IT201600093943A1 - Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti - Google Patents

Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti

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IT201600093943A1
IT201600093943A1 IT102016000093943A IT201600093943A IT201600093943A1 IT 201600093943 A1 IT201600093943 A1 IT 201600093943A1 IT 102016000093943 A IT102016000093943 A IT 102016000093943A IT 201600093943 A IT201600093943 A IT 201600093943A IT 201600093943 A1 IT201600093943 A1 IT 201600093943A1
Authority
IT
Italy
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panel
air conditioning
radiant
serpentine
heat
Prior art date
Application number
IT102016000093943A
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English (en)
Inventor
Gastone Martorel
Massimo Fabricatore
Original Assignee
Carlieuklima S R L
Loex S R L
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Publication date
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24DDOMESTIC- OR SPACE-HEATING SYSTEMS, e.g. CENTRAL HEATING SYSTEMS; DOMESTIC HOT-WATER SUPPLY SYSTEMS; ELEMENTS OR COMPONENTS THEREFOR
    • F24D3/00Hot-water central heating systems
    • F24D3/12Tube and panel arrangements for ceiling, wall, or underfloor heating
    • F24D3/14Tube and panel arrangements for ceiling, wall, or underfloor heating incorporated in a ceiling, wall or floor
    • F24D3/141Tube mountings specially adapted therefor
    • F24D3/142Tube mountings specially adapted therefor integrated in prefab construction elements
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02BCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO BUILDINGS, e.g. HOUSING, HOUSE APPLIANCES OR RELATED END-USER APPLICATIONS
    • Y02B30/00Energy efficient heating, ventilation or air conditioning [HVAC]

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Description

PANNELLO RADIANTE PER LA CLIMATIZZAZIONE DI AMBIENTI
Campo di applicazione
La presente invenzione si riferisce ad un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo il preambolo della rivendicazione principale indipendente n.1.
Il pannello di cui trattasi è destinato ad essere impiegato in impianti di condizionamento per riscaldare o raffrescare ambienti ovvero per la climatizzazione estiva e invernale di ambienti.
Il pannello è di tipo prefabbricato, modulare ed autoportante e suscettibile di realizzare in accoppiamento con altri, rivestimenti continui di pareti o soffitti
Il pannello secondo l’invenzione si inserisce quindi nel settore termotecnico della produzione di sistemi di riscaldamento e di condizionamento.
Stato della tecnica
Recentemente, come è noto, hanno avuto particolare diffusione impianti di condizionamento che utilizzano pannelli radianti per scaldare o raffreddare gli ambienti. Il successo di tali pannelli è in particolare dovuto al confort del condizionamento reso e dalla possibilità di una loro agevole installazione, anche in costruzioni già esistenti e senza la necessità di realizzare opere murarie.
Inoltre recentemente sono stati sviluppati fonti di riscaldamento ad acqua a bassa temperatura, che offrono il vantaggio di impiegare come fonte energetica energie rinnovabili o le caldaie a gas a condensazione.
Soprattutto in ambito civile, l'utilizzo di tali fonti di energia termica a bassa temperatura hanno creato un grande mercato per i pannelli a riscaldamento radiante a pavimento.
Da alcuni anni, oltre a riscaldamento radiante pavimento, si è fatto strada il riscaldamento radiante a soffitto. Se il pavimento è prettamente utilizzato per fare il caldo, il soffitto radiante è un sistema che riesce a fornire un eccellente comfort ambientale sia facendo il caldo che facendo il freddo e per tale ragione sta riscontrando un momento estremamente favorevole nel mercato.
Generalmente, i pannelli radianti di tipo noto ad oggi presenti in commercio comprendono uno strato posteriore in materiale termoisolante ed uno strato anteriore fissato per incollaggio allo strato posteriore e dotato di proprietà meccaniche che conferiscono al panello caratteristiche autoportanti.
Lo strato posteriore è solitamente in un materiale plastico espanso come polistirene o poliuretano mentre lo strato anteriore è in un materiale esteticamente apprezzabile e di elevata resistenza meccanica e di discreta conducibilità termica come ad esempio cartongesso, fibrocemento, materiali fonoassorbenti, materiali di origine naturale come il legno, o altri materiali similari.
All'interno del pannello sono alloggiate una o più tubazioni che si sviluppano a serpentina nelle quali viene fatto scorrere il fluido termovettore di un impianto di condizionamento come ad esempio di un impianto reversibile a pompa di calore.
Un primo esempio di pannello del tipo sopra descritto è ad esempio spiegato nel brevetto EP 1004827. In accordo con tale forma realizzativa le tubazioni sono predisposte all'interno dello strato anteriore in cartongesso in sedi ricavate per fresatura con i terminali che escono dal bordo periferico dello stesso pannello.
Tale pannello si è dimostrato nella pratica non scevro di inconvenienti.
Un primo inconveniente risiede nel fatto che la previsione di realizzare le tubazioni a serpentina nello strato anteriore in cartongesso comporta un non ottimale scambio di calore con la creazione di punti freddi in cui inevitabilmente durante il funzionamento in raffreddamento si assiste alla formazione di condensa sulla superficie a vista del pannello.
Per ovviare a questo inconveniente alcuni pannelli di questo tipo, ovvero con le tubazioni nello strato esterno in cartongesso, prevedono una lamina di distribuzione del calore disposta sulla superficie interna del cartongesso. Sebbene tale accorgimento consenta di migliorare lo scambio termico, per scongiurare del tutto fenomeni di condensa, tali pannelli sono fatti funzionare con gradienti termici inferiori e quindi con prestazioni inferiori. Infatti, se nel riscaldamento le differenze di temperatura superficiali non comportano particolari problemi, nel raffrescamento, l'abbassamento localizzato in corrispondenza delle tubazioni della temperatura sulla superficie esterna del pannello comporta un rischio di formazione di condensa, e con un conseguente cambio della colorazione del pannello e nel peggiore dei casi con gocciolamento della superficie del pannello.
Un secondo inconveniente di questi pannelli di tipo noto risiede nel fatto che essi sono poco versatili dovendosi prevedere una pluralità di formati per consentire di coprire interamente tutta l'area del soffitto o delle pareti che si desidera attrezzare.
Un terzo inconveniente di questi pannelli di tipo noto risiede nella complessità costruttiva come conseguenza della necessità di ricavare per fresatura la sede delle tubazioni all'interno dello strato esterno in cartongesso.
Un ulteriore quarto inconveniente di questi pannelli di tipo noto risiede nel fatto che le tubazioni a serpentina presentano porzioni terminali che sporgono dal pannello e che comportano un ingombro non indifferente in fase di trasporto, con notevoli difficoltà di realizzare un imballo compatto. Le porzioni terminai che sporgono possono inoltre, urtando durante il trasporto, rovinare lo stesso pannello ovvero deteriorarsi e comportare poi problemi di tenuta nei raccordi.
Un secondo esempio di pannello è ad esempio spiegato nelle domande di brevetto IT BO2006A000185, IT MI2009A000493. In accordo con tali forme realizzative le tubazioni a serpentina sono predisposte all'interno di sedi ricavate per stampaggio nello strato posteriore isolante rimanendo invece integro lo strato anteriore in cartongesso.
In accordo con tali pannelli radianti, i collettori di collegamento tra un pannello e l'altro ovvero tra le diverse circuitazioni delle tubazioni a serpentina sono previste all'interno degli stessi pannelli.
Nella pratica anche tale secondo esempio realizzativo di pannello radiante si è dimostrato non scevro di inconvenienti.
Un primo inconveniente risiede nel fatto che l'inserimento dei collettori all'interno del pannello diminuisce la superficie radiante utile e comporta avere connessioni idrauliche con le tubazioni a serpentina disposti all'interno del pannello radiante. Questo comporta la necessità di realizzare connessioni a tenuta garantita nel tempo per evitare di dover intervenire con operazioni di manutenzione di sostituzione dell'intero pannello.
Un secondo inconveniente di questo secondo tipo di pannelli radianti risiede nel fatto che i collettori generano una rumorosità dovuta alla loro dilatazione a contatto con lo strato isolante e lo strato radiante in cartongesso; tale circostanza non risulta piuttosto sgradevole soprattutto se i pannelli sono installati in ambiente quali le camere da letto in cui è richiesta una silenziosità elevata specialmente di notte.
Un terzo inconveniente di questo secondo tipo di pannelli, in comune al primo tipo di pannelli sopra descritto, risiede nel fatto che le tubazioni a serpentina presentano ancora porzioni terminali sporgenti dal pannello e che comportano ingombri indesiderati in fase di trasporto e rischi di rottura delle stesse porzioni sporgenti.
Inoltre per realizzare i sottomoduli in cantiere, ovvero le partizioni dal pannello di più ampie dimensioni, bisogna intercettare le tubazioni a serpentina ed i collettori con operazioni che nel tempo mettono a rischio la tenuta delle guarnizioni con problemi per il cliente committente e con difficoltà, in caso di guasti o perdite, a definire le responsabilità tra i diversi attori coinvolti nella produzione e messa in opera dei pannelli radianti.
Presentazione dell'invenzione
In questa situazione, pertanto, scopo della presente invenzione è di superare gli inconvenienti della tecnica nota citata, mettendo a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale abbia un rendimento ottimale sfruttando tutta la superficie utile del pannello.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale sia silenzioso durante il suo funzionamento.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale sia di versatile impiego potendosi adattare per rivestire superfici di soffitti o pareti di dimensioni differenti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale sia compatto facilmente trasportabile e non presenti porzioni sporgenti che possano danneggiarsi durante l'installazione o il trasporto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale sia sicuro ed operativamente del tutto affidabile.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale, pur essendo di elevata qualità, sia semplice ed economico da realizzare.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale sia di semplice ed economica manutenzione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale presenti bassi costi di funzionamento.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni allegate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la Figura 1 mostra una prima vista prospettica di un pannello radiante secondo l’invenzione;
- la Figura 2 mostra una prima vista prospettica di un pannello radiante secondo l’invenzione illustrato in esploso e solo parzialmente;
- la Figura 3 mostra una vista prospettica dall’alto del pannello radiante oggetto della presente invenzione, con asportato lo strato radiante per meglio illustrare le altre caratteristiche, e con una scanalatura prevista in uno strato termoisolante impegnata da una tubazione a serpentina secondo una prima configurazione;
- la Figura 4 mostra un particolare della figura 3 in corrispondenza di aperture di prime tracce della scanalatura sullo strato termoisolante da cui fuoriescono due prime tubazioni a serpentina delle quali ne è stata illustrata solo una;
- la Figura 5 mostra la tubazione a serpentina della prima configurazione di figura 3;
- la Figura 6 mostra una vista prospettica dall’alto del pannello radiante oggetto della presente invenzione, con asportato lo strato radiante per meglio illustrare le altre caratteristiche, e con una scanalatura prevista in uno strato termoisolante impegnata da una tubazione a serpentina secondo una seconda configurazione;
- la Figura 7 mostra un particolare della figura 6 in corrispondenza di aperture di seconde tracce della scanalatura sullo strato termoisolante da cui fuoriescono due seconde tubazioni a serpentina delle quali ne è stata illustrata solo una;
- la Figura 8 mostra la tubazione a serpentina della seconda configurazione di figura 6;
- la Figura 9 mostra una vista prospettica dall’alto del pannello radiante oggetto della presente invenzione, con asportato lo strato radiante per meglio illustrare le altre caratteristiche, e con una scanalatura prevista in uno strato termoisolante impegnata da una tubazione a serpentina secondo una terza configurazione;
- la Figura 10 mostra un particolare della figura 9 in corrispondenza di aperture di prime tracce della scanalatura sullo strato termoisolante da cui fuoriescono quattro terze tubazioni a serpentina delle quali ne sono state illustrate solo due;
- la Figura 11 mostra la tubazione a serpentina della terza configurazione di figura 9;
- la Figura 12 mostra lo strato termoisolante del pannello radiante oggetto della presente invenzione in una vista prospettica dall’alto;
- la Figura 13 mostra un primo particolare ingrandito dello strato termoisolante di figura 11;
- la Figura 14 mostra un altro particolare ingrandito dello strato termoisolante di figura 11;
- la Figura15 mostra una vista in pianta di una porzione dello strato isolante delle precedenti figure con indicata una traccia alternativa atta a definire un’area tecnica in cui ricavare fori passanti;
- la Figura 16 mostra un primo particolare ingrandito dello strato termoisolante di figura 15.
Descrizione dettagliata
Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 un pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, oggetto della presente invenzione.
Il pannello 1 secondo l’invenzione è destinato ad essere impiegato in impianti di climatizzazione per riscaldare o raffrescare ambienti mediante irraggiamento.
Allo scopo esso è destinato ad essere fissato in modo di per sé noto a soffitti o pareti mediante telai e/o viti che non vengono descritti in dettaglio poiché ben conosciuti al tecnico del settore.
I pannelli 1 oggetto della presente invenzione sono destinati quindi ad essere attraversati in maniera forzata da un fluido vettore caldo o freddo a seconda che il pannello lavori in riscaldamento o raffreddamento dell'ambiente. Il fluido vettore potrà essere ad esempio acqua o acqua glicolata ed ottenuto nella sua forma calda o fredda con impianti di tipo noto non facenti parte della presente invenzione. A titolo di esempio, il fluido vettore potrà essere acqua glicolata prelevata con uno scambiatore da un serbatoio di compensazione di un impianto a pompa di calore. Quest'ultima potrà vantaggiosamente comprendere un compressore a ciclo invertibile, il cui fluido primario è in grado di cedere calorie d'inverno e frigorie d'estate mediante uno scambiatore ad un fluido vettore secondario che viene fatto circolare nei pannelli radianti 1. La commutazione dell'impianto per predisporre la pompa di calore alla produzione di calorie o frigorie, avviene in modo noto attraverso l''azionamento di elettrovalvole, o semplice commutatore elettrico/elettronico.
Il pannello radiante 1 oggetto della presente invenzione è destinato ad essere impiegato insieme ad altri pannelli radianti ad esso connessi in serie o parallelo mediante raccordi, collettori ovvero mediante una rete di distribuzione del fluido vettore, per realizzare la copertura del soffitto o delle parete delle dimensioni previste per ottenere l'effetto di condizionamento desiderato.
I singoli pannelli sono affiancabili ovvero anche meccanicamente collegabili l'uno all'altro con combinazioni modulari che verranno precisate nel seguito.
Ciascun pannello radiante 1 per la climatizzazione di ambienti secondo la presente invenzione comprende in modo di per sé noto uno strato termoisolante 2, il quale è dotato di una faccia posteriore 2' destinata ad essere rivolta verso la muratura su cui il pannello radiante 1 deve essere montato, e di una prima faccia interna 2''.
Lo strato termoisolante 2, così come il pannello 1, ha forma rettangolare con quindi un lato lungo L ed un lato corto C ed è vantaggiosamente ottenuto in un materiale plastico espanso come ad esempio polistirene o poliuretano.
Quest'ultimo strato 2 è provvisto di almeno una scanalatura 3 che si sviluppa a serpentina e che è aperta verso la prima faccia interna 2'', da cui è possibile accedere per potervi inserire una tubazione come descritto nel seguito.
La serpentina della scanalatura 3 potrà svilupparsi con un numero variabile di curvature e potrà avere lunghezza e sezioni che non sono oggetto di specifica rivendicazione in questa privativa.
Il pannello 1 comprende uno strato radiante 4, di forma anch’essa rettangolare con pari lati lungo L e corto C, ad esempio 1200 x 2400 mm, dotato di una faccia a vista 4', destinata ad essere rivolta verso l'ambiente da climatizzare, e di una seconda faccia interna 4'' rivolta verso la prima faccia interna 2'' dello strato termoisolante 2.
Lo strato radiante 4 è in un materiale esteticamente apprezzabile, di elevata resistenza meccanica e di almeno discreta conducibilità termica come ad esempio cartongesso, fibrocemento, materiali fonoassorbenti, materiali di origine naturale come il legno, o altri materiali similari.
Il pannello 1 comprende inoltre vantaggiosamente almeno una lamina conduttrice 5, la quale è interposta tra la prima faccia interna 2'' dello strato termoisolante 2 e la seconda faccia interna 4'' dello strato radiante 4. La suddetta lamina 5 è sagomata con una canalizzazione sporgente 50 che si impegna ad incastro all'interno della scanalatura 3 dello strato termoisolante 2 ripercorrendone lo sviluppo a serpentina.
Preferibilmente, la lamina 5 è ottenuta in spezzoni che vengono associati tra loro per rivestire la prima faccia interna 2'' dello strato termoisolante 2.
La lamina conduttrice 5 è inoltre preferibilmente ottenuta con una lamina di alluminio vantaggiosamente avente uno spessore non inferiore a 0,35 mm e preferibilmente di 0,4 mm; valori per i quali si è potuto constatare una ottimale trasmissione di calore.
È quindi prevista almeno una tubazione a serpentina 6, la quale è alloggiata all'interno della scanalatura 3 dello strato termoisolante 2.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale dell’invenzione la tubazione a serpentina deve intendersi inserita nella scanalatura 3 con l’interposizione della lamina 5 inserendosi con impegno nella canalizzazione sporgente 50 di quest’ultima, per almeno un tratto del percorso della stessa canalizzazione che ripercorre quello della scanalatura 3.
Nel seguito si farà riferimento alla tubazione a serpentina 6 indicata inserita nella scanalatura o in suoi rami dovendosi intendere che in accordo con la soluzione preferenziale dell’invenzione, sia interposta anche la lamina 5 con la sua canalizzazione 50.
La tubazione a serpentina 6 è inserita in rapporto ad incastro all'interno della canalizzazione 50 forzando quest'ultima inizialmente leggermente ad aprirsi prima di entrare al suo interno di modo che la canalizzazione 50 richiudendosi sulla tubazione a serpentina 6, la trattenga in maniera salda.
La tubazione a serpentina 6 è preferibilmente ottenuta in materiale plastico flessibile, ad esempio di diametro di 8 mm, così da potersi agevolmente inserire ad incastro entro la canalizzazione 50 della lamina 5.
La tubazione a serpentina 6 ha diametro leggermente maggiore dell'apertura della canalizzazione 50. In questo modo, per fare entrare la tubazione a serpentina 6 nella apertura della canalizzazione 50, è necessario forzare la stessa tubazione per allargare leggermente l'apertura cosicché una volta entrata nella canalizzazione l'apertura si richiuda leggermente trattenendo saldamente la tubazione 6.
L'allargamento della canalizzazione 50, che si mantiene in parte anche dopo l'inserimento della tubazione a serpentina 6, comporta anche un saldo impegno meccanico della stessa lamina allo strato termoisolante 2, essendo inoltre leggermente previsto un inserimenti a sottosquadra della canalizzazione 50 nella scanalatura 3.
Lo strato termoisolante 2 e lo strato radiante 4 sono fissati tra loro con l’interposizione della lamina conduttrice 5 e della tubazione a serpentina 6. Il fissaggio avviene in modo già noto al tecnico del settore ad esempio mediante incollaggio.
In accordo con l'idea alla base della presente invenzione, la scanalatura 3 ricavata sulla prima faccia interna 2'' dello strato termoisolante 2 si sviluppa consentendo più predisposizioni della tubazione a serpentina che consentono di separare i pannelli 1 lungo più linee di taglio, per ottenere in maniera versatile pannelli 1 di forme diverse.
Più in dettaglio, secondo l'invenzione la scanalatura 3 (illustrata nel suo complesso in figura 12 ed in alcune parti ingrandita nelle figure 13, 14 e 16 che allo scopo rappresentano il solo strato termoisolante 2) comprende almeno due prime tracce 3A (vedere figure 3 e 4), suscettibili di alloggiare due prime tubazioni a serpentina 6A separate tra loro, dotate ciascuna di una prima coppia di prime aperture 30A, di cui una prima apertura 30A’ di ingresso ed una prima apertura 30A’’ di uscita, le quali sono disposte in corrispondenza di un lato corto C dello strato termoisolante 2. Le due prime tubazioni 6A escono dal pannello 1 con le loro estremità attraversando le suddette coppie di prime aperture 30A della scanalatura 3.
Le suddette due prime tracce 3A sono simmetricamente disposte rispetto ad un piano longitudinale P1 che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato lungo L dello strato termoisolante 2 senza che esse si intercettino l’una con l’altra consentendo alle due prime tubazioni a serpentina 6A di rimanere separate tra loro.
Nelle figure 3 e 4 è illustrato il pannello 1 con inserita la tubazione a serpentina 6 nelle prime tracce 3A (il cui riferimento è indicato per chiarezza a linea continua ove la scanalatura è visibile essendo state corrispondentemente omesse alcune lamine 5 ed a tratteggio ove è invece nascosto dalle stesse lamine) così da definire una prima configurazione A del pannello 1 (illustrata in figura 3 senza lo strato radiante 4 per consentire di vedere le parti sottostanti). In maniera del tutto identica la prima coppia di prime aperture 30A potrà essere realizzata sul lato corto C contrapposto.
Secondo l’invenzione, la scanalatura 3 dello strato termoisolante 2 comprende inoltre almeno due seconde tracce 3B (vedere figure 6 e 7), suscettibili di alloggiare due seconde tubazioni a serpentina 6B separate tra loro, dotate ciascuna di una seconda coppia di seconde aperture 30B, di cui una seconda apertura di ingresso 30B’ ed una seconda apertura di uscita 30B’’, le quali sono disposte in corrispondenza di un lato lungo L dello strato termoisolante 2. Le due seconde tubazioni 6B escono dal pannello 1 con le loro estremità attraversando le suddette coppie di seconde aperture 30B della scanalatura 3.
Le suddette due seconde tracce 3B sono simmetricamente disposte rispetto ad un piano trasversale P2 che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato corto C dello strato termoisolante 2 senza che esse si intercettino l’una con l’altra consentendo alle due seconde tubazioni a serpentina 6B di rimanere separate tra loro.
Nelle figure 6 e 7 è illustrato il pannello 1 con inserita la tubazione a serpentina 6 nelle seconde tracce 3B (il cui riferimento è indicato per chiarezza a linea continua ove la scanalatura è visibile essendo state corrispondentemente omesse alcune lamine 5 ed a tratteggio ove è invece nascosto dalle stesse lamine) così da definire una seconda configurazione B del pannello 1 (illustrata in figura 6 senza lo strato radiante 4 per consentire di vedere le parti sottostanti).
Secondo l’invenzione, la scanalatura 3 dello strato termoisolante 2 comprende inoltre almeno quattro terze tracce 3C (vedere figure 9 e 10), suscettibili di alloggiare quattro terze tubazioni a serpentina 6C separate tra loro, dotate ciascuna di una terza coppia di terze aperture 30C, di cui una terza apertura di ingresso 30C’ ed una terza apertura di uscita 30C’’.
Le suddette quattro coppie di terze aperture 30C sono disposte in corrispondenza dei due lati lunghi L dello strato termoisolante 2, due per ciascun lato lungo L.
Le quattro terze tubazioni 6C escono dal pannello 1 con le loro estremità attraversando le suddette coppie di terze aperture 30C della scanalatura 3.
Le suddette quattro terze tracce 6C sono simmetricamente disposte sia rispetto al piano longitudinale P1 che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato lungo L dello strato termoisolante 2 sia rispetto al piano trasversale P2 che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato corto C dello strato termoisolante 2, e senza che esse si intercettino l’una con l’altra consentendo alle quattro terze tubazioni a serpentina 6C di rimanere separate tra loro.
Nelle figure 9 e 10 è illustrato il pannello 1 con inserita la tubazione a serpentina 6 nelle terze tracce 3C (il cui riferimento è indicato per chiarezza a linea continua ove la scanalatura è visibile essendo state corrispondentemente omesse alcune lamine 5 ed a tratteggio ove è invece nascosto dalle stesse lamine) così da definire una terza configurazione C del pannello 1 (illustrata in figura 9 senza lo strato radiante 4 per consentire di vedere le parti sottostanti).
Le tracce 3A, 3B e 3C così come sopra descritte conferiscono al pannello 1 in fase realizzativa una importante versatilità di impiego consentendo di disporre le aperture 30A, 30B e 30C su diversi lati e consentendo la separazione del pannello 1 lungo linee di taglio atte a permetterne l’impiego in formati differenti, come meglio è spiegato nel seguito.
In accordo con la prima configurazione A del pannello 1, le due prime tubazioni a serpentina 6A sono alloggiate nelle due prime tracce 3A che comprendono due rispettivi primi rami centrali 3A’ che si sviluppano senza soluzione di continuità parallelamente tra loro lungo l'estensione dei lati lunghi L fino a due corrispondenti prime aperture 30A.
Grazie a tale configurazione, il pannello 1 è separabile in due distinti primi pannelli 100 lungo una prima linea di taglio T1 definita dalla intersezione del pannello 1 con il piano longitudinale mediano P1. In particolare la prima linea di taglio T1 corre parallela ai primi rami centrali 3A’ che alloggiano le due prime tubazioni a serpentina 6A.
In accordo con la seconda configurazione B del pannello 1, le due seconde tubazioni a serpentina 6B sono alloggiate nelle due seconde tracce 3B che comprendono due rispettivi secondi rami centrali 3B’ che si sviluppano senza soluzione di continuità parallelamente tra loro lungo l'estensione dei lati corti C fino a due corrispondenti seconde aperture 30B.
Grazie a tale configurazione, il pannello 1 è separabile in due distinti secondi pannelli 200 lungo una seconda linea di taglio T2 definita dall’intersezione del pannello 1 con il piano trasversale mediano P2. In particolare la seconda linea di taglio T2 corre parallela ai secondi rami centrali 3B’ che alloggiano le due seconde tubazioni a serpentina 6B.
In accordo con la terza configurazione C del pannello 1, le quattro terze tubazioni a serpentina 6C sono alloggiate nelle quattro terze tracce 3C che comprendono ciascuna un terzo ramo centrale 3C’.
Tale ramo centrale 3C’ si sviluppa con due tratti ortogonali tra loro 3AC’ e 3BC’. Più in dettaglio, il primo tratto 3AC’ si sviluppa parallelamente ad un lato lungo L del pannello 1 e parallelamente al primo tratto 3AC’ del terzo ramo centrale 3C’ che alloggia una terza tubazione 6C trasversalmente contigua (ovvero affiancata sul lato corto C del pannello 1).
Il secondo tratto 3BC’ connesso al primo 3AC’ mediante una piega a 90 gradi, si sviluppa parallelamente ad un lato corto C del pannello 1 e parallelamente al secondo tratto 3BC’ del terzo ramo centrale 3C’ che alloggia una terza tubazione 6C longitudinalmente contigua (ovvero affiancata sul lato lungo L del pannello 1).
Grazie a tale configurazione, il pannello 1 è separabile in quattro distinti terzi pannelli 300 lungo una terza ed una quarta linea di taglio, rispettivamente indicate con T3 e T4, di cui la terza linea di taglio T3 coincide con la prima linea di taglio T1 ed è pertanto ancora una volta definita dalla intersezione del pannello 1 con il piano longitudinale mediano P1 (in particolare la terza linea di taglio T3 corre parallela ai quattro primi tratti 3AC’ dei terzi rami centrali 3C’), e la quarta linea di taglio T4 coincide con la seconda linea di taglio T2 ed è pertanto ancora una volta definita dall’intersezione del pannello 1 con il piano trasversale mediano P2 (in particolare la quarta linea di taglio T4 corre parallela ai quattro secondi tratti 3BC’ dei terzi rami centrali 3C’).
La separazione del pannello 1 così predisposto nei primi, secondi o terzi pannelli rispettivamente 100, 200 o 300 discende dalla inventiva previsione di realizzare lo strato termoisolante 2 con una scanalatura 3 comprende almeno prime, seconde e terze tracce 3A, 3B, e 3C suscettibili di alloggiare selettivamente le prime, le seconde e le terze tubazioni a serpentina 6A, 6B e 6C così da poter realizzare mediante selettive suddivisioni del pannello 1 secondo prime, seconde o terze e quarte linee di taglio T1, T2 o T3+T4 primi secondi e terzi pannelli 100, 200 e 300 di differenti dimensioni.
Ad esempio partendo da un pannello 1200 x 2400 mm è possibile con il taglio T1 della prima configurazione A ottenere due primi pannelli di dimensioni 600 x 2400 mm, con il taglio della seconda configurazione B ottenere due secondi pannelli di dimensioni 1200 x 1200 mm e con la terza configurazione C ottenere quattro terzi pannelli di dimensioni 600 x 1200 mm.
La scanalatura 3 è quindi il risultato della sovrapposizione delle prime, seconde e terze tracce 3A, 3B, e 3C le quali coincidono per quasi tutto il loro sviluppo fatta eccezione di piccoli tratti chiaramente visibili ed indicai con i riferimenti 3E, 3F e 3G in figura 13. Più in dettaglio, nella zona centrale del pannello 1 sono previste coppie affiancate di tracce centrali longitudinali e trasversali rispettivamente indicate con 3E e 3F connesse tra loro da tratti curvi 3G. Grazie a queste semplici tracce aggiuntive è possibile trasformare il pannello nelle diverse configurazioni A, B e C sopra illustrate.
In accordo con una vantaggiosa caratteristica del pannello 1 secondo la presente invenzione, la coppia di aperture 30A, 30B e 30C di ciascuna corrispondente traccia 3A, 3B, e 3C della scanalatura 3 è in comunicazione con una sede di contenimento 7, che si estende fino al bordo perimetrale 10 del pannello 1 ed è suscettibile di alloggiare un tratto terminale 60 della corrispondente tubazione a serpentina 6 che viene allo scopo ripiegato per essere contenuto nella suddetta sede 7.
In questo modo, il pannello 1 finito si presenta senza parti sporgenti oltre il suo bordo perimetrale 10 così da risultare facilmente imballabile, accatastabile su un pallet, ed alloggiabile in camion ed altri mezzi di trasporto. I tratti terminali 60 sono preferibilmente bloccati entro la sede di contenimento 7 mediante mezzi di ancoraggio amovibili come ad esempio graffe (non illustrate) che vengono poi agevolmente rimossi quando è necessario sballare i pannelli 1 per il loro impiego.
In accordo con una ulteriore vantaggiosa caratteristica del pannello 1 secondo la presente, le tubazioni a serpentina 6 alloggiate nella scanalatura 3, si sviluppano dall'apertura di ingresso all'apertura di uscita di quest'ultima senza alcun allacciamento idraulico interno al pannello 1 ovvero senza connessioni interne a collettori.
I collettori sono infatti previsti esternamente al pannello 1. In questo modo, si evitano eventuali perdite negli allacciamenti che comporterebbero la sostituzione completa del pannello con altro di nuovo e con quindi notevoli costi di manutenzione dell’impianto una volta istallati i pannelli.
Inoltre, grazie a tale previsione, la copertura del pannello 1 con la serpentina di tubazioni risulta uniforme ed estesa ad almeno il 90-95% della sua superficie aumentando l’efficienza del pannello rispetto a quelli tradizionali con collettore incorporato nello strato termoisolante.
L’estrema uniformità di distribuzione raggiunta da questo pannello 1, così come la previsione di disporre le tubazioni 6 nello strato termoisolante 2, consente di ridurre i problemi di disuniformità di scambio di calore e quindi di eliminare i punti freddi e quindi i conseguenti indesiderati punti di condensa.
Vantaggiosamente, i pannelli sono idraulicamente connessi l’uno all’altro attraverso collettori comuni a cui afferiscono le tubazioni 6 dei singoli pannelli 1. Preferibilmente, le suddette tubazioni 6 a serpentina sono collegate ai collettori mediante raccordi che si impegnano sul bordo esterno delle estremità delle tubazioni a serpentina, così da non ridurre in tali allacciamenti il diametro utile al passaggio del fluido vettore, il che comporterebbe una riduzione progressiva del carico della portata del flusso vettore con la conseguenza che gli ultimi pannelli connessi in parallelo al connettore risulterebbero ricevere un flusso di fluido molto inferiore rispetto ai primi.
Come rappresentato nella vista di dettaglio di figura 15, il pannello 1 secondo l’invenzione potrà vantaggiosamente prevedere che la scanalatura 3 e quindi la tubazione 6 presentino percorsi alternativi 3D, volti a delimitare aree tecniche 9 del pannello 1 prive di tubazione volte a consentire la realizzazione di aperture passanti nel pannello 1 per l’inserimento di luci o sprinkler a soffitto.
Vantaggiosamente al fine di consentire all’installatore di identificare con certezza la posizione di tali aree tecniche 9 ovvero anche delle tubazioni 6, su una faccia esterna e preferibilmente su quella dello strato radiante 4, sono disegnati mediante serigrafia le tracce delle tubazioni, così da poter definire con certezza le linee di taglio T1, T2, T3 e T4 nonché le aree tecniche 9 ove effettuare i fori passanti.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, il quale comprende: - almeno uno strato termoisolante (2) rettangolare, il quale è dotato di una faccia posteriore (2’) e di una prima faccia interna (2’’); detta prima faccia interna (2’’) essendo provvista di almeno una scanalatura (3) con sviluppo a serpentina aperta verso detta prima faccia interna (2’’); - almeno uno strato radiante (4) rettangolare, dotato di una faccia a vista (4’) e di una seconda faccia interna (4’’) rivolta verso la prima faccia interna (2’’) di detto strato termoisolante (2); - almeno una tubazione a serpentina (6) alloggiata all'interno della scanalatura (3) di detto strato termoisolante (2); caratterizzato dal fatto che detta almeno una scanalatura (3) comprende: - almeno due prime tracce (3A), suscettibili di alloggiare due prime tubazioni a serpentina (6A) separate tra loro, dotate ciascuna di una prima coppia di prime aperture (30A), le quali sono disposte in corrispondenza di un lato corto (C) di detto strato termoisolante (2); dette due prime tracce (3A) essendo simmetricamente disposte rispetto ad un piano longitudinale (P1) che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato lungo (L) di detto strato termoisolante (2) senza che dette due prime tracce (3A) si intercettino l’una con l’altra; - almeno due seconde tracce (3B), suscettibili di alloggiare due seconde tubazioni a serpentina (6B) separate tra loro, dotate ciascuna di una seconda coppia di seconde aperture (30B), le quali sono disposte in corrispondenza di un lato lungo (L) di detto strato termoisolante (2); dette due seconde tracce (3B) essendo simmetricamente disposte rispetto ad un piano trasversale (P2) che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato corto (C) di detto strato termoisolante (2) senza che dette due seconde tracce (3B) si intercettino l’una con l’altra; - almeno quattro terze tracce (3C), suscettibili di alloggiare quattro terze tubazioni a serpentina (6C) separate tra loro, dotate ciascuna di una terza coppia di terze aperture (30C), le quali sono disposte in corrispondenza dei due lati lunghi (L) di detto strato termoisolante (2), due per ciascun lato lungo (L); dette quattro terze tracce (3C) essendo simmetricamente disposte sia rispetto a detto piano longitudinale (P1), che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato lungo (L) di detto strato termoisolante (2), sia rispetto al piano trasversale (P2), che si sviluppa in posizione mediana parallelamente al lato corto (C) di detto strato termoisolante (2), e senza che dette quattro terze tracce (3C) si intercettino l’una con l’altra.
  2. 2. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione n. 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una lamina conduttrice (5) interposta tra la prima faccia interna (2’’) di detto strato termoisolante (2) e la seconda faccia interna (4’’) di detto strato radiante (4) e provvista di una canalizzazione sporgente (50) impegnata ad incastro all'interno di detta scanalatura (3) ed alloggiante detta tubazione a serpentina (6).
  3. 3. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione n. 1, caratterizzato dal fatto che dette due prime tubazioni a serpentina (6A) sono alloggiate in dette due prime tracce (3A), le quali comprendono due rispettivi primi rami centrali (3A’) che si sviluppano senza soluzione di continuità parallelamente tra loro lungo l'estensione di detti lati lunghi (L) fino a due corrispondenti prime aperture (30A).
  4. 4. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto pannello (1) è separabile in due primi distinti pannelli (100) lungo una prima linea di taglio (T1) definita dall’intersezione di detto pannello (1) con detto piano longitudinale mediano (P1).
  5. 5. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione n. 1, caratterizzato dal fatto che dette due seconde tubazioni a serpentina (6B) sono alloggiate in dette due seconde tracce (3B), le quali comprendono due rispettivi secondi rami centrali (3B’) che si sviluppano senza soluzione di continuità parallelamente tra loro lungo l'estensione di detti lati corti (C) fino a due corrispondenti seconde aperture (30B).
  6. 6. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione n. 5, caratterizzato dal fatto che detto pannello (1) è separabile in due secondi distinti pannelli (200) lungo una seconda linea di taglio (T2) definita dalla intersezione di detto pannello (1) con detto piano trasversale mediano (P2).
  7. 7. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione n. 1, caratterizzato dal fatto che dette quattro terze tubazioni a serpentina (6C) sono alloggiate in dette quattro terze tracce (3C), le quali comprendono ciascuna un terzo ramo centrale (3C’) che si sviluppa per un primo tratto (3AC’) parallelamente ad un lato lungo (L) di detto pannello (1) e parallelamente al primo tratto (3AC’) del terzo ramo centrale (3C’) di una terza tubazione (6C) trasversalmente contigua e per un secondo tratto (3BC’) connesso al primo mediante una piega a 90 gradi, parallelamente ad un lato corto (C) di detto pannello (1) e parallelamente al secondo tratto (3BC’) del terzo ramo centrale (3C’) di una terza tubazione (6C) longitudinalmente contigua.
  8. 8. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione n. 7, caratterizzato dal fatto che detto pannello (1) è separabile in quattro distinti pannelli (300) lungo una terza (T3) ed una quarta linea di taglio (T4), di cui la terza linea di taglio (T3) è definita dalla intersezione di detto pannello (1) con detto piano longitudinale mediano (P1), e la quarta linea di taglio (T4) è definita dalla intersezione di detto pannello (P1) con detto piano trasversale mediano (P2).
  9. 9. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la coppia di aperture (30A, 30B, 30C) di ciascuna corrispondente traccia (3A, 3B, 3C) di detta scanalatura (3) è in comunicazione con una sede di contenimento (7) che si estende fino al bordo perimetrale (8) del pannello (1) ed è suscettibile di alloggiare un tratto terminale ripiegato (60) di detta corrispondente tubazione a serpentina (6).
  10. 10. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta almeno una lamina conduttrice (5) ha uno spessore non inferiore a 0,35 mm e preferibilmente è di 0,4 mm.
  11. 11. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le tubazioni a serpentina (6) alloggiate in detta scanalatura (3) si sviluppano dall'apertura di ingresso all'apertura di uscita di quest'ultima senza alcun allacciamento idraulico interno al pannello (1).
  12. 12. Pannello radiante per la climatizzazione di ambienti, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le tubazioni a serpentina (6) sono collegate esternamente a detto pannello (1) alle loro estremità a collettori mediante raccordi che si impegnano sul bordo esterno delle estremità di dette tubazioni a serpentina (6).
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