ITMI941254A1 - Magazzino per elementi laminari in particolare lastre di vetro - Google Patents

Magazzino per elementi laminari in particolare lastre di vetro Download PDF

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ITMI941254A1 IT001254A ITMI941254A ITMI941254A1 IT MI941254 A1 ITMI941254 A1 IT MI941254A1 IT 001254 A IT001254 A IT 001254A IT MI941254 A ITMI941254 A IT MI941254A IT MI941254 A1 ITMI941254 A1 IT MI941254A1
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Description

DESCRIZIONE del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione ha per oggetto un magazzino per elementi laminari in particolare lastre di vetro.
Nel settore vetrario le lastre di vetro in attesa di essere sottoposte a lavorazione sono conservate affiancate in elementi contenitori posti su bancali (pallet) che vengono movimentati all'esigenza tramite carrelli elevatori.
Gli inconvenienti derivanti dalle summenzionate modalità di movimentazione interna sono principalmente quelli menzionati qui di seguito.
Le lastre di vetro, conservate affiancate per ottimizzare lo spazio a disposizione, risultano soggette a rigature nel caso in cui delle schegge o frammenti di vetro si interpongono tra dette lastre. Considerato che ove si lavora il vetro schegge e frammenti di detto materiale sono costantemente presenti, attualmente si ritiene normale che una certa quantità di lastre si danneggi durante le varie fasi di lavorazione e debba pertanto essere scartata.
-Le lastre di vetro conservate affiancate aderiscono tenacemente le une alle altre nel caso in cui dell'acqua (ad esempio piovana) si interponga. La loro successiva separazione pone problemi ben noti agli esperti .
Ne consegue che è necessario dover proteggere sempre le lastre dai liquidi. Questo fatto ostacola la semplificazione delle operazioni connesse alla manipolazione di dette lastre, soprattutto quando l'eventuale mancanza di spazio impone di riporle all 'aperto.
-L'uso di .bancali, e necessariamente di carrelli elevatori, contribuisce a rendere l'operazione di trasporto all'interno dell'officina meno agevole di quanto sarebbe auspicabile.
Scopo della presente invenzione consiste nell'ovviare agli inconvenienti di cui sopra è cioè provvedere un magazzino per elementi laminari che permetta di stoccare le lastre di vetro salvaguardandole sia dai danneggiamenti da scheggia sia dalle adesioni da liquido e che risulti trasportabile senza l'ausilio di ulteriori mézzi meccanici semplificando il traffico normalmente esistente tra le varie macchine operatrici dell’officina dunque con conseguente riduzione dei pericoli derivanti da detto traffico, che del numero delle lastre difettose e/o danneggiate e dunque dell'entità degli scarti.
Tali scopi sono raggiunti da un magazzino secondo la rivendicazione 1.
Le lastre conservate separatamente non possono essere soggette a rigature anche se sulle loro superfici vi fossero delle schegge di vetro e non possono essere soggette ad incollaggi anche se il magazzino dovesse stazionare sotto la pioggia. Si ha pertanto una sensibile riduzione delle lastre danneggiate e/o difettose. La presenza di ruote permette al magazzino di essere facilmente spostato a mano anche da un solo operatore evitando l'uso dei tradizionali bancali e sollevatori, con notevole semplificazione nei trasporti a parità di numero di lastre trasportate.
Tuttavia altro scopo dell'invenzione è anche quello di permettere la automazione e dunque la razionalizzazione delle operazioni sia di prelievo che di deposizione di dette lastre in occasione del trasporto delle stesse da un posto di lavorazione all'altro, esentando dunque la manodopera da dette operazioni di prelievo e di deposizione che sono particolarmente monotone, faticose e che inoltre sono critiche per l'integrità delle lastre.
Tale ulteriore scopo è raggiunto da un magazzino secondo la rivendicazione 2.
La possibilità di associare operativamente detto magazzino ad un dispositivo di carico-scarico che lo comanda durante entrambe le operazioni evita qualsiasi intervento manuale in tali operazioni che, come detto, sono particolarmente gravose e delicate per le elevate possibilità di danneggiare le lastre. E' importante notare che essendo alloggiato sul dispositivo di carico-scarico sia il motoriduttore che aziona i mezzi di stoccaggio del magazzinp, sia i mezzi di pilotaggio del dispositivo di carico-scarico in funzione delle esigenze del magazzino sia gli elementi dei mezzi di bloccaggio reciproco che richiedono un azionamento ed un controllo, il magazzino secondo l'invenzione può vantaggiosamente operare ed opera come un magazzino motorizzato ed automatico durante le fasi di carico e scarico e come un comune carrello manuale non motorizzato durante gli spostamenti, cioè quando separato dal- dispositivo di carico-scarico. Durante detti spostamenti il magazzino è dunque tendenzialmente leggero e non ingombrante poiché privo di motori, di apparecchiature di controllo, di apparecchiature di alimentazione e relative pertinenze.
L'invenzione è illustrata a solo titolo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure delle allegate tavole di disegno.
La figura 1 è una vista prospettica del magazzino secondo l'invenzione in una prima forma di realizzazione.
La figura 2 è una vista in sezione secondo la linea II-II di figura 1.
La figura 3 è una vista schematica del magazzino secondo l'invenzione in una seconda forma di realizzazione .
La figura 4 illustra il magazzino secondo l'invenzione applicato ad un dispositivo di caricamento.
La figura 5 illustra un particolare del magazzino e del dispositivo di caricamento associati durante il funzionamento.
Con riferimento alla summenzionate figure il magazzino di cui al trovato, genericamente indicato con 1, è del tipo per elementi laminari ed in particolare per vetri. Esso comprende sostanzialmente una intelaiatura 2, mezzi 3 per lo stoccaggio di detti elementi laminari, ed un meccanismo 4 per l'avanzamento di detti mezzi di stoccaggio. L'intelaiatura 2 è formata da una porzione di base 5 che supporta almeno una coppia di montanti 7 e che è provvista di ruote di cui almeno due pivotanti. I montanti 7 sono verticali paralleli inclinati, e collegati tra di loro da traverse 8 di irrigidimento. Per ragioni di leggerezza e robustezza l'intelaiatura 2 è preferibilmente formata da tubi a sezione parallelepipeda. L'intelaiatura 2 è anche provvista di un manubrio 9 per lo spostamento manuale del magazzino 1 che preferibilmente è attaccato a dei puntoni 10 su cui si appoggiano i montanti 7.
I mezzi 3 per lo stoccaggio di elementi laminari comprendono almeno una coppia di catene di trasporto 11 (o simili mezzi quali funi cinghie od altro) le quali scorrono appaiate parallelamente all'interno di guide 12 ciascuna solidale ad un montante 7. Le catene di trasporto 11.impegnano delle ruote dentare indicate con 13 quelle inferiori e con 14 quelle superiori. La coppia di ruote dentate inferiori 13 è calettata su un asse inferiore 15 supportato folle in corrispondenza delle sue estremità da cuscinetti 16 posti sui montanti 7. Le ruote dentate superiori 14 sono singolarmente supportate fòlli alle estremità superiori dei montanti 7. La modalità di supporto illustrata delle ruote dentate è la preferita per ragioni tecnico economiche e potrebbe dunque essere anche modificata in funzione di particolari esigenze senza uscire dall'ambito dell 'invenzione.
Le guide 12 presentano una sezione tale da impedire la rotazione delle stesse catene 11 attorno al proprio asse di traslazione. Nella forma preferita di realizzazione illustrata, le guide 12 presentano sostanzialmente sezione a "C". Ad ogni maglia HA di dette catene di trasporto 11 è vincolata una squadretta ad ”L" 17 per il supporto, perpendicolarmente alla maglia 11A della catena di trasporto 11 di aste 18 che pertanto possono assolvere la funzione di supporto delle lastre di vetro 19 che vi venissero caricate. Per favorire lo svolgimento di detta funzione, le aste di supporto 18 sono provviste in corrispondenza della estremità vincolata alla catena di trasporto, di elementi distanziali 20 di forma e dimensioni tali che a catena di trasporto 11 in posizione rettilinea essi interferiscono tra di loro irrigidendo e dunque stabilizzando ulteriormente il ramo di catena rettilineo. Nel caso illustrato essi sono preferibilmente a pianta a forma circolare e di materiale ad elevato modulo di elasticità come ad esempio il teflon. Essi potrebbero tuttavia avere forma diversa, ad esempio parallelepipeda nel caso sia richiesta una maggiore superficie di contatto a parità di deformabilità del materiale. Anche il materiale può essere diverso. Tali elementi distanziali 20 svolgono anche la funzione di arresto nei confronti delle lastre 19. Le aste di supporto 18 sono preferibilmente ricoperte da μna guaina 32 di materiale plastico che ha la funzione di trattenere senza rigare le lastre di vetro 19.
Necessariamente i mezzi per lo stoccaggio 3 devono essere permanentemente in grado di rimanere automaticamente nella posizione raggiunta indipendentemente dal grado di carico a cui essi sono sottoposti per evitare che la forza di gravità provochi l'azionamento spontaneo con repentino svuotamento del magazzino e caduta al suolo delle lastre. Per ragioni economiche e costruttive tale compito è affidato al meccanismo 4.per l'avanzamento di detti mezzi per lo stoccaggio dotandoli di una ruota dentata-vite senza fine che come noto è un ingranaggio che può essere attraversato dalla potenza solo in un senso. Resta inteso che anche meccanismi funzionalmente simili sono utilizzabili in alternativa.
Ai fini dell'invenzione è però indifferente che detta potenza venga erogata da un operatore oppure da un motore, anche se il primo caso avrà attualmente minori possibilità di impiego. Pertanto il caso esemplificato descritto è un magazzino 1 in cui il meccanismo 4 è del tipo più perfezionato poiché azionabile nelle fasi di riempimento e svuotamento tramite un motore.
Il meccanismo 4 per l'avanzamento dei mezzi per lo stoccaggio comprende un riduttore 21, all'interno del quale è posto il summenzionato ingranaggio ruota dentata vite senza fine che pertanto non è visibile. Il riduttore 21 è cinematicamente collegato ai mezzi per lo stoccaggio 3 tramite una trasmissione a catena genericamente indicata con 22. La trasmissione a catena 22 comprende dunque una catena di trasmissione 23, una prima 24 ed una seconda 25 ruota dentata rispettivamente posizionate in corrispondenza del riduttore 21 e calettata sull'asse 15. Il riduttore 21 è dotato di una ruota dentata ,26, nel caso esemplificato ad asse verticale, destinata ad ingranare con una ruota dentata motorizzata 27 posta su. un dispositivo di carico-scarico 28 descritto nel seguito ed a cui il magazzino 1 è operativamente associabile e vincolabile tramite mezzi di bloccaggio reciproco 29. Sul magazzino 1 sono posti quegli elementi dei mezzi 29 che non comprendono attuatori ovvero che non sono motorizzati. In tal modo essendo alloggiato sul dispositivo di carico-scarico 28 sia il motoriduttore 36 che aziona ì mezzi di stoccaggio del magazzino, sia gli elementi dei mezzi di bloccaggio reciproco 29 che richiedono un azionamento ed un controllo, il magazzino 1 secondo l’invenzione opera come un magazzino motorizzato ed'automatico durante le fasi di carico e scarico ovvero riempimento e svuotamento ed è comunque sempre spostabile come un comune carrello manuale, e cioè tendenzialmente leggero e non ingombrante, quando è necessario traslarlo da un -posto di lavorazione ad un'altro, poiché privo di motori, quadri elettrici contenenti i'mezzi di controllo di detti motori, nonché i cordoni o i dispositivi di alimentazione dei summenzionati elementi. Sulla porzione di base 5 è alloggiata una coppia di elementi di arresto a sezione triangolare 30, facenti parte dei mezzi di bloccaggio 29.
Con particolàre riferimento alla figura 3 il magazzino ivi illustrato e genericamente indicato con 1A, differisce essenzialmente da quello illustrato in figura 1 per il fatto di avere una maggiore capacità. La maggiore capacità è ottenuta aggiungendo una ulteriore coppia di montanti, indicati con 7A incidenti nei montanti .7 in corrispondenza della sommità di questi. I puntoni 10 divengono superflui per cui la struttura sostanzialmente raddoppia la sua capacità senza raddoppiare il peso e senza variare l'ingombro di base. Il manubrio 9 è applicato ai montanti 7A.
Con particolare riferimento alla figura 4, il dispositivo di carico-scarico 28 comprende: una intelaiatura 33, dei mezzi di trasporto 34 delle lastre agenti in un piano essenzialmente orizzontale, un primo 35 ed un secondo 36 motoriduttore, mezzi per il comando sincronizzato e selettivo di detti primo 35 e secondo 36 motoriduttore in funzione delle esigenze connesse al carico o allo scarico del magazzino 1, 1A, e parte dei mezzi di bloccaggio 29 di detto dispositivo di caricoscarico al magazzino.
L'intelaiatura 33 ha principalmente la funzione di supportare i mezzi di trasporto 34 all'altezza della zona di carico-scarico del magazzino 1, 1A..1 mezzi di trasporto 34 comprendono nel caso esemplificato una coppia di cinghie parallele 37, (o comunque elementi funzionalmente simili) scorrevoli su ruote d'estremità 38 di cui almeno due opposte sono motorizzate dal primo motoriduttore 35.
Il secondo motoriduttore 36 reca la ruota dentata 27 atta ad impegnare la ruota dentata 26 del magazzino 1 ed 1A per l'azionamento del medesimo.
I mezzi per il comando sincronizzato e selettivo di detti primo e secondo motoriduttore in funzione delle esigenze connesse al carico o allo scarico del magazzino 1, 1A, non sono specificatamente descritti poiché le sole indicazioni del funzionamento del dispositivo di carico-scarico 28 accoppiato al magazzino 1, 1A sono sufficienti ad un tecnico del ramo per poterli realizzare. Resta inteso che essi potrebbero essere sia di natura elettrotecnica che elettronica o mista. Addirittura essi potrebbero essere di struttura così semplificata da richiedere ancora l'intervento di un operatore per premere dei pulsanti per l'esecuzione di una o più fasi. Gli elementi dei mezzi per il bloccaggio reciproco 29 posti sul dispositivo di carico-scarico 28 sono essenzialmente dei cilindri pneumatici 42 agenti sulla coppia di elementi di arresto 30 riscontranti corrispondenti battute 31 in modo da provocare il bloccaggio reciproco per avvicinamento di detto magazzino 1, 1A al dispositivo 28.
Il funzionamento del magazzino 1, 1A è il seguente. Il magazzino 1, 1A scarico viene avvicinato al dispositivo di carico-scarico 28 in modo che gli arresti 30 e le battute 31 si impegnino.
Le ruote dentate 26 e 27 si ingranano. Azionando i mezzi per il bloccaggio reciproco 29 le due unità 1 o 1A e 28 sonò saldamente vincolate per azione dei cilindri pneumatici 4 ^ che premono sulle superfici inclinate degl-i arresti 30. I mezzi di trasporto 34 azionati dal primo motoriduttore 35, trasportano in posizione orizzontale le lastre 19 nella zona di carico del magazzino 1, 1A. Il ramo inferiore delle cingile parallele 37 scorre sostanzialmente in modo continuo nella direzione della freccia A. Le lastre si arrestano quando il loro bordo più avanzato interferisce con gli elementi di arresto 39 che impediscono alla lastra di interporsi tra lo spazio 40 temporaneamente esistente tra due elementi distanziali contigui 20. Detto spazio 40 è infatti destinato a scomparire quando le aste di supporto 18.si trovano perpendicolari ai montanti 7. Opportuni sensori, non illustrati, rilevano la posizione della lastra e comandano l'azionamento del secondo motoriduttore 36. Il magazzino .1, 1A si aziona sollevando di un passo nella direzione della freccia C la lastra. Una nuova coppia di aste appaiate 18 si viene dunque a posizionare tra le cinghie 37 nella posizione di carico pronta a ricevere una ulteriore lastra 19. Il ciclo si ripete sino al totale riempimento del magazzino.
La presenza di due motoriduttori 35 e 36 azionabili indipendentemente permette di modulare la velocità di azionamento (sia essa di carico che di scarico) del magazzino 1, 1A rispetto alla velocità di scorrimento delle cinghie·37 del dispositivo 28 e viceversa. Le lastre stoccate nel magazzino assumono, come chiaramente visibile nelle figure, una posizione leggermente inclinata verso i montanti 7, 7A con direzione dall'alto verso il basso che impedisce alla forza di gravità di sfilarle dalle aste 18.
Quando il magazzino è completo un arresto posto sulla catena di trasporto 11, non illustrato, interrompe il funzionamento del dispositivo di carico-scarico 28 agendo ad esempio su un microinterruttore, evitando che un ulteriore avanzamento della stessa catena di trasporto 11 provochi la caduta dalla sommità del magazzino 1 <‘>delle prime lastre caricate. Nel caso del magazzino 1A le lastre caricate .per prima cadrebbero dal montante 7A in corrispondenza del punto opposto a quello del caricamento. In entrambi i magazzini esistono infatti tratti di catena di trasporto, indicato con 41, che sono inutilizzabili per lo stoccaggio delle lastre 19.
A magazzino 1, 1A completo, la sola disattivazione dei mezzi 29 permette la separzione del magazzino 1, 1A dal dispositivo 28. Tramite il manubrio 9 il magazzino viene spinto manualmente nel posto di scarico, usualmente una ulteriore macchina o forno per la lavorazione del vetro. Le ruote 6 permettono l'agevole spostamento manuale indipendentemente dal peso dello stesso.
Per lo scarico è utilizzavile un ulteriore od anche il precedente dispositivo 28. L'unica differenza è il senso di avanzamento passo passo (freccia S) del magazzino e delle cinghie parallele 37 (freccia R). Il dispositivo di carico-scarico 28 può anche essere reso parte integrante di una tradizionale macchina o forno per la produzione di lastre di vetro.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Magazzino (1, 1A) per elementi laminari in particolare per lastre di vetro, caratterizzato dal fatto di comprendere una intelaiatura (2), mezzi (3) per lo stoccaggio di detti elementi laminari, un meccanismo (4) per l'avanzamento di detti mezzi per lo stoccaggio, in cui: -detta intelaiatura (2) è formata da una porzione di base (5) provvista di ruote (6) supportante almeno una coppia di montanti verticali (7) paralleli ed inclinati; -detti mezzi per lo stoccaggio (3) sono formati da almeno una coppia di catene di trasporto (11), o simili mezzi, atte' a scorrere appaiate parallelamente all'interno di guide (12) solidali a detti montanti verticali (7) impegnando ruote dentate (13, 14) incernierate su detti montanti verticali (7), in cui alle maglie (HA) di dette catene di trasporto (11) sono perpendicolarmente solidali delle aste (18) di supporto degli elementi laminari (19) provviste in corrispondenza della estremità vincolata alla catena di trasporto (11) di elementi distanziali (20) di dimensioni tali che a catena di trasporto (11) in posizione rettilinea essi interferiscono tra di loro, -detto meccanismo (4) per l'avanzamento di detti mezzi per lo stoccaggio comprende un accoppiamento cinematico a sua volta comprendente una ruota dentata ed un vite senza fine per stabilizzare automaticamente la posizione raggiunta da detti mezzi per lo stoccaggio (3).
  2. 2. Magazzino di cui alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il meccanismo per l'avanzamento (4) di detti mezzi per lo stoccaggio è formato da un riduttore (4) comprendente una ruota dentata ed una vite senza fine per stabilizzare automaticamente la posizione raggiunta da detti mezzi per lo stoccaggio (3), ed una trasmissione a catena (22) cinematicamente collegata ai mezzi (3) per lo stoccaggio, detto riduttore (4) .essendo azionabile tramite una sua ruota dentata esterna (26) da un motoriduttore (36) il quale è alloggiato su un dispositivo di carico-scarico (28) pilotato secondo le esigenze di detto magazzino (1, 1A); tra detto magazzino (1, 1A) e detto dispositivo di carico-scarico (28) essendo inoltre operativamente interposti mezzi di bloccaggio reciproco (29) comprendenti elementi attuatori (41), ovvero motorizzati che sono posti sul dispositivo di carico-scarico (28).
  3. 3. Magazzino di cui alla rivendicazione 1 e o 2 caratterizzato dal fatto di comprendere una ulteriore coppia di montanti (7A) verticali paralleli ed inclinati disposti convergenti nella prima coppia (7) in corrispondenza della sommità di entrambe le coppie (7,. 7A).
  4. 4. Magazzino di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco (29) comprendono una prima (30) coppia di arresti a sezione triangolare posti sulla porzione di base (5) della intelaiatura, riscontranti corrispondenti battute (31) poste sul dispositivo di carico-scarico (28), ed una coppia di cilindri attuatori (42) posti sul dispositivo di carico-scarico (28) ed agenti sulle superfici inclinate di detta prima coppia di arrèsti (30) in modo da bloccare il magazzino (1, 1A) al dispositivo di carico-scarico (28) per avvicinamento .reciproco.
  5. 5. Magazzino di cui alla rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che il dispositivo di caricoscarico (28) comprende una intelaiatura (33) supportante mezzi di trasporto (34) secondo un piano verticale di elementi laminari (19), un primo motoriduttore (35) azionante detti mezzi di trasporto (34) ed un secondo motoriduttore (36) preposto all'azionamento del riduttore (21) posto sul magazzino (1, 1A), mezzi di pilotaggio di detti motoriduttori in funzione delle esigenze del magazzino.
  6. 6. Magazzino di cui alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di caricoscarico (28) è costruttivamente inglobato in una macchina per la lavorazione degli elementi laminari (19).
  7. 7. Magazzino di cui alla rivendicazione 1 e/o 3, caratterizzato dal fatto che i distanziali (20) hanno pianta a forma circolare.
  8. 8. Magazzino di cui alla rivendicazione 1 e/o 3, caratterizzato dal fatto che i distanziali (20) sono di materiale elastico ad elevato modulo di elasticità.
  9. 9. Magazzino di cui alla rivendicazione 1 e/o 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un manubrio (9) per il movimento manuale.
  10. 10. Magazzino di cui alla rivendicazione 1 e/o 3, caratterizzato dal fatto che le aste di supporto (18) sono ricoperte da una guaina (32) di materiale plastico.
  11. 11. Magazzino e/o dispositivo di carico e scarico sostanzialmente come descritti e/o illustrati.
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