ITMI20110740A1 - Pressa per la ricalcatura di una estremita' di un tubo in materiale metallico - Google Patents

Pressa per la ricalcatura di una estremita' di un tubo in materiale metallico Download PDF

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ITMI20110740A1
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punch
upsetting
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die
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IT000740A
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Roberto Camagni
Maurizio Cosolo
Angelo Furinghetti
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Danieli Off Mecc
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Description

Descrizione
“PRESSA PER LA RICALCATURA DI UNA ESTREMITÀ’ DI UN TUBO IN MATERIALE METALLICO.â€
CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si colloca neH’ambito dei processi e impianti di ricalcatura di manufatti in materiale metallico quali possono essere, ad esempio, tubi per applicazioni petrolifere. In particolare l’invenzione à ̈ relativa ad una pressa per la ricalcatura di una estremità di un tubo in materiale metallico, precedentemente riscaldata. La presente invenzione à ̈ altresì relativa ad un procedimento per la ricalcatura di una estremità di un tubo in materiale metallico attraverso tale pressa di ricalcatura.
STATO DELLA TECNICA
Come noto in alcuni ambiti industriali vengono impiegati tubi in materiale metallico avente una o entrambe le estremità ricalcate. Un esempio à ̈ dato dal settore delle estrazione petrolifere in cui viene fatto largo uso di questi tubi. In particolare i tubi destinati a questo tipo di applicazioni vengono comunemente detti “tubi petroliferi†. Al fine di consentire il collegamento dei tubi petroliferi, una estremità di ciascun tubo viene filettata esternamente o internamente per consentire il collegamento con un altro tubo, con o senza ausilio di manicotto. Prima di realizzare la filettatura, l’estremità del tubo subisce una operazione detta di ricalcatura attraverso la quale viene incrementato lo spessore dell’estremità stessa. Questa operazione viene normalmente realizzata attraverso dispositivi normalmente chiamati presse di ricalcatura (in inglese upset press).
Le presse per ricalcatura si dividono in due principali famiglie in funzione del loro azionamento. Una prima famiglia à ̈ costituita dalle presse meccaniche in cui l’azionamento degli organi in movimento viene effettuato ingranando l’elemento da muovere ad un volano mantenuto in rotazione attraverso un motore. La seconda famiglia à ̈ invece costituita dalle presse idrauliche in cui gli elementi o gruppi di elementi operativi sono azionati attraverso mezzi idraulici.
Le presse idrauliche tradizionali comprendono una struttura di sostegno che definisce un asse longitudinale lungo il quale viene collocato il tubo da ricalcare. Questo ultimo viene inserito nella pressa dopo che l’estremità da ricalcare à ̈ stata riscaldata, in pochi minuti, dalla temperatura ambiente fino ad una temperatura intorno ai 1200 gradi. Una volta inserito in pressa, il tubo viene bloccato attraverso dei mezzi di bloccaggio che lo mantengono in una posizione prestabilita lungo l’asse longitudinale. L'estremità da ricalcare viene chiusa fra una coppia di semi-matrici che definiscono una matrice ovvero uno “stampo†per il materiale ricalcato. In proposito la ricalcatura viene realizzata per effetto dell’azione di un punzone che entra assialmente nel tubo in corrispondenza della estremità da ricalcare. In particolare il punzone presenta una prima porzione rastremata il cui diametro maggiore à ̈ sostanzialmente equivalente o minore a quello della cavità interna del tubo e una seconda porzione di diametro superiore al diametro interno del tubo e sostanzialmente equivalente al diametro esterno del tubo ricalcato. La penetrazione della seconda porzione cilindrica nella estremità provoca la compressione locale del materiale metallico riscaldato che si ridistribuisce secondo la conformazione della matrice.
Normalmente le presse idrauliche comprendono mezzi di bloccaggio delle seminatrici che consentono a queste ultime di mantenere la posizione corretta durante la penetrazione del punzone. Questo ultimo à ̈ azionato normalmente attraverso un pistone che agisce in prossimità di un secondo lato della pressa opposto al lato dal quale viene inserito ed estratto il tubo in lavorazione.
E’ altrettanto noto che la ricalcatura di una estremità di un tubo petrolifero può essere portata a termine con un “singolo colpo†o con un "doppio colpo†. Nel primo caso, in seguito al riscaldo, la ricalcatura viene completata con una sola matrice e una unica penetrazione di un punzone. Nel caso del doppio colpo, il processo di ricalcatura prevede una prima ricalcatura realizzata attraverso una prima matrice e un primo punzone, e una seconda ricalcatura, immediatamente successiva alla prima, realizzata attraverso una seconda matrice, differente dalla prima, e un secondo punzone differente dal primo. In alcuni casi alcuni i tubi petroliferi necessitano di una terza ricalcatura della stessa estremità ovvero di un “terzo colpo†che viene realizzato normalmente in seguito ad un secondo riscaldo della estremità da ricalcare.
E’ altresì noto che al termine di ogni ricalcatura la matrice e il punzone impiegati devono essere necessariamente raffreddati (ad esempio attraverso acqua) e lubrificati (ad esempio con grafite) per poter essere nuovamente utilizzati. Infatti a causa della temperatura a cui viene portato il materiale e a causa della costante presenza di ossidi che si formano a questa temperatura, questi interventi di manutenzione (lavaggio-lubrificazione) sono assolutamente necessari. Normalmente il raffreddamento e la lubrificazione delle semimatrici e del punzone viene realizzato attraverso opportuni dispositivi che vengono attivati non appena la ricalcatura à ̈ stata completata.
Nelle presse idrauliche di ricalcatura tradizionali, le matrici vengono sostenute da opportuni mezzi porta matrici collegati rigidamente alla struttura di sostegno della pressa. Tali mezzi porta matrici movimentano le semi matrici fra una posizione di chiusura, intorno all’estremità da ricalcare, e una posizione di apertura in cui le semi matrici sono separate e dunque possono essere raffreddate e lubrificate Questa condizione di apertura delle semi matrici consente l’ingresso e l’uscita del tubo dalla pressa. Nella quasi totalità dei casi, le semi matrici mantengono una posizione sostanzialmente interna alla struttura di sostegno della pressa anche nella loro posizione di apertura. Questo significa in sostanza che le semi matrici vengono raffreddate e lubrificate all’interno dello spazio operativo della pressa definito appunto dalla struttura di sostegno.
Si à ̈ visto che questo aspetto à ̈ critico per diverse ragioni la prima delle quali si identifica nella necessità di conferire elevate dimensioni alla struttura di sostegno per sostenere i mezzi porta matrici e per garantire al contempo sufficiente spazio per dispositivi di lavaggio e lubrificazione. Un’altra criticità si identifica nel fatto che l’acqua e la grafite usate per il raffreddamento e la lubrificazione si mescolano depositandosi sugli organi mobili della pressa e accumulandosi alla base della struttura di sostegno. Questo fatto porta ad un aumento della frequenza degli interventi di pulizia e manutenzione della struttura di sostegno e delle altre parti della pressa per evitare bloccaggi indesiderati o malfunzionamenti della pressa stessa. Ciò ovviamente si traduce in un aumento dei tempi morti ovvero in una diminuzione della produttività.
Nelle presse attuali un altro inconveniente, determinato dalla posizione costantemente “interna†delle semi matrici e dal loro collegamento diretto alla struttura di sostegno, si identifica nella difficoltà di sostituire una coppia di semimatrici con un’altra, ad esempio quando à ̈ necessario ricalcare un lotto di tubi con caratteristiche diverse dal precedente o semplicemente quando le semi matrici non garantiscono più, a causa dell'usura, le tolleranze minime richieste. Si à ̈ visto infatti che la sostituzione delle semi matrici à ̈ attualmente una operazione che richiede l’intervento di personale esperto, particolarmente abile e attento. Infatti il peso delle matrici e la necessità di muoversi fra le parti interne della pressa stessa rende l’operazione di sostituzione preparazione delle semi matrici (set-up della pressa) particolarmente lunga e delicata.
La figura 1 à ̈ relativa ad una pressa 200 di ricalcatura a “doppio colpo" di tipo noto. La pressa 200 comprende una struttura di sostegno definita da una coppia di traverse 250 collegate da travi longitudinali 260 parallele all’asse longitudinale 211 della pressa. La pressa 200 comprende una coppia di semimatrici superiori 201 ciascuna sostenuta da primi bracci 202 rotanti intorno ad un stesso asse di rotazione, collocato in posizione sovrastante l’asse longitudinale 211 della pressa, in modo da movimentare le semimatrici superiori 201 fra la condizione di chiusura e di apertura. La stessa pressa 200 comprende anche una coppia di semimatrici inferiori 205 sostenute da secondi bracci 206 rotanti intorno ad un asse di rotazione, collocato in posizione sottostante all'asse longitudinale 211 della pressa 200, in modo da movimentare le semimatrici inferiori 206 fra la posizione di chiusura e quella di apertura.
La pressa idraulica in Figura 1 oltre agli inconvenienti già sopra citati presenta un ulteriore aspetto negativo legato alla posizione delle semimatrici inferiori 205. Infatti si à ̈ visto che il tubo durante l’inserimento nella pressa rilascia ossidi formatisi a causa della temperatura superiore a 600°-700° gradi. Tali ossidi si staccano dalla superficie del tubo e precipitano sulle semimatrici inferiori 205 e sulle parti meccaniche che ne permettono la corretta movimentazione Conseguentemente le tolleranze di tali semimatrici inferiori 205 possono essere alterate per la presenza di questi ossidi incidendo così negativamente sulla qualità della ricalcatura e quindi sull’affidabilità funzionale della pressa. Inoltre tali ossidi possono compromettere il funzionamento delle parti meccaniche determinando in tale modo possibili interruzioni di funzionamento o un prolungamento dei tempi morti.
Un altro esempio di una pressa per ricalcatura a doppio colpo di tipo noto à ̈ descritto nella domanda di brevetto JP 60003938. Tale pressa comprende una struttura di sostegno definita da una coppia di traverse fisse collegate da travi longitudinali parallele all’asse longitudinale della pressa. Un primo punzone e un secondo punzone sono collegati alle estremità opposte di un primo braccio rotante. Questo ruota nella sua mezzeria intorno ad una prima trave longitudinale fra una posizione angolare e una posizione angolare al raggiungimento delle quali uno dei due punzoni rimane interno allo spazio di lavoro della pressa e l'altro rimane esterno allo stesso spazio. La pressa descritta in JP 60003938 comprende una coppia di primi elementi porta matrice ciascuno dei quali sostiene una semimatrice di una prima matrice e una coppia di secondi elementi porta matrice ciascuno dei quali sostiene una semimatrice di una seconda matrice. La pressa comprende inoltre una prima traversa di bloccaggio operativamente associata ai primi elementi porta matrice. In particolare questi ultimi si muovono assialmente nella prima traversa di bloccaggio fra una prima posizione assiale, in cui essi si chiudono intorno all’estremità, e una seconda posizione assiale in cui essi sono separati. I secondi elementi porta matrice si muovono in modo analogo rispetto alla seconda traversa di bloccaggio.
Le due traverse di bloccaggio sono installate ad estremità opposte di un secondo braccio rotante il quale ruota nella sua mezzeria intorno ad una seconda trave longitudinale, diversa dalla prima, in modo da ruotare fra due posizioni angolari al raggiungimento delle quali una delle due traverse dì bloccaggio (ad esempio la prima) si colloca all’interno dello spazio di lavoro della pressa e l’altra traversa di bloccaggio (la seconda per continuare l’esempio) si colloca all’esterno dello stesso spazio di lavoro.
La pressa descritta nella domanda JP 60003938 presenta diversi inconvenienti che rendono la stessa assolutamente imprecisa, poco affidabile e poco produttiva. Si osserva ad esempio che in questa pressa ogni singolo “colpo†richiederebbe in sequenza: l'inserimento del tubo, la realizzazione della ricalcatura, un ulteriore movimento del tubo nel verso di inserimento, l’apertura delle matrici e infine un nuovo riposizionamento del tubo per il successivo colpo. In altre parole nella pressa in discussione, non risulta di fatto possibile separare le semimatrici impiegate a meno di non movimentare il tubo ricalcato verso l’interno della pressa stessa. Infatti la posizione occupata dal tubo durante la ricalcatura e la presenza della sua estremità ricalcata impedisce il movimento assiale in apertura delle semimatrici. La necessità di muovere il tubo per separare le semimatrici introduce di fatto una ulteriore fase nel processo che incrementa negativamente il tempo complessivo di ciclo aumentando al contempo il rischio di possibile errori nel posizionamento del tubo per il secondo colpo.
Un altro aspetto della soluzione descritta nella domanda JP 60003938 si identifica nel sovradimensionamento che occorre conferire alla struttura di sostegno affinché la pressa lavori in condizioni di sicurezza. Infatti l’elevato peso delle matrici impone necessariamente un forte dimensionamento delle travi longitudinali che sostengono i bracci rotanti. Si osserva inoltre che, sempre a causa dell’elevato peso delle matrici, la rotazione dei bracci e il posizionamento delle matrici deve necessariamente avvenire lentamente ovvero con basse velocità. Anche questo aspetto incrementa negativamente i tempi di processo e diminuisce al contempo la qualità del prodotto finale. Infatti nell’intervallo di tempo fra il primo e il secondo colpo di ricalcatura, la temperatura del tubo inevitabilmente diminuisce. E’ dunque evidente che un intervallo di tempo prolungato, dovuto alla lenta rotazione dei bracci, determina un forte abbattimento della temperatura del tubo ovvero condizioni non accettabili per il secondo colpo di ricalcatura.
Si osserva infine che anche nella pressa descritta in JP 60003938 il raffreddamento e la lubrificazione delle semimatrice dopo l’esecuzione di ciascun colpo appaiono alquanto difficoltose e accompagnate da indesiderati effetti. Infatti la miscela acquagrafite riduce l’efficienza e la precisione dei dispositivi di rotazione dei bracci rotanti richiedendo anche in questo caso una frequente manutenzione. Inoltre i dispositivi di rotazione possono essere danneggiati anche dagli ossidi che restano sulle semi matrici dopo ogni colpo di ricalcatura e che possono precipitare sui dispositivi di rotazione dei bracci durante la rotazione degli stessi.
In base a queste considerazione emerge in modo evidente la necessità di disporre di nuove soluzioni che consentano di superare gli inconvenienti sopra indicati che accompagnano le soluzioni le presse di ricalcature note dalla tecnica.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
Compito precipuo della presente invenzione à ̈ dunque quello di fornire una pressa per la ricalcatura di una estremità di un tubo petrolifero che consenta di risolvere gli inconvenienti sopra indicati. NeH’ambito di questo compito un primo scopo à ̈ quello di fornire una pressa in cui il raffreddamento e la lubrificazione delle matrici e del punzone possano avvenire in modo rapido ed efficace. Altro compito à ̈ quello di fornire una pressa in cui i mezzi di ricalcatura possano essere facilmente sostituiti in tempi brevi e senza la necessità di ricorrere a personale esperto e/o complesse e dedicate attrezzature. Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire una pressa che realizzi un processo di ricalcatura a doppio colpo con alta produttività e un basso tempo di ciclo. Ancora un altro scopo à ̈ quello di fornire una pressa che realizzi un processo a singolo con colpo ad alta velocità. Non ultimo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire una pressa di ricalcatura che sia affidabile e di facile realizzazione a costi competitivi.
Questo compito e questi scopi sono raggiunti attraverso una pressa per la ricalcatura di una estremità di un tubo in materiale metallico, la quale comprende:
una struttura di supporto che definisce un asse longitudinale della pressa e una direzione trasversale sostanzialmente ortogonale a detto asse longitudinale, detta struttura di supporto definendo uno spazio di lavoro di detta pressa;
primi mezzi di bloccaggio atti a bloccare il tubo in una posizione prestabilita lungo detta direzione longitudinale;
primi mezzi di ricalcatura comprendenti:
- almeno una prima matrice di ricalcatura incorporante due prime semimatrici separabili e chiudibili intorno all’estremità da ricalcare del tubo;
- almeno un punzone mobile lungo l’asse longitudinale fra una prima posizione assiale, almeno una di dette prima o seconda posizione assiale seconda posizione assiale almeno una delle quali caratteristica di una condizione di punzone inserito in detta estremità da ricalcare del tubo;
- primi mezzi porta matrice i quali sostengono dette prime semimatrici movimentandole fra una posizione di avvicinamento in cui dette prime semimatrici sono mutuamente ravvicinate e una posizione di allontanamento in cui dette prime semimatrici sono separate e distanziate;
- secondi mezzi di bloccaggio per bloccare dette prime semimatrici in una posizione di chiusura tale per cui le due prime semimatrici sono in contatto definendo detta prima matrice.
Secondo l’invenzione i primi mezzi porta matrice sono indipendenti rispetto alla struttura di supporto e sono mobili lungo una direzione parallela a detta direzione trasversale fra una posizione operativa in cui le semimatrici della prima matrice possono essere richiuse intorno a detta estremità di detto tubo, e almeno una posizione traversale non operativa esterna allo spazio di lavoro definito da detta struttura al raggiungimento della quale dette prime semimatrici sono raffreddabili/lubrificabili all’esterno dello stesso spazio di lavoro.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione detto primo punzone à ̈ mobile lungo una direzione parallela a detta direzione trasversale fra almeno una posizione operativa, in cui l’asse del primo punzone à ̈ allineato con l’asse longitudinale di detta pressa e almeno una posizione non operativa esterna allo spazio di lavoro di detta pressa tale per cui detto punzone può essere raffreddato e/o lubrificato all’esterno dello stesso spazio di lavoro.
Secondo la presente invenzione i mezzi di ricalcatura vengono quindi movimentati secondo una direzione trasversale da una posizione operativa, interna allo spazio di lavoro definito dalla struttura di supporto, ad una posizione esterna allo stesso spazio di lavoro in cui può avvenire il raffreddamento e la lubrificazione dei mezzi stessi. La possibilità di eseguire queste operazioni all’esterno della macchina consente di preservare le parti operative interne. Inoltre in corrispondenza di tale posizione non operativa può essere vantaggiosamente effettuata l’eventuale sostituzione dei mezzi di ricalcatura in tempi brevi e senza l’impiego di personale esperto. Si osserva inoltre che la possibilità di disporre di mezzi porta matrice indipendenti dalla struttura di supporto, cioà ̈ non rigidamente collegati alla stessa, consente di semplificare vantaggiosamente la struttura di supporto e dunque di contenere il peso della struttura di supporto.
La presente invenzione à ̈ anche relativa ad un procedimento per la ricalcatura di una estremità di un tubo in materiale metallico attraverso la pressa secondo la presente invenzione e in conformità a quanto indicato nella rivendicazione 13 e nelle rivendicazioni da essa dipendenti.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di una pressa per ricalcatura di tubi per applicazioni petrolifere secondo la presente invenzione illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
- la Figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di una pressa per la ricalcatura di tubi in materiale metallico di tipo noto.
- la Figura 2 Ã ̈ una vista prospettica di una pressa per la ricalcatura di tubi in materiale metallico secondo la presente invenzione;
- la Figura 3 Ã ̈ una vista laterale di una prima forma di realizzazione di una pressa secondo la presente invenzione;
- la Figura 4 Ã ̈ una vista in pianta della pressa di Figura 3 in una prima configurazione operativa;
- la Figura 5 Ã ̈ una vista in sezione secondo la linea V-V di Figura 4;
- la Figura 6 Ã ̈ una vista in pianta della pressa di Figura 4 in una seconda configurazione operativa;
- la Figura 7 Ã ̈ una vista della pressa di Figura 4 in una terza configurazione operativa;
- la Figura 8 Ã ̈ una vista relativa a una seconda forma di realizzazione di una pressa secondo la presente invenzione in una prima configurazione operativa;
- la Figura 9 Ã ̈ una vista secondo la linea IX-IX di Figura 8;
- la Figura 10 Ã ̈ una vista della pressa di Figura 8 in una seconda configurazione operativa;
- la Figura 11 Ã ̈ una vista secondo la linea XI-XI di Figura 10;
- la Figura 12 Ã ̈ una vista della pressa di Figura 8 in una terza configurazione operativa;
- la Figura 13 Ã ̈ una vista della pressa di Figura 8 in una quarta configurazione operativa;
- la Figura 14 Ã ̈ una vista secondo la linea XIV-XIV di Figura 13;
- la Figura 15 Ã ̈ una vista della pressa di Figura 8 in una quinta configurazione operativa;
- la Figura 16 Ã ̈ una vista relativa a mezzi porta matrice di una pressa secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Le figure da 3 a 7 sono relative ad una prima possibile forma di realizzazione di una pressa secondo la presente invenzione, mentre la figura 2 e le figure da 8 a 16 sono relative ad una seconda possibile forma di realizzazione. In entrambi i casi, la pressa 1 secondo la presente invenzione può essere impiegata per la ricalcatura di una estremità 2 di un tubo 3 in materiale metallico impiegabile, ad esempio neH’ambito delle estrazioni petrolifere. Per gli scopi della presente invenzione con il termine “tubo" si vuole indicare un qualsiasi manufatto in materiale metallico, internamente cavo, che si sviluppa lungo un asse rettilineo e che presenta una qualsiasi sezione trasversale (valutata secondo un piano ortogonale a detto asse rettilineo).
Con riferimento alla prima forma di realizzazione, la pressa 1 secondo la presente invenzione comprende una struttura 10 di supporto la quale definisce un asse longitudinale 101 della pressa 1 e una direzione trasversale 102 ortogonale a detto asse longitudinale 101. Come più avanti meglio indicato, il tubo 3 viene posizionato in modo che il suo asse longitudinale risulti allineato con l’asse longitudinale 101 della pressa 1. La struttura 10 appoggia preferibilmente su un piano orizzontale 150 indicato in Figura 3. L'asse longitudinale 101 à ̈ parallelo a detto piano orizzontale 150 ed à ̈ contenuto in un piano verticale 150’ (indicato in figura 5) sostanzialmente ortogonale a detto piano orizzontale 150. La direzione trasversale 102 à ̈ dunque ortogonale a detto piano verticale 150’.
La struttura 10 di supporto comprende una prima traversa fissa 11 e una seconda traversa fissa 12 che si sviluppano trasversalmente a detto asse longitudinale 101 definendo un lato di inserimento ed estrazione del tubo 3 nella/dalla pressa 1. La struttura 10 comprende una pluralità di travi longitudinali 14’, 14", 14†’, 14††di guida e supporto che collegano la prima traversa fissa 11 alla seconda traversa fissa 12. Con riferimento in particolare a Figura 5 una prima coppia di travi longitudinali 14’, 14†fra loro parallele sono disposte da un primo lato rispetto a detto piano verticale 150’, mentre una seconda coppia di travi longitudinali 14†’, 14†" fra loro parallele sono disposte da un secondo lato rispetto allo stesso piano verticale 150’ in posizione speculare a quella delle travi longitudinali 14', 14†disposte su detto primo lato.
La struttura 10 definisce uno spazio di lavoro della pressa 1 ovvero uno spazio internamente al quale agiscono le parti, più avanti descritte, della pressa 1 impiegate per effettuare la ricalcatura dell’estremità 2 del tubo 3. In particolare illustrata per gli scopi della presenta invenzione con l’espressione †̃†̃spazio di lavoro" si intende indicare uno spazio compreso trasversalmente (cioà ̈ lungo detta direzione trasversale 102) fra detta prima coppia di travi longitudinali 14’, 14†e detta seconda coppia di travi longitudinali 14’†, 14††e delimitato longitudinalmente da detta prima traversa fissa 11 da un primo lato e da detta seconda traversa fissa 12 da un secondo lato. La pressa 1 comprende primi mezzi di bloccaggio per bloccare il tubo 3 in una posizione prestabilita lungo detto asse longitudinale 101. Tali primi mezzi di bloccaggio comprendono una prima traversa 15 mobile di bloccaggio sostenuta dalle travi longitudinali 14’, 14", 14†’, 14††in posizione vicinale alla prima traversa fissa 11. La prima traversa 15 comprende una pluralità ganasce interne 1 7 atte a contattare la superficie esterna dei tubo 3. La prima traversa 15 comprende inoltre un corpo 18 di trascinamento esterno accoppiato alle ganasce interne 17 attraverso superfici coniche tali per cui un movimento di traslazione longitudinale del corpo 18 di trascinamento, in un primo senso, si traduce in un movimento radiale di chiusura delle ganasce interne 17 e un movimento di traslazione del corpo 18 in un secondo senso, opposto al primo, si traduce in un movimento radiale di apertura delle stesse ganasce interne 17.
I primi mezzi di bloccaggio comprendono inoltre primi mezzi idraulici per traslare il corpo 18 parallelamente all’asse longitudinale 101. Tali primi mezzi idraulici comprendono preferibilmente una pluralità di martinetti 56 atti a trascinare il corpo 18 in avvicinamento/allontanamento alla/dalla prima traversa fissa 11 determinando in questo modo la chiusura/apertura delle ganasce interne 17 ovvero il bloccaggio/sbloccaggio del tubo 3.
La pressa 1 secondo l’invenzione comprende primi mezzi di ricalcatura comprendenti almeno una prima matrice definita da due prime semimatrici 21 , 22 separabili e chiudibili intorno all’estremità 2 da ricalcare del tubo 3. I mezzi di ricalcatura comprendono inoltre un primo punzone 30 mobile lungo l’asse longitudinale 101 fra una prima posizione assiale e una seconda posizione assiale almeno una delle quali caratteristica di una condizione di punzone inserito nella estremità 2 da ricalcare. Il primo punzone 30 presenta una configurazione di per sé nota con una prima porzione conica 31 il cui diametro maggiore à ̈ sostanzialmente equivalente o minore a quello della cavità interna del tubo 3 e una seconda posizione cilindrica 32 il cui diametro à ̈ superiore a quello della cavità interna del tubo 3, ma inferiore al diametro esterno della prima matrice.
La pressa 1 comprende primi mezzi porta matrice i quali sostengono le prime semimatrici 21 , 22 della prima matrice. Tali primi mezzi porta matrice movimentano le prime semimatrici 21 , 22 fra una posizione di avvicinamento, in cui le stesse sono mutuamente ravvicinate, e una posizione di allontanamento (o anche posizione di apertura) in cui le stesse sono separate e distanziate. Dal punto di vista operativo, le prime semimatrici 21 , 22 vengono portate nella posizione di avvicinamento prima di effettuare il colpo di ricalcatura, owero prima deH’azionamento del primo punzone 30. Le prime semimatrici 21 , 22 vengono invece portate nella posizione allontanamento (di apertura) a colpo completato.
Secondo una possibile modalità di funzionamento della pressa 1 , la posizione ravvicinata può coincidere sostanzialmente con una “posizione di chiusura†delle prime semimatrici 21 , 22. In particolare per gli scopi della presente invenzione, con l’espressione "posizione di chiusura" si vuole indicare una posizione tale per cui le prime semimatrici 21 , 22 sono in contatto intorno alla estremità 2 da ricalcare e definiscono la prima matrice. Il raggiungimento di tale posizione di chiusura à ̈ ovviamente necessario e propedeutico a qualsiasi colpo di ricalcatura
Secondo una modalità di funzionamento preferito della pressa 1 , la posizione ravvicinata non coincide però con la posizione di chiusura appena definita, ma rappresenta una posizione in cui le prime semimatrici 21 , 22 circondano la estremità 2 da ricalcare, ma non sono in contatto con l'estremità stessa. Come più avanti meglio specificato la chiusura delle prime semimatrici 21 , 22 (ovvero il raggiungimento della posizione di chiusura) viene determinata da un’azione portata da secondi mezzi di bloccaggio più avanti definiti.
I primi mezzi porta matrice comprendono primi elementi porta matrice 7, 77 ciascuno dei quali comprende un corpo nel quale à ̈ alloggiata una di dette prime semimatrici 21 , 22 di detta prima matrice. Più precisamente con riferimento a figura 5, un primo elemento porta matrice 7 (o elemento porta matrice inferiore 7) sostiene una semimatrice inferiore 21 e un secondo elemento porta matrice superiore 77 (o elemento porta matrice superiore 77) sostiene una semimatrice superiore 22. Il corpo degli elementi porta matrice 7, 77 presenta una conformazione a mezzo cono tale per cui lo stesso corpo à ̈ sostanzialmente rastremato in direzione della seconda traversa fissa 12 ovvero secondo la direzione di inserimento del tubo 3. I primi mezzi porta matrici comprendono inoltre una coppia di bracci rotanti 9, 99 ciascuno dei quali sostiene ad una estremità uno di detti elementi porta matrice 7, 77. Come evidente sempre da figura 5, un primo braccio 9 (o braccio inferiore 9) sostiene l’elemento porta matrice inferiore 7 e un secondo braccio 99 (o braccio superiore 99) sostiene l’elemento porta matrice superiore 77. Tali bracci rotanti 9, 99 ruotano con versi opposti intorno ad un asse di rotazione 103 (indicata in Figura 4) sostanzialmente parallelo al'asse longitudinale 101 della pressa 1 movimentando in sostanza le prime semimatrici 21 , 22 fra la posizione di chiusura e quella di apertura. L’asse di rotazione 103 dei bracci 9, 99 à ̈ definito da un albero 60 attorno al quale sono imperniati i bracci stessi. Tale albero 60 à ̈ installato su di una base di supporto 89 (indicata in Figura 5). I primi mezzi porta matrice comprendono inoltre secondi mezzi idraulici per consentire la rotazione dei bracci 9, 99 sopra indicati. In particolare tali mezzi comprendono uno o più martinetti idraulici 53 ciascuno agente su una estremità di uno dei due bracci 9, 99 opposta alla estremità che sostiene il corrispondente elemento porta matrice 7, 77 (si veda ancora Figura 5).
La pressa 1 secondo l'invenzione comprende secondi mezzi di bloccaggio per bloccare le prime semimatrici 21 , 22 della prima matrice. In proposito la Figura 4 mostra in dettaglio una forma di realizzazione preferita dei secondi mezzi di bloccaggio i quali comprendono una seconda traversa 25 mobile lungo detto asse longitudinale 101 fra una posizione di bloccaggio, in cui la traversa esercita una forza di chiusura su dette prime semimatrici 21 , 22 e una posizione di non bloccaggio. Tale seconda traversa 25 mobile comprende una porzione interna 25’ che definisce una superficie conica 25†conforme alla superficie esterna dei corpi dei primi elementi porta matrice 7, 77. I secondi mezzi di bloccaggio comprendono inoltre terzi mezzi idraulici per movimentare la seconda traversa 25 fra la posizione di bloccaggio e quella di non bloccaggio. Anche in questo caso tali terzi mezzi idraulici comprendono una pluralità di martinetti 57 che agiscono in spinta e in trazione sulla seconda traversa 25.
Dal punto di vista funzionale, quando le due prime semimatrici 21 ,22 raggiungono la posizione di avvicinamento intorno alla estremità 2 da ricalcare del tubo 3, la seconda traversa 25 viene spostata verso la posizione di bloccaggio per chiudere e bloccare le due prime semimatrici 21 ,22 nella posizione di chiusura. La conicità della porzione interna 25’ e dei corpi degli elementi porta matrice 7 consente la chiusura e la tenuta delle prime seminatrici 21 , 22 durante la penetrazione del primo punzone 30 nella estremità da ricalcare ovvero durante l’esecuzione del colpo di ricalcatura.
Il raggiungimento della posizione di chiusura da parte delle prime semimatrici 21 , 22 viene dunque determinato da un’azione della seconda traversa 25 durante il movimento della stessa verso la posizione di bloccaggio. Questa soluzione à ̈ particolarmente vantaggiosa in quanto consente di contenere la diminuzione di temperatura a cui à ̈ soggetta l’estremità 2 quando le prime semimatrici 21 , 22 sono in posizione di chiusura. Quanto il tubo 3 à ̈ inserito nella pressa infatti, l’estremità 2 diminuisce la propria temperatura per irraggiamento verso l’esterno. Nel momento in cui le prime semimatrici 21 , 22 entrano in contatto, la diminuzione di calore della estremità 2 avviene più velocemente a causa della conduzione termica attraverso le stesse prime semimatrici 21 , 22. Conseguentemente la temperatura della estremità 2 si abbassa drasticamente a rischio della qualità finale della ricalcatura. Questo aspetto à ̈ particolarmente critico soprattutto quando la pressa viene utilizzata per la ricalcatura in due colpi.
La particolare posizione di avvicinamento (non coincidente con la posizione di chiusura) combinata con la chiusura delle prime semimatrici 21 , 22 per mezzo della seconda traversa 25 rappresenta una soluzione che consente di limitare vantaggiosamente la dispersione termica per conduzione al solo tempo necessario per la ricalcatura. Infatti le prime semimatrici 21 , 22 mantengono la posizione di chiusura sostanzialmente solo nell'intervallo in cui la seconda traversa 25 permane in “prossimità†della e nella posizione di bloccaggio. In proposito si osserva che al termine del colpo di ricalcatura non appena la seconda traversa 25 si sposta verso la posizione di non bloccaggio, le prime semimatrici 21 , 22 si aprono rapidamente verso la posizione di apertura ripristinando una condizione di irraggiamento.
Secondo la presente invenzione i primi mezzi porta matrice sono indipendenti dalla struttura 10 e sono mobili lungo una direzione parallela a detta direzione trasversale 102 fra una posizione operativa e una posizione non operativa. In particolare con l’espressione “posizione operativa†dei primi mezzi porta matrice si vuole indicare una prima posizione traversale raggiunta dagli stessi primi mezzi tale per cui le prime due semimatrici 21 , 22 possono essere chiuse intorno a detta estremità 2 per effettuare la ricalcatura della stessa. Con l’espressione “posizione non operativa" dei primi mezzi porta matrice si vuole invece indicare una seconda posizione trasversale, esterna allo spazio di lavoro, raggiunta dai primi mezzi porta matrice, diversa da detta prima posizione trasversale, tale per cui le prime semimatrici 21 , 22 possono essere raffreddate e/o lubrificate all’esterno dello stesso spazio di lavoro definito dalla struttura 10 di detta pressa 1.
La pressa 1 comprende mezzi di movimentazione trasversale di detti primi mezzi porta matrice i quali né consentono la movimentazione fra la posizione operativa e la posizione non operativa. Tali primi mezzi di movimentazione trasversale comprendono un primo carro 50 sul quale sono installati i primi mezzi porta matrice e una pluralità di guide 66 che consentono la movimentazione di detto primo carro 50 secondo una direzione parallela a detta direzione trasversale 102. L’impiego di primi mezzi di movimentazione indipendenti dalla struttura 10 à ̈ particolarmente vantaggioso in quanto consente non solo di effettuare l’intervento di manutenzione sulle prime semimatrici 21 , 22 all’esterno della pressa 1 , ma consente anche una facile e veloce sostituzione delle matrici stesse. In proposito si osserva che una volta raggiunta la posizione non operativa il primo carro 50 può essere anche direttamente sostituito con un altro carro già attrezzato con altri mezzi porta matrice che sostengono un’altra matrice. Questo espediente consente di ridurre al minimo i tempi di set-up della pressa 1 con ovvi vantaggi in termini di produttività.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione anche il primo punzone 30 à ̈ mobile lungo una direzione parallela a detta direzione trasversale 102 fra una posizione operativa del primo punzone 30 e una posizione non operativa del primo punzone 30. In particolare con l’espressione “posizione operativa del primo punzone 30†si vuole indicare una posizione tale per cui l’asse del primo punzone 30 à ̈ sostanzialmente allineato con l’asse longitudinale 101 della pressa 1 , mentre con l’espressione “posizione non operativa†del primo punzone 30 si vuole indicare una posizione, esterna allo spazio di lavoro della pressa 1 , in cui lo stesso può essere raffreddato e/o lubrificato.
Come evidente ad esempio da Figura 4 , le dimensioni del primo punzone 30 sono più contenute rispetto alle dimensioni dei primi mezzi porta matrice. Inoltre la conformazione dello stesso primo punzone 30 rende lo stesso assai più semplice da raffreddare e lubrificare rispetto alle prime semimatrici 21 , 22. Conseguentemente la corsa trasversale del punzone 30 può essere vantaggiosamente più contenuta rispetto a quella necessaria ai primi mezzi porta matrice. In proposito si osserva che la pressa 1 comprende primi mezzi 91 di trattamento volendo indicare con questa espressione mezzi preposti a raffreddare e lubrificare una coppia di semimatrici. Tali primi mezzi di trattamento vengono attivati quando detti primi mezzi porta matrice raggiungono la posizione non operativa. La pressa 1 comprende altresì secondi mezzi 92 di trattamento per raffreddare e lubrificare il primo punzone 30 quando lo stesso raggiunge la posizione non operativa sopra indicata.
Con riferimento ancora alle figure 4 e 6, la pressa 1 comprende inoltre mezzi di azionamento assiale per movimentare assialmente il primo punzone 30 fra la prima posizione assiale e la seconda posizione assiale sopra indicate. In particolare tali mezzi di azionamento assiale comprendono una traversa di spinta 35 sostenuta e guidata dalle travi longitudinali 14’, 14", 14’†, 14"" della struttura 10 di supporto. I mezzi di azionamento assiale comprendono inoltre uno stelo di spinta 34 collegato alla traversa di spinta 35 e azionato idraulicamente. In particolare tale stelo di spinta 34 fuoriesce attraverso la seconda traversa fissa 12 della struttura 10 della pressa 1 . La pressa 1 comprende inoltre mezzi di movimentazione trasversale del primo punzone 30 che lo rendono appunto mobile fra la posizione operativa e la posizione non operativa sopra definite. Tali mezzi comprendono una slitta 38, sulla quale à ̈ montato detto primo punzone 30, e un elemento rettilineo 38’ di guida solidale alla traversa di spinta 35 in modo da risultare parallelo alla direzione trasversale 102. I mezzi di movimentazione trasversale del primo punzone 30 comprendono inoltre quarti mezzi idraulici (non illustrati nelle figure) per movimentare la slitta 31 fra almeno una prima posizione trasversale e una seconda posizione trasversale rispettivamente caratteristiche di detta posizione operativa e di detta posizione non operativa di detto primo punzone 30.
La pressa 1 illustrata nelle figure da 3 a 6 consente di attuare un primo procedimento di ricalcatura in un singolo colpo di una estremità 2 di un tubo 3 in materiale metallico ad esempio per applicazioni petrolifere. Si descrive in seguito le fasi di questo primo processo di ricalcatura.
il tubo 3 viene inserito nella pressa 1 dal lato di inserimento ed estrazione definito dalla prima traversa fissa 11 e bloccato assialmente in una posizione prestabilita (si vedano Figure 4 e 5);
i primi mezzi porta matrice sono movimentati dalla posizione non operativa alla posizione operativa (si veda Figura 6);
il primo punzone 30 viene movimentato dalla sua posizione non operativa alla sua posizione operativa (si veda Figura 6);
i primi mezzi porta matrice portano le prime semimatrici 21 , 22 nella posizione di avvicinamento in modo che le stesse circondino senza contattare l’estremità 2 da ricalcare del tubo 3;
i secondi mezzi di bloccaggio vengono attivati così da portare prima e bloccare poi le prime semimatrici 21 , 22 nella posizione di chiusura (movimento della seconda traversa 21 dalla posizione di non bloccaggio alla posizione di bloccaggio mostrata in figura 7);
il primo punzone 30 viene movimentato, da detti mezzi di azionamento assiale, dalla prima posizione assiale alla seconda posizione assiale realizzando in questo modo la ricalcatura della estremità del tubo;
il primo punzone 30 viene movimentato dalla seconda posizione assiale alla prima posizione assiale;
il primo punzone 30 viene movimentato dalla posizione operativa alla posizione non operativa al raggiungimento della quale viene raffreddato e lubrificato attraverso detti secondi mezzi di trattamento;
i secondi mezzi di bloccaggio vengono disattivati (movimento della seconda traversa 25 dalla posizione di bloccaggio a quella di non bloccaggio);
i primi mezzi porta matrice portano le due semimatrici 21 , 22 nella posizione di allontanamento (posizione di apertura);
- i primi mezzi porta matrice sono movimentati dalla posizione operativa alla posizione non operativa in cui le prime semimatrici 21 , 22 vengono raffreddate e lubrificate attraverso detti primi mezzi 91 di trattamento.
il tubo 3 viene estratto dallo stesso lato della pressa 1 attraverso il quale à ̈ stato precedentemente inserito.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la pressa 1 comprende mezzi di regolazione della posizione longitudinale delle semimatrici. In particolare tali mezzi hanno la funzione di movimentare lungo la direzione dell’asse longitudinale 101 le semimatrici 21 , 22 in modo che le stesse assumano una posizione prestabilita lungo tale asse 101. Secondo una forma di realizzazione preferita tale posizione prestabilita delle semimatrici 21 , 22 à ̈ definita da una prima superficie 23’ di riscontro definita dai primi mezzi di bloccaggio e da una seconda superficie 23" di riscontro definita dagli elementi porta matrice 7, 77. Nella soluzione illustrata la prima superficie di riscontro 23’ à ̈ definita da una superficie di estremità delle ganasce interne 17 che emerge rispetto al corpo di trascinamento 18 in direzione della seconda traversa fissa 14. La seconda superficie di riscontro 23†à ̈ invece definita dalla superficie di estremità dei corpi degli elementi porta matrice 7, 77 affacciata alla prima traversa di bloccaggio 15 ovvero proprio alle ganasce interne 17. La prima superficie di riscontro 23’ e la seconda superficie di riscontro 23†si sviluppano su piani sostanzialmente ortogonali rispetto all’asse longitudinale 101.
I mezzi di regolazione della posizione longitudinale delle prime semimatrici 21 , 22 sono configurati in modo da determinare uno spostamento lungo l'asse longitudinale 101 tale per cui la seconda superficie di riscontro 23" entra in contatto con la prima superficie di riscontro 23’ (si vedano figure 6 e 7). A tale scopo tali mezzi di regolazione comprendono un azionamento 64, installato sul carro di supporto 50, che movimenta, nei due possibili sensi di traslazione, i primi mezzi porta matrice (in particolare i bracci 9, 99) lungo l’albero 60 che definisce l’asse di rotazione 103.
Dal punto di vista operativo, tali mezzi di regolazione assiale vengono attivati quando le due semimatrici 21 , 22 occupano la posizione operativa. In altre parole in seguito al movimento delle semimatrici 21 , 22 dalla posizione non operativa (esterna allo spazio di lavoro) alla posizione operativa (interna allo spazio di lavoro) le stesse prime semimatrici 21 , 22 vengono spostate verso la prima traversa di bloccaggio 15 per consentire il contatto fra le due superfici di riscontro 23’, 23" sopra indicate (figure 6 e 7). Si osserva che la soluzione indicata à ̈ particolarmente vantaggiosa dal punto di vista della resistenza meccanica.
Con riferimento infatti alla vista di figura 7, si osserva che durante l’azione di ricalcatura le semimatrici 21 , 22 sono stabilmente bloccate in direzione assiale fra la prima traversa 15 e la seconda traversa 25. In particolare gli sforzi in direzione assiale determinati dalla penetrazione del primo punzone 30 vengono trasferiti dai corpi porta matrice 7 alle ganasce interne 17 di bloccaggio e dunque al corpo di trascinamento 18. In sostanza secondo questa soluzione gli elementi preposti al bloccaggio del tubo 3 (cioà ̈ la prima traversa di bloccaggio 15) contribuiscono anche al bloccaggio assiale delle semimatrici 21 , 22 con ovvi vantaggi in termini di resistenza e sicurezza.
Si osserva che la posizione assiale prestabilita per le semimatrici 21 , 22 à ̈ sempre la stessa indipendentemente dal fatto che la ricalcatura venga completata con un singolo colpo, con un doppio colpo o con un terzo colpo successivo ad un secondo riscaldo della estremità 2. In questo ultimo caso si osserva che la posizione assiale del tubo 3 deve essere variata rispetto alla posizione assegnata per i due precedenti colpi di ricalcatura. In particolare la posizione assiale del tubo 3 per il terzo colpo stabilita in funzione delle caratteristiche geometriche determinate dai precedenti due colpi di ricalcatura, in modo cioà ̈ da evitare il contatto, in fase di chiusura, fra le semimatrici 21 , 22 e l’estremità del tubo 2 già ricalcata.
Le figure da 8 a 16 sono relative ad una seconda forma di realizzazione di una pressa (indicata con il riferimento 1’) secondo la presente invenzione la quale si contraddistingue rispetto alla prima (figure da 3 a 7) principalmente per la presenza di secondi mezzi di ricalcatura concettualmente e funzionalmente analoghi ai primi mezzi di ricalcatura sopra indicati. Nel proseguito parti comuni alle due forme di realizzazione verranno indicate utilizzando gli stessi riferimenti.
Più precisamente tali secondi mezzi di ricalcatura comprendono una seconda matrice definita da seconde semimatrici 21’, 22’ separabili e chiudibili intorno a detta estremità 2 da ricalcare di detto tubo 3. I secondi mezzi di ricalcatura comprendono inoltre un secondo punzone 30’ mobile lungo detto asse longitudinale 101 fra una prima posizione assiale e una seconda posizione assiale almeno una delle quali caratteristiche di una condizione di secondo punzone 30' inserito in detta estremità 2 da ricalcare. In particolare nel prosieguo della descrizione con le espressioni “prima posizione assiale†e “seconda posizione assiale†sono caratteristiche rispettivamente di una condizione di secondo punzone 30’ non inserito e di secondo punzone 30’ inserito in detta estremità 2 da ricalcare di detto tubo 3.
La pressa 1’ comprende secondi mezzi porta matrice i quali sostengono le seconde semimatrici 21 ’, 22’ movimentandole fra una posizione di avvicinamento e una posizione di allontanamento (apertura) in modo analogo a quanto realizzato da detti primi mezzi porta matrice per le prime semimatrici 21 , 22 di detta prima matrice. Sempre analogamente ai primi mezzi porta matrice, anche i secondi mezzi porta matrice sono indipendenti dalla struttura 10 di supporto della pressa 1 e sono mobili lungo una direzione parallela alla direzione traversale 102 fra una posizione operativa e una posizione non operativa. Con l’espressione posizione operativa di detti secondi mezzi porta matrice si vuole indicare una prima posizione trasversale tale per cui le seconde semimatrici 21’, 22’ di detta seconda matrice possono essere chiuse intorno alla estremità 2 da ricalcare di detto tubo 3, mentre con l’espressione “posizione non operativa†di detti secondi mezzi porta matrice si vuole indicare una seconda posizione trasversale, diversa dalla prima, tale per cui le stesse seconde semimatrici 21 ’, 22’ possono essere raffreddate e/o lubrificate all’esterno dello spazio di lavoro definito da detta struttura 10 di detta pressa 1’.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione visibile in figura 8, la posizione non operativa dei secondi mezzi porta matrice à ̈ sostanzialmente simmetrica, rispetto aN'asse longitudinale 101 rispetto alla posizione non operativa dei primi mezzi porta matrice. In altre parole i primi mezzi porta matrice e i secondi mezzi porta matrice si muovono su percorsi rettilinei simmetrici rispetto a detto asse longitudinale 101. In proposito si osserva che la pressa comprende terzi mezzi 93 di trattamento che agiscono in posizione simmetrica ai primi mezzi 91 di trattamento rispetto a detto asse longitudinale 101.
I secondi mezzi porta matrice presentano una conformazione sostanzialmente equivalente a quella dei primi mezzi porta matrice. A tal proposito la figura 9 à ̈ una vista frontale che mostra i primi mezzi porta matrice e i secondi mezzi porta matrice in una posizione reciprocamente simmetrica rispetto al piano verticale 150’ contenente l’asse longitudinale 101. Come illustrato i secondi mezzi porta matrice comprendono secondi elementi 7’, 77’ porta matrice ciascuno dei quali comprendente un corpo internamente al quale à ̈ collocata una di dette seconde semimatrici 21 22’ di detta seconda matrice. I secondi mezzi porta matrice comprendono altresì una seconda coppia di bracci rotanti 9’, 99’ ciascuno dei quali sostiene ad una estremità uno di detti elementi porta matrice 7’. Tali bracci rotanti 9’, 99’ ruotano intorno ad un asse di rotazione 103’ (definito da un albero 60’) parallelo a detto asse longitudinale 101 della pressa e definito, nella fattispecie illustrata, da un albero 60’ sostenuto da una base di supporto 89’. I bracci rotanti 9', 99’ movimentano, attraverso quinti mezzi idraulici 53’, le seconde semimatrici 2T, 22’ fra la posizione di avvicinamento e la posizione di allontanamento sopra indicata. Come visibile da figura 8, anche i corpi degli elementi porta matrice 7’, 77’ dei secondi mezzi porta matrice presentano una superficie esterna sagomata a mezzo cono e geometricamente conforme alla superficie conica 25†della porzione interna 25’ della seconda traversa 25 di bloccaggio.
La pressa 1' comprende terzi mezzi di movimentazione trasversale per movimentare i secondi mezzi porta matrice fra la posizione operativa e la posizione non operativa sopra indicate. In particolare tali terzi mezzi di movimentazione trasversale comprendono un secondo carro 50’ e una pluralità di guide 66 che consentono la movimentazione del secondo carro 50’ da un lato opposto, rispetto all’asse longitudinale 101 , al lato su cui à ̈ movimentato il primo carro 50. I secondi mezzi porta matrice sono installati su detto secondo carro 50’ similmente a quanto previsto per i primi mezzi porta matrice installati sul primo carro 50. Come evidente dalle figure il primo carro 50 e il secondo carro 50’ vengono movimentati lungo una stessa coppia di guide 66 disposte ortogonalmente all’asse longitudinale 101 della pressa 1.
II secondo punzone 30’ à ̈ anch’esso mobile lungo una direzione parallela a quella trasversale 102 fra una posizione operativa, in cui l’asse del secondo punzone 30’ à ̈ allineato all’asse longitudinale 101 , e una posizione non operativa in cui il punzone può essere raffreddato e/o lubrificato all’esterno dello spazio di lavoro definito dalla struttura di supporto. Preferibilmente la posizione non operativa del secondo punzone 30’ à ̈ simmetrica alla posizione non operativa del primo punzone 30 rispetto all'asse longitudinale 101. Si osserva che la pressa 1 comprende quarti mezzi 94 di trattamento che agiscono in una posizione simmetrica a detti secondi mezzi 92 di trattamento rispetto a detto asse longitudinale 101.
Secondo una forma di realizzazione preferita illustrata nelle figure, il secondo punzone 30’ à ̈ installato sulla stessa slitta 31 su cui à ̈ installato il primo punzone 30. In particolare i due punzoni 30, 30’ sono installati in modo tale che, quando detta slitta 38 occupa la prima posizione trasversale, il primo punzone 30 occupa la sua posizione operativa e il secondo punzone 30’ occupa la sua posizione non operativa e in modo tale che, quando la slitta 38 occupa la seconda posizione trasversale, il primo punzone 30 occupa la sua posizione non operativa e il secondo punzone 30’ occupa la sua posizione operativa.
La pressa 1’ mostrata relativa alle figure da 8 a 16 comprende secondi mezzi di regolazione della posizione longitudinale delle semimatrici 21’, 22’ della seconda matrice. Tali secondi mezzi di regolazione sono del tutto analoghi costruttivamente e concettualmente ai primi mezzi di regolazione sopra descritti. Pertanto si rimanda a tale parte di descrizione. Si osserva che dal punto di vista costruttivo tali secondi mezzi di regolazione sono equivalenti ai primi mezzi di regolazione e sono associati al secondo carro 50’. In particolare i secondi mezzi di regolazione comprendono un azionamento 64’ (indicato in figura 8) che consente uno spostamento assiale dei secondi mezzi porta matrice rispetto al carro stesso tale per cui le seconde semimatrici 2T, 22’ si collocano nella posizione assiale prestabilita. Quest’ultima corrisponde alla stessa posizione assiale indicata per le prime semimatrici 21 , 22 e individuata dalle superfici di riscontro 23’, 23" (indicate anche in figura 8).
La figura 16 consente di osservare una ulteriore aspetto vantaggioso valido per sia per la prima che per la seconda forma di realizzazione della pressa secondo l’invenzione. In particolare la figura 16 illustra solamente i primi mezzi porta matrice e i secondi mezzi porta nella rispettiva posizione non operativa. Si osserva che i secondi mezzi porta matrice comprendono un ulteriore azionamento 68 tale da consentire una rotazione del braccio superiore 99 rispetto al braccio inferiore 9 superiore a 90 gradi e preferibilmente di circa 180 gradi. Tale rotazione consente di effettuare un rapido cambio della matrice in totale condizioni di sicurezza secondo la procedura di seguito descritta. In particolare viene fatto riferimento ai primi mezzi porta matrice, ma le stesse considerazioni restano valide anche per i secondi mezzi porta matrice sopra indicati e supportati dal secondo carro 50’.
Al raggiungimento della posizione non operativa i primi elementi porta matrice 7, 77 vengono portati nella posizione di chiusura in modo che le prime semimatrici 21 , 22 siano in contatto definendo la prima matrice. La semimatrice superiore 22 viene ulteriormente collegata all’elemento porta matrice superiore 77 attraverso mezzi di collegamento temporaneo (non illustrati). In seguito a tale collegamento il braccio superiore 99 viene fatto ruotare di 180 gradi (secondo la freccia 81) attraverso Γ ulteriore azionamento 68 fino ad arrivare alla configurazione mostrata in figura 16. In questa posizione vengono rimossi i mezzi di collegamento (non illustrati) che collegano ciascuna delle prime semimatrici 21 , 22 al rispettivo elemento porta matrice 7, 77. Si osserva che in questa condizione la semimatrice superiore 22 resta comunque collegata all’elemento porta matrice superiore attraverso i mezzi di ancoraggio temporaneo.
Attraverso un ulteriore intervento dell’azionamento 68 il braccio superiore 99 viene riportato nella posizione di chiusura (freccia 82) in modo che le due semimatrici 21 , 22 ricostituiscano la prima matrice. I mezzi di ancoraggio temporaneo vengono a questo punto rimossi in modo da scollegare completamente la semimatrice superiore 22 dall'elemento porta matrice superiore 77. A questo punto il braccio superiore 99 viene nuovamente ruotato, sempre attraverso l’azionamento 68, in apertura di 180 gradi (verso della freccia 81 ). Raggiunta questa condizione la prima matrice (ovvero l’insieme delle due prime semimatrici 21 , 22) à ̈ completamente sostenuta dal braccio inferiore 7 e può dunque essere facilmente rimossa attraverso mezzi di sollevamento convenzionali, quali ad esempio un carroponte, e dunque sostituita, ad esempio, con un’altra matrice di diverse dimensioni.
Come sopra indicato questa procedura di cambio matrice à ̈ ovviamente impiegabile anche per la sostituzione della seconda matrice. Per tale motivo anche i secondi mezzi porta matrice comprendono preferibilmente un azionamento 68' atto a ruotare il braccio superiore 99’ di 180 gradi secondo la modalità sopra indicata. Si osserva che un procedimento di cambio matrice come quello descritto à ̈ attuabile in virtù della particolare posizione non operativa assunta dai mezzi porta matrice (primi o secondi a seconda del caso) che risulta appunto esterna allo spazio di lavoro della pressa. Si osserva inoltre che questa modalità di sostituzione delle matrici à ̈ estremamente rapida, sicura e non richiede particolari attrezzature o personale particolarmente specializzato.
La configurazione della pressa 1 mostrata nelle figure da 8 a 16 consente vantaggiosamente di realizzare diversi cicli operativi che rendono la stessa pressa V particolarmente versatile dal punto di vista funzionale. In particolare la pressa 1 nelle figure da 8 a 16 consente di realizzare un primo ciclo operativo di ricalcatura a singolo colpo ad alta velocità e un secondo ciclo operativo a doppia ricalcatura ad alta produttività. Vengono di seguito descritto in dettaglio le fasi di tali cicli.
Ciclo a singolo colpo ad alta velocità.
Questo primo ciclo operativo presuppone che i due punzoni 30, 30' presentino le stesse dimensioni e similmente che le due matrici della pressa 1 presentino le stesse dimensioni e la stessa conformazione. Tale ciclo operativo prevede in sostanza di effettuare la ricalcatura di una estremità di un tubo attraverso, ad esempio, l’impiego dei primi mezzi di ricalcatura (primo punzone 30 e prime semimatrici 21 , 22), mentre i secondi mezzi di ricalcatura (secondo punzone 30' e seconde semimatrici 2T.22) vengono raffreddati e lubrificati in corrispondenza della loro posizione “non operativa†. La ricalcatura della estremità di un secondo tubo, successivo al primo, viene invece eseguita dai secondi mezzi di ricalcatura mentre i primi mezzi vengono raffreddati e lubrificati ovvero predisposti per un successivo colpo di ricalcatura che verrà effettuato su una estremità di un terzo tubo successivo al secondo.
In altre parole questo primo ciclo operativo prevede di far lavorare in modo alternato i primi mezzi di ricalcatura e i secondi mezzi di ricalcatura in modo tale che quando gli uni sono impegnati nella ricalcatura, gli altri vengono raffreddati e lubrificati. E’ chiaro che attraverso questa soluzione i tempi morti del ciclo produttivo sono rappresentati unicamente dai tempi di inserimento ed estrazione del tubo dalla pressa. In sostanza il raffreddamento e la lubrificazione dei mezzi di ricalcatura non incidono minimamente in quanto queste operazioni vengono fatte mentre la pressa lavora. Questa vantaggiosa condizione à ̈ permessa proprio dalla posizione non operativa esterna allo spazio di lavoro della pressa raggiungibile dai primi e dai secondi mezzi porta matrici. Si à ̈ visto che attraverso la pressa 1’ nella configurazione mostrata nelle figure da 8 a 16 à ̈ possibile dimezzare i tempo della ricalcatura a singolo colpo rispetto all’impiego della pressa 1 mostrata nelle figure da 3 a 7.
Vengono indicate di seguito le fasi di questo primo processo di ricalcatura:
- un primo tubo viene inserito nella pressa 1’ dal lato di inserimento definito dalla struttura 10 di supporto;
- il primo tubo viene bloccato attraverso l’attivazione dei primi mezzi di bloccaggio;
- i primi mezzi di ricalcatura vengono attivati ovvero i primi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione non operativa alla loro posizione operativa, mentre il primo punzone 30 viene movimentato dalla sua posizione non operativa alla sua posizione operativa;
- i secondi mezzi di bloccaggio 15 vengono attivati in modo da bloccare le prime semimatrici 21 , 22 della prima matrice nella posizione di chiusura (movimento della seconda traversa mobile 25 dalla posizione di non bloccaggio alla posizione di bloccaggio);
- viene realizzato un colpo di ricalcatura della estremità da ricalcare del primo tubo movimentando il primo punzone 30 dalla prima posizione assiale alla seconda posizione assiale e viceversa;
- i primi mezzi di ricalcatura vengono disattivati (ovvero i primi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione non operativa alla loro posizione operativa e il primo punzone 30 viene movimentato dalla sua posizione operativa alla sua posizione non operativa);
- i primi mezzi di ricalcatura vengono raffreddati e lubrificati;
- i primi mezzi di bloccaggio vengono disattivati e il primo tubo viene estratto; - un secondo tubo viene inserito nella pressa 1' e bloccato attraverso l’attivazione dei primi mezzi di bloccaggio 15;
- i secondi mezzi di ricalcatura vengono attivati (ovvero i secondi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione non operativa alla loro posizione operativa, mentre il secondo punzone 30’ viene movimentato dalla sua posizione non operativa alla sua posizione operativa);
i secondi mezzi di bloccaggio vengono attivati in modo da bloccare le seconde semimatrici 21 ’, 22’ della seconda matrice nella corrispondente posizione di chiusura;
- viene realizzato un colpo di ricalcatura della estremità da ricalcare del secondo tubo attraverso la movimentazione del secondo punzone 30’ dalla prima posizione assiale alla seconda posizione assiale e viceversa;
- i secondi mezzi di ricalcatura vengono disattivati ovvero i secondi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione operativa alla loro posizione non operativa e il secondo punzone 30’ viene movimentato dalla sua posizione operativa alla sua posizione non operativa;
- i secondi mezzi di ricalcatura vengono raffreddati e lubrificati;
- i primi mezzi di bloccaggio sono disattivati e il secondo tubo estratto dalla pressa 1’.
Ciclo a doppio colpo ad alta produttività
Questo ulteriore ciclo operativo presuppone che i due punzoni 30, 30’ presentino dimensioni differenti e similmente che le due matrici della pressa 1 presentino differenti dimensioni e differente conformazione. Tale secondo ciclo operativo prevede in sostanza di effettuare il secondo colpo di ricalcatura mentre i mezzi di ricalcatura (primi o secondi), impiegati per il primo colpo di ricalcatura, vengono lavati e lubrificati in corrispondenza della loro posizione non operativa. In proposito la figura 12 mostra la pressa 1 di figura 3 durante l’esecuzione del primo colpo di ricalcatura realizzato, nell’esempio illustrato, dai primi mezzi di ricalcatura. In particolare si osserva che il tubo 3 à ̈ inserito nella pressa 1’ e bloccato assialmente in una posizione prestabilita. Le prime semimatrici 21 , 22 sono chiuse intorno alla estremità 2 del tubo 3 e bloccate dalla seconda traversa mobile 25 spostata nella posizione di bloccaggio. In figura 12 il primo punzone 30 à ̈ mostrato prima del movimento dalla prima alla seconda posizione assiale ovvero durante l’esecuzione del primo colpo di ricalcatura.
Sempre con riferimento a figura 12 si osserva che durante l'esecuzione del primo colpo di ricalcatura i secondi mezzi porta matrice occupano la posizione non operativa e le seconde semimatrici 21 ’, 22 della seconda matrice vengono raffreddate e lubrificate attraverso i terzi mezzi 93 di trattamento. Similmente anche il secondo punzone 30’ viene lavato e lubrificato (attraverso i quarti mezzi 94 di trattamento) occupando anch’esso la posizione non operativa.
La figura 15 mostra la pressa 1 di figura 12 durante l’esecuzione del secondo colpo di ricalcatura realizzato dai secondi mezzi di ricalcatura. In questo caso si osserva che le seconde semimatrici 21’, 22’ della seconda matrice sono chiuse intorno alla estremità da ricalcare, mentre le prime semimatrici 21 , 22 della prima matrice vengono raffreddate e lubrificate attraverso i primi mezzi 91 di lavaggio e lubrificazione. Analogamente il secondo punzone 30’ à ̈ impegnato nell’esecuzione del secondo colpo di ricalcatura, mentre il primo punzone 30 à ̈ raffreddato e lubrificato dai secondi mezzi 92 di trattamento.
Si osserva che anche in questo caso il raffreddamento e la lubrificazione delle matrici e dei punzoni non incide sui tempi morti del ciclo operativo. Infatti queste operazioni di manutenzione vengono effettuate mentre la pressa 1’ lavora e durante il periodo necessario ad estrarre un tubo 3 dalla pressa ricalcato e ad inserirne un altro da ricalcare. Questo ultimo aspetto porta evidentemente ad ottenere un’alta produttività soprattutto rispetto alle soluzioni note in cui le semimatrici vengono lavate e lubrificate solamente quando nessun tubo à ̈ posizionato all'interno della pressa.
Per completezza vengono indicate di seguito anche le fasi di questo secondo processo di ricalcatura:
- un tubo 3 viene inserito nella pressa V dal lato di inserimento definito dalla struttura 10 di supporto e bloccato attraverso l’attivazione dei primi mezzi di bloccaggio;
- i primi mezzi di ricalcatura vengono attivati (ovvero i primi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione non operativa alla loro posizione operativa, mentre il primo punzone 30 viene movimentato dalla sua posizione non operativa alla sua posizione operativa);
- i secondi mezzi di bloccaggio 15 vengono attivati in modo da bloccare le prime semimatrici 21 , 22 di detta prima matrice nella posizione di chiusura (movimento della seconda traversa mobile 25 dalla posizione di non bloccaggio alla posizione di bloccaggio);
- viene realizzato un primo colpo di ricalcatura della estremità da ricalcare del tubo 3 movimentando il primo punzone 30 dalla prima posizione assiale alla seconda posizione assiale e viceversa;
- i primi mezzi di ricalcatura vengono disattivati (ovvero i primi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione operativa alla loro posizione non operativa e il primo punzone 30 viene movimentato dalla sua posizione operativa alla sua posizione non operativa);
- i primi mezzi di ricalcatura vengono raffreddati e lubrificati;
- i secondi di ricalcatura vengono attivati (ovvero i secondi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione non operativa alla loro posizione operativa, mentre il secondo punzone 30’ viene movimentato dalla sua posizione non operativa alla sua posizione operativa);
- i secondi mezzi di bloccaggio vengono attivati in modo da bloccare le seconde semimatrici 21’, 22’ della seconda matrice nella corrispondente posizione di chiusura; - viene realizzato un secondo colpo di ricalcatura della estremità da ricalcare del tubo 3 attraverso la movimentazione del secondo punzone 30’ dalla prima posizione assiale alla seconda posizione assiale e viceversa;
- i secondi mezzi di ricalcatura vengono disattivati ovvero i secondi mezzi porta matrice vengono movimentati dalla loro posizione operativa alla loro posizione non operativa e il secondo punzone 30’ viene movimentato dalla sua posizione operativa alla sua posizione non operativa;
- i secondi mezzi di ricalcatura vengono raffreddati e lubrificati;
- i primi mezzi di bloccaggio sono disattivati e il tubo 3 estratto dalla pressa 1.
La pressa secondo l'invenzione consente di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati. In particolare essa consente un facile raffreddamento e una facile lubrificazione dei mezzi di ricalcatura impiegati nonché una rapida sostituzione degli stessi in virtù delle posizioni non operative raggiungibili da tali mezzi di ricalcatura allesterno dello spazio di lavoro della pressa. Questa ultima presenta inoltre una configurazione particolarmente compatta e limitati ingombri in virtù del principio di movimentazione dei mezzi porta matrice ovvero in virtù del fatto che tali mezzi porta matrice sono indipendenti dalla struttura di supporto della pressa. La pressa secondo l’invenzione presenta inoltre una elevata versatilità funzionale potendo la stessa realizzare un ciclo di ricalcatura singolo colpo ad alta velocità e un ciclo di ricalcatura a doppio colpo ad alta produttività.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pressa (1 , 1’) per la ricalcatura di una estremità (2) di un tubo (3) in materiale metallico, detta pressa (1 , 1 ’) comprendendo: una struttura (10) di supporto la quale definisce un asse longitudinale (101) di detta pressa (1 , 1’) e una direzione trasversale (102) sostanzialmente ortogonale a detto asse longitudinale (101 ), detta struttura (10) delimitando uno spazio di lavoro di detta pressa (1 , 1’); primi mezzi di bloccaggio (15) atti a bloccare detto tubo (3) in una posizione prestabilita lungo detta direzione longitudinale (101 ); primi mezzi di ricalcatura comprendenti: - almeno una prima matrice di ricalcatura incorporante due prime semimatrici (21 , 22) separabili e chiudibili intorno a detta estremità (2) di detto tubo (3); - almeno un primo punzone (30) mobile lungo detto asse longitudinale (101 ) fra una prima posizione assiale e una seconda posizione assiale, almeno una di dette prima o seconda posizione assiale essendo caratteristica di una condizione di punzone inserito in detta estremità (2); primi mezzi porta matrice i quali sostengono dette prime semimatrici (21 , 22) movimentandole fra una posizione di avvicinamento in cui dette prime semimatrici (21 , 22) sono mutuamente ravvicinate e una posizione di allontanamento in cui dette prime semimatrici (21 , 22) sono distanziate; secondi mezzi di bloccaggio (25) per bloccare dette prime semimatrici (21 , 22) in una posizione di chiusura per la quale dette prime semimatrici circondano detta estremità (2) definendo detta prima matrice; in cui detti primi mezzi porta matrice sono indipendenti rispetto a detta struttura (10) e sono mobili lungo detta direzione trasversale (102) fra una posizione operativa in cui dette prime semimatrici (21 , 22) possono essere richiuse intorno a detta estremità (2) di detto tubo (3), e almeno una posizione non operativa all’esterno di detto spazio di lavoro.
  2. 2. Pressa (1 , 1 ’) secondo la rivendicazione 1 , in cui detto primo punzone (30) à ̈ mobile lungo una direzione parallela a detta direzione trasversale (102) fra una posizione operativa, in cui l'asse di detto primo punzone (30) à ̈ allineato con detto asse longitudinale (101) di detta pressa (1, 1’) e una prima posizione non operativa all’esterno di detto spazio di lavoro.
  3. 3. Pressa (1, 1’) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta pressa (1, 1’) comprende primi mezzi di regolazione per regolare la posizione longitudinale di dette prime semimatrici (21, 22) di detta prima matrice, detti primi mezzi di regolazione movimentando dette prime semimatrici (21, 22) fino ad una posizione assiale prestabilita.
  4. 4. Pressa (1, 1’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detta struttura (10) presenta una configurazione sostanzialmente simmetrica rispetto a detto asse longitudinale (101) di detta pressa (1, 1'), detta struttura (10) comprendendo: - una prima traversa fissa (11) e una seconda traversa fissa (12) che si sviluppano trasversalmente a detto asse (101) di detta pressa (1, 1’), detta prima traversa fissa (11) definendo un lato di inserimento ed estrazione di detto tubo (3) da detta pressa (1,1’): - una pluralità di travi longitudinali (14’, 14†, 14†’, 14††) di guida e supporto che collegano detta prima traversa fissa (11) a detta seconda traversa fissa (12), dette travi longitudinali (14’, 14†, 14†’, 14††) delimitando detto spazio di lavoro di detta pressa (1) in una direzione parallela a detta direzione trasversale (102), dette traverse fisse (11 , 12) delimitando detto spazio di lavoro di detta pressa (1) secondo una direzione parallela a detto asse longitudinale (101).
  5. 5. Pressa (1, 1’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta pressa (1, 1’) comprende mezzi di movimentazione trasversale per movimentare detti primi mezzi porta matrice fra detta posizione operativa e detta posizione non operativa, detti mezzi di movimentazione trasversale comprendendo un primo carro (50) che sostiene detti primi mezzi porta matrice e una o più guide rettilinee (66) parallele a detta direzione trasversale (102) lungo le quali à ̈ movimentabile detto primo carro (50).
  6. 6. Pressa (1 , 1’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detti primi mezzi porta matrice comprendono: - primi elementi porta matrice (7, 77) ciascuno dei quali sostiene una di dette prime semimatrici (21 , 22); - un primo braccio rotante (9) e un secondo braccio rotante (99) ciascuno dei quali sostiene una di dette prime semimatrici (21 , 22), detto bracci (9, 99) essendo rotanti con versi opposti intorno ad un asse di rotazione (103) parallelo a detto asse longitudinale (101 ) di detta pressa (1 , 1').
  7. 7. Pressa (1 , 1’) secondo la rivendicazione 6, in cui detti primi mezzi porta matrice comprendono un azionamento che consente di ruotare detto secondo braccio (99) rispetto a detto primo braccio (9) di un angolo superiore a 90 gradi.
  8. 8. Pressa (1') secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, in cui detta pressa (1’) comprende: secondi mezzi di ricalcatura comprendenti: - una seconda matrice di ricalcatura formata da due seconde semimatrici (21 22’) separabili e chiudibili intorno a detta estremità (2) di detto tubo (3); - un secondo punzone (30’) mobile lungo detto asse longitudinale (101 ) fra una prima posizione e una seconda posizione almeno una delle quali caratteristica di una condizione di secondo punzone (30’) inserito in detta estremità (2) di detto tubo (3); secondi mezzi porta matrice i quali sostengono dette seconde semimatrici (21 22') movimentandole fra una posizione di avvicinamento, in cui dette seconde semimatrici (21 , 22’) sono ravvicinate e una posizione di allontanamento in cui dette seconde semimatrici (21’, 22’) sono distanziate e separate, in cui detti secondi mezzi porta matrice sono indipendenti da detta struttura (10) e sono mobili lungo detta direzione trasversale (102) fra una posizione operativa in cui dette seconde semimatrici (21’, 22’) possono essere richiuse intorno a detta estremità (2) di detto tubo (3), e almeno una posizione traversale non operativa all’esterno dello spazio di lavoro.
  9. 9. Pressa (1’) secondo la rivendicazione 8, in cui detto secondo punzone (30’) à ̈ mobile lungo detta direzione trasversale (102) fra una posizione operativa, in cui l’asse di detto secondo punzone (30’) à ̈ allineato con detto asse longitudinale (101 ) di detta pressa (1) e una seconda posizione non operativa all'esterno di detto spazio di lavoro.
  10. 10. Pressa (1’) secondo la rivendicazione 8, in cui detta seconda posizione non operativa di detti secondi mezzi porta matrice à ̈ simmetrica, rispetto a detto asse longitudinale (101 ), a detta posizione non operativa di detti primi mezzi porta matrice e/o in cui detta posizione non operativa di detto secondo punzone (30’) à ̈ simmetrica, rispetto a detto asse longitudinale (101 ), a detta posizione non operativa di detto primo punzone (30).
  11. 11. Pressa (1’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui detta pressa (1’) comprende secondi mezzi di regolazione per regolare la posizione longitudinale di dette seconde semimatrici (21’, 22') di detta seconda matrice, detti secondi mezzi di regolazione movimentando dette seconde semimatrici (21’, 22’) fino a detta posizione assiale prestabilita.
  12. 12. Pressa (1 ’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 11 , in cui detta pressa (1 ’) comprende ulteriori mezzi di movimentazione trasversale per movimentare detti secondi mezzi porta matrice, detti ulteriori mezzi di movimentazione trasversale comprendendo un secondo carro di supporto (50’) sul quale sono installati detti secondi mezzi porta matrice e una o più guide rettilinee (66) parallele a detta direzione trasversale (102) lungo le quali à ̈ movimentabile detto secondo carro (50’).
  13. 13. Procedimento per la ricalcatura di una estremità (2) di un tubo (3) in materiale metallico attraverso una pressa (1’) secondo una delle rivendicazioni da 8 a 12, in cui detto procedimento comprende le fasi di: - inserire un primo tubo (3) in detta pressa (1'); - bloccare detto primo tubo (3) attivando detti primi mezzi di bloccaggio (15); - azionare detti primi mezzi di ricalcatura movimentando detti primi mezzi porta matrice da detta posizione non operativa a detta posizione operativa e movimentando detto primo punzone (30) da detta posizione non operativa di detto primo punzone (30) a detta posizione operativa di detto primo punzone (30); - azionare detti mezzi di bloccaggio (15) in modo da bloccare le prime semimatrici (21 , 22) di detta prima matrice in detta posizione di chiusura; - realizzare un primo colpo di ricalcatura di una estremità da ricalcare di detto primo tubo (3) movimentando detto primo punzone (30) da detta prima posizione assiale a detta seconda posizione assiale e viceversa; - disattivare detti primi mezzi di ricalcatura movimentando detti primi mezzi porta matrice da detta posizione operativa a detta posizione non operativa e movimentando detto primo punzone (30) da detta posizione operativa di detto primo punzone (30) a detta posizione non operativa di detto primo punzone; - raffreddare e lubrificare detti primi mezzi di ricalcatura; - disattivare detti primi mezzi di bloccaggio; estrarre detto primo tubo (3);
  14. 14.Procedimento secondo la rivendicazione 13, in cui detto procedimento comprende le fasi di; inserire un secondo tubo (3) in detta pressa (1'); - bloccare detto secondo tubo attivando detti primi mezzi di bloccaggio (15); - azionare detti secondi mezzi di ricalcatura movimentando detti secondi mezzi porta matrice da detta posizione non operativa a detta posizione operativa e movimentando detto secondo punzone (30’) da detta seconda posizione non operativa di detto secondo punzone (30’) a detta posizione operativa di detto secondo punzone (30’); - azionare detti mezzi di bloccaggio (15) in modo da bloccare le seconde semimatrici (21’, 22’) in detta posizione di chiusura; - realizzare un colpo di ricalcatura di detta estremità di detto secondo tubo movimentando detto secondo punzone (30’) da detta prima posizione assiale a detta seconda posizione assiale e viceversa; - disattivare detti secondi mezzi di ricalcatura movimentando detti secondi mezzi porta matrice da detta posizione operativa a detta posizione non operativa e movimentando detto secondo punzone (30’) da detta posizione operativa di detto secondo punzone (30’) a detta posizione non operativa di detto secondo punzone; - raffreddare e lubrificare detti secondi mezzi di ricalcatura; - disattivare detti primi mezzi di bloccaggio; estrarre detto secondo tubo da detta pressa (1 ’);
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 13, in cui detto procedimento, prima della fase di disattivare detti primi di bloccaggio, comprende ulteriormente le fasi di: - azionare detti secondi di ricalcatura movimentando detti secondi mezzi porta matrice da detta seconda posizione non operativa a detta posizione operativa e movimentando detto secondo punzone (30’) da detta seconda posizione non operativa di detto secondo punzone (30') a detta posizione operativa di detto secondo punzone (30’); - azionare detti mezzi di bloccaggio (15) in modo da bloccare le semimatrici di detta seconda matrice in detta posizione di chiusura; - realizzare un secondo colpo di ricalcatura di detta estremità di detto primo tubo (3) movimentando detto secondo punzone (30’) da detta prima posizione assiale a detta seconda posizione assiale e viceversa; - disattivare detti secondi mezzi di ricalcatura movimentando detti secondi mezzi porta matrice da detta posizione non operativa a detta posizione operativa e movimentando detto secondo punzone (30') da detta posizione operativa di detto secondo punzone (30’) a detta posizione non operativa di detto secondo punzone; - raffreddare e lubrificare detti secondi mezzi di ricalcatura.
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