ITMI962685A1 - Sistema di raffreddamento per un motore endotermico - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "Sistema di raffreddamento per un motore endotermico"

Riassunto del trovato

In un sistema di raffreddamento per un motore endotermico, raffreddato con refrigerante liquido, che è disposto in un circuito con un radiatore del refrigerante, al quale circuito è raccordato almeno uno scambiatore di calore di un dispositivo supplementare per mezzo di una valvola di commutazione, viene proposto che come elemento di commutazione per commutare l'elemento valvolare serve un elemento di lavoro termostatico, che è sollecitato con una molla di richiamo, è alimentato con il refrigerante ed è dotato di un dispositivo di riscaldamento elettrico, laddove l'elemento di lavoro termostatico contiene una sostanza dilatabile, che è progettata per una temperatura di commutazione che è superiore ad una temperatura di funzionamento massima del refrigerante fluente verso l'elemento di lavoro termostatico.

(Figura 1)

Descrizione del trovato

L'invenzione riguarda un sistema di raffreddamento per un motore endotermico, raffreddato con refrigerante liquido, che è disposto in un circuito con un radiatore del refrigerante, al quale circuito è raccordato almeno uno scambiatore di calore di un dispositivo supplementare per mezzo di una valvola di commutazione, che contiene un elemento valvolare, che è commutabile in due posizioni ed in una posizione sbarra il collegamento fra il circuito del refrigerante e lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare, mentre nell'altra posizione lo libera.

Sistemi di raffreddamenti di tale tipo vengono impiegati prevalentemente in autoveicoli. Per ridurre le emissioni di sostanze nocive e il consumo di combustibile si mira a che, in primo luogo, venga abbreviata la fase di riscaldamento a regime dopo un avviamento a freddo e che, d'altro canto, vengano aumentate la temperatura del motore, e quindi la temperatura del refrigerante, qualora ciò sia consentito dagli stati di funzionamento del motore endotermico senza il pericolo di un surriscaldamento. Quest'ultimo fatto ad esempio viene reso possibile per mezzo di un cosiddetto termostato a diagramma caratteristico, come esso è noto dalla domanda di brevetto tedesco DE-A 4233 913.

Usualmente al circuito di raffreddamento sono raccordati scambiatori di calore e di dispositivi supplementari, specialmente scambiatori di calore di un impianto di riscaldamento, radiatore dell'olio o radiatore dell'aria di alimentazione o similari. Tuttavia il richiesto aumento della temperatura di esercizio, del motore endotermico in determinate condizioni di esercizio, e quindi l'aumento della temperatura del refrigerante possono comportare problemi per questi dispositivi supplementari. Esiste il pericolo che gli scambiatori di calore dei dispositivi supplementari vengano sovraccaricati termicamente. Inoltre, ad esempio nel riscaldamento dell'abitacolo del veicolo, esiste il problema che, nel caso di un'elevatissima temperatura del refrigerante, fluente attraverso lo scambiatore o gli scambiatori di calore nell'impianto di riscaldamento dell'abitacolo, l'aria entrante nell'abitacolo del veicolo venga riscaldata a valori di temperatura troppo alti, sgradevoli per i passeggeri del veicolo.

E' anche noto un sistema di raffreddamento per un motore endotermico (DE-A 40 33 261), in cui a monte dello scambiatore di calore dell'impianto di riscaldamento nell'abitacolo del veicolo è disposta una valvola di commutazione, che in una posizione di commutazione libera l'afflusso allo scambiatore di calore dell'impianto di riscaldamento dell'abitacolo mentre nell'altra posizione lo sbarra .

L'invenzione si pone il compito di consentire, con semplici mezzi, in un sistema di raffreddamento del genere menzionato all'inizio, una regolazione della temperatura del refrigerante, orientata al fabbisogno, per i dispositivi supplementari.

Questo problema viene risolto per il fatto che come elemento di commutazione per commutare l'elemento valvolare è previsto un elemento di lavoro termostatico, che è sollecitato da una molla di richiamo, è alimentato con il refrigerante ed è dotato di un dispositivo di riscaldamento elettrico, e dal fatto che l'elemento di lavoro termostatico contiene una sostanza dilatabile, che è progettata per una temperatura di commutazione, che è superiore ad una temperatura di esercizio massima del refrigerante fluente verso l'elemento di lavoro termostatico.

Le valvole di commutazione con un elemento di lavoro termostatico, servente da elementi di commutazione, possono essere prodotte economicamente, cosicché è senz'altro realizzabile economicamente l'associazione di una propria valvola di commutazione ad ogni dispositivo supplementare. Per la commutazione questa valvola di commutazione richiede soltanto un'alimentazione di corrente elettrica in una direzione, ossia un inserimento o disinserimento del dispositivo di riscaldamento elettrico. Il ritorno avviene automaticamente con l'ausilio della molla di richiamo e del refrigerante, poiché la sostanza dilatabile dell'elemento di lavoro termostatico è progettato in modo che ad ogni temperatura di esercizio il refrigerante procura un raffreddamento della sostanza dilatabile al di sotto della sua temperatura di commutazione, cosicché in tal modo l'elemento di lavoro termostatico effettua automaticamente la commutazione a ritroso.

Nell'esecuzione dell'invenzione viene previsto che la valvola di commutazione, in una posizione, libera un collegamento verso lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare, mentre invece sbarra un collegamento verso un condotto di aggiramento, aggirante lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare e, nell'altra posizione, sbarra il collegamento verso lo scambiatore di calore e lo libera verso il condotto di aggiramento. In tal modo si ottiene che, indipendentemente dalla posizione della valvola di commutazione, rimangono sostanzialmente uguali le resistenze fluidodinamiche attraverso i dispositivi supplementari, cosicché in tal modo anche il livello di pressione nel sistema di raffreddamento non viene sostanzialmente alterato.

Nell'ulteriore esecuzione dell'invenzione viene previsto che l'elemento di lavoro termostatico è circondato con una schermatura, che è aperta quando è inserito il dispositivo di riscaldamento mentre è chiusa a dispositivo di riscaldamento disinserito. In tal modo si ottiene che il fabbisogno energetico per commutare la valvola di commutazione mediante il dispositivo di riscaldamento elettrico è limitata, poiché il calore trasmesso dal dispositivo di riscaldamento elettrico non viene immediatamente trasportato via dal refrigerante. In tal modo è anche possibile commutare la valvola di commutazione mediante il dispositivo di riscaldamento elettrico, anche quando è relativamente bassa la temperatura del refrigerante. La valvola di commutazione può essere impiegata in modo che essa, quando diseccitata, è aperta, ossia quando il dispositivo di riscaldamento elettrico non è alimentato con corrente libera il collegamento verso lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare, oppure che essa, quando diseccitata, è chiusa, ossia quando il dispositivo di riscaldamento elettrico non è percorso da corrente, sbarra il collegamento verso lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare.

Quando la valvola di commutazione viene inserita in modo che diseccitata è aperta, allora opportunamente si dovrà prevedere aggiuntivamente che viene escluso un sovraccarico termico dello scambiatore di calore del dispositivo supplementare in caso di eccessiva temperatura del refrigerante. Ciò può avvenire mediante la progettazione della temperatura di commutazione della sostanza dilatabile dell'elemento di lavoro termostatico. In un'altra forma di realizzazione viene quindi previsto che fra la valvola di commutazione e lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare, preferibilmente con la valvola di commutazione in una custodia valvolare comune, è disposta una valvola di sbarramento termostatica, che è progettata per una preassegnata temperatura di chiusura. Questa temperatura di chiusura viene stabilita in modo da essere inferiore ad una temperatura, per la quale sussiste il pericolo di un danneggiamento dello scambiatore di calore del dispositivo supplementare o di altri elementi del dispositivo supplementare.

Nell'ulteriore esecuzione dell'invenzione viene previsto che più valvole di commutazione sono riunite a formare un blocco valvolare, che presenta un raccordo di afflusso comune, collegato con il circuito del refrigerante, un raccordo di ritorno comune, che riporta al circuito del refrigerante, e raccordi individuali piortanti agli scambiatori di calore dei dispositivi supplementari. Un blocco valvolare di tale tipo vantaggiosamente consente di ridurre il numero delle condutture necessarie, in quanto vie di corrente vengono integrate nel blocco valvolare. In esecuzione particolarmente vantaggiosa viene previsto che nel blocco valvolare sia sistemata una valvola di regolazione termostatica del circuito del refrigerante. In tal modo si ottiene una modalità costruttiva assai compatta, laddove la valvola di regolazione termostatica può essere una valvola termostatica convenzionale oppure un termostato a diagramma caratteristico riscaldabile elettricamente.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risultano dalla seguente descrizione degli esempi di realizzazione rappresentati nei disegni e dalle sotto rivendicazioni dipendenti.

In particolare:

la figura 1 mostra un sistema di raffreddamento in rappresentazione schematica, che, secondo l'invenzione, è equipaggiato con valvole di commutazione per gli scambiatori di calore di dispositivi supplementari,

la figura 2 mostra una sezione longitudinale attraverso una valvola di commutazione nello stato alimentato con corrente elettrica,

la figura 3 mostra una sezione longitudinale attraverso la valvola di commutazione, in figura 2, nello stato non alimentato con corrente elettrica,

la figura 4 mostra una vista in direzione della freccia IV della figura 3 su un dettaglio,

la figura 5 mostra una sezione· assiale attraverso un'ulteriore forma di realizzazione di una valvola di commutazione, e

la figura 6 mostra una sezione attraverso una rappresentazione schematica di un blocco valvolare con una valvola di regolazione termostatica e con più valvole di commutazione.

Il sistema di raffreddamento, rappresentato in figura 1, per un motore endotermico 10 raffreddato idraulicamente è dotato di un cosiddetto sistema di regolazione di entrata nel motore. Dal motore endotermico 10 tramite una conduttura di uscita 11 del motore, il refrigerante fluisce verso un radiatore 12 del refrigerante e di lì, tramite una conduttura di ritorno 13, verso l'entrata del motore, in corrispondenza della quale è disposta una pompa 14 del refrigerante. Alla conduttura di uscita 11 del motore si raccorda un condotto di aggiramento 15, che tramite una valvola di regolazione termostatica 16 è collegato con la conduttura di ritorno 13. Preferibilmente la valvola di regolazione termostatica 16 è un cosiddetto termostato a diagramma caratteristico, ossia una valvola di regolazione termostatica che funziona con sostanza dilatabile e presenta un dispositivo di riscaldamento elettrico per l'elemento di lavoro termostatico della valvola termostatica 16, con il cui inserimento e disinserimento la valvola termostatica 16 è commutabile su almeno due differenti livelli di temperatura, e sulla quale vengono regolate la temperatura del refrigerante e quindi la temperatura del motore. La valvola termostatica 16 ad esempio è eseguita corrispondentemente alla domanda di brevetto tedesco DE-A 4233 913.

All'uscita del motore è previsto anche un cosiddetto termostato 17 di riscaldamento, che è una combinazione di una valvola termostatica, impostata su una preassegnata temperatura di apertura, e di una valvola limitatrice di pressione. Il termostato di riscaldamento 17 mantiene chiuso il collegamento fra uscita del motore e conduttura di uscita 11 del motore (ad eccezione di una fuga per difetto di tenuta) fino ad una temperatura preassegnata, cosicché viene abbreviata la fase di riscaldamento del motore endotermico 10. Nel caso di una sovrappressione che si sviluppa ad esempio in seguito ad un'elevato numero di giri del motore, il termostato 17 di riscaldamento si apre tuttavia in dipendenza della pressione, ossia in tal caso agisce come valvola limitatrice di pressione.

Dalla conduttura di uscita 11 del motore si diramano condutture 18, 19 portanti a scambiatori di calore 20, 21 di dispositivi supplementari. Lo scambiatore di calore 10 ad esempio appartiene ad un dispositivo di riscaldamento per l'abitacolo del veicolo, mentre lo scambiatore di calore 21 appartiene al dispositivo radiatore dell'olio. Il refrigerante uscente dagli scambiatori di calore 20, 21 tramite una conduttura di ritorno 22 comune viene addotto alla camera di miscelazione della valvola di regolazione termostatica 16. A monte degli scambiatori di calore 20, 21 sono disposte rispettivamente valvole di commutazione 23, 24, che sono comandabili elettricamente e la cui struttura verrà illustrata anche in base alle figure 2 fino a 6. Alle valvole di commutazione 23, 24 si raccordano rispettivamente condutture di aggiramento 25, 26, che aggirano il rispettivo relativo scambiatore di calore 20, 21 e sboccano nella conduttura di ritorno 22.

Le valvole di commutazione 23, 24 possono essere disposte rispettivamente in modo che esse sono diseccitate aperte oppure diseccitate chiuse. Con la definizione diseccitate aperte si intende che le valvole di commutazione 23, 24, nel loro statò non alimentato con corrente elettrica, liberano il collegamento verso il relativo scambiatore di calore 20, 21 e sbarrano il collegamento verso le rispettive condutture di aggiramento 25, 26. Con la definizione diseccitate chiuse si intende che le valvole di commutazione 23, 24, nello stato non alimentato con corrente, sbarrano il collegamento verso i rispettivi scambiatori di calore 20, 21 e liberano il collegamento verso le rispettive condutture di aggiramento 25, 26. Con l'ausilio delle valvole di commutazione 23, 24 è possibile regolare la temperatura negli scambiatori di calore 20, 21 ad un valore preassegnato e/oppure limitarlo ad una temperatura massima. A tale scopo agli scambiatori di calore 20, 21 oppure alle loro condutture di uscita vengono associati sensori termici, i cui segnali vengono elaborati in un, non rappresentato, dispositivo regolatore, che definisce l'apertura e la chiusura delle valvole di commutazione 23, 24.

Una prima forma di realizzazione per valvole di commutazione 23, 24 di tale tipo è rappresentata nelle figure 2 fino a 4. La valvola di commutazione 23, 24 possiede una custodia valvolare 30, che è fatta di materiale sintetico ed è dotata di due contrapposti raccordi di uscita 31, 32. Fra questi due raccordi di uscita 31, 32 è previsto un raccordo di afflusso 33. Il collegamento fra il raccordo di afflusso 33 e i raccordi di uscita 31, 32 è alternativamente liberabile e sbarrabile per mezzo di un elemento valvolare 34. L'elemento valvolare 34 fatto di materiale sintetico possiede una conformazione a guisa di tazza. Nella zona del bordo aperto è previsto un collare anulare, che serve da elemento di chiusura 35 e, a guisa di piattello di valvola, è associato ad una sede valvolare 36 della custodia valvolare 30. L'elemento di chiusura 35 è dotato di un anello di tenuta 37. L'elemento di chiusura 35 e la sede valvolare 36 sono disposti fra il raccordo di afflusso 33 e il raccordo di uscita 31.

L'estremità chiusa dell'elemento valvolare 34 a guisa di tazza forma un cassetto valvolare 38, che è associato al raccordo di uscita 32 formato come sede valvolare. La parte dell'elemento valvolare 34 eseguita come cassetto valvolare 38 è dotata di una guarnizione anulare 40. Dall'estremità chiusa dell'elemento valvolare 34 sporgono più ponticelli, ovvero listelli, 39, con i quali l'elemento valvolare 34 è guidato e centrato nel raccordo d'uscita 32.

Nella posizione secondo la figura 2 è aperto il collegamento fra il raccordo di afflusso 33 e il raccordo di uscita 31, mentre è chiuso il collegamento verso il raccordo di uscita 32. Nella posizione dell'elemento valvolare 34 corrispondentemente alla figura 3 è invece liberato il collegamento fra il raccordo di afflusso 33 e il raccordo di uscita 32 ed è sbarrato il collegamento verso il raccordo di uscita 31. Per commutare l'elemento valvolare 34 fra le posizioni secondo le figure 2 e 3 serve un elemento di lavoro termostatico disposto all'interno della custodia valvolare 30. L'elemento di lavoro termostatico possiede una custodia metallica 41, che è sostenuta stazionaria in un sostegno 42 della custodia valvola 30. La custodia 41 contiene una sostanza dilatabile, in particolare un miscuglio di cera. Essa è chiusa verso l'esterno per mezzo di una membrana 43 assicurata nella custodia 41 per mezzo di una parte di guida 44, in cui è guidato un pistone di lavoro 45. Il pistone di lavoro 45 poggia internamente su una estremità chiusa dell'elemento valvolare 34, che in direzione opposta a quella di uscita del pistone di lavoro 45 è sollecitato con una molla di richiamo 46. All'interno della custodia 42 dell'elemento di lavoro termostatico è disposto un elemento di riscaldamento 47 a resistenza elettrica, le cui linee di alimentazione elettrica 48 attraverso un tappo sono portate nell'interno della custodia 41 e attraverso il sostegno 42 sono portate all'esterno verso un elemento 50 di connettore a innesto, che è inserito ermeticamente in una montatura 49.

Con l'alimentazione elettrica dell'elemento di riscaldamento 47 a resistenza la sostanza dilatabile viene riscaldata fino ad almeno la sua temperatura di commutazione, ossia fino alla temperatura in cui il miscuglio di cera modifica il suo stato di aggregazione e aumenta quindi sostanzialmente il suo volume. In tal modo il pistone di lavoro 45 viene estratto dalla custodia 42, cosicché l'elemento valvolare 34 viene trascinato e portato nell'altra posizione di commutazione (figura 2). Dopo aver disinserito l'alimentazione elettrica dell'elemento di riscaldamento a resistenza la custodia 41 dell'elemento di lavoro termostatico viene raffreddata dal refrigerante, cosicché la sostanza dilatabile riduce di nuovo il suo volume e l'elemento valvolare 34 insieme al pistone di lavoro 45 in seguito all'azione della molla di richiamo 46 viene rispinto nella posizione di partenza, in cui è di nuovo chiuso il collegamento fra il raccordo di afflusso 32 e il raccordo d'uscita 31 (figura 3). Per commutare questa commutazione a ritroso viene previsto che la temperatura di commutazione della sostanza dilatabile dell'elemento di lavoro termostatico sia progettata in modo che, con distanza sufficiente, essa è situata al disopra della temperatura massima, con cui il refrigerante durante il funzionamento normale affluisce alla valvola di commutazione 23, 24. In tal modo è assicurato che il refrigerante, relativamente all'elemento di lavoro termostatico, produce un sufficiente effetto di raffreddamento, per provocare il ritorno dell'elemento valvolare 34.

L'elemento di lavoro termostatico è circondato con una schermatura, che, nello stato diseccitato (figura 3), è chiusa mentre è aperta nello stato eccitato (figura 2). In tal modo nello stato diseccitato l'effetto di raffreddamento del refrigerante sull'elemento di lavoro termostatico viene limitato, cosicché nel caso di un'alimentazione concorrente l'elemento di resistenza 47 a resistenza dovrà riscaldare sostanzialmente soltanto la sostanza dilatabile all'interno della custodia 41 e il più possibile poco refrigerante che si trova a contatto con essa. In tal modo si garantisce un rapido intervento. Inoltre è possibile commutare la valvola di commutazione 23, 24 mediante alimentazione con corrente elettrica dell'elemento di riscaldamento 47 a resistenza, anche guando il refrigerante è ancora freddo.

Nell'esempio di realizzazione la schermatura per la custodia 41 dell'elemento di lavoro termostatico viene formata dall'elemento valvolare 34 a guisa di tazza e dal sostegno 42 circondante la custodia 41. L'elemento valvolare 34 a guisa di tazza circonda il sostegno 42 nell'ambito della custodia 41. Le intercapedini fra l'elemento valvolare 34 e il sostegno 42 nonché anche verso la custodia 41 sono di grandezza tale che passando dalla posizione secondo la figura 2 nella posizione secondo la figura 3, il refrigerante può defluire dall'interno dell'elemento valvolare.

Come rappresentato in figura 4, il sostegno 42 nella sua zona circondante la custodia 41 è dotato di sfinestramenti assiali 51. Mediante la conformazione degli sfinestramenti 51 è possibile definire l'effetto della corrente che lambisce la custodia 41 dell'elemento di lavoro termostatico con il refrigerante.

Come è già stato menzionato, è possibile impiegare la valvola di commutazione secondo le figure 2 fino a 4, in modo che essa diseccitata è aperta oppure diseccitata è chiusa. Quando essa dovrà essere disposta diseccitata aperta, allora il raccordo di uscita 32 viene raccordato allo scambiatore di calore 20 oppure 21 il raccordo di uscita 31 al condotto di aggiramento 25 oppure 26. Se essa dovrà essere disposta diseccitata chiusa, allora viceversa il raccordo di uscita 31 viene raccordato all'utilizzatore e il raccordo di uscita 32 al condotto di aggiramento.

Quando la valvola di commutazione 23, 24 viene disposta nella disposizione su cui è aperta se diseccitata, allora esiste il pericolo che nel caso di un guasto del dispositivo di regolazione e/oppure dell'elemento di riscaldamento 47 a resistenza elettrica e al superamento della temperatura di funzionamento del refrigerante, allo scambiatore di calore 20, 21 del dispositivo supplementare venga addotto refrigerante con una temperatura che supera una temperatura ammessa per questo scambiatore di calore 20, 21. Per evitare ciò, la sostanza dilatabile, che si trova nella custodia 41 dell'elemento di lavoro termostatico, può essere progettata per una temperatura di commutazione che è adattata ad una temperatura ancora ammessa per lo scambiatore di calore 20, 21. Se questa temperatura viene superata, allora l'elemento di lavoro termostatico provvede affinché, anche senza alimentazione elettrica e senza l'elemento di riscaldamento 47 a resistenza elettrica, l'elemento valvolare 34 venga trasferito nella posizione secondo la figura 3, ossia sbarra il raccordo di uscita 32.

L'esempio di realizzazione secondo la figura 5 nella sua struttura corrisponde ampiamente all'esempio di realizzazione secondo le figure 2 fino a 4, cosicché per i componenti uguali si utilizzano gli stessi contrassegni e si rimanda alla descrizione relativa alle figure 2 fino a 4. La valvola di commutazione secondo la figura 5 viene impiegata nello stato "aperta se diseccitata", ossia il raccordo di uscita 31 è raccordato alla conduttura di aggiramento 25 oppure 26. La differenza rispetto all'esempio di realizzazione secondo le figure 2 fino a 4 sta nell'esecuzione del raccordo di uscita aperto se diseccitato. Fra il raccordo di uscita 32' propriamente detto e l'elemento valvolare 34 è inserito un elemento intermedio 54 nella custodia valvolare 30. Questo elemento intermedio 54 forma una sede valvolare 55 per l'estremità dell'elemento valvolare 34 chiusa ed eseguita come valvola a cassetto 38. Tra questa sede valvolare 55 e il raccordo di uscita 32' è disposta una valvola di sbarramento termostatica 56. Questa valvola di sbarramento termostatica 56 contiene un elemento di lavoro termostatico, la cui custodia 57 con un collare anulare è sostenuta contro un anello 58, che è sostenuto su ponticelli 59 dell'elemento intermedio 54. Il pistone di lavoro 60, uscente in direzione verso il raccordo di uscita 32', sposta un elemento valvolare 61 a cassetto dotato di un anello di tenuta 62 sul suo contorno. A questo elemento valvolare 61 a cassetto è associata una sede valvolare 64 del raccordo di uscita 32', in cui l'elemento valvolare 61 a cassetto è guidato e centrato mediante ponticelli 63. Una molla di richiamo 65 sollecita l'elemento valvolare 61 a cassette in direzione verso la custodia 57, ossia in direzione di rientro del pistone di lavoro 60. La custodia 57 contiene una sostanza dilatabile, la cui temperatura di commutazione è progettata su un valore, per il quale con sufficiente sicurezza si evitano danni al seguente scambiatore di calore 20 oppure 21. Fintantoché la temperatura del refrigerante non raggiunge questa temperatura di commutazione, rimane aperta la valvola di sbarramento 56. Se per un motivo qualsiasi la temperatura del refrigerante dovesse superare questo valore e dovesse contemporaneamente guastarsi la regolazione per la valvola di commutazione e/oppure il dispositivo di riscaldamento elettrico della valvola di commutazione, allora la valvola di sbarramento 56 chiude prima che possa verificarsi un danno allo scambiatore di calore 20 oppure 21.

Anche in questa forma di realizzazione tutti i componenti incluso l'elemento valvolare 34 e l'elemento a cassetto valvolare 61 sono realizzati in materiale sintetico. Unicamente la custodia 41, la parte di guida 44 e il pistone di lavoro 45 nonché la custodia 57 e il pistone di lavoro 60 sono fatti di metallo.

Nella figura 6 è rappresentato in modo ampiamente schematico il fatto che le valvole di commutazione 23, 24, 24' insieme ad una valvola di regolazione termostatica 16 sono riunite a formare un blocco valvolare. La valvola di regolazione termostatica 16 e le valvole di commutazione 23, 24, 24' sono disposte in una custodia 66 comune suddivise in due camere 68, 69 per mezzo di una parete 67. La camera 68 è dotata di un bocchettone di raccordo di afflusso 70 e la camera 69 di un bocchettone di raccordo di uscita 71. Il refrigerante addotto fluisce verso la valvola di regolazione termostatica 16 e verso i raccordi di afflusso 33 delle valvole di commutazione 23, 24, 24'. Uno dei raccordi d'uscita 32 oppure 31 è raccordato rispettivamente alla camera 69, mentre l'altro raccordo di uscita rispettivamente come raccordo singolo individuale è portato fuori dalla custodia 66 comune. Dalla custodia 66 comune sporgono anche le connessioni 50 di connettore a innesto delle singole valvole di commutazione 23, 24, 24'. In merito alla figura 6 va ancora osservato che in questo caso la valvola di regolazione termostatica 16 è disposta in un cosiddetto sistema di regolazione di uscita del motore, cosicché il bocchettone di raccordo di ritorno 71 rappresenta un condotto di aggiramento portante alla conduttura di entrata del motore. Naturalmente è anche possibile disporre un blocco valvolare di tale tipo, in modo che la valvola di regolazione termostatica 16 effettua una cosiddetta regolazione all'entrata del motore, dovendosi prevedere corrispondentemente altre direzioni di corrente.

Al posto della valvola di regolazione termostatica rappresentata 16, il blocco valvolare può essere anche equipaggiato con un cosiddetto termostato a diagramma caratteristico, come quello noto, ad esempio, dalla DE-A 42 33 913.

Claims (13)

1. Rivendicazioni 1. Sistema di raffreddamento per un motore endotermico, raffreddato con refrigerante liquido, che è disposto in un circuito con un radiatore del refrigerante, al quale circuito è raccordato almeno uno scambiatore di calore di un dispositivo supplementare per mezzo di una valvola di commutazione, che contiene un elemento valvolare commutabile in due posizioni, il quale in una posizione sbarra un collegamento fra il circuito del refrigerante e lo scambiatore di calore del dispositivo supplementare mentre nell'altra posizione lo libera, caratterizzato dal fatto che come elemento di commutazione per commutare l'elemento valvolare (34) è previsto un elemento di lavoro termostatico (41, 45), che è sollecitato con una molla di richiamo (46), è alimentato con il refrigerante ed è dotato di un dispositivo di riscaldamento elettrico (47), e dal fatto che l'elemento di lavoro termostatico contiene una sostanza dilatabile, progettata per una temperatura di commutazione, che è superiore ad una temperatura massima di funzionamento del refrigerante affluente all'elemento di lavoro termostatico (41, 45).
2. 2. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la valvola di commutazione (23, 24) in una posizione libera un collegamento verso lo scambiatore di calore (20, 21) del dispositivo supplementare e sbarra un collegamento verso un condotto di aggiramento (25, 26) aggirante lo scambiatore di calore (20, 21) del dispositivo supplementare, mentre nell'altra posizione sbarra il collegamento verso lo scambiatore di calore (20, 21) e libera quello verso il condotto di aggiramento (25, 26).
3. 3. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che l'elemento di lavoro termostatico (41, 45) è circondato con una schermatura (42, 34), che è aperta quando è inserito il dispositivo di riscaldamento (47) ed è chiusa quando il dispositivo di riscaldamento è disinserito.
4. 4. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che l'elemento di lavoro termostatico presenta una custodia (41), che contiene la sostanza dilatabile e il dispositivo di riscaldamento elettrico (47), serve da parte termosensibile, mediante un sostegno (42) è sostenuta stazionaria e da essa può fuoriuscire un pistone di lavoro (45) trascinante con sé l'elemento valvolare (34), e dal fatto che l'elemento valvolare (34) circonda a guisa di tazza l'elemento di lavoro (41, 45) e forma, con il sostegno (42), la schermatura.
5. 5. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 3, oppure 4, caratterizzato dal fatto che il sostegno (42) circonda la custodia (41) dell'elemento di lavoro termostatico e da parte sua è circondato dall'elemento valvolare (34) a guisa di tazza.
6. 6. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il sostegno (42) nella sua zona, abbracciante la custodia (41) dell'elemento termostatico, è dotato di rientranze assiali (51).
7. 7. Sistema di raffreddamento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 6, caratterizzato dal fatto che è prevista una custodia valvolare (30), che fra due raccordi d'uscita (31, 32) fra di loro contrapposti presenta un raccordo di afflusso (33), e dal fatto che l'elemento valvolare (34) è dotato di due elementi di chiusura (35, 38), dei quali rispettivamente uno è associato ad una sede valvolare (36) di uno dei raccordi d'uscita (31, 32).
8. 8. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l'elemento valvolare (34) a guisa di tazza nell'ambito del suo bordo aperto è dotato di un collare anulare (35) servente da elemento di chiusura.
9. 9. Sistema di raffreddamento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 8, caratterizzato dal fatto che l'elemento valvolare (34) nell'ambito della sua estremità chiusa è conformato come cassetto valvolare (38) per il relativo raccordo di uscita (32).
10. 10. Sistema di raffreddamento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 9, caratterizzato dal fatto che dall'estremità chiusa dell'elemento valvolare (34) sporgono più ponticelli assiali (39), con i quali l'elemento valvolare (34) è centrato nella relativa sede valvolare (32, 55).
11. 11. Sistema di raffreddamento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 10, caratterizzato dal fatto che fra l'elemento di commutazione (23, 24) e lo scambiatore di calore (20, 21) del dispositivo supplementare, preferibilmente con la valvola di commutazione, in una custodia valvolare (30) comune è disposta una valvola di sbarramento termostatica (56), progettata per una preassegnata temperatura di chiusura.
12. 12. Sistema di raffreddamento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 11, caratterizzato dal fatto che più valvole di commutazione (23, 24, 24') sono raggruppate a formare un blocco valvolare che presenta un raccordo di afflusso (70) comune collegato con il circuito del refrigerante, un raccordo di ritorno (71) comune riportante verso il circuito di raffreddamento, e raccordi individuali che portano .agli scambiatori di calore (20, 21) dei dispositivi supplementari.
13. 13. Sistema di raffreddamento secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che nel blocco valvolare è sistemata una valvola di regolazione termostatica (16) del circuito del refrigerante.