ITMO20010054A1

ITMO20010054A1 - Metodi e apparati per la produzione o la lavorazione di mezzi a rullo, mezzi a rullo per la decorazione di manufatti

Info

Publication number: ITMO20010054A1
Application number: IT2001MO000054A
Authority: IT
Inventors: Sergio Sighinolfi; Mauro Italo Biolchini
Original assignee: Silibox S R L
Priority date: 2001-03-22
Filing date: 2001-03-22
Publication date: 2002-09-22
Also published as: WO2002076710A3; WO2002076710A2; ATE356711T1; EP1790461A3; EP1372938A2; EP1372938B1; EP1790461A2; AU2002247881A1; ES2282404T3; DE60218826D1; ITMO20010054A0

Description

Descrizione di invenzione industriale

Metodi e apparati per la produzione o la lavorazione di mezzi a rullo, mezzi a rullo per la decorazione di manufatti.

La presente invenzione concerne metodo e apparato per la produzione di mezzi a rullo, nonché mezzi a rullo utilizzabili ad esempio per la decorazione di oggetti, quali piastrelle ceramiche, tessuti, film, pellicole e generalmente materiali in foglio o nastro. Nell'industria ceramica sono da tempo noti rulli rivestiti in materiale morbido, per esempio silicone, che grazie alla cedevolezza del loro strato esterno possono conformarsi alle irregolarità superficiali delle piastrelle ceramiche e decorarle, trasferendo su di esse un motivo ornamentale senza provocarne la rottura.

IT 1268912 descrive un metodo per la produzione di rulli rivestiti con strati di materiale elastosiliconico che prevede di posizionare su un'opportuna macchina un'ossatura cilindrica dotata di superficie esterna traforata e destinata a costituire la struttura centrale di sostegno dei rulli, e di introdurre all'interno di tale ossatura, posta in rotazione attorno al proprio asse longitudinale, un materiale elastosiliconico allo stato fluido/semifluido. In una fase di rotazione ad elevata velocità, tale materiale passa per forza centrifuga attraverso i fori ricavati nell'ossatura metallica, formando così un rivestimento di detta ossatura che viene successivamente consolidato attraverso una fase di indurimento/polimerizzazione per riscaldamento.

Un difetto del metodo descritto è che la fase di riscaldamento complica notevolmente la macchina, in quanto necessita di dispositivi riscaldatori che portino ad elevata temperatura lo strato di rivestimento, e di dispositivi di controllo della temperatura che assicurino che il riscaldamento avvenga secondo le modalità richieste.

Inoltre, il metodo descritto risulta essere energeticamente costoso, perché per riscaldare lo strato di rivestimento è necessario un dispendio di energia non trascurabile.

Infine, tale metodo non è privo di rischi per l'operatore, che può erroneamente venire a contatto con parti di macchina riscaldate ad elevata temperatura e conseguentemente ustionarsi.

Un ulteriore difetto del metodo descritto in IT 1268912 consiste nel fatto che le fasi di introduzione del materiale elastosiliconico di distribuzione di tale materiale esternamente all'ossatura e di consolidamento dello strato di rivestimento devono avvenire in rotazione. Occorre pertanto prevedere una macchina in grado di ruotare l'ossatura cilindrica, lo stampo, e una molteplicità di dispositivi atti a chiudere lo stampo, e tale macchina deve essere opportunamente dimensionata per vincere le inerzie di tutti questi apparati a differenti velocità di rotazione, anche molto elevate.

Uno scopo della presente invenzione è di migliorare e semplificare i metodi e gli apparati per la produzione di mezzi a rullo.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di provvedere metodi e apparati per la produzione di mezzi a rullo che risultino energeticamente poco dispendiosi.

Uno scopo della presente invenzione ancora ulteriore è di migliorare la sicurezza dei metodi e degli apparati per la produzione di mezzi a rullo.

In un primo aspetto della presente invenzione, è previsto un metodo per la produzione di mezzi a rullo, comprendente allestire una struttura di base e rivestire detta struttura con mezzi tubolari, caratterizzato dal fatto che, detto rivestire comprende calzare su detta struttura di base detti mezzi tubolari.

In una versione vantaggiosa, detto calzare comprende applicare su detti mezzi tubolari mezzi collanti tramite mezzi spruzzatori, atti a distribuire uniformemente e in quantità opportuna detti mezzi collanti.

In un'ulteriore versione vantaggiosa, detto calzare comprende inoltre rovesciare almeno una prima porzione di detti mezzi tubolari su almeno una seconda porzione di detti mezzi tubolari, così da rendere accessibile una prima regione inizialmente interna dei mezzi tubolari, applicare su detta prima regione inizialmente interna detti mezzi collanti, e riposizionare detta almeno una prima porzione a contatto con detta struttura di base.

In una versione vantaggiosa ancora ulteriore, detto calzare comprende inoltre rovesciare detta almeno una seconda porzione dei mezzi tubolari su detta almeno una prima porzione di tali mezzi tubolari, così da rendere accessibile una seconda regione inizialmente interna dei mezzi tubolari, applicare su detta seconda regione inizialmente interna ι mezzi collanti, e riposizionare detta almeno una seconda porzione a contatto con la struttura di base.

In una versione vantaggiosa ancora ulteriore, il metodo secondo l'invenzione comprende inoltre ruotare ad una velocità relativamente bassa i mezzi a rullo per favorire una distribuzione uniforme dei mezzi collanti tra la struttura di base e i mezzi tubolari disposti esternamente ad essa.

Grazie a questo aspetto dell'invenzione, viene definito un metodo per la produzione di mezzi a rullo notevolmente semplificato, in quanto comprendente operazioni che si svolgono a temperatura ambiente. I rischi per l'operatore e il dispendio energetico connessi ad un'alta temperatura risultano pertanto totalmente eliminati.

Inoltre, non è necessario ruotare stampi o dispositivi ad essi correlati perché soltanto i mezzi a rullo devono essere posti in rotazione; le masse rotanti presentano pertanto un'inerzia fortemente ridotta e le attrezzature possono essere dimensionate in maniera meno critica, anche perché la rotazione avviene a bassa velocità.

In una versione vantaggiosa, il metodo comprende inoltre preparare detta struttura di base conformando una lamina rigida secondo una geometria cilindrica, per ottenere mezzi di supporto rigidi.

Vantaggiosamente, detto preparare comprende inoltre applicare su detti mezzi di supporto rigidi mezzi cedevoli ed elasticamente deformabili, per esempio spugnosi, inizialmente in forma di foglio.

In questo modo sono evitate complicazioni inerenti la colata centrifuga dei mezzi cedevoli.

In un secondo aspetto della presente invenzione, è previsto un metodo per la produzione di mezzi tubolari, comprendente iniettare in un'intercapedine individuata all'interno di mezzi a stampo mezzi scorrevoli atti a formare detti mezzi tubolari e consolidare detti mezzi scorrevoli, caratterizzato dal fatto che fra detti mezzi a stampo e detti mezzi tubolari sono inseriti mezzi separatori atti a consentire il distacco di detti mezzi tubolari da detti mezzi a stampo.

Vantaggiosamente, detto consolidare avviene a temperatura ambiente e a pressione atmosferica.

In una versione vantaggiosa, detti mezzi separatori comprendono mezzi separatori flessibili.

In un'ulteriore versione vantaggiosa, detti mezzi a stampo comprendono mezzi a punzone e mezzi a matrice, i mezzi a punzone essendo scorrevoli rispetto ai mezzi a matrice così da consentire l'estrazione di detti mezzi tubolari da detti mezzi a stampo.

In una versione vantaggiosa ancora ulteriore, detti mezzi separatori sono interposti fra detti mezzi a punzone e detti mezzi tubolari.

Risulta in tal modo possibile eliminare qualunque tipo di dispositivi rotanti, il che consente di semplificare notevolmente le attrezzature per attuare il metodo.

In un terzo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato per la produzione di mezzi tubolari, comprendente mezzi a stampo atti a ricevere mezzi scorrevoli disposti per formare detti mezzi tubolari, caratterizzato dal fatto, che comprende inoltre mezzi separatori atti a consentire il distacco di detti mezzi tubolari da detti mezzi a stampo.

Grazie a questi secondo e terzo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un metodo ed un apparato per la produzione di mezzi tubolari estremamente semplice ed efficace, che non comportano l'utilizzo di elevate temperature e risultano pertanto energeticamente poco dispendiosi e poco rischiosi per l'operatore.

Inoltre, grazie alla presenza dei mezzi separatori, i mezzi a stampo possono circondare perifericamente i mezzi tubolari senza presentare interruzioni.

In un quarto aspetto dell'invenzione, è previsto un metodo per la produzione di mezzi a rullo, comprendente posizionare una struttura di base all'interno di mezzi a guscio sostanzialmente continui, immettere in uno spazio individuato fra detta struttura di base e detti mezzi a guscio mezzi scorrevoli atti a formare un rivestimento esterno di detti mezzi a rullo e consolidare detti mezzi scorrevoli, caratterizzato dal fatto che durante detto iniettare e durante detto consolidare detti mezzi a guscio risultano sostanzialmente fermi.

In una versione preferita, detto solidificare avviene a temperatura ambiente e a pressione atmosferica.

Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere un metodo per la produzione di mezzi a rullo di estrema semplicità e che non comporta apporto di calore, migliorando la sicurezza e l'economicità dei metodi di produzione di mezzi a rullo dello stato della tecnica.

In un quinto aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato per la produzione di mezzi a rullo, comprendente mezzi a guscio sostanzialmente continui atti a ricevere mezzi scorrevoli durante una fase di immissione, detti mezzi scorrevoli essendo idonei a formare uno strato di rivestimento di detti mezzi a rullo durante una fase di consolidamento, caratterizzato dal fatto che, comprende inoltre mezzi di trattenimento atti a mantenere fermi detti mezzi a guscio durante detta fase di immissione e durante detta fase di consolidamento.

In una versione vantaggiosa, detti mezzi a guscio si estendono principalmente lungo un asse longitudinale, e possono essere inclinati rispetto ad un asse di lavoro, per consentire un posizionamento ottimale di detti mezzi a rullo.

In una versione preferita, detto asse di lavoro è sostanzialmente ortogonale a detto asse longitudinale .

Grazie a questi quarto e quinto aspetto dell'invenzione, sono evitate complicazioni inerenti la colata centrifuga dei mezzi a rullo.

In un sesto aspetto dell'invenzione, sono previsti mezzi a rullo per il trattamento di oggetti, comprendenti una struttura di sostegno atta a supportare almeno uno strato intermedio disposto per conferire una certa cedevolezza a detti mezzi a rullo, e mezzi tubolari disposti esternamente a detto strato intermedio ed atti a interagire con detti oggetti, caratterizzati dal fatto che fra detta struttura di sostegno e detto almeno uno strato intermedio, oppure fra detto almeno uno strato intermedio e detti mezzi tubolari, è interposto almeno uno strato adesivo.

Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile eliminare le complicazioni inerenti la colata centrifuga dello strato intermedio e/o dei mezzi tubolari.

In un settimo aspetto dell'invenzione, è previsto un apparato per rettificare mezzi spugnosi, comprendente mezzi ad utensile atti ad asportare uno strato superficiale di detti mezzi spugnosi, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ad utensile comprendono mezzi abrasori.

In una versione vantaggiosa, detti mezzi ad utensile hanno forma di disco ricoperto con un materiale abrasivo.

In un'ulteriore versione vantaggiosa, i mezzi ad utensile sono dotati di moto rotatorio ed interagiscono con i mezzi spugnosi in corrispondenza di una superficie circolare di detto disco.

In un'ulteriore versione vantaggiosa, detto materiale abrasivo è carta vetrata.

Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile rettificare materiali spugnosi ottenendo una finitura superficiale molto buona, paragonabile a quella che si può ottenere ricavando i materiali spugnosi tramite un processo di colata in uno stampo la cui superficie sia stata lucidata a specchio.

Questo permette vantaggiosamente di eliminare gli inconvenienti legati ad una colata centrifuga dei mezzi spugnosi.

L'invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:

Figura 1 è una sezione schematica di mezzi a rullo realizzabili con un metodo secondo l'invenzione;

Figura 2 è una sezione schematica che mostra una prima fase di detto metodo;

Figura 3 è una sezione schematica che mostra una fase successiva di detto metodo;

Figura 4 è una sezione schematica che mostra un'ulteriore fase successiva di detto metodo;

Figura 5 è una sezione schematica che mostra una fase successiva ancora ulteriore di detto metodo;

Figura 6 è una sezione schematica dei mezzi a rullo di Figura 1 in una realizzazione alternativa; Figura 7 è una vista frontale schematica parzialmente sezionata di un apparato per la produzione di mezzi tubolari in una configurazione chiusa;

Figura 8 è una vista frontale schematica parzialmente sezionata dell'apparato di Figura 7 in una configurazione aperta;

Figura 9 è una vista frontale schematica di un apparato per la produzione di mezzi a rullo con un metodo secondo l'invenzione;

Figura 10 è una vista laterale schematica, parzialmente sezionata, dell'apparato di Figura 9 in una prima fase del metodo;

Figura 11 è una vista laterale schematica, parzialmente sezionata, dell'apparato di Figura 9 in una fase intermedia del metodo;

Figura 12 è una vista frontale schematica dell'apparato di Figura 9 in una fase conclusiva del metodo.

Con riferimento alla Figura 1, è mostrato un rullo 1, comprendente una struttura di base 2 esternamente rivestita da un tubolare 3, ed utilizzabile ad esempio per decorare piastrelle ceramiche dopo che la superficie esterna 4 del tubolare 3 è stata incisa secondo un motivo ornamentale.

La struttura di base 2 comprende un'anima interna 5 realizzata preferibilmente in materiale metallico, per esempio rete o lamiera traforata, oppure in materia plastica, così da dotare la struttura di base 2 di una sufficiente rigidezza, minimizzandone contemporaneamente il peso, per facilitare le operazioni di manipolazione e ridurre le inerzie che si generano durante la rotazione del rullo 1 sulla macchina decoratrice. Alle estremità laterali dell'anima interna 5 sono connesse due flange 6 atte a consentire il montaggio del rullo 1 sulla macchina decoratrice.

La struttura di base 2 comprende inoltre, esternamente all'anima interna 5, uno strato intermedio 7, realizzato in materiale facilmente cedevole e deformabile, quale silicone in forma spugnosa, che ha il compito di conferire al rullo 1 una cedevolezza tale da consentirgli di premere sulle piastrelle per trasferire su di esse un motivo ornamentale senza romperle o danneggiarle. Tra lo strato intermedio 7 e l'anima interna 5 è interposto un primo strato di colla 8, atto a rendere solidale lo strato intermedio 7 all'anima interna 5; un secondo strato di colla 9 interposto tra lo strato intermedio 7 e il tubolare 3 impedisce eventuali scorrimenti di quest'ultimo rispetto alla struttura sottostante, che devono essere assolutamente evitati per non compromettere la precisione della macchina decoratrice.

La struttura di base 2 può essere allestita come verrà di seguito descritto. Si parte da una rete metallica inizialmente in forma rettangolare piana, le si conferisce una forma cilindrica, per esempio tramite calandratura, e la si salda lungo la linea di giunzione parallela all'asse del cilindro, ottenendo l'anima interna 5, alle cui estremità laterali vengono saldate le due flange 6 preventivamente preparate. A questo punto si costruisce lo strato intermedio 7 partendo da spugna siliconica anch'essa inizialmente in forma rettangolare piana, e avvolgendola sull'anima interna 5 con interposizione del primo strato di colla 8. Ovviamente, la colla viene applicata anche lungo la linea di giunzione della spugna siliconica.

La struttura di base 2 così ottenuta è sottoposta ad un'operazione di rettifica dello strato intermedio 7, per ottenere una perfetta circolarità che risulta determinante ai fini della precisione della macchina decoratrice.

Lo strato intermedio 7 spugnoso viene rettificato utilizzando un disco abrasore, posto in rotazione ad elevato numero di giri attorno ad un asse ortogonale al piano del disco, e dotato inoltre di un moto di traslazione in una direzione di avanzamento. Il disco abrasore comprende, per esempio, un elemento circolare metallico rivestito con carta vetrata disposta su una pluralità di settori dell'elemento circolare stesso. La struttura di base 2, già ricoperta con lo strato intermedio 7, viene posta in rotazione attorno al proprio asse longitudinale Zi ed interagisce perifericamente con il disco abrasore in corrispondenza di una superficie circolare di detto disco.

Come mostra la Figura 2, sulla struttura di base 2 viene successivamente calzato il tubolare 3; questa operazione è possibile grazie alle proprietà di deformabilità di cui è dotato il tubolare 3, solitamente realizzato in materiale elastico facilmente deformabile quale silicone, o poliuretano, o gomma in genere.

In seguito, come evidenziato in Figura 3, una prima porzione 10 del tubolare 3 viene rovesciata su una seconda porzione 11 dello stesso, così da rendere accessibile una prima regione inizialmente interna 12 del tubolare 3, sulla quale viene applicata una sostanza adesiva 13 tramite mezzi spruzzatori 14. I mezzi spruzzatori 14 possono essere traslati nella direzione indicata dalla freccia FI, per formare una prima parte 15 del secondo strato di colla 9. Durante questa operazione la struttura di base può essere ruotata attorno al suo asse longitudinale Z tramite mezzi di motorizzazione non raffigurati, come indicato dalla freccia F2, per rivolgere ai mezzi spruzzatori 14 la prima regione interna 12 del tubolare 3 lungo tutta la sua estensione circonferenziale, che risulterà quindi uniformemente bagnata dalla sostanza adesiva 13.

Come mostrato in Figura 4, è ora possibile riposizionare la prima porzione 10 del tubolare 3, insieme con la prima parte 15 del secondo strato di colla 9, a contatto con la struttura di base 2.

Successivamente, come mostra la Figura 5, si procede a rovesciare la seconda porzione 11 del tubolare 3 sulla prima porzione 10 dello stesso, così da rendere accessibile una seconda regione interna 16 di tale tubolare 3, sulla quale è possibile applicare, tramite mezzi spruzzatori 14, una sostanza adesiva 13 con le stesse modalità precedentemente descritte, per formare una seconda parte 17 del secondo strato di colla 9. Riposizionando la seconda porzione 11, unitamente alla seconda parte 17 del secondo strato di colla 9, si ottiene il rullo 1, che viene mantenuto in rotazione attorno all'asse Z ad opera dei suddetti mezzi di motorizzazione ancora per un breve periodo di tempo, in modo tale da consentire alla sostanza adesiva 13 di penetrare adeguatamente nello strato intermedio 7, e di fare presa in maniera sicura.

Grazie ai mezzi spruzzatori 14, è possibile dosare la sostanza adesiva 13 in maniera precisa, ossia in quantità sufficiente ad assicurare un'elevata resistenza a taglio, e nel contempo una bassa resistenza alla pelatura, del secondo strato di colla 9. L'elevata resistenza al taglio è fondamentale perché durante il funzionamento in rotazione della macchina decoratrice non si verifichino slittamenti fra la struttura di base 2 e il tubolare 3, mentre la bassa resistenza alla pelatura consente facilmente di rimuovere il tubolare 3 dalla suddetta struttura di base 2, per esempio nel caso che il tubolare 3, a causa dell'usura, non sia più in grado di svolgere efficacemente la sua funzione sulla macchina decoratrice.

I rulli 1 sopra descritti possono pertanto essere facilmente rigenerati se usurati o danneggiati, rimuovendo il tubolare 3 usurato e calzando sulla struttura di base 2 in tal modo ottenuta un nuovo tubolare 3 con le modalità precedentemente spiegate. Così facendo è possibile riciclare la vecchia struttura di base 2, il che assicura un risparmio di tempo e di denaro notevole.

In una versione alternativa rappresentata in Figura 6, la struttura di base 2 è costituita da un tessuto 18 del tutto analogo a un retino serigrafico, comprendente una tela avvolta su una coppia di flange di estremità 6, sulla quale può essere calzato e incollato mediante un ulteriore strato di colla 19 il tubolare 3. L'applicazione del tubolare 3 avviene con le modalità descritte in precedenza; è prevista inoltre una camera espandibile 20, atta ad essere introdotta all'interno della struttura di base 2 e ad essere successivamente gonfiata mediante insufflaggio di aria, così da tensionare il tessuto 18 ed evitare su di esso la formazione di grinze durante le fasi di applicazione e di incollaggio del tubolare 3. La camera espandibile 20 può comprendere un sacchetto in materiale plastico flessibile a tenuta ermetica.

Il tubolare 3 viene ottenuto procedendo come di seguito descritto in riferimento alle Figure 7 e 8, nelle quali è rappresentato un apparato 21 per la produzione di un tubolare 3 comprendente un'intelaiatura 22 che supporta mezzi a stampo 23. I mezzi a stampo 23 comprendono una matrice 24, solidale all'intelaiatura 22, conformata secondo una geometria cilindrica cava e dotata di una flangia di appoggio 25, e un punzone 26, anch'esso conformato secondo una geometria cilindrica cava. Il punzone 26 può traslare fra una posizione di lavoro, rappresentata in Figura 7, in cui esso è disposto all'interno della matrice 24, e una posizione di scarico, rappresentata in Figura 8, in cui esso risulta disimpegnato da tale matrice 24 e disposto superiormente ad essa. Nel suo moto di traslazione, il punzone 26 è azionato da un attuatore lineare 27, connesso all'intelaiatura 22 dell'apparato 21.

Esternamente al punzone 26 sono previsti mezzi separatori 28 atti a consentire il distacco di quest'ultimo dal tubolare 3; i mezzi separatori 28 comprendono preferibilmente un sacco in plastica flessibile 29 avvolto attorno al punzone 26 in maniera tesata e priva di grinze.

Quando si desidera produrre un tubolare 3, il punzone 26 viene traslato verso il basso dall' attuatore lineare 27, fino a risultare completamente annegato all'interno della matrice 24, come mostrato in Figura 7. Risulta in tal modo individuata un'intercapedine 30 disposta fra la matrice 24 e il punzone 26, all'interno della quale è possibile iniettare mezzi scorrevoli atti a dare origine al tubolare, al termine di un processo di consolidamento. I mezzi scorrevoli possono presentarsi in forma fluida o granulare, e preferibilmente comprendono un fluido siliconico ottenuto mescolando un agente di base con un agente catalizzatore; il fluido che ne risulta viene iniettato, tramite un circuito di alimentazione non raffigurato, all'interno dell'intercapedine 30 attraverso un'apertura di ingresso 31 praticata nella parte inferiore della matrice 26, ossia nelle vicinanze della flangia di appoggio 25.

Il fluido siliconico viene alimentato fino a riempire completamente l'intercapedine 30, procedendo dal basso verso l'alto, per essere sicuri di non inglobare eventuali bolle d'aria nella massa fluida; successivamente l'agente di base viene catalizzato dall'agente catalizzatore e si indurisce progressivamente, fino a raggiungere una consistenza prefissata. Questa operazione di consolidamento avviene nelle condizioni di temperatura ambiente, pressione ed umidità atmosferiche e rende il processo particolarmente semplice e gestibile anche da un operatore non qualificato.

Quando il fluido siliconico ha acquisito la giusta consistenza e il tubolare 3 può considerarsi formato, l'attuatore lineare 27 solleva il punzone 26 al di sopra della matrice 24; durante questo sollevamento il sacco in plastica flessibile 29 si distacca dal punzone 26 e rimane attaccato alla superficie interna del tubolare 3. A questo punto un operatore provvede a separare manualmente il tubolare 3 dalla matrice 24 e dal sacco 29, sfruttando le proprietà di flessibilità di cui sia il tubolare 3 che il sacco 29 sono dotati. L'apparato 1 è ora pronto per la produzione di un nuovo tubolare 3, previo avvolgimento del punzone 26 con un nuovo sacco 29. Quest'ultima operazione è di estrema importanza perché, in assenza del sacco 29, il tubolare 3 si lacererebbe irreparabilmente durante l'estrazione del punzone 26 dalla matrice 24.

Grazie alla perfetta finitura superficiale che contraddistingue sia la superficie interna della matrice 24 che la superficie esterna del punzone 26, il tubolare 3 così ottenuto non necessita di operazioni di rettifica e può essere calzato sulla struttura di base 2 come precedentemente descritto. Le Figure da 9 a 12 mostrano una macchina 32 per la produzione di rulli analoghi a guelli descritti precedentemente secondo una modalità alternativa.

La macchina 32 comprende una base di appoggio 33 e un telaio 34, sostanzialmente individuato da tre travi verticali 35, 36, 37 e da una traversa 38. Sulla prima trave 35 e sulla seconda trave 36 sono montati due supporti 39, nei quali si impegnano rotoidalmente le prime estremità di due perni 40, connessi in corrispondenza delle loro seconde estremità a due staffe di trattenimento semicircolari 41. Le staffe di trattenimento 41 sono tra loro collegate per supportare un guscio cilindrico 42, ottenuto per esempio da un tubo tagliato ad una prefissata lunghezza, e per mantenerlo fermo durante le operazioni di fabbricazione dei mezzi a rullo che verranno di seguito esposte. Applicando un certo sforzo, il guscio cilindrico 42 può essere inclinato attorno ad un asse di lavoro XI ruotando i perni 40 rispetto ai supporti 39. Nella parte inferiore del telaio 34 è disposto un martinetto 43, superiormente provvisto di un codolo filettato 44, e disposto lungo un asse di scorrimento X2 giacente sostanzialmente sul piano verticale individuato dall'asse longitudinale ZI del guscio cilindrico 42.

Nello spazio individuato tra la seconda trave 36 e la terza trave 37 sono invece alloggiati alcuni dispositivi di controllo 45.

La macchina 32 permette di ottenere i rulli colando direttamente su una struttura di base 2, del tutto analoga a quella precedentemente descritta, mezzi scorrevoli atti a dare origine ad uno strato esterno in materiale facilmente deformabile e cedevole. Preferibilmente i mezzi scorrevoli comprendono un fluido siliconico ottenuto, come già visto, miscelando un agente di base con un agente catalizzatore, che dopo consolidamento formerà sulla struttura di base 2 uno strato di rivestimento elastico.

Inizialmente la struttura di base 2 viene inserita all'interno del guscio cilindrico, in modo tale che l'asse Z della struttura di base risulti coincidente con l'asse ZI del guscio cilindrico, e viene bloccata in questa posizione tramite mezzi di bloccaggio 46, comprendenti un anello di gomma 47 che, espandendosi, assicura il centraggio della struttura di base 2 e ne provoca il bloccaggio per interferenza. Risulta così individuato, tra il guscio cilindrico 42 e la struttura di base 2, uno spazio 48 cilindrico cavo all'interno del quale viene iniettato un fluido siliconico, attraverso un foro 49 praticato ad un'estremità del guscio cilindrico 42, nelle immediate vicinanze dell'anello di gomma 47. Prima dell'operazione di iniezione, il guscio cilindrico 42 viene inclinato ruotandolo attorno al suddetto primo asse XI, cosicché l'asse ZI del guscio cilindrico 42 risulti inclinato rispetto alla direzione orizzontale di un angolo a di circa 10°. Il guscio cilindrico 42 viene mantenuto in tale posizione per tutta la durata dell'operazione di iniezione perché, così facendo, il fluido siliconico viene iniettato nella camicia 48 dal basso verso l'alto, e il rischio di inglobare bolle d'aria all'interno del suddetto fluido risulta scongiurato.

Quando tutta la camicia 48 è riempita, si interrompe l'erogazione di fluido siliconico e si posiziona il guscio cilindrico 42 e il suo contenuto in una configurazione sostanzialmente orizzontale, come mostrato in Figura 1 (a = 0°). A questo punto, vengono aperti due fori di sfiato 60 praticati in una porzione superiore del guscio cilindrico 42 e atti a consentire l'uscita di aria o di eventuali gas generati durante il consolidamento del fluido siliconico, così da favorire il rilassamento dello strato di rivestimento in via di formazione.

Quando il silicone si è completamente consolidato, dando origine ad un rullo 1 finito disposto internamente al guscio cilindrico 42, occorre portare quest'ultimo e il suo contenuto in una posizione verticale, come mostrato in Figura 12.

Agendo sui dispositivi di controllo 45, dal martinetto 43 viene fatto fuoriuscire uno stelo 50 che si dispone verticalmente all'interno della struttura di base 2 montata sul guscio cilindrico 42, fino a sporgere superiormente da quest'ultima. Una piastra di riscontro 51, provvista di un foro centrale 52 attraverso il quale passa il codolo filettato 44, viene posizionata al di sopra del guscio cilindrico 42 e ivi bloccata tramite un elemento filettato a madrevite 53, così da ancorare lo stelo 50 al suddetto guscio 42.

Mediante un ulteriore foro 54 ricavato nella parte superiore del guscio cilindrico 42, si fa ora entrare fra lo strato di rivestimento della struttura di base 2 e il guscio cilindrico un elemento promotore di distacco, per esempio acqua saponata 55 prelevata da un serbatoio 56 attraverso un condotto 57. Un dispositivo di misura 58 consente di misurare la quantità di acqua saponata 55 uscente dal serbatoio e di arrestarne la fuoriuscita quando è stata erogata la quantità desiderata.

A questo punto, il martinetto 43 richiama lo stelo 50, e con esso il rullo 1 finito, verso il basso; il rullo 1 si distacca facilmente dal guscio cilindrico 42 grazie all'azione dell'acqua saponata 55 e può essere prelevato dalla macchina 32 e stoccato a magazzino, o inviato a successive operazioni qui non contemplate.

Nell'ambito della presente descrizione, i mezzi e le fasi di metodo indicati potranno essere considerati oltre che presi isolatamente, o nelle combinazioni indicate, anche facenti parte di qualsiasi altra combinazione possibile.

Claims

RIVENDICAZIONI Metodo per la produzione di mezzi a rullo (1), comprendente allestire una struttura di base (2) e rivestire detta struttura di base (2) con mezzi tubolari (3), caratterizzato dal fatto che detto rivestire comprende calzare su detta struttura di base (2) detti mezzi tubolari (3).
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, e comprendente inoltre applicare fra detti mezzi tubolari (3) e detta struttura di base (2) mezzi collanti (13), atti a fissare detti mezzi tubolari (3) a detta struttura di base (2).
3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui detto applicare mezzi collanti (3) avviene tramite mezzi spruzzatori (14), atti a distribuire uniformemente e in quantità opportuna detti mezzi collanti (13).
4. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi collanti (14) vengono applicati su detti mezzi tubolari (3).
5. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, e comprendente inoltre rovesciare almeno una prima porzione (10) di detti mezzi tubolari (3) su almeno una seconda porzione (11) di detti mezzi tubolari (3), così da rendere accessibile una prima regione interna (12) di detti mezzi tubolari (3), applicare su detta prima regione interna (12) detti mezzi collanti (13), e riposizionare detta almeno una prima porzione (10) a contatto con detta struttura di base (2).
6. Metodo secondo la rivendicazione 5, e comprendente inoltre rovesciare detta almeno una seconda porzione (11) su detta almeno una prima porzione (10), così da rendere accessibile una seconda regione interna (16) di detti mezzi tubolari (3), applicare su detta seconda regione interna (16) detti mezzi collanti (13), e riposizionare detta almeno una seconda porzione (11) a contatto con detta struttura di base (2).
7. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 6, e comprendente inoltre ruotare detta struttura di base (2) per consentire a detti mezzi collanti (13) di distribuirsi uniformemente tra detta struttura di base (2) e detti mezzi tubolari (3).
8. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto allestire una struttura di base (2) comprende conformare mezzi laminari piani secondo una geometria cilindrica, per ottenere mezzi di supporto rigidi (5) di detta struttura di base (2).
9. Metodo secondo la rivendicazione 8 e comprendente inoltre unire detti mezzi laminari piani lungo almeno una linea di unione di detti mezzi laminari piani.
10. Metodo secondo la rivendicazione 8, oppure 9, in cui detto allestire comprende inoltre riportare su detti mezzi di supporto rigidi (5) almeno uno strato intermedio (7), atto a conferire una certa cedevolezza a detta struttura di base (2).
11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui detto riportare almeno uno strato intermedio (7) comprende piegare ulteriori mezzi laminari piani secondo una conformazione cilindrica.
12. Metodo secondo la rivendicazione 11, e comprendente inoltre rendere solidali detti ulteriori mezzi laminari piani a detti mezzi di supporto rigidi (5).
13. Metodo secondo la rivendicazione 11, oppure 12, e comprendente inoltre collegare detti ulteriori mezzi laminari piani lungo almeno una linea di congiungimento di detti ulteriori mezzi laminari piani .
14. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre dotare detta struttura di base (2) di flange di estremità (6), atte a consentirne il montaggio su una macchina decoratrice .
15. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre rettificare esternamente detta struttura di base (2), per eliminare eventuali difetti di circolarità.
16. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, oppure secondo la rivendicazione 14 quando dipendente da una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto allestire una struttura di base (2) comprende predisporre un elemento cilindrico flessibile (18).
17. Metodo secondo la rivendicazione 16, e comprendente inoltre introdurre internamente a detto elemento cilindrico flessibile (18) mezzi a camera espandibile (20) e gonfiare detti mezzi a camera espandibile (20), per mantenere teso detto elemento cilindrico flessibile (18).
18. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto allestire comprende rimuovere mezzi tubolari (3) usurati o danneggiati da preesistenti mezzi a rullo (1).
19. Metodo per la produzione di mezzi tubolari (3), comprendente iniettare in un'intercapedine (30) individuata all'interno di mezzi a stampo (23) mezzi scorrevoli atti a formare detti mezzi tubolari (3) e consolidare detti mezzi scorrevoli, caratterizzato dal fatto che fra detti mezzi a stampo (23) e detti mezzi tubolari (3) sono inseriti mezzi separatori (28) atti a consentire il distacco di detti mezzi tubolari (3) da detti mezzi a stampo (23).
20. Metodo secondo la rivendicazione 19, in cui detti mezzi separatori comprendono mezzi separatori flessibili (28).
21. Metodo secondo la rivendicazione 19, oppure 20, in cui detti mezzi a stampo (23) comprendono mezzi a matrice (24) e mezzi a punzone (26).
22. Metodo secondo la rivendicazione 21, in cui detti mezzi a matrice (24) e detti mezzi a punzone (26) sono reciprocamente mobili in traslazione.
23. Metodo secondo la rivendicazione 21, oppure 22, in cui detti mezzi a matrice (24) sono sostanzialmente continui.
24. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 21 a 23, in cui detti mezzi a punzone (26) sono sostanzialmente continui.
25. Metodo secondo la rivendicazione 20, oppure secondo una delle rivendicazioni da 21 a 24, quando la rivendicazione - 21 dipende dalla rivendicazione 20, in cui detti mezzi separatori flessibili comprendono almeno un sacco flessibile (28).
26. Metodo secondo la rivendicazione 25, quando dipendente da una delle rivendicazioni da 21 a 24, in cui detto almeno un sacco flessibile (28) è avvolto su detti mezzi a punzone (26).
27. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 19 a 26, in cui detto iniettare avviene dal basso verso l'alto, così da non inglobare aria all'interno di detti mezzi scorrevoli.
28. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 19 a 27, in cui detto consolidare avviene a temperatura ambiente.
29. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 19 a 28, in cui detto consolidare avviene a pressione atmosferica .
30. Apparato per la produzione di mezzi tubolari (3), comprendente mezzi a stampo (23) atti a ricevere mezzi scorrevoli disposti per formare detti mezzi tubolari (3), caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi separatori (28) atti a consentire il distacco di detti mezzi tubolari (3) da detti mezzi a stampo (23).
31. Apparato secondo la rivendicazione 30, in cui detti mezzi separatori comprendono mezzi separatori flessibili (28).
32. Apparato secondo la rivendicazione 30, oppure 31, in cui detti mezzi a stampo (23) comprendono mezzi a matrice (24) e mezzi a punzone (26), atti ad individuare un'intercapedine (30) all'interno della quale detti mezzi scorrevoli vengono introdotti .
33. Apparato secondo la rivendicazione 32, in cui detti mezzi a matrice (24) e detti mezzi a punzone (26) sono reciprocamente mobili in traslazione .
34. Apparato secondo la rivendicazione 32, oppure 33, in cui detti mezzi a matrice (24) sono sostanzialmente continui.
35. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 32 a 34, in cui detti mezzi a punzone (26) sono sostanzialmente continui.
36. Apparato secondo la rivendicazione 31, oppure secondo una delle rivendicazioni da 32 a 35, quando la rivendicazione 32 dipende dalla rivendicazione 31, in cui detti mezzi separatori flessibili comprendono almeno un sacco flessibile (28).
37. Apparato secondo la rivendicazione 36, quando dipendente da una delle rivendicazioni da 32 a 35, in cui detto almeno un sacco flessibile (28) è avvolto su detti mezzi a punzone (26).
38. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 30 a 37, e comprendente inoltre mezzi di ingresso (31) attraverso i quali detti mezzi scorrevoli vengono iniettati all'interno di detti mezzi a stampo (23).
39. Apparato secondo la rivendicazione 38, in cui detti mezzi di ingresso (31) sono situati nella parte inferiore di detti mezzi a stampo (23), così da iniettare detti mezzi scorrevoli dal basso verso l'alto.
40. Metodo per la produzione di mezzi a rullo (1), comprendente posizionare una struttura di base (2) all'interno di mezzi a guscio (42) sostanzialmente continui, immettere in uno spazio (48) individuato fra detta struttura di base (2) e detti mezzi a guscio (42) mezzi scorrevoli atti a formare un rivestimento esterno di detti mezzi a rullo (1) e consolidare detti mezzi scorrevoli, caratterizzato dal fatto che durante detto immettere e durante detto consolidare detti mezzi a guscio (42) risultano sostanzialmente fermi.
41. Metodo secondo la rivendicazione 40, e comprendente inoltre inclinare detti mezzi a guscio (42) rispetto ad un asse di lavoro (XI), diverso da un asse longitudinale (ZI) lungo il quale detti mezzi a guscio (42) si estendono prevalentemente .
42. Metodo secondo la rivendicazione 41, in cui detto inclinare comprende collocare detti mezzi a guscio (42) in una posizione di consolidamento di detti mezzi scorrevoli, in cui detto asse longitudinale (Zi) è sostanzialmente orizzontale.
43. Metodo secondo la rivendicazione 41, oppure 42, in cui detto inclinare comprende collocare detti mezzi a guscio (42) in una posizione di scarico di detti mezzi a rullo (1) da detti mezzi a guscio (42), in cui detto asse longitudinale (ZI) è sostanzialmente verticale.
44. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 41 a 43, in cui detto inclinare comprende collocare detti mezzi a guscio (42) in una posizione di immissione di detti mezzi scorrevoli in detti mezzi a guscio (42), in cui detto asse longitudinale (ZI) è leggermente obliquo rispetto ad un piano orizzontale.
45. Metodo secondo la rivendicazione 44, in cui, in detta posizione di immissione, detto asse longitudinale (Zi) di detti mezzi a guscio (42) è inclinato di circa 10° rispetto a detto piano orizzontale .
46. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 40 a 45, in cui detto posizionare comprende interporre fra detta struttura di base (2) e detti mezzi a guscio (42) mezzi di bloccaggio (46) atti a garantire il centraggio e il bloccaggio di detta struttura di base (2).
47. Metodo secondo la rivendicazione 46, in cui detti mezzi di bloccaggio (46) comprendono almeno un anello deformabile (47).
48. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 40 a 47, in cui detto consolidare comprende inoltre rilassare detti mezzi scorrevoli mettendoli in comunicazione con l'ambiente esterno attraverso almeno un foro di sfiato (60).
49. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 40 a 48, e comprendente inoltre separare detti mezzi a rullo (1) da detti mezzi a guscio (42) interponendo fra loro mezzi promotori di distacco (55).
50. Metodo secondo la rivendicazione 49, in cui detti mezzi promotori di distacco comprendono acqua saponata (55).
51. Metodo secondo la rivendicazione 49, oppure 50, e comprendente inoltre dosare detti mezzi promotori di distacco (55) per immetterli fra detti mezzi a guscio (42) e detti mezzi a rullo (1) in una quantità prestabilita.
52. Apparato per la produzione di mezzi a rullo (1), comprendente mezzi a guscio (42) sostanzialmente continui atti a ricevere mezzi scorrevoli durante una fase di immissione, detti mezzi scorrevoli essendo idonei a formare uno strato di rivestimento di detti mezzi a rullo (1) durante una fase di consolidamento, caratterizzato dal fatto che, comprende inoltre mezzi di trattenimento (41) atti a mantenere fermi detti mezzi a guscio (42) durante detta fase di immissione e durante detta fase di consolidamento .
53. Apparato secondo la rivendicazione 52, in cui detti mezzi a guscio (42) si estendono principalmente lungo un asse longitudinale (ZI), e possono essere inclinati rispetto ad un asse di lavoro (XI) per consentire un posizionamento ottimale di detti mezzi a rullo (1).
54. Apparato secondo la rivendicazione 53, in cui detto asse di lavoro (XI) è sostanzialmente ortogonale a detto asse longitudinale (ZI).
55. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 52 a 54, e comprendente inoltre mezzi di bloccaggio (46) di una struttura di base (2) di detti mezzi a rullo (1), detta struttura di base (2) essendo alloggiabile all'interno di detti mezzi a guscio (42).
56. Apparato secondo la rivendicazione 55, in cui detti mezzi di bloccaggio (46) comprendono almeno un anello deformabile (47).
57. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 52 a 56, in cui detti mezzi a guscio (42) comprendono inoltre almeno un foro di immissione (49), disposto per immettere all'interno di detti mezzi a guscio (42) detti mezzi scorrevoli.
58. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 52 a 57, in cui detti mezzi a guscio (42) comprendono inoltre almeno un foro di sfiato (60) atto a mettere in comunicazione con l'ambiente esterno detti mezzi scorrevoli, durante detta fase di consolidamento .
59. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 52 a 58, in cui detti mezzi a guscio (42) comprendono inoltre almeno un foro di ingresso (54) di mezzi promotori di distacco (55), atti a distaccare detti mezzi a rullo (1) da detti mezzi a guscio (42).
60. Apparato la rivendicazione 59, e comprendente inoltre un dispositivo di misura (58), atto a immettere detti mezzi promotori di distacco (55) in detti mezzi a guscio (42) in una quantità prestabilita e controllata.
61. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 52 a 60, e comprendente inoltre mezzi di estrazione (43) atti ad estrarre detti mezzi a rullo (1) da detti mezzi a guscio (42).
62. Apparato secondo la rivendicazione 61, in cui detti mezzi di estrazione comprendono almeno un martinetto (43).
63. Mezzi a rullo per il trattamento di oggetti, comprendenti una struttura di sostegno (2) atta a supportare almeno uno strato intermedio (7) disposto per conferire una certa cedevolezza a detti mezzi a rullo (1), e mezzi tubolari (3) disposti esternamente a detto strato intermedio (7) ed atti a interagire con detti oggetti, caratterizzati dal fatto che fra detta struttura di sostegno (2) e detto almeno uno strato intermedio (7), oppure fra detto almeno uno strato intermedio (7) e detti mezzi tubolari (3), è interposto almeno uno strato adesivo (8; 9).
64. Mezzi a rullo secondo la rivendicazione 63, in cui fra detta struttura di sostegno (2) e detto strato intermedio (7) è interposto un primo strato adesivo (8) e fra detto strato intermedio (7) e detti mezzi tubolari (3) è interposto un secondo strato adesivo (9).
65. Mezzi a rullo secondo la rivendicazione 63, oppure 64, in cui detta struttura di sostegno (2) ha forma cilindrica internamente cava.
66. Mezzi a rullo secondo una delle rivendicazioni da 63 a 65, in cui detta struttura di sostegno (2) è realizzata in materiale sostanzialmente rigido.
67. Mezzi a rullo secondo una delle rivendicazioni da 63 a 66, in cui detta struttura di sostegno (2) è dotata di aperture disposte per diminuire il peso di detti mezzi a rullo (1).
68. Mezzi a rullo secondo una delle rivendicazioni da 63 a 67, in cui detto strato intermedio (7) è realizzato in materiale cedevole ed elasticamente deformabile .
69. Mezzi a rullo secondo la rivendicazione 68, in cui detto strato intermedio (7) è realizzato in materiale spugnoso.
70. Mezzi a rullo secondo una delle rivendicazioni da 63 a 69, in cui detti mezzi tubolari (3) sono realizzati in materiale cedevole ed elasticamente deformabile .
71. Apparato per rettificare mezzi spugnosi (7), comprendente mezzi ad utensile atti ad asportare uno strato superficiale di detti mezzi spugnosi (7), caratterizzato dal fatto che detti mezzi ad utensile comprendono mezzi abrasori.
72. Apparato secondo la rivendicazione 71, in cui detti mezzi ad utensile hanno forma di disco.
Apparato secondo la rivendicazione 72, in cui detto disco è ricoperto con un materiale abrasivo .
74. Apparato secondo la rivendicazione 73, in cui detto materiale abrasivo è carta vetrata.
75. Apparato secondo la rivendicazione 74, in cui detta carta vetrata è disposta su settori circolari di detto disco.
76. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 71 a 75, in cui detti mezzi ad utensile sono dotati di moto rotatorio attorno ad un proprio asse.
77. Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni da 71 a 76, in cui detti mezzi ad utensile sono dotati di moto traslatorio in una direzione di avanzamento.
78. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 71 a 77, in cui detti mezzi spuqnosi (7) sono dotati di un moto di rotazione attorno ad un proprio asse longitudinale (ZI).
79. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 72 a 79, in cui detti mezzi ad utensile interagiscono con detti mezzi spugnosi (7) in corrispondenza di una superficie circolare di detto disco.