ITMI20130407A1 - Dispositivo di fissazione esterna - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione si applica nel campo della chirurgia ortopedica e riguarda un dispositivo di fissazione per viti ossee.

In particolare, il dispositivo viene impiegato su sistemi di fissazione esterna applicati agli arti di bambini, ai piedi ed nella zona del polso.

Arte nota

I sistemi di fissazione esterna sono largamente usati per il trattamento delle ossa fratturate o per la giunzione di due o più frammenti ossei tra loro. I sistemi noti comprendono viti ossee che sono inserite nelle ossa ed impiegano dispositivi esterni quali ad esempio morsetti di fissazione, barre di fissazione, anelli ecc. che permettono di creare una struttura rigida in grado di mantenere uniti i frammenti di ossa nella posizione desiderata, fino a completa guarigione.

Questi sistemi di fissazione esterna presentano il vantaggio di garantire una robustezza e stabilità garantita anche dall’uso di viti ossee che penetrano entro le ossa per un tratto sufficientemente lungo da garantire la presa sicura.

Purtroppo, l’impiego di tali sistemi di fissazione esterna di tipo noto presentano alcuni inconvenienti.

In particolare, i dispositivi di fissazione esterna noti sono costruiti in modo da poter essere utilizzati con viti posse di una determinata misura.

In pratica, in funzione del diametro delle viti ossee da impiegare abbiamo corrispondenti misure di dispositivi di fissazione esterna.

Un ulteriore vincolo che i dispositivi di fissazione esterna di arte nota presentano à ̈ che essi vincolano la disposizione angolare delle viti entro certi valori prestabiliti e fissati a priori in funzione deirorientamento angolare che la sede preposta ad accogliere la vite presenta.

Il problema tecnico alla base della presente invenzione à ̈, pertanto, quello di escogitare un dispositivo di fissazione per viti ossee da associare a dispositivi di fissazione esterna che permetta di poter impiegare indifferentemente viti ossee del diametro desiderato e con orientamento angolare non vincolato a priori dalla particolare disposizione spaziale delle sedi di accoglimento delle viti, come avviene nella tecnica nota, in modo da poter realizzare sistemi di fissazione esterna estremamente flessibili, ma che allo stesso tempo garantiscano una rigidità e stabilità tipiche dei sistemi di fissazione noti, nelfambito di una soluzione costruttiva semplice e razionale, e che presenti anche il vantaggio di estrema compattezza, così da poter essere impiegato in quelle applicazioni che richiedono minimo ingombro spaziale.

Sommario dell invenzione

Il suddetto problema tecnico à ̈ risolto da un dispositivo di fissazione per viti ossee in accordo con la rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata fatta qui di seguito di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, della presente invenzione, con riferimento alle unite figure, date a titolo esemplificativo ma non limitativo.

Breve descrizione dei disegni

Le figure 1A-1D mostrano diverse viste di un dispositivo di fissazione per viti ossee secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;

la figura 2 mostra una vista in esploso del dispositivo di figure 1A-1D;

le figure 3A-3D mostrano diverse viste di un elemento ganascia inferiore del dispositivo di figure 1A-1D;

le figure 4A-4D mostrano diverse viste di un elemento ganascia superiore del dispositivo di figure ÃŒA-ID;

le figure 5A-5C mostrano diverse viste di un dispositivo di fissazione per viti ossee secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione;

la figura 6 mostra una vista in sezione presa lungo il paino VI-VI di figura 5C;

le figure 7A-7B mostrano due viste di un elemento ganascia superiore del dispositivo di figure 5A-5C;

la figura 8 mostra una vista in sezione presa lungo il paino VIII-VIII di figura 7B.

Descrizione dettagliata

Con riferimento alle unite figure con il numero di riferimento 1 Ã ̈ stato identificato un dispositivo di fissazione per viti ossee in accordo con una prima forma di realizzazione della presente invenzione.

Il dispositivo di fissazione 1 comprendente:

- un primo attacco o morsetto 2 comprendente una prima coppia di ganasce contrapposte atte ad alloggiare almeno una vite ossea, ove detta prima coppia di ganasce à ̈ formata da un elemento ganascia inferiore 20 ed un elemento ganascia superiore 30;

- un secondo attacco comprendente una seconda coppia di ganasce 6 contrapposte definenti fra loro almeno una sede atta ad alloggiare una barra del sistema di fissazione esterna;

- una prima vite di serraggio 4 atta a serrare la prima coppia di ganasce 2 in modo da bloccare in posizione l’almeno una vite ossea, ove detta prima vite 4 si avvita lungo un asse di avvitamento X;

- una seconda vite di serraggio 5 atta a serrare la seconda coppia di ganasce 6 sulla barra,

in cui l’elemento ganascia inferiore 20 presenta un elemento a sbalzo 21 presentante un foro 22 per il passaggio della seconda vite di serraggio 5 e in cui uno di tra gli elementi ganascia 20, 30 della prima coppia di ganasce 2 presenta almeno una appendice 33 sul bordo esterno configurata per cooperare con una corrispondente rientranza 23 ricavata sull’altro elemento ganascia 30 della prima coppia di ganasce 2 in modo che sia consentito il solo scorrimento lungo l’asse si avvitamento X della prima vite di serraggio 4.

Nell’esempio illustrato, la ganascia superiore 30 della prima coppia di ganasce 2, che ha la funzione di coperchio, presenta due appendici 33 su due bordi esterni contrapposti. Visti in sezione, le due appendici 33 presentano una conformazione a triangolo. Chiaramente le corrispondenti rientranze 23 dell’elemento ganascia inferiore 20, che ha la funzione di base di aggancio, presentano anch’esse un intaglio triangolare.

In buona sostanza, le due appendici 33 del coperchio 30 svolgono la funzione di guide laterali per impedire che il coperchio 30 possa ruotare durante le fasi di chiusura - apertura del morsetto 2.

In questo modo quando si avita la prima vite di serraggio, il coperchio 30 trasla verticalmente senza ruotare sopra la base di appoggio 20 con interposte le viti ossee.

In accordo con la presente invenzione, sia il coperchio 30 sia la base di appoggio 20 presentano le rispettive superfici 30a, 20a che si affacciano piane e prive di qualsiasi rientranza atta ad accogliere a misura una vite ossea.

In pratica, le viti ossee sono interposte tra due superfici lisce 20a, 3Ga in quanto prive di qualsiasi scanalatura o nicchia che possa accogliere le viti stesse.

In questo modo si à ̈ liberi di orientare le viti ossee con angoli diversi, potendo di sporre una coppia di vite con orientamenti paralleli, convergenti o divergenti, ed ad una distanza non predefinita a priori da eventuali nicchie di accoglimento viti ossee.

Non ultimo, l’assenza di sedi predefinite ove alloggiare le viti permette di utilizzare viti ossee di diverso diametro. A titolo di esempio si possono usare coppie di viti da 3 mm oppure coppie di viti da 4 mm con lo stesso dispositivo 1 della presente invenzione,

La prima e la seconda vite di serraggio 4 e 5 attraversano rispettivamente la prima e la seconda coppia di ganasce attraverso un foro di passaggio.

Nell’esempio, l’asse si avvitamento X della prima vite di serraggio 4 à ̈ disposto perpendicolarmente rispetto all’asse di avvitamento Y della seconda vite di serraggio 5.

Questi assi di avvitamento X e Y delle due viti di aggancio 4 e 5 possono giacere sullo steso piano oppure su piani diversi, come nell’esempio delle figure 1A-1D.

Il morsetto 2 Ã ̈ mantenuto in posizione aperta da una prima molla 7 accolta in una prima sede anulare 31 ricavata sul coperchio 30, attorno ad un foro attraversato dalla prima vite di serraggio 4.

In pratica, la prima molla 7 Ã ̈ posta in battuta tra la prima vite di serraggio 4 e il coperchio 30 in modo da tenere compresso il coperchio 30 sulla prima vite 4 durante la fase di chiusura.

Sulle superfici interne 30a,20a, dove si posizionano le viti ossee, del coperchio 30 e della base di appoggio 20 Ã ̈ prevista una rispettiva basetta 34, 24 forata per consentire il passaggio della prima vite di serraggio 4. Le due basette 34, 24 vanno in battuta quando si serrano gli elementi ganascia 30,20 della prima coppia di ganasce 2 del morsetto.

La basetta 24 della base di appoggio 20 à ̈ filettata internamente per l’avvitamento della prima vite di serraggio 4 che avvitandosi raggiunge un foro filettato ricavato sull’elemento ganascia inferiore 20.

La seconda coppia di ganasce 6 à ̈ mantenuta in posizione aperta da una seconda molla 8 accolta in una seconda sede ricavata sull’elemento a sbalzo 21 della base di appoggio 20, in corrispondenza del foro 22 per il passaggio della seconda vite di serraggio 5 ed à ̈ attraversata dalla seconda vite di serraggio 5.

La prima e la seconda molla 7 e 8 sono molle elicoidali. Il foro 22 à ̈ filettato per consentire l’avvitamento della seconda vite di serraggio 5.

La seconda coppia di ganasce 6 à ̈ in pratica tenuta accoppiata all'elemento a sbalzo 21 dell’elemento ganascia inferiore 20. L’elemento, identificato con 6a nelle figure, della seconda coppia di ganasce 6 che va in battuta contro l’elemento a sbalzo 21 presenta una zigrinatura 61 lungo una superficie anulare attorno ad un foro di passaggio della seconda vite di serraggio 5 al fine di migliorare l’adesione tra la seconda coppia di ganasce 6 e l’elemento a sbalzo 21 dell’elemento ganascia inferiore 20.

La seconda vite di serraggio 5 attraversa la seconda coppia di ganasce 6 e va ad avvitarsi entro il foro filettato 22 dell’elemento a sbalzo 21 con la seconda molla 8 posta tra la seconda coppia di ganasce 6 e l’elemento a sbalzo 22.

Nell’esempio, l’elemento a sbalzo 21 si proietta da una estremità laterale dell’elemento ganascia inferiore 20 e forma con quest’ultimo un pezzo unico conformato ad L.

In questo modo la seconda coppia di ganasce 6 trova alloggiamento al di sotto della base di appoggio 20 in modo da rendere il dispositivo 1 estremamente compatto.

La prima e la seconda vite si serraggio 4 e 5 sono dotate di una rispettiva testa di presa sagomata e centralmente presentano una rispettiva impronta esagonale 4a, 5a per accogliere uno strumento di avvitamento.

In accordo con una seconda forma di realizzazione della presente invenzione, il coperchio 30 o elemento ganascia superiore presenta un bordo di appoggio 35 che si sviluppa perimetralmente lungo il bordo interno.

In sostanza, si ha un rialzo perimetrale 35 che aggetta rispetto ad una depressione piana 30b. Nell’esempio illustrato, sulla superficie interna del coperchio 30 abbiamo due depressioni piane 30b, ciascuna circondata dal rialzo perimetrale 35, in modo da avere un rialzo perimetrale conformato ad “8†.

Questo permette di poter distanziare le viti ossee tra loro da una distanza da parallele di 14 millimetri a 45 mm circa.

Il materiale costituente la prima coppia di morsetti 2 può essere vantaggiosamente un materiale radiolucente, come ad esempio peek rinforzato con fibre di carbonio.

In presenza di un coperchio realizzato in materiale plastico cedevole, il bordo di appoggio perimetrale 35 viene ottenuto scavando la parte interna del piano di appoggio, così da creare la depressione piana 35b.

A titolo indicativo il rialzo perimetrale di appoggio 35 dell’esempio illustrato presenta uno spessore o altezza di circa 0,3 mm rispetto al piano scavato 30b ed una larghezza di circa 2,5 mm.

In questo modo le viti ossee vanno ad appoggiarsi esclusivamente sul rialzo perimetrale di appoggio 35 che in virtù del fatto di essere cedevole viene sottoposto ad una deformazione plastica nei punti di contatto con le viti ossee, migliorando così il grippaggio delle viti ossee sul morsetto e aumentando la stabilita.

In alternativa alla realizzazione di pezzo del bordo di appoggio perimetrale 35, ottenuto scavando la superficie interna del coperchio 30, Ã ̈ possibile impegnare una piastrina rimovibile avente un bordo perirne trare rialzato.

La piastrina verrebbe applicata alla superficie piana 30a del coperchio e sostituita quando usurata.

In questo caso non à ̈ più necessario scavare il coperchio 30, che potrà essere realizzato di materiale diverso, visto che à ̈ sufficiente che la piastrina con rialzo perimetrale abbia le proprietà di essere cedevole.

Come si può apprezzare da quanto descritto, il dispositivo secondo la presente invenzione consentono di soddisfare le esigenze e di superare gli inconvenienti di cui si à ̈ detto nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota.

Ovviamente, al dispositivo sopra descritto, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione dell’invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo di fissazione per viti ossee da applicare ad un sistema di fissazione esterna comprendente: - un primo attacco o morsetto comprendente una prima coppia di ganasce (2) contrapposte atte ad alloggiare almeno una vite ossea, detta prima coppia di ganasce (2) essendo formata da un elemento ganascia inferiore (20) ed un elemento ganascia superiore (30); - un secondo attacco comprendente una seconda coppia di ganasce (6) contrapposte definenti fra loro almeno una sede atta ad alloggiare una barra del sistema di fissazione esterna; - una prima vite di serraggio (4) atta a serrare la prima coppia di ganasce (2) in modo da bloccare in posizione l’almeno una vite ossea, detta prima vite di serraggio (4) avvitandosi lungo un asse di avvitamento (X); - una seconda vite di serraggio (5) atta a serrare la seconda coppia di ganasce (6) sulla barra, caratterizzata dal fatto che detto elemento ganascia inferiore (20) presenta un elemento a sbalzo (21) presentante un foro (22) per il passaggio della seconda vite di serraggio (5) e dal fatto che uno di detti elementi ganascia (30) della prima coppia di ganasce (2) presenta almeno una appendice (33) sul bordo esterno configurata per cooperare con una corrispondente rientranza (23) ricavata suH’altro elemento ganascia (20) della prima coppia di ganasce (2) in modo che sia consentito il solo scorrimento lungo l’asse si avvitamento (X) della prima vite di serraggio (4).
2. 2. Dispositivo di fissazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento ganascia inferiore (20) e detto un elemento ganascia superiore (30) presentano le rispettive superfici (20a, 30a) che si affacciano piane e prive di qualsiasi rientranza atta ad accogliere una vite ossea.
3. 3. Dispositivo di fissazione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui Tasse si avvitamento (X) della prima vite di serraggio (4) à ̈ disposto perpendicolarmente rispetto all’asse di avvitamento (Y) della seconda vite di serraggio (5) .
4. 4. Dispositivo di fissazione secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui tra la prima vite di serraggio (4) e la prima coppia di ganasce (2) Ã ̈ interposta una prima molla (7) accolta entro una sede (31) e attraversata dalla prima vite di serraggio (4),
5. 5. Dispositivo di fissazione secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui la seconda coppia di ganasce (6) Ã ̈ mantenuta in posizione aperta da una seconda molla (8) accolta in una seconda sede ricavata su uno degli elementi della prima coppia di ganasce (2) e attraversata dalla seconda vite di serraggio (5).
6. 6. Dispositivo di fissazione secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto elemento a sbalzo (21) si proietta da una estremità laterale delTelemento ganascia inferiore (20) e forma con quest’ultimo un pezzo unico.
7. 7. Dispositivo di fissazione secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto elemento ganascia superiore (30) presenta una coppia di appendici (33) contrapposte che cooperano in scorrimento con una corrispondente coppia di intagli (23) ricavati sui bordi contrapposti dell’elemento ganascia inferiore (20).
8. 8. Dispositivo di fissazione secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui almeno uno tra detto elemento ganascia inferiore (20) e detto un elemento ganascia superiore (30) della prima coppia di ganasce (2) presenta un rialzo di appoggio (35) che si sviluppa perimetralmente lungo il bordo interno dell’elemento ganascia (30) che lo porta, detto rialzo di appoggio (35) essendo realizzato con materiale cedevole.
9. 9. Dispositivo di fissazione secondo la rivendicazione 8, in cui detto rialzo di appoggio (35) à ̈ ottenuto mediante l’applicazione di una piastrina rimovibile.
10. 10. Dispositivo di fissazione secondo la rivendicazione 9, in cui detta piastrina presenta proprietà di radiotrasparenza.
11. 11. Dispositivo di fissazione secondo la rivendicazione 8, in cui detto rialzo di appoggio (35) à ̈ formato di pezzo con l’elemento ganascia che lo porta.