ITMI20090493A1 - Pannello radiante prefabbricato modulare con collettori incorporati. - Google Patents

Description

PANNELLO RADIANTE PREFABBRICATO MODULARE CON COLLETTORI IN-CORPORATI

DESCRIZIONE

CAMPO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un pannello radiante prefabbricato modulare per il condizionamento di ambienti. In particolare l’invenzione riguarda le problematiche di connessione dei pannelli ai collettori principali del fluido termovettore che collegano i pannelli al sistema centrale di produzione di acqua calda/fredda.

STATO DELLA TECNICA ANTERIORE

I pannelli radianti per il condizionamento ambientale hanno conosciuto negli ultimi anni un notevole sviluppo e si presentano attualmente come una delle soluzioni tecniche più interessanti per realizzare un condizionamento di ambienti che unisce ottime prestazioni alla possibilità di una rapida installazione, sostanzialmente esente da opere murarie e quindi facilmente utilizzabile anche in costruzioni già esistenti.

I migliori pannelli radianti di questo tipo presentano normalmente uno strato posteriore termoisolante ed uno strato anteriore dotato di caratteristiche meccaniche e di buona conducibilità al calore, quale per esempio cartongesso. All’interno o a contatto di quest’ultimo strato sono poi alloggiate una o più tubazioni a serpentina nelle quali viene fatto scorrere il fluido termovettore. Le tubazioni a serpentina dei pannelli sono infine collegate a collettori esterni di mandata e ritorno che alimentano i pannelli con l’acqua proveniente dal sistema centrale di produzione dell’acqua calda o fredda, per realizzare un sistema di condizionamento a superfici radianti.

Un pannello del tipo sopra indicato, che presenta inoltre caratteristiche di sottomodularità estremamente interessanti per la conseguente elevata flessibilità di installazione, à ̈ quello descritto in EP-1004827. Al contrario dei pannelli precedentemente noti, la tubazione a serpentina all’interno del pannello divulgato in questo brevetto à ̈ suddivisa infatti in una pluralità di circuiti separati e giustapposti, indipendentemente allacciati ai collettori del fluido termovettore. Grazie a questa costruzione é possibile suddividere il pannello, in modo modulare, in parti di altezza adatta per ogni specifica applicazione (sovraporte – sottofinestre – vani scala), evitando la necessità di prevedere la fabbricazione di pezzi speciali a questo scopo. Questa soluzione presenta dunque notevoli vantaggi, soprattutto in tema di flessibilità di montaggio, di facilità di bilanciamento idraulico, di riduzione degli scarti, e di standardizzazione della produzione che può avvenire in un solo formato. A fronte di tali rilevanti vantaggi, nella pratica attuazione di tale pannello si sono però riscontrati anche alcuni inconvenienti.

Innanzitutto un processo di fabbricazione complesso e costoso, soprattutto a causa dell’operazione di fresatura del cartongesso necessaria per formare il canale di alloggiamento delle tubazioni a serpentina; questa operazione determina infatti la formazione di un’elevata quantità di polvere di gesso la cui gestione complica notevolmente gli impianti e crea inoltre problemi di smaltimento. Secondariamente, vi sono tempi di montaggio lunghi, dal momento che lateralmente ad ogni coppia di pannelli deve essere disposta una coppia di tubazioni (collettori) di mandata/ritorno, ed ogni singolo circuito del pannello deve essere poi connesso in modo indipendente a tali collettori. L’area dei collettori deve essere indipendentemente isolata con un apposito guscio preventivamente applicato sulla parete o sul soffitto e infine ricoperta da un pannello di tamponamento. Questa stessa necessità determina un terzo inconveniente, e cioà ̈ che la striscia di parete/soffitto occupata dai collettori rimane necessariamente passiva allo scambio radiante, riducendo la superficie utile destinabile a questa funzione. Il sistema di fissaggio dei pannelli noti di questo tipo, prevede inoltre che i profili di fissaggio siano connessi direttamente allo strato di cartongesso, determinando quindi un ponte termico con la muratura sottostante. Da ultimo si nota che con questo sistema non à ̈ possibile avere pannelli in cui lo strato anteriore in vista sia dotato di funzioni diverse e aggiuntive (p.es.: ignifuga, fonoassorbente, idrorepellente, architettonica in genere, ecc.) diverse da quelle basilari di supporto meccanico/conduzione di calore/finitura esterna del cartongesso, e questo sia perché la fresatura nella parte posteriore del pannello può presentare problemi di esecuzione con alcuni tipi di materiale sia, e soprattutto, perché tale fresatura va a deteriorare localmente le caratteristiche peculiari del pannello, che viene così a perdere l’originale certificazione di conformità ad un determinato standard qualitativo.

PROBLEMA E SOLUZIONE

Scopo della presente invenzione à ̈ dunque quello di superare gli inconvenienti sopra menzionati, fornendo una struttura di pannello che consenta, pur mantenendo le migliorate prestazioni di modularità del pannello noto sopra descritto: un processo di costruzione esente da polveri, una modalità di montaggio più semplice e veloce, l’eliminazione di superfici passive non radianti e di ponti termici, e infine la possibilità di variare a piacere la composizione e quindi le funzioni dello strato superficiale anteriore in vista del pannello. Questo scopo viene raggiunto mediante un pannello radiante avente le caratteristiche definite nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate definiscono altre caratteristiche preferite dell’invenzione.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita della stessa, che à ̈ qui fornita a puro titolo esemplificativo e non deve essere quindi interpretata in senso limitativo dell’ambito dell’invenzione. Tale forma di esecuzione à ̈ illustrata nei disegni allegati, nei quali:

fig. 1 Ã ̈ una vista schematica in pianta del pannello secondo la presente invenzione;

fig. 2A, 2B, 2C sono viste schematiche in pianta che illustrano le diverse possibilità di suddivisione del pannello in sottomultipli;

fig. 3 à ̈ una vista in pianta che illustra una superficie radiante formata da una pluralità di pannelli e sottomultipli di pannello secondo la presente invenzione;

fig. 4 Ã ̈ una vista in prospettiva dello strato di base di materiale termoisolante del pannello di fig. 1, nel quale sono visibili le cave di alloggiamento delle tubazioni radianti e dei collettori di alimentazione;

fig. 5 à ̈ una vista in prospettiva a scala ingrandita dei raccordi idraulici di estremità del pannello;

fig. 6 Ã ̈ una vista in prospettiva a scala ingrandita della zona centrale dei pannello di fig.1; e

fig. 7 Ã ̈ una vista ingrandita, in sezione trasversale, di uno dei raccordi laterali illustrati in fig. 5.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PREFERITA FORMA DI ATTUAZIONE

Il pannello radiante secondo la presente invenzione presenta una struttura a sandwich per sé nota, comprendente uno strato di base in materiale termoisolante e uno strato anteriore dotato di caratteristiche meccaniche, di conducibilità termica e di finitura superficiale convenienti per la specifica applicazione. Come materiale per la formazione dello strato posteriore di base possono essere utilizzati materiali sintetici, quali materiali plastici espansi, tipo polistireni o poliuretani, oppure materiali di origine naturale, quale il sughero. Come materiale per la formazione dello strato anteriore possono essere utilizzati strati compositi di vario tipo e funzione, preferibilmente rinforzati con fibre, quali per esempio cartongesso, fibrogesso, fibrocemento, materiali idrorepellenti, materiali fonoassorbenti, materiali di origine naturale (legno) od altri analoghi materiali. I due strati vengono tra loro accoppiati per incollaggio e pressatura, secondo procedimenti standard anch’essi largamente noti. Per semplicità di illustrazione, nei disegni allegati lo strato anteriore di finitura à ̈ rappresentato in modo trasparente, e cioà ̈ con i soli suoi contorni, per permettere la chiara visione della conformazione dello strato inferiore e delle relative tubazioni, strato nel quale in effetti si incorpora essenzialmente la presente invenzione, allo strato anteriore essendo stata in effetti lasciata la sola funzione, di per sé nota, di supporto meccanico e di finitura superficiale esterna.

Al contrario dei pannelli della tecnica nota sopra descritti, in cui la tubazione radiante era annegata nello strato anteriore di finitura allo scopo di conseguire un migliore trasferimento del calore, nel pannello secondo la presente invenzione le tubazioni radianti vengono disposte all’interno di apposite cave a serpentina 2, preformate per stampaggio o in altro modo formate nello strato 1 di materiale termoisolante, per esempio secondo il preferito disegno illustrato nella fig. 4. Vantaggiosamente - sia dal punto di vista dei costi di produzione che della suddivisibilità modulare del pannello lo strato 1 non à ̈ poi intero ma à ̈ formato da quattro separati elementi rettangolari, ottenuti suddividendo idealmente il pannello secondo le sue due mediane, e quindi di identiche dimensioni. La preferita disposizione delle cave 2 all’interno degli elementi rettangolari suddetti che formano lo strato 1, come illustrata in fig. 4, à ̈ tale da determinare solo due diversi tipi di detti elementi, rispettivamente definiti destro (1d) e sinistro (1s) con riferimento alla direzione di un osservatore che guardi il pannello da una delle sue basi minori.

Al fine di migliorare la conducibilità termica della tubazione radiante, prima dell’inserimento delle tubazioni nelle rispettive cave, gli elementi che formano lo strato di base 1 vengono rivestiti, in corrispondenza della superficie su cui sono formate le cave 2, da uno strato metallico continuo, preferibilmente di alluminio, che si estende anche all’interno di dette cave, contribuendo così in modo determinante al trasferimento del calore dalla tubazione radiante che viene inserita in dette cave allo strato anteriore di finitura del pannello.

Le cave formate negli elementi 1s ed 1d sono di due tipi e precisamente: cave 2 per l’alloggiamento di una tubazione radiante 4, per esempio una tubazione da 8 mm di diametro; e cave 3 per l’alloggiamento di collettori 5 di alimentazione del pannello, per esempio una tubazione da 20 mm di diametro. Le cave 2 hanno una configurazione a serpentina che si estende a coprire in modo regolare l’intera superficie del pannello, mentre le cave 3 sono rettilinee e si estendono affiancate da parti opposte di una linea mediana del pannello e per tutta l’ampiezza dello stesso. Nella forma di esecuzione illustrata detta linea mediana à ̈ quella di maggiore estensione, ma ovviamente à ̈ possibile anche una soluzione in cui le cave 3 dei collettori 5 si estendano lungo la mediana minore, e cioà ̈ in senso trasversale alla direzione longitudinale del pannello.

Secondo una delle caratteristiche principali del pannello dell’invenzione, infatti, questo comprende al suo interno e incorporati nello strato di base 1, oltre alle tubazioni radianti 4, anche collettori 5 destinati ad alimentare il pannello stesso e i pannelli ad esso adiacenti nella direzione dei collettori. Detti collettori sono infatti da una parte idraulicamente connessi, già in sede di fabbricazione, alle tubazioni radianti 4 del pannello per alimentarle col fluido termovettore e, dall’altra parte, possono essere in sede di installazione connessi idraulicamente a corrispondenti collettori 5 di pannelli adiacenti, come meglio vedremo in seguito, per costituire la rete di collettori che alimenta la superficie radiante formata con i pannelli dell’invenzione.

Nella preferita forma di esecuzione illustrata nei disegni, le cave 2 destinate ad alloggiare le tubazioni 4 si sviluppano secondo un percorso a spirali affiancate che si estende dapprima su un elemento 1d, e quindi in modo continuo - tramite un tratto di collegamento a semicerchio disposto al disotto delle cave 3 dei collettori, in prossimità del centro del pannello – su un elemento 1s, adiacente all’elemento 1d lungo il suo lato maggiore, in modo tale che il disegno di uno dei pannelli sia specularmente uguale a quello del pannello adiacente. E’ così possibile disporre all’interno di detta cava un’unica tubazione 4, che va quindi ad interessare una metà dell’intero pannello e che presenta le sue due estremità libere in corrispondenza di una posizione centrale dei lati corti del pannello, dove tali estremità vengono connesse ai collettori 5, mediante i collegamenti visibili nelle figg. 1 e 2 ed illustrati in maggior dettaglio nelle figg. 5 e 7.

In dette figure à ̈ possibile notare che tali collegamenti comprendono un raccordo a T 6 che viene connesso, rispettivamente a pressione e con un raccordo a ghiera, ad un collettore 5 ed a una tubazione radiante 4, l’altra estremità del raccordo a T 6 essendo rivolta verso l’esterno del pannello con un aggancio rapido maschio sul quale può essere inserito a scatto e a tenuta un manicotto 7 femmina. La struttura del manicotto 7 à ̈ ben visibile nel disegno in sezione di fig.7, ed à ̈ stata studiata in modo da presentare un ingombro laterale minimo e, contemporaneamente da comprendere mezzi di aggancio stabile al raccordo a T 6, sotto forma di una coppia di linguette elastiche 7a atte ad agganciare corrispondenti risalti 6a formati sul raccordo a T 6. Il manicotto 7 viene fornito sia nella versione a doppia femmina illustrata nelle figg. 5 e 7, utilizzata per il collegamento tra collettori 5 di due pannelli adiacenti come pure per il collegamento di un pannello ad una tubazione di connessione, sia in una versione chiusa a singola femmina, utilizzata invece per la chiusura a tenuta dei collettori 5 dei pannelli disposti in posizione perimetrale.

In generale, la forma in sezione delle cave 2 à ̈ tale da permettere l’inserimento in esse delle tubazioni 4 con leggera interferenza, in modo da migliorare lo scambio termico tra la tubazione e lo strato di alluminio che ricopre dette cave. Al contrario, le cave 3 hanno una dimensione trasversale tale da accogliere i collettori 5 con leggero gioco, e questo al fine di consentire un agevole spostamento assiale di detti collettori durante le operazioni di montaggio, nonché i movimenti determinati dalle dilatazioni termiche durante l’utilizzo del pannello. Tuttavia, in corrispondenza delle zone di estremità delle tubazioni 4 (fig. 5) e delle zone a semicerchio di transizione di dette tubazioni 4 tra elementi 1 adiacenti (fig.6), anche le cave 2 presentano una dimensione trasversale più ampia che permette un gioco della tubazione sufficiente per le operazioni di montaggio. In particolare, in corrispondenza dei rami terminali delle tubazioni 4 che si connettono ai raccordi 6, le cave 2 presentano una forma a V di larghezza progressivamente crescente verso il centro del pannello, come ben visibile nelle figg. 4 e 5, per permettere lo spostamento trasversale di detti rami terminali conseguente allo spostamento assiale dei collettori 5 durante le operazioni di montaggio dei raccordi 6, di cui si dirà più avanti.

Come si à ̈ detto nella parte iniziale della presente descrizione, la struttura del pannello della presente invenzione à ̈ una struttura sandwich comprendente uno strato di base termoisolante ed uno strato anteriore in vista di finitura. Poiché, come visto sopra, le tubazioni radianti e i collettori sono completamente alloggiati all’interno dello strato termoisolante, nessuna lavorazione, ed in particolare nessuna fresatura, deve essere eseguita sullo strato anteriore con una drastica semplificazione del processo di montaggio del pannello, e con la possibilità di modificare natura, spessore e tipo di finitura esterna dello strato anteriore così che il pannello radiante finito possa offrire, in aggiunta alle prestazioni di tipo termico, anche quelle caratteristiche meccaniche e superficiali che risultano più consone allo specifico progetto in cui il pannello radiante viene inserito, rispondendo così meglio alle differenti esigenze architettoniche.

La fabbricazione del pannello radiante secondo la presente invenzione presenta dunque una prima fase, in cui singoli elementi 1d, 1s vengono fabbricati a partire dai materiali sopra indicati, con processi di formazione o di stampaggio in sé ben noti che permettano la formazione delle cave 2 e 3. Tali elementi vengono quindi rivestiti con uno strato di alluminio che si estende all’interno di dette cave. In una seconda fase gruppi di 4 di detti elementi, due del tipo 1d e due del tipo 1s, vengono avvicinati ed accoppiati tra loro, eventualmente con sistemi di fissaggio provvisori (spine, nastri adesivi, dime, ecc), per formare lo strato inferiore 1 di un pannello, disponendo poi nelle cave 2 due tubazioni 4 e quindi, nelle cave 3, due collettori 5. Le tubazioni 4 e i collettori 5 vengono quindi reciprocamente connessi, mediante i raccordi 6, in corrispondenza della zona centrale dei lati corti del pannello. In una terza fase, infine, allo strato inferiore del pannello così completato viene sovrapposto uno strato anteriore della tipologia desiderata, mediante interposizione di un opportuno strato di adesivo termoconduttivo, pressando poi i due strati del pannello fino ad ottenere la reticolazione dell’adesivo e quindi l’accoppiamento stabile e definitivo tra gli strati.

Per agevolare le successive operazioni di collegamento idraulico dei pannelli, lo strato anteriore presenta opportune sfinestrature 8, per esempio nella forma a mezzaluna indicata a tratteggio nelle fig. 1 e 2, in corrispondenza della posizione di fuoriuscita di detti collettori dal pannello. A collegamento avvenuto le sfinestrature 8 verranno chiuse mediante inserimento e stuccatura di corrispondenti inserti, eventualmente già ricavati in sede di taglio dello strato anteriore, così da ripristinare la superficie continua esterna del pannello.

Come si à ̈ sopra detto, la particolare struttura del pannello permette sia il suo utilizzo integrale, sia l’impiego di sottomultipli modulari dello stesso. Tali sottomultipli possono essere ottenuti suddividendo un pannello secondo la sua mediana più corta (fig. 2A), secondo la sua mediana più lunga (fig. 2B) o infine, suddividendo ulteriormente i due sottomultipli suddetti secondo una linea mediana perpendicolare a quella della prima suddivisione (fig. 2C). L’operazione di suddivisione del pannello avviene in modo estremamente semplice grazie al fatto che lo strato inferiore si presenta già co stituto da quattro elementi indipendenti 1d e 1s reciprocamente adiacenti. Inserendo dunque una taglierina, od altro idoneo attrezzo di taglio, nell’intercapedine tra due elementi 1d, 1s adiacenti sarà possibile incidere lo strato anteriore di finitura del pannello e resecare i collettori 5, le tubazioni 4 o entrambi tali elementi, a seconda che il sottomultiplo che si intende ottenere sia quello indicato, rispettivamente, nelle figg. 2A, 2B o 2C. Indipendentemente dal tipo di taglio, una volta che siano state separate le tubazioni ed inciso lo strato anteriore con una linea di invito, il pannello viene facilmente diviso per rottura secondo detta linea di invito.

Preferibilmente, gli elementi 1d ed 1s secondo la presente invenzione sono formati nella misura di 120 x 60 cm, così da poter permettere l’accoppiamento di quattro elementi con uno strato anteriore facilmente reperibile sul mercato nelle misure standard di 120 x 240 cm. Il pannello radiante finito manterrà queste stesse dimensioni, facilitando notevolmente le operazioni di stoccaggio, trasporto ed installazione, anche grazie al fatto che – al contrario del pannello noto sopra descritto – non presenta alcun elemento che fuoriesca dal profilo esterno del pannello. Nel pannello noto sopra descritto, infatti, i tubicini ad ansa sporgenti lateralmente dal pannello creavano qualche inconveniente durante le operazioni di carico e scarico sui mezzi di trasporto e container e nello stesso tempo erano soggetti a danneggiamenti. Questi inconvenienti dei pannelli noti sono ora del tutto eliminati dal pannello dell’invenzione.

L’installazione a parete o a soffitto dei pannelli secondo la presente invenzione può essere effettuata con grande rapidità e libertà di posizionamento. Il pannello dell’invenzione é infatti dotato di uno strato termoisolante esteso per tutta l’ampiezza della sua superficie e non presenta dunque punti di contatto diretto tra lo strato anteriore conduttivo e la muratura o i profili metallici di fissaggio; à ̈ quindi del tutto eliminato il problema della formazione di ponti termici, presenti invece nei prodotti di tipo noto. Inoltre, lo strato inferiore del pannello non presenta nessun punto di particolare criticità per il fissaggio, nemmeno in presenza delle linee mediane in cui gli elementi 1d ed 1s sono reciprocamente accostati. L’installatore ha dunque una piena libertà di disporre i profili di fissaggio a parete o a soffitto nel modo preferito, senza essere obbligato a seguire alcun disegno preordinato, come pure può provvedere a fissare i pannelli direttamente a parete o a soffitto dove gli spazi a disposizione lo richiedano e le condizioni di isolamento di detti supporti lo permettano.

Una volta fissati i pannelli al supporto, utilizzando eventualmente i sottomultipli illustrati nelle figg. 2 per ottimizzare l’area di copertura, l’installatore provvederà ad inserire i manicotti 7 tra pannelli adiacenti in corrispondenza della bocca libera di uscita dei raccordi 6, facendo scorrere assialmente i collettori 5, prima in un senso e poi nell’altro, per ottenere lo spazio sufficiente per l’inserimento e il bloccaggio dei manicotti 7 sui due raccordi 6 affacciati di due pannelli limitrofi. Manicotti 7 a singola femmina con fondo chiuso vengono inseriti ad un’estremità di ogni colonna di collettori 5 così formata (a destra nella fig.3), mentre l’altra estremità della stessa colonna viene collegata a tubazioni M di mandata ed R di ritorno dell’impianto di produzione di acqua calda o fredda, sia direttamente come illustrato in fig. 3, che indirettamente mediante interposizione di due collettori di adduzione disposti trasversalmente ai collettori 5 o di tubazioni di raccordo atte a connettere gruppi di pannelli a detti collettori di adduzione, per semplicità non illustrati nei disegni.

Quando nella installazione di una superficie radiante vengono utilizzati anche elementi sottomultipli del pannello, i tronchi di tubo che si sono evidenziati nell’operazione di taglio vengono muniti di raccordi, a pressione o a ghiera, del tutto identici o analoghi a quelli sopra illustrati, con l’eventuale aggiunta di un collettore 5’ esterno, come illustrato in fig. 3, necessario quando si utilizza un sottomultiplo longitudinale del tipo illustrato nelle figg.

2B o 2C.

Dalla descrizione che precede dovrebbe risultare chiaro come il pannello radiante della presente invenzione abbia pienamente raggiunto lo scopo prefisso, eliminando tutti gli inconvenienti sopra descritti dei pannelli modulari della tecnica nota. Eliminando infatti la fresatura dello strato anteriore del pannello, dove normalmente erano collocate le tubazioni radianti, si ottiene un processo di costruzione completamente esente da polveri ed estremamente semplificato. Inoltre, e per lo stesso motivo, lo strato anteriore del pannello può essere scelto a piacere, in funzione delle sue desiderate caratteristiche meccaniche, di finitura o altro, senza che tali caratteristiche vengano deteriorate dalla fresatura. Prevedendo poi collettori passanti incorporati nel pannello, à ̈ possibile realizzare in sede di fabbricazione una gran parte delle connessioni idrauliche necessarie e quindi conseguire una modalità di montaggio del pannello molto semplice e veloce. Grazie alla particolare disposizione reciproca dei collettori interni e delle tubazioni radianti, à ̈ infine possibile avere un’ottima sottomodularità del pannello mantenendo così l’elevata ottimizzazione nelle operazioni di posa tipica del pannello della tecnica nota sopra descritta, senza soffrire però di alcun suo inconveniente. Da ultimo, grazie al fatto che lo strato di base del pannello non presenta discontinuità e che non à ̈ più necessaria la presenza di interspazi tra i pannelli per il passaggio dei collettori, viene del tutto eliminata la presenza di superfici passive non radianti e di ponti termici con la parete o il soffitto sottostanti.

S’intende comunque che l’invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito di protezione dell’invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1) Pannello radiante prefabbricato modulare, del tipo avente struttura a sandwich comprendente uno strato di base termoisolante (1), uno strato anteriore con funzione di supporto meccanico e di finitura superficiale esterna ed una o più tubazioni radianti (4) incorporate nel pannello per il passaggio di un fluido termovettore, caratterizzato da ciò che detta tubazione radiante (4) à ̈ alloggiata in cave (2) formate in detto strato di base termoisolante (1), da ciò che in detto strato sono inoltre previste cave di alloggiamento (3) per una coppia di collettori (5) che alimentano detta tubazione radiante (4), e da ciò che detti collettori (5) attraversano l’intero pannello fuoriuscendo dallo stesso in corrispondenza di suoi lati contrapposti.
2. 2) Pannello radiante come in 1), in cui le cave di alloggiamento (3) di detti collettori (5) sono parallele ad una linea mediana del pannello e disposte ai due lati di essa.
3. 3) Pannello radiante come in 2), in cui detta tubazione radiante (4) forma due circuiti indipendenti ciascuno dei quali interessa una metà del pannello, in una suddivisione secondo l’altra sua linea mediana perpendicolare a detti collettori, le estremità libere di ciascuna tubazione radiante (4) essendo disposte in prossimità della posizione di fuoriuscita di detti collettori (5) dal pannello, ai quali sono connesse idraulicamente con raccordi a T (6).
4. 4) Pannello radiante come in 3), in cui la bocca libera di detti raccordi a T (6) à ̈ rivolta verso l’esterno del pannello e presenta un sistema di connessione rapida a scatto ad un manicotto di connessione (7).
5. 5) Pannello radiante come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta linea mediana parallela ai collettori à ̈ la mediana maggiore del pannello.
6. 6) Pannello radiante come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto strato inferiore (1) Ã ̈ formato da quattro elementi (1d, 1s) separati di identica dimensione, suddivisi secondo le linee mediane di detto pannello.
7. 7) Pannello radiante come in 6), in cui detti elementi sono formati per stampaggio di un materiale plastico espanso, quale polistirene o poliuretano.
8. 8) Pannello radiante come in 6), in cui detti elementi sono formati con un materiale di origine naturale, quale sughero.
9. 9) Pannello radiante come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto strato anteriore presenta sfinestrature di accesso (8) in corrispondenza della posizione di fuoriuscita di detti collettori dal pannello.