ITMO20100313A1 - Attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno - Google Patents

Attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno Download PDF

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ITMO20100313A1
ITMO20100313A1 IT000313A ITMO20100313A ITMO20100313A1 IT MO20100313 A1 ITMO20100313 A1 IT MO20100313A1 IT 000313 A IT000313 A IT 000313A IT MO20100313 A ITMO20100313 A IT MO20100313A IT MO20100313 A1 ITMO20100313 A1 IT MO20100313A1
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IT
Italy
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semi
finished product
equipment
cutting
support plane
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IT000313A
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English (en)
Inventor
Ermanno Berselli
Original Assignee
Studio Berselli S A S Di Enrico Be Rselli E C
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27CPLANING, DRILLING, MILLING, TURNING OR UNIVERSAL MACHINES FOR WOOD OR SIMILAR MATERIAL
    • B27C5/00Machines designed for producing special profiles or shaped work, e.g. by rotary cutters; Equipment therefor
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27FDOVETAILED WORK; TENONS; SLOTTING MACHINES FOR WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES
    • B27F1/00Dovetailed work; Tenons; Making tongues or grooves; Groove- and- tongue jointed work; Finger- joints
    • B27F1/005Machines or devices for working mitre joints with uneven ends

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Description

Descrizione di Breveto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“ATTREZZATURA PER LA REALIZZAZIONE DI ELEMENTI ANGOLARI IN LEGNO”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno.
Come noto, nella realizzazione di infissi, serramenti, telai per finestre, porte etc..., vi è generalmente la necessità di vincolare tra loro degli elementi aventi una diversa orientazione spaziale.
Più in dettaglio, ad esempio nella realizzazione di finestre o porte a vetri, per realizzare il telaio della finestra o della porta occorre associare in modo solidale degli elementi disposti tra loro ortogonalmente.
In questi casi, è possibile associare tra loro le estremità di tali elementi secondo svariate metodologie.
Una prima metodologia prevede di associare Γ estremità di un elemento con la superficie laterale dell’elemento adiacente. In questo caso, gli elementi che vengono vincolati tra loro mantengono una conformazione sostanzialmente parallelepipeda.
Una seconda metodologia prevede, invece, la sagomatura degli elementi da vincolare, in modo tale che questi ultimi possano essere associati tra loro mediante le rispettive estremità.
In quest’ultimo caso occorre pertanto eseguire una o più lavorazioni al fine di rendere le estremità degli elementi da accoppiare tra loro compatibili. Queste lavorazioni vengono generalmente eseguite manualmente o facendo uso di apposite attrezzature che provvedono a tagliare gli elementi da associare mediante un piano inclinato rispetto allo sviluppo longitudinale dell’ elemento stesso.
Le estremità degli elementi da associare tra loro possono poi essere reciprocamente vincolate mediante incollaggio, mediante mezzi di fissaggio ausiliari (quali chiodi o simili) o mediante altre soluzioni di tipo noto al tecnico del settore.
Questa metodologia di lavorazione presenta alcuni inconvenienti.
Infatti, l’associazione reciproca degli elementi da vincolare risulta spesso difficoltosa e poco pratica, a causa della difficoltà nel fare combaciare in modo preciso le loro estremità. Questo si ripercuote generalmente anche sull’aspetto estetico dell’ intelaiatura così realizzata.
Un altro inconveniente legato all’impiego di questa metodologia di lavorazione consiste nel fatto che l’associazione reciproca delle estremità di questi elementi può risultare anche molto dispendiosa in termini di tempo e la sua corretta riuscita può dipendere sensibilmente dalle capacità dell’operatore che la esegue.
Inoltre, poiché l’accoppiamento reciproco degli elementi così realizzati risulta poco agevole e richiede spesso lunghi tempi di esecuzione, ne consegue anche che la produttività, e quindi il rendimento delle attrezzature utilizzate, risulta bassa.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare una atrezzatura ed un procedimento per la realizzazione di elementi angolari in legno che consenta di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
La presente invenzione si propone in particolare di escogitare una attrezzatura che consenta di sagomare in modo pratico e veloce le estremità degli elementi da associare per la realizzazione di profili angolari di porte, finestre o simili, e soprattutto che consentano di realizzare una sagomatura tale da facilitare il successivo accoppiamento degli elementi.
Uno scopo del presente trovato è dunque quello di escogitare un’attrezzatura che consenta di sagomare degli elementi in legno in modo tale che essi possano essere accoppiati in modo agevole e veloce per definire il profilo angolare di una finestra, una porta o simile, semplificando così sensibilmente tale operazione rispetto alle procedure note e rendendola indipendente dalle capacità dell’operatore.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di incrementare sensibilmente la produzione, sia degli elementi lavorati sia dei telai assemblati, rispetto alle tecnologie note.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare una attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno, caraterizzata dal fatto di comprendere:
- almeno una linea di movimentazione di almeno un semilavorato di legno avente forma allungata, detta linea di movimentazione comprendendo un piano di supporto di detto semilavorato;
- primi mezzi di taglio atti ad effettuare, in corrispondenza di una prima estremità di detto semilavorato, un primo taglio inclinato rispetto a detto piano di supporto, detto primo taglio definendo almeno una prima sporgenza su detto semilavorato;
- primi mezzi di incisione atti ad effettuare, in corrispondenza di detta prima estremità, un secondo taglio sostanzialmente ortogonale a detto piano di supporto, detto secondo taglio definendo almeno una prima rientranza su detto semilavorato;
- secondi mezzi di taglio atti ad effettuare, in corrispondenza di una seconda estremità di detto semilavorato contrapposta a detta prima estremità, un terzo taglio inclinato rispetto a detto piano di supporto, detto terzo taglio definendo almeno una seconda sporgenza sostanzialmente allineata a detta prima rientranza;
- secondi mezzi di incisione atti ad effettuare, in corrispondenza di detta seconda estremità, un quarto taglio sostanzialmente ortogonale a detto piano di supporto, detto quarto taglio definendo almeno una seconda rientranza sostanzialmente allineata a detta prima sporgenza, dette prima e seconda sporgenza essendo inseribili, rispettivamente, nella seconda e nella prima rientranza di un altro semilavorato.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in alzato laterale di una attrezzatura secondo il trovato;
la figura 2 è una vista in alzato frontale del particolare della zona di scarico della attrezzatura di figura 1 ;
la figura 3 è una vista in assonometria della prima estremità di un semilavorato in legno;
la figura 4 è una vista in assonometria del semilavorato di figura 3 a seguito della esecuzione del primo taglio;
la figura 5 è una vista in assonometria del semilavorato di figura 3 a seguito dell’esecuzione del secondo taglio;
la figura 6 è una vista in assonometria della seconda estremità del semilavorato di figura 3 a seguito della esecuzione del terzo taglio;
la figura 7 è una vista in assonometria del semilavorato di figura 6 a seguito della esecuzione del quarto taglio;
la figura 8 è una vista in assonometria della fase di accoppiamento di due semilavorati.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un’attrezzatura per la realizzazione di elementi angolari in legno, particolarmente per Γ ottenimento di profili angolari di porte, finestre o simili.
L’attrezzatura 1 comprende almeno una linea di movimentazione 2 lungo una direzione di avanzamento, identificata nelle figure con la freccia 3, di un semilavorato L di legno avente forma allungata. La linea di movimentazione 2 comprende un telaio portante 4 ed un piano di supporto 5 del semilavorato L. Il piano di supporto 5, ad esempio definito da una pluralità di rulli, è di tipo motorizzato.
Vantaggiosamente, F attrezzatura 1 è provvista di primi mezzi di intestazione 6 atti a tagliare il semilavorato L in prossimità di una sua prima estremità L’ longitudinale lungo un piano di taglio sostanzialmente ortogonale al piano di supporto 5 ed allo sviluppo longitudinale del semilavorato stesso.
Più particolarmente, l’attrezzatura 1 comprende primi mezzi di azionamento, non visibili in dettaglio nelle figure, di detti primi mezzi di intestazione 6 lungo una prima direzione di intestazione 8 sostanzialmente verticale.
I primi mezzi di intestazione 6 sono disposti in prossimità di un’estremità 5a del piano di supporto 5 ed intersecano quindi, durante il loro movimento lungo la prima direzione di intestazione 8, il prolungamento ideale del piano di supporto stesso.
I primi mezzi di intestazione 6 consentono, quindi, di definire in modo esatto la posizione della prima estremità L’ del semilavorato L.
Preferibilmente, i primi mezzi di intestazione 6 sono del tipo di una lama di taglio.
Secondo il trovato, l’attrezzatura 1 comprende, poi, primi mezzi di taglio 9 mobili lungo una prima direzione di taglio 10 inclinata rispetto al piano di supporto 5 in modo da effettuare, in corrispondenza della prima estremità L’, un primo taglio inclinato rispetto allo sviluppo longitudinale del semilavorato L e da definire almeno una prima sporgenza P’ su di esso. Preferibilmente, il primo taglio è inclinato rispetto al piano di supporto 5 di un angolo sostanzialmente pari a 457135°. Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione nelle quali il primo taglio così realizzato presenta un’inclinazione differente.
Vantaggiosamente, rattrezzatura 1 comprende primi mezzi di movimentazione 1 1 dei primi mezzi di taglio 9 lungo la prima direzione di taglio 10. Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1, la prima direzione di taglio 10 è sostanzialmente inclinata rispetto al piano di supporto 5 di una angolo sostanzialmente pari a 457135°.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, i primi mezzi di movimentazione 11 sono del tipo di una slitta e comprendono un elemento di guida Ila, che si sviluppa lungo la prima direzione di taglio 10, ed un elemento scorrevole llb, associato all’elemento di guida Ila e supportante i primi mezzi di taglio 9. In questa preferita forma di realizzazione, il primo taglio viene effettuato mediante lo spostamento dei primi mezzi di taglio 9 dall’alto verso il basso.
Opportunamente, i primi mezzi di taglio 9 sono disposti in prossimità deH’estremità 5a del piano di supporto 5 e sono atti ad intersecare, durante il loro spostamento lungo la prima direzione di taglio 10, il prolungamento ideale del piano di supporto stesso. Per completare il primo taglio, i primi mezzi di taglio 9 scendono, quindi, ad una quota sostanzialmente inferiore di quella del piano di supporto 5.
Più particolarmente, i primi mezzi di taglio 9 comprendono una pluralità di utensili di taglio, ad esempio di lame di taglio, tra loro distanziati ed atti a definire sulla prima estremità L’ del semilavorato L almeno una prima coppia di sporgenze P’, come visibile in figura 4.
Secondo il trovato, F attrezzatura 1 comprende anche primi mezzi di incisione 12 mobili lungo una prima direzione di incisione 13 sostanzialmente ortogonale al piano di supporto 5 ed atti ad effettuare, in corrispondenza della prima estremità L’, un secondo taglio sostanzialmente ortogonale allo sviluppo longitudinale del semilavorato L in modo da definire almeno una prima rientranza R’ su di esso.
Preferibilmente, i primi mezzi di incisione 12 comprendono una pluralità di utensili di taglio, ad esempio delle lame di taglio non visibili nelle figure in allegato, tra loro distanziati in modo da definire sulla prima estremità L’ del semilavorato L almeno una prima coppia di rientranze R\ Vantaggiosamente, l’attrezzatura 1 comprende primi mezzi per lo spostamento 14 dei primi mezzi di incisione 12 lungo la prima direzione di incisione 13. 1 primi mezzi per lo spostamento 14 possono essere costituiti, ad esempio, da un sollevatore di tipo noto al tecnico del settore.
Più in dettaglio, i primi mezzi di incisione 12 sono disposti in prossimità delFestremità 5a del piano di supporto 5 e sono atti ad intersecare il prolungamento ideale del piano di supporto stesso durante il loro spostamento lungo la prima direzione di incisione 13.
Opportunamente, l’attrezzatura 1 comprende secondi mezzi di intestazione 16 atti a tagliare il semilavorato L in corrispondenza della sua seconda estremità L”, opposta alla prima estremità L’, secondo un piano di taglio sostanzialmente ortogonale al piano di supporto 5 ed allo sviluppo longitudinale del semilavorato stesso.
Più particolarmente, l’attrezzatura 1 comprende secondi mezzi di azionamento, non visibili in dettaglio nelle figure, dei secondi mezzi di intestazione 16 lungo una seconda direzione di intestazione 18 sostanzialmente verticale.
I secondi mezzi di intestazione 16 sono disposti in prossimità dell’estremità 5 a del piano di supporto 5 ed intersecano quindi, durante il loro movimento lungo la seconda direzione di intestazione 18, il prolungamento ideale del piano di supporto stesso.
I secondi mezzi di intestazione 16 possono coincidere con i primi mezzi di intestazione 6 oppure possono essere distinti da essi.
Preferibilmente, i secondi mezzi di intestazione 16 sono del tipo di una lama di taglio.
Secondo il trovato, l’attrezzatura 1 comprende, poi, secondi mezzi di taglio 19 mobili lungo una seconda direzione di taglio 20 inclinata rispetto al piano di supporto 5 in modo da effettuare, in corrispondenza della seconda estremità L” longitudinale del semilavorato L, un terzo taglio inclinato rispetto allo sviluppo longitudinale del semilavorato stesso e da definire almeno una seconda sporgenza P” su di esso.
I secondi mezzi di taglio 19 sono disposti in modo tale che la seconda sporgenza P” sia sostanzialmente allineata alla prima rientranza R’. La seconda sporgenza P” di un semilavorato L è quindi destinata ad inserirsi nella prima rientranza R’ di un altro semilavorato L.
Più particolarmente, i secondi mezzi di taglio 19 comprendono una pluralità di utensili di taglio, ad esempio di lame di taglio, tra loro distanziati ed atti a definire sulla seconda estremità L” del semilavorato L, definita dal taglio effettuato dai secondi mezzi di intestazione 16, almeno una seconda coppia di sporgenze P” sostanzialmente allineate alla prima coppia di rientranze R’ del medesimo semilavorato L.
Preferibilmente, il terzo taglio è inclinato rispetto al piano di supporto 5 di un angolo sostanzialmente pari a 45°/135°. Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione nelle quali il terzo taglio così realizzato presenti un’inclinazione differente.
Opportunamente, al fine di consentire l’accoppiamento reciproco di due semilavorati L, il primo ed il terzo taglio realizzati sul medesimo semilavorato L si sviluppano lungo due direzioni tra loro incidenti.
Vantaggiosamente, l’attrezzatura 1 comprende secondi mezzi di movimentazione 21 dei secondi mezzi di taglio 19 lungo la seconda direzione di taglio 20. Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1, la seconda direzione di taglio 20 è sostanzialmente inclinata rispetto al piano di supporto 5 di un angolo sostanzialmente pari a 45°/135°.
I secondi mezzi di taglio 19 sono distinti dai primi mezzi di taglio 9, mentre i secondi mezzi di movimentazione 21 possono coincidere con i primi mezzi di movimentazione 11 oppure possono essere distinti da essi.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, i secondi mezzi di movimentazione 21 sono del tipo di una slitta e comprendono un elemento di guida 2 la, che si sviluppa lungo la seconda direzione di taglio 20, ed un elemento scorrevole 21b, associato all’elemento di guida 21a e supportante i secondi mezzi di taglio 19. In questa preferita forma di realizzazione, il terzo taglio viene effettuato mediante lo spostamento dei secondi mezzi di taglio 19 dall’alto verso il basso.
Opportunamente, i secondi mezzi di taglio 19 sono disposti in prossimità dell’estremità 5a del piano di supporto 5 e sono atti ad intersecare, durante il loro spostamento lungo la seconda direzione di taglio 20, il prolungamento ideale del piano di supporto stesso. Per completare il terzo taglio, i secondi mezzi di taglio 19 scendono, quindi, ad una quota sostanzialmente inferiore di quella del piano di supporto 5.
Secondo il trovato, rattrezzatura 1 comprende anche secondi mezzi di incisione 22 mobili lungo una seconda direzione di incisione 23 sostanzialmente ortogonale al piano di supporto 5 ed atti ad effettuare, in corrispondenza della seconda estremità L”, un quarto taglio sostanzialmente parallelo allo sviluppo longitudinale del semilavorato L in modo da definire almeno una seconda rientranza R” su di esso. I secondi mezzi di incisione 22 sono disposti in modo tale che la seconda rientranza R” sia sostanzialmente allineata alla prima sporgenza P’ definita sul medesimo semilavorato L. La prima sporgenza P’ di un semilavorato L è quindi destinata ad inserirsi nella seconda sporgenza R” di un altro semilavorato L.
Preferibilmente, i secondi mezzi di incisione 22 comprendono una pluralità di utensili di taglio, ad esempio delle lame di taglio non visibili nelle figure in allegato, tra loro distanziati in modo da definire sulla seconda estremità L” del semilavorato L almeno una seconda coppia di rientranze R” sostanzialmente allineate alla prima coppia di sporgenze P’ definita sul medesimo semilavorato L.
La prima coppia di sporgenze P’ di un semilavorato L è quindi destinata ad inserirsi all’ interno di una seconda coppia di rientranze R” definita su un altro semilavorato L.
Vantaggiosamente, l’attrezzatura 1 comprende secondi mezzi per lo spostamento 24 dèi secondi mezzi di incisione 22 lungo la seconda direzione di incisione 23. I secondi mezzi per lo spostamento 24 possono essere costituiti, ad esempio, da un sollevatore di tipo noto al tecnico del settore.
I secondi mezzi di incisione 22 sono distinti dai primi mezzi di incisione 12 mentre i secondi mezzi per lo spostamento 24 possono coincidere con i primi mezzi per lo spostamento 14 oppure possono essere distinti da essi. Più in dettaglio, i secondi mezzi di incisione 22 sono disposti in prossimità dell’estremità 5a del piano di supporto 5 e sono atti ad intersecare il prolungamento ideale del piano di supporto stesso durante il loro spostamento lungo la seconda direzione di incisione 23.
Vantaggiosamente, la linea di movimentazione 2 comprende, lungo almeno un tratto del piano di supporto 5, mezzi di trattenimento 25 del semilavorato L.
Più particolarmente, i mezzi di trattenimento 25 comprendono almeno una porzione fissa 25a ed almeno una porzione mobile 25b tra loro sovrapposte, dove la porzione mobile 25b è movimentabile verticalmente rispetto alla porzione fissa 25a in funzione delle dimensioni del semilavorato L.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la parte fissa 25a è costituita da una pluralità di elementi pressori atti a contattare la faccia superiore del semilavorato L, mentre la parte mobile 25b è costituita dal piano di supporto 5. Il piano di supporto 5 è quindi movimentabile verticalmente mediante mezzi di azionamento 26, ad esempio uno o più cilindri fluidodinamici, per variare la sua quota rispetto agli elementi pressori 25a in funzione delle dimensioni del semilavorato L.
Non si escludono tutavia differenti forme di realizzazione nelle quali il piano di supporto 5 è fisso e sono invece gli elementi pressori 25a ad essere mobili verticalmente rispetto ad esso.
La conformazione della linea di movimentazione 2 e la disposizione dei mezzi di intestazione 6 e 16, dei mezzi di taglio 9 e 19, dei mezzi di incisione 12 e 22 è quindi tale da consentire a tali mezzi di intersecare, durante il loro spostamento, il prolungamento ideale del piano di supporto 5.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata in figura 1, rattrezzatura 1 comprende una prima stazione 27 di lavoro, comprendente almeno uno tra i primi mezzi di intestazione 6, i primi mezzi di taglio 9 ed i primi mezzi di incisione 12, ed una seconda stazione 28 di lavoro, comprendente almeno uno tra i secondi mezzi di intestazione 16, i secondi mezzi di taglio 19 ed i secondi mezzi di incisione 22, disposta a valle della prima stazione 27 rispetto al verso di avanzamento del semilavorato L. Preferibilmente, la prima stazione 27 comprende i primi mezzi di intestazione 6, i primi mezzi di taglio 9 e i primi mezzi di incisione 12 e la seconda stazione 28 comprende i secondi mezzi di intestazione 16, i secondi mezzi di taglio 19 ed i secondi mezzi di incisione 22.
Opportunamente, sia la prima che la seconda stazione 27 e 28 comprendono una rispettiva linea di movimentazione 2 e, quindi, un rispettivo piano di supporto 5 del semilavorato L.
In questa forma di realizzazione, come visibile dalla figura 1, la prima e la seconda direzione di taglio 10 e 20 sono tra loro incidenti. La prima e la seconda direzione di taglio 10 e 20 formano quindi, rispetivamente, un angolo di 45° e di 135° con il relativo piano di supporto 5.
Vantaggiosamente, l’attrezzatura 1 comprende almeno una stazione di passaggio 29 del semilavorato L dalla prima stazione 27 alla seconda stazione 28.
La stazione di passaggio 29 è quindi interposta tra la prima e la seconda stazione 27 e 28 di lavoro e comprende una linea di trasporto 30 del semilavorato L lungo la direzione di avanzamento 3 provvista di un piano di appoggio 31 del semilavorato L. Il piano di appoggio 31 è di tipo motorizzato ed è costituito, ad esempio, da un nastro trasportatore o da una pluralità di rulli.
Opportunamente, anche la linea di trasporto 30 comprende mezzi di trattenimento 25 del semilavorato L. Così come descritto precedentemente per la linea di movimentazione 2, anche nel caso della linea di trasporto 30 la porzione fissa 25a è costituita da una pluralità di elementi pressori, destinati a contattare la faccia superiore del semilavorato L, e la porzione mobile 25b è costituita dal piano di appoggio 31, destinato a contattare la faccia inferiore del semilavorato L.
Anche in questo caso, la stazione di passaggio 29 comprende mezzi di azionamento 26, ad esempio uno o più cilindri fluidodinamici, atti a movimentare verticalmente il piano di appoggo 31.
Vantaggiosamente, la stazione di passaggio 29 è mobile in traslazione tra una prima posizione, nella quale è avvicinata alla prima stazione 27 per ricevere il semilavorato L da quest’ultima al termine delle relative operazioni di taglio, ed una seconda posizione, nella quale è avvicinata alla seconda stazione 28, per consegnare il semilavorato L alla seconda stazione stessa.
Preferibilmente, la stazione di passaggio 29 è disposta in linea con la prima e la seconda stazione 27 e 28 e, pertanto, il suo spostamento tra la prima e la seconda posizione avviene lungo la direzione di avanzamento 3.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1 , le stazioni 27, 28 e 29 sono tra loro collegate mediante il telaio 4. Più in dettaglio, la stazione di passaggio 29 è supportata in traslazione dal telaio 4, il quale comprende quindi mezzi di guida della stazione di passaggio stessa non visibili in figura 1.
Preferibilmente, la seconda stazione 28 comprende una zona di scarico 32, disposta a valle dei secondi mezzi di taglio 19 e dei secondi mezzi di incisione 21 rispetto alla direzione di avanzamento 3, atta a ricevere il semilavorato L finito ed a scaricarlo dalla attrezzatura 1.
Più particolarmente, la zona di scarico 32 comprende un piano di ricezione 33 del semilavorato L sostanzialmente allineato al piano di supporto 5 della seconda stazione 28. La zona di scarico 32 comprende, inoltre, un elemento di riscontro, non visibile in dettaglio nelle figure, movimentabile lungo la direzione di avanzamento 3 per definire la lunghezza finale del semilavorato L. In pratica, il semilavorato L in arrivo dalla stazione di passaggio 29 viene portato mediante la movimentazione del piano di supporto 5 a battuta contro l’elemento di riscontro, in modo tale che sia nota la sua posizione rispetto ai secondi mezzi di intestazione 16, dopodiché viene fatto avanzare di una distanza predeterminata verso i secondi mezzi di intestazione stessi, in verso opposto alla direzione di avanzamento 3.
La stazione di scarico 32 comprende anche un cilindro di scarico 34 atto a contattare il semilavorato L al termine di tutte le fasi di taglio per spingerlo lungo una direzione di scarico 35 sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento 3.
Opportunamente, Γ attrezzatura 1 comprende anche una centralina elettronica, non rappresentata nelle figure, operativamente collegata ai mezzi di intestazione 6 e 16, ai mezzi di taglio 9 e 19, ai mezzi di incisione 12 e 22 ed ai motori che azionano i piani di supporto 5 ed il piano di appoggio 31.
Sebbene le figure in allegato rappresentino la sola forma di realizzazione comprendente due stazioni di lavoro 27 e 28 ed una stazione di passaggio 29 intermedia, non si escludono forme di realizzazione alternative provviste, ad esempio, di una sola stazione di lavoro.
In questa alternativa forma di realizzazione, presentante una sola linea di alimentazione 2 ed un solo piano di supporto 5, i mezzi di taglio 9 e 19, così come i mezzi di incisione 12 e 22, possono essere mobili in traslazione rispetto al piano di supporto del semilavorato L lungo una direzione sostanzialmente parallela al piano di supporto stesso ed ortogonale alla direzione di avanzamento del semilavorato L, in modo tale da portarli selettivamente in corrispondenza del semilavorato stesso.
In una ulteriore forma di realizzazione alternativa, anch’essa presentante una sola stazione di lavoro, i mezzi di taglio 9 e 19 ed i mezzi di incisione 12 e 22 possono essere fissi rispetto al piano di supporto, quest’ultimo presentando sostanzialmente due piste di alimentazione dei semilavorati L, in modo tale da consentire la lavorazione di entrambe le sue estremità L’ e L”.
In queste forme di realizzazione alternative comprendenti una sola stazione di lavoro, i primi ed i secondi mezzi di movimentazione 11 e 21, così come i primi ed i secondi mezzi per lo spostamento 14 e 24, possono coincidere tra loro in modo da movimentare contemporaneamente i mezzi di taglio 9 e 19 ed i mezzi di incisione 12 e 22. Non si escludono, tuttavia, soluzioni alternative nelle quali i mezzi di movimentazione 11 e 21 e/o i mezzi per lo spostamento 14 e 24 sono tra loro indipendenti.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
Si dispone inizialmente un semilavorato L di legno, avente forma allungata, sul piano di supporto 5 della prima stazione 27 di lavoro.
Azionando poi la motorizzazione del piano di supporto 5, il semilavorato L viene fatto traslare lungo la direzione di avanzamento 3.
Il semilavorato L giunge, quindi, in corrispondenza dei mezzi di trattenimento 25, dove la sua parte superiore viene a contatto con gli elementi pressori 25a e la sua parte inferiore rimane in appoggio contro il piano di supporto 5.
Il semilavorato L così trattenuto viene fatto avanzare fino a sporgere dall’estremità 5a del piano di supporto 5 di un lunghezza predefinita.
A questo punto si azionano i primi mezzi di intestazione 6 che tagliano quindi il semilavorato L ortogonalmente al piano di supporto 5 ed allo sviluppo longitudinale del semilavorato stesso, definendo così una nuova prima estremità ΙΛ
I primi mezzi di intestazione 6 consentono, quindi, di definire la posizione della prima estremità L’ rispetto ai primi mezzi di taglio 9 ed ai primi mezzi di incisione 12.
Successivamente, vengono azionati anche i primi mezzi di taglio 9 i quali, scorrendo lungo l’elemento di guida Ila, si spostano lungo la prima direzione di taglio 10 dall’alto verso il basso in modo da intercettare il semilavorato L.
Durante lo spostamento dei primi mezzi di taglio 9, la stazione di passaggio 29 è allontanata dalla prima stazione 27 in modo tale da consentire ai primi mezzi di taglio stessi di scendere almeno parzialmente al di sotto del livello del piano di supporto 5, attraversandolo quindi idealmente.
Il primo taglio effettuato dai primi mezzi di taglio 9 è pertanto inclinato di circa 45° rispetto al piano di supporto 5 e rispetto allo sviluppo longitudinale del semilavorato L. A seguito di tale primo taglio, la prima estremità L’ del semilavorato L presenta quindi una prima coppia di sporgenze P’.
I primi mezzi di taglio 9 ritornano poi nella posizione di partenza, nella quale sono sollevati rispetto al piano di supporto 5.
A questo punto vengo azionati i primi mezzi di incisione 12 i quali, anch’essi inizialmente disposti ad una quota più alta rispetto al piano di supporto 5, scendono lungo la prima direzione di incisione 13 fino ad attraversare il semilavorato L.
Anche durante lo spostamento dei primi mezzi di incisione 12, la stazione di passaggio 29 è distanziata dalla prima stazione 27 in modo tale da consentire la discesa dei primi mezzi di incisione stessi.
I primi mezzi di incisione 12, per eseguire il secondo taglio sul semilavorato L, scendono quindi anch’essi almeno parzialmente al di sotto del livello del piano di supporto 5, attraversandolo idealmente.
Il secondo taglio effettuato dai primi mezzi di incisione 12 è quindi sostanzialmente ortogonale rispetto al piano di supporto 5 e sostanzialmente parallelo allo sviluppo longitudinale del semilavorato L. Come sopra anticipato, il secondo taglio definisce sulla prima estremità L’ almeno una prima coppia di rientranze R’ disposte a fianco di ciascuna sporgenza della prima coppia di sporgenze P\
Una volta terminato il secondo taglio, i primi mezzi di incisione 12 ritornano nella loro posizione di partenza, nella quale sono sollevati rispetto al piano di supporto 5.
A questo punto, ovvero una volta concluse le operazioni di taglio che interessando la prima estremità L’ del semilavorato L, la stazione di passaggio 29 viene portata nella prima posizione sopra descritta, ovvero si avvicina alla prima stazione 27 di lavoro.
Azionando opportunamente il piano di supporto 5 della prima stazione 27 ed il piano di appoggio 31, il semilavorato L viene fatto passare dalla prima stazione 27 alla stazione di passaggio 29, sulla quale viene impegnato dai rispettivi mezzi di trattenimento 25.
Una volta preso in consegna il semilavorato L dalla prima stazione 27, la stazione di passaggio 29 si sposta verso la seconda posizione in precedenza descritta e nella quale è avvicinata alla seconda stazione 28.
Una volta raggiunta la seconda posizione, il semilavorato L viene fatto passare, azionando il piano di appoggio 31 ed il piano di supporto 5 della seconda stazione 28, dalla stazione di appoggio 29 alla seconda stazione 28.
Il semilavorato L viene quindi impegnato dai mezzi di trattenimento 25 della seconda stazione 28.
Il semilavorato L viene poi fatto avanzare sulla seconda stazione 28 lungo la direzione di avanzamento 3 fino a contattare l’elemento di riscontro, quest’ultimo essendo stato posizionato a seconda della dimensione finale del semilavorato stesso che si desidera ottenere.
Il semilavorato L viene poi fatto sporgere di ima lunghezza predeterminata, eventualmente azionando il piano di supporto 5 della seconda stazione 28 in verso opposto alla direzione di avanzamento 3, dalla estremità 5a del piano di supporto stesso.
Con il semilavorato L in questa posizione, vengono azionati in sequenza i secondi mezzi di intestazione 16, i secondi mezzi di taglio 19 ed i secondi mezzi di incisione 22, in modo da effettuare, rispettivamente, l’intestazione della seconda estremità L” del semilavorato L, il terzo taglio inclinato rispetto allo sviluppo longitudinale del semilavorato stesso ed il quarto taglio sostanzialmente parallelo allo sviluppo longitudinale del semilavorato L.
Durante le lavorazioni eseguite nella seconda stazione 28, la stazione di passaggio 29 si allontana dalla seconda stazione stessa in modo tale da consentire lo spostamento completo dei secondi mezzi di intestazione 16, dei secondi mezzi di taglio 19 e dei secondi mezzi di incisione 22.
La seconda direzione di taglio 20 dei secondi mezzi di taglio 19 è incidente la prima direzione di taglio 10 dei primi mezzi di taglio 9, ovvero il primo ed il terzo taglio effettuati sul semilavorato L sono tra loro convergenti. In entrambi i casi, l’angolo minore formato dalla prima e dalla seconda direzione di taglio 10 e 20 con il relativo piano di supporto 5 è sostanzialmente pari a 45°.
Tuttavia, qualora un semilavorato L debba essere accoppiato con un altro semilavorato L avente larghezza differente, Tinclinazione del primo e del terzo taglio, e quindi Tinclinazione della prima e della seconda direzione di taglio 10 e 20 rispetto ai relativi piani di supporto 5, può avere entità differente da quella fino ad ora descritta.
Al termine delle fasi di taglio eseguite sulla seconda estremità L” del semilavorato L, quest’ultimo viene fatto avanzare lungo la direzione di avanzamento 3 verso la zona di scarico 32.
Nel momento in cui il semilavorato L raggiunge la zona di scarico 32, il cilindro di scarico 34 provvede a spingerlo verso una rampa 36 di raccolta perpendicolarmente alla direzione di avanzamento 3.
Opportunamente, i mezzi di trattenimento 25 delle stazioni 27, 28 e 29, e quindi la quota dei piani di supporto 5 e del piano di appoggio 31, possono essere regolati in funzione delle dimensioni e dello spessore del semilavorato L.
Sebbene sia stato qui descritto il funzionamento dell’ attrezzatura 1 nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1 , risulta facilmente comprensibile per il tecnico del settore il funzionamento della forma alternativa di realizzazione dell’ attrezzatura 1 sopra descritta e comprendente una sola stazione di lavoro.
In questa alternativa forma di realizzazione, infatti, comprendente un unico piano di supporto 5, il semilavorato L deve essere ruotato, generalmente di 180° attorno ad un asse verticale, in modo da consentire la lavorazione di entrambe le sue estremità L’ e L”.
Più particolarmente, al termine della lavorazione della prima estremità L% il semilavorato L viene ruotato e riposizionato sul piano di supporto 5, in modo tale che la sua seconda estremità possa essere intercettata dai secondi mezzi di intestazione 16, di taglio 19 e di incisione 21. A seconda della conformazione della attrezzatura 1, per effettuare la lavorazione selettiva delle estremità L’ e L” si possono traslare i mezzi di taglio 9 e 19 ed i mezzi di incisione 12 e 22 parallelamente al piano di supporto 5, oppure si può spostare il semilavorato L sul piano di supporto stesso a seconda della estremità L’, L” che deve essere tagliata.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che l’attrezzatura secondo il trovato consente di sagomare in modo agevole e veloce dei semilavorati in legno in modo tale da consentirne poi un accoppiamento preciso e affidabile.
La attrezzatura secondo il trovato consente di ridurre sensibilmente i tempi di lavorazione rispetto ai macchinari di tipo noto e semplifica la successiva fase di accoppiamento dei semilavorati.
Più in particolare, la attrezzatura secondo il trovato consente di rendere indipendente le fasi di lavorazione dei semilavorati di legno e la successiva fase di accoppiamento dalle capacità dell’operatore che le esegue.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura (1) per la realizzazione di elementi angolari in legno, caratterizzata dal fatto di comprendere: - almeno una linea di movimentazione (2) di almeno un semilavorato (L) di legno avente forma allungata, detta linea di movimentazione (2) comprendendo un piano di supporto (5) di detto semilavorato (L); - primi mezzi di taglio (9) atti ad effettuare, in corrispondenza di una prima estremità (L’) di detto semilavorato (L), un primo taglio inclinato rispetto a detto piano di supporto (5), detto primo taglio definendo almeno una prima sporgenza (P’) su detto semilavorato (L); - primi mezzi di incisione (12) atti ad effettuare, in corrispondenza di detta prima estremità (L’), un secondo taglio sostanzialmente ortogonale a detto piano di supporto (5), detto secondo taglio definendo almeno una prima rientranza (R’) su detto semilavorato (L); - secondi mezzi di taglio (19) atti ad effettuare, in corrispondenza di una seconda estremità (L”) di detto semilavorato (L) contrapposta a detta prima estremità (L’), un terzo taglio inclinato rispetto a detto piano di supporto (5), detto terzo taglio definendo almeno una seconda sporgenza (P”) sostanzialmente allineata a detta prima rientranza (R<5>); - secondi mezzi di incisione (22) atti ad effettuare, in corrispondenza di detta seconda estremità (L”), un quarto taglio sostanzialmente ortogonale a detto piano di supporto (5), detto quarto taglio definendo almeno una seconda rientranza (R”) sostanzialmente allineata a detta prima sporgenza (P’), dette prima e seconda sporgenza (P’, P”) essendo inseribili, rispettivamente, nella seconda e nella prima rientranza (R\ R”) di un altro semilavorato (L).
  2. 2) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal latto di comprendere mezzi di movimentazione (11, 21) di almeno uno tra detti primi e detti secondi mezzi di taglio (9, 19) lungo almeno una rispettiva direzione di taglio (10, 20) inclinata rispetto al piano di supporto stesso di un angolo sostanzialmente pari a 45° o 135°.
  3. 3) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti primi e/o secondi mezzi di taglio (9, 19) intersecano il prolungamento ideale di detto piano di supporto (5) durante il loro spostamento lungo le rispettive direzioni di taglio (10, 20).
  4. 4) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi e secondi mezzi di taglio (9, 19) comprendono ciascuno una pluralità di rispettivi utensili di taglio tra loro distanziati in modo da definire, rispettivamente, almeno una prima ed una seconda coppia di sporgenze (P’, P”), la distanza degli utensili di taglio di detti primi mezzi di taglio (9) essendo differente dalla distanza degli utensili di taglio di detti secondi mezzi di taglio (19).
  5. 5) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi per lo spostamento (14, 24) di almeno imo di detti mezzi di incisione (12, 22) lungo una rispettiva direzione di incisione (13, 23) sostanzialmente ortogonale a detto piano di supporto (5) e sostanzialmente parallela allo sviluppo longitudinale di detto semilavorato (L).
  6. 6) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti primi e secondi mezzi di incisione (12, 22) intersecano il prolungamento ideale di detto piano di supporto (5) durante lo spostamento lungo le rispettive direzioni di incisione (13, 23).
  7. 7) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi e secondi mezzi di incisione (12, 22) comprendono ciascuno una pluralità di rispettivi utensili di taglio tra loro distanziati in modo da definire, rispettivamente, almeno una prima ed una seconda coppia di rientranze (R\ R”), la distanza degli utensili di taglio di detti primi mezzi di incisione (12) essendo differente dalla distanza degli utensili di taglio di detti secondi mezzi di incisione (22).
  8. 8) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere primi e/o secondi mezzi di intestazione (6, 16) atti a tagliare detta prima e/o detta seconda estremità (L’, L”) secondo un piano sostanzialmente ortogonale a detto piano di supporto (5) e sostanzialmente ortogonale allo sviluppo longitudinale di detto semilavorato (L).
  9. 9) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una prima stazione (27) di lavoro comprendente almeno uno tra detti primi mezzi di intestazione (6), detti primi mezzi di taglio (9) e detti primi mezzi di incisione (12) ed almeno una seconda stazione (28) di lavoro, disposta a valle di detta prima stazione (27) di lavoro rispetto al verso di avanzamento di detto semilavorato, comprendete almeno uno tra detti secondi mezzi di intestazione (16), detti secondi mezzi di taglio (19) e detti secondi mezzi di incisione (22), detta prima e seconda stazione (27, 28) di lavoro comprendendo una rispettiva linea di movimentazione (2) di detto semilavorato (L).
  10. 10) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta prima direzione di taglio (10) è incidente detta seconda direzione di taglio (20).
  11. 11) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una stazione di passaggio (29) di detto semilavorato (L) da detta prima a detta seconda stazione (27, 28) di lavoro interposta tra queste ultime, detta stazione di passaggio (29) comprendendo una linea di trasporto (30) di detto semilavorato (L) provvista di un piano di appoggio (31) del semilavorato stesso.
  12. 12) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detta stazione di passaggio (29) è mobile in traslazione tra una prima posizione, nella quale è avvicinata a detta prima stazione (27) di lavoro, ed ima seconda posizione, nella quale è avvicinata a detta seconda stazione (28) di lavoro.
  13. 13) Attrezzatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno una tra detta linea di movimentazione (2) e detta linea di trasporto (30) comprende mezzi di trattenimento (25) di detto semilavorato (L).
  14. 14) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trattenimento (25) comprendono almeno una porzione fissa (25a) ed almeno una porzione mobile (25b) tra loro sovrapposte, detta porzione mobile (25b) essendo movimentabile verticalmente rispetto a detta porzione fissa (25a) in funzione delle dimensioni di detto semilavorato (L).
  15. 15) Attrezzatura (1) secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detta porzione mobile (25b) corrisponde a detto piano di supporto (5) e/o a detto piano di appoggio (31).
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