ITMI980755A1 - Raccordo ad elementi accoppiabili maschio e femmina per tubazioni provvisto di gruppo valvolare di sicurezza e di scarico di pressione - Google Patents

Raccordo ad elementi accoppiabili maschio e femmina per tubazioni provvisto di gruppo valvolare di sicurezza e di scarico di pressione

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ITMI980755A1
ITMI980755A1 ITMI980755A ITMI980755A1 IT MI980755 A1 ITMI980755 A1 IT MI980755A1 IT MI980755 A ITMI980755 A IT MI980755A IT MI980755 A1 ITMI980755 A1 IT MI980755A1
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IT
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safety valve
stem
male
valve
axial
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Gianmarco Gatti
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Stucchi Srl
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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Raccordo ad elementi accoppiabili maschio e femmina per tubazioni, provvisto di gruppo valvolare di sicurezza e di scarico di pressione impiegabile in entrambi gli elementi accoppiabili"
La presente invenzione concerne un raccordo ad elementi accoppiabili maschio e femmina per tubazioni, che è munito di un gruppo valvolare di sicurezza e di scarico di pressione impiegabile in entrambi gli elementi accoppiabili.
Nella trasmissione dei fluidi risulta spesso necessario disporre di raccordi che possano essere innestati rapidamente per collegare tubazioni flessibili o rigide, a loro volta connesse con un'alimentazione di fluido ed un'utenza.
I raccordi noti sono generalmente costituiti da due elementi, maschio e femmina, fissati a rispettive tubazioni da connettere ed. accoppiabili tra loro mediante avvitamento o mezzi a scatto.
I suddetti elementi maschio e femmina sono formati da parti fisse e parti assialmente scorrevoli, che a riposo si dispongono in posizione di chiusura di una luce di passaggio di fluido e in occasione dell'accoppiamento tra i due elementi sono spostate dall'impegno con corrispondenti parti dell'altro elemento in una posizione di apertura di detta luce di passaggio.
Le parti fisse dell'elemento femmina comprendono un elemento valvolare costituito da uno stelo interno assiale fisso con una estremità allargata, mentre le parti scorrevoli dello stesso elemento femmina comprendono una bussola assialmente scorrevole che è disposta coassialmente all'esterno di detto stelo in modo da definire un'intercapedine assiale costituente parte di detta luce di passaggio del fluido ed è elasticamente sollecitata ad impegnarsi con detta estremità allargata dello stelo per chiudere a tenuta l'intercapedine suddetta nei confronti del passaggio del fluido in assenza di accoppiamento con l'elemento maschio ed aprirla in seguito ad un suo impegno con una fronteggiante parte fissa dell’elemento maschio al momento dell’ accoppiamento dei due elementi del raccordo.
Le parti fisse dell'elemento maschio comprendono a loro volta un corpo esterno fisso impegnabile frontalmente con detta bussola dell'elemento femmina in occasione di detto accoppiamento, mentre le parti scorrevoli comprendono un pistone interno scorrevole sollecitato elasticamente in posizione di impegno laterale con detto corpo fisso per la chiusura a tenuta di una cavità assiale dell'elemento maschio che costituisce un'ulteriore parte di detta luce di passaggio del fluido ed aprirla in seguito ad un suo impegno frontale con detta estremità allargata dello stelo dell'elemento femmina in occasione dell'accoppiamento dei due elementi del raccordo.
Se un raccordo di questo tipo è destinato ad essere utilizzato con pressioni di esercizio di fluido molto elevate, l’elemento maschio è inoltre provvisto di una valvola di sicurezza che è posta tra detta cavità assiale dell'elemento maschio ed un'estremità dell'elemento maschio collegabile ad un'alimentazione di fluido in modo da chiudere normalmente la comunicazione tra detta alimentazione e detta cavità assiale ed è azionata da detto pistone in modo da aprire detta comunicazione dopo l'apertura della comunicazione tra detta intercapedine dell'elemento femmina e detta cavità assiale dell'elemento maschio e sostanzialmente al termine di detto accoppiamento.
Un raccordo reso così capace di operare a pressione elevata non si presta però per una manovra di aggancio manuale, perché lo sforzo da superare per ottenere l'accoppiamento tra i due elementi del raccordo è superiore alle normali capacità umane.
A tale inconveniente è possibile ovviare con un raccordo, descritto nella domanda di brevetto italiano n. MI96A 002211 del 25.10.96, in cui l’elemento maschio comprende anche una valvola di scarico di pressione interposta tra detta alimentazione di fluido ed una camera di scarico di pressione e munita di uno stelo di apertura disposto in modo da essere azionato da detto pistone subito prima del movimento di apertura della valvola di sicurezza.
Per come è attualmente costruito, il gruppo valvolare formato dalla valvola di sicurezza e dalla valvola di scarico di pressione è utilizzabile ed è in effetti utilizzato solo per l’elemento maschio, mentre sarebbe preferibile potere utilizzare un gruppo analogo anche per l’elemento . femmina, in modo da consentire di attaccare Γ alimentazione di fluido in pressione indifferentemente all’uno o all’altro elemento del raccordo.
Scopo della presente invenzione è allora quello di realizzare un raccordo per tubazioni, in cui il suddetto gruppo valvolare sia realizzato in modo da consentirne l’impiego non solo nellelemento maschio ma anche nell’elemento femmina del raccordo.
In accordo con l’invenzione tale scopo è raggiunto con un raccordo del tipo sopra descritto, caratterizzato dal fatto che la valvola di sicurezza è sollecitata in posizione di chiusura da una prima molla assiale ed è spostata in posizione di apertura da uno stelo mobile assialmente in risposta al movimento di accoppiamento dei due elementi del raccordo e la valvola di scarico di pressione comprende una sfera mantenuta in posizione di chiusura di un canale assiale interno della valvola di sicurezza da una seconda molla più debole della prima molla, allineata con detta prima molla e reagente contro uno spallamento della valvola di sicurezza, detto stelo mobile essendo munito di un’appendice assiale capace di impegnarsi con detta sfera della valvola di scarico di pressione per spingerla in posizione di apertura contro l’azione di detta prima molla prima che detto stelo mobile si impegni con detta valvola di sicurezza per spingerla a sua volta in posizione di apertura contro l’azione di detta seconda molla.
Un gruppo valvolare così formato può essere utilizzato indifferentemente sia per l’uno che per l’altro dei due elementi maschio e femmina del raccordo, rendendo quest’ultimo indifferentemente collegabile da una parte o dall’altra con un’alimentazione di fluido in pressione.
Quando inserito nell’elemento maschio, il suo movimento di apertura potrà essere provocato da uno stelo mobile con appendice assiale reso solidale al pistone che controlla l’apertura e chiusura frontale della cavità assiale dell’elemento maschio. Quando inserito invece nell’elemento femmina, potrà essere posizionato dietro l’estremità posteriore dello stelo intemo fisso ed il suo movimento di apertura potrà essere provocato da uno stelo mobile con appendice assiale che risponde al movimento assiale della bussola che controlla l’apertura e chiusura frontale dell’intercapedine assiale dell’elemento femmina.
E’ inoltre possibile prevedere il suddetto gruppo valvolare come un unico kit indifferentemente inseribile nell’uno e/o l’altro dei due elementi del raccordo e pure sostituibile in caso di guasto.
Le caratteristiche della presente invenzione saranno rese maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione pratica, illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 è una vista in sezione longitudinale dell’elemento maschio di un raccordo secondo l'invenzione;
la figura 2 è una vista in sezione longitudinale dell’elemento femmina del raccordo;
la figura 3 è una vista in sezione trasversale dell’elemento femmina secondo la linea ΙΠ-ΠΙ di figura 2;
la figura 4 è una vista in sezione longitudinale dei due elementi del raccordo accoppiati tra loro;
la figura 5 è una vista in sezione longitudinale di una versione modificata dell’elemento femmina del raccordo secondo l’invenzione.
Il raccordo illustrato nei disegni è costituito da un elemento femmina 1 e da un elemento maschio 2.
L'elemento femmina 1 è mostrato in fig. 2 e comprende, rigidamente bloccati tra loro, un dado 3 munito di filettatura interna per il collegamento ad un'alimentazione di fluido o a un'utenza, un corpo esterno 4 a sezione esterna esagonale provvisto di un codolo cilindrico 5 avvitato in detto dado 3, un corpo interno 6, disposto concentricamente rispetto al corpo esterno 4 e a sua volta avvitato in esso, ed un fondello anulare 7 rigidamente trattenuto in posizione fissa tra i due corpi 4 e 6 e attraversato da più luci oblunghe 8 per il passaggio del fluido (fig. 3). La perfetta tenuta tra il corpo esterno 4 e il dado 3 è garantita da una guarnizione 9, quella tra lo stesso corpo esterno 4 e il fondello 7 da un’ulteriore guarnizione 10.
Il fondello anulare 7 sostiene uno stelo interno assiale fisso 11. Esternamente e concentricamente allo stelo 11 in modo da lasciare una intercapedine 12, è disposta una bussola di tenuta 13 assialmente scorrevole, munita di elementi esternamente aggettanti 14. In condizioni di riposo, a raccordo aperto, detta bussola di tenuta 13 è sollecitata in direzione assiale da una molla 15 che, reagendo tra i suddetti elementi aggettanti 14 e una parete frontale di un manicotto 16 solidale al fondello 7 e facente a tenuta sulla bussola 13 grazie ad una guarnizione 22, spinge detta bussola 13 verso l'impegno a tenuta metallica con una estremità frontale allargata 17 dello stelo 11. Viene così realizzata la chiusura frontale a tenuta dell’ intercapedine 12. Concentricamente ed esternamente alla bussola di tenuta 13 e dentro il corpo interno 6, si trova un gruppo di pulizia della bussola stessa, formato da un bicchiere 19 con elemento terminale trasversale 20, che è sollecitato da una molla 21 nella posizione avanzata di riposo di fig. 2, in cui l’elemento terminale 20 impedisce di accedere dall’estemo allo spazio anulare tra il corpo interno 6 e la bussola 13.
Sul corpo interno 6 è scorrevolmente montato un manicotto 23 sollecitato da una molla 24 e normalmente trattenuto in posizione di riposo dall’impegno di una sua tacca anulare interna 25 con una pluralità di sfere 26 alloggiate in una successione circonferenziale di fori trasversali passanti 27 del corpo interno 6.
Come si vede in fig. 2, in condizioni di riposo le superfici frontali del manicoto 23, del corpo interno 6, dell’elemento terminale 20 del bicchiere 19, della bussola 13 e dell ’estremità allargata 17 dello stelo 11 sono disposte in modo da formare un'unica superficie piana.
L'elemento di raccordo maschio 2 è mostrato a sua volta in fig. 1 e comprende un corpo esterno fisso 30 su cui è avvitato posteriormente un dado terminale 31 con condotto interno 32 per il collegamento ad un'alimentazione o un'utenza. All'intemo del corpo 30, bloccato dal dado 31, è disposto un elemento interno 33 a forma di bicchiere, che è attraversato da una pluralità di fori 34. L'elemento interno 33 è dotato di un prolungamento tubolare anteriore 35, che assieme al corpo esterno 30 definisce una cavità interna assiale 36 che è chiusa anteriormente da un pistone 37 sollecitato da una molla 38 reagente contro il fondo dell’elemento a bicchiere 33. La tenuta tra il corpo esterno 30 ed il pistone 37 è garantita da una guarnizione 39 alloggiata in una sede anulare del corpo 30. La sede suddeta si trova in prossimità di un'estremità frontale del corpo esterno 30 che fronteggia la bussola di tenuta 13 dell’elemento femmina 1. Tramite l’impegno con la guarnizione 39 il pistone 37 chiude frontalmente a tenuta la cavità assiale 36 quando l’elemento maschio si trova in condizione di riposo. Il pistone 37 è dotato di uno stelo posteriore 40 che è impegnato in modo assialmente scorrevole nel prolungamento tubolare 35 dell’elemento a bicchiere 33.
Le superfici frontali del corpo esterno 30 e del pistone 37 sono disposte in modo da formare un’unica superficie piana.
In posizione arretrata rispeto alla guarnizione 39 il corpo esterno 30 presenta una gola anulare 51 ata ad accogliere le sfere 26 dell'elemento femmina 1 quando i due elementi 1 e 2 vengono posti in posizione accoppiata, come sarà meglio spiegato più avanti.
Nell'elemento maschio 2 è pure prevista una valvola di sicurezza 41, che è normalmente mantenuta in posizione di chiusura da una molla 42 reagente tra un anellino 43 attestato in una sede posteriore della valvola di sicurezza ed una crociera posteriore 44 fissata all’interno dell’elemento a bicchiere 33 ed attraversata da un foro assiale 45. L’apertura della valvola di sicurezza 41 è provocata, in fase di aggancio dei due elementi maschio e femmina del raccordo, dall’ arretramento dello stelo 40 del pistone 37.
E’ inoltre prevista una valvola di scarico di pressione 46, che comprende una sfera 47 normalmente sollecitata in posizione di chiusura di un canale assiale 48 della valvola di sicurezza 41 da una retrostante molla 49 allineata con la molla 42 e più debole di essa e reagente contro l’anellino 43 precedentemente menzionato. Nel canale 48, al momento dell’aggancio dei due elementi maschio e femmina del raccordo, è in grado di inserirsi per forzare rarretramento della sfera 47 un’appendice posteriore 50 dello stelo 40 del pistone 37. L’inserimento di detta appendice 50 è guidato dall’impegno scorrevole di un blocchetto cilindrico 82 interposto tra lo stelo 40 e l’appendice 50 in un’appendice anteriore 83 della valvola 41.
Si noti che il gruppo valvolare costituito dalla valvola di sicurezza 41 e dalla valvola di scarico di pressione 46 può essere realizzato sotto forma di un’unica cartuccia inseribile nell’elemento maschio 2 ed eventualmente sostituibile in caso di guasto.
La struttura descritta permette l’inserimento di un analogo gruppo valvolare all’ interno dell’elemento femmina 1, posteriormente allo stelo fisso 11, come mostrato in fig. 2. In particolare, una valvola di sicurezza 60 con canale assiale 61 è normalmente mantenuta in posizione di chiusura posteriore dell’ intercapedine 12 da una molla 62 reagente tra un anellino 63 attestato in una sede posteriore della valvola di sicurezza ed una crociera posteriore 64 fissata all’interno del codolo filettato 5 del corpo esterno 4 e attraversata da un foro assiale 65. All’apertura della valvola di sicurezza 60 provvede, in fase di aggancio dei due elementi maschio e femmina del raccordo, uno stelo 70 che costituisce un prolungamento assiale posteriore di un manicotto scorrevole 71 con appendici frontali arcuate 80 (figg. 2 e 3), che è posto a sua volta a prolungamento della bussola di tenuta 13 ed è normalmente sollecitato nella posizione di riposo di fig. 2 da una molla 73.
Alla valvola di sicurezza 60 è associata una valvola di scarico di pressione 66, che comprende una sfera 67 normalmente sollecitata in posizione di chiusura del canale assiale 61 della valvola di sicurezza 60 da una retrostante molla 68 allineata con la molla 62 e più debole di essa e reagente contro l’anellino 63 precedentemente menzionato. Nel canale 61, al momento dell’aggancio dei due elementi maschio e femmina del raccordo, è in grado di inserirsi per l’arretramento della molla 68 un’appendice posteriore 69 dello stelo 70 del manicotto scorrevole 71. Durante tale movimento lo stelo 70 è guidato dall'impegno di un corpo cilindrico 81 solidale allo stelo 70 in un’appendice frontale 85 della valvola 60.
Anche il gruppo valvolare costituito dalla valvola di sicurezza 60 e dalla valvola di scarico di pressione 66 può essere realizzato sotto forma di un’unica cartuccia inseribile nell’elemento femmina 1 ed eventualmente sostituibile in caso di guasto. Un esempio di cartuccia del genere è mostrato in fig. 5, dove la valvola di sicurezza 60 e la crociera posteriore 64 sono alloggiate all’interno di un involucro di contenimento 74 separato dal corpo esterno 4 dell’elemento femmina 1 ma saldamente bloccato in esso dal dado terminale 3.
L’accoppiamento dei due elementi maschio e femmina delle figure 1 e 2, oppure 1 e 5, viene eseguito come segue.
Si supponga che il dado terminale 31 dell’elemento maschio 2 sia collegato ad un’alimentazione di fluido e che il dado terminale 3 dell’elemento femmina 1 sia collegato ad un’utenza. I due elementi femmina 1 e maschio 2 vengono avvicinati in direzione assiale fino a porre a contatto le rispettive superfici frontali. In particolare la superficie frontale deH'estremità allargata 17 dello stelo 11 è posta a contatto con la superficie frontale del pistone 37 e la superficie frontale dell'elemento terminale 20 del bicchiere 19 è posta a contatto con la superficie frontale del corpo esterno 30 dell'elemento maschio 2.
La prima fase deU'accoppiamento prevede l'arretramento del bicchiere 19 e poi della bussola 13 dell’elemento femmina 1 sotto la spinta del corpo esterno 30 dell'elemento maschio 2 e quello del pistone 37 dell'elemento maschio 2 sotto la spinta dello stelo 11 dell'elemento femmina 1 con conseguente apertura della comunicazione tra l'intercapedine 12 dell'elemento femmina e la cavità assiale 36 dell'elemento maschio.
L'arretramento del pistone 37 provoca l'arretramento dello stelo 40, la cui appendice 50 sposta indietro la sfera 46, aprendo così la comunicazione tra il condotto 32 e la camera 36. Se il condotto 32 è collegato ad un'alimentazione di fluido a pressione elevata, ciò determina uno scarico della pressione a monte della valvola di sicurezza 41 e rende possibile la prosecuzione dell'aggancio manuale dei due elementi del raccordo, altrimenti impedita dall'elevatissimo sforzo assiale da applicare.
Con tale scarico di pressione, invece, l'ulteriore avvicinamento assiale dei due elementi 1 e 2 consente allo stelo 40 del pistone 37 di determinare l'arretramento della valvola di sicurezza 41 e con esso l'apertura della comunicazione tra il condotto di alimentazione 32 e la cavità 36, a sua volta già comunicante con l'intercapedine 12 dell'elemento femmina 1 e quindi con l'utenza collegata all'elemento femmina stesso.
In modo analogo, aH’intemo dell’elemento femmina 1 l arretramento della bussola 13 e, come conseguenza, del manicotto scorrevole 71 forza l’appendice posteriore 69 dello stelo 70 a provocare l’apertura della valvola di scarico di pressione 66 prima che lo stelo 70 provochi l’apertura della valvola di sicurezza 60. In questo modo l’accoppiamento dei due elementi maschi e femmina può essere eseguito manualmente con scarico iniziale della pressione anche nel caso che l’elemento femmina sia collegato ad un’alimentazione di fluido ad alta pressione e l’elemento maschio sia invece collegato ad un’ utenza. In questa ipotesi è preferibile che il dimensionamento dei due elementi del raccordo sia tale che lo scarico di pressione nella parte femmina avvenga prima dell’apertura della valvola di sicurezza dell’elemento maschio. In entrambi i casi l'accoppiamento è completato e reso stabile con lo scorrimento del manicotto 23 dell'elemento femmina, che è forzato dalla molla 24 e reso possibile dallo spostamento radiale delle sfere 26 all'interno della gola anulare 51 dell'elemento maschio.
La situazione finale ad accoppiamento completato e bloccato è illustrata in fig. 4.
È da notare che nell'elemento maschio 2 la valvola di sicurezza 41 è autonomamente guidata nell'elemento a bicchiere 33 dall'insegna dell'appendice anteriore 83 della valvola 41 nel prolungamento anteriore 35 dell'elemento a bicchiere 33. Questa caratteristica permette alla valvola 41 di autoguidati indipendentemente dallo stelo 40 e costituisce una ulteriore guida anteriore nelle zone di tenuta metallica.
Nell'elemento femmina 1, invece, il corpo cilindrico 81 è sempre inserito nell'appendice frontale 85 della valvola 60 e svolge sempre una funzione di guida della valvola stessa.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Raccordo per tubazioni comprendente un elemento maschio (2) ed un elemento femmina (1) accoppiabili tra loro, detti elementi maschio e femmina essendo formati da parti fisse (30, 33, 31; 3, 4, 6, 11) e parti assialmente scorrevoli (37; 13, 19) che a riposo si dispongono in posizione di chiusura di una luce di passaggio di fluido (12, 36) e in occasione dell'accoppi amento tra i due elementi (1, 2) sono spostate dall'impegno con corrispondenti parti dell'altro elemento in una posizione di apertura di detta luce di passaggio (12, 36), almeno uno dei due elementi maschio e femmina (2, 1) essendo provvisto di un gruppo valvolare formato da una valvola di sicurezza (41, 60) e da una valvola di scarico di pressione (46, 66), in cui detta valvola di sicurezza (41, 60) è disposta in modo da intercettare normalmente una parte di detta luce di passaggio del fluido (12, 36) in prossimità di un’alimentazione di fluido in pressione ed è azionata in modo da aprire detta luce di passaggio del fluido (12, 36) sostanzialmente al termine di detto accoppiamento dei due elementi (1, 2) del raccordo, e detta valvola di scarico depressione (46, 66) è interposta tra detta alimentazione di fluido ed una camera di scarico di pressione (48, 61) ed è azionata in posizione di apertura subito prima del movimento di apertura della valvola di sicurezza (41, 60), caratterizzato dal fatto che la valvola di sicurezza (41, 60) è sollecitata in posizione di chiusura da una prima molla assiale (42, 62) ed è spostata in posizione di apertura da uno stelo mobile assialmente (40, 70) in risposta al movimento di accoppiamento dei due elementi (1, 2) del raccordo e la valvola di scarico di pressione (46, 66) comprende una sfera (47, 67) mantenuta in posizione di chiusura di un canale assiale interno (48, 61) della valvola di sicurezza (41, 60) da una seconda molla (49, 68) più debole della prima molla (42, 62), allineata con detta prima molla (42, 62) e reagente contro uno spallamento (43, 63) della valvola di sicurezza (41, 60), detto stelo mobile (40, 70) essendo munito di un’appendice assiale (50, 69) capace di impegnarsi con detta sfera (47, 67) della valvola di scarico di pressione (46, 66) per spingerla in posizione di apertura contro l’azione di detta prima molla (42, 62) prima che detto stelo mobile (40, 70) si impegni con detta valvola di sicurezza (40, 61) per spingerla a sua volta in posizione di apertura contro l’azione di detta seconda molla (42, 62).
  2. 2. Raccordo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta valvola di sicurezza (41, 60) e detta valvola di scarico di pressione (46, 66) sono riunite in un’unica cartuccia sostituibile.
  3. 3. Raccordo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le parti fisse dell’elemento femmina (1) comprendono uno stelo intemo assiale fisso (11) con una estremità allargata (17), mentre le parti scorrevoli dello stesso elemento femmina (1) comprendono una bussola assialmente scorrevole (13) che è disposta coassialmente all'esterno di detto stelo (11) in modo da definire un'intercapedine assiale (12) costituente parte di detta luce di passaggio del fluido (12, 36) ed è elasticamente sollecitata ad impegnarsi con detta estremità allargata (17) dello stelo (11) per chiudere a tenuta l'intercapedine suddetta (12) nei confronti del passaggio del fluido in assenza di accoppiamento con l'elemento maschio (2) ed aprirla in seguito ad un suo impegno con una fronteggiante parte fissa (30) dell’elemento maschio (2) al momento dell’accoppiamento dei due elementi (1, 2) del raccordo, le parti fisse dell'elemento maschio (2) comprendendo a loro volta un corpo esterno fisso (30) insegnabile frontalmente con detta bussola (13) dell'elemento femmina (1) in occasione di detto accoppiamento, mentre le parti scorrevoli comprendono un pistone interno scorrevole (37) sollecitato elasticamente in posizione di impegno laterale con detto corpo esterno (30) per la chiusura a tenuta di una cavità assiale (36) dell'elemento maschio (2) che costituisce un'ulteriore parte di detta luce di passaggio del fluido (12, 36) ed aprirla in seguito ad un suo impegno frontale con detta estremità allargata (17) dello stelo (11) dell'elemento femmina (1) in occasione dell'accoppiamento dei due elementi (1, 2) del raccordo.
  4. 4. Raccordo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta valvola di sicurezza (41) e detta valvola di scarico di pressione (46) sono inserite in detto elemento maschio (2) e sono azionate rispettivamente da uno stelo (40) solidale a detto pistone (37) e da un’appendice assiale posteriore (50) di detto stelo (40), che è scorrevolmente inseribile in un canale assiale (48) di detta valvola di sicurezza (41).-
  5. 5. Raccordo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (82, 83) associati a detto stelo (40) e a detta valvola di sicurezza (41) per guidare il movimento di detta appendice (50) in detto canale (48).
  6. 6. Raccordo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta valvola di sicurezza (60) e detta valvola di scarico di pressione (66) sono inserite in detto elemento femmina (1) e sono azionate rispettivamente da uno stelo (70) e da un’appendice assiale posteriore (69) dello stesso, che è scorrevolmente inseribile in un canale assiale (61) di detta valvola di sicurezza (60) in risposta al movimento di allontanamento della bussola (13) dalla posizione di chiusura di detta intercapedine (12).
  7. 7. Raccordo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (81, 85) associati a detto stelo (70) e a detta valvola di sicurezza (60) per guidare il movimento di detta appendice (69) in detto canale (61).
  8. 8. Raccordo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto stelo (70) è fissato ad un manicotto scorrevole (71) posto a prolungamento di detta bussola (13) e dotato di almeno due appendici arcuate (80) su cui si appoggia, durante detto movimento di allontanamento, la bussola (13) stessa.
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