ITMI20060315U1 - Portarotili per confezioni chirurguche e relativa sigillatrice odontoiatrica - Google Patents

Portarotili per confezioni chirurguche e relativa sigillatrice odontoiatrica Download PDF

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ITMI20060315U1
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Paolo Malpassi
Daniele Ongaro
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Euronda S P A
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
    • B65H35/00Delivering articles from cutting or line-perforating machines; Article or web delivery apparatus incorporating cutting or line-perforating devices, e.g. adhesive tape dispensers
    • B65H35/0006Article or web delivery apparatus incorporating cutting or line-perforating devices
    • B65H35/002Hand-held or table apparatus
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C19/00Dental auxiliary appliances
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Description

Descrizione del modello d'utilità avente per titolo:
"PORTAROTOLI PER CONFEZIONI CHIRURGICHE E RELATIVA SIGILLATRICE ODONTOIATRICA”
Il presente modello riguarda un portarotoli per confezioni chirurgiche da sigillare e/o sterilizzare e la relativa sigillatrice per impiego odontoiatrico.
Come noto, nel campo odontoiatrico esiste la necessità di proteggere nel tempo, dalla contaminazione ambientale, gli strumenti dentistici sterilizzati. A tale scopo, si fa impiego di confezioni chirurgiche di materiale plastico, nelle quali si può inserire l'utensile o lo strumento dentistico sterilizzato, o ancora da sterilizzare, che vengono poi chiuse ermeticamente tramite apparecchiature sigillatrici.
Le sigillatrici per uso ambulatoriale sono generalmente apparecchiature di dimensioni modeste (per esempio 450 x 200 mm) che comprendono una barra saldante, alimentata con energia elettrica, destinata a sigillare a caldo i lembi terminali della confezione plastica.
Le confezioni possono essere fom ite in nastri tubolari piatti (per esempio composti da un foglio cartaceo di base accoppiato ad una pellicola plastica trasparente) avvolti in rotoli o bobine di varie larghezze (da 50 mm fino a 300 mm).
I rotoli di confezioni sono poi supportati, liberamente girevoli ed in posizione adeguata, da portarotoli che assumono diverse configurazioni. Secondo la tecnica nota, i portarotoli sono forniti tipicamente in una delle seguenti configurazioni: posteriore, superiore e per applicazione murale.
Il portarotoli posteriore è un supporto integrato posteriormente alla sigillatrice, che sostiene i rotoli di confezioni ad un’altezza adeguata, rispetto ad un piano di appoggio, a consentirne la libera rotazione: il nastro di confezioni si distende, su un percorso sostanzialmente orizzontale, dal rotolo ad una feritoia di introduzione nella sigillatrice. Questo portarotoli è applicato posteriormente alla sigillatrice, quindi occupa poco spazio in senso verticale, anche se richiede normalmente un'ampia profondità del piano di appoggio.
Il portarotoli superiore, per converso, è un supporto che si estende dalla base dell'apparecchiatura verso l'alto, così da sostenere i rotoli al di sopra della sigillatrice: esso offre quindi un ingombro significativo in senso verticale, ma non influenza l'ingombro in profondità dell'apparecchiatura.
Infine, il portarotoli per applicazione murale è normalmente una semplice barra di supporto, provvista di opportune staffe attraverso le quali può essere fissato al muro o ad un'altra mensola in prossimità della sigillatrice.
Tradizionalmente, l'utente acquista il modello di supporto desiderato, in base alle proprie preferenze o esigenze di installa2ione, e quindi deve scegliere una delle tre versioni appena descritte .
La Richiedente ha tuttavia riscontrato che non sempre l'utente (tipicamente un dentista di uno studio odontoiatrico) gradisce dovere effettuare una scelta definitiva all’acquisto (per esempio perché non ha ancora le idee chiare in proposito), oppure si trova nella necessità di modificare successivamente la versione (per esempio deve passare da portarotolì superiore a portarotoli posteriore) perché ha cambiato arredi o localizzazione della sigillatrice .
Peraltro, va comunque notato che, a prescindere dagli ingombri tipici dì queste versioni, l'utente può manifestare una propria preferenza anche per lo specifico posizionamento della bobina, sollevata o allo stesso livello del piano di lavoro, per via del diverso percorso che segue il nastro di confezioni verso la sigillatrice ,· infatti, a seconda del tipo di lavoro o di rotolo, l'utente può preferire un nastro che, sopraggiungendo verso la feritoia di introduzione nella sigillatrice, discende dall'alto o si distende orizzontalmente.
Allo stato attuale, se l'utente ha necessità di cambiare la configurazione ha solo la possibilità dì acquistare una nuova apparecchiatura; solo nei rari casi in cui sìa disponibile un supporto separato, abbinabile alla sigillatrice, egli può decidere di acquistare un diverso tipo di supporto solo in un secondo tempo, quando si manifesti la nuova esigenza; tuttavia questa scelta comporta dei costi aggiuntivi e soprattutto non assicura all'utente che nel tempo possa reperire ancora sul mercato la versione di portarotoli adatta alla sua sigillatrice.
Peraltro, non trattandosi di prodotti di largo consumo, l'approvvigionamento di questi dispositivi implica alcuni giorni di attesa e quindi richiede all'utente una certa programmazione per non trovarsi improvvisamente impossibilitato a sigillare adeguatamente le confezioni.
Come alternativa, solo nel caso in cui siano disponìbili diversi portarotoli per la stessa unità sigillatrice, l'utente può acquistare tutti i diversi supporti, per poterli impiegare a seconda delle necessità: evidentemente ciò comporta una spesa significativa poco tollerabile.
Infine, va rilevato che non è possibile - con i portarotoli di tecnica nota - rendere disponibili all'utente molteplici rotoli oppure rotoli di dimensioni diverse allo stesso tempo al di là della capienza nel senso della larghezza del portarotoli.
Scopo del presente modello è dunque quello di offrire un portarotoli e relativa sigillatrice che siano più flessibili, consentendo all'utente di scegliere, in qualsiasi momento, l'assetto desiderato del rotolo, senza obbligarlo ad acquistare diversi accessori ìndipendenti.
Ulteriore scopo del modello è quello di fornire un tale sistema in cui siano ulteriormente ampliate le possibilità di supporto dei rotoli, anche in termini di tipologia, dimensioni e numero degli stessi.
Tale scopo viene conseguito tramite un portarotoli e relati' va sigillatrice come descritti nei loro tratti essenziali nelle allegate rivendicazioni principali.
Altri aspetti inventivi del trovato sono descritti nelle rivendicazioni subordinate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del sistema secondo il modello risulteranno comunque meglio evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, data a titolo di esempio ed illustrata nei disegni annessi, nei quali:
fig. 1 è una vista in prospettiva anteriore dell'apparecchiatura secondo il modello provvista di due rotoli;
fig. 2 è una vista in prospettiva laterale posteriore dell'apparecchiatura secondo il modello;
fig. 3 è una vista in alzato laterale dell'apparecchiatura secondo il modello con un rotolo in posizione abbassata;
fig. 4 è una vista in alzato laterale dell'apparecchiatura secondo il modello con due rotoli;
fig. 5 è una vista in prospettiva laterale anteriore del solo supporto secondo il modello;
fig. 6 è una vista in alzato laterale del supporto di fig.
5;
figg. 6A e 6B sono viste interrotte in sezione, rispettivamente secondo le linee A-A e B-B di fig. 6;
fig. 7A è una vista in prospettiva dal basso in esploso del sistema del modello; e
fig. 7B è una vista in pianta dal basso del sistema del modello con una piastra di copertura asportata.
In fig . 1 è rappresentata un'apparecchiatura sìgillatrice che comprende un'unità sìgillatrice 1 ed un relativo portarotoli 2 .
L'unità sìgillatrice, in modo di per sé noto, presenta un corpo di carrozzeria 10 dotato di una feritoia orizzontale posteriore 11 ed una feritoia anteriore 12 che danno accesso ad un vano interno provvisto di una barra di saldatura ed una lama di taglio (non visibili).
L'unità è inoltre provvista di opportune leve di azionamento, l'una disposta sul lato anteriore e prevista per abbassare la lama di saldatura sulle confezioni e l'altra, aggettante dal lato posteriore, destinata a scorrere orizzontalmente per eseguire un taglio sulle confezioni.
Nel funzionamento è previsto che un nastro di confezioni chirurgiche, proveniente da un rispettivo rotolo, passi nella zona dì intervento della barra di saldatura, entrando dalla feritoia posteriore 11 ed uscendo in avanti attraverso la feritoia anteriore 12. L'operatore può così manipolare le confezioni man mano che gli si presentano dinnanzi, per inserirvi i varie strumenti/dispositivi da sterilizzate e poi sigillare i lembi aperti delle confezioni con la barra di saldatura.
A tale scopo, all'ingresso della feritoia anteriore 12 è previsto inoltre un piano di lavoro a sbalzo 13.
Al di sopra della barra di saldatura è inoltre previsto un coperchio 14, che protegge la barra da contatti accidentali con le mani dell'utente e si raccorda armoniosamente con la rimanente porzione di carrozzeria 10.
Al termine dell'operazione di saldatura, tramite la leva posteriore si fa scorrere la taglierina attraverso il nastro di confezioni, così da separare la confezione sigillata dalla rimanente porzione di nastro.
Come visibile in fig. 2, nella parte posteriore dell'unità 1 è disposto anche un interruttore di accensione/spegnìmento I ed una presa P per la connessione all'alimentazione elettrica.
Dal lato posteriore, inoltre, secondo il modello si diparte una coppia di gambe di connessione 20a, 20b che fanno parte di un basamento 21 del portarotoli 2.
Le due gambe 20a e 20b si compongono di anime di supporto, in forma di staffe 20a' e 20b', sulle quali sono applicate carenature di raccordo con il basamento 21. Le staffe 20a' e 20b' sono fissate al basamento inferiore dell'unità 1 (figg. 7A e 7B) - per esempio tramite viti a brugola - e presentano asole in cui sono scorrevoli e bloccabili altri elementi di fissaggio del basamento 21, quali viti prigioniere con relativi dadi. In questo modo, il basamento 21 e tutto il portarotoli può essere regolato in posizione rispetto all'unità di sigillatura 1, disponendolo posterior mente alla distanza desiderata. Peraltro, grazie a questa costruzione, il portarotoli può essere rimosso completamente dalla relativa sigillatrice 1 ed utilizzato come dispositivo autonomo, per esempio abbinandolo ad una taglierina per produrre semplicemente delle confezioni singole da un rotolo di confezioni in nastro.
Le staffe di anima 20a' e 20b', preferibilmente di materiale metallico, sono configurate in modo da rimanere incluse nello spessore del basamento 21 e della carenatura delle relative gambe 20a e 20b. Inferiormente al basamento 21 è prevista poi una piastra di copertura che chiude e nasconde al suo interno la parte sottostante del basamento 21 e delle staffe di anima 20a' e 20b'.
Dal basamento 21 si prolungano verso l'alto, con una certa inclinazione verso il lato anteriore dell'unità 1, due montanti 22a e 22b. I due montanti sono vantaggiosamente identici e quindi nel seguito, per comodità, si farà principalmente riferimento a uno solo dei due.
Il montante 22a (figg.6-6B) comporta una porzione di radice 22a', destinata ad impegnarsi ad incastro con una corrispondente sede 21' del basamento 21, ed un corpo principale avente una sezione trasversale sostanzialmente a C (si veda fig. 6B). Il tratto principale 22a" della sezione a C presenta una superficie esterna liscia, leggermente bombata, che costituisce la superficie dorsale di finitura con la quale il montate appare all'utente. I due tratti laterali minori 22a'" sono tra loro paralleli e configurati in modo da definire una guida o rotaia di scorrimento per una corrispondente coppia di pattini di scorrimento 24a di un braccio di prolunga 23a.
In particolare, i tratti di guida 22a'" definiscono una scanalatura longitudinale, nella quale i pattini di scorrimento 24a possono essere alloggiati di precisione, in modo da ridurre al minimo i giochi, rendere solido l'accoppiamento anche trasversale e impedire che il braccio di prolunga 23a possa sfilarsi trasversalmente dal montante 22a.
Un analogo braccio di prolunga 23b è impegnato scorrevole anche sull'altro montante 22b.
Come ben apprezzabile in fig. 5 e fìg. 6B, il braccio di prolunga 23a presenta un profilo in sezione a C, che corrisponde e si sposa con il profilo interno ventrale del montante 22a, cosi da stabilire un accoppiamento di scorrimento reciproco preciso e stabile.
I bordi laterali del braccio di prolunga terminano con listarelle longitudinali 25a, appartenenti ad uno stesso piano e destinate a scorrere in battuta sul bordo dei tratti di guida 22a del montante.
La coppia di pattini 24a, che si impegnano con le guide 22a'", sono preferibilmente una porzione di prolungamento di tali listareIle 25, che si ripiegano all'interno delle scanalature di guida 22a'" del montante, così da agganciare i bracci di prolunga ai rispettivi montanti, senza che vi possa essere un disaccoppiamento in senso trasversale.
L'accoppiamento reciproco può dunque avvenire solo inserendo a scorrimento il braccio nel suo montante.
Secondo il modello, inoltre, sulla parete sottile dei bracci di prolunga - in particolare nella sona centrale del profilo a C -è prevista una linguetta flessibile 26, terminante con un bottone di impegno 27. La linguetta flessibile 26 è ricavata praticando un intaglio ad U sulla parete dei bracci dì prolunga 23a e 23b. Il bottone di impegno 27 è preferibilmente circolare, ma può avere una qualsiasi altra forma.
Concordemente, sulla parete sottile di ciascun montante sono previsti due fori 28, allineati in corrispondenza dell'asse di scorrimento del bottone 27. I fori 28 sono di dimensioni tali da accogliere di precisione il bottone 27, il quale è spinto ad impegnarsi nei fori 28 sotto la spinta elastica della linguetta 26.
L'impegno del bottone 27 in uno dei fori 28 consolida in senso longitudinale il braccio di prolunga con il rispettivo montante, impedendo cosi un reciproco scorrimento. Per converso, tramite una leggera pressione sul bottone 27, tramite il dito di una mano, è possibile spingere indietro il bottone 27, facendo flettere la linguetta 26 e disimpegnandolo dal rispettivo foro 28: in questo modo si ristabilisce una libertà di scorrimento del braccio di prolunga sul rispettivo montante, per modificarne la posizione relativa.
Secondo il modello sono preferibilmente previsti due fori 28, uno inferiore ed uno superiore in corrispondenza del fondo corsa rispettivamente inferiore e superiore del braccio sul suo montante .
Infine, ciascuno dei bracci di prolunga 23a e 23b presenta, sul lato ventrale interno, una serie di tasche 30 identiche tra loro e disposte a livelli diversi, per esempio tre tasche distanziate in senso verticale di circa 100 mm.
Questa tasche 30 sono definite da nervature sottili 30a, opportunamente dislocate, e sono preferibilmente inclinate verso il basso in direzione anteriore. Esse presentano una larghezza di mensola - ossia nel senso trasversale al braccio di prolunga -adeguata a sostenere le estremità di un'asta o rocchetto di sostegno (non visibile) sul quale vengono supportate bobine o rotoli di nastri di confezioni B.
Per poter inserire ed appoggiare agevolmente le estremità del rocchetto di sostegno dei rotoli, le tasche 30 sono aperte in direzione posteriore: la loro inclinazione in avanti, impedisce tuttavia che il rocchetto di sostegno del rotolo possa fuoriuscirne accidentalmente, poiché il peso dei rotoli B tende a mantenere l'impegno del rocchetto nelle tasche.
Dato che ciascun braccio di prolunga presenta una pluralità di tasche, nella fattispecie tre tasche 30, quando si trova nella posizione completamente estesa (fig. 4) è possibile ospitare sul portarotoli più di un rotolo alla volta, per esempio due rotoli grandi oppure tre rotoli piccoli (non illustrato).
Poiché la configurazione con due rotoli sovrapposti (come in fìg. 4) può risultare particolarmente vantaggiosa, l'estensione dei bracci di prolunga e dei montanti, nonché la disposizione delle tasche 30 è preferibilmente tale che vi sia sufficiente spazio per ospitarle entrambe: per esempio la tasca inferiore è ad un'altezza di circa 170 mm mentre la tasca di sommità è ad un'altezza di circa 370 mm rispetto al basamento.
In fig. 3 è illustrata invece l'apparecchiatura secondo il modello con i bracci di prolunga completamente abbassati, sui quali è installato un unico rotolo B.
Il portarotoli secondo il modello può essere fabbricato con qualsiasi materiale adatto, ma preferibilmente è stampato, nei suoi singoli componenti, di materiale plastico, quale ad esempio nylon caricato vetro.
Con il sistema secondo il modello si conseguono perfettamente gli scopi esposti nelle premesse.
In particolare, il portarotoli secondo il modello, quando applicato all'unità di sigillatura, consente di ospitare indifferentemente un rotolo in posizione posteriore o in posizione superiore, assecondando le preferenze dell'utente, senza richiedere l'acquisto di accessori distinti. Peraltro, quando i bracci di prolunga vengono completamente abbassati, per ospitare un rotolo nella posizione posteriore, vantaggiosamente l'ingombro in senso verticale rimane estremamente contenuto.
Inoltre, grazie alla configurazione del portarotoli secondo il modello comprendente due supporti laterali contrapposti estensibili, protesi in avanti e provvisti di una pluralità di tasche di alloggiamento - si possono installare contemporaneamente almeno due bobine, occupando un'area in senso orizzontale e verticale equivalente a quella occupata da un portarotoli di tecnica nota dotato di un unico rotolo. Per esempio, la disposizione e la dimensione delle gambe di connessione 20a, 20b e del basamento 21 è tale che l'ingombro complessivo massimo del portarotoli è contenuto nelle dimensioni laterali dell'unità 1, si estende posteriormente per una profondità di circa 180 mm ed in altezza di circa 470 mm.
Ancora, la struttura composta dal basamento e dai due montanti, reciprocamente accoppiati ad incastro, nonché dei bracci di prolunga inseriti in modo scorrevole sui rispettivi montanti, non richiede particolari mezzi di fissaggio o dispositivi aggiuntivi né per l'assemblaggio né per il funzionamento, a beneficio dell'economia complessiva del sistema e della facilità di impiego.
Infine, la presenza delle staffe di connessione 20a' e 20b' rende regolabile il portarotoli sull'unità di sigillatura ed addirittura lo rende svincolabile da essa, per poter costituire un supporto autonomo accoppiabile ad altri dispositivi, quali per esempio una taglierina.
S'intende comunque che la protezione del modello descritto sopra non è limitata alla particolare configurazione illustrata, ma si estende ad ogni altra variante costruttiva che consegue pari utilità.
Ad esempio, la conformazione dei supporti e delle tasche può anche variare, rispetto a quella esemplificativamente descritta ed illustrata nei disegni.
Infine, non si esclude che, tramite un'opportuna scelta dei materiali, sia possibile realizzare un portarotoli provvisto di un solo montante di supporto: in tal caso il rocchetto del rotolo verrebbe montato a sbalzo nella corrispondente sede del montante.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Portarotoli per confezioni chirurgiche in nastro, in particolare per uso odontoiatrico, del tipo comportante un basamento ed un supporto per uno o più rotoli di confezioni in nastro, caratterizzato da ciò che detto supporto è in forma di una o una coppia di piantane che si protendono sostanzialmente verticalmente e presentano una o più sedi di alloggiamento di estremità di rocchetti di detti rotoli disponibili ad altezze differenti su dette piantane .
  2. 2) Portarotoli come in 1), in cui dette piantane presentano almeno una porzione estensìbile e almeno una di dette sedi di alloggiamento è disposta sulla porzione estensibile.
  3. 3) Portarotoli come in 2), in cui dette piantane comportano un montante (22a, 22b) fìsso ad un basamento (21) ed un braccio dì prolunga (23a, 23b) scorrevole rispetto al montante e bloccabile in almeno due posizioni prestabilite.
  4. 4) Portarotoli come in 3), in cui detto braccio di prolunga (23a, 23b) presenta mezzi elastici (26, 27) impegnabilì a scatto con almeno due sedi di riscontro (28) di detto montante (22a, 22b) tramite il quale impegno vengono determinate dette posizioni prestabilite .
  5. 5) Portarotoli come in 4), in cui detti mezzi elastici (26, 27) sono disimpegnabili a pressione da dette sedi dì riscontro (28).
  6. 6) Portarotolì come in 4 o 5), in cui dette sedi di riscontro (28) sono allineate lungo l'asse di scorrimento di detto braccio di prolunga (23a, 23b) rispetto al montante (22a, 22b).
  7. 7) Portarotolì come in 4), 5) o 6), in cui detti mezzi elastici (26, 27) presentano un bottone (27) in rilievo e dette sedi di riscontro sono fori (28) praticati nel montante (22a, 22b) in cui detto bottone (27) è atto ad inserirsi di precisione.
  8. 8) Portarotolì come in 7), in cui detti mezzi elastici sono in forma di una linguetta flessibile (26) ricavata in una parete dì detto braccio di prolunga (23a, 23b).
  9. 9) Portarotolì come in una qualsiasi delle rivendicazioni 3) a 8), in cui detti montanti (22) e detti bracci di prolunga (23) presentano un profilo in sezione genericamente a C, i due profili accoppiandosi uno nell'altro per stabilire una guida di scorrimento .
  10. 10) Portarotolì come in 9), in cui detto profilo a C dei montanti (22a, 22b) presenta inoltre una coppia di scanalature laterali longitudinali di guida (22a'", 22b'") in cui sono scorrevoli una coppia di pattini (24a, 24b) previsti lungo il margine laterale del profilo a C dei bracci di prolunga (23a, 23b).
  11. 11) Portarotolì come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette sedi di alloggiamento dei rotoli sono in forma di tasche (30) definite da pareti sottili disposte sul lato interno ventrale di dette piantane, le tasche essendo aperte verso il lato posteriore ed inclinate in basso verso il lato anteriore.
  12. 12) Portarotoli come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette sedi di alloggiamento (30) sono almeno due .
  13. 13) Portarotoli come in una qualsiasi delle rivendicazioni 3) a 12), in cui detto basamento (21), detti montanti (22a, 22b) e detti bracci di prolunga (23a, 23b) sono stampati di materiale plastico e sono assemblati tra loro ad incastro.
  14. 14) Sigillatrice per confezioni asettiche per impiego odontoiatrico, del tipo comportante un portarotoli (2) integrato ad un'unità di sigillatura (1), caratterizzata da ciò che detto portarotoli è come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
  15. 15) Sigillatrice come in 14), in cui le piantane di detto portarotoli si protendono verticalmente inclinate verso l'unità di sigillatura (1).
  16. 16) Sigillatrice come in 14) o 15), in cui detto portarotoli presenta un basamento (21) consolidabile con detta unità di sigillatura (1) tramite gambe di connessione (20a, 20b) accoppiabili posteriormente in modo regolabile in detta unità di sigillatura (1)
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