ITMI20090675A1 - Tavolo allungabile - Google Patents

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ITMI20090675A1
ITMI20090675A1 IT000675A ITMI20090675A ITMI20090675A1 IT MI20090675 A1 ITMI20090675 A1 IT MI20090675A1 IT 000675 A IT000675 A IT 000675A IT MI20090675 A ITMI20090675 A IT MI20090675A IT MI20090675 A1 ITMI20090675 A1 IT MI20090675A1
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B1/00Extensible tables
    • A47B1/04Extensible tables with supplementary leaves or drop leaves arranged at the periphery
    • A47B1/05Extensible tables with supplementary leaves or drop leaves arranged at the periphery the leaves being extensible by drawing-out

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  • Details Of Garments (AREA)
  • Forklifts And Lifting Vehicles (AREA)
  • Switches With Compound Operations (AREA)
  • Ladders (AREA)
  • Passenger Equipment (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un tavolo allungabile.
Con il termine tavolo si intende qui e nel seguito qualunque struttura con un piano superiore d’appoggio ed una struttura di gambe inferiore, sia esso un tavolo da pranzo o da ufficio oppure un tavolino da soggiorno o da appoggio in generale. Con il termine struttura di gamba si intende qui e nel seguito l'insieme delle gambe o delle strutture aventi funzione di gambe che sostengono il piano.
É noto realizzare tavoli allungabili secondo diverse tecniche. In particolare, sono noti tavoli allungabili con una o, più tipicamente, due prolunghe, che in posizione di riposo sono alloggiate in modo tale da non sporgere dal piano del tavolo, mentre in posizione di utilizzo prolungano il piano stesso.
Nei dispositivi tradizionali di questo tipo, veniva curata soprattutto la funzionalità a scapito spesso dell'aspetto estetico; normalmente, infatti, i dispositivi di manovra si trovavano comunque al di sotto del piano del tavolo, in posizione quindi poco visibile.
Solo in tempi relativamente recenti, per tavoli con piani in vetro, dal momento che il vetro è un materiale trasparente e relativamente delicato, sono stati proposti dispositivi specifici, anche esteticamente più curati; un esempio di un tale dispositivo è descritto in IT 1318461. Un tale dispositivo, pur essendo perfettamente idoneo allo scopo, è tuttavia piuttosto complesso, anche visivamente, e comporta quindi sia un costo relativamente elevato, sia vincoli estetici notevoli.
Un altro dispositivo per tavoli di vetro è stato proposto dalla stessa richiedente, vedasi EP 1803373 A1 , il quale permette di spostare una prolunga da una posizione chiusa ad una posizione aperta con movimenti di traslazione e rotazione, senza che la prolunga sia ribaltata. Il dispositivo, benché di aspetto gradevole, risulta tuttavia molto ben visibile, ed è tale da caratterizzare in modo abbastanza forte l'aspetto estetico del tavolo.
Va tenuto presente che in prodotti di questo tipo è opportuno se non addirittura necessario lasciare al designer la massima libertà nella definizione delle forme: si tratta infatti di prodotti di livello elevato, nei quali la componente stilistica introdotta dal designer è di grandissima importanza.
Il problema alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo semplice, che sia contemporaneamente di facile ed economica realizzazione e di minimo impatto visivo, e che quindi non imponga eccessivi vincoli al designer.
Di conseguenza, la presente invenzione riguarda nei suoi termini più generali un tavolo secondo la rivendicazione 1 . Caratteristiche preferite sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Più in particolare, l’invenzione riguarda un tavolo allungabile, avente un piano di tavolo supportato da una struttura di gamba, comprendente almeno una prolunga, la quale è supportata dal tavolo per mezzo di un dispositivo di supporto, associato al piano di tavolo e/o alla struttura di gamba, ed è mobile fra una posizione chiusa in cui si trova in posizione orizzontale al di sotto del piano di tavolo ed una posizione aperta in cui si trova affiancata al piano di tavolo in posizione sostanzialmente complanare ad esso, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di supporto è tale per cui la prolunga in posizione chiusa si trova con una prima faccia rivolta verso il basso ed una seconda faccia rivolta verso l’alto e con un primo bordo rivolto verso l’esterno del tavolo ed un secondo bordo rivolto verso l’interno del tavolo, e tale per cui la prolunga in posizione aperta si trova con la prima faccia rivolta verso l’alto e la seconda faccia rivolta verso il basso e con il primo bordo rivolto verso l’esterno del tavolo ed il secondo bordo adiacente al bordo del piano di tavolo.
Il primo bordo della prolunga risulta quindi sempre rivolto verso l'esterno del tavolo, sia che la prolunga sia chiusa sia che sia aperta.
Preferibilmente, il dispositivo di supporto comprende un organo stazionario fissato al piano di tavolo, al di sotto di esso, ed un organo mobile fissato alla prolunga, sulla sua seconda faccia, ed in cui l’organo mobile è scorrevole rispetto all’organo stazionario lungo un asse di movimento (x) nonché girevole rispetto allo stesso organo stazionario attorno allo stesso asse di movimento (x). L'asse di movimento (x) risulta quindi unico sia per un movimento di traslazione sia per un movimento di rotazione della prolunga.
Preferibilmente, l’organo mobile comprende una barra a sezione trasversale circolare e l’organo stazionario comprende almeno un supporto cilindrico in impegno con tale barra, per la guida dei movimenti di scorrimento e di rotazione dell’organo mobile rispetto all’organo stazionario. Questa conformazione risulta particolarmente snella, ossia con ingombro molto limitato in senso trasversale, riducendo quindi l'impatto estetico sul tavolo.
Preferibilmente, l’organo mobile comprende una piastrina solidale alla barra e da essa radialmente sporgente, in impegno di contatto e scorrimento alternativamente
in una prima sede di scorrimento dell’organo stazionario, nella quale è consentito lo scorrimento dell’organo mobile lungo l’asse di movimento (x) fra una posizione di massima inserzione -corrispondente alla posizione di prolunga chiusa- ed una posizione di massima estrazione quando la posizione angolare dell’organo mobile rispetto allo stesso asse di movimento (x) è quella corrispondente alla posizione della prolunga con la sua prima faccia verso il basso, e nella quale è impedita la rotazione dell’organo mobile attorno all’asse di movimento (x) se non nella sola posizione assiale di massima estrazione; oppure
in una seconda sede di scorrimento dell’organo stazionario, nella quale è consentito lo scorrimento dell’organo mobile lungo l’asse di movimento (x) fra una posizione di parziale inserzione -corrispondente alla posizione di prolunga aperta- ed una posizione di massima estrazione quando la posizione angolare dell’organo mobile rispetto allo stesso asse di movimento (x) è quella corrispondente alla posizione della prolunga con la sua prima faccia verso l’alto, e nella quale è impedita la rotazione dell’organo mobile attorno all’asse di movimento (x) se non nella sola posizione assiale di massima estrazione.
Con la suddetta struttura, sono garantite all'organo mobile le possibilità di movimento di cui necessita per il corretto azionamento della prolunga, mentre sono impedite altre possibilità di movimento che potrebbero solo creare problemi.
Preferibilmente, la prima e/o la seconda sede di scorrimento dell’organo stazionario comprendono primi mezzi di attrito regolabili, posizionati in modo da risultare in impegno di strisciamento con la piastrina in prossimità della posizione di massima inserzione (nel caso della prima sede) o della posizione di parziale inserzione (nel caso della seconda sede). Dato il tipo di azionamento, di per sé meccanicamente molto poco reversibile, è stato verificato che è sufficiente garantire un minimo attrito nelle sedi di scorrimento per ottenere una stabilità di posizionamento più che sufficiente per l'uso normale del tavolo.
In una forma di realizzazione preferita per la sua semplicità ed efficacia, preferibilmente i mezzi di attrito comprendono una lamina ad elevato attrito ed almeno una vite di regolazione del contatto, detta vite essendo montata o sulla piastrina, in modo da renderne variabile lo spessore, o nella sede, in modo da variarne l’ampiezza.
Preferibilmente, il secondo bordo della prolunga ed il bordo del piano di tavolo hanno facce inclinate di un angolo (a) rispetto alla verticale. Questa conformazione permette che la posizione di prolunga aperta sia mantenuta con precisione anche in presenza di pesi o spinte sbilanciati agenti sulla prolunga stessa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un tavolo secondo l'invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
- la fig. 1 è una vista prospettica di un tavolo secondo l'invenzione, con due prolunghe, entrambe in posizione chiusa;
la fig. 2 mostra il tavolo di fig. 1 con una delle prolunghe in posizione aperta;
le fig. 3 e 4 mostrano il tavolo di figura 1 in due fasi operative durante la fase di passaggio di una delle prolunghe dalla posizione chiusa alla posizione aperta;
la fig. 5 mostra in sezione ed a scala ingrandita un particolare del tavolo di figura 2;
la fig. 6 mostra in trasparenza il dispositivo di supporto di una delle prolunghe, in posizione corrispondente a quella di prolunga chiusa;
la fig. 7 mostra in trasparenza il dispositivo di supporto di fig. 6, in posizione corrispondente a quella di prolunga aperta.
Nelle figure, con 10 è complessivamente indicato un tavolo secondo l'invenzione, il quale comprende un piano 11 sostenuto da una struttura di gambe, la quale comprende due gambe 12; sia il piano 11 sia le gambe 12 possono essere in vetro. Il tavolo 10 comprende poi due prolunghe uguali, entrambe indicate con 15, portate da rispettivi dispositivi di supporto 16, fissati al di sotto del piano 11. Nel seguito, sarà descritta una della due prolunghe 15 ed il rispettivo dispositivo 16, essendo chiaro che quanto detto per essa vale anche per l’altra prolunga e l'altro dispositivo.
La prolunga 15 ha struttura piana, con una prima faccia 17 contrapposta ad una seconda faccia 18 e con un primo bordo 19 contrapposto ad un secondo bordo 20. Nella posizione chiusa, vedasi fig. 1 , la prolunga 15 si trova al di sotto del piano 11 , parallela ad esso, con la prima faccia 17 rivolta verso il basso e con il primo bordo 19 rivolto verso l'esterno del tavolo 10; nella posizione aperta, vedasi fig. 2, la prolunga 15 si trova affiancata e complanare al piano 11 , con la prima faccia 17 rivolta verso l'alto, con il primo bordo 19 rivolto verso l'esterno del tavolo 10 e con il secondo bordo 20 adiacente ad un bordo 21 del piano 11 , in sostanziale contatto con esso.
Il dispositivo 16 comprende un organo stazionario 30 ed un organo mobile 50, mobilmente inserito e guidato nell'organo stazionario 30, come sarà di seguito descritto. L'organo stazionario 30 comprende una scatola 31 allungata, fissata al di sotto del piano 11. L'organo mobile 50 comprende una barra 51 a sezione circolare, estesa lungo un asse di movimento x, supportata e guidata in due supporti cilindrici 32, fissati all'interno della scatola 31 dell'organo stazionario 30, in modo che la barra 51 risulti scorrevole lungo l'asse x e girevole attorno ad esso. L'organo mobile 50 comprende inoltre una testa 52, fissata ad un'estremità della barra 51 sporgente rispetto alla scatola 31 dell'organo stazionario 30; alla testa 52 è fissata la seconda faccia 18 della prolunga 15. L'organo mobile 50 comprende ancora una piastrina 53, solidale alla barra 51 e radialmente sporgente da essa, in corrispondenza dell'estremità di essa interna all'organo stazionario 30.
L'organo stazionario 30 comprende poi una prima sede 33 ed una seconda sede 34 per il controllo dello scorrimento e della rotazione dell'organo mobile 50. La prima sede 33 è definita dalla scatola 31 e da un primo listello 35, esteso longitudinalmente nella scatola 31 parallelamente all'asse x. La seconda sede 34 è definita dalla scatola 31 , da un secondo listello 36, esteso longitudinalmente nella scatola 31 parallelamente al primo listello 35, da parte opposta dell'asse x, e da un fine corsa 37, montato sul secondo listello 36. La scatola 31 dell'organo stazionario 30 è poi provvista di una finestra 38 laterale, adiacente al primo listello 35, per il passaggio della piastrina 53 durante la rotazione dell'organo mobile rispetto all'asse x.
Grazie alle suddette prima e seconda sede 33 e 34 ed alla piastrina 53, la barra 51 può scorrere longitudinalmente lungo l'asse di movimento x e ruotare rispetto ad esso. Più precisamente, quando la barra 51 è in una sua prima posizione angolare, mostrata nella fig. 6 e corrispondente alla posizione di prolunga 15 chiusa (fig. 1), essa può scorrere longitudinalmente lungo l'asse x fra una posizione di massima inserzione (figg. 1 e 6) ed una posizione di massima estrazione (fig. 3 e 4), con la piastrina 53 che striscia contro il primo listello 35 e contro l'interno della scatola 31; non è possibile alcuna rotazione della barra 51 attorno all'asse x se non nella posizione di massima estrazione, dove la piastrina 53 non è in impegno con il primo listello 35 ma si trova invece di fronte alla finestra 38. Quando invece la barra 51 è in una sua seconda posizione angolare, mostrata nella fig. 7 e corrispondente alla posizione di prolunga 15 aperta (fig. 2), essa può scorrere longitudinalmente lungo l'asse x fra la posizione di massima estrazione (fig. 3 e 4) ed una posizione di parziale inserzione (fig. 2 e 7), con la piastrina 53 che striscia contro il secondo listello 36 e contro l'interno della scatola 31, fino ad incontrare il fine corsa 37; non è possibile alcuna rotazione della barra 51 attorno all'asse x se non nella posizione di massima estrazione, dove la piastrina 53 non è in impegno con il secondo listello 36 ma si trova invece di fronte alla finestra 38.
Per meglio garantire la stabilità delle posizioni di inserzione massima e parziale (nei confronti di eventuali scorrimenti lungo l’asse x di movimento), sono previsti mezzi d'attrito regolabili in corrispondenza delle posizioni raggiunte dalla piastrina 53 sul primo listello 35 e sul secondo listello 36. Più precisamente, sul primo listello 35 è montata una prima lamina 41 ad elevato attrito, mentre sul secondo listello 36 è montata una seconda lamina 42 ad elevato attrito. Una prima vite 54 ed una seconda vite 55 sono previste sulla piastrina 53, da lati opposti di essa; agendo su di esse, è possibile regolare lo spessore funzionale della piastrina 53 e quindi l’interferenza con le lamine 41 e 42.
Quando la barra 51 è nella posizione di parziale inserzione (fig. 2 e 7), la prolunga 15 si trova con il suo secondo bordo 20 in sostanziale contatto con il bordo 21 del piano 11. Come mostrato in dettaglio nella fig. 5, il secondo bordo 20 della prolunga 15 ha una faccia inclinata rispetto alla verticale di un angolo a, così come il bordo 21 del piano 11. Di conseguenza, quando la prolunga 15 è nella sua posizione aperta (fig. 2 e 5), si instaura una sorta di impegno di aggancio fra la prolunga 15 ed il piano 11, che contribuisce alla stabilità della prolunga 15, anche in presenza di carichi sbilanciati su di essa.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tavolo allungabile, avente un piano di tavolo (11) supportato da una struttura di gamba (12) , comprendente almeno una prolunga (15), la quale è supportata dal tavolo per mezzo di un dispositivo di supporto (16), associato al piano di tavolo (11) e/o alla struttura di gamba (12), ed è mobile fra una posizione chiusa in cui si trova in posizione orizzontale al di sotto del piano di tavolo (11) ed una posizione aperta in cui si trova affiancata al piano di tavolo (11) in posizione sostanzialmente complanare ad esso, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di supporto (16) è tale per cui la prolunga (15) in posizione chiusa si trova con una prima faccia (17) rivolta verso il basso ed una seconda faccia (18) rivolta verso l’alto e con un primo bordo (19) rivolto verso l’esterno del tavolo ed un secondo bordo (20) rivolto verso l’interno del tavolo (10), e tale per cui la prolunga (15) in posizione aperta si trova con la prima faccia (17) rivolta verso l’alto e la seconda faccia (18) rivolta verso il basso e con il primo bordo (19) rivolto verso l’esterno del tavolo (10) ed il secondo bordo (20) adiacente al bordo (21) del piano di tavolo (11).
  2. 2. Tavolo secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di supporto (16) comprende un organo stazionario (30) fissato al piano di tavolo (1 1), al di sotto di esso, ed un organo mobile (50) fissato alla prolunga (15), sulla sua seconda faccia (18), ed in cui l’organo mobile (50) è scorrevole rispetto all’organo stazionario (30) lungo un asse di movimento (x) nonché girevole rispetto allo stesso organo stazionario (30) attorno allo stesso asse di movimento (x).
  3. 3. Tavolo secondo la rivendicazione 2, in cui l’organo mobile (50) comprende una barra (51) a sezione trasversale circolare e l’organo stazionario (30) comprende almeno un supporto (32) cilindrico in impegno con tale barra (51) , per la guida dei movimenti di scorrimento e di rotazione dell’organo mobile (50) rispetto all’organo stazionario (30).
  4. 4. Tavolo secondo la rivendicazione 3, in cui l’organo mobile (50) comprende una piastrina (53) solidale alla barra (51) e da essa radialmente sporgente, in impegno di contatto e scorrimento alternativamente in una prima sede (33) di scorrimento dell’organo stazionario (30), nella quale è consentito lo scorrimento dell’organo mobile (50) lungo l’asse di movimento (x) fra una posizione di massima inserzione -corrispondente alla posizione di prolunga (15) chiusa- ed una posizione di massima estrazione quando la posizione angolare dell’organo mobile (50) rispetto allo stesso asse di movimento (x) è quella corrispondente alla posizione della prolunga (15) con la sua prima faccia (17) verso il basso, e nella quale è impedita la rotazione dell’organo mobile (50) attorno all’asse di movimento (x) se non nella sola posizione assiale di massima estrazione, oppure in una seconda sede (34) di scorrimento dell’organo stazionario (30), nella quale è consentito lo scorrimento dell’organo mobile (50) lungo l’asse di movimento (x) fra una posizione di parziale inserzione -corrispondente alla posizione di prolunga (15) aperta- ed una posizione di massima estrazione quando la posizione angolare dell’organo mobile (50) rispetto allo stesso asse di movimento (x) è quella corrispondente alla posizione della prolunga (15) con la sua prima faccia (17) verso l’alto, e nella quale è impedita la rotazione dell’organo mobile (50) attorno all’asse di movimento (x) se non nella sola posizione assiale di massima estrazione.
  5. 5. Tavolo secondo la rivendicazione 4, in cui la prima sede (33) di scorrimento dell’organo stazionario (30) comprende primi mezzi di attrito (35, 41 , 54) regolabili, posizionati in modo da risultare in impegno di strisciamento con la piastrina (53) in prossimità della posizione di massima inserzione.
  6. 6. Tavolo secondo la rivendicazione 5, in cui i mezzi di attrito comprendono una lamina (41) ad elevato attrito ed almeno una vite (54) di regolazione del contatto, detta vite (54) essendo montata o sulla piastrina (53), in modo da renderne variabile lo spessore, o nella prima sede, in modo da variarne l’ampiezza.
  7. 7. Tavolo secondo la rivendicazione 4, in cui la seconda sede (34) di scorrimento dell’organo stazionario (30) comprende secondi mezzi di attrito (36, 42, 55) regolabili, posizionati in modo da risultare in impegno di strisciamento con la piastrina (53) in prossimità della posizione di parziale inserzione.
  8. 8. Tavolo secondo la rivendicazione 7, in cui i mezzi dì attrito comprendono una lamina (42) ad elevato attrito ed almeno una vite (55) di regolazione del contatto, detta vite (55) essendo montata o sulla piastrina (53), in modo da renderne variabile lo spessore, o nella seconda sede, in modo da variarne l’ampiezza.
  9. 9. Tavolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo bordo (19) della prolunga (15) ed il bordo (21) del piano di tavolo (11) hanno una faccia inclinata di un angolo (a) rispetto alla verticale.
  10. 10. Tavolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il piano di tavolo (11) e/o la prolunga (15) sono in vetro.
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