ITMI962643A1 - Pattino con ruote in linea - Google Patents

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ITMI962643A1
ITMI962643A1 IT96MI002643A ITMI962643A ITMI962643A1 IT MI962643 A1 ITMI962643 A1 IT MI962643A1 IT 96MI002643 A IT96MI002643 A IT 96MI002643A IT MI962643 A ITMI962643 A IT MI962643A IT MI962643 A1 ITMI962643 A1 IT MI962643A1
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IT
Italy
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shoe
base
pair
wings
springs
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IT96MI002643A
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Giorgio Baggio
Alfio Mogno
Heinz Wittmann
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Htm Sport Spa
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    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63CSKATES; SKIS; ROLLER SKATES; DESIGN OR LAYOUT OF COURTS, RINKS OR THE LIKE
    • A63C17/00Roller skates; Skate-boards
    • A63C17/04Roller skates; Skate-boards with wheels arranged otherwise than in two pairs
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    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A63C17/0046Roller skates; Skate-boards with shock absorption or suspension system

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  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

"PATTINO CON RUOTE IN LINEA"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto un pattino con ruote in linea .
Oggigiorno i pattini con ruote in linea risultano comprendere un telaio, di supporto per delle ruote in linea, il quale presenta essenzialmente una conformazione ad U a definire almeno una base di appoggio per la totalità o parte della suola di una calzatura rigida o semi-rigida.
Dalla base del telaio sporgono, in direzione del suolo, una coppia di ali laterali, tra le quali sono usualmente trasversalmente fulcrate, mediante dei perni fissi, più ruote che risultano cosi disposte in linea tra loro.
Un inconveniente che si riscontra in tali tipi noti di pattini consiste essenzialmente nel fatto che durante la pattinata vengono trasmessi al piede, e quindi all'intera struttura ossea dell 'utilizzatore, tutte le vibrazioni, nonché le forze dovute agli urti a cui sono soggette le ruote in corrispondenza di asperità o sassi o quant'altro presente sul suolo.
A parziale soluzione di tale inconveniente è noto il Brevetto tedesco D 451.163 in cui è illustrato un pattino a rotelle in cui sono presenti, due ruote articolate con leve costituite da coppie di staffe, circondanti le ruote, che con le loro estremità aperte sono articolate ad una piastra piana costituente il telaio del pattino, contemporaneamente ciascuna di dette staffe presentando più punti di fissaggio per la selezione e l'impostazione del precarico delle molle, corrispondentemente alle sollecitazioni differenti da parte dell'utilizzatore, e degli arresti per la limitazione delle deflessioni delle leve a molla.
Tale soluzione però risulta oggigiorno non utilizzabile presentando la medesima una strutturazione che non permette l'ottimale trasmissione degli sforzi dal piede al pattino e presentando quindi notevolissimi problemi di impiego.
E' anche noto il Brevetto US 920.848 in cui è illustrato un pattino con ruote in linea in cui è presente una piastra di appoggio per una calzatura, ivi bloccabile mediante predisposte fasce di tensionaraento, da tale piastra sporgendo delle barre laterali raccordate da una prima fascia, di appoggio per la parte posteriore della gamba dell'utilizzatore, e da una seconda fascia, avvolgente il polpaggio e ad esso serrabile.
Inferiormente alla piastra risultano fulcrati, ad una estremità, due bracci presentanti dei supporti per una ruota, all'altra estremità tali bracci interagendo con una molla interposta tra essi e la piastra costituente il telaio.
Anche tale soluzione però risulta presentare i medesimi inconveniente precedentemente segnalati per quanto riguarda la conduzione del pattino, nel mentre la struttura utilizzata per l'ammortizzazione della ruota non risulta ottimale dato che vi è comunque un punto di articolazione connesso rigidamente alla piastra costituente il telaio.
E' anche noto il Brevetto Europeo n. ÉP 545.250 inerente un dispositivo di frenatura per pattini con ruote in linea in cui un telaio di appoggio per una calzatura presenta inferiormente e centralmente una appendice a cui risultano fulcrate le estremità di due coppie di barre trasversalmente alle quali risultano fulcrate folli delle ruote, nell ' interspazio tra due ruote attigue di ciascuna coppia di barre essendo interposto un elemento elasticamente deformabile all 'altra estremità connesso inferiormente al soprastante telaio.
Anche tale soluzione risolve solo parzialmente i problemi tecnici evidenziati, dato che le coppie di barre risultano ancora ad una loro estremità vincolate ad un punto di articolazione connesso rigidamente al telaio di supporto per la calzatura.
E' anche noto il Brevetto WO 96/26775 in cui è illustrato un pattino con ruote in linea presentante un telaio a cui risultano fulcrati, in corrispondenza delle zone sottostanti la punta ed il tallone, una coppia di carrelli arcuati alle cui estremità risultano fulcrate folli delle ruote; tali carelli risultano quindi potere basculare rispetto al telaio, gli stessi potendo essere muniti di ammortizzatori a molla o a tampone in gomma , in particolare per l 'ammortizzazione del carrello quando questo, basculando intorno al perno del telaio, va in battuta con una estremità contro lo stesso.
Anche tale soluzione però non risolve i problemi tecnici precedentemente evidenziati, dato che in ogni caso ciascun carrello risulta fulcrato in un punto di articolazione connesso rigidamente al telaio, al quale quindi trasmette parte delle vibrazioni o sollecitazioni a cui sono soggette le ruote.
Lo scopo principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere gli inconvenienti sopra enunciati, e quindi risolvere le problematiche tecniche esposte realizzando un pattino con ruote in linea del tipo comprendente un telaio conformato essenzialmente ad U supportante superiormente una calzatura del tipo rigido o semirigido che consenta di conseguire una ottimale ammortizzazione delle ruote permettendo cosi di assorbire in maniera ottimale le vibrazioni e/o le sollecitazioni a cui sono soggette le ruote.
Un importante scopo è anche quello di ottenere un pattino con ruote in linea in cui l'utilizzatore possa predeterminare il grado di ammortizzazione in funzione di sue specifiche esigenze, o in funzione del percorso da effettuare.
Un altro scopo rilevante è quello di ottenere un pattino con ruote in linea che permetta al contempo di conseguire una ottimale trasmissione degli sforzi dalla calzatura alle ruote.
Ancora un importante scopo è quello di ottenere un pattino con ruote in linea in cui sia possibile conseguire una variazione selettiva del posizionamento dell'asse di rotazioe di almeno una ruota.
Ancora un altro importante scopo è quello di ottenere un pattino con ruote in linea che presenti una struttura realizzativa semplice e di facile industrializzazione.
Ancora un importante scopo è quello di conseguire un pattino con ruote in linea in cui 1‘utilizzatore possa immediatamente percepire il voluto e selezionato grado di ammortizzazione imposto alle ruote.
Gli scopi sopra enunciati, unitamente ad altri che appariranno nel corso della seguente descrizione, vengono raggiunti da un pattino con ruote in linea, comprendente un telaio conformato essenzialmente ad U a definire almeno una base, a cui è superiormente associata una calzatura, e due ali laterali sporgenti in direzione del suolo, che si caratterizza per il fatto che a detto telaio è scorrevolmente associato, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile ed intercambiabile, almeno un distinto carrello di supporto per almeno una ruota.
Si segnala l'opportunità che tra la base del telaio e il carrello risulti selettivamente interponibile un mezzo atto a variare il posizionamento dell'asse di rotazione della ruota.
Altre caratteristiche appariranno nel corso della seguente descrizione che andrà considerata unitamente alle allegate tavole di disegni in cui, a titolo di esempio non limitativo, sono illustrate delle particolari forme realizzative in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista laterale parzialmente sezionata, il telaio con applicati due distinti carrelli di supporto, ciascuno,per due ruote;
la fig. 2 è una vista operata in corrispondenza del piano II-II di figura 1 ;
la fig. 3 illustra, in una vista analoga a quella di figura 1, una seconda forma reali2zativa;
la fig. 4 illustra, in una vista analoga alla precedente, una terza forma realizzativa;
la fig. 5 illustra, in una vista laterale, una quarta forma realizzativa;
la fig. 6 è una vista operata in corrispondenza del piano VI-VI di figura 5.
Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 un telaio di un pattino con ruote in linea, tale telaio essendo conformato essenzialmente, in una sezione trasversale, ad U, a definire almeno una prima base 2 di appoggio per una calzatura e due prime ali laterali, indicate con i numeri 3a, 3b, parallele tra loro e rivolte in direzione del suolo 4.
Al telaio 1 risultano scorrevolmente associati un primo carrello 5 ed un secondo carrello 6, ciascuno presentante una conformazione ad U comprendente una seconda base 7 di larghezza circa pari all ' interspazio intercorrente tra le superfici laterali interne 8 delle prime ali laterali 3a , 3b , da tale seconda base 7 sporgendo una coppia di seconde ali laterali 9a, 9b, disposte parallelamente tra loro.
11 primo e il secondo carrello 6 risultano quindi inseribili in corrispondenza del telaio 1 potendo scorrere le seconde ali laterali 9a e 9b rispetto alle prime laterali 3a, 3b.
Le seconde ali laterali 9a e 9b risultano sporgere oltre il bordo perimetrale inferiore 10a, 10b delle prime ali laterali 3a, 3b, in prossimità delle estremità libere Ila, llb delle seconde ali laterali 9a, 9b essendo trasversalmente associata, secondo assi paralleli, una coppia di primi perni 12 di fulcraggio per delle ruote 13.
Queste ultime naturalmente presentano dimensione tale da poter essere contenute nell'interspazio presente tra le seconde ali laterali 9a e 9b e non interagire con la seconda base 7 di ciascun carrello.
Ciascuno di detti primo e secondo carrello presenta mezzi per la guida al loro scorrimento all'interno del telaio 1, tali mezzi essendo costituiti da un secondo perno 14 fulcrato trasversalmente a ciascuna seconda base 7 nell'interspazio presente tra le due ruote 13 attigue, le estremità di tale secondo perno alloggiando ed interagendo con una coppia di predisposte prime sedi 15a, 15b ricavate in corrispondenza delle prime ali laterali 3a e 3b del telaio 1 secondo un asse circa perpendicolare a quello del suolo 4.
Lo scorrimento del primo e del secondo carrello rispetto al telaio 1 avviene in contrasto con primi e secondi elementi elasticamente deformabili interposti tra la seconda base 7 e la prima base 2.
I primi elementi elasticamente deformabili sono costituiti, per ciascun carrello, da una prima coppia 16a e 16b e da una seconda coppia 17a, 17b di molle ad elica cilindrica per compressione poste trasversalmente alla seconda base 7 rispettivamente in prossimità delle estremità anteriore 18 e posteriore 19 di ciascuna seconda base 7.
Tali prima e seconda coppia di molle risulta essere intercambiabile, le stesse alloggiando in corrispondenza di predisposte coppie di seconde sedi 20 e terze sedi 21 ricavate in corrispondenza delle prime ali laterali 3a e 3b.
Tali prima e seconda coppia di molle risulta inoltre vantaggiosamente essere utilizzata per ammortizzare parte del carico, le stesse risultando quindi interagire sia con parte della seconda base del primo e del secondo carrello, sia con eventualmente parte delle prime ali laterali 3a e 3b, come illustrato in figura 2.
I secondi elementi elasticamente deformabili interposti tra la seconda base di ciascun carrello e la prima base del telaio sono costituiti da una terza coppia di molle a tazza o tamponi in gomma, indicati con i numeri 22a, 22b i quali risultano posti in corrispondenza dell’asse medio longitudinale della seconda base 7 nell'interspazio tra il secondo perno 14 e le estremità anteriore 18 e posteriore 19.
Vantaggiosamente tale terza coppia di molle a tazza o tamponi è preposta per ammortizzare la rimanente parte del carico.
Naturalmente sia i primi che i secondi elementi elasticamente deformabili risultano sostituibili da altri presentanti o un diverso carico o una diversa resistenza alla compressione.
Si è cosi potuto appurare come la soluzione illustrata permetta di risolvere tutti gli scopi precedentemente enunciati, dato che si può conseguire una ammortizzazione indipendente per ogni ruota, nonché la personalizzazione indipendente per ogni ruota, potendo 1'utilizzatore scegliere preventivamente i primi e/o i secondi elementi elasticamente deformabili presentanti le volute caratteristiche di deformabilità in funzione o della propria corporatura, o della tipologia di pratica sportiva da effettuare, o della particolare conformazione o natura del suolo.
Naturalmente quanto forma oggetto della presente domanda può essere oggetto di numerose modifiche e varianti, le quali devono essere tutte ritenute rientranti nell'ambito del presente concetto inventivo.
Cosi, ad esempio, in figura 3 è illustrato un telaio 101 in cui la prima coppia di molle 116 e la seconda coppia di molle 117 risultano ancora interposte tra la seconda base 107 di ciascun primo carrello 105 e secondo carrello 106 e la prima base 102 del telaio 101, l'asse di tali prima e seconda coppia di molle risultando però inclinato rispetto a dette prima e seconda base.
Analogamente le prime sedi 115a e 115b ricavate sulle prime ali laterali 103a e 103b risultano inclinate secondo il medesimo asse.
Vantaggiosamente la prima seconda coppia di molle risulta essere interposta tra primi risalti 123 e secondi risalti 124 sporgenti secondo piani inclinati perpendicolarmente a quello di giacitura delle estremità di ciascuna di detta prima e seconda coppia di molle rispettivamente da detta prima base 102 a detta seconda base 107.
La inclinazione della prima e della seconda coppia di molle e delle prime sedi consente, in caso di urti delle ruote con sassi od altri elementi sporgenti dal suolo, di assorbire la componenete maggiore della forza d'urto; nel caso in cui il pattinatore effettui la spinta laterale per incrementare la velocità, si ha che la menzionata inclinazione consente di trasmettere una elevata entità della forza alle ruote dissipando una quantità ridotta di energia.
In figura 4 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un telaio 201 in cui ciascuna singola ruota 213 risulta trasversalmente fulcrata in corrispondenza delle seconde ali laterali 209a, 209b di un singolo carrello, indicato genericamente con il numero 205 il quale risulta scorrevolmente associato tra le prime ali laterali 203a e 203b del telaio 201 secondo un asse perpendicolare o, come illustrato in figura 4, inclinato rispetto alla prima base 202 del telaio 201.
Ciascuna ruota 213 risulta fulcrata in corrispondenza di un secondo perno 214, le cui estremità sono èposte in corrispondenza di predisposte prime sedi 215a, 215b disposte parimenti inclianate al carrello 205.
Vantaggiosamente ciascun carrello 205 risulta scorrere oltre che tra dette prime ali 203a e 203b anche tra una coppia di predisposte appendici 225a e 225b sporgenti inferiormente alla prima base 202 in direzione del suolo secondo un asse parallelo a quello di giacitura del carrello, detta coppia di appendici essendo disposta trasversalmente alle prime ali laterali 203a e 203b con essa interagendo le estremità anteriore 218 e posteriore 219 di ciascun carrello.
Naturalmente l’estensione delle dimensioni della coppia di appendici sarà tale da consentire il normale rotolamento delle ruote.
Anche in questo caso tra la seconda base 207 di ciascun carrello e la soprastante prima base 202 del telaio sono interposti primi elementi elasticamente deformabili costituiti da una singola molla 216 interposta tra detta seconda base e primi risalti 223 sporgenti dalla prima base 202.
Anche tale soluzione risulta cosi risolvere tutti gli scopi prefissati, risultando ancora più accentuata la personalizzazione, per ogni singola ruota, del grado di ammortizzazione conseguibile.
Nelle figure 5 e 6 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un pattino 326 comprendente una calzatura 327 la cui suola 328 risulta associata, preferibilmente in corrispondenza di due zone, sulla prima base 302 del telaio 301, quest'ultimo comprendendo ancora una coppia di prime ali laterali 303a e 303b sporgenti in direzione del suolo 304.
Anche in tale soluzione sono presenti un primo carrello 305 ed un secondo carrello 306, uguali tra loro, scorrevolmente associati al telaio 301 e presentando i medesimi seconde ali laterali 309a e 309b scorrevoli entro le prime ali laterali 303a e 303b.
Anche in questo caso in prossimità dell'estremità libera 311a e 311b delle seconde ali laterali 309a e 309b risultano trasversalmente fulcrate,mediante primi perni 312, le ruote 313.
Al di sopra dell’asse di fulcraggio dei primi perni 312 risulta sporgere, da entrambe le secondi ali laterali 309a e 309b, una aletta 329a e 329b, le quali vanno a disporsi circa parallelamente al soprastante bordo perimetrale inferiore 310 delle prime ali 303a e 303b.
In corrispondenza del bordo perimetrale inferiore 310a e 310b delle prime ali 303a e 303b attigue alle alette 329a e 329b sono ricavate, in prossimità, delle estremità 318 anteriore e 319 posteriore del primo carrello 305 e del secondo carrello 306 delle predisposte seconde sedi 320 per dei primi mezzi elasticamente deformabili costituiti da delle prime coppie di molle 316a, 316b e una seconda coppia di molle 317.
Sia al primo carrello 305 che al secondo carrello 306 risultano ancora presentare un secondo perno 314 raccordante trasversalmente le secondi ali 309a e 309b e queste estremità risultano alloggiare in corrispondenza di prime sedi 315 conformate essenzialmente ad asola con asse perpendicolare circa a quello del suolo 304.
Nell'interspazio tra la seconda base 307 e la prima base 302 risulta interponibile almeno un secondo elemento elasticamente deformabile costituito da una terza coppie di molle o tasselli 322a e 322b, rimovibili, i quali presentano, in una sezione longitudinale, una conformazione essenzialmente a trapezio isoscele, questa consentendo di poter variare verso il basso o verso l'alto l'asse di rotazione di una o più ruote.
Naturalmente detta seconda coppia di molle o tasselli risulta alloggiabile in corrispondenza dell'interspazio presente tra la prima e la seconda base grazie all'ottenimento, in corrispondenza di una di dette seconde ali laterali, di una -apertura 341, come illustrato in figura 6.
La sostituzione dei tasselli 322a e 322b può avvenire o per la loro estrazione dalla apertura 341 o dopo aver sfilato il sconào perno 314 e quindi sfilato il carrello dal telaio.
Anche queste soluzioni risultano soddisfare agli scopi enunciati. Si precisa che quanto forma oggetto della presente domanda è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte da considerarsi come rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo. Anche i materiali nonché le dimensioni costituenti i vari e singoli componenti il pattino potranno variare in funzione di particolari esigenze.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pattino con ruote in linea, comprendente un telaio conformato essenzialmente ad U a definire almeno una base, a cui è superiormente associata una calzatura, e due ali laterali sporgenti in direzione del suolo, che si caratterizza per il fatto che a detto telaio è scorrevolmente associato, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile ed intercambiabile, almeno un distinto carrello di supporto per almeno una ruota.
  2. 2. Pattino come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che tra detta almeno una base di detto telaio e detto almeno un carrello è selettivamente interponibile un mezzo atto a variare il posizionamento dell'asse di rotazione di detta almeno una ruota.
  3. 3. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 2, comprendente un telaio presentante, in una sezione trasversale, conformazione ad U a definire almeno una prima base di appoggio per una calzatura e due prime ali laterali, parallele tra loro e rivolte in direzione del suolo, che si caratterizza per il fatto che a detto telaio sono scorrevolmente associati un primo ed un secondo carrello, ciascuno presentante una conformazione ad U.
  4. 4. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detti primi e secondo carrelo presentano una seconda base, di larghezza circa pari all'interspazio intercorrente tra le superfici laterali interne di dette prime ali laterali, da detta seconda base sporgendo una coppia di seconde ali laterali, disposte parallelamente tra loro.
  5. 5. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che dette seconde ali laterali, scorrevoli rispetto a dette prime ali laterali, sporgono oltre il bordo perimetrale inferiore di dette prime ali laterali, in prossimità delle estremità libere di dette seconde ali laterali essendo trasversalmente associata, secondo assi paralleli, una coppia di primi perni di fulcraggio per delle ruote.
  6. 6. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che ciascuno di detti primo e secondo carrello presenta mezzi per la guida al loro scorrimento all'interno di detto telaio, detti mezzi essendo costituiti da un secondo perno, fulcrato trasversalmente a detta seconda base nell'interspazio presente tra due ruote attigue, le estremità di detto secondo perno alloggiando ed essendo guidate in corrispondenza di una coppia di predisposte prime sedi ricavate in corrispondenza di dette prime ali laterali di detto telaio secondo un asse circa perpendicolare a quello del suolo.
  7. 7. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che lo scorrimento di detti primo e secondo carrello rispetto a detto telaio avviene in contrasto con primi e/o secondi elementi elasticamente deformabili interposti tra dette seconda e prima base.
  8. 8. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detti primi elementi elasticamente deformabili sono costituiti da una prima e da una seconda coppia di molle ad elica cilindrica per compressione poste trasversalmente a detta seconda base rispettivamente in prossimità delle estremità anteriore e posteriore di ciascuna seconda base.
  9. 9.Pattino come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda coppia di molle sono intercambiabili, le stesse alloggiando in corrispondenza di predisposte coppie di seconde e terze sedi ricavate in corrispondenza di dette prime ali laterali.
  10. 10. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda coppia di molle interagiscono sia con parte di detta seconda base di detti primo o secondo carrello, sia con parte di dette prime ali laterali.
  11. 11. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detti secondi elementi elasticamente deformabili interposti tra dette seconda e prima base sono costituiti da una terza coppia di molle,a tazza o tamponi in gomma i quali sono posti circa in corrispondenza dell'asse medio longitudinale a detta seconda base nell'interspazio tra detto secondo perno e dette estremità anteriore e posteriore.
  12. 12. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che l'asse di dette prima e seconda coppia di molle è perpendicolare a dette prima e seconda base.
  13. 13. Pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che l’asse di dette prima e seconda coppia di molle é inclinato rispetto al piano di giacitura di dette prima e seconda base.
  14. 14. Pattino come alle rivendicazioni 1 é 13 che si caratterizza per il fatto che dette prime sedi ricavate su dette prime ali laterali sono inclinate secondo il medesimo asse di dette prima e seconda coppia di molle.
  15. 15. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 14 che si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda coppia di molle é interposta tra primi e secondi risalti sporgenti, secondo piani inclinati perpendicolarmente a quello di giacitura delle estremità di ciascuna di detta prima e seconda coppia di molle, rispettivamente da detta prima e da detta seconda base.
  16. 16. Pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che ciascuna singola ruota é trasversalmente fulcrata in corrispondenza delle seconde ali laterali di un singolo carrello il quale risulta scorrevolmente associato tra dette prime ali laterali di detto telaio secondo un asse perpendicolare od inclinato rispetto a detta prima base di detto telaio stesso.
  17. 17. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 16 che si caratterizza per il fatto che ciascuna di dette ruote é fulcrata in corrispondenza di un secondo perno le cui estremità sono poste in corrispondenza di predisposte prime sedi disposte parimenti inclinate a detto carrello.
  18. 18. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 17 che si caratterizza per il fatto che ciascuno di detti singoli carrelli scorre tra dette prime ali e tra una coppia di predisposte appendici sporgenti inferiormente a detta prima base in direzione del suolo secondo un asse parallelo a quello di giacitura di ogni singolo carrello, detta coppia di appendici essendo disposta trasversalmente a dette prime ali laterali e con essa interagendo le estremità anteriore e posteriore di ciascun carrello.
  19. 19.Pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che al di sopra dell'asse di fulcraggio di detti primi perni sporge esternamente, da entrambe dette secondi ali laterali, una aletta, dette alette andando a disporsi circa parallelamente a detto, soprastante, bordo perimetrale inferiore di dette prime ali.
  20. 20. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 19 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di detto bordo perimetrale inferiore di dette prime ali attigue a dette alette sono ricavate, in prossimità, di dette estremità anteriore e posteriore di detti primo e secondo carrello, seconde sedi per dei primi mezzi elasticamente deformabili costituiti da delle prime coppie di molle e da una seconda coppia di molle.
  21. 21. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 20 che si caratterizza per il fatto che nell'interspazio tra dette seconda e prima base é interponibile almeno un secondo elemento elasticamente deformabile costituito da una terza coppie di molle o tasselli rimovibili i quali presentano, in una sezione longitudinale, una conformazione essenzialmente a trapezio isoscele, questa consentendo di poter variare verso il basso o verso l'alto l'asse di rotazione di una o più ruote.
  22. 22. Pattino come alle rivendicazioni 1 e 21 che si caratterizza per il fatto che detta terza coppia di molle o tasselli risulta alloggiabile in corrispondenza dell'interspazio presente tra dette prima e seconda base grazie all'ottenimento, in corrispondenza di una di dette seconde ali laterali, di almeno una apertura.
  23. 23. Pattino come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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