con la luce secondaria 23; i primi mezzi valvolari 34 sono interposti tra il primo canale di comando 32 ed il canale di alimentazione 37 e sono azionabili per mettere selettivamente in comunicazione il primo canale di comando 32 con il canale di alimentazione 37 o con la luce di scarico 5. In questo caso, i primi mezzi valvolari 34 sono del tipo di una valvola a tre vie, due delle quali sono costituite dal primo canale di comando 32 e dal canale di alimentazione 37, mentre la terza ? costituita dal canale di connessione 38 alla luce di scarico 5.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 5, invece, il primo canale di comando 32 ? collegato direttamente con la luce secondaria 23. Pi? in dettaglio, in questa forma di realizzazione, i primi mezzi valvolari 34 sono del tipo di una valvola a due vie, delle quali una ? costituita dal primo canale di comando 32 e l?altra dal canale di connessione 38 alla luce di scarico 5, azionabile per isolare/mettere in comunicazione il primo canale di comando 32 da/con la luce di scarico 5.
In entrambe le forme di realizzazione qui descritte, i primi mezzi valvolari 34 sono preferibilmente del tipo di un?elettrovalvola operativamente collegata ad almeno uno tra il motore ed il -freno di stazionamento del veicolo di traino ed atta a mettere in comunicazione il primo canale di comando 32 con la luce di scarico 5 rispettivamente quando il motore del veicolo di traino ? fermo o quando il freno di stazionamento viene attivato. In entrambe le forme di realizzazione, inoltre, tra la luce secondaria 23 e la camera di spinta 28 ? interposta una strozzatura 39 atta a ridurre la portata del fluido di lavoro verso la camera di spinta stessa, cos? da garantire che la pressione al suo interno si azzeri a seguito dell? attivazione dei mezzi valvolari 34,35,36,9, le luce di scarico 5 (ed i canali ad essa collegati) presentando sezione maggiore.
Opportunamente, il dispositivo 1 comprende anche mezzi di limitazione della pressione, identificati con il numero di riferimento 40 in figura 2, interposti tra la luce secondaria 23 e la seconda sede 22. Pi? in particolare, i mezzi di limitazione della pressione 40 sono atti ad isolare la luce secondaria 23 dalla seconda sede 22 nel caso in cui la pressione del fluido di lavoro che la attraversa superi un valore predefinito.
Preferibilmente, i mezzi di comando 3 1 comprendono anche secondi mezzi valvolari 35 azionabili manualmente da un operatore per mettere in comunicazione il primo canale di comando 32 con la luce di scarico 5.
? secondi mezzi valvolari 35 possono essere previsti in aggiunta o in alternativa, come nel caso di figura 4, ai primi mezzi valvolari 34.
In questa forma di realizzazione, i secondi mezzi valvolari 35 sono movimentabili manualmente tra una prima configurazione, nella quale mettono in comunicazione il canale di alimentazione 37 con il primo canale di comando 32, ed una seconda configurazione, nella quale mettono in comunicazione il primo canale di comando stesso con il canale di connessione 38.
Il corpo 2 pu? inoltre presentare una porta ausiliaria 50, non rappresentata nelle figure, comunicante con il primo canale di comando 32 ed utilizzabile da un operatore per collegarla ad un?utenza esterna al fine di drenare il fluido di lavoro proveniente dalla luce secondaria 23.
Vantaggiosamente, i mezzi di comando 31 comprendono anche terzi mezzi valvolari 36 azionabili per mettere in comunicazione la camera di spinta 28 con la luce di scarico 5 a seguito di un calo di pressione lungo la prima linea 7, ad esempio dovuto ad una rottura lungo la linea di controllo.
Pi? in dettaglio, i mezzi di comando 31 comprendono almeno una terza sede 41 definita nel corpo 2 ed all? interno della quale ? alloggiato scorrevole almeno un elemento attuatore 42 che suddivide la terza sede 41 in una prima camera 4 la comunicante con un primo tratto 7a della prima linea 7 ed in una seconda camera 41b comunicante con un secondo tratto 7b della prima linea stessa e disposto a valle del primo tratto 7a. Tra il primo ed il secondo tratto 7a e 7b ? opportunamente interposto un orifizio calibrato 43 che influenza il tempo di intervento dell?elemento attuatore 42. L?elemento attuatore 42 si sposta in contrasto a mezzi elastici 49 disposti all ? interno della seconda camera 41 b .
I mezzi di comando 31 comprendono, inoltre, un secondo canale di comando 33 comunicante con la camera di spinta 28, un canale di scarico 44 comunicante con la luce di scarico 5; i terzi mezzi valvolari 36 sono atti a mettere in comunicazione/isolare tra loro il secondo canale di comando 33 ed il canale di scarico 44.
Si precisa che il secondo canale di comando 33 ? in comunicazione mediante la camera di spinta 28 con il primo canale di comando 32, la pressione del fluido di lavoro ? quindi la medesima. Ne risulta quindi che la pressione airintemo della camera di spinta 28 si azzera a seguito del collegamento a scarico di ciascuno dei due canali di comando 32, 33.
L?elemento attuatore 42 ? atto a spostarsi, per effetto del raggiungimento di una differenza di pressione predefinita tra il primo ed il secondo tratto 7a e 7b, da una posizione inattiva, nella quale non interagisce con i terzi mezzi valvolari 36, ad una posizione attiva, nella quale interviene sui terzi mezzi valvolari 36 per mettere in comunicazione il secondo canale di comando 33 con il canale di scarico 44, cos? da scaricare il fluido di lavoro contenuto nella camera di spinta 28 e consentire lo spostamento del secondo elemento distributore 27 nella posizione di emergenza.
Pi? particolarmente, i terzi mezzi valvolari 36 comprendono almeno un otturatore 36a che sporge all?interno della seconda camera 41b e che ? atto ad essere intercettato dall?elemento attuatore 42 nel suo spostamento dalla posizione inattiva verso la posizione attiva in modo da mettere in comunicazione il secondo canale di comando 33 con il canale di scarico 44. Opportunamente, la seconda e la terza sede 22 e 41 sono tra loro comunicanti e tra di esse ? interposto un elemento di separazione 45 atto ad isolare fluidodinamicamente le sedi stesse, e l?otturatore 36a ? inserito scorrevole a tenuta all?mtemo dell?elemento di separazione 45.
Preferibilmente, tra il primo tratto 7a e la prima camera 4 la e/o tra il secondo tratto 7b e la seconda camera 41b ? interposta una strozzatura 52 atta a rallentare il tempo di intervento dell?elemento attuatore 42.
Pi? in dettaglio, il tempo di intervento dell?elemento attuatore 42 ? inoltre funzione della rigidezza dei mezzi elastici 49, delle relative aree di spinta su cui agiscono le camere 41a e 41b e della lunghezza della sua corsa.
Vantaggiosamente, la prima sede 3 comprende anche una luce di emergenza 46 ed il primo elemento distributore 9 presenta una posizione di emergenza nella quale la luce di emergenza stessa ? posta in comunicazione con la luce di scarico 5.
Pi? particolarmente, nel caso in cui venga meno il fluido di lavoro proveniente dalla luce principale 4 e, contestualmente, l?operatore azioni i freni del veicolo di traino provocando quindi l?azionamento dei mezzi di pilotaggio 10 ed il conseguente spostamento del primo elemento distributore 9 dalla posizione di riposo verso la posizione di frenatura, la mancanza di pressione nella camera 3 a atta a controbilanciare la forza esercitata dai mezzi elastici 14 comporta un? extracorsa del primo elemento distributore stesso. A seguito di tale extracorsa, il primo elemento distributore 9 contatta l?elemento di riscontro 18, sul quale agiscono ulteriori mezzi elastici 47 atti a contrastare lo spostamento del primo elemento distributore stesso verso la posizione di emergenza. I mezzi elastici 47 sono atti ad assorbire almeno una parte della forza esercitata dai mezzi elastici 14, cos? da rallentare lo spostamento del primo elemento distributore 9 verso la posizione di emergenza.
Gli ulteriori mezzi elastici 47 sono disposti all'interno di una ulteriore camera 53 disposta da parte opposta della prima camera 3 a rispetto all?elemento di riscontro 18.
Preferibilmente, l elemento di riscontro 18 definisce anche un canale di passaggio 54 atto a mettere in comunicazione la prima camera 3 a con l?ulteriore camera 53 e lungo il quale ? definita almeno una strozzatura 55. I mezzi di comando 3 1 comprendono, poi, almeno un canale intermedio 48 comunicante da una parte con la luce di emergenza 46 e dall? altra con il primo canale di comando 32 e quarti mezzi valvolari atti a mettere in comunicazione il primo canale di comando stesso con la luce di scarico 5. In questo caso, in i quarti mezzi valvolari sono definiti dal primo elemento distributore 9 il quale mettendo in comunicazione la luce di emergenza 46 con la luce di scarico 5 nella sua posizione di emergenza consente il drenaggio del fluido di lavoro contenuto nel primo canale di comando 32. In una particolare forma di realizzazione, rappresentata in figura 4, i mezzi di comando 31 possono comprendere anche ulteriori mezzi valvolari 56 disposti lungo il canale intermedio 48 ed atti a rallentare il tempo di intervento del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio.
Gli ulteriori mezzi valvolari 56 sono atti a spostarsi da una prima posizione, nella quale interrompono il collegamento tra la luce di emergenza 46 ed il primo canale di comando 32, ad una seconda posizione, nella quale mettono in comunicazione la luce di emergenza 46 ed il primo canale di comando stesso per consentire il drenaggio del fluido di lavoro dalla camera di spinta 28 verso la luce di scarico 5 a seguito del raggiungimento della posizione di emergenza da parte del primo elemento distributore 9. Pi? particolarmente, gli ulteriori mezzi valvolari 56 comprendono un ulteriore elemento distributore 57 alloggiato scorrevole all?interno di una ulteriore sede 58 definita nel corpo 2 e comunicante da una parte con la luce secondaria 23 e dall?altra con la luce di emergenza 46. L?ulteriore elemento distributore 57 suddivide l?ulteriore sede 58 in due camere tra loro contrapposte e comunicanti mediante una strozzatura 59 ed ? inoltre provvisto di un canale interno 60 atto a mettere in comunicazione la luce di emergenza 46 con il primo canale di comando 32 al raggiungimento della seconda posizione di lavoro.
Il funzionamento del presente trovato ? il seguente.
In condizioni di normale funzionamento, fino a quando i freni del veicolo di traino non vengono azionati, il primo elemento distributore 9 si trova in posizione di riposo, cos? che la luce principale 4 ? posta in comunicazione con la luce di servizio 8 e la luce di frenatura 6 ? posta in comunicazione con la luce di scarico 5.
A seguito dell?azionamento dei freni del veicolo di traino, per effetto della pressione crescente nel canale di pilotaggio 11, l?elemento di pilotaggio 12 agisce sull?elemento di spinta 13 il quale, spostandosi, comprime i mezzi elastici 14 che, di conseguenza, spingono mediante l?elemento di collegamento 15 il primo elemento distributore 9 verso la posizione di frenatura. A seguito dello spostamento del primo elemento distributore 9 si verifica la strozzatura del collegamento tra la luce principale 4 e la luce di servizio 8, provocando cos? l?incremento della pressione nella luce principale stessa. Raggiunta la posizione di frenatura, la luce principale 4 viene messa in comunicazione con la luce di frenatura 6. Il primo elemento distributore 9 raggiunge quindi una posizione di equilibrio nella quale la forza esercitata dai mezzi elastici 14 ? bilanciata dalla forza dovuta alla pressione nelle camere 3 a e 3b ed ai mezzi elastici 17.
In questa condizione di funzionamento viene inviato fluido in pressione al' impianto di frenatura del rimorchio attraverso la prima linea 7.
Nel caso in cui, durante la frenatura, il motore del veicolo di traino si arrestasse, i mezzi valvolari imidirezionali 51 disposti in corrispondenza della luce principale 4 impediscono il deflusso del fluido di lavoro in pressione dall? impianto di frenatura del rimorchio verso la sorgente di alimentazione.
Parallelamente o in alternativa al comando esercitato mediante i mezzi di pilotaggio 10, azionando la leva del freno a mano si porta la leva 20 dalla prima posizione di lavoro nella seconda posizione di lavoro provocando di conseguenza lo spostamento dell?elemento di spinta 13 e, quindi, la frenatura del rimorchio.
In condizioni di marcia, inoltre, il secondo elemento distributore 27 si dispone nella posizione di normale funzionamento, nella quale la luce supplementare 25 ? posta in comunicazione con la luce secondaria 23, in modo tale da mantenere disattivato il freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio.
In questa condizione, la camera di spinta 28 ? collegata, mediante il primo canale di comando 32 con la luce secondaria 23, in modo tale che la pressione al suo interno sia tale da vincere la forza esercitata dai mezzi elastici 30.
Pi? in dettaglio, nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure da 1 a 4, il primo canale di comando 32 ? posto in comunicazione con il canale di alimentazione 37 mediante l?elettrovalvola 34 quando il motore del veicolo di traino risulta attivo mentre, a seguito del suo spegnimento, ad esempio dopo un intervallo di tempo predefinito nel caso in cui la pressione lungo la linea supplementare non si azzeri rapidamente, o dell?azionamento del relativo freno di stazionamento, l elettrovalvola stessa mette in comunicazione il primo canale di comando 32 con il canale di connessione 38, consentendo cos? di scaricare il fluido di lavoro contenuto nella camera di spinta 28 e permettendo al secondo elemento distributore 27 di spostarsi verso la posizione di emergenza. Come sopra descritto, tale spostamento comporta l?attivazione del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 5, invece, il primo canale di comando 32 risulta costantemente in comunicazione c?n la luce secondaria 23 e l?elettrovalvola 34, che in condizione di normale funzionamento (ovvero con il motore del veicolo di traino funzionante) mantiene isolato il primo canale di comando 32 dalla luce di scarico 5, ? atta a mettere in comunicazione il primo canale di comando 32 con la luce di scarico stessa a seguito dello spegnimento del motore del veicolo di traino o dell? azionamento del suo freno di stazionamento, in modo tale da drenare il fluido di lavoro proveniente dalla luce secondaria 23 e consentire l?azionamento del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio. Il collegamento a scarico del fluido di lavoro contenuto nella camera di spinta 28 pu? altres? essere ottenuto nei seguenti modi: mediante azionamento manuale dei secondi mezzi valvolari 35, mediante il collegamento di un?utenza esterna alla porta ausiliaria 50, mediante i terzi mezzi valvolari 36 a seguito di un calo di pressione generato dalla perdita del fluido di lavoro lungo la prima linea 7, oppure mediante il raggiungimento della posizione di frenatura da parte del primo elemento distributore 9 a seguito della mancanza di alimentazione del fluido di lavoro dalla luce principale 4.
Pi? in particolare, nel caso in cui si verifichi la caduta di pressione del fluido di lavoro lungo la prima linea 7, l?elemento attuatore 42 si sposta fino a contattare l?otturatore 36a, in modo tale da mettere in comunicazione il secondo canale di comando 33 con il canale di scarico 44 e, quindi, con la luce di scarico 5.
Nel caso in cui a seguito della frenatura del veicolo di traino non sia possibile ottenere la frenatura del rimorchio per mancanza di alimentazione del fluido in pressione attraverso la luce principale 4, il primo elemento distributore 9 compie un? extracorsa verso l?elemento di riscontro 18 e si porta nella posizione di emergenza mettendo cos? in comunicazione la luce di emergenza 46, e di conseguenza anche il primo canale di comando 32 mediante il canale intermedio 48, con la luce di scarico 5.
Si ? in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il dispositivo oggetto della presente invenzione consente l?attivazione del freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio in qualsiasi condizione di emergenza.
In particolare, la presenza di un?elettrovalvola operativamente collegata al sistema di controllo del motore del veicolo di traino consente l?azionamento del freno automatico e/o di stazionamento dei rimorchio anche nel caso in cui lo spegnimento del motore del veicolo di traino non comporti l?automatico azzeramento della pressione lungo la linea supplementare.
Ancora, il dispositivo oggetto della presente invenzione consente la frenatura di emergenza del rimorchio in tre distinte condizioni, ovvero in caso di mancata alimentazione del fluido di lavoro attraverso la luce principale, in caso di perdite lungo l?impianto di frenatura del rimorchio o in caso di comando meccanico tramite la leva del freno a mano.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) per il controllo della frenatura di un rimorchio, comprendente un corpo (2) nel quale ? ricavata almeno una prima sede (3) comunicante con almeno una luce principale (4) collegabile ad una sorgente di un fluido di lavoro ad una prima pressione, con almeno una luce di scarico (5) del fluido di lavoro, con almeno una luce di frenatura (6) comunicante con una prima linea (7) collegabile all? impianto di frenatura di un rimorchio; almeno un primo elemento distributore (9) alloggiato scorrevole all'interno di detta prima sede (3) e mobile tra almeno una posizione di riposo, nella quale detta luce di frenatura (6) ? posta in comunicazione con detta luce di scarico (5), ed almeno una posizione di frenatura, nella quale detta luce principale (4) ? posta in comunicazione con detta luce di frenatura (6); - mezzi di pilotaggio (10) di detto primo elemento distributore (9) collegabili all?impianto di frenatura di un veicolo di traino; caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una seconda sede (22) definita in detto corpo (2) e comunicante con almeno una luce secondaria (23) collegabile ad una sorgente del fluido di lavoro ad una seconda pressione, con detta luce di scarico (5) e con almeno una luce supplementare (25) comunicante con una seconda linea (26) collegabile al freno automatico e/o di stazionamento del rimorchio; almeno un secondo elemento distributore (27) alloggiato scorrevole al'interno di detta seconda sede (22) e mobile tra una posizione di normale funzionamento, nella quale detta luce supplementare (25) ? posta in comunicazione con detta luce secondaria (23), ed una posizione di emergenza, nella quale detta luce supplementare (25) ? posta in comunicazione con detta luce di scarico (5); e caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comando (31) dello spostamento di detto secondo elemento distributore (27) da detta posizione di normale funzionamento a detta posizione di emergenza.
  2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che su detto secondo elemento distributore (27) agiscono, da parti opposte, una camera di spinta (28) ed una camera di contrasto (29), dove all?interno di quest?ult?ma sono alloggiati mezzi elastici (30) atti a spingere il secondo elemento distributore stesso verso la posizione di emergenza, e dal fatto che detti mezzi di comando (31) comprendono almeno un canale di comando (32, 33) comunicante con detta camera di spinta (28), collegabile a detta luce secondaria (23) e a detta luce di scarico (5), e mezzi valvolari (34, 35, 36, 9) azionabili almeno per mettere in comunicazione detto canale di comando (32, 33) con detta luce di scarico (5) in modo da consentire lo spostamento di detto secondo elemento distributore (27) nella posizione di emergenza.
  3. 3) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un canale di alimentazione (37) comunicante con detta luce secondaria (23) e dal fatto che detti mezzi di comando (32, 33) comprendono un primo canale di comando (32) comunicante con detta camera di spinta (28) e primi mezzi valvolari (34) azionabili per mettere selettivamente in comunicazione detto primo canale di comando (32) con detto canale di alimentazione (37) o con detta luce di scarico (5).
  4. 4) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando (32, 33) comprendono un primo canale di comando (32) direttamente comunicante con detta luce secondaria (23) e primi mezzi valvolari (34) azionabili per mettere in comunicazione detto primo canale di comando (32) con detta luce di scarico (5).
  5. 5) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una strozzatura (39) interposta tra detta luce secondaria (23) e detta camera di spinta (28).
  6. 6) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi valvolari (34) sono del tipo di un?elettrovalvola operativamente collegabile ad almeno uno tra il motore od il freno di stazionamento del veicolo di traino ed atta a mettere in comunicazione detto primo canale di comando (32) con detta luce di scarico (5) a seguito dell?arresto del motore stesso o dell?azionamento del freno di stazionamento.
  7. 7) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando (31) comprendono almeno secondi mezzi valvolari (35) azionabili manualmente per mettere in comunicazione detto primo canale di comando (32) con detta luce di scarico (5).
  8. 8) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) presenta una porta ausiliaria (50) comunicante con detto primo canale di comando (32) e collegabile ad un?utenza esterna per il drenaggio del fluido di lavoro proveniente da detta luce secondaria (23).
  9. 9) Dispositivo (1) secondo una o piu delle rivendicazioni da 2 a 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando (31) comprendono terzi mezzi valvolari (36) azionabili per mettere in comunicazione detta camera di spinta (28) con detta luce di scarico (5) a seguito del raggiungimento di un calo di pressione predefinito lungo detta prima linea (7) generato dalla portata del fluido di lavoro verso il rimorchio.
  10. 10) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando (31) comprendono almeno una terza sede (41) all? interno della quale ? alloggiato scorrevole almeno un elemento attuatore (42) che suddivide la terza sede stessa in una prima camera (4 la) comunicante con un primo tratto (7a) di detta prima linea (7) ed una seconda camera (41b) comunicante con un secondo tratto (7b) di detta prima linea (7) disposto a valle di detto primo tratto (7a) e tra i quali ? interposto almeno un orifizio calibrato (43), almeno un secondo canale di comando (33) comunicante con detta camera di spinta (28) ed almeno un canale di scarico (44) comunicante con detta luce di scarico (5), detti terzi mezzi valvolari (36) essendo atti a mettere in comunicazione/isolare tra loro detto secondo canale di comando (33) e detto canale di scarico (44), e detto elemento attuatore (42) essendo atto a spostarsi, in contrasto a mezzi elastici (49) disposti in detta seconda camera (41b), da una posizione inattiva verso una posizione attiva, nella quale interviene su detti terzi mezzi valvolari (36) per metere in comunicazione detto secondo canale di comando (33) e detto canale di scarico (44) a seguito del raggiungimento di una differenza di pressione predefinita tra detti primo e secondo tratto (7 a, 7b).
  11. 11) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fato che detti terzi mezzi valvolari (36) comprendono almeno un otturatore (36a) sporgente all? interno di deta seconda camera (41b) ed atto ad essere intercettato da deto elemento attuatore (42) nel suo spostamento dalla posizione inattiva verso la posizione attiva in modo da metere in comunicazione tra loro deto secondo canale di comando (33) e deto canale di scarico (44).
  12. 12) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fato di comprendere almeno un elemento di separazione (45) interposto tra detta seconda e detta terza sede (22, 41) e dal fatto che detto otturatore (36a) ? inserito scorrevole a tenuta all?interno di detto elemento di separazione (45).
  13. 13) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fato di comprendere almeno una strozzatura (52) interposta tra detto primo trato (7a) e detta prima camera (4 la) e/o tra deto secondo trato (7b) e deta seconda camera (41b).
  14. 14) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fato che detta prima sede (3) comprende almeno una luce di emergenza (46), dal fato che detti mezzi di comando (31) comprendono almeno un canale intermedio (48) interposto tra detta luce di emergenza (46) e detto primo canale di comando (32), e dal fato che detto primo elemento distributore (9) presenta una posizione di emergenza nella quale detta luce di emergenza (46) ? posta in comunicazione con detta luce di scarico (5), detto primo elemento distributore (9) definendo quarti mezzi valvolari di detti mezzi di comando (31).
  15. 15) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di riscontro (18) disposto alPintemo di detta prima sede (3) e contro il quale si appoggia detto primo elemento distributore (9) nella sua corsa verso la posizione di emergenza e dal fatto di comprendere ulteriori mezzi elastici (47) agenti su detto elemento di riscontro (18) per contrastare lo spostamento del primo elemento distributore stesso verso la posizione di emergenza.
  16. 16) Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che alPintemo di detta prima sede (3) sono definite due camere (3 a, 3b), di cui una prima camera (3 a) ed una seconda camera (3b), che agiscono su detto primo elemento distributore (9) da parti opposte dello stesso, alPintemo di detta prima camera (3a) essendo disposti mezzi elastici (17) atti a contrastare lo spostamento del primo elemento distributore stesso verso la posizione di frenatura, dal fatto che detti ulteriori mezzi elastici (47) sono alloggiati alPintemo di una ulteriore camera (53) disposta da parte opposta di detta prima camera (3a) rispetto a detto elemento di riscontro (18), e dal fatto che l?elemento di riscontro stesso definisce almeno un canale di passaggio (54) atto a mettere in comunicazione detta prima camera (3 a) con detta ulteriore camera (53) e provvisto di almeno una strozzatura (55).
  17. 17) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 14 a 16, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando (31) comprendono ulteriori mezzi valvolari (56) disposti lungo detto canale intermedio (48) ed atti a spostarsi da una prima posizione, nella quale interrompono il collegamento tra detta luce di emergenza (46) e detto primo canale di comando (32), verso una seconda posizione, nella quale mettono in comunicazione detta luce di emergenza (46) e detto primo canale di comando (32) per consentire il drenaggio del fluido di lavoro da detta camera di spinta (28) verso detta luce di scarico (5) a seguito del raggiungimento della posizione di emergenza da parte di detto primo elemento distributore (9), detti ulteriori mezzi valvolari (56) comprendendo almeno un ulteriore elemento distributore (57) alloggiato scorrevole airintemo di una ulteriore sede (58) definita in detto corpo (2) e comunicante da una parte con detta luce secondaria (23) e dall?altra con detta luce di emergenza (46), detto ulteriore elemento distributore (57) comprendendo un canale interno (60) atto a mettere in comunicazione, in detta seconda posizione, detto primo canale di comando (32) con detta luce di emergenza (46).
  18. 18) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi valvolari unidirezionali (51) disposti in corrispondenza di detta luce principale (4) ed atti ad impedire il ritorno del fluido di lavoro verso detta sorgente.
  19. 19) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di pilotaggio (10) comprendente almeno un canale di pilotaggio (11) collegabile all? impianto di frenatura del veicolo di traino ad agente su almeno un elemento di pilotaggio (12) atto ad interagire con detto primo elemento distributore (9) mediante mezzi elastici (14) e dal fatto di comprendere mezzi di controllo (19) meccanico azionabili per comandare lo spostamento di detto primo elemento distributore (9) dalla posizione di riposo verso la posizione di frenatura, dove detti mezzi di controllo (19) comprendono almeno una leva (20) collegabile al freno a mano del veicolo di traino ed atta ad interagire con detto elemento di pilotaggio (12) per interposizione di mezzi elastici intermedi (61) liberi od aventi precarico inferiore a quello dei mezzi elastici (14) agenti su detto primo elemento distributore (9), detta leva (20) essendo mobile tra una prima posizione di lavoro, nella quale detto primo elemento distributore (9) ? libero di muoversi, ed una seconda posizione di lavoro, nella quale detto primo elemento distributore (12) viene spinto nella posizione di frenatura.
  20. 20) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di limitazione della pressione (40) interposti tra detta luce secondaria (23) e detta seconda sede (22).
  21. 21) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima sede (3) ? comunicante con almeno una tra una porta di servizio (8) collegabile ad almeno un?utenza esterna ed una porta di load sensing.
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