ITMI20110738A1 - Macchina nastratrice da banco a struttura componibile - Google Patents

Macchina nastratrice da banco a struttura componibile Download PDF

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ITMI20110738A1
ITMI20110738A1 IT000738A ITMI20110738A ITMI20110738A1 IT MI20110738 A1 ITMI20110738 A1 IT MI20110738A1 IT 000738 A IT000738 A IT 000738A IT MI20110738 A ITMI20110738 A IT MI20110738A IT MI20110738 A1 ITMI20110738 A1 IT MI20110738A1
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taping
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IT000738A
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Secondo Vailati
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S I R O S R L
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B51/00Devices for, or methods of, sealing or securing package folds or closures; Devices for gathering or twisting wrappers, or necks of bags
    • B65B51/04Applying separate sealing or securing members, e.g. clips
    • B65B51/06Applying adhesive tape
    • B65B51/067Applying adhesive tape to the closure flaps of boxes
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

MACCHINA NASTRATRICE DA BANCO A STRUTTURA COMPONIBILE
DESCRIZIONE
CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una macchina destinata ad eseguire la chiusura con nastro autoadesivo di scatole d'imballaggio e, più precisamente una macchina denominata "nastratrice da banco".
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Macchine di questo tipo sono ben note, per esempio dai seguenti documenti: EP-0177003, EP-0178522. Esse hanno generalmente una struttura che comprende, da un lato, un banco di lavoro supportato su quattro gambe e portante una coppia di nastri trasportatori paralleli, tra i quali opera una unità nastrante inferiore e, d'altro lato, una coppia di montanti fissati ai lati longitudinali del banco, in posizione generalmente centrale, contrapposti, lungo i quali trasla verticalmente un unità nastrante superiore. L'unità nastrante superiore è formata a sua volta da un telaio che porta una coppia di nastri trasportatori paralleli, tra i quali opera una testa nastrante superiore, provvista della relativa bobina di nastro adesivo.
In macchine nastratrici automatiche e semiautomatiche, le scatole da imballare, generalmente in cartone, vengono fatte avanzare per trascinamento tra detti nastri trasportatori - disposti inferiormente e superiormente al percorso di trasporto, oppure anche lateralmente a detto percorso - in modo tale che, durante il trasporto, le teste nastratrici inferiore e superiore applicano il nastro autoadesivo sulle scatole per provvedere alla chiusura delle loro falde inferiori e superiori.
Secondo la tecnologia attuale, sia il trasportatore superiore che il trasportatore inferiore sono realizzati ciascuno con una coppia di nastri trasportatori affiancati, ma brevemente distanziati l'uno dall'altro, simmetricamente rispetto ad un asse longitudinale, centrale, della macchina. La ragione di questa disposizione - invece che la utilizzazione di un unico nastro centrato, è data dal fatto che sull'asse della macchina - dunque tra i due nastri di ogni coppia - deve operare la testa nastratrice che applica il nastro autoadesivo sulla scatola d'imballaggio da trattare e, più precisamente, sui bordi ravvicinati delle due falde laterali della scatola.
Il brevetto italiano N. 1.365.207 del 3.3.2005, a nome dello stesso inventore, si è già occupato di come migliorare la tecnica di costruzione di questi trasportatori come complessi integrati, comprendenti anche il rispettivo motore di trascinamento. In particolare, detto brevetto si è posto il problema di come contenere i costi, relativamente elevati, dei dispositivi della tecnica nota, ma anche di come superare le difficoltà di manutenzione, in particolare nella sostituzione dei nastri trasportatori quando usurati.
La presente invenzione si occupa invece di come migliorare la tecnica di costruzione della struttura della macchina nastratrice nel suo complesso, e precisamente sia del banco e delle sue gambe di appoggio a terra, portanti la testa di nastratura inferiore, sia della coppia di montanti superiori, portanti la testa di nastratura superiore, elementi che la tecnica nota prevede di realizzare come complesso unitario.
Questo telaio unitario di tecnica nota, benché sia stato sempre considerato perfettamente funzionale e resistente nel tempo, presenta tuttavia un inconveniente principale nel fatto che, per il trasporto della macchina dalla fabbrica all'impianto dove viene utilizzata, questa deve essere confezionata in una cassa di dimensioni considerevoli, ingombrante e pesante che, da un lato, richiede la manipolazione con mezzi meccanici adeguati e, d'altro lato, implica elevati costi di trasporto.
Un altro inconveniente risiede nel fatto che, quando si verifica un guasto in corso d'impiego, occorre sempre fare ricorso ad operazioni di montaggio/smontaggio mediamente complesse.
PROBLEMA E SOLUZIONE
Problema alla base dell'invenzione è pertanto di proporre una macchina nastratrice che superi gli inconvenienti menzionati, attraverso una struttura molto semplice nella sua costruzione, nel montaggio e nella registrazione, tanto da poter essere in pratica consegnata come "kit di montaggio"; nonché più agevole nel trasporto, in quanto può essere consegnata smontata in elementi di ingombro relativamente modesto; infine più semplice e rapida nella manutenzione e nella sostituzione degli elementi componenti danneggiati o guasti, senza richiedere l'intervento di tecnici specializzati.
Tali scopi vengono raggiunto attraverso le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate descrivono caratteristiche preferenziali dell'invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista in prospettiva in esploso di una prima forma d’esecuzione della macchina nastratrice secondo la presente invenzione, che mostra i suoi elementi componenti;
fig. 2 è una vista prospettica della stessa macchina di fig. 1, completamente montata;
figg. 3, 4 e 5 sono viste in prospettiva simili a quelle delle figg. 1 e 2, che mostrano fasi intermedie di montaggio della macchina nastratrice secondo l'invenzione;
fig. 6 è una vista in prospettiva del dettaglio relativo al gruppo di nastratura superiore, prima del suo montaggio nel telaio di supporto della macchina nastratrice secondo l'invenzione;
figg. 7 e 8 mostrano, in alzato laterale e rispettivamente in pianta, il gruppo di nastratura superiore della fig. 6;
figg. 9 e 9A sono viste in prospettiva e, rispettivamente, in esploso, di una parte superiore del telaio secondo una forma d’esecuzione alternativa;
figg. 10 e 10A sono viste in alzato laterale di dettaglio, che illustrano il funzionamento di un dispositivo a parallelogramma articolato per il supporta della testa di nastratura superiore;
figg. HA e 11B sono vista pittoriche in prospettiva che mostrano, rispettivamente, una macchina di base ed una variante completa;
figg. 12A-12C sono vista rispettivamente in pianta dall’alto, in alzato laterale e in alzato frontale di un supporto superiore per la macchina di base di fig. HA;
fig. 12D è una vista in prospettiva del supporto di fig. 12A; e fig. 13 è una vista analoga a quella di fig. 12D in cui il supporto è provvisto dell'unità nastratrice.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE PREFERITE FORME DI ESECUZIONE
Come mostrato fig. 1, e secondo una prima fondamentale caratteristica dell'invenzione, quasi tutti gli elementi componenti la struttura della macchina nastratrice non sono più assemblati stabilmente, mediante saldatura, ma detti elementi sono reciprocamente collegati tramite mezzi di fissaggio svincolabili, in particolare viti e/o bulloni e dadi.
Più precisamente, la macchina nastratrice secondo l'invenzione è del tipo comprendente una struttura orizzontale con funzione di piano di scorrimento delle scatole da imballare ed una struttura verticale, che si connette in una posizione mediana della struttura piana e la supporta ad un'altezza confortevole per l'appoggio delle scatole da parte di un operatore.
Tale macchina comprende, secondo una prima importante caratteristica del'invenzione, una ossatura principale che si compone di quattro montanti 1, 2, 3 e 4 e di quattro traverse orizzontali 5, 6, 7 ed 8; montanti e traverse sono preferibilmente costituiti ciascuno da uno spezzone di tubo quadro, per esempio trafilato in ferro. Le quattro traverse 5, 6, 7 ed 8 sono collegate tra loro ed a piastre di ancoraggio 9, mediante saldatura, a formare un telaio di base rigido; mentre i montanti 1, 2, 3 e 4 sono fissati su queste piastre di ancoraggio 9 rigidamente e tuttavia in modo svincolabile. Ad esempio, ciascuna delle piastre di ancoraggio è formata sostanzialmente da uno spezzone di angolare - due dei quali sono ben visibili nella fig. 1 ed indicati con 9a per la traversa 6 e con 9b per la traversa 7 - sul quale il fissaggio dei montanti 1, 2, 3 e 4 avviene mediante viti o bulloni, indicati schematicamente con 9', che attraversano da parte a parte i montanti secondo direzioni fra loro perpendicolari.
Le piastre di ancoraggio 9 hanno uno sviluppo in altezza relativamente limitato, per la funzione meglio descritta nel seguito; esse sono rese solidali alle traverse orizzontali 5, 6, 7 ed 8, in questo caso per saldatura, come già detto, al fine di realizzare un telaio di base a cornice, fortemente rigido e stabile, ma di piccolo ingombro in altezza. Questo telaio di base è atto a fornire al complesso della ossatura principale della macchina - quando ad esso vengono fissati i montanti 1, 2, 3 e 4 per bullonatura - una configurazione scatolare perfettamente rigida, come richiesto in fase di impiego della macchina stessa.
Facoltativamente, ai due lati del telaio sono previsti pannelli laterali 13 e 14; si tratta di pannelli formati ciascuno da una cornice rigida e da una lamiera traforata, saldata a detta cornice. Dai quattro spigoli dei pannelli 13, 14 aggettano spine di ancoraggio 13' e 14', allineate secondo assi orizzontali (nel presente contesto, i riferimenti "orizzontale" e "verticale" sono da intendersi sempre con riferimento alla macchina montata nella sua posizione operativa) - che possono essere eventualmente sostituite da bulloni -la cui funzione è di realizzare l'impegno svincolabile dei pannelli sui montanti 1, 2, 3 e 4. Le spine 13', 14', o rispettivamente i bulloni, sono destinate preferibilmente ad inserirsi per semplice gravità in corrispondenti asole ricavate sui montanti 1-4, per esempio indicate 1’, 2’ e 3’ in fig. 1.
Tali pannelli esili, quindi leggeri, sono semplicemente appesi alla struttura del telaio e fungono sostanzialmente da protezione della zona di lavoro della macchina.
Secondo una caratteristica peculiare dell'invenzione, ciascuno dei quattro montanti presenta, sulla sua faccia rivolta verso l'interno del perimetro della macchina, una pluralità di intagli paralleli 10 equidistanziati in direzione verticale - ben visibili in fig. 1 - che formano una sorta di cremagliera di aggancio, la cui funzione è meglio descritta qui di seguito.
In effetti, sulle cremagliere 10 sono destinate ad impegnarsi - con modalità ben nota ad un tecnico del ramo - linguette di supporto, per esempio metalliche, dei componenti che il telaio deve supportare. In particolare, mediante linguette di ritegno (non visibili) sono sostenuti sui montanti coppie di guide di supporto 11, Ila e 12, 12a, di sostegno di un gruppo di nastratura inferiore NI e rispettivamente di uno superiore NS, nel modo meglio descritto del seguito.
Grazie alla presenza di questa pluralità di intagli 10, previsti lungo buona parte della estensione in altezza dei montanti 1-4 (almeno per tutta l'altezza entro cui transitano le scatole da imballare, nelle varie misure accettabili dalla macchina), è possibile conseguire una regolazione in altezza dei componenti in modo molto semplice: le linguette di impegno possono infatti essere inserite e disinserite dagli intagli per modificarne la posizione lungo l'altezza dei montanti. Di conseguenza, anche i componenti che le linguette supportano, possono essere regolati facilmente in altezza sulla macchina.
L'aggancio delle guide di supporto 11, Ila, 12, 12a è preferibilmente realizzato con mezzi facilmente svincolabili, ma che sono comunque in grado di realizzare un effetto di irrigidimento della struttura scatolare della macchina.
In particolare, le guide di supporto sono ciascuna in forma di un profilato con sezione ad L, ove l'ala verticale della L è dotata dei citati mezzi di aggancio (linguette) alle cremagliere 10, mentre l'ala orizzontale della L è destinata a supportare i gruppi di nastratura NI ed NS. Le due guide vengono montate tra due montanti del telaio disposti in direzione di lavoro, ossia nella direzione longitudinale di avanzamento delle scatole da imballare (o direzione di nastratura). Una volta stabilito l'incastro delle guide o traverse di supporto 11, Ila, 12, 12a con i rispettivi montanti, tramite i mezzi di aggancio, si conferisce dunque un irrigidimento ulteriore al telaio, almeno in direzione longitudinale.
Ogni gruppo di nastratura - che può essere del tipo di quello illustrato nel brevetto N. 1.365.207 sopracitato, ma del quale alcuni aspetti innovativi sono descritti in maggiore dettaglio nel seguito, con riferimento alla rappresentazione delle figg. 6 ad 8 - è montato su di una coppia di alberi 15, 15', orizzontali e trasversali alla direzione di nastratura, per il gruppo di nastratura inferiore NI, e 16, 16' per quello superiore NS. Le estremità di questi alberi prendono appoggio sulle ali orizzontali delle guide di supporto 11, 11', 12, 12' ad L e, più precisamente, entro sedi a semplice incastro, meglio illustrate con riferimento alle figure 3 e 10, 10A.
Grazie a questo sistema di montaggio, a semplice appoggio ad incastro, dei gruppi di nastratura NI, NS sulle guide di supporto, è immediatamente evidente la possibilità di asportare i gruppi di nastratura dalla struttura della macchina e di riposizionarli con estrema facilità, non soltanto per operazioni di manutenzione e/o sostituzione di gruppi danneggiati, ma anche per una semplice operazione di sostituzione del rotolo di nastro adesivo e/o di pulitura dei residui delle operazioni di nastratura.
Inoltre, grazie al citato modo di aggancio regolabile di dette guide di supporto sulle cremagliere 10, è data la possibilità di una facile regolazione in altezza di almeno il gruppo di nastratura superiore NS, per adeguare la macchina alle diverse dimensioni delle scatole che vengono di volta in volta portate alla nastratura.
A completamento della struttura della macchina, secondo una forma d'esecuzione preferita, è ancora previsto il montaggio di ruote 17 di appoggio a terra, che servono per la movimentazione della macchina nell'impianto di utilizzo, ove ciò sia necessario. Il corpo di supporto di tali ruote 17 può essere semplicemente incastrato nella porzione inferiore del tubolare di ogni montante 1 a 4, come mostrano figg. 1 e 3; in alternativa, è possibile incastrare degli spezzoni 18 di prolunga in detta parte inferiore dei montanti e su queste prolunghe incastrare poi le ruote 17, al fine di portare l'intera macchina ad una quota desiderata, come visibile in fig. 1. Grazie al peso della macchina, il semplice incastro delle ruote 17 e/o degli spezzoni 18 assicura il ritegno di questi elementi.
Ad ulteriore completamento della ossatura di telaio della macchina è previsto anche un telaio a cornice 19 superiore, che ha innanzitutto una funzione di irrigidimento della ossatura; questa cornice superiore 19 è mostrata in vista esplosa in fig. 4, nonché nella variante delle figure 9 e 9A.
Come ben visibile, essa è formato da una cornice, realizzata per assemblaggio di quattro profilati a squadra, e da spezzoni 20 di profilati ad L, di conformazione adatta ad incastrarsi nella parte superiore della cavità assiale dei montanti tubolari 1, 2, 3 e 4. L'incastro può essere eventualmente integrato da un fissaggio tramite viti o bulloni (non rappresentati) in modo noto per un tecnico del ramo.
I gruppi di nastratura inferiore NI e superiore NS - le cui unità di nastratura presentano struttura e funzione sostanzialmente identiche - sono montati nella macchina preferibilmente, ma non necessariamente, prima di montare e fissare la cornice superiore 19.
Per il sostegno dei gruppi di nastratura inferiore e superiore si utilizzano le guide di supporto inferiori 11 e Ila, e rispettivamente, le guide di supporto superiori 12 e 12a. Su queste guide sono in effetti previste delle sedi a staffa 21, che sono atte ad accogliere le estremità degli alberi 15, 15', 16 e 16' dei gruppi di nastratura, anche per semplice incastro ad appoggio, come già menzionato.
Le sedi 21 sono normalmente fisse, solidali alle guide inferiori 11, Ila ed a quelle superiori 12, 12a.
Secondo una forma d’esecuzione alternativa, è previsto che, per le guide superiori 12, 12a, le sedi 21 sono solidali a rispettivi bracci a squadra 22 - ben visibili nelle figure 1 e 4, ma rappresentati in maggiore dettaglio nelle figure 10 e 10A - che sono montati girevoli su perni orizzontali paralleli 23, fissati sulle guide 12, 12a. Un ulteriore tirante 24 è montato articolato in 24a sui bracci a squadra 22, in modo da formare con questi e con la guida fissa 12, 12a una struttura oscillante a parallelogramma articolato. In particolare, i perni 23 e i punti di articolazione 24a costituiscono le quattro cerniere del sistema articolato oscillante intorno alla guida 12, 12a fissa. Le sedi 21, essendo disposte sulle staffe 22 in modo equivalente ed a una certa distanza dagli assi di cerniera, subiscono una traslazione parallela (con una componente verticale più significativa) durante l’oscillazione del sistema a parallelogrammo.
In sostanza, grazie a questa costruzione, la rotazione dei bracci a squadra 22 può tradursi in un movimento verticale - con mantenimento dell’allineamento orizzontale - delle sedi 21 e dei relativi alberi 16 e 16’ in essi impegnati.
Mezzi a molla (non rappresentati) sono poi accoppiati al parallelogramma articolato 12, 22, 24 in modo da sospingere le sedi 21 in appoggio sulla sezione inferiore del profilato ad L delle guide 12, 12a. Inoltre, sono previsti mezzi di bloccaggio amovibili per trattenere gli alberi 15, 15' e 16, 16' nelle rispettive sedi a staffa 21 : per esempio anche una semplice coppiglia, come visibile nelle figure 10 e 10A. I mezzi di bloccaggio, quali la coppiglia 21a, servono ad impedire una fuoriuscita verso l’alto degli alberi 15, 15' e 16, 16' dalle rispettive sedi a staffa 21.
Grazie a questa forma d’esecuzione, è possibile mantenere le sedi 21 - e dunque l'intero gruppo di nastratura NS - nella loro posizione normale, abbassata, pur consentendo una breve risalita elastica quando l'intero gruppo di nastratura NS venga sospinto verso l'alto. In particolare, al momento del passaggio della scatola da nastrare, quando questa scatola sia leggermente più alta del previsto o anche soltanto quando si voglia che il gruppo di nastratura eserciti anche una pressione di chiusura sulle falde della scatola, il gruppo di nastratura NS viene sospinto verso l'alto, contro la reazione elastica del meccanismo a parallelogramma articolato.
Nel seguito si descrive una unità di nastratura mostrata nelle figure 6 ad 8, che può essere utilizzata sia nel gruppo superiore NS, ma anche, opportunamente rovesciata, nel gruppo inferiore NI.
Essa comprende i seguenti elementi essenziali, che sono per sè del tutto noti e pertanto non descritti qui in ulteriore dettaglio: una coppia di nastri trasportatori 26, chiusi ad anello, affiancati, ma brevemente distanziati l'uno dall'altro, simmetricamente rispetto ad un asse longitudinale centrale (corrispondente alla direzione di nastratura) della macchina; una testa di nastratura, cioè una testa che applica un nastro adesivo, proveniente da una bobina 28 di alimentazione, sulla scatola d'imballaggio da trattare e, più precisamente, sui bordi ravvicinati delle due falde laterali della scatola. La testa di nastratura è posizionata al centro, tra i due nastri trasportatori 26 e comprende mezzi di guida e di distribuzione del nastro, montati complessivamente tra una coppia di piastre 29 di sostegno, ed una motorizzazione 27 per comandare il movimento parallelo dei nastri trasportatori 26.
Secondo aspetti originali dell'invenzione:
1. il supporto dell'unità di nastratura è realizzato a mezzo di una coppia di alberi, indicati con 15, 15' per il gruppo inferiore NI e con 16, 16' per il gruppo superiore NS. Questi alberi sono solidali al telaio portante i nastri trasportatori 26 e la relativa motorizzazione 27; essi sono disposti paralleli agli assi di rotazione delle ruote di rinvio di detti nastri trasportatori 26 e brevemente distanziati da essi, verso il centro della macchina; ma possono essere anche disposti coassiali a detti assi. In ogni caso, essi sporgono sensibilmente all'esterno della coppia di nastri trasportatori 26, per andare a prendere appoggio nelle sedi 21 di incastro, che sono posizionate in corrispondenza delle guide di supporto 11, Ila e 12, 12a, come già detto.
2. il gruppo portante la bobina 28 di nastratura forma un complesso unitario, montato su di una coppia di piastre di supporto 29, che è montato oscillante attorno ad un asse parallelo, o coincidente, con uno di detti alberi 15, 15', 16, 16'; esso è inoltre tenuto bloccato in una posizione di lavoro o, rispettivamente, in una posizione di manutenzione sollevata, da un braccio mobile 30 con funzione di puntone. Questo braccio 30 è imperniato ad una estremità, tramite perno 32, su una staffa fissa 31 solidale al telaio che supporta i mezzi di trascinamento 26, 27 (nei disegni è rappresentato un solo braccio 30 ma non si esclude che se ne possa prevedere uno anche sul lato opposto). Sulla porzione di estremità distale, il braccio 30 è dotato di un'asola allungata 33, conformata essenzialmente ad U, nella quale è atta ad impegnarsi una spina 34 di arresto, solidale ed aggettante dalle piastra 29 del gruppo portabobina. Grazie a questa costruzione, il complesso di guida e distribuzione del nastro adesivo 28a, montato sulle piastre 29, è in grado di assumere due posizioni:
a) una posizione di lavoro, in cui il gruppo di nastratura è abbassato (per il caso del gruppo superiore NS), con rulli di guida sporgenti al disotto dei nastri trasportatori 26, come rappresentato in fig. 7, con spina 34 di arresto impegnata nel ramo di asola ad U 33 più prossimo al perno 32 ed; b) una posizione di manutenzione, ovvero di cambio della bobina 28, in cui il gruppo di nastratura è interamente sollevato al disopra del piano superiore dei nastri trasportatori 26, come rappresentato in fig. 6, con spina 34 di arresto impegnata nel ramo di asola ad U 33 più lontano dal perno 32.
Nel passare dalla posizione di lavoro alla posizione di riposo, la spina 33 scorre evidentemente all'interno dell'asola 33.
Come già detto sopra, queste unità di nastratura possono essere montate sulla struttura della macchina - e precisamente con le estremità degli alberi 15, 15', 16, 16' entro le sedi 21 delle guide 11, 12 - e rispettivamente smontati, con estrema facilità; ciò, pur assicurando il ritegno sicuro di questi gruppi per effetto del loro peso proprio, della conformazione ad incastro di dette sedi 21 e del ritegno di sicurezza delle coppiglie 21a. Montaggio e smontaggio - per esempio per operazioni di manutenzione e/o sostituzione di parti danneggiate - possono essere eseguiti anche senza smontare la cornice superiore 19,20 di irrigidimento.
Infine, la macchina secondo la presente invenzione può essere completata con altri elementi funzionali, in particolare con:
vassoi 35 di prolungamento longitudinale, anteriore e posteriore, del piano di appoggio delle scatole, allineate con il piano definito dai nastri trasportatori 26 del gruppo nastratore inferiore NI. E' da notare che questi vassoi 35 sono dotati di appendici 36, atte ad essere fissate, a loro volta ad incastro, sulle estremità delle guide inferiori 11, Ila. Il ritegno sicuro, anche contro lo sfilamento accidentale, è realizzato con spine o bulloni, in modo per se noto;
guide laterali 37 allungate, regolabili in posizione trasversale, per allineare le scatole in arrivo sull'asse centrale longitudinale della macchina; come si nota bene in fig. 1, queste guide 37 sono dotate di appendici inferiori 38, dotate di gole 38a, che sono dimensionate in modo da abbracciare gli alberi 15, 15' del gruppo inferiore NI e da poter essere spostate trasversalmente nella posizione desiderata in funzione delle dimensioni trasversali della scatola;
una guida di accesso 39, centrale, che può essere utilizzata in sostituzione delle guide laterali 37 per allineare le scatole in arrivo sull'asse centrale longitudinale della macchina; questa guida presenta una forma in sezione a T, montata con una pinna verticale 39’ fissata al vassoio di ingresso 35 e con le due ali laterali disposte a breve distanza al di sopra del piano del vassoio 35. Le due ali sono destinate a trattenere ravvicinate due falde contrapposte inferiori di una scatola, mentre quest’ultima viene comodamente riempita dall’alto. La pinna verticale 39’ si trova allineata con la direzione di nastratura e consente quindi di introdurre correttamente la scatola nella macchina, quando si debba procedere alla sigillatura.
Ancora, la conformazione cava dei montanti 1 a 4 consente anche il facile montaggio di una scatola di comando 40 (per l'operatore), egualmente per incastro di una sua apposita sede quadrata 40' sulla sommità del montante 4.
Nelle figg. 9 e 9A è mostrata una forma d'esecuzione alternativa, adatta ad ottenere una migliore regolazione in altezza del gruppo di nastratura superiore NS.
Sulla cornice superiore 19 sono montate quattro aste filettate 44, montate parallele e girevoli sul loro asse ai quattro vertici, in prossimità di ciascuno dei montani 1, 2, 3 e 4. Queste aste si prolungano dalla sommità della struttura di macchina, fino ad una posizione prossima al piano di scorrimento delle scatole, cioè in corrispondenza del gruppo di nastratura inferiore NI.
Sulle aste filettate 44 sono impegnano, a mo' di chiocciola a madrevite, blocchetti di supporto 45, per mezzo di una loro sede cava avente filettatura corrispondente a quella delle aste; questi blocchetti sono adatti a scorrere verticalmente adiacenti e lungo i montanti 1, 2, 3 e 4, che ne inibiscono al contempo la rotazione. Questo impegno realizza una sorta di trasmissione a vite e chiocciola, in base alla quale i blocchetti 45 si muovono verticalmente lungo i montanti 1, 2, 3 e 4, quando le aste filettate vengono fatte ruotare.
Per impartire una rotazione uniforme, contemporanea, a tutte le aste filettate 44, alla sommità di ciascuna di esse è calettata una ruota dentata 46; tutte queste ruote dentate sono inoltre collegate da una trasmissione a catena (non rappresentata in dettaglio) alloggiata all'interno della cornice 19.
Inoltre, la estremità superiore di una delle aste si prolunga in una spina quadra 47, sulla quale è possibile innestare una chiave quadra, solidale ad una manovella 49. Facendo ruotare questa manovella, si provoca la rotazione contemporanea di tutte le aste filettate 44, per mezzo della citata trasmissione a catena, e dunque il movimento verticale contemporaneo di tutti i blocchetti di supporto 45.
E' naturalmente possibile prevedere, in sostituzione della manovella 49, un sistema di motorizzazione di tipo elettrico, per sè noto al tecnico del ramo.
Ciascuno dei blocchetti 45 è inoltre dotato di opportuni mezzi di aggancio sui quali sono destinati ad impegnarsi le guide di supporto 12, 12a del gruppo superiore NS per essere spostata in altezza in base alla regolazione desiderata, cioè adeguando così la propria posizione all'altezza delle scatole portate all'imballaggio.
In fig. 11B è illustrata una macchina nastratrice completa, dotata di due teste di nastratura inferiore NI e superiore NS, entrambe provviste di nastri di trascinamento motorizzati. E’ inteso, tuttavia, che la macchina potrebbe essere ulteriormente semplificata, ottenendo un funzionamento analogo. Ad esempio, nei casi in cui occorra chiudere unicamente le falde superiori delle scatole, il gruppo di nastratura inferiore Ni può essere eliminato. Ancora, come illustrato in fig. HA, il gruppo di nastratura superiore può essere privo dei nastri di trascinamento, che sono previsti solo inferiormente alle scatole. In tal caso, il sistema di supporto dell'unità nastrante presenta solamente due serie di rullini folli 50, allineati longitudinalmente in due schiere ai due lati della testa nastrante, ed un gruppo di rullini 51 affiancati trasversalmente nella parte anteriore (ossia di ingresso della scatola) del supporto.
Da quanto sopra risulta evidente il raggiungimento degli scopi prefissati.
La struttura di macchina è molto semplice nella sua costruzione e nel suo montaggio, in quanto tutti gli elementi componenti - salvo il telaio di base formato dalle traverse 5, 6, 7 ed 8 e le relative piastre di ancoraggio 9, - sono fissati l'uno sull'altro tramite mezzi facilmente smontabili. Lo stesso telaio di base ha dimensioni contenute in altezza, come detto, per cui può essere imballato con gli altri elementi in un volume complessivo relativamente ridotto. Questo fa sì che la struttura di macchina può essere consegnata all'acquirente in forma di "kit di montaggio", con evidenti vantaggi dal punto di vista dei costi della macchina stessa e dei costi di trasporto.
La struttura di macchina si presta ad una più semplice e rapida manutenzione e/o registrazione, in particolare in quanto i gruppi di nastratura possono essere smontati con una tale facilità da rendere agevole il loro smontaggio anche per una semplice operazione di pulizia e/o di cambio del nastro adesivo d'imballaggio.
La struttura di macchina si presta anche ad una più semplice e rapida manutenzione anche nel caso di sostituzione degli elementi componenti danneggiati, usurati o guasti, senza richiedere l'intervento di tecnici specializzati, in quanto gli elementi da sostituire possono essere forniti dal produttore come se fossero degli accessori e possono essere montati nella struttura di macchina dagli stessi operatori che la utilizzano.
S'intende comunque che l'invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.
In particolare, gli insegnamenti qui offerti ricomprendono anche il caso di una macchina semplificata in cui sia prevista unicamente una testa di nastratura superiore, quella inferiore essendo opzionale ed installabile anche in un secondo momento. Così pure, come accennato, il sistema di trascinamento delle scatole può essere previsto solo inferiormente e non nella parte superiore della macchina; per basse produttività o scatole di piccole dimensioni, le cinghie di trascinamento motorizzate possono addirittura essere evitate, affidando il movimento di avanzamento delle scatole all'intervento manuale dell'operatore.
E' inteso, infine, che entrambi i supporti delle teste di nastratura sono regolabili lungo il telaio della macchina: evidentemente, quello inferiore viene regolato inizialmente (per adeguarlo all'altezza della linea di trasporto in cui è integrato, oppure alla statura del'operatore), mentre quello superiore ogni volta che vi sia una variazione in altezza del formato delle scatole da chiudere.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina nastratrice, per la nastratura di scatole d'imballaggio con nastro autoadesivo, del tipo comprendente una struttura orizzontale con funzione di piano di scorrimento delle scatole da imballare sostenuto da un telaio di appoggio al suolo, nonché una coppia di gruppi di nastratura superiore (NS) ed inferiore (NI) regolabili, almeno quello superiore regolabile in altezza sul telaio di appoggio, caratterizzata da ciò che la ossatura principale di detto telaio è costituita, da un lato, da un telaio di base rigido, orizzontale, costituito da quattro traverse (5, 6, 7 ed 8) reciprocamente unite a staffe (9) di ancoraggio e, d'altro lato, da quattro montanti (1, 2, 3, 4) verticali, fissati a dette staffe (9) tramite mezzi di fissaggio svincolabili (9'), e da ulteriori elementi componenti della macchina sono collegati reciprocamente e/o a detta ossatura principale della macchina tramite mezzi di fissaggio svincolabili, e da ciò che detti gruppi di nastratura superiore (NS) ed inferiore (NI) poggiano su guide di supporto (11, Ila, 12, 12a), impegnabili su detti quattro montanti (1, 2, 3, 4), mediante una coppia di alberi di supporto (16, 16’), paralleli e trasversali alla direzione di nastratura, inseribili dall’alto in opportune sedi (21) solidali a dette guide di supporto (11, Ila, 12, 12a).
  2. 2) Macchina nastratrice come in 1, caratterizzata da ciò che detti quattro montanti (1, 2, 3 e 4) e dette quattro traverse orizzontali (5, 6, 7 ed 8) sono costituiti ciascuno da uno spezzone di profilato tubolare.
  3. 3) Macchina nastratrice come in 1 o 2, caratterizzata da ciò che ciascuno di detti ulteriori elementi componenti della macchina sono fissati in modo da costituire anche elementi di irrigidimento della ossatura principale della macchina.
  4. 4) Macchina nastratrice come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui almeno dette guide di supporto (12, 12a) del gruppo di nastratura superiore (NS) sono vincolabili a detti montanti (1, 2, 3, 4) in posizione regolabile in altezza.
  5. 5) Macchina nastratrice come in 4, caratterizzata da ciò che detti montanti (1, 2, 3, 4) presentano, dal lato di impegno di dette guide di supporto (12, 12a), una pluralità di intagli paralleli equidistanziati (10) in cui sono inseribili mezzi a linguetta di dette guide di supporto per conseguirne la regolazione in altezza.
  6. 6) Macchina nastratrice come in 4, caratterizzata da ciò che adiacente e parallela a ciascuno di detti montanti (1, 2, 3, 4) è predisposta una barra filettata (44), girevole ma non scorrevole in altezza, sulla quale è impegnato un blocchetto (45) formante chiocciola, scorrevole ma non girevole rispetto a detta barra filettata (44), detto blocchetto (45) essendo dotato di mezzi di aggancio, ciascuna coppia di detti blocchetti (45) associata a due montanti (1, 2, 3, 4) su uno stesso lato della macchina supportando una di dette guide di supporto (12, 12a) del gruppo di nastratura superiore (NS).
  7. 7) Macchina nastratrice come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui una coppia di guide di supporto (12, 12a) per detto gruppo di nastratura superiore (NS) è costituita da una struttura a parallelogramma articolato (22, 23, 24) oscillante in un piano verticale, dette sedi (21) degli alberi di supporto (16, 16') essendo oscillanti, solidalmente a detto parallelogramma articolato, tra una posizione inferiore di riposo ed una posizione superiore di sollecitazione.
  8. 8) Macchina nastratrice come in 7, in cui struttura a parallelogramma articolato (22, 23, 24) comprende mezzi elastici richiamo atti a sospingere detti sedi (21) degli alberi di supporto (16, 16') in detta posizione di riposo.
  9. 9) Macchina nastratrice come in 7 o 8, in cui dette sedi (21) presentano mezzi di bloccaggio (21a) di detti alberi di supporto (16, 16').
  10. 10) Macchina nastratrice come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto gruppo di nastratura inferiore (NI) montato rovesciato e speculare rispetto a quello superiore (NS), anch'esso montato mediante rispettivi alberi di supporto (15, 15') in guide di supporto inferiori (11, Ila) impegnabili su detti montanti (1, 2, 3, 4).
  11. 11) Macchina nastratrice come in 10, caratterizzata da ciò che dette guide di supporto (11, Ila; 12, 12a) sono dotate, per il sostegno delle estremità degli alberi (15, 15'; 16, 16') di sedi (21) a semplice incastro.
  12. 12) Macchina nastratrice come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata da ciò che il gruppo di nastratura comporta un'unità di nastratura provvista di un dispositivo portabobina (28) montato oscillante attorno ad un asse parallelo o coincidente con uno di detti alberi di supporto (15, 15', 16, 16'), tra una posizione di lavoro e una posizione di manutenzione, essendo tenuto nell'una o nell'altra posizione da almeno un braccio basculante (30) avente funzione di puntone.
  13. 13) Macchina nastratrice come in 12, caratterizzata da ciò che detto braccio (30) è montato con un suo estremo oscillante attorno ad un perno fisso (32) e presenta, nella porzione di estremità distale, un'asola allungata (33), conformata essenzialmente ad U, nell'uno o nell'altro dei suoi rami essendo atta ad impegnarsi una spina (34) di arresto, solidale a detto dispositivo portabobina oscillante.
  14. 14) Macchina nastratrice come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata da ciò che comprende inoltre pannelli laterali (13, 14) di protezione, comprendenti ciascuno almeno una cornice rigida, dalla quale aggettano mezzi di ancoraggio (13', 14'), in forma di spine o bulloni, con funzione di ancoraggio svincolabile dei pannelli (13, 14) sui montanti (1, 2, 3 e 4).
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