ITMI20090267A1 - Parete vetrata di una camera bianca - Google Patents

Parete vetrata di una camera bianca

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ITMI20090267A1
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IT
Italy
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wall
seat
vertical
longitudinal
support element
Prior art date
Application number
IT000267A
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English (en)
Inventor
Luigi Brambilla
Tomaso Nigris
Original Assignee
Nicomac S R L
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    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B2/00Walls, e.g. partitions, for buildings; Wall construction with regard to insulation; Connections specially adapted to walls
    • E04B2/74Removable non-load-bearing partitions; Partitions with a free upper edge
    • E04B2/7407Removable non-load-bearing partitions; Partitions with a free upper edge assembled using frames with infill panels or coverings only; made-up of panels and a support structure incorporating posts
    • E04B2/7453Removable non-load-bearing partitions; Partitions with a free upper edge assembled using frames with infill panels or coverings only; made-up of panels and a support structure incorporating posts with panels and support posts, extending from floor to ceiling
    • E04B2/7455Glazing details
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
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    • E04B2/00Walls, e.g. partitions, for buildings; Wall construction with regard to insulation; Connections specially adapted to walls
    • E04B2/74Removable non-load-bearing partitions; Partitions with a free upper edge
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Description

Titolo: Parete vetrata di una camera bianca.
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una parete vetrata di una camera bianca, in particolare una parete vetrata di una camera bianca modulare.
Le camere bianche, anche note con l’espressione camere classificate, sono largamente utilizzate in numerosi settori tecnologici, ad esempio nelTindustria farmaceutica, in quella biomedicale o nelTindustria elettronica, nelle circostanze in cui le attività di ricerca e/o i processi produttivi richiedono un ambiente in cui possano essere mantenute condizioni ambientali controllate. In particolare, nelTambiente delimitato da una camera bianca viene controllata e mantenuta entro limiti prefissati la presenza di polvere o altre particelle di dimensioni uguali o inferiori a chea 0.5 pm.
Generalmente le camere bianche comprendono pareti verticali, attraverso le quali è previsto almeno un accesso per il personale, e un soffitto e/o un controsoffitto accoppiato a tali pareti. Le pareti sono ancorate al pavimento, direttamente o indirettamente per mezzo di una struttura orizzontale di supporto.
La struttura orizzontale di supporto comprende traverse posizionate sul pavimento, lungo il perimetro della camera bianca, in modo tale da risultare orizzontali con un’elevata precisione. Ciascuna parete della camera bianca è ancorata ad una o più traverse della struttura di supporto.
Tipicamente le pareti verticali comprendono un pannello divisorio disposto verticalmente tra un elemento inferiore di supporto, fissabile al pavimento o ad una traversa della struttura orizzontale di supporto della camera bianca, e un elemento superiore di supporto, fissabile direttamente o indirettamente al soffitto e/o al controsoffitto della camera bianca. Il pannello divisorio, non trasparente, è di solito realizzato in un laminato plastico.
Il pannello divisorio può essere lavorato per predisporre una finestra d’ispezione. In questa circostanza attraverso il pannello viene ricavata un’apertura nella quale viene fissato e sigillato un vetro.
A seconda delle esigenze del relativo sito di installazione, le camere bianche possono avere dimensioni standard oppure non standard. Le camere bianche aventi dimensioni standard, oggi le più diffuse, sono componibili con pareti, soffitto e/o controsoffitto modulari; le camere bianche aventi dimensioni non standard sono realizzate con pareti, soffitto e/o controsoffitto, realizzati su misura.
Negli ultimi tempi è aumentata l’esigenza di disporre di ampie superfici vetrate, le più ampie possibile, che consentano l’ispezione dall’esterno dell’ambiente nella camera bianca, preferibilmente l’ispezione di tutte le aree interne alla camera. Le finestre, opportunamente predisposte nelle pareti verticali, permettono di minimizzare il numero di accessi del personale di ispezione all’ interno dell’ambiente protetto nella camera bianca. Ogni accesso comporta una variazione nelle condizioni dell’ambiente e un aumento delle particelle inquinanti. Il personale deve indossare apposite tute e mascherine per limitare il rilascio di polvere o sostanze inquinanti all’interno della camera bianca. I tempi richiesti per la vestizione e l’accesso nella camera possono essere lunghi in confronto ai tempi relativi ad un’ispezione degli impianti e delle attività di processo.
Attrezzare con ampie finestre le pareti delle camere bianche note alla tecnica è complicato e comporta un aumento dei tempi e dei costi di produzione e messa in opera. I pannelli divisori devono essere tagliati per ricavare un oblò o una finestra, e il vetro deve essere predisposto in fabbrica, prima della messa in opera della camera bianca nel sito di installazione.
Un ulteriore inconveniente è dato dal fatto che il vetro delle finestre e il materiale del pannello divisorio verticale hanno in genere coefficienti di dilatazione termica diversi. Questo comporta la necessità di predisporre opportuni mezzi di assorbimento delle dilatazioni termiche del vetro. In altri termini il costruttore della camera bianca deve predisporre mezzi di tenuta dei vetri (nelle rispettive sedi ricavate nel pannello divisorio) che assecondino la dilatazione termica dei vetri vetro quando necessario in base alle variazioni della temperatura nel sito di installazione della camera bianca.
Un altro difetto delle pareti delle attuali camere bianche risiede nella difficoltà di sostituire con facilità e rapidamente un vetro, ad esempio in caso di rottura. Una volta che la camera bianca è stata messa in opera, la sostituzione di un vetro richiede l’intervento di un tecnico capace ed esperto che rimuova le guarnizioni e gli elementi di tenuta tra il vetro e il pannello divisorio, e quindi rimuova il vetro da sostituire. L’installazione del vetro nuovo deve avvenire avendo cura di posizionare correttamente anche le relative guarnizioni e elementi di tenuta nuovi. Queste operazioni richiedono tempo e sono complicate.
Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una parete di una camera bianca che risolva in modo semplice ed efficace gli inconvenienti delle soluzioni note, risultando semplice nella struttura pur avendo ampie superfici vetrate, e permettendo una rapida messa in opera e una semplice manutenzione della camera bianca nel sito di installazione.
In un suo primo aspetto, la presente invenzione riguarda pertanto una parete di una camera bianca secondo la rivendicazione 1.
In particolare la presente invenzione riguarda una parete di ima camera bianca comprendente almeno un pannello divisorio disposto verticalmente tra un elemento inferiore di supporto, fissabile ad un pavimento, e un contrapposto elemento superiore di supporto, fissabile al soffitto e/o ad un controsoffitto della camera bianca, in cui detto almeno un pannello divisorio è formato da almeno due lastre di vetro affiancate e giuntate, e in cui detto elemento inferiore di supporto comprende una prima sede longitudinale di accoglimento di una porzione inferiore di dette almeno due lastre di vetro e detto elemento superiore di supporto comprende ima seconda sede longitudinale di accoglimento di una porzione superiore di dette almeno due lastre di vetro, in cui dette porzioni inferiore e superiore di dette due lastre di vetro sono accolte in modo scorrevole rispettivamente in detta prima e in detta seconda sede longitudinale di accoglimento.
Ai fini della presente invenzione la direzione verticale è da intendersi sostanzialmente ortogonale al pavimento sul quale la camera bianca deve essere installata. La direzione longitudinale, riferita alle sedi di accoglimento, è da intendersi orizzontale. L’elemento inferiore di supporto si trova ad un’altezza dal pavimento inferiore rispetto all’altezza dell’elemento superiore di supporto, che è posizionato più vicino al soffitto o al controsoffitto della camera bianca.
Vantaggiosamente almeno un pannello divisorio è interamente vetrato, in particolare è costituito da due o più lastre di vetro affiancate e giuntate. Il pannello divisorio vetrato offre un’ottima visibilità e facilita le operazioni d’ispezione dall’esterno della camera bianca.
La messa in opera e la sostituzione del pannello divisorio vetrato sono rese semplici e rapide dalla possibilità di inserire le lastre di vetro nelle sedi di accoglimento con semplici movimenti verticali e di spostare orizzontalmente le stesse lastre all’interno delle sedi, in direzione longitudinale, prima della definitiva giunzione delle lastre di vetro. Le sedi longitudinali impediscono i movimenti orizzontali delle lastre di vetro in direzione trasversale all’asse longitudinale, di fatto mantenendo verticali le lastre.
Considerando che h è l’altezza delle lastre di vetro, hj è l’altezza della luce compresa tra un’estremità libera della prima sede di accoglimento e un’estremità libera della seconda sede di accoglimento, e /z2è 1 a distanza tra il fondo della prima sede di accoglimento e il fondo della seconda sede di accoglimento, preferibilmente vale la seguente formula: hi < h < ti2, ovvero l’altezza delle lastre di vetro è maggiore della luce libera tra le estremità delle sedi di accoglimento e inferiore alla distanza tra il fondo di tali sedi. Più preferibilmente l’altezza delle lastre di vetro è pari all’altezza della luce compresa tra le estremità libere delle sedi di accoglimento aumentata di un’altezza hi, che è a sua volta inferiore alla differenza tra la distanza tra i fondi delle sedi di accoglimento e l’altezza della luce compresa tra le estremità libere delle sedi di accoglimento. Valgono le relazioni h = (hi+hi) e hi < (h.2-hi)·
I suddetti rapporti geometrici consentono agli installatori della camera bianca di inserire parzialmente le lastre di vetro nella seconda sede di accoglimento e successivamente nella prima sede di accoglimento, sfilando una porzione superiore delle lastre dalla seconda sede di accoglimento e inserendo una corrispondente porzione inferiore delle lastre nella prima sede di accoglimento. La rimozione di una lastra di vetro dalla camera bianca è altrettanto semplice: si estrae la porzione inferiore della lastra dalla prima sede di accoglimento, contestualmente inserendo una corrispondente porzione superiore della stessa lastra nella seconda sede di accoglimento, e infine ruotando la lastra per disimpegnare entrambe le sedi di accoglimento.
Preferibilmente gli elementi di supporto, inferiore e superiore, hanno ciascuno un asse longitudinale. Tale asse, come già descritto, è orizzontale, quindi sostanzialmente parallelo al piano del pavimento. Le lastre di vetro sono scorrevoli nelle suddette sedi di accoglimento lungo l’asse longitudinale.
Preferibilmente l’elemento inferiore di supporto e l’elemento superiore di supporto sono profilati metallici, più preferibilmente realizzati in alluminio o in una lega di alluminio. Preferibilmente entrambi gli elementi di supporto presentano, in sezione trasversale (piano verticale ortogonale all’asse longitudinale), un profilo sostanzialmente a D. In questa circostanza l’elemento inferiore di supporto e l’elemento superiore di supporto sono rispettivamente fissabili al pavimento e al soffitto/controsoffitto in corrispondenza della porzione piana del profilo a D. La prima sede longitudinale di accoglimento e la seconda sede longitudinale di accoglimento sono ricavate nella porzione curva del profilo a D, ortogonalmente alla porzione piana.
Preferibilmente ciascuna sede longitudinale di accoglimento è una scanalatura ricavata nel corpo del relativo elemento di supporto, parallelamente all’asse longitudinale dello stesso. In altri termini la sede longitudinale di accoglimento si configura come una guida che si sviluppa lungo l’asse longitudinale del relativo elemento di supporto. Le lastre di vetro, una volta inserite nella sede di accoglimento, sono scorrevoli orizzontalmente in tale guida lungo l’asse longitudinale. Più preferibilmente la porzione superiore della scanalatura è raccordata alla porzione piana del profilo a D con almeno una superficie curva, ad esempio convessa.
Una guarnizione è inseribile nella prima sede longitudinale di accoglimento, in posizione intermedia tra il fondo della stessa sede e la porzione inferiore del pannello divisorio o di una delle due lastre. La guarnizione consente di ripristinare il corretto posizionamento della lastra di vetro nelle sedi di accoglimento qualora l’altezza h della stessa lastra risulti inferiore al valore richiesto, oppure quando le altezze hi o sono superiori ai valori attesi. Quando la guarnizione è presente nella prima sede di accoglimento, valgono le relazioni geometriche sopra descritte; il fondo della sede è in questa circostanza definito dalla superficie superiore della guarnizione (la guarnizione agisce da spessore e la lastra di vetro appoggia sulla superficie superiore della guamizione). Preferibilmente la guarnizione è realizzata in un materiale scelto tra Teflon, Pvc e Santoprene.
Secondo una forma di realizzazione preferita della parete, la prima sede longitudinale di accoglimento e la seconda sede longitudinale di accoglimento hanno una larghezza compresa tra 0,5 cm e 1,5 cm; la profondità di tali sedi è pari a compresa tra 0,5 e 5 cm. Ciascuna lastra di vetro che compone il pannello divisorio è preferibilmente costituita da due lastre di vetro accoppiate con l’inserimento fra le stesse di un foglio di materiale plastico adesivo, secondo quanto previsto dalle comuni norme antinfortunistiche.
Preferibilmente l’elemento inferiore di supporto è direttamente fissabile al pavimento, oppure è fissabile ad una struttura orizzontale di supporto della camera bianca, a sua volta fissata al pavimento, ad esempio una struttura di supporto formata da traverse orizzontali. L’elemento superiore di supporto è direttamente fissabile al soffitto e/o al controsoffitto, oppure è fissabile ad una struttura di collegamento con il soffitto e/o al controsoffitto, ad esempio un pannello non trasparente in laminato plastico.
Secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, la parete comprende almeno un primo montante verticale, provvisto di un primo elemento laterale di supporto del pannello divisorio, e almeno un secondo montante verticale, provvisto di un secondo elemento laterale di supporto del pannello divisorio. Il primo elemento laterale di supporto comprende a sua volta una prima sede verticale di accoglimento di una porzione laterale di una delle lastre di vetro; il secondo elemento laterale di supporto comprende a sua volta una seconda sede verticale di accoglimento di una porzione laterale dell’altra lastra di vetro. Le porzioni laterali delle lastre di vetro sono accolte rispettivamente nella prima e nella seconda sede verticale di accoglimento in modo scorrevole lungo l’asse longitudinale.
Indicando con / la larghezza del pannello divisorio, con Z; la larghezza della luce libera compresa tra un’estremità libera della prima sede verticale di accoglimento e un’ estremità libera della seconda sede verticale di accoglimento, e con h la distanza tra il fondo della prima sede verticale di accoglimento e il fondo della seconda sede verticale di accoglimento, preferibilmente vale la relazione 1}< 1 < I2. In altri termini la larghezza del pannello divisorio, ovvero la larghezza complessiva delle lastre di vetro che lo compongono, è preferibilmente maggiore della distanza tra le estremità libere delle sedi verticali di accoglimento dei due montanti verticali ed è minore della distanza tra i fondi delle stesse sedi. Questi rapporti geometrici consentono agli installatori della camera bianca di spostare lateralmente le lastre di vetro, in direzione longitudinale, durante la posa del pannello divisorio. Le dimensioni delle sedi verticali di accoglimento sono tali da consentire il temporaneo inserimento di un bordo laterale di una lastra di vetro e la successiva parziale estrazione per facilitare la posa e ottimizzare la posizione delle lastre prima del relativo accoppiamento per formare il pannello divisorio. Più preferibilmente l = (I1+I3), dove I3 < (I2-I1) è la larghezza del pannello divisorio in eccesso rispetto a /7: la larghezza del pannello divisorio, ovvero la larghezza delle due lastre di vetro affiancate e giuntate, è leggermente maggiore della luce libera tra le sedi verticali di accoglimento.
Preferibilmente il primo elemento laterale di supporto e il secondo elemento laterale di supporto sono ciascuno provvisto di un asse verticale. Preferibilmente gli elementi laterali di supporto sono profilati metallici.
Più preferibilmente gli elementi laterali di supporto presentano, in sezione trasversale (cioè su un piano orizzontale), un profilo sostanzialmente a D. In questa circostanza il primo elemento laterale di supporto e il secondo elemento laterale di supporto sono fissabili alla struttura dei rispettivi montanti verticali in corrispondenza della porzione piana di del profilo a D; le sedi verticali di accoglimento sono ricavate nella porzione curva del profilo a D, ortogonalmente a detta porzione piana.
Preferibilmente ciascuna di dette prima sede verticale di accoglimento e seconda sede verticale di accoglimento è una scanalatura ricavata nel corpo del relativo elemento di laterale di supporto, parallelamente all’asse verticale. Preferibilmente la porzione superiore di detta scanalatura verticale è raccordata alla porzione piana del profilo a D con almeno una superficie curva. Più preferibilmente tale almeno una superficie curva è convessa.
La presente invenzione concerne, in un suo secondo aspetto, un metodo per la messa in opera di una parete secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-27, comprendente le fasi di:
a) inserire una porzione superiore di una prima lastra di vetro nella sede longitudinale di accoglimento dell’elemento superiore di supporto;
b) allineare una porzione inferiore di detta prima lastra di vetro con la sede longitudinale di accoglimento dell’elemento inferiore di supporto;
c) inserire detta porzione inferiore di detta prima lastra di vetro nella sede longitudinale di accoglimento dell’elemento inferiore di supporto, contestualmente estraendo parzialmente la porzione superiore della stessa lastra di vetro dalla sede longitudinale di accoglimento dell’elemento superiore di supporto;
d) ripetere le fasi a)-c) con una seconda lastra di vetro;
e) muovere detta prima lastra di vetro e/o detta seconda lastra di vetro nelle sedi longitudinali di accoglimento, lungo detto asse longitudinale, e portare in battuta tra loro le due lastre di vetro in corrispondenza di un rispettivo bordo laterale.
Le sedi longitudinali di accoglimento impediscono i movimenti delle lastre di vetro orizzontalmente, in direzione ortogonale all’asse longitudinale.
II metodo può comprendere la fase opzionale di inserire una guarnizione nella sede longitudinale di accoglimento dell’elemento di supporto inferiore prima dell’ inserimento delle lastre di vetro. La guarnizione agisce da spessore e viene utilizzata quando necessario in base alle dimensioni verticali delle lastre di vetro in rapporto all’altezza della luce libera tra i supporti inferiore e superiore. La superficie superiore della guarnizione si configura come la base di appoggio delle lastre di vetro. Quando sono previsti i montanti verticali, laterali, il metodo secondo l’invenzione comprende l’ulteriore fase di:
f) spingere almeno parzialmente una porzione laterale della prima lastra di vetro nella prima sede verticale di accoglimento di detto elemento verticale di supporto del primo montante. In altri termini una delle lastre di vetro è scorrevole nella prima sede longitudinale di accoglimento, orizzontalmente lungo l’asse longitudinale, per Γ inserimento di almeno una porzione laterale della stessa lastra nella sede verticale di accoglimento del primo montante. Questa operazione consente di semplificare la messa in opera e ottimizzare il posizionamento della prima lastra di vetro lungo la direzione longitudinale per il recupero di eventuali giochi laterali tra i componenti della parete vetrata.
Il metodo può comprendere inoltre l’ulteriore fase di:
g) spingere lungo l’asse longitudinale almeno una porzione laterale della seconda lastra di vetro nella seconda sede verticale di accoglimento dell’elemento verticale di supporto di detto secondo montante. Questa operazione consente di ottimizzare il posizionamento della seconda lastra di vetro lungo la direzione longitudinale, prima che la prima e la seconda lastra di vetro vengano giuntate una all’altra, testa a testa.
In particolare le fasi j) e g) sono seguite dalla fase:
i) estrarre in parte la porzione laterale di detta prima lastra di vetro dalla prima sede verticale di accoglimento, estrarre in parte la porzione laterale di detta seconda lastra di vetro dalla seconda sede verticale di accoglimento, accoppiare detta prima lastra e detta seconda lastra testa a testa e giuntare fra loro le due lastre di vetro.
La parete ed il metodo secondo la presente invenzione consentono risolvono in modo semplice ed efficace gli inconvenienti delle soluzioni tradizionali. Le lastre di vetro che compongono il pannello divisorio sono installabili, o sostituibili, con semplici movimenti e rapidamente. Gli elementi di supporto inferiore e superiore e i montanti laterali possono essere predisposti sul sito di installazione in un primo momento. Successivamente, e solo quando necessario, gli operatori provvedono alla messa in opera dei pannelli divisori. In altre parole, fino alla messa in opera delle lastre di vetro è possibile accedere nella camera bianca facilmente attraverso le pareti incomplete, per il trasporto di macchine, materiali e prodotti, per il cablaggio e le altre operazioni previste nelle fasi di costruzione della camera bianca.
Una volta posate, le lastre di vetro sono accoppiate tra loro e con gli elementi di supporto con sigillanti.
La presente invenzione concerne, in un suo terzo aspetto, una camera bianca comprendente almeno una parete secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-27.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di esecuzione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni,
- la figura 1 è una vista in prospettiva, dall’estemo, di una camera bianca secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista in prospettiva, in sezione parziale, della camera mostrata in figura 1 , in una configurazione durante la messa in opera;
la figura 3 è una vista in sezione trasversale e verticale di una parete vetrata secondo la presente invenzione;
la figura 4 è una vista in sezione trasversale e orizzontale della parete mostrata in figura 3.
Con riferimento alla figura 1, è mostrata una camera bianca 1 secondo la presente invenzione destinata ad isolare internamente un ambiente ad atmosfera controllata per lo svolgimento di attività di ricerca e/o di processi produttivi. La camera bianca 1 è installata su un pavimento P e comprende pareti 2-5 che si estendono verticalmente e sono accoppiate ad un soffitto S. Nella parete 3 è prevista una porta 6 di accesso. In corrispondenza degli angoli della camera bianca 1 sono presenti montanti verticali 7, 7A, 7B e 10 (non visibile).
In generale le pareti 2-5 comprendono ciascuna almeno un pannello divisorio che separa l’ambiente interno alla camera 1 rispetto all’ambiente esterno. In particolare nella realizzazione mostrata le pareti 2-5 sono pareti vetrate trasparenti; almeno una delle pareti 2-5 è una parete secondo la presente invenzione. La parete 2 comprende due lastre di vetro 22 e 23, trasparenti, separate da un montante verticale 21 che può essere attrezzato con comandi, pulsanti, ecc., azionabili dal personale all’interno della camera 1. Preferibilmente tutte le pareti 2-5 sono pareti vetrate trasparenti.
La figura 2 mostra una porzione della camera bianca 1 in prospettiva e in sezione parziale, ed in particolare mostra, dall’intemo della camera 1, l’angolo in corrispondenza del montante verticale 7. Sono visibili la lastra di vetro 23 della parete 2 e la parete 5.
La parete 5 comprende almeno un pannello divisorio 50 disposto verticalmente tra un elemento inferiore 8 di supporto, fissabile al pavimento P, e un contrapposto elemento superiore 9 di supporto, fissabile al soffitto S e/o ad un controsoffitto CS della camera bianca 1. Il pannello divisorio 50 è formato da almeno due lastre di vetro 51, 52 che, ad installazione completata, sono affiancate e giuntate. I due elementi di supporto 8 e 9 si sviluppano parallelamente lungo una direzione longitudinale X parallela al piano del pavimento, a quote diverse rispetto al pavimento P stesso.
La figura 3 è una vista in sezione trasversale della parete 5 secondo la presente invenzione. Il piano della sezione è un piano verticale, ortogonale alla direzione longitudinale X lungo la quale si sviluppano gli elementi di supporto 8 e 9 della stessa parete 5. La parete 5 separa l’ambiente E esterno alla camera 1 rispetto all’ambiente I interno alla camera 1.
L’elemento inferiore 8 di supporto comprende una prima sede longitudinale 81 di accoglimento di una porzione inferiore di dette almeno due lastre di vetro 51, 52; analogamente l’elemento superiore 9 di supporto comprende una seconda sede longitudinale 91 di accoglimento di una porzione superiore di dette almeno due lastre di vetro 51, 52. Le dimensioni delle porzioni delle lastre 51, 52 accolte nelle sedi 81 e 91 dipendono principalmente dalla profondità delle sedi 81, 91 e dall’altezza h delle lastre di vetro 51, 52.
Vantaggiosamente la porzione inferiore e quella superiore delle due lastre di vetro 51, 52 sono accolte rispettivamente nella prima 81 e nella seconda 91 sede di accoglimento in modo scorrevole lungo la direzione longitudinale X. In altri termini una volta che le lastre di vetro 51 e 52 sono state inserite nelle sedi 81 e 91 è possibile spostare le lastre 51 e 52 in direzione longitudinale X per facilitare l’installazione o per ottimizzare il posizionamento rispetto alle altre strutture della camera bianca 1. Le sedi 81 e 91 si configurano quindi come guide nelle quali le lastre di vetro 51 e 52 possono scorrere orizzontalmente lungo l’asse X.
Con il riferimento h è indicata l’altezza (sostanzialmente uguale a meno di differenze trascurabili) delle lastre di vetro 51, 52; con il riferimento hi è indicata l’altezza della luce compresa tra un’estremità libera della prima sede 81 di accoglimento (la sua estremità superiore) e un’estremità libera della seconda sede 91 di accoglimento (la sua estremità inferiore); con il riferimento ti2 è indicata la distanza tra il fondo della prima sede 81 di accoglimento e il fondo della seconda sede 91 di accoglimento. Affinché sia possibile installare le lastre di vetro 51, 52 come mostrato in figura 2, ovvero con un primo movimento rotatorio che consenta di inserire Γ estremità superiore nella sede 91 e un successivo secondo movimento di inserimento dell’estremità inferiore nella sede 81, deve essere verificata la seguente relazione: hi < h < h2, ovvero l’altezza delle lastre di vetro 51, 52 deve essere maggiore della luce libera tra le estremità delle sedi 81, 91 di accoglimento e inferiore alla distanza tra il fondo di tali sedi 81, 91.
In particolare, l’altezza delle lastre di vetro 51, 52 è pari all’altezza della luce hi compresa tra le estremità libere delle sedi 81, 91 di accoglimento aumentata di un’altezza Aj, a sua volta inferiore alla differenza A2-A7; questa caratteristica geometrica fa sì che le lastre di vetro 51, 52 non possano disimpegnare accidentalmente le sedi 81 e 91.
Come mostrato chiaramente in figura 3, gli elementi 8 e 9 di supporto sono preferibilmente profilati, più preferibilmente profilati metallici ottenuti per estrusione. Materiali adatti alla realizzazione di tali profilati 8 e 9 sono, ad esempio, l’alluminio o le leghe di alluminio.
Preferibilmente i profilati 8 e 9 presentano, in sezione trasversale, ovvero in un piano ortogonale all’asse longitudinale X, un profilo a forma di D. La porzione piana 82 dell’elemento di supporto 8 è accoppiabile direttamente al pavimento P, ma preferibilmente, come mostrato in figura 3, è accoppiata ad ima traversa orizzontale 10 di una struttura di supporto della camera bianca 1. La traversa 10 è fissata al pavimento e messa “in bolla” per garantire un supporto orizzontale alla parete 5. La porzione piana 92 dell’elemento di supporto 9 è direttamente accoppiabile al soffitto S e/o al controsoffitto CS della camera bianca 1, ma preferibilmente, come mostrato in figura 3, tale porzione piana 92 è accoppiata ad un pannello verticale 14, ad esempio in laminato non trasparente, a sua volta fissato al soffitto S. Un elemento metallico 13 di rinforzo è presente nel pannello 14.
Preferibilmente la traversa orizzontale 10 è associata ad un elemento 11 di raccordo con il pavimento P. Analogamente anche il pannello verticale 14 è associato ad un elemento 11 di raccordo con il controsoffitto CS della camera bianca 1. L’elemento di raccordo 11 ha un profilo curvo in sezione trasversale per raccordare la parete 5 al pavimento P o al controsoffitto CS senza offrire spigoli vivi.
Le sedi 81 e 91 sono ricavate nella porzione curva del profilo a D, ortogonalmente rispetto alla relativa porzione piana 82, 92. Nella realizzazione mostrata nelle figure allegate le sedi 81 e 91 sono scanalature aventi una profondità pari a circa 1,5 cm o maggiore in direzione verticale (tra Γ estremità libera e il fondo 82, 92 della sede), e una larghezza pari ad almeno 1 cm (lungo una direzione orizzontale Y ortogonale all’asse X).
La porzione superiore delle scanalature è raccordata alla rispettiva porzione piana del profilo a D con almeno una superficie curva 83, 93, preferibilmente convessa in modo tale da non offrire spigoli vivi dove la polvere potrebbe potenzialmente accumularsi. Una guarnizione 15 è inseribile all’ interno della prima sede longitudinale 81 di contenimento per il recupero parziale dei giochi verticali esistenti tra il bordo superiore delle lastre di vetro 51 e 52 e il fondo della sede 91. Nella circostanza in cui la dimensione h3è piccola, la guarnizione 15 garantisce che la porzione superiore delle lastre 51, 52 non fuoriesca dalla sede 91. In altri termini quando la guarnizione 15 è presente, la sua superficie superiore si configura come il nuovo fondo della sede inferiore 81 di accoglimento, riducendo l’inserimento delle lastre di vetro 51, 52 nella sede 81. Preferibilmente la guarnizione 15 è realizzata in un materiale adatto ad assecondare le dilatazioni termiche delle lastre di vetro o dell’elemento inferiore 8 di supporto, ad esempio un materiale scelto tra Teflon, Pvc e Santoprene.
La presente invenzione riguarda anche un metodo per la messa in opera di una parete 5 del tipo sopra descritto. La figura 2 mostra la parete 5 durante la messa in opera. Una porzione superiore della lastra di vetro 51 viene inserita dal basso verso l’alto, con un movimento quasi rotatorio, nella sede longitudinale 91 di accoglimento dell’elemento superiore 9 di supporto. Successivamente, una porzione inferiore della lastra di vetro 51 viene allineata con la sede longitudinale 81 di accoglimento dell’elemento inferiore 8 di supporto e ivi inserita parzialmente con un movimento verticale, contemporaneamente estraendo una corrispondente porzione superiore della stessa lastra di vetro 51 dalla sede longitudinale 91. In questa configurazione, mostrata in figura 2, la lastra 51 nelle sedi 81 e 91 è bloccata in direzione Y, ma è scorrevole in direzione X. Le stesse operazioni sono ripetute per la lastra di vetro 52. In particolare, la figura 2 mostra una fase intermedia della messa in opera della lastra di vetro 52. La porzione superiore della lastra 52 è inserita nella sede longitudinale 91 di accoglimento dell’elemento superiore 9 di supporto e con una rotazione nel senso della freccia R si allinea la porzione inferiore della lastra 52 per il successivo parziale inserimento nella sede longitudinale 81 di accoglimento dell’elemento inferiore 8 di supporto. Nella sede 81 può essere predisposta la guarnizione 15.
Una volta che le lastre 51 e 52 sono state inserite da uno o più installatori in entrambe le sedi 81 e 91, le stesse lastre vengono spinte una contro l’altra e portate in battuta lungo la direzione X. In un secondo momento le due lastre 51 e 52 vengono giuntate con un sigillante, ad esempio silicone, a formare il pannello divisorio 50. Il sigillante viene utilizzato anche nell’ interstizio presente tra le lastre di vetro 51 e 52 e le sedi 81 e 91.
L’installazione delle lastre di vetro 51, 52 è semplice e rapida. Anche l’eventuale sostituzione di una lastra di vetro danneggiata risulta semplice, essendo sufficiente rimpiazzare tale lastra con la stessa procedura descritta sopra.
Con riferimento alla figura 4, che mostra dall’alto una sezione della parete 5 in un piano orizzontale al pavimento P (la direzione verticale è ortogonale al piano del foglio) e in corrispondenza di un’altezza intermedia, preferibilmente la parete 5 comprende almeno un primo montante verticale 7, provvisto di un primo elemento laterale 16 di supporto di detto pannello divisorio 50, e almeno un secondo montante verticale 10, provvisto di un secondo elemento laterale 17 di supporto di detto pannello divisorio 50.
Il primo elemento laterale 16 di supporto comprende una prima sede verticale 161 di accoglimento di una porzione laterale della lastra di vetro 51 e il secondo elemento laterale 17 di supporto comprende una seconda sede verticale 171 di accoglimento di una porzione laterale della lastra di vetro 52.
Vantaggiosamente, le porzioni laterali di ciascuna delle due lastre di vetro 51, 52 sono accolte scorrevolmente lungo la direzione X rispettivamente nella prima 161 e nella seconda 171 sede verticale di accoglimento. Questa caratteristica consente di inserire le lastre di vetro 51 e/o 52 nelle rispettive sedi 161, 171 predisposte nei montanti verticali 7 e 10 quando necessario per l’installazione o la sostituzione di una o più lastre 51, 52.
Sempre con riferimento alla figura 4, con / è indicata la larghezza del pannello divisorio 50, con li la larghezza della luce libera compresa tra un’estremità libera della prima sede verticale 161 di accoglimento e un’estremità libera della seconda sede verticale 171 di accoglimento, e con h la distanza tra i fondi delle sedi 161 e 171. Affinché vi sia un gioco lungo la direzione X sufficiente a garantire il corretto posizionamento delle lastre 51 e 52 al termine dell’ installazione, deve essere verificata la relazione /; < / < 6- La larghezza l del pannello divisorio 50 (con le lastre 51 e 52 giuntate alla fine dell’installazione), deve essere maggiore della distanza li tra le estremità libere delle sedi verticali 161, 171 di accoglimento e minore della distanza /2tra i fondi delle stesse sedi 161, 171. Questi rapporti geometrici consentono di posizionare in un primo momento la lastra di vetro 51 nelle sedi 81, 91 e 161, e in un secondo momento la lastra di vetro 52 nelle sedi 81, 91 e 171, lasciando un interstizio tra le due lastre 51 e 52. Alla fine dell’installazione le due lastre vengono in parte estratte dalle rispettive sedi verticali 161 e 171, portate in battuta testa a testa, e giuntate come descritto sopra.
Più precisamente l = (I1+I3), dove I3 < (I2-I1) è la larghezza del pannello divisorio 50 in eccesso rispetto a li, caratteristica questa che garantisce che le estremità laterali del pannello 50 restino sempre almeno in parte inserite nelle sedi 161 e 171.
Come evidente in figura 4, gli elementi laterali 16 e 17 di supporto, posizionati verticalmente, cioè con il proprio asse longitudinale parallelo alla direzione verticale, sono preferibilmente identici nella forma agli elementi inferiore 8 e superiore 9 di supporto, posizionati orizzontalmente.
Una volta che il corretto posizionamento delle lastre 51 e 52 lungo l’asse X è stato ottenuto in fase di installazione, tutti i bordi del pannello 50 sono contenuti nelle corrispondenti sedi 81, 91, 161 o 171. Il pannello 50 può in questa circostanza essere sigillato in corrispondenza di tali sedi, ottenendo la separazione tra l’ambiente esterno E e l’ambiente I interno alla camera 1.
Vantaggiosamente la messa in opera delle lastre di vetro 51, 52, 22, 23, ecc., può essere attuata all’ultimo momento, quando la struttura delle traverse 10, il soffitto S, il controsoffitto CS e gli elementi di raccordo 11 sono stati predisposti. Questo consente di avere ampia libertà di movimento nel sito della camera bianca 1 per tutto il tempo in cui le lastre di vetro 51, 52, 22, 23, ecc. non sono state installate.
I semplici movimenti di incastro delle lastre di vetro 51, 52 nei profili 8, 9, 16 e 17 consente di semplificare e velocizzare enormemente la messa in opera della camera bianca o la sostituzione di una parete 5 o di parte di essa rispetto alle soluzioni note.

Claims (34)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Parete (5) di una camera bianca (1) comprendente almeno un pannello divisorio (50) disposto verticalmente tra un elemento inferiore (8) di supporto, fissabile ad un pavimento (P), e un contrapposto elemento superiore (9) di supporto, fissabile al soffitto (S) e/o ad un controsoffitto (CS) della camera bianca (1), in cui detto almeno un pannello divisorio (50) è formato da almeno due lastre di vetro (51, 52) affiancate e giuntate, e in cui detto elemento inferiore (8) di supporto comprende una prima sede longitudinale (81) di accoglimento di una porzione inferiore di dette almeno due lastre di vetro (51, 52) e detto elemento superiore (9) di supporto comprende una seconda sede longitudinale (91) di accoglimento di una porzione superiore di dette almeno due lastre di vetro (51, 52), in cui dette porzioni inferiore e superiore di dette due lastre di vetro (51, 52) sono accolte in modo scorrevole rispettivamente in detta prima (81) e in detta seconda (91) sede longitudinale di accoglimento.
  2. 2. Parete (5) secondo la rivendicazione 1, in cui hj < h < h2, dove h è l’altezza di dette almeno due lastre di vetro (51, 52), hi è l’altezza della luce libera compresa tra un’estremità libera di detta prima sede (81) di accoglimento e un’estremità libera di detta seconda sede (91) di accoglimento, e /z2è la distanza tra il fondo di detta prima sede (81) di accoglimento e il fondo di detta seconda sede (91) di accoglimento.
  3. 3. Parete (5) secondo la rivendicazione 2, in cui h = (hi+hs), dove h$< (h2-hi).
  4. 4. Parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui detto elemento inferiore (8) di supporto e detto elemento superiore (9) di supporto sono ciascuno provvisto di un asse longitudinale (X).
  5. 5. Parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, in cui detto elemento inferiore (8) di supporto e detto elemento superiore (9) di supporto sono profilati metallici.
  6. 6. Parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-5, in cui detto elemento inferiore (8) di supporto e detto elemento superiore (9) di supporto presentano, in sezione trasversale, un profilo sostanzialmente a D.
  7. 7. Parete (5) secondo la rivendicazione 6, in cui detto elemento inferiore (8) di supporto e detto elemento superiore (9) di supporto sono rispettivamente fissabili al pavimento (P) e al soffitto (S)/controsoffitto (CS) in corrispondenza della porzione piana di detto profilo a D.
  8. 8. Parete (5) secondo la rivendicazione 7, in cui detta prima sede longitudinale (81) di accoglimento e detta seconda sede longitudinale (91) di accoglimento sono ricavate nella porzione curva di detto profilo a D, ortogonalmente a detta porzione piana.
  9. 9. Parete (5) secondo la rivendicazione 7 o la rivendicazione 8, in cui ciascuna di dette prima sede longitudinale (81) di accoglimento e seconda sede longitudinale (91) di accoglimento è una scanalatura ricavata nel corpo del relativo elemento di supporto (8, 9), parallelamente al relativo asse longitudinale (X).
  10. 10. Parete (5) secondo la rivendicazione 9, in cui la porzione superiore di detta scanalatura è raccordata a detta porzione piana del profilo a D con almeno una superficie curva (83, 93).
  11. 11. Parete (5) secondo la rivendicazione 10, in cui detta almeno una superficie curva (83, 93) è convessa.
  12. 12. Parete (5) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-11, comprendente, inoltre, una guarnizione (15) inseribile in detta prima sede longitudinale (81) di accoglimento, in posizione intermedia tra il fondo della stessa sede e la porzione inferiore di detto pannello divisorio (50).
  13. 13. Parete (5) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-12, in cui detta prima sede longitudinale (81) di accoglimento e detta seconda sede longitudinale (91) di accoglimento hanno una larghezza compresa tra 0,5 cm e 1,5 cm.
  14. 14. Parete (5) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-13, in cui detta prima sede longitudinale (81) di accoglimento e detta seconda sede longitudinale (91) di accoglimento hanno una profondità compresa tra 0,5 cm e 5 cm.
  15. 15. Parete (5) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-14, in cui detto elemento inferiore (8) di supporto è fissabile al pavimento (P) direttamente, oppure è fissabile ad una struttura orizzontale (10) di supporto della camera bianca (1), a sua volta fissata al pavimento (P).
  16. 16. Parete (5) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-15, in cui detto elemento superiore (9) di supporto è fissabile al soffitto (S) e/o al controsoffitto (CS) direttamente, oppure è fissabile ad una struttura (14) di collegamento con il soffitto (S) e/o al controsoffitto (CS).
  17. 17. Parete (5) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-16, comprendente almeno un primo montante verticale (7), provvisto di un primo elemento laterale (16) di supporto di detto pannello divisorio (50), e almeno un secondo montante verticale (10), provvisto di un secondo elemento laterale (17) di supporto di detto pannello divisorio (50), in cui detto primo elemento laterale (16) di supporto comprende una prima sede verticale (161) di accoglimento di una porzione laterale di una (51) di dette almeno due lastre di vetro e detto secondo elemento laterale (17) di supporto comprende una seconda sede verticale (171) di accoglimento di una porzione laterale dell’altra (52) di dette almeno due lastre di vetro, e in cui dette porzioni laterali di dette almeno due lastre di vetro (51 , 52) sono accolte in modo scorrevole rispettivamente in detta prima (161) e in detta seconda (171) sede verticale di accoglimento.
  18. 18. Parete (5) secondo la rivendicazione 17, in cui /; < / < h, dove / è la larghezza di detto pannello divisorio (50), lj è la larghezza della luce libera compresa tra un’estremità libera di detta prima sede verticale (161) di accoglimento e un’estremità libera di detta seconda sede verticale (171) di accoglimento, e Z2è la distanza tra il fondo di detta prima sede verticale (161) di accoglimento e il fondo di detta seconda sede verticale (171) di accoglimento.
  19. 19. Parete (5) secondo la rivendicazione 18, in cui / = (I1+I3), dove I3 < (i2-h).
  20. 20. Parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 17-19, in cui detto primo elemento laterale (16) di supporto e detto secondo elemento laterale (17) di supporto sono ciascuno provvisto di un asse verticale.
  21. 21. Parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 17-20, in cui detto primo elemento laterale (16) di supporto e detto secondo elemento laterale (17) di supporto sono profilati metallici.
  22. 22. Parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 17-21, in cui in cui detto primo elemento laterale (16) di supporto e detto secondo elemento laterale (17) di supporto presentano, in sezione trasversale, un profilo sostanzialmente a D.
  23. 23. Parete (5) secondo la rivendicazione 22, in cui in cui detto primo elemento laterale (16) di supporto e detto secondo elemento laterale (17) di supporto sono fissabili al rispettivo montante verticale (7, 10) in corrispondenza della porzione piana di detto profilo a D.
  24. 24. Parete (5) secondo la rivendicazione 23, in cui detta prima sede verticale (161) di accoglimento e detta seconda sede verticale (171) di accoglimento sono ricavate nella porzione curva di detto profilo a D, ortogonalmente a detta porzione piana.
  25. 25. Parete (5) secondo la rivendicazione 23 o la rivendicazione 24, in cui ciascuna di dette prima sede verticale (161) di accoglimento e seconda sede verticale (171) di accoglimento è una scanalatura ricavata nel corpo del relativo elemento laterale (16, 17) di supporto, parallelamente al relativo asse verticale.
  26. 26. Parete (5) secondo la rivendicazione 25, in cui la porzione superiore di detta scanalatura verticale è raccordata a detta porzione piana del profilo a D con almeno una superficie curva (163, 173).
  27. 27. Parete (5) secondo la rivendicazione 26, in cui detta almeno una superficie curva (163, 173) è convessa.
  28. 28. Metodo per la messa in opera di ima parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-27, comprendente le fasi di: a) inserire una porzione superiore di una prima lastra di vetro (51) nella sede longitudinale (91) di accoglimento dell’elemento superiore (9) di supporto; b) allineare una porzione inferiore di detta prima lastra di vetro (51) con la sede longitudinale (81) di accoglimento dell’elemento inferiore (8) di supporto; c) inserire detta porzione inferiore di detta prima lastra di vetro (51) nella sede longitudinale (81) di accoglimento deH’elemento inferiore (8) di supporto, contestualmente estraendo parzialmente la porzione superiore della stessa lastra di vetro (51) dalla sede longitudinale (91) di accoglimento dell’elemento superiore (9) di supporto; d) ripetere le fasi a)-c) con una seconda lastra di vetro (52); e) muovere detta prima lastra di vetro (51) e/o detta seconda lastra di vetro (52) nelle sedi longitudinali (81, 91) di accoglimento, lungo detto asse longitudinale (X), e portare in battuta tra loro le due lastre di vetro (51 , 52) in corrispondenza di un rispettivo bordo laterale.
  29. 29. Metodo secondo la rivendicazione 28, in cui dette sedi longitudinali (81, 91) di accoglimento impediscono i movimenti di dette lastre di vetro (51 , 52) orizzontalmente, in direzione (Y) ortogonale a detto asse longitudinale (X).
  30. 30. Metodo secondo la rivendicazione 28 o la rivendicazione 29, comprendente l’ulteriore fase di inserire una guarnizione (15) nella sede longitudinale (81) di accoglimento dell’elemento di supporto inferiore (8) prima dell’ inserimento delle lastre di vetro (51, 52).
  31. 31. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 28-30, quando dipendenti da una qualsiasi delle rivendicazioni 17-27, comprendente l’ulteriore fase di: f) spingere almeno parzialmente una porzione laterale di detta prima lastra di vetro (51) in detta prima sede verticale (161) di accoglimento di detto elemento verticale (16) di supporto di detto primo montante (7).
  32. 32. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 28-31, comprendente l’ulteriore fase di: g) spingere almeno parzialmente una porzione laterale di detta seconda lastra di vetro (52) in detta seconda sede verticale (171) di accoglimento di detto elemento verticale (17) di supporto di detto secondo montante (10).
  33. 33. Metodo secondo la rivendicazione 32, in cui dette fasi f) e g) sono seguite dalla fase: i) estrarre in parte la porzione laterale di detta prima lastra di vetro (51) dalla prima sede verticale (161) di accoglimento, estrarre in parte la porzione laterale di detta seconda lastra di vetro (52) dalla seconda sede verticale (171) di accoglimento, accoppiare detta prima lastra (51) e detta seconda lastra (52) testa a testa e giuntare fra loro le due lastre di vetro (51, 52) a formare detto pannello divisorio (50).
  34. 34. Camera bianca (1) comprendente almeno una parete (5) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-27.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US4361994A (en) * 1980-08-11 1982-12-07 Carver Tommy L Structural support for interior wall partition assembly
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