IT202100022832A1 - Morsetto di dispositivo fissatore esterno - Google Patents
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Description
Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
MORSETTO DI DISPOSITIVO FISSATORE ESTERNO
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda i dispositivi fissatori esterni ortopedici.
In particolare, la presente invenzione concerne un morsetto di un fissatore esterno ortopedico.
Da diversi anni, in ortopedia, ? diffusa una tecnica di stabilizzazione delle fratture, soprattutto nelle ossa lunghe degli arti, che non necessita di far ricorso ai tradizionali gessi ortopedici, utilizzando al loro posto i cosiddetti fissatori esterni.
I fissatori esterni comprendono generalmente una pluralit? di viti ossee che vengono impiantate nei monconi ossei della frattura in modo che le loro estremit? di testa sporgano dalla pelle del paziente. Queste estremit? sono quindi ancorate ad una intelaiatura rigida esterna, la quale ? provvista di barre, morsetti e giunti orientabili per poter essere adattata alla posizione delle viti. Nelle sue versioni pi? diffuse le barre costituenti l?intelaiatura sono a sezione cilindrica e disposte longitudinalmente.
Le viti presentano generalmente un corpo cilindrico, presentante, da un lato, una porzione filettata destinata ad essere avvitata nel moncone osseo e, dall?altro, la citata estremit? di testa, la quale ? sagomata per potere essere accoppiata ad una impugnatura che consenta l?avvitamento della vite al moncone osseo. Generalmente, l?accoppiamento fra vite ed impugnatura ? del tipo maschio-femmina ad innesto e disinnesto rapidi. Operativamente, dopo aver inciso i tessuti molli, il medico fora i monconi ossei da bande opposte della rima di frattura e impianta le viti nei fori.
Successivamente, il medico accoppia le viti, private dell?impugnatura provvisoria, ai relativi morsetti dell?intelaiatura; quindi, ove necessario e possibile, allinea i bordi della frattura in modo da disporre i monconi ossei nella posizione pi? adatta a saldarsi tra loro.
Una volta ridotta la frattura, il medico procede al collegamento e bloccaggio dei giunti e dei morsetti mediante le sopracitate barre longitudinali, per mantenere i monconi ossei nella posizione prestabilita, consentendo con ci? la corretta formazione fra i monconi del cosiddetto ?callo osseo?, che progressivamente porta al ripristino del tessuto osseo lamellare con il quale l?osso recupera la continuit? e la funzionalit? originarie.
I fissatori esterni consentono, con una presa ossea lontana dal focolaio di frattura e con una stabilizzazione e registrabilit? estrinseca alla frattura, di agire sui monconi ossei lasciando la zona di frattura libera per le medicazioni superficiali.
Al contempo, i fissatori esterni non interferiscono con l?aerazione della parte fratturata e riducono la perdita di tono muscolare che normalmente si manifesta con l?uso dei gessi ortopedici.
Da diversi anni, l?uso dei fissatori esterni si ? esteso ad una vasta casistica di operazioni ortopediche, come l?allungamento degli arti, le correzioni di deformit? rotatorie ed angolari degli assi ossei, la pseudoartrosi, ecc.
In altre parole, i fissatori esterni sono oggi utilizzati in ortopedia, sia per correggere deformazioni traumatiche che per correggere deformazioni patologiche. I fissatori esterni di tipo noto non sono per? esenti da inconvenienti.
Uno di tali inconvenienti ? connesso alla necessit? che spesso si verifica, a partire dall?applicazione del fissatore, di correggere e/o modificare la posizione delle barre longitudinali di collegamento dei diversi morsetti, ovverosia, in altri termini, di aggiustare il collegamento tra le varie viti ossee impiantate nei monconi.
Pu? infatti accadere, anche nell?immediatezza dell?impianto del fissatore di dover modificare la posizione relativa dei diversi morsetti e con i dispositivi noti tale operazione implica il fatto di allentare completamente il morsetto con l?ovvia conseguenza di modificare anche la sua posizione relativa alla vite ossea sulla quale ? posizionato.
In circostanze come quella appena descritta, ma anche in ulteriori situazioni, la manipolazione dei morsetti risulta nei fissatori di tipo noto non agevole rendendo con ci? complicato il loro posizionamento e bloccaggio ed ancor pi? qualsiasi successiva modifica o aggiustamento.
Scopo della presente invenzione ? quello di fornire un morsetto di dispositivo fissatore esterno per il trattamento delle fratture ossee in grado di superare gli inconvenienti della tecnica nota e che sia al contempo di semplice ed economica realizzazione e di pratico utilizzo.
Ulteriore scopo ? quello di fornire un morsetto di dispositivo fissatore esterno che consenta una efficace manipolazione all?utilizzatore, consentendo altres? estrema versatilit? di utilizzo.
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente descritte nelle rivendicazioni allegate e i suoi vantaggi sono evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, con riferimento ai disegni allegati che ne illustrano una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa, in cui: - la figura 1 illustra, in una vista prospettica schematica dall?alto, una forma di realizzazione del morsetto per dispositivo fissatore secondo la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 illustrano, in rispettive viste esplose prospettiche dall?alto e dal basso, il morsetto di figura 1;
- la figura 4 illustra, in una vista laterale esplosa, il morsetto di figura 1;
- le figure 5 e 6, illustrano, in rispettive viste schematiche in elevazione frontale e laterale, il morsetto di figura 1, in una sua prima configurazione d?uso;
- le figure 7 e 8, illustrano, in rispettive viste schematiche in elevazione frontale e laterale, il morsetto di figura 1, in una sua seconda configurazione d?uso;
- le figure 9 e 10, illustrano, in rispettive viste schematiche in elevazione frontale e laterale, il morsetto di figura 1, in una sua terza configurazione d?uso (inserirei le immagini in cui la parte sopra ? svincolata);
- le figure 11 e 12, illustrano, in rispettive viste schematiche in elevazione frontale e laterale, il morsetto di figura 1, in una sua quarta configurazione d?uso.
Secondo quanto illustrato in figura 1, con il numero 1 di riferimento ? illustrato nel suo complesso un morsetto di dispositivo fissatore esterno per il trattamento delle fratture ossee realizzato in accordo con la presente invenzione.
Il morsetto 1 di dispositivo fissatore esterno, nel seguito indicato per brevit? anche solo come morsetto 1, ? atto a collegare stabilmente, nell?ambito appunto di un dispositivo fissatore esterno, non illustrato, le relative viti ossee alle barre longitudinali di collegamento, entrambe queste di tipo noto e non illustrate.
Ai fini della presente trattazione, le citate e non illustrate viti ossee e le citate e non illustrate barre longitudinali di collegamento definiscono nel loro insieme elementi longitudinali.
Con riferimento alla figura 1, il morsetto 1 comprende un primo gruppo 2 di bloccaggio ed un secondo gruppo 3 di bloccaggio.
Il primo gruppo 2 di bloccaggio ? atto al bloccaggio di un primo elemento longitudinale, a scelta tra una vite ossea ed una barra di collegamento.
Il primo gruppo 2 di bloccaggio comprende una prima ganascia 4 ed una seconda ganascia 5.
Il citato primo elemento longitudinale, non illustrato, a scelta tra una vite ossea ed una barra di collegamento ? stretto, in uso, tra tali prima 4 e seconda 5 ganascia. La prima e la seconda ganascia 4, 5 comprendono rispettive cavit? 4a, 4b, 5a, 5b definenti, a due a due, due rispettivi alloggiamenti 6, 7 destinati ad accogliere stabilmente tale primo elemento longitudinale in sue due possibili differenti dimensioni.
Il secondo gruppo 3 di bloccaggio ? atto al bloccaggio di un secondo elemento longitudinale, a scelta tra una vite ossea ed una barra di collegamento.
Il secondo gruppo 3 di bloccaggio comprende una terza ganascia 8 ed una quarta ganascia 9.
Il citato secondo elemento longitudinale, non illustrato, a scelta tra una vite ossea ed una barra di collegamento ? stretto, in uso, tra tali terza 8 e quarta 9 ganascia.
La terza e la quarta ganascia 8, 9 comprendono rispettive cavit? 8a, 8b, 9a, 9b definenti, a due a due, due rispettivi alloggiamenti 10, 11 destinati ad accogliere stabilmente tale secondo elemento longitudinale in sue due possibili differenti dimensioni.
Il morsetto 1 comprende un sistema 12 di serraggio principale, operativamente agente contemporaneamente su entrambi i citati primo 2 e secondo 3 gruppo di serraggio.
Il sistema 12 di serraggio principale ? configurato per serrare il primo 2 ed il secondo 3 gruppo di serraggio, secondo una direzione D1 di serraggio determinata, in modo da vincolare stabilmente e contemporaneamente il citato e non illustrato primo elemento longitudinale tra la prima 4 e la seconda 5 ganascia ed il citato e non illustrato secondo elemento longitudinale tra la terza 8 e la quarta 9 ganascia.
Il morsetto 1 comprende inoltre un sistema 13 di serraggio ausiliario operativamente agente unicamente sul secondo gruppo 3 di bloccaggio.
Il sistema 13 di serraggio ausiliario ? configurato per vincolare stabilmente il citato e non illustrato secondo elemento longitudinale tra la terza 8 e la quarta 9 ganascia.
Il sistema 12 di serraggio principale e il sistema 13 di serraggio ausiliario sono configurati per essere manovrabili indipendentemente l?uno dall?altro in modo da consentire di svincolare il citato e non illustrato primo elemento longitudinale tra la prima 4 e la seconda 5 ganascia mantenendo al contempo vincolato il citato e non illustrato secondo elemento longitudinale tra la terza 8 e la quarta 9 ganascia.
Come illustrato nelle figure 3 e 6, il sistema 12 di serraggio principale comprende un elemento 14 filettato sviluppantesi longitudinalmente attraverso le citate ganasce 4, 5, 8, 9 prima, seconda, terza e quarta secondo la citata direzione D1 di serraggio.
L?elemento 14 filettato presenta un asse A1 centrale definente la sua direzione longitudinale di sviluppo. Nel morsetto assemblato, come ad esempio raffigurato in figura 1, l?asse A1 centrale dell?elemento 14 filettato definisce anche per il morsetto 1 un rispettivo asse centrale.
Le ganasce 4, 5, 8, 9 prima, seconda, terza e quarta presentano rispettivi fori 4c, 5c, 8c, 9c centrali passanti atti ad essere attraversati dal citato elemento 14 filettato.
L?elemento 14 filettato ? filettato parzialmente e presenta una estremit? 14a filettata e, longitudinalmente opposta a tale prima estremit? 14a filettata, una testa 15 atta ad impegnarsi in battuta su un bordo del foro 9c centrale della quarta ganascia 9. In corrispondenza di tale testa 15, l?elemento 14 filettato presenta due spianature 15a atte a definire, in combinazione con pareti interne opportunamente controsagomate del foro 9c della quarta ganascia 9, un impedimento di forma alla rotazione reciproca, attorno all?asse A, di quarta ganascia 9 e elemento 14 filettato. Il morsetto 1 comprende inoltre un organo 16 di comando impegnato con l?elemento 14 filettato il quale organo 16 di comando ? atto ad assumere una prima configurazione aperta, visibile nelle figure 5 e 6, in cui ? possibile l?inserimento/rimozione almeno del primo elemento longitudinale dal citato primo gruppo 2 di bloccaggio, ed una seconda configurazione chiusa, visibile nelle figure da 7 a 10 in corrispondenza della quale il primo elemento ed il secondo elemento longitudinale sono stabilmente bloccati dai rispettivi primo gruppo 2 di bloccaggio e secondo gruppo 3 di bloccaggio.
Nella forma realizzativa illustrata l?organo 16 di comando comprende un dado atto ad impegnarsi in avvitamento con la citata estremit? 14a filettata dell?elemento 14 filettato.
L?organo 16 di comando presenta una cavit? 16a superiore atta a consentire l?impegno con un utensile per permetterne un agevole serraggio.
Vantaggiosamente, la cavit? 16a superiore ? a conformazione esagonale per impegnarsi con una comune chiave a brugola.
Con riferimento alle allegate figure 3 e 4, su una faccia inferiore della prima ganascia 4 sono ricavati due perni 17, dei quali uno solo visibile, atti a impegnarsi in corrispondenti fori 18 ricavati su una faccia superiore della seconda ganascia 5 per assicurare un corretto orientamento reciproco delle ganasce 4, 5 prima e seconda stesse rispetto all?asse A centrale.
Il sistema 13 di serraggio ausiliario comprende una forchetta 19 solidale alla terza ganascia 8 del secondo gruppo 3 di serraggio.
La forchetta 19 comprende un corpo 20 centrale e due rebbi 21, 22 dipartentisi da tale corpo 20 centrale. I rebbi 21, 22 della forchetta 20 presentano rispettive estremit? 21a, 22a inferiori filettate avvitate stabilmente al corpo 20 centrale e rispettive estremit? 21b, 22b superiori connesse alla terza ganascia 8, in corrispondenza di suoi fori 8d, 8e, mediante viti 23.
La quarta ganascia 9 presenta due fori 9d, 9e passanti, realizzati da bande diametrali opposte del foro 9c centrale.
I rebbi 21, 22 si impegnano scorrevolmente nei fori 9d, 9e della quarta ganascia 9 per consentire un movimento reciproco di tali ganasce 8, 9 terza e quarta lungo la citata direzione D1 di serraggio.
Il sistema 13 di serraggio ausiliario comprende un organo 24 di spinta supportato dalla forchetta 19 ed operativamente agente sulla quarta ganascia 9 per spingere la quarta ganascia 9 stessa contro la terza ganascia 8 lungo la direzione D1 di serraggio.
Secondo la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, l?organo 24 di spinta comprende una vite 25 impegnata in avvitamento in un foro 20c centrale filettato ricavato nel corpo 20 centrale della forchetta 19.
La vite 25 presenta una testa 26 di comando avente una cavit? 26a vantaggiosamente a conformazione esagonale per impegnarsi con una comune chiave a brugola.
Come visibile nelle allegate figure da 2 a 6 il morsetto 1 comprende, calzata sull?elemento 14 filettato e interposta tra la seconda ganascia 5 e la terza ganascia 8, una molla 27 elicoidale atta ad esercitare una forza elastica antagonista dell?avvicinamento, appunto, tra le citate seconda e terza ganascia 5, 8 lungo la direzione dell?asse A centrale.
La molla 27 elicoidale spinge quindi la seconda ganascia 5 verso la prima ganascia 4.
In uso, nella prima configurazione illustrata alle figure 5 e 6, il morsetto 1 presenta il primo ed il secondo gruppo 2, 3 di bloccaggio nella condizione di accogliere i citati e non illustrati elementi longitudinali.
In particolare, le coppie di ganasce 4, 5 prima e seconda e 8, 9 terza e quarta risultano chiuse solo per effetto dell?azione della molla 27 elicoidale che spinge la seconda ganascia 5 verso la prima ganascia 4 e la terza ganascia 8 verso la quarta ganascia 9.
In tale condizione, l?operatore pu? procedere ad allontanare manualmente la seconda ganascia 5 dalla prima ganascia 4 per inserire tra di esse una barra di collegamento, non illustrata, vincendo con le proprie mani la forza di reazione elastica della molla 27 elicoidale, opportunamente tarata.
Analogamente, l?operatore procede ad inserire una vite ossea tra la terza ganascia 8 e la quarta ganascia 9 anche in questo caso vincendo la forza di reazione elastica della molla 27 elicoidale.
A partire dalla configurazione del morsetto 1 appena descritta ed illustrata nelle figure 5 e 6, l?operatore procede ad azionare il sistema 12 di serraggio principale, impartendo una rotazione al dado dell?organo 16 di comando in modo da serrare lo stesso sull?elemento 14 filettato, con il risultato di compattare tra loro i due gruppi 2, 3 di bloccaggio e le relative ganasce 4, 5, 8, 9.
Tale condizione ? mostrata nella configurazione del morsetto 1 visibile nelle figure 7 e 8.
Sebbene non illustrate nelle figure, ? da considerare che le ganasce 4, 5, 8, 9 prima, seconda, terza e quarta stringano tra s? le citate barra longitudinale e vite ossea.
A partire da questa condizione, ovverosia con il dado dell?organo 16 di comando serrato sull?elemento 14 filettato a contrasto con la faccia superiore della prima ganascia 4, qualora l?operatore necessiti di svincolare la barra longitudinale bloccata tra la prima ganascia 4 e la seconda ganascia 5, egli procede come segue.
Mediante un?adeguata chiave, ad esempio una brugola non illustrata, inserita nella cavit? 26a della testa 26 di comando della vite 25 definente il citato organo 24 di spinta, l?operatore avvita la vite 25 fino a portarla a contrasto con la testa 15 dell?elemento filettato, come illustrato nelle figure 9, 10.
In questa configurazione la quarta ganascia 9 ? serrata a contrasto con la terza ganascia 8 e, conseguentemente ? duplicata, dal sistema 13 di serraggio ausiliario, l?azione di serraggio gi? esplicata dal sistema 12 di serraggio principale.
A partire da questa condizione, illustrata nelle figure 9 e 10, l?operatore pu? procedere ad azionare il sistema 12 di serraggio principale, impartendo al dado dell?organo 16 di comando una rotazione contraria a quella prima eseguita, in modo da allentare lo stesso dall?elemento 14 filettato, con il risultato di consentire di scompattare i due gruppi 2, 3 di bloccaggio ed anche, tra loro, le ganasce 4, 5 prima e seconda, come illustrato nelle allegate figure 11 e 12.
Grazie, infatti, al fatto di aver azionato il sistema 13 di serraggio ausiliario, l?allentamento del sistema 12 di serraggio principale, ovverosia del suo elemento 14 filettato, non allenta anche il secondo gruppo 3 di bloccaggio, mantenendo altres? ancora serrate tra loro le ganasce 8, 9 terza e quarta e l?elemento longitudinale, ad esempio la vite ossea (o barra nel caso di morsetto barra-barra, non illustrato), tra di esse presente.
Quest?ultima configurazione ? illustrata nelle allegate figure 11 e 12 in cui, in sostanza, la molla 27 ? lasciata libera di esplicare la propria forza elastica allontanando tra loro il primo gruppo 2 di bloccaggio dal secondo gruppo 3 di bloccaggio e consentendo all?operatore la rimozione, l?inserimento o comunque lo spostamento dell?elemento longitudinale, ad esempio la barra di collegamento, tra le ganasce 4, 5 prima e seconda.
Il morsetto 1 secondo l?invenzione risolve gli inconvenienti citati e conseguono importanti vantaggi. Un primo vantaggio connesso all?invenzione ? dato dal fatto di offrire un morsetto estremamente versatile in cui sia possibile operare in maniera indipendente sul primo e sul secondo gruppo di bloccaggio degli elementi longitudinali mantenendo un?estrema praticit? d?uso, risultando semplice ed intuitivo per l?operatore.
Claims (10)
1. Morsetto di dispositivo fissatore esterno per il trattamento delle fratture ossee, comprendente: - un primo gruppo (2) di bloccaggio atto al bloccaggio di un primo elemento longitudinale a scelta tra una vite ossea ed una barra di collegamento, detto primo gruppo (2) di bloccaggio comprendendo una prima ganascia (4) ed una seconda ganascia (5),
- un secondo gruppo (3) di bloccaggio atto al bloccaggio di un secondo elemento longitudinale a scelta tra una vite ossea ed una barra di collegamento, detto secondo gruppo (3) di bloccaggio comprendendo una terza ganascia (8) ed una quarta ganascia (9),
- un sistema (12) di serraggio principale, operativamente agente su entrambi detti primo (2) e secondo (3) gruppo di serraggio e configurato per serrare detti primo e secondo gruppo (2, 3) di serraggio, secondo una direzione (D1) di serraggio determinata, in modo da vincolare stabilmente e contemporaneamente detto primo elemento longitudinale tra dette prima (4) e seconda (5) ganascia e detto secondo elemento longitudinale tra dette terza (8) e quarta (9) ganascia;
- un sistema (13) di serraggio ausiliario operativamente agente unicamente su detto secondo gruppo (3) di serraggio e configurato per vincolare stabilmente detto secondo elemento longitudinale tra dette terza (8) e quarta (9) ganascia
2. Morsetto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti sistema (12) di serraggio principale e sistema (13) di serraggio ausiliario sono configurati manovrabili indipendentemente l?uno dall?altro in modo da consentire di svincolare detto primo elemento longitudinale tra dette prima (4) e seconda (5) ganascia mantenendo al contempo vincolato detto secondo elemento longitudinale tra dette terza (8) e quarta (9) ganascia.
3. Morsetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto sistema (12) di serraggio principale comprende un elemento (14) filettato sviluppantesi longitudinalmente attraverso tutte le quattro ganasce (4, 5, 8, 9) prima, seconda, terza e quarta secondo un asse (A1) centrale determinato di detto morsetto, ed un organo (16) di comando impegnato con detto elemento (14) filettato per muoversi tra una prima configurazione aperta in cui ? possibile l?inserimento/rimozione almeno di detto primo elemento longitudinale da detto primo gruppo (2) di bloccaggio ed almeno una seconda configurazione chiusa in corrispondenza della quale entrambi detti primo elemento e secondo elemento longitudinale sono stabilmente bloccati da detti rispettivi primo gruppo (2) di bloccaggio e secondo gruppo (3) di bloccaggio.
4. Morsetto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere una molla (27) elicoidale calzata su detto elemento (14) filettato ed interposta tra detto primo gruppo (2) di bloccaggio e detto secondo gruppo (3) di serraggio.
5. Morsetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema (13) di serraggio ausiliario comprende una forchetta (19) solidale a detta terza ganascia (8) di detto secondo gruppo (3) di serraggio, i rebbi (21, 22) di detta forchetta (19) impegnandosi scorrevolmente con detta quarta (9) ganascia per consentire un movimento reciproco di dette terza (8) e quarta (9) ganascia lungo detta direzione (D1) di serraggio.
6. Morsetto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto sistema (13) di serraggio ausiliario comprende un organo (24) di spinta supportato da detta forchetta (19) ed operativamente agente su detta quarta ganascia (9) per spingere detta quarta ganascia (9) contro detta terza ganascia (8) lungo detta direzione (D1) di serraggio.
7. Morsetto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto organo (24) di spinta ? filettato e si impegna in avvitamento su un rispettivo foro (20c) filettato ricavato in detta forchetta (19).
8. Morsetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzato dal fatto che i rebbi (21, 22) di detta forchetta (19) sono fissati a detta terza ganascia (8) in corrispondenza di proprie estremit? (21b, 22b) terminali, all?interno di rispettivi fori ricavati in detta terza ganascia.
9. Morsetto secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere viti (23) di fissaggio di dette estremit? (21b, 22b) terminali di detti rebbi (21, 22).
10. Morsetto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 e 9, in cui detta forchetta (19) comprende un corpo (20) centrale da cui emergono detti rebbi (21, 22), caratterizzato dal fatto che detti rebbi (21, 22) sono connessi a detto corpo (20) centrale mediante collegamento filettato.
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