ITMI20090999A1 - Apparecchiatura per la manipolazione di lastre. - Google Patents

Apparecchiatura per la manipolazione di lastre. Download PDF

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ITMI20090999A1
ITMI20090999A1 IT000999A ITMI20090999A ITMI20090999A1 IT MI20090999 A1 ITMI20090999 A1 IT MI20090999A1 IT 000999 A IT000999 A IT 000999A IT MI20090999 A ITMI20090999 A IT MI20090999A IT MI20090999 A1 ITMI20090999 A1 IT MI20090999A1
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IT
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handling
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IT000999A
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Matteo Aldegheri
Marco Mistrello
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Mistrello S R L Off
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Description

Titolo: “Apparecchiatura per la manipolazione di lastreâ€
La presente invenzione si riferisce ad un’apparecchiatura per la manipolazione di lastre, preferibilmente lastre di vetro piane di grandi dimensioni in accordo con il preambolo della rivendicazione 1.
Apparecchiature del tipo sopra considerato sono impiegate all’interno di impianti industriali per manipolare le lastre di vetro, ad esempio per trasportare le lastre da zone di immagazzinaggio verso stazioni di taglio e/o prelevare le lastre tagliate dalle stazioni di taglio al fine di trasportarle in zone di stoccaggio.
Le lastre di vetro sono generalmente prodotte in dimensioni standard di 6000x3210 mm con spessori compresi tra 2 e 22 mm e sono organizzate in pacchi di lastre e stoccate di taglio su cavalletti o classificatori leggermente inclinati rispetto alla verticale.
In ciascun pacco à ̈ individuabile almeno una prima lastra accessibile frontalmente ed atta ad essere prelevata dall’apparecchiatura per la manipolazione di lastre.
Nell’ambito dello stoccaggio delle lastre à ̈ noto interporre uno o più distanziatori atti a distanziare e separare due lastre o, in alternativa, inserire tali distanziatori per separare due pacchi di lastre di vetro tra loro. I distanziatori sono associati alle lastre mediante adesivi e simili o in modo da realizzare un accoppiamento di forma con il bordo delle lastre di vetro stesse. In ogni caso occorre assicurare la possibilità di rimuovere in modo agevole i distanziatori dalle lastre. Infatti, ogniqualvolta occorre manipolare una lastra di vetro, si presenta l’esigenza di rimuovere gli eventuali distanziatori ad essa associati. La presenza dei distanziatori ostacola pertanto le operazioni di manipolazione delle lastre di vetro.
Sono note apparecchiature per la movimentazione di lastre dotate di mezzi di rimozione di distanziatori.
Così ad esempio, US 5,256,030 descrive un’apparecchiatura per la manipolazione di lastre comprendente un telaio reticolare sul quale sono montate ventose atte ad impegnare e trattenere in modo rimovibile una lastra. Tali ventose sono atte ad individuare una superficie di presa.
L’apparecchiatura à ̈ altresì dotata di mezzi di rimozione fissati superiormente all’intelaiatura ed atti ad agire sulla lastra per rimuovere uno o più distanziatori dalla superficie della lastra stessa.
Ciascun mezzo di rimozione comprende un avvolgimento elettromagnetico e presenta una faccia piana in corrispondenza dell’estremità terminale del mezzo di rimozione. Il mezzo di rimozione à ̈ supportato da un cilindretto movimentabile lungo una direzione perpendicolare rispetto alla superficie di presa ed à ̈ supportato da un pistone montato sul telaio atto ad avanzare e retrarre il cilindretto stesso cosicché il mezzo di rimozione agisca sul distanziatore per rimuoverlo.
Sebbene tale apparecchiatura preveda la possibilità di rimuovere distanziatori presenti su una lastra, l’apparecchiatura ha tuttavia il difetto di rimuovere tali distanziatori solo se fissati alla lastra in posizioni predefinite. Nel caso in cui sia utilizzato un diverso tipo di distanziatore con posizione non nota sulla lastra, i mezzi di rimozione dei distanziatori risultano essere del tutto inefficaci.
L’apparecchiatura secondo la tecnica nota presenta pertanto una scarsa adattabilità delle diverse possibili situazioni di stoccaggio delle lastre di vetro in pacchi, che possono prevedere ad esempio distanziatori in cartone allungati disposti verticalmente con posizione non sempre conoscibile a priori.
Da quanto sopra esposto, emerge l’esigenza di disporre di un’apparecchiatura per la manipolazione di lastre in grado di rimuovere, in modo rapido ed agevole, distanziatori fissati alla lastra in una qualsiasi posizione della stessa.
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di provvedere un’apparecchiatura per la manipolazione di lastre avente caratteristiche strutturali e funzionali tali da soddisfare le suddette esigenze e da ovviare nel contempo agli inconvenienti di cui si à ̈ detto con riferimento alla tecnica nota.
Tale scopo à ̈ raggiunto da un’apparecchiatura per la manipolazione di lastre in accordo con la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi dell’apparecchiatura per la manipolazione di lastre secondo la presente invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista frontale di una configurazione dell’apparecchiatura in accordo con la presente invenzione in cui i mezzi di rimozione sono disposti nella posizione di riposo,
- la figura 2 rappresenta una vista frontale di una configurazione dell’apparecchiatura in accordo con la presente invenzione in cui i mezzi di rimozione sono disposti nella posizione operativa,
- le figure 3 e 4 rappresentano una vista frontale di un montante dell’apparecchiatura rispettivamente di figura 1 e 2,
- la figura 5 rappresenta una vista frontale dell’apparecchiatura di figura 1 intercalata con un tavolo basculante,
- la figura 6 rappresenta una vista laterale di una configurazione dell’apparecchiatura in accordo con la presente invenzione in cui i mezzi di rimozione sono in una posizione avanzata e operativa.
Con riferimento alle figure allegate, con 100 à ̈ globalmente indicata un’apparecchiatura per la manipolazione di lastre 3 in accordo con la presente invenzione, preferibilmente lastre di vetro di grandi dimensioni.
Nell’ambito della presente descrizione per “lastra di vetro di grandi dimensioni†si intende una lastra di vetro avente una superficie di almeno 5 m<2>.
Negli esempi illustrati la lastra 3 di vetro si concreta in una lastra piana di vetro avente una superficie di 6000 x 3210 mm con spessore di 15 mm.
Come illustrato nell’esempio di figura 6, le lastre 3 sono stoccate su mezzi di supporto 6, come ad esempio cavalletti 7 o classificatori.
Il cavalletto 7 à ̈ idoneo a supportare una pluralità di lastre di vetro 3 o di pacchi 4 formati da una pluralità di lastre di vetro 3.
Il cavalletto 7 comprende una base di sostegno 8 delle lastre 3 o dei pacchi 4 orientata sostanzialmente parallelamente ad un piano di installazione del cavalletto 7, ed uno schienale 9 orientato sostanzialmente perpendicolarmente alla base di sostegno 8, nel quale à ̈ individuato un lato inclinato di appoggio delle suddette lastre 3 e/o dei pacchi 4.
Nel pacco 4 supportato dal cavalletto 7 risulta individuata una prima lastra 3a posizionata in posizione più esterna rispetto alle altre lastre 3 di vetro. La prima lastra 3a più esterna definisce il lato frontale del pacco 4 ed à ̈ quindi direttamente accessibile dall’apparecchiatura 100 per la manipolazione delle lastre 3 per essere selettivamente prelevata dal pacco 4.
Il prelevamento delle lastre di vetro 3 dal pacco 4 Ã ̈ effettuato scostando la prima lastra 3a dalle restanti lastre 3 del pacco 4.
In una forma di realizzazione, l’apparecchiatura 100 à ̈ del tipo a carroponte. L’apparecchiatura 100 comprende mezzi di estrazione 120 delle lastre 3 atti ad impegnare frontalmente la lastra 3 e mezzi di movimentazione 110.
Preferibilmente, i mezzi di estrazione 120 sono atti ad impegnare frontalmente la prima lastra 3a.
I mezzi di movimentazione 110 supportano i mezzi di estrazione 120 e sono atti a movimentare ed orientare i mezzi di estrazione 120 per determinarne il posizionamento a ridosso del lato frontale della lastra 3 o del pacco 4 di lastre 3.
I mezzi di movimentazione 110 comprendono una traversa di sostegno 112. La traversa di sostegno 112 Ã ̈ scorrevole su rotaie installate in un magazzino. Le rotaie possono essere installate su di un piano di installazione X-Z orizzontale, vale a dire sostanzialmente parallelo al pavimento del magazzino, oppure possono essere rotaie aeree posizionate ad una predeterminata altezza nel magazzino.
La traversa di sostegno 112 Ã ̈ scorrevole lungo una direzione di sviluppo del magazzino, ad esempio una direzione Z-Z parallela al piano di installazione X-Z.
I mezzi di movimentazione 110 comprendono una slitta motorizzata 114 supportata dalla traversa 112.
Come illustrato negli esempi di figura 1,2 e 6, la slitta motorizzata 114 Ã ̈ atta a traslare rispetto la traversa di sostegno 112 lungo una direzione X-X trasversale rispetto alla direzione di sviluppo Z-Z del magazzino. A tale scopo, la slitta motorizzata 114 Ã ̈ movimentata mediante comuni mezzi motori.
In una forma di realizzazione alternativa, illustrata nell’esempio in figura 6, la slitta motorizzata 114 può scorrere direttamente sulle rotaie del magazzino lungo la direzione di sviluppo del magazzino. In tale forma di realizzazione, l’apparecchiatura 100 può non necessitare pertanto della traversa di sostegno 112.
I mezzi di movimentazione 110 comprendono mezzi di rotazione 116 supportati dalla slitta motorizzata 114. I mezzi di rotazione 116 sono atti a ruotare attorno ad un’asse di rotazione Y-Y sostanzialmente perpendicolare rispetto al piano di installazione X-Z. I mezzi di rotazione 116 si concretano ad esempio in una ralla ma possono comprendere anche altri dispositivi di rotazione atti allo scopo.
I mezzi di movimentazione 110 comprendono mezzi di scorrimento 118 supportati dai mezzi di rotazione 116 ed atti alla movimentazione dei mezzi di estrazione 120 lungo una direzione Y-Y perpendicolare al piano di installazione X-Z. In particolare, i mezzi di scorrimento 118 comprendono un sottotelaio 118a con forma ad U rovesciata. Sul sottotelaio 118a può scorrere un ulteriore sottotelaio 118b. In particolare, le porzioni verticali del sottotelaio 118b possono scorrere sulle porzioni verticali del sottotelaio 118a.
In una forma di realizzazione, i mezzi di scorrimento 118 supportano i mezzi di estrazione 120 mediante mezzi di collegamento a cerniera 119 atti a consentire di ruotare i mezzi di estrazione 120 attorno ad un asse di rotazione X-X sostanzialmente perpendicolare a detto asse di rotazione Y-Y e, nel contempo di basculare, ossia di variare l’inclinazione dei mezzi di estrazione 120 rispetto alla traversa di sostegno 112.
I mezzi di estrazione 120 delle lastre 3 sono mobili rispetto ai mezzi di supporto 6 e sono atti ad impegnare frontalmente la lastra 3.
I mezzi di estrazione 120 comprendono un’intelaiatura 122 dotata di almeno un montante 124 a cui sono associate ventose 125 per impegnare e trattenere in modo rimovibile una lastra 3.
L’intelaiatura 122 comprende una traversa 123 da cui si estendono una pluralità di montanti 124.
In una forma di realizzazione, i montanti 124 si protendono trasversalmente dalla traversa 123.
Nell’esempio di figura 1,2 e 5, la traversa 123 si estende lungo una direzione orizzontale X-X rispetto al piano di installazione X-Z e i montanti 124 si estendono longitudinalmente lungo una direzione perpendicolare Y-Y dalla traversa 123 verso il piano di installazione X-Z.
Preferibilmente, i montanti 124 e la traversa 123 formano una struttura a pettine, più preferibilmente aperta verso il basso. Questa configurazione permette all’apparecchiatura 100 di cooperare con dispositivi di supporto di tecnica nota che presentano una complementare forma a pettine aperta verso l’alto, come ad esempio il tavolo basculante a pettine indicato con 200 in figura 5. Intersecando il tavolo basculante 200 e l’intelaiatura 122, à ̈ possibile trasferire una lastra di vetro 3 manipolandola sempre dallo stesso lato. Ciò à ̈ particolarmente importante quando si manipolano lastre di vetro basso-emissive su una cui superficie à ̈ depositata una pellicola di uno specifico materiale (tipicamente ossidi di metallo). Per non alterare le caratteristiche di tali lastre à ̈ bene manipolarle pertanto sempre dal lato opposto al lato in cui à ̈ depositato tale materiale.
Preferibilmente, le ventose 125 sono ventose del tipo ad aspirazione realizzate di per sé secondo note tecniche del settore.
Le ventose 125 sono supportate dai montanti 124.
Giova rilevare che una o più ventose 125 individuano una superficie di presa P. La superficie di presa P à ̈ definibile come la superficie di adesione di una ventosa 125.
La superficie di presa P, nel caso di due o più ventose 125, à ̈ la superficie i cui vertici sono sostanzialmente individuati da una pluralità di ventose 125 disposte più esternamente rispetto altre ventose 125. In particolare, la superficie di presa P à ̈ individuata dall’inviluppo delle ventose 125.
Preferibilmente, le ventose 125 sono posizionate in modo da risultare complanari fra loro, così da individuare, nel loro insieme, la superficie di presa P. La superficie di presa P si estende su un piano X-Y. Preferibilmente, durante le operazioni di manipolazione dell’apparecchiatura 100, la superficie di presa P si estende su un piano X-Y sostanzialmente perpendicolare al piano di installazione X-Z. In tal modo, vantaggiosamente, le lastre 3 sono manipolate di taglio per evitare inflessioni alla lastra 3 stessa dovute al peso proprio.
Nell’esempio di figura 1, la superficie di presa à ̈ indicata dalla linea tratteggiata segnata con la lettera P. In questo esempio, la superficie di presa P à ̈ individuata sostanzialmente da un rettangolo.
Nell’esempio di figura 2, l’apparecchiatura 100 comprende diciotto ventose 125 disposte a matrice di quattro righe orizzontali m1,m2,m3,m4e di cinque colonne verticali n1,n2,n3,n4,n5. Le ventose 125 di ciascuna colonna n1,n2,n3,n4,n5sono supportate da uno stesso montante 124.
Considerando come elementi della matrice le ventose 125, la linea tratteggiata P individua il perimetro della superficie di presa che, nell’esempio di figura 2, à ̈ sostanzialmente esterno alla ventosa 1251,1posizionata nella prima riga m1e nella prima colonna n1, alla ventosa 1251,4posizionata nella prima riga m1e nella quarta colonna n4, alla ventosa 1252,5posizionata nella seconda riga m2e nella quinta colonna n5, alla ventosa 1254,5posizionata nella quarta riga m4e nella quinta colonna n5, e alla ventosa 1254,1posizionata nella quarta riga m4e nella prima colonna n1.
Giova rilevare che ad una delle superfici di maggiore estensione di una lastra 3 può essere associato almeno un distanziatore 5 oppure tra alcune delle lastre 3 che formano il pacco 4 à ̈ possibile che siano interposti uno o più distanziatori 5 atti a distanziare e separare due o più lastre 3, evitando che le stesse risultino perfettamente accostate per tutta la loro superficie principale.
Come illustrato nell’esempio di figura 1 e 2, il distanziatore 5 à ̈ individuabile in una striscia o in un blocchetto di qualsivoglia materiale, generalmente polistirolo o cartone, applicato ad una delle superfici di maggiore estensione della lastra 3. Nell’esempio di figura 1 e 2, il distanziatore 5 si estende sostanzialmente verticalmente rispetto la larghezza della superficie di maggiore estensione della lastra 3.
Una delle superfici del distanziatore 5 Ã ̈ adesiva in modo tale da potersi unire in modo rimovibile alla superficie di una lastra 3. Alternativamente, Ã ̈ possibile unire il distanziatore 5 alla superficie della lastra 3 mediante un biadesivo o predisporre distanziatori opportunamente sagomati per accoppiarsi con accoppiamento di forma con una porzione perimetrale della lastra di vetro 3 a cui devono essere associati.
Allo scopo di rimuovere uno o più distanziatori 5 dalla superficie della lastra 3, l’apparecchiatura 100 à ̈ dotata di mezzi di rimozione 150 atti ad agire sulla lastra 3.
L’apparecchiatura 100 comprende altresì mezzi di azionamento 160 collegati ai mezzi di rimozione 150 per azionare i mezzi di rimozione 150.
Vantaggiosamente, i mezzi di rimozione 150 sono supportati da almeno un montante 124.
Vantaggiosamente, i mezzi di rimozione 150 sono mobili reversibilmente da una posizione di riposo ad una posizione operativa.
Nella posizione di riposo, i mezzi di rimozione 150 sono sostanzialmente in corrispondenza al montante 124.
Nella posizione operativa, i mezzi di rimozione 150 aggettano dal montante 124 in modo tale per cui la proiezione su di un asse trasversale rispetto alla direzione longitudinale Y-Y dei mezzi di rimozione 150 nella posizione di riposo à ̈ minore rispetto la proiezione dei mezzi di rimozione 150 nella posizione operativa.
In tal modo si ottiene che, nella posizione operativa, i mezzi di rimozione 150 raggiungono un punto situato ad una distanza dall’asse del montante 124 maggiore rispetto al punto di massima distanza raggiunta dagli stessi mezzi di rimozione 150 nella posizione di riposo.
Nel seguito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con proiezione dei mezzi di rimozione 10 si intende la proiezione dei mezzi di rimozione 150 rappresentabile su un asse trasversale alla direzione longitudinale Y-Y di estensione del montante 125 a cui i mezzi di rimozione 150 sono associati.
Vantaggiosamente, la proiezione dei mezzi di rimozione 150 nella posizione di riposo à ̈ minore rispetto la proiezione degli stessi mezzi di rimozione 150 nella posizione operativa.
Giova rilevare che i mezzi di rimozione 150, nella posizione di riposo, non risultano di intralcio alle consuete operazioni di manipolazione e/o di presa delle lastre 3 nel magazzino. In particolare, come illustrato in figura 5, i mezzi di rimozione 150 nella posizione di riposo risultano posizionati in corrispondenza dei montanti 124 consentendo al tavolo basculante 200 a forma di pettine di intercalarsi nell’intelaiatura 122 dell’apparecchiatura 100 senza difficoltà.
Un ulteriore vantaggio dell’apparecchiatura 100 à ̈ dato dal fatto che, nella posizione operativa, la proiezione dei mezzi di rimozione 150 su detto asse trasversale à ̈ maggiore rispetto alla proiezione su detto asse trasversale degli stessi mezzi di rimozione 150 nella posizione di riposo consentendo di rimuovere distanziatori 5 fissati alla lastra 3 in una qualsiasi posizione della lastra stessa.
In una forma di realizzazione, nella posizione di riposo, i mezzi di rimozione 150 sono supportati dal montante 124 in posizione arretrata rispetto alla superficie di presa P, così da non sopravanzare la superficie di presa P. In tal modo, vantaggiosamente, i mezzi di rimozione 150 non risultano essere di intralcio alle operazioni di presa delle lastre 3.
In una forma di realizzazione, nella posizione di riposo, i mezzi di rimozione 150 sono posizionati tra il montante 124 e la superficie di presa P.
In una ulteriore forma di realizzazione, nella posizione di riposo, i mezzi di rimozione 150 sono supportati in corrispondenza del lato 124a del montante 124 opposto al lato del montante 124 rivolto verso la superficie di presa P.
In una ulteriore forma di realizzazione, nella posizione di riposo, i mezzi di rimozione 150 sono supportati in corrispondenza del lato del montante 124 rivolto verso la superficie di presa P.
Giova rilevare che, i mezzi di rimozione 150 possono essere disposti su una faccia dell’intelaiatura 122 opposta rispetto a quella che reca le ventose 125 oppure, in una forma di realizzazione alternativa, i mezzi di rimozione 150 possono essere disposti sulla stessa faccia dell’intelaiatura 122 che reca le ventose 125. Si noti ad ogni modo che, potrebbero essere presenti ventose 125 su entrambe le facce dell’intelaiatura 122.
In una forma di realizzazione, nella posizione operativa, i mezzi di rimozione 150 si estendono, nel loro insieme, per una lunghezza sostanzialmente uguale o maggiore alla larghezza della superficie di presa P.
Come illustrato nelle figure allegate, l’apparecchiatura 100 comprende una pluralità di montanti 124 ciascuno atto a supportare almeno un mezzo di rimozione 150.
Nell’esempio particolare di figura 1,2 o 5, l’apparecchiatura 100 comprende cinque montanti 124 in cui ogni montante 124 supporta tre mezzi di rimozione 150 per un totale di quindici mezzi di rimozione 150.
Vantaggiosamente come illustrato in figura 2, i mezzi di rimozione 150, nella posizione operativa, sono estesi, nel loro insieme, per una lunghezza sostanzialmente maggiore o uguale alla larghezza della superficie di presa P. In tal modo, grazie all’apparecchiatura 100 in accordo con l’invenzione, à ̈ possibile rimuovere distanziatori 5 fissati alla lastra 3 in una qualsiasi posizione della lastra stessa.
Vantaggiosamente, il movimento dei mezzi di rimozione 150 tra la posizione di riposo e la posizione operativa comprende una componente di rotazione attorno ad un asse di rotazione Z-Z sostanzialmente perpendicolare alla superficie di presa P. In particolare, il movimento à ̈ costituito da una rotazione attorno all’asse di rotazione Z-Z.
I mezzi di rimozione 150 possono ruotare attorno all’asse Z-Z sia in senso orario che in senso antiorario, sia in modo sincronizzato che alternato. E’ possibile, ad esempio, ruotare solo alcuni mezzi di rimozione 150 mentre altri mezzi di rimozione 150 rimangono fermi.
Preferibilmente, gli assi di rotazione Z-Z di una pluralità di mezzi di rimozione 150 sono allineati parallelamente tra loro.
Preferibilmente, l’asse di rotazione Z-Z di un mezzo di rimozione 150 supportato da un montante 124 à ̈ sostanzialmente allineato orizzontalmente all’asse di rotazione Z-Z di un corrispondente mezzo di rimozione 150 supportato da un montante 124 adiacente.
I mezzi di rimozione 150 comprendono un braccio atto ad interferire con uno o più distanziatori 5. Ciascun braccio comprende una pluralità di denti di rimozione e/o ganci atti a perforare almeno parzialmente uno o più distanziatori 5.
In una forma di realizzazione, i denti e/o i ganci sono supportati in una delle superfici di maggiore estensione di ciascun braccio.
Con riferimento agli esempi di figura 3 e 4, sono illustrati quattro mezzi di rimozione 150a,150b,150c,150d supportati da uno stesso montante 124 nel lato 124a opposto al lato rivolto verso la superficie di presa P.
Preferibilmente, il primo 150a e il quarto mezzo di rimozione 150c sono atti a ruotare in senso orario come indicato dalle frecce tratteggiate f ’.
Preferibilmente, il secondo 150b e il terzo mezzo di rimozione 150c sono atti a ruotare in senso antiorario come indicato dalle frecce tratteggiate f †.
In una forma di realizzazione preferita, i mezzi di rimozione 150b,150c,150d comprendono ciascuno un braccio di forma sostanzialmente rettangolare.
Nella forma di realizzazione illustrata negli esempi di figura 3 e 4, il primo mezzo di rimozione 150a comprende un braccio a forma di doppia L rovesciata verticalmente l’una sull’altra.
Come illustrato in figura 4, nella posizione di riposo, il primo mezzo di rimozione 150a à ̈ allineato almeno parzialmente in sovrapposizione al lato 124a del montante 124. Nella posizione di riposo, il secondo mezzo di rimozione 150a à ̈ allineato completamente in sovrapposizione al lato 124a del montante 124. Nella posizione di riposo, il terzo 150c e il quarto mezzo di rimozione 150d sono allineati lateralmente e verticalmente rispetto al montante 124.
Giova rilevare che, i mezzi di rimozione 150 sono mobili reversibilmente dalla posizione di riposo alla posizione operativa in modo da poter aggettare trasversalmente dal montante 124.
Nell’esempio di figura 4, nella posizione operativa, i mezzi di rimozione 150a,150b,150c,150d sono disposti trasversalmente rispetto al montante 124.
In una forma di realizzazione, i mezzi di azionamento 160 sono atti a movimentare i mezzi di rimozione 150 lungo una direzione perpendicolare Z-Z rispetto alla superficie di presa P. In tal modo, i mezzi di rimozione 150 sono mobili reversibilmente da una posizione arretrata ad una posizione avanzata.
Nella posizione arretrata, i mezzi di rimozione 150 sono in posizione ritratta rispetto alla superficie di presa P.
Nella posizione avanzata, i mezzi di rimozione 150 sopravanzano la superficie di presa P in modo da sporgere frontalmente dalla superficie di presa P.
In una forma di realizzazione alternativa, nella posizione avanzata, i mezzi di rimozione 150 sono supportati dal montante 124 in modo da risultare arretrati rispetto alla superficie di presa P. Nell’esempio di figura 6, i mezzi di rimozione 150 sono nella configurazione avanzata e operativa e tali da risultare arretrati rispetto la superficie di presa P.
Vantaggiosamente, i mezzi di azionamento 160 comprendono mezzi motori collegati a mezzi motoriduttori per trasmettere il movimento ai mezzi di rimozione 150, realizzati di per sé secondo note tecniche del settore.
In una forma di realizzazione preferita, i mezzi di azionamento 160 trasmettono simultaneamente il moto a tutti i mezzi di rimozione 150.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 100 à ̈ dotata di mezzi sensori di posizione (non illustrati nelle figure) che rilevano la posizione della lastra 3 quando stoccata sui mezzi di supporto 6. In tal modo, i mezzi di movimentazione 110 consentono di orientare i mezzi di estrazione 120 nella corretta posizione per manipolare la lastra 3. I mezzi sensori di posizione possono inoltre essere atti a rilevare la posizione di distanziatori 5 associati alla lastra 3 così da permettere ai mezzi di movimentazione 110 di orientare l’apparecchiatura 100 in modo corretto per poter agire sulla lastra 3 al fine di rimuovere i distanziatori 5.
Giova rilevare che i mezzi di movimentazione 110, i mezzi di azionamento 160, e i mezzi di aspirazione associati alle ventose 125 sono controllati da opportuni mezzi di controllo, ad esempio, mezzi di controllo elettronici. Tali mezzi sono di per sé realizzati secondo tecniche note e non vengono pertanto qui descritti nel dettaglio.
Come si può apprezzare da quanto descritto, l’apparecchiatura per la manipolazione di lastre secondo la presente invenzione consente di soddisfare le esigenze e di superare gli inconvenienti di cui si à ̈ riferito nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota.
Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti all’apparecchiatura per la manipolazione di lastre secondo l’invenzione sopra descritta, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni. Ad esempio, i mezzi di rimozione 150 potranno essere realizzati secondo svariate forme o dimensioni. Oppure, ad esempio, ciascun montante 124 potrà supportare uno o più mezzi di rimozione 150 e tali mezzi di rimozione 150 potranno essere disposti in un punto qualsiasi lungo il montante 124. Altresì, i mezzi di rimozione 150 potranno essere realizzati indistintamente secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione sopra descritte.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (100) per la manipolazione di lastre (3) di grandi dimensioni, in cui almeno una lastra (3) à ̈ supportata da mezzi di supporto (6) ed in cui ad una delle superfici di maggiore estensione di detta lastra (3) à ̈ associabile almeno un distanziatore (5), detta apparecchiatura (100) per la manipolazione di lastre (3) comprendendo: - mezzi di estrazione (120) di lastre (3) mobili rispetto a detti mezzi di supporto (6) ed atti ad impegnare frontalmente detta lastra (3), - mezzi di movimentazione (110) atti a movimentare ed orientare detti mezzi di estrazione (120) per determinare il posizionamento di detti mezzi di estrazione (120) a ridosso del lato frontale di detta lastra (3), - mezzi di rimozione (150) atti ad agire su detta lastra (3) per rimuovere detto almeno un distanziatore (5) da detta lastra (3), - mezzi di azionamento (160) per azionare detti mezzi di rimozione (150), in cui detti mezzi di estrazione (120) di detta lastra (3) comprendono almeno un montante (124) esteso lungo una direzione longitudinale (Y-Y), detto montante (124) supportando ventose (125) le quali individuano una superficie di presa (P) e sono atte ad impegnare e trattenere in modo rimovibile detta lastra (3), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rimozione (150) sono supportati da detto almeno un montante (124) per risultare mobili reversibilmente da una posizione di riposo, in cui detti mezzi di rimozione (150) sono posizionati sostanzialmente in corrispondenza di detto almeno un montante (124), ad una posizione operativa, in cui detti mezzi di rimozione (150) aggettano da detto almeno un montante (124) in modo tale per cui la proiezione su di un asse trasversale rispetto alla direzione longitudinale (Y-Y) di estensione di detto almeno un montante (124) di detti mezzi di rimozione (150) in detta posizione di riposo à ̈ minore rispetto alla proiezione di detti mezzi di rimozione (150) in detta posizione operativa.
  2. 2. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con la rivendicazione 1, in cui in detta posizione di riposo detti mezzi di rimozione (150) sono supportati da detto almeno un montante (124) in posizione arretrata rispetto a detta superficie di presa (P).
  3. 3. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con la rivendicazione 1 o 2, in cui in detta posizione di riposo detti mezzi di rimozione (150) sono posizionati tra detto almeno un montante (124) e detta superficie di presa (P).
  4. 4. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui in detta posizione di riposo, detti mezzi di rimozione (150) sono supportati in corrispondenza del lato (124a) di detto almeno un montante (124) opposto al lato (124b) del montante (124) rivolto verso la superficie di presa (P).
  5. 5. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui in detta posizione operativa, detti mezzi di rimozione (150), nel loro insieme, si estendono per una lunghezza sostanzialmente maggiore o uguale alla larghezza di detta superficie di presa (P).
  6. 6. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente una pluralità di montanti (124), ciascun montante (124) supportando almeno un mezzo di rimozione (150), in cui in detta posizione operativa, detti mezzi di rimozione (150) supportati da detti montanti (124) sono estesi, nel loro insieme, per una lunghezza sostanzialmente maggiore o uguale alla larghezza di detta superficie di presa (P).
  7. 7. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui il movimento di detti mezzi di rimozione (150) tra detta posizione di riposo e detta posizione operativa comprende una componente di rotazione attorno ad un asse di rotazione (Z-Z) sostanzialmente perpendicolare a detta superficie di presa (P).
  8. 8. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con la rivendicazione 7, in cui il movimento à ̈ costituito da una rotazione attorno a detto asse di rotazione (Z-Z) sostanzialmente perpendicolare a detta superficie di presa (P).
  9. 9. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detti mezzi di azionamento (160) sono atti a movimentare detti mezzi di rimozione (150) lungo una direzione perpendicolare (Z-Z) rispetto a detta superficie di presa (P), detti mezzi di rimozione (150) essendo mobili reversibilmente da una posizione arretrata, in cui detti mezzi di rimozione (150) sono in posizione arretrata rispetto a detta superficie di presa (P), ad una posizione avanzata, in cui detti mezzi di rimozione (150) sopravanzano detta superficie di presa (P) in modo da sporgere frontalmente da detta superficie di presa (P).
  10. 10. Apparecchiatura per la manipolazione (100) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detti mezzi di rimozione (150) comprendono un braccio meccanico atto ad interferire con detto almeno un distanziatore (5), detto braccio meccanico comprendendo una pluralità di denti di rimozione e/o a ganci atti a perforare almeno parzialmente detto almeno un distanziatore (5).
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