ITMI20111944A1

ITMI20111944A1 - Blisteratrice migliorata, procedimento connesso di confezionamento in blister, e blister cosi' ottenuto

Info

Publication number: ITMI20111944A1
Application number: IT001944A
Authority: IT
Inventors: Alessandro Amaranti; Alessio Fontana
Original assignee: I M A Ind Macchine Automatic He S P A
Priority date: 2011-10-26
Filing date: 2011-10-26
Publication date: 2013-04-27
Also published as: IN2014KN01046A; EP2771244B1; JP6157487B2; ES2549658T3; EP2771244A1; JP2015500774A; WO2013061137A1; CN104024110A; US20140298756A1

Description

"BLISTERATRICE MIGLIORATA, PROCEDIMENTO CONNESSO DI CONFEZIONAMENTO IN BLISTER, E BLISTER COSÃŒ OTTENUTO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad una blisteratrice migliorata, piÃ¹ precisamente ad una blisteratrice per il confezionamento di prodotti tossici, tossico-nocivi, cancerogeni e, piÃ¹ in generale per prodotti comunque pericolosi per l'uomo, per gli animali, o per l'ambiente, in seguito riportati genericamente con il termine materiali nocivi.

Il presente trovato si riferisce anche ad un connesso procedimento di confezionamento in blister di materiali nocivi, ed al blister cosÃ¬ ottenuto contenente materiali nocivi.

STATO DELLA TECNICA

Sono note le blisteratrici che servono per produrre blister provvisti di alveoli nei quali vengono introdotti e sigillati materiali nocivi come sopra individuati .

Queste blisteratrici note sono di due tipi e precisamente un primo tipo in cui sono completamente contenute in camere controllate ed un secondo tipo che Ã ̈ parzialmente racchiuso in una camera isolante. Tali accorgimenti si rendono necessari perchÃ© la manipolazione dei materiali nocivi, siano essi confezionati in capsule, pastiglie, o altro, genera comunque polveri che sono di per sÃ© nocive.

Il primo tipo di macchine blisteratrici presenta l'inconveniente che gli operatori che operano all'interno della camera controllata devono indossare indumenti protettivi come scafandri. Gli scafandri possono essere sia del tipo che permette l'autonomia del movimento sia del tipo con insufflaggio d'aria continuo. La scelta di quale tipologia di scafandro utilizzare dipende dal tipo di prodotto nocivo che viene manipolato dalla blisteratrice. CiÃ² comporta notevoli costi, tempi lunghi, gravami per gli operatori, spreco di energia, impianti di depressione potenti, stanze o ambienti complessi e di per se stessi costosi.

II secondo tipo di macchine blisteratrici prevede che la camera isolante racchiuda almeno il gruppo distributore del materiale nocivo. Tale tecnica nota genera notevoli problemi ogni qualvolta si deve intervenire su quest'ultimo per operazioni di pulizia, di manutenzione, ovvero per il cambio formato del prodotto che viene processato o per altre operazioni quali la sostituzione.

Uno scopo del presente trovato Ã ̈ quello di realizzare una macchina blisteratrice che sia semplice da realizzare, che non sia ingombrante, che permetta di poter intervenire facilmente ed in modo agile per operazioni di manutenzione, di pulizia, di cambio formato del prodotto, o altro.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato Ã ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, la macchina blisteratrice migliorata, secondo il presente trovato, comprende un dispositivo sigillatore per sigillare il materiale nocivo fra un nastro provvisto di alveoli (in seguito riportato come nastro alveolato) ed un nastro coprente o sigillatore per definire i blister, ed una camera isolata disposta a monte del detto dispositivo sigillatore. Detta camera isolata viene protetta verso l'interno e mantenuta in condizioni di depressione con sistemi noti, in ragione del tipo di materiale nocivo che viene manipolato ed inserito nei blister.

Detta camera isolata viene mantenuta ad una depressione compresa fra 30 Pa e circa 100 Pa, in ragione anche della tipologia e caratteristica delle polveri che il materiale nocivo processato puÃ² generare.

Secondo il trovato, nella camera isolata Ã ̈ presente un dispositivo di presigillatura, o presigillatore, oltre ad almeno parte del dispositivo di consegna ed inserimento del materiale nocivo da confezionare negli alveoli presenti nel nastro alveolato.

Il dispositivo di presigillatura applica sul nastro alveolato, nei cui alveoli Ã ̈ giÃ presente il materiale nocivo, il nastro coprente per chiudere gli alveoli ricavati nel nastro alveolato.

L'applicazione del nastro coprente interessa perÃ² solo due fasce continue poste nell'intorno dei bordi laterali e longitudinali del nastro alveolato da blisterare con il nastro coprente.

Vantaggiosamente dette fasce continue sigillate si trovano alle estremitÃ dei bordi longitudinali, estremitÃ che possono essere successivamente eliminate .

Secondo una variante del presente trovato si puÃ² prevedere la realizzazione di fasce di presigillatura anche in posizioni intermedie fra i due bordi laterali del nastro alveolato.

Si viene cosÃ¬ a generare un elemento, di fatto tubolare, almeno chiuso lateralmente che non permette al materiale nocivo di spargersi all'esterno. Detto elemento tubolare, in forma di nastro, dopo essere uscito dalla camera isolante viene sigillato dal dispositivo sigillatore noto.

Secondo una variante, il nastro blisterato nell'intorno dell'uscita dalla camera isolata viene pulito dalle eventuali polveri presenti sulla sua superficie.

Eseguite tutte le successive e normali operazioni che vengono realizzate su un nastro blisterato, ormai sigillato, almeno le fasce presigillate laterali vengono eliminate e mandate ove il prodotto residuo deve essere inviato per essere distrutto o inertizzato .

Secondo una variante in unione con il presigillatore puÃ² essere previsto un sistema di pulizia che pulisce dalle eventuali polveri, su entrambi i bordi longitudinali, le superfici di una fascia uguale o superiore a quella che risulterÃ poi dalla presigillatura.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una blisteratrice migliorata;

la fig. 2 Ã ̈ una rappresentazione schematica dall'alto della macchina blisteratrice di fig. 1;

la fig. 3 illustra un sistema a getto fluido gassoso che pulisce le fasce laterali prima della presigillatura.

- la fig. 4 Ã ̈ una rappresentazione schematica della fase di presigillatura limitatamente ad un lato del nastro blisterato;

- la fig. 5 Ã ̈ una rappresentazione di un possibile mezzo di pulizia superficiale del nastro blisterato presigillato all'entrata ed all'uscita della camera isolata.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figure allegate, una blisteratrice migliorata secondo il presente trovato viene indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 10.

La blisteratrice 10 comprende dispositivi di per sÃ© noti quali un nastro formabile 11, una formatrice 12 di alveoli 30, un dispositivo distributore 16 del materiale nocivo 33 da introdurre negli alveoli 30 ricavati nel nastro alveolato 13, un dispositivo sigillatore 18, un eventuale presezionatore 20 di blister, un dispositivo codificatore 21 e una trancia 22 che elimina fasce laterali 19 nel caso presigillate come verrÃ di seguito descritto.

Il dispositivo distributore 16 Ã ̈ posto in una camera isolata 15 e puÃ² essere collegato, con gli opportuni accorgimenti, con l'esterno per l'alimentazione del materiale nocivo o prodotti nocivi 33 da confezionare negli alveoli 30, ricavati nella formatrice 12, sul nastro formabile 11 a definire il nastro alveolato 13.

In altre forme di realizzazione si puÃ² prevedere che la blisteratrice 10 comprenda anche un'altra camera isolata, anch'essa assoggettabile ad una condizione di depressione, al solo fine di contenere il dispositivo distributore 16 che invia il materiale nocivo 33 nella camera isolata 15 solo attraverso i condotti distributori di per sÃ© noti.

Ãˆ pure nello spirito del trovato il prevedere all'interno della camera isolata 15, opportuni ugelli di erogazione di fluidi liquidi e/o gassosi, caldi o freddi, di lavaggio e/o asciugatura. In tale realizzazione, sono previsti opportuni scarichi protetti .

La camera isolata 15 presenta un sistema di aspirazione e filtraggio 24 ed un sistema di controllo e regolazione, ovvero mezzi di depressione 25, della condizione di depressione cui Ã ̈ sottoposta la camera isolata 15.

La trancia 22 puÃ² cooperare con un contenitore di sicurezza 23 che raccoglie le fasce eliminate e che puÃ² essere anch'esso dotato di un sistema di aspirazione e filtraggio 24 analogo a quello previsto per la camera isolata 15. Detto contenitore di sicurezza 23 puÃ² cooperare con un sistema di cesoiatura continua o meno della fasce eliminate. All'interno della camera isolata 15 Ã ̈ presente un presigillatore 17 alimentato con il nastro coprente 14.

Il presigillatore 17 presenta due coppie di ruote contrapposte 29 â€” 129 (figg. 4 e 5), che operano in modo coordinato e che sigillano ciascuna una delle due fasce laterali del nastro alveolato 13 unito al nastro coprente 14. Una coppia o entrambe le coppie delle ruote contrapposte 29-129 Ã ̈ soggetta a pressione verso l'altra coppia di ruote 129-29.

Pertanto sul nastro avanzante si viene a formare un elemento tubolare definito dalle due fasce longitudinali sigillate 19.

CiÃ² fa sÃ¬ che le eventuali polveri che si fossero depositate sui nastri vengano ad essere bloccate all'interno dell'elemento tubolare ottenuto.

Nell'intorno dell'uscita dalla camera isolata 15 (cioÃ ̈ subito prima o in collegamento con l'uscita), eventuali getti fluidi (fig. 5) puliscono le superfici del nastro accoppiato e presigillato rigettando all'interno della camera isolata 15 le eventuali polveri che su dette superfici fossero presenti .

Nell'esempio di fig. 5, in cooperazione con la parete di uscita 115 della camera isolata 15, parete di uscita che presenta di per se opportuni schemi protettivi, sono presenti mezzi pulitori, nella fattispecie ugelli 26-34, che inviano getti fluidi (aria, gas inerti o particolari) che puliscono le superfici ed inviano le eventuali polveri dentro la camera isolata 15.

Ãˆ nello spirito del trovato far cooperare con le superfici dell'insieme nastro alveolato 13 con materiale nocivo 33 presigillato con il nastro coprente 14 con mezzi di aspirazione delle eventuali polveri presenti su dette superfici.

Nell'esempio di fig. 3, poco prima del dispositivo di presigillatura Ã ̈ presente, per ogni lato longitudinale e che coopera con la linea 27 di eliminazione fascia sigillata 19, un dispositivo di pulizia 35 che eroga un getto fluido per pulire la superficie dei bordi 119 dalla eventuale polvere di materiale nocivo ivi depositata.

Ãˆ anche nello spirito del trovato prevede di pulire le zone del nastro alveolato 13 contenente il materiale nocivo 33, in cui verranno realizzate le fasce presigillate mediante mezzi di aspirazione.

Ovviamente le entrate e le uscite della camera isolata 15 sono strutturate ed organizzate in modo noto per cui non vi Ã ̈ pericolo che le eventuali polveri che si concretizzano nella camera isolata 15 escano.

Ancora, i mezzi erogatori di fluido gassoso 26 e 34 di cui alla fig. 5 possono essere posti all'interno della camera isolata 15.

Ancora il dispositivo di pulizia eroga il getto di fluido gassoso 35 (fig. 3) puÃ² essere sostituito da un sistema a spazzola fissa o rotante.

Ãˆ chiaro che alla blisteratrice , al procedimento di confezionamento in blister ed al blister cosÃ¬ ottenuto e fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Ãˆ anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrÃ senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di blisteratrice e di procedimento aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Blisteratrice migliorata che partendo da un nastro formabile (11), da un nastro coprente (14) e da materiale nocivo (33) erogato e posizionato da un dispositivo distributore (16) dentro gli alveoli (30) ricavati nel nastro formabile (11), successivamente il tutto sigillato da un dispositivo sigillatore (18), produce blister di forma e dimensioni volute, caratterizzata dal fatto che a monte del dispositivo sigillatore (18) Ã ̈ presente una camera isolata (15) contenente almeno un presigillatore (17) realizzante in continuo e nell'intorno di almeno due bordi laterali (119) del nastro alveolato (13), contenente il materiale nocivo (33) e con il nastro coprente (14) posizionato, fasce (19) continue sigillate.
2. Blisteratrice migliorata come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che mezzi di depressione (24) sono previsti per tenere in depressione la camera isolata (15) essendo il valore della depressione correlato alla forma e caratteristiche delle polveri prodotte dal materiale nocivo (33), detta depressione essendo compresa fra 30Pa e lOOPa.
3. Blisteratrice migliorata come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il dispositivo distributore (16) Ã ̈ presente almeno parzialmente nella camera isolata (15).
4. Blisteratrice migliorata come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli ingressi e le uscite della camera isolata (15) sono protetti.
5. Blisteratrice migliorata come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi pulitori (35) almeno delle superfici del nastro alveolato (13) da presigillare coerenti con le fasce (19) di presigillatura.
6. Blisteratrice migliorata come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi pulitori (26, 34) delle superfici esterne del nastro presigillato.
7. Blisteratrice migliorata come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo sigillatore (18) disposto dopo l'uscita del nastro presigillato dalla camera isolata (15).
8. Blisteratrice migliorata come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che Ã ̈ presente una trancia (22) che elimina almeno le fasce laterali (19) presigillate, detta trancia (22) potendo cooperare con un contenitore di sicurezza (23).
9. Procedimento per realizzare blister contenenti un materiale nocivo (33) caratterizzato dal fatto che in una camera isolata (15), dopo aver inserito negli alveoli (30) ricavati in un nastro formabile (11) il materiale nocivo (33), viene disposto un nastro coprente (14) e vengono realizzate presigillature costituite da fasce (19) sigillate longitudinali continue disposte almeno nell'intorno dei bordi longitudinali dell'insieme nastro alveolato (13) e nastro coprente (14).
10. Procedimento come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che all'uscita dalla camera isolata (15) il nastro alveolato (13) presigillato viene sottoposto ad una completa sigillatura da parte di un gruppo sigillatore (18).
11. Procedimento come nella rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che le fasce presigillate (19) vengono staccate mediante una trancia (22) potendo essere inviate in un contenitore di sicurezza (23).
12. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzato dal fatto che in cooperazione con l'uscita dalla camera isolata (15) le superfici esterne dell'insieme nastro alveolato (13) e nastro coprente (14) con le fasce (19) continue di presigillatura vengono pulite dal residuo polverulento di materiale nocivo (33) eventualmente presente.
13. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto che almeno le zone longitudinali del nastro alveolato (13) ove avverrÃ la presigillatura vengono pulite, appena prima di detta azione di presigillatura con il nastro coprente (14).
14. Blister contenente materiale nocivo (33) disposto negli alveoli di un nastro alveolato (13), caratterizzato dal fatto che il nastro alveolato (13) prima della sigillatura Ã ̈ sottoposto ad una presigillatura continua almeno sui bordi lunghi in una camera isolata (15) per definire, assieme ad un nastro coprente (14) ed almeno nell'intorno di almeno due bordi laterali (119) del nastro alveolato (13), fasce (19) continue sigillate.