ITMO20060023A1 - Metodo ed attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili - Google Patents

Metodo ed attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili Download PDF

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ITMO20060023A1
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Gianfranco Carnevali
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Carma S A S Di Carnevali Gianf
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Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“METODO ED ATTREZZATURA PER LA FORMATURA DI MANUFATTI CERAMICI, PARTICOLARMENTE DI PIASTRELLE O SIMILI”.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un metodo ed un'attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili.
Con particolare riferimento al settore ceramico, sono note diverse tecnologie per la realizzazione di manufatti ceramici del tipo di piastrelle o simili per il rivestimento di pareti, pavimenti, od altro; tecnologie tra loro distinte in base alle differenti metodologie ed alle relative attrezzature impiegate.
E' noto, ad esempio, eseguire la formatura dei suddetti manufatti per pressatura, metodo che prevede, in genere, una fase preliminare di macinazione ad umido delle materie prime in mulini, atta ad ottenere una sospensione acquosa di particelle solide macinate, convenzionalmente note nel settore con il termine di "barbottina".
La barbottina così ottenuta è successivamente trasferita dai mulini a vasche di riposo aH'intemo delle quali è mantenuta in lenta movimentazione e, eventualmente, in particolare nel caso di realizzazione di manufatti in gres porcellanato, è addittivato con differenti ossidi coloranti per rottenimento di rispettive barbottine colorate.
La barbottina viene, quindi, essiccata all’ interno di essiccatoi a spruzzo (o atomizzatori) per rottenimento di polveri con un grado di umidità controllata che, in seguito ad una fase di riposo e di omogeneizzazione, sono inviate a presse per la formatura dei manufatti.
I manufatti così ottenuti sono in seguito movimentati verso successive fasi di essiccazione, smaltatura e/o decorazione della superficie a vista, ed, infine, cottura all'interno di forni.
Un secondo metodo noto prevede la formatura per estrusione, la quale comprende, analogamente a quanto visto sopra, una fase preliminare di macinazione ad umido delle materie prime in mulini, atta ad ottenere la barbottina successivamente depositata in opportune vasche di riposo.
Una fase di filtraggio della barbottina all'interno di filtropresse è atta alla separazione parziale dei fluidi per l'ottenimento di un materiale allo stato plastico, che è poi estruso attraverso una filiera in un filone continuo a sezione trasversale predefinita, e successivamente tagliato in manufatti singoli di dimensioni predeterminate.
Come visto sopra in riferimento alla formatura per pressatura, anche nel caso di formatura per estrusione, seguono fasi di essiccazione, di smaltatura e/o di decorazione, e di cottura.
Questi metodi noti non sono scevri di inconvenienti, tra i quali va annoverato il fatto che sono previste fasi intermedie di essiccazione o di filtraggio della barbottina scaricata dai mulini eseguite a monte della formatura dei manufatti, che necessita della disponibilità di attrezzature dedicate e che comporta complicazioni strutturali degli impianti produttivi, aumento dei costi di installazione e di gestione degli impianti stessi, allungamento e rallentamento delle linee produttive, incremento dei costi della manodopera e dei consumi energetici.
Inoltre, particolarmente nel caso di formatura per pressatura di manufatti in gres porcellanato, la gestione di polveri in diversi colori, formati e/o granulometria risulta piuttosto complessa e costosa.
Per ovviare a questi inconvenienti, è noto un metodo per la formatura di manufatti, con applicazione in particolare nel settore ceramico, il quale prevede una pluralità di fasi tra loro successive di deposito per colaggio, mediante una serie di tramogge, di un materiale ceramico allo stato fluido in una pluralità di strati sovrapposti, alternate a rispettive fasi di essiccazione di ciascun strato.
Il primo strato è depositato su di un piano di avanzamento, del tipo di un nastro trasportatore, realizzato in materiale resistente al calore, poroso e permeabile al vapore, atto a permettere, durante le fasi di essiccazione, l'assorbimento e la successiva evaporazione dei fluidi provenienti dal materiale ceramico depositato.
Gli ulteriori strati sono depositati in successione sul primo strato ed essiccati a formare un unico filone di materiale ceramico allo stato plastico, successivamente tagliato in manufatti singoli.
Anche questo metodo noto, tuttavia, è suscettibile di ulteriori perfezionamenti, mirati, in particolare, a permettere il deposito di materiali a basso contenuto di acqua, ottimizzando di conseguenza la fase di deposito e le successiva fase di essiccazione.
Inoltre, il metodo noto è suscettibile di ulteriori miglioramenti volti all’ ottenimento di manufatti originali, che presentino caratteristiche innovative atte ad elevare la percezione estetica del prodotto.
Compito precipuo del presente trovato è quello di escogitare un metodo ed un'attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili, che consenta il conseguimento dei succitati perfezionamenti.
Nell’ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere i compiti precedenti con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente metodo per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili, comprendente almeno una fase di deposizione di un flusso continuo di materiale ceramico allo stato fluido, in almeno uno strato continuo, su di un piano di avanzamento in materiale sostanzialmente poroso e conduttore di calore, almeno una fase di riscaldamento di almeno la porzione inferiore di detto piano di avanzamento atta a trasferire calore attraverso detto piano di avanzamento verso detto strato continuo per la almeno parziale evaporazione dei fluidi da detto strato continuo e per rottenimento di un filone continuo di materiale ceramico allo stato plastico, ed almeno una fase di taglio di detto filone continuo in una pluralità di semilavorati singoli, caratterizzato dal fatto che detta fase di deposizione comprende il colaggio sotto pressione di detto materiale ceramico allo stato fluido e la variazione di detta pressione per la regolazione della portata di detto flusso continuo.
Questo compito e questi scopi sono altresì raggiunti dalla presente attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, comprendente una struttura di supporto di un piano di avanzamento in materiale sostanzialmente poroso e conduttore di calore, almeno un gruppo di deposizione per colaggio di un flusso continuo di materiale ceramico allo stato fluido in almeno uno strato continuo su detto piano di avanzamento, mezzi di riscaldamento di almeno la porzione inferiore di detto piano di avanzamento atti a trasferire calore attraverso detto piano di avanzamento verso detto strato continuo per la almeno parziale evaporazione dei fluidi da detto strato continuo e per l'ottenimento di un filone continuo di materiale ceramico allo stato plastico, ed almeno una stazione di taglio di detto filone continuo in una pluralità di semilavorati singoli, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di deposizione comprende almeno un corpo cavo, disposto superiormente a detto piano di avanzamento, provvisto di almeno una camera di contenimento di detto materiale ceramico allo stato fluido e di almeno una bocca di erogazione inferiore, ed associato a mezzi di variazione della pressione aH'intemo di detta camera di contenimento per la regolazione della portata di detto flusso continuo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un metodo e di un'attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili, illustrati a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
le figure 1 e 2 sono viste schematiche ed in assonometria dell'attrezzatura secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un'attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, quali piastrelle per rivestimenti o simili.
L'attrezzatura 1 comprende una struttura di supporto di un piano di avanzamento 2, lungo una direzione di avanzamento A, definito dal ramo attivo di un trasportatore a nastro motorizzato, e realizzato in materiale sostanzialmente poroso e conduttore di calore, ed un gruppo di deposizione 3 per colaggio di un flusso continuo di materiale ceramico M allo stato fluido in almeno uno strato continuo S sul piano di avanzamento 2. Il materiale ceramico M è costituito, ad esempio, da una barbottina del tipo comunemente impiegato nell'ambito del settore ceramico.
Il gruppo di deposizione 3 comprende un corpo cavo 4, costituito da una tramoggia chiusa o simili, che è disposto superiormente al piano di avanzamento 2 e che è provvisto di una camera di contenimento C del materiale ceramico M e di una bocca di erogazione 5 inferiore.
Particolarmente, la tramoggia chiusa 4 ha una conformazione sostanzialmente allungata lungo un asse sostanzialmente parallelo al piano di avanzamento 2 ed ortogonale alla direzione di avanzamento A, e la bocca di erogazione 5 si estende lungo tale asse, in corrispondenza di una parete inferiore della tramoggia stessa. Non sono escluse, tuttavia, differenti conformazioni della tramoggia chiusa 4 e differenti disposizioni della bocca di erogazione 5.
Vantaggiosamente, il gruppo di deposizione 3 comprende mezzi di regolazione dell'apertura della bocca di erogazione 5 che comprendono una paratia sostanzialmente piastriforme ed associata scorrevole alla tramoggia chiusa 4 per l'apertura e la chiusura della bocca di erogazione 5.
La tramoggia chiusa 4 è associata a mezzi di variazione della pressione airintemo della camera di contenimento C, che sono del tipo di una pompa di alimentazione a parametri idraulici regolabili per l'immissione del materiale ceramico M, e che consentono la regolazione della portata del flusso di tale materiale attraverso la bocca di erogazione 5.
La pompa di alimentazione, non rappresentata nelle suddette figure in quanto di tipo noto, è collegata ad un'imboccatura di immissione 6, posta lateralmente sulla tramoggia chiusa 4.
Vantaggiosamente, la portata del suddetto flusso può essere regolata in relazione alla concentrazione d'acqua contenuta nel materiale stesso, permettendo il colaggio anche di barbottine a basso contenuto di fluidi. Utilmente, l'imboccatura di immissione 6 è associata ad un opportuno uniformatore di flusso, non illustrato in quanto di tipo noto, che è disposto aH'intemo della camera di contenimento C e che è atto a mantenere un valore di pressione costante lungo tutta lunghezza della tramoggia chiusa 4. Il gruppo di deposizione 3 comprende mezzi di distribuzione 7 di un impasto fluido di materiale decorativo, generalmente costituito da una sospensione acquosa di polveri coloranti, aH'intemo della camera C per la parziale miscelazione con il materiale ceramico M.
I mezzi di distribuzione 7 sono costituiti da una pluralità di ugelli di immissione dell'impasto fluido, collegati a rispettivi condotti di alimentazione, ed associati alla tramoggia chiusa 4 con le rispettive estremità di immissione sporgenti all'intemo della camera C.
In particolare, i condotti di alimentazione sono inseriti a tenuta in corrispondenza di rispettivi fori passanti distribuiti su di una parete laterale della tramoggia 4.
Utilmente, la presenza di mezzi di movimentazione e/o di rotazione degli ugelli 7 e/o dei condotti stessi, od, anche, una particolare e predeterminata conformazione irregolare del profilo di erogazione di tali ugelli 7, consentono la diffusione dell'impasto fluido aH'intemo della camera C per la definizione di un disegno predefinito o casuale.
In particolare, può essere prevista una rotazione degli ugelli 7 rispetto all'asse dei rispettivi condotti, unito od in alternativa ad una traslazione e/o ad un'oscillazione dei condotti.
Inoltre, una valvola di chiusura o di apertura (di tipo comunemente impiegato) può essere associata ai condotti, per la distribuzione degli impasti fluidi ad impulsi variabili sia in frequenza che per durata.
In alternativa, gli ugelli 7 possono essere associati in corrispondenza dell'imboccatura di ingresso, ed il flusso di impasto fluido può essere controllato mediante un sistema dosatore ad impulsi, per la parziale miscela con il materiale ceramico M allo stato fluido in ingresso alla tramoggia chiusa 4.
Il gruppo di deposizione 3 comprende un piano inclinato 8 di scivolamento del materiale ceramico M, opportunamente sagomato, che è disposto inferiormente alla bocca di erogazione 5 e superiormente rispetto al piano di avanzamento 2.
Vantaggiosamente, il piano inclinato 8 è mobile in oscillazione attorno ad un asse sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento A ad ottimizzare la distribuzione degli impasti fluidi decorativi all'interno dello strato continuo S durante la deposizione.
L'apparecchiatura 1 comprende mezzi agitatori 9 dello strato continuo S, ancora nello stato fluido, che sono posizionati lungo il piano di avanzamento 2, a valle del gruppo di deposizione 3.
I mezzi agitatori 9 comprendono, generalmente, almeno un organo di contatto, e mezzi di generazione 10 di un moto alternato dell'organo di contatto rispetto al piano di avanzamento 2.
In particolare, l'organo di contatto, così come illustrato in figura 1, può essere del tipo di una spazzola 11 o di un pettine 12, associati a rispettive barre di sostegno 13 disposte trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento A, con interposizione dei mezzi di generazione 10 del moto alternato.
Vantaggiosamente, la distanza delle barre di sostegno 13 rispetto al piano di avanzamento 2, può essere operativamente variata durante tale fase di agitazione.
Alternativamente, i mezzi agitatori 9 possono comprendere un'unità di emissione di una pluralità di getti di aria compressa, opportunamente direzionati verso lo strato continuo S.
A valle dei mezzi agitatori 9, lungo il piano di avanzamento 2, sono posti mezzi di livellamento 14 dello strato continuo S, che comprendono un telaio di sostegno 15 di una lama rifilatrice 16, che è sostanzialmente verticale, e che è disposta superiormente al piano di avanzamento 2 e trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento A.
Utilmente, la quota della lama rifilatrice 16 è regolabile mediante mezzi filettati 17 o simili, per la definizione dello spessore dello strato continuo S. Lungo il piano di avanzamento 2 è disposto un gruppo di diffusione 18 per caduta di un materiale decorativo D del tipo di polveri, fritte, graniglie, scaglie e simili sulla superficie a vista dello strato continuo S. Il gruppo di diffusione 18 è, ad esempio, del tipo convenzionalmente utilizzato di una tramoggia 19 provvista di un rullo di diffusione 20 in materiale plastico o metallico, o, in alternativa, di un setaccio piano vibrante, o di un setaccio rotativo.
Una stazione di essiccazione 21 comprende mezzi di riscaldamento della porzione inferiore di un tratto del piano di avanzamento 2, che sono atti a trasferire calore attraverso il piano di avanzamento per conduzione, convezione od irraggiamento, verso lo strato continuo S, e che cooperano con mezzi di ventilazione, di tipo noto, per la parziale evaporazione dei fluidi dallo strato stesso, con ottenimento di un filone continuo F di materiale ceramico allo stato plastico.
L'attrezzatura 1 può comprendere, inoltre, una stazione di decorazione 22 della superficie a vista del filone continuo F, che comprende una serie di aerografi 23 di spruzzatura di un fluido colorato, disposti superiormente al piano di avanzamento 2, ed associati a rispettivi carrelli 24 scorrevoli lungo un elemento di sostegno 25 che si sviluppa sostanzialmente trasversale alla direzione di avanzamento A.
Una stazione di taglio è disposta a valle della stazione di decorazione 22 (ed eventualmente di una relativa stazione di essiccazione) ed è atta ad ottenere una pluralità di semilavorati ceramici singoli P.
Come illustrato in figura 2, a valle della stazione di taglio è disposta una piastra di raccordo 26 tra il piano di avanzamento 2 ed una successiva linea di trasporto T, che è provvista di una superficie di scivolamento 27 dei semilavorati singoli P sulla quale sono distribuiti una serie di fori 28 di emissione di rispetivi geti di aria compressa; la piastra di raccordo 26 è atta a limitare l'aderenza dei semilavorati singoli P, ancora allo stato plastico, durante il passaggio dal piano di avanzamento 2 alla linea di trasporto T.
L'attrezzatura 1 può, inoltre, comprendere una stazione di laminazione 29 dei semilavorati singoli P, che comprende una coppia di rulli 30, disposti tra loro distanziati a definire una luce di ampiezza regolabile ed atta al passaggio dei semilavorati singoli P; tali rulli 30 essendo ruotanti atorno ad un asse sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento A, ed atti al controllo dello spessore ed alla finitura della superficie delle facce dei semilavorati singoli P. Alternativamente, può essere previsto un singolo rullo 30 disposto superiormente rispeto alla linea di trasporto T.
Vantaggiosamente, la superficie dei rulli 30 può essere opportunamente conformata per la realizzazione di manufati finali provvisti di superfici lisce, ruvide, o decorate con basso rilievi.
Utilmente, il gruppo di deposizione 3, il gruppo di miscelazione 9, il gruppo di diffusione per caduta 18, la stazione di decorazione 22, e la stazione di laminazione 29, sono operativamente associate ad un'unità di gestione e controllo, del tipo di un sistema a microprocessore.
Il metodo per la formatura di manufati ceramici, particolarmente di piastrelle o simili, comprende una prima fase di deposizione che prevede il colaggio soto pressione, mediante la tramoggia chiusa 4, di un flusso continuo di materiale ceramico M allo stato fluido, in uno strato continuo S, sul piano di avanzamento 2, e la variazione della pressione aH'intemo della camera C per la regolazione della portata del flusso continuo.
La fase di deposizione comprende, inoltre, una fase di distribuzione mediante la pluralità di ugelli 7 di uno o più impasti fluidi di materiali decorativi, per la parziale miscelazione con il materiale ceramico M atta ad ottenere uno strato continuo S provvisto di effetti visivi predeterminati o casuali.
Una successiva fase di agitazione dello strato continuo S ancora allo stato fluido, eseguita mediante la spazzola 11 e/o il pettine 12, è atta all'ulteriore miscelazione degli impasti fluidi decorativi per rottenimento di effetti visivi quali venature, nuvolature od altro.
Lo strato continuo S è poi livellato mediante la lama rifilatrice 16, ed una successiva fase di diffusione per caduta del materiale decorativo D consente la creazione di effetti visivi aggiuntivi, migliorando inoltre le caratteristiche tecniche dei manufatti finali quali la resistenza agli urti ed all'usura.
In seguito ad una fase di riscaldamento, localizzata all'intemo della stazione di essiccazione 21, ed atta a trasferire calore per convezione o per irraggiamento, attraverso il piano di avanzamento 2, e verso lo strato continuo S per la parziale evaporazione dei fluidi, è ottenuto il filone continuo F di materiale ceramico allo stato plastico.
Il metodo può prevedere un'ulteriore fase di decorazione della superficie a vista del filone F così ottenuto, realizzata mediante gli aerografi 23, il cui movimento sui rispettivi carrelli 24 e lungo l'elemento di sostegno 25 è controllato dall'unità di gestione e controllo a definire un predeterminato disegno.
Una fase di taglio del filone F è atta ad ottenere una pluralità di semilavorati singoli P.
Segue una fase di laminazione, effettuata mediante i rulli 30, che è atta al controllo dello spessore ed alla finitura superficiale dei semilavorati P.
I semilavorati P così ottenuti sono infine movimentati verso le successive fasi di essiccazione e di cottura.
Con riferimento alla particolare forma di attuazione descritta, l'attrezzatura 1 prevede un unico gruppo di deposizione 3 di uno strato continuo S, successivamente movimentato verso le fasi di lavorazione successive.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione dell'attrezzatura 1, in cui siano presenti una pluralità di gruppi di deposizione 3 e di rispettive stazioni di essiccazione 21, per la deposizione e l'essiccazione in successione di ima pluralità di strati continui S tra loro sovrapposti in un unico filone e costituiti, eventualmente, da rispettivi materiali ceramici tra loro differenti per composizione e/o per effetti visivi.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti, e in particolare si sottolinea il fatto che la deposizione per colaggio sotto pressione consente di operare con materiali (barbottine) a basso contenuto d'acqua, velocizzando il processo di essiccazione dello strato continuo, e permettendo, al contempo, l'ottenimento di manufatti finali a porosità inferiore rispetto a manufatti realizzati secondo le metodologie attualmente note.
Infatti, il deposito della barbottina direttamente sul piano di avanzamento, consente una disposizione uniforme delle polveri che la costituiscono (ottenute mediante macinazione), con conseguente realizzazione di un prodotto a bassissima porosità (inferiore allo 0,1%) e ad elevata resistenza alle sollecitazioni.
Inoltre, la distribuzione uniforme dei grani consente di ottenere dopo cottura superfici a vista lisce e con ottima resa cromatica, contrariamente a quanto ottenuto, ad esempio, mediante processi di pressatura (in cui, in genere, si hanno superfici a vista rugose ed a riflessione della luce non uniforme).
Ulteriore vantaggio del presente trovato consiste nella capacità di definire effetti visivi e decorativi dotati di sfumature e venature più fedeli a corrispondenti effetti naturali e dai colori più nitidi, capacità dovuta alla distribuzione ed alla miscelazione dell'impasto di materiale decorativo all'intemo della camera, quando il materiale ceramico da depositare è ancora allo stato fluido.
Inoltre, ulteriori effetti visivi sono garantiti dalle successive fasi di agitazione, di diffusione per caduta di polveri, fritte, graniglie, scaglie e simili, e di decorazione della superficie a vista dei semilavorati mediante gli aerografi.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (35)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per la formatura di manufatti ceramici, particolarmente di piastrelle o simili, comprendente almeno una fase di deposizione di un flusso continuo di materiale ceramico allo stato fluido, in almeno uno strato continuo, su di un piano di avanzamento in materiale sostanzialmente poroso e conduttore di calore, almeno una fase di riscaldamento di almeno la porzione inferiore di detto piano di avanzamento, atta a trasferire calore attraverso detto piano di avanzamento verso detto strato continuo per la almeno parziale evaporazione dei fluidi da detto strato continuo e per rottenimento di un filone continuo di materiale ceramico allo stato plastico, ed almeno una fase di taglio di detto filone continuo in una pluralità di semilavorati singoli, caratterizzato dal fatto che detta fase di deposizione comprende il colaggio sotto pressione di detto materiale ceramico allo stato fluido e la variazione di detta pressione per la regolazione della portata di detto flusso continuo.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase di deposizione comprende almeno una fase di distribuzione di almeno un impasto fluido di materiale decorativo per la parziale miscelazione con detto materiale ceramico allo stato fluido.
  3. 3) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di agitazione di detto strato continuo su detto piano di avanzamento.
  4. 4) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di diffusione per caduta di un materiale decorativo del tipo di polveri, fritte, graniglie, scaglie e simili sulla superficie a vista di detto strato continuo.
  5. 5) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di riscaldamento comprende la somministrazione di calore per convezione.
  6. 6) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di riscaldamento comprende la somministrazione di calore per irraggiamento.
  7. 7) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di decorazione della superficie a vista di almeno uno tra detto filone continuo e detti semilavorati.
  8. 8) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di laminazione di detti semilavorati.
  9. 9) Attrezzatura per la formatura di manufatti ceramici, comprendente una struttura di supporto di un piano di avanzamento in materiale sostanzialmente poroso e conduttore di calore, almeno un gruppo di deposizione per colaggio di un flusso continuo di materiale ceramico allo stato fluido in almeno uno strato continuo su detto piano di avanzamento, mezzi di riscaldamento di almeno la porzione inferiore di detto piano di avanzamento, atti a trasferire calore attraverso detto piano di avanzamento verso detto strato continuo per la almeno parziale evaporazione dei fluidi da detto strato continuo e per rottenimento di un filone continuo di materiale ceramico allo stato plastico, ed almeno una stazione di taglio di detto filone continuo in una pluralità di semilavorati singoli, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di deposizione comprende almeno un corpo cavo, disposto superiormente a detto piano di avanzamento, provvisto di almeno una camera di contenimento di detto materiale ceramico allo stato fluido e di almeno una bocca di erogazione inferiore, ed associato a mezzi di variazione della pressione all'interno di detta camera di contenimento per la regolazione della portata di detto flusso continuo.
  10. 10) Attrezzatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto corpo cavo è del tipo di una tramoggia chiusa.
  11. 11) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di variazione della pressione comprendono almeno una pompa di alimentazione di detto materiale ceramico allo stato fluido.
  12. 12) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 11, caratterizzata dal fatto che detta pompa dì alimentazione è del tipo di una pompa a parametri idraulici regolabili.
  13. 13) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 12, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di deposizione comprende mezzi di distribuzione di almeno un impasto fluido di materiale decorativo aH'intemo di detta camera per la parziale miscelazione con detto materiale ceramico allo stato fluido.
  14. 14) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di distribuzione comprendono almeno un condotto di alimentazione di detto impasto fluido che ha almeno un'estremità sporgente all'interno di detta camera e provvista di almeno un ugello di iniezione di detto impasto fluido.
  15. 15) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 14, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di distribuzione comprendono mezzi di traslazione e/o di rotazione di detto ugello per la diffusione di detto impasto secondo un predefinito disegno.
  16. 16) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 15, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di distribuzione comprendono almeno una valvola di chiusura e di apertura di detto condotto di alimentazione.
  17. 17) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 16, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di deposizione comprende un piano inclinato di scivolamento di detto materiale ceramico allo stato fluido che è disposto inferiormente a detta bocca di erogazione e superiormente a detto piano di avanzamento.
  18. 18) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 17, caratterizzata dal fatto che detto piano inclinato è mobile in oscillazione attorno ad un asse sostanzialmente ortogonale alla direzione di avanzamento di detto strato di materiale ceramico.
  19. 19) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 18, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di deposizione comprende mezzi di regolazione dell'apertura di detta bocca di erogazione.
  20. 20) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 19, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi agitatori di detto strato continuo che sono disposti a valle di detto gruppo di deposizione.
  21. 21) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 20, caratterizzata dal fatto che detti mezzi agitatori comprendono almeno un organo di contatto con detto strato continuo, e mezzi di generazione di un moto alternato di detto organo di contatto rispetto a detto piano di avanzamento.
  22. 22) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 21, caratterizzata dal fatto che detto organo di contatto è del tipo di un pettine o di una spazzola.
  23. 23) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 22, caratterizzata dal fatto che detti mezzi agitatori comprendono almeno un'unità di emissione di un getto di aria compressa su detto strato continuo.
  24. 24) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 23, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di livellamento di detto strato continuo posti a valle di detto gruppo di deposizione.
  25. 25) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 24, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di livellamento comprendono almeno una lama rifilatrice della superficie superiore di detto strato, sostanzialmente verticale, e disposta superiormente a detto piano di avanzamento e trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento di detto strato continuo.
  26. 26) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 25, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di diffusione per caduta di un materiale decorativo del tipo di polveri, fritte, graniglie, scaglie e simili sulla superficie a vista di detto strato continuo.
  27. 27) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 26, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di diffusione comprende almeno un setaccio.
  28. 28) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 27, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una stazione di decorazione della superficie a vista di detto filone continuo.
  29. 29) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 28, caratterizzata dal fatto che detta stazione di decorazione comprende almeno un aerografo di spruzzatura di almeno imo smalto colorato, che è disposto superiormente a detto piano di avanzamento, e che è mobile lungo una direzione sostanzialmente trasversale rispetto a detta direzione di avanzamento.
  30. 30) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 29, caratterizzata dal fatto che comprende una stazione di laminazione di detti semilavorati singoli.
  31. 31) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 30, caratterizzata dal fatto che detta stazione di laminazione comprende almeno un rullo ruotante attorno ad un asse sostanzialmente ortogonale a detta direzione di avanzamento.
  32. 32) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 31, caratterizzata dal fatto che almeno uno tra detto gruppo di deposizione, detto gruppo di miscelazione, detto gruppo di diffusione per caduta, e detta stazione di decorazione è operativamente associato ad un'unità di gestione e controllo.
  33. 33) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 32, caratterizzata dal fatto che detta unità di gestione e controllo è del tipo di un sistema a microprocessore.
  34. 34) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 33, caratterizzata dal fatto che comprende almeno una piastra di raccordo tra detto piano di avanzamento ed una linea di movimentazione di detti semilavorati singoli posta a monte, detta piastra di raccordo comprendendo una superficie di scivolamento di detti semilavorati provvista di una serie di fori di emissione di rispettivi getti di aria compressa.
  35. 35) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 34, caratterizzata dal fatto che detto piano di avanzamento è definito dal ramo attivo di un trasportatore a nastro motorizzato.
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