ITTO20150044U1 - Sistema di facciata continua per edifici - Google Patents

Sistema di facciata continua per edifici

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ITTO20150044U1
ITTO20150044U1 ITTO2015U000044U ITTO20150044U ITTO20150044U1 IT TO20150044 U1 ITTO20150044 U1 IT TO20150044U1 IT TO2015U000044 U ITTO2015U000044 U IT TO2015U000044U IT TO20150044 U ITTO20150044 U IT TO20150044U IT TO20150044 U1 ITTO20150044 U1 IT TO20150044U1
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    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B2/00Walls, e.g. partitions, for buildings; Wall construction with regard to insulation; Connections specially adapted to walls
    • E04B2/88Curtain walls
    • E04B2/96Curtain walls comprising panels attached to the structure through mullions or transoms
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Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo:
“Sistema di facciata continua per edifici”
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce alle facciate continue (curtain walls) per edifici ed è stata sviluppata con particolare riferimento alle cellule prefabbricate utilizzate per la realizzazione di tali facciate.
Tecnica nota
Allo stato attuale della tecnica è noto realizzare facciate continue o strutturali utilizzando appositi elementi a pannello, noti come "cellule", i quali vengono pre-assemblati sul luogo di produzione e successivamente montati in cantiere.
Tali cellule vengono associate singolarmente ad una struttura portante dell'edificio, tipicamente rappresentata da suoi solai, l'una indipendentemente dall'altra, in modo da consentire i necessari assestamenti della facciata dovuti a dilatazioni termiche e/o ad occasionali movimenti sismici, senza con ciò determinare la rottura delle parti che compongono le varie cellule.
Le cellule hanno un telaio strutturale metallico, delimitante un vano che è chiudibile tramite elementi di tamponamento (infill elements). Il telaio è solitamente in alluminio e gli elementi di tamponamento possono essere di tipo trasparente oppure cieco, e fissi oppure apribili, a seconda delle esigenze.
Le cellule secondo la tecnica nota sono mediamente soddisfacenti, ma sarebbe auspicabile un miglioramento delle loro prestazioni in termini di termini di isolamento termico ed acustico, nonché di resistenza al fuoco.
Scopo dell’invenzione
Nei suoi termini generali, la presente invenzione si propone di realizzare una cellula prefabbricata per facciate continue di edifici di realizzazione semplice, economica, esteticamente piacevole e contraddistinta da migliorate caratteristiche di isolamento acustico e termico, nonché di accresciuta resistenza al fuoco.
Tali scopi sono raggiunti secondo la presente invenzione da un sistema di facciata continua per edifici e da relative cellule prefabbricate aventi le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a titolo di esempio esplicativo e non limitativo, nei quali:
- la figura 1 è una vista prospettica schematica di una porzione di una facciata continua realizzata in accordo all'invenzione;
- la figura 2 è una seconda vista prospettica parziale e schematica di una porzione di una facciata continua in accordo all'invenzione, dal lato interno di un edificio;
- la figura 3 è una vista prospettica parzialmente esplosa di una cellula prefabbricata di un sistema in accordo all'invenzione;
- la figura 4 è una vista esplosa della cellula di figura 3;
- le figure 5 e 6 sono una vista prospettica schematica ed una vista esplosa, rispettivamente, di un sistema per l'aggancio di cellule prefabbricate in accordo all'invenzione;
- le figure 7 e 8 sono viste prospettiche parziali e schematiche volte ad esemplificare le modalità di aggancio di una cellula del sistema secondo l'invenzione ad un relativo solaio;
- le figure 9 e 10 sono viste prospettiche schematiche di una porzione di una facciata continua in accordo all'invenzione;
- la figura 11 è una rappresentazione schematica in elevazione frontale di una porzione di una facciata continua realizzata con il sistema in accordo all'invenzione;
- le figure 12-17 sono sezioni schematiche secondo le linee XII-XII, XIII-XIII, XIV-XIV, XV-XV, XVI-XVI e XVII-XVII di figura 11;
- la figura 18 è una sezione schematica simile a quella di figura 14, ma relativa ad una variante dell'invenzione;
- la figura 19 è una sezione schematica simile a quella di figura 16, ma relativa ad una variante di attuazione dell'invenzione;
- le figure 20 e 21 sono sezioni schematiche simili a quelle delle figure 14 e 18, ma relative ad altrettante varianti di attuazione dell'invenzione;
- la figura 22 è una sezione schematica, simile a quella di figura 14, di una ulteriore variante di attuazione dell'invenzione;
- la figura 23 è una vista schematica in esploso dei componenti illustrati in figura 22;
- la figura 24 è una sezione schematica simile a quella di figura 17, ma in accordo alla variante di attuazione delle figure 22-23;
- le figure 25 e 26 sono viste simili a quelle delle figure 22 e 23, ma relative ad una ulteriore forma di attuazione dell'invenzione;
- le figure 27 e 28 sono viste prospettiche schematiche di due versioni di un organo per l’ancoraggio di profili impiegati nella forma di attuazione delle figure 25-26; e
- le figure 29 e 30 sono viste simili a quelle delle figure 25 e 26, ma relative ad una ulteriore variante dell'invenzione.
Descrizione di forme di attuazione dell'invenzione
In figura 1 è rappresentata in forma parziale e schematica una facciata continua o strutturale realizzata con il sistema in accordo all'invenzione.
La facciata 1 comprende una pluralità di cellule prefabbricate 2, le quali sono sostenute dalla struttura portante di un edifico, qui rappresentata da rispettivi solai 3. Le cellule 2 hanno conformazione sostanzialmente quadrangolare, preferibilmente rettangolare come nell’esempio illustrato, ma tale forma non deve intendersi imperativa. Le cellule prefabbricate 2 sono preferibilmente predisposte per essere associate ai solai 3 dell'edificio in posizioni affiancate o adiacenti sia in direzione orizzontale che in direzione verticale. Non sono peraltro escluse dall’ambito dell’invenzione soluzioni in cui le cellule vengono affiancate solo in direzione orizzontale.
Nelle figure 3 e 4 è rappresentata una singola cellula 2, rispettivamente in un esploso parziale ed in un esploso complessivo. Ciascuna cellula 2 comprende un telaio strutturale, indicato complessivamente con 10, il quale comprende almeno due montanti 11 e due traverse di estremità 12, accoppiate in modo da formare una struttura perimetrale che delimita un vano V. Nell'esempio, il telaio strutturale 10 comprende anche due traverse intermedie, indicate con 13.
La cellula 2 comprende ulteriormente uno o più elementi di tamponamento esterni, associati al telaio strutturale 10 in corrispondenza del fronte di quest'ultimo, per chiudere il vano V. Nell'esempio, la cellula 2 comprende tre elementi di tamponamento, di diverse dimensioni, indicati con 14, 15 e 16. Gli elementi 14 e 16 alle due estremità della cellula hanno dimensioni minori rispetto all'elemento 15, essendo destinati a chiudere le porzioni del vano V che si estendono sostanzialmente tra una traversa di estremità 12 ed una traversa intermedia 13. L'elemento di tamponamento 15 è invece destinato a chiudere la porzione centrale del vano V, compresa fra le due traverse intermedie 13. Ovviamente sono possibili configurazioni con un numero diverso di elementi di tamponamento, ad esempio un solo elemento di tamponamento o due elementi di tamponamento.
Gli elementi di tamponamento 14-16 possono essere elementi fissi oppure apribili e chiudibili, in guisa di finestra. Nell’esempio delle figure 1 e 2, alcuni degli elementi 15 e 16 sono appunto elementi apribili e chiudibili, in guisa di finestra a sporgere. Come in precedenza spiegato, gli elementi di tamponamento 14-16 possono comprendere elementi trasparenti oppure opachi, a seconda delle necessità. Nel seguito della presente descrizione si supponga che gli elementi 14-16 siano complessivamente trasparenti e comprendenti almeno due lastre di vetro, indicate con 14’, 15’ e 16’ in figura 4.
In una forma di attuazione la cellula 2 può anche comprendere almeno un elemento di tamponamento interno, ad esempio nella sua porzione prossima ad un solaio 3 dell’edificio: nell’esempio illustrato in figura 2, con 14a sono appunto indicati alcuni ulteriori elementi di tamponamento, ad esempio pannelli opachi, che chiudono il vano V sul lato interno della cellula 2, in corrispondenza di un rispettivo elemento di tamponamento esterno 14.
Con 17, 18 e 19 sono invece indicate delle guarnizioni perimetrali, facenti parte degli elementi di tamponamento. Come si vedrà in seguito, le guarnizioni 17-19 sono montate in modo che una rispettiva parte di tenuta risulti in posizione periferica alle lastre di vetro 14’-16’, ovvero sostanzialmente in corrispondenza dei loro bordi.
Ciascuna cellula 2 comprende una pluralità di profili di interfaccia, utilizzati per accoppiare gli elementi di tamponamento 14-16 al fronte del telaio 10. I suddetti profili sono di preferenza metallici, particolarmente in alluminio, ma non è escluso l’impiego di altri materiali, quali materiali plastici o compositi. Tali profili, rappresentati in esploso in figura 4, comprendono profili montanti o verticali, indicati con 20, e profili metallici trasversali o orizzontali, indicati con 21. Nel seguito, si supponga che i profili 20 e 21 siano profili metallici. Una coppia di profili 20 e una coppia di profili 21 vengono assemblati tra loro a formare una sorta di telaio di interfaccia, sostanzialmente di sagoma analoga a quello di un relativo elemento di tamponamento 14, 15 o 16, che è interposto fra tale elemento di tamponamento ed il fronte del telaio strutturale 10.
Ancora in figura 4 sono ben visibili i montanti 11 e le traverse 12, 13 del telaio strutturale. Secondo una caratteristica dell'invenzione, i montanti e le traverse del telaio 10 sono montanti e traverse di legno. In una realizzazione preferita, il legno utilizzato per la realizzazione di montanti 11 e traverse 12, 13 è legno lamellare, che garantisce elevate caratteristiche meccaniche, di isolamento termico ed acustico ed una elevata resistenza al fuoco. Il legno in generale, ed il legno lamellare in particolare, presenta poi il grande vantaggio di essere esteticamente molto piacevole alla vista.
Sempre in accordo all'invenzione, i montanti 11 hanno almeno una relativa scanalatura longitudinale sulla relativa faccia esterna e le traverse di estremità 12 hanno almeno una relativa scanalatura longitudinale sulla relativa faccia esterna. Nell'esempio specifico rappresentato, relativo ad una forma di attuazione preferita dell'invenzione, sia i montanti 11 che le traverse 12 hanno almeno due dette scanalature parallele tra loro, alcune delle quali indicate in figura 4 con 22 e 23, rispettivamente. Come risulterà maggiormente chiaro in seguito, ciascuna scanalatura 22 e ciascuna scanalatura 23 è destinata a ricevere una rispettiva guarnizione.
I montanti 11 hanno, in una rispettiva regione di estremità superiore, un dispositivo di agganciamento 24, predisposto per l'accoppiamento con un corrispondente organo di sospensione fissato ad un solaio 3 dell'edificio. Un dispositivo di agganciamento 24 ed un corrispondente organo di sospensione 25 sono visibili in una condizione agganciata in figura 5, mentre in figura 6 sono visibili in esploso. Come si vedrà, in una forma di attuazione preferita almeno uno fra il dispositivo di agganciamento 24 e l'organo di sospensione 25 ha almeno un elemento di regolazione, operabile per regolare una posizione in altezza della cellula 2 relativamente ad un rispettivo solaio 3 dell'edificio.
L'organo di sospensione 25 è costituito essenzialmente da un corpo a piastra, di materiale metallico. Il bordo frontale di tale corpo a piastra è ripiegato sostanzialmente ortogonalmente verso l’alto, in modo da definire un montante di aggancio 25a, avente preferibilmente ma non necessariamente la superficie superiore sostanzialmente semicircolare. L'organo a piastra 25 è destinato ad essere ancorato ad un solaio 3 in corrispondenza di un suo bordo periferico, preferibilmente con una porzione frontale dell’organo 25 - includente il montante di aggancio 25a – che sporge frontalmente rispetto al solaio, come visibile ad esempio nelle figure 7 e 8. Nella realizzazione preferita, l’ancoraggio dell’organo di sospensione 25 è ottenuto mediante elementi prigionieri metallici 26, ad esempio annegati nel cemento costituente il solaio, alla quale l'organo a piastra 25 viene fissato tramite dadi 27 e rondelle 27a o simili.
Il dispositivo di agganciamento 24 è di preferenza formato in più parti. Nell'esempio raffigurato, si veda in particolare figura 6, il dispositivo di agganciamento 24 comprende un elemento di base metallico 30, includente due pareti 31 e 32 tra loro ortogonali, sostanzialmente ad L. Nella zona di unione tra le due pareti ortogonali 31 e 32, l'elemento metallico 30 comprende ulteriormente una parete curva, con sviluppo inferiore a 360°, per definire una sorta di occhiello 33 longitudinalmente esteso, definente una sede longitudinale 33a che è almeno in parte filettata.
In tale sede filettata 33a è avvitata una vite 34, che costituisce il suddetto elemento di regolazione. L'organo 24 comprende ulteriormente un elemento di aggancio 35 avente una sezione sostanzialmente a C o ad U, includente una prima parete 36 destinata ad essere impegnata dal basso nella sede 33a, attraverso l’interstizio esistente tra l’estremità libera della parete curva 33 e la parete 32. Da tale parete 36 si diparte ortogonalmente una parete 37, di collegamento ad una ulteriore parete ortogonale 38 che è generalmente parallela alla parete 36. Nella parete di collegamento 37 è definito un incavo o sede inferiore 39, nella quale è atta ad impegnarsi la parte montante di aggancio 25a dell’organo di sospensione 25. Preferibilmente, ma non necessariamente, le pareti 36 e 37 hanno una rispettiva porzione che si estende più in basso rispetto alla parete 38 e ad una rimanente porzione della parete 37. Nella condizione assemblata, come visibile ad esempio in figura 5, la parete 36 dell'aggancio 35 è inserita dal basso nella sede 33a in modo da poter scorrere in essa, attraverso il suddetto interstizio, sino a giungere in battuta contro l’estremità inferiore della vite 34. Dall'altro lato, nella sede 39 dell'elemento 35 risulta impegnato il montante di aggancio 25a dell'elemento a piastra 25, con l’estremità inferiore della parete 38 e di parte della parete 37 che preferibilmente si attestano sulla superficie superiore dell’organo a piastra 25. Come si intuisce, il dispositivo di agganciamento 24 risulta agganciato all’organo di sospensione 25 in modo da sostenere dall'alto il rispettivo montante 11 del telaio strutturale 10 di una cellula 2. Come si è visto, entrambi i montanti 11 del telaio 10 sono provvisti di un dispositivo di agganciamento 24 destinato ad agganciarsi ad una rispettiva piastra 25. L'accoppiamento così realizzato rende possibile regolare la posizione in direzione assiale dell'elemento 30 del dispositivo di agganciamento 24. La presenza della vite 34 consente a tale scopo di effettuare una regolazione “fine” della posizione in altezza della cellula 2: come si intuisce, infatti, avvitando o svitando la vite 34 è possibile variare la posizione relativa tra l'elemento 30 e l’elemento di aggancio 35, e con ciò variare la posizione della cellula 2 relativamente alla piastra 25.
Il componente 30 del dispositivo di agganciamento 24 è destinato ad essere fissato con la sua parete 31, provvista di fori, in corrispondenza della faccia interna del rispettivo montante 11, tramite una serie di viti che si impegnano direttamente nel legno costituente il montante (alcune di queste viti, indicate con 30a, sono visibili in figura 13); la parete 32 dell’elemento 30 risulta invece adiacente alla faccia posteriore del montante 11.
Tornando alla figura 4, i montanti 11 hanno ad una prima estremità, qui l’estremità superiore, un rispettivo organo di accoppiamento 40. L’organo 40 è sostanzialmente un elemento a piastra di materiale metallico, avente una porzione di fissaggio 41 provvista di fori che è destinata ad essere alloggiata in una rispettiva sede 42 definita nella regione di estremità superiore della faccia esterna del montante 11. L'organo 40 presenta poi una porzione di impegno superiore 43, preferibilmente provvista di un foro passante 43a (vedere figura 12) ed avente una larghezza inferiore rispetto alla porzione di fissaggio 41. Nella condizione assemblata, la porzione di impegno è sporgente assialmente verso l'alto rispetto al telaio 10, ovvero oltre la traversa superiore 12. All'estremità opposta, la faccia esterna di ciascun montante 11 ha una rispettiva sede di ricezione 44 avente forma sostanzialmente corrispondente alla porzione di impegno 43 dell'organo di accoppiamento 42. Come si intuisce, in tal modo, le porzioni 43 degli organi 40 alla prima estremità dei montanti 11 di una prima cellula 2 sono ricevibili nelle sedi 44 alle seconde estremità dei montanti 11 di una seconda cellula che è affiancata in direzione verticale al di sopra della prima cellula. Il concetto è esemplificato in figura 12.
Nelle figure 7 e 8 è rappresentata schematicamente la fase di agganciamento di una cellula 2 ad un relativo solaio 3 dell'edificio. Al solaio 3 sono preventivamente fissate le piastre di sospensione 25 e la cellula 2 viene abbassata dall’alto, ad esempio sfruttando un cavo C impegnato nei fori 43a degli organi di accoppiamento 40 della cellula 2. L’abbassamento della cellula viene effettuato in modo da produrre l'impegno sopra descritto tra i dispositivi di agganciamento 24 e le piastre 25, la condizione di accoppiamento essendo visibile ad esempio in figura 8. Come precedentemente spiegato, in caso di necessità, la esatta posizione in altezza e l'allineamento in orizzontale della cellula 2 può essere ottenuta operando sulle viti di regolazione 34 di cui alle figure 5-6. Il sistema può comprendere anche elementi per regolare la posizione orizzontale delle cellule rispetto al fronte dei solai. Nell’esempio rappresentato questi elementi di regolazione comprendono asole orizzontali della piastra 25 in cui gli elementi prigionieri 26 sono inseriti.
Con il suddetto abbassamento della cellula si ottiene anche l’impegno nelle sedi 44 della parte inferiore dei montanti 11 con le corrispondenti porzioni 43 degli organi 40 sporgenti da una sottostante cellula 2, ovverosia una cellula agganciata al solaio che si trova al di sotto di quello considerato: tale condizione di accoppiamento è visibile ad esempio in figura 12.
Come detto, le facce esterne dei montanti 11 e delle traverse di estremità 23 hanno rispettive coppie di prime scanalature 22 e seconde scanalature 23, rispettivamente, tali scanalature essendo destinate ad ospitare rispettive guarnizioni di tenuta. Nella realizzazione preferita la distanza tra le scanalature 22 e la distanza tra le scanalature 23 è maggiore di una dimensione di larghezza degli organi di accoppiamento 40, come ben visibile ad esempio in figura 8. Di preferenza, inoltre, la distanza tra le scanalature 22 e la distanza tra le scanalature 23 sono uguali tra loro.
Come risulterà chiaro in seguito, tra scanalature 22 dei montanti 11 adiacenti due cellule 2 affiancate in direzione orizzontale è alloggiata una prima guarnizione, mentre tra scanalature 23 di traverse 12 adiacenti di due cellule 2 affiancate in direzione verticale è alloggiata una seconda guarnizione. Due delle suddette prime guarnizioni, che si estendono verticalmente, sono indicate con 45 ad esempio in figura 4, aventi sostanzialmente la medesima lunghezza dei montanti 11. Coppie di tali guarnizioni 45 sono visibili nella condizione assemblata nelle figure 3 e 9, dalla quale si nota anche come il dispositivo di impegno 40 risulti interposto tra le guarnizioni 45, e quindi tra le relative scanalature del montante 11 rappresentato.
Nelle figure 9 e 10 sono visibili anche le suddette seconde guarnizioni, indicate con 46, che si estendono orizzontalmente nelle rispettive scanalature ricavate sulle superfici esterne delle traverse di estremità 12. Come si intuisce, nel caso di due cellule 2 affiancate in direzione orizzontale, le guarnizioni 45 risultano alloggiate fra le scanalature 22 dei montanti 11 affacciati delle due cellule in questione. Nel caso di due cellule affiancate nella direzione di altezza, le guarnizioni 46 risultano alloggiate fra le scanalature 23 delle traverse di estremità adiacenti delle due cellule, ovverosia la traversa inferiore 12 di una cellula e la traversa superiore 12 della sottostante cellula.
In accordo ad una caratteristica preferenziale dell'invenzione, le guarnizioni orizzontali 46 hanno una lunghezza maggiore rispetto alla lunghezza delle traverse 12, 13 del telaio strutturale 10 di una cellula 2. In tal modo, le guarnizioni 46 si estendono anche nelle scanalature 23 delle traverse 12 di due o più cellule affiancate in direzione orizzontale (eventualmente tutte le cellule di un medesimo piano o solaio dell’edificio). Questo concetto è intuibile dalle suddette figure 9 e 10, dove le guarnizioni 46 rappresentate sono impegnate non solo nelle relative scanalature 23 della traversa superiore 12 della cellula indicata con 21, ma anche nelle omologhe scanalature presenti nella traversa superiore 12 della cellula indicata con 22(oltre che nelle scanalature 23 della traversa inferiore 12 della cellula indicata con 23).
Tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa al fine di garantire la necessaria tenuta fra le cellule affiancate verticalmente e semplifica la realizzazione della facciata continua 1. Si apprezzerà infatti che, dopo che una serie di cellule 2 sono state affiancate in direzione orizzontale appendendole ad un medesimo solaio 3, risulta estremamente comodo e vantaggioso disporre guarnizioni 46 uniche che interessano tutte queste cellule allineate orizzontalmente, o quantomeno una pluralità di esse. Nel seguito della composizione della facciata, sulle medesime guarnizioni 46 verranno impegnate le scanalature 23 delle traverse inferiori 12 delle cellule appese al solaio 3 sovrastante. Si apprezzerà che, essendo le guarnizioni 45 e 46 uguali tra loro, le medesime possono essere ottenute tagliandole da un medesimo rotolo, anche direttamente in cantiere, nella lunghezza necessaria.
Va ancora precisato che i montanti 11 hanno, nelle rispettive facce di estremità longitudinale, almeno una rispettiva ulteriore scanalatura che è assialmente allineata ad una scanalatura 23 delle traverse di estremità 12 del telaio strutturale. Alcune di queste ulteriori scanalature sono indicate ad esempio con 47 nelle figure 4 e 8: come si intuisce, in questo modo, le guarnizioni 46 possono estendersi anche attraverso tali scanalature 47.
Per quanto riguarda invece le guarnizioni verticali 45, queste hanno come detto sostanzialmente la medesima lunghezza dei montanti 11 dei telai 10. In una forma di attuazione preferita, le guarnizioni 45 possono essere premontate nelle scanalature 22 di uno dei due montanti 11 di una cellula (ad esempio la cellula 22delle figure 9, 10), in modo da impegnare poi anche le omologhe scanalature previste nel montante 11 della cellula adiacente (ad esempio la cellula 21delle figure 9, 10).
Preferibilmente, alle due estremità longitudinali delle guarnizioni verticali 45 vengono montati nelle relative scanalature 22 degli elementi di interfaccia, alcuni dei quali indicati con 48 ad esempio nelle figure 4, 8, 9 e 10. Tali elementi 48 hanno la funzione di costituire un'interfaccia fra le guarnizioni verticali 45 e le guarnizioni orizzontali 46. Ovviamente anche gli elementi 48 sono ricevuti in parte nelle scanalature 22 del montante di una cellula ed in parte nelle scanalature 22 di un montante adiacente di una seconda cellula allineata in orizzontale alla prima. Un esempio di posizionamento di alcuni elementi 48 è ben visibile nelle figure 8-9 e 12. Gli elementi 48 sono ad esempio costituiti da profili plastici conformati sostanzialmente ad L, ovvero con due pareti ortogonali, da una delle quali sporge di preferenza un’appendice di posizionamento atta ad essere inserita in una cavità assiale della relativa guarnizione 45.
In una attuazione preferita dell'invenzione, i montanti 11 e le traverse 12, 13 del telaio strutturale 10 hanno una o più scanalature longitudinali frontali, per l'accoppiamento di corrispondenti porzioni di un rispettivo profilo di interfaccia 20 o 21. Le suddette scanalature frontali sono indicate con 49 ad esempio in figura 4. La faccia anteriore dei montanti 11 ha di preferenza anche scanalature frontali traversali, non indicate, in posizioni omologhe alle scanalature frontali delle traverse 12, 13.
La figura 11 è una rappresentazione schematica in elevazione frontale di una porzione di una facciata continua in accordo all’invenzione, mentre le figure 12-17 illustrano, tramite diverse sezioni, vari particolari della facciata continua formata tramite cellule 2 precedentemente descritte.
In figura 12 è visibile la zona di collegamento tra due telai 10 affiancati verticalmente, con la porzione sporgente 43 dell’organo 40 di accoppiamento all’estremità superiore di un montante 11 che è impegnata nella relativa sede 44 definita all’estremità inferiore del montante 11 di una sovrastante cellula. Il fissaggio della porzione 41 dell’organo 40 nella relativa sede 42 è realizzato tramite viti, una delle quali indicata con 42a.
In figura 13 sono visibili le modalità di fissaggio al relativo montante 11 di un elemento 30 del dispositivo di agganciamento 24 delle figure 5-6, tramite le viti 30a precedentemente indicate. Sono inoltre ben visibili due montanti 11 adiacenti, con le rispettive scanalature 22 in cui sono impegnate le guarnizioni 45. Si notano inoltre le scanalature 49 previste in corrispondenza del fronte delle traverse 12, nelle quali sono alloggiate rispettive porzioni dei profili di interfaccia 20, preferibilmente con interposizione di relative guarnizioni G.
In una realizzazione preferita, quale quella rappresentata, sono previsti viti o simili organi filettati 50 per assicurare i profili di interfaccia 20, 21 al fronte dei montanti e/o delle traverse. Come risulterà maggiormente chiaro in seguito, tali viti 50 sono operabili dal fronte delle cellule 2. In figura 13 è inoltre ben visibile la struttura degli elementi di tamponamento 14 delle due cellule adiacenti in direzione orizzontale, con le relative coppie di lastre di vetro 14’ tra i quali sono posti organi distanziali 51. Le lastre sono fissate tra loro tramite un collante 51a. Secondo una caratteristica preferita dell'invenzione, gli elementi di tamponamento sono fissati rispetto ai relativi profili di interfaccia mediante un collante strutturale, con i profili 20, 21 che sono in posizione retrostante all’elemento di tamponamento. In figura 13 il collante strutturale utilizzato per fissare gli elementi di tamponamento 14 ai relativi profili 20, 21 è indicato con 52. In figura 13 sono visibili anche guarnizioni distanziali 53 poste tra il fronte dei profili 21 ed il retro della lastra di vetro 14’ più interna, fungenti anche da contenimento laterale al collante 52. Dalla figura ben si nota inoltre come tra le due lastre in vetro 14’ è impegnata la rispettiva guarnizione perimetrale 17, di sezione identica alle guarnizioni 18 e 19 di figura 4. Le guarnizioni 17 (o 18 o 19) hanno una porzione 55 che è interposta fra i due vetri ed una pluralità di labbri di tenuta 56, che sono generalmente sporgenti rispetto al bordo periferico delle lastre in vetro. Come si nota, i suddetti labbri 56 sono adatti a cooperare in tenuta fra loro nella condizione assemblata delle cellule.
Sempre in figura 13 è ben visibile una seconda porzione 57 delle guarnizioni 17, che è impegnata in un rispettivo alloggiamento definito perifericamente nei profili di interfaccia 20. Ovviamente la figura 13 illustra la sezione dei profili 20, ma la sezione dei profili 21 è analoga a quella rappresentata.
Come in precedenza accennato, secondo una caratteristica vantaggiosa, le viti 50 utilizzate per il fissaggio dei profili 20 o 21 sono vantaggiosamente operabili dal fronte delle cellule 2. Riferendosi alla figura 13 si apprezzerà che -anche nella condizione assemblata - risulta possibile insinuare fra i labbri di tenuta 56 delle due guarnizioni 17 adiacenti un utensile, ad esempio un giravite, per rimuovere le viti 50. In tal modo, nelle cellule 2 secondo l'invenzione, risulta possibile separare i profili metallici di interfaccia 20, 21 da montanti 11 e traverse 12 dal fronte della cellula. Tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa quando si rendano necessarie operazioni di manutenzione, ad esempio per la sostituzione di lastre degli elementi di tamponamento. Come detto, nella forma di attuazione illustrata, i profili 20, 21 sono in posizione retrostante rispetto ai relativi elementi di tamponamento, ovverosia completamente nascosti dal fronte della facciata continua.
I medesimi elementi poco sopra descritti sono visibili anche nella diversa sezione di figura 14, dove sono utilizzati i medesimi numeri di riferimento delle figure precedenti, per indicare elementi tecnicamente equivalenti.
In figura 15 sono visibili le guarnizioni 46, aventi sezione uguale alle guarnizioni 45, impegnate fra le relative scanalature 23 di traverse 12 adiacenti. In tale figura 15 è inoltre visibile un elemento di supporto inferiore, indicato complessivamente con 60, il quale è destinato a sostenere dal basso un rispettivo elemento di tamponamento 16. Uno o più di questi elementi di supporto inferiore 60, realizzati ad esempio in materiale metallico, sono ancorati tramite una o più viti 61 ad un relativo profilo metallico di interfaccia 21 che è accoppiato alla traversa inferiore 12 del telaio strutturale della relativa cellula. La funzione dell'elemento 60 è appunto quello di garantire una maggiore sicurezza di posizionamento per l’elemento di tamponamento sovrastante, qui l’elemento di tamponamento 16.
Come accennato in precedenza, uno o più degli elementi di tamponamento che equipaggiano una cellula secondo l'invenzione possono essere apribili in guisa di finestra. In tale caso l'elemento di tamponamento apribile viene accoppiato ai relativi montanti 11 e/o alle relative traverse 13 tramite profili di interfaccia comprendenti un profilo fisso ed un profilo in almeno due parti – solidali tra loro - che è spostabile con l’elemento di tamponamento in questione. Riferendosi alle figure 16 e 17, il profilo fisso, indicato con 70 è ancorato alla traversa (figura 16) o al montante (figura 17), mentre il profilo spostabile è associato all’elemento di tamponamento apribile. In particolare, riferendosi alle figure 16 e 17, il profilo spostabile comprende le due parti di profilo indicate con 71 e 72 le quali sono unite fra loro mediante elementi di taglio termico 73, ad esempio rappresentati da profili di materiale plastico. Tra il profilo 70 e la parte di profilo 71 sono operative guarnizioni di tenuta perimetrali, indicate con 74. Nel caso di un elemento di tamponamento apribile (l’elemento 15, nel caso rappresentato), la relativa guarnizione perimetrale di figura 4 (la guarnizione indicata con 18) è di preferenza sostituita da più guarnizioni. Riferendosi all’esempio delle figure 16-17, tra le parti 71 e 72 del profilo spostabile è accoppiata una relativa prima guarnizione di tenuta 75, avente labbri destinati a cooperare in tenuta con rispettivi labbri interni della guarnizione 19 (figura 16) o della guarnizione 18 (figura 17) della cellula adiacente. Al profilo 72 è associata un'ulteriore guarnizione 76, destinata a cooperare con il labbro di tenuta frontale della guarnizione 19 o 18 (figure 16 e 17, rispettivamente). Di preferenza, la guarnizione 76 è sostenuta da un relativo supporto 77 fissato al profilo 72 tramite viti e/o agganci, ad esempio agganci a scatto. In figura 16 è inoltre visibile una maniglia H per l’azionamento di un dispositivo di apertura/chiusura dell’elemento di tamponamento 15 illustrato, tale dispositivo potendo essere di tipo di per sé noto. In un realizzazione di questo tipo, le dimensioni perimetrali della lastra 15’ più interna dell’elemento di tamponamento apribile sono di preferenza minori rispetto a quelle della lastra 15’ esterna, onde consentire l’alloggiamento della parte di profilo 72.
La forma dei profili di interfaccia fissi e spostabili utilizzati per la realizzazione di elementi di tamponamento apribili può naturalmente essere diversa da quella rappresentata, secondo necessità.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, i montanti 11 e le traverse 12 e/o 13 sono lavorati frontalmente, al fine di consentire un posizionamento rientrato dei profili di interfaccia 70 e/o 71 di elementi di tamponamento apribili. Una tale soluzione è visibile ad esempio in figura 16, dove si nota come una traversa – qui una traversa 13 –sia lavorata in modo da presentare una rientranza frontale in corrispondenza della quale è fissato il profilo 71. Nel caso di figura 17, il montante 11 a destra ha invece una profondità ridotta rispetto al montante della cellula adiacente (il montante 11 a sinistra), onde consentire l’alloggiamento del profilo 70. In entrambi i casi, la lavorazione frontale di traverse e montanti consente di alloggiare i profili 70 e 71 in una posizione generalmente rientrata, che consente di avere gli elementi di tamponamento apribili a filo con circostanti elementi di tamponamento fissi.
La figura 18 illustra, tramite una vista schematica simile a quella di figura 14, una variante di attuazione in accordo alla quale gli elementi di tamponamento rappresentati comprendono tre lastre in vetro 14’. Come si apprezza, per il resto, la realizzazione è analoga a quella illustrata in figura 14, a parte alcune minime modifiche nelle forma delle guarnizioni perimetrali, comunque contraddistinte dalla presenza di una pluralità di labbri di tenuta destinati a cooperare fra loro. La figura 19 è una vista concettualmente simile quella di figura 16, ovverosia illustrante parzialmente un elemento di tamponamento apribile con relativa maniglia H di apertura/chiusura. Anche in questo caso, la variante è relativa alla presenza di elementi tamponamento 15, 16 comprendenti tre lastre 15’, 16’.
Nelle forme di attuazione in precedenza descritte gli elementi di tamponamento 14, 15 e 16 sono accoppiati ai relativi profili metallici di interfaccia 20, 21 tramite un collante strutturale 52, con tali profili di interfaccia che sono in posizione retrostante agli elementi di tamponamento. Come spiegato, grazie a tale caratteristica, dal fronte delle cellule 2 i profili metallici non risultano direttamente esposti. Le figure 20 e 21 – simili concettualmente alle figure 14 e 18 - si riferiscono a varianti di attuazione in cui i profili metallici di interfaccia – qui i profili 20 - sono configurati in modo da supportare ed assicurare il posizionamento dei rispettivi elementi di tamponamento. I profili di interfaccia hanno in questo caso una porzione di base 20a, fissata a montanti e traverse, ed una porzione frontale 20b, collegate tra loro da una porzione intermedia 20c. Tra le porzioni 20a e 20b, generalmente parallele tra loro e perpendicolari alla porzione 20c, sono interposte le lastre 14’ dell’elemento di tamponamento 14. In questo caso non è strettamente necessario un incollaggio strutturale dell'elemento di tamponamento 14 ai profili di interfaccia 20, 21, per quanto ciò sia comunque possibile. Tra i bordi delle lastre 14’ ed il lato interno della porzione intermedia 20c dei profili può essere previsto un elemento di materiale sintetico 78, ad esempio un elemento in gomma o in plastica, avente la funzione di preservare l’integrità delle lastre stesse. Una guarnizione 79 è inoltre preferibilmente prevista tra la porzione frontale 20b del profilo 20 ed il fronte della lastra 14’ più esterna.
In una tale attuazione, quindi, dal fronte della vetrata continua 1 sono visibili le suddette porzioni frontali 20b dei profili metallici di interfaccia.
In una realizzazione, qual è quella esemplificata nelle figure 20 e 21, in luogo di un'unica guarnizione perimetrale i profili di interfaccia 20 e 21 supportano una pluralità di guarnizioni perimetrali 80 in parallelo, che essenzialmente adempiono alle funzioni dei singoli labbri di tenuta di un'unica guarnizione, come in forme di attuazione precedentemente descritte. Come si nota, anche in questo caso, le singole guarnizioni perimetrali 80 di due cellule adiacenti sono atte a cooperare tra loro nella condizione installata. Si apprezzerà che in questa forma di attuazione la guarnizione o le guarnizioni sono direttamente sopportate dai profili metallici di interfaccia, provvisti allo scopo di rispettive sedi, particolarmente sul lato esterno della sua porzione intermedia 20c.
Nelle figure 22 e 23 è illustrata in forma schematica una ulteriore variante di attuazione dell’invenzione. Nelle figure 22 e 23 sono utilizzati i medesimi numeri di riferimento delle figure precedenti, per indicare elementi tecnicamente equivalenti.
In questa forma di attuazione i profili di interfaccia 20 e 21 sono realizzati in almeno due parti, preferibilmente metalliche. In particolare, nelle figure 22-23 i profili 20 includono le due parti di profilo indicate con 201e 202, assicurate tra loro tramite organi filettati, quali delle viti. Le parti di profilo 20a sono assicurate tramite viti 50 o simili organi filettati al fronte dei montanti 11, in corrispondenza delle relative scanalature frontali 49. Alle parti di profilo 201sono poi fissate le parti di profilo 202, alle quali il relativo elemento di tamponamento 14 è assicurato tramite il relativo collante strutturale 52: il fissaggio tra le parti di profilo 201e 202avviene tramite organi filettati, quali viti autofilettanti, alcune indicate con 90.
Nell’esempio, le parti di profilo 202definiscono una pluralità di fori o sedi passanti 91, distanziate tra loro nella direzione longitudinale, nelle quali sono assicurate relative boccole 92, particolarmente boccole filettate esternamente, dove le viti 90 sono passanti nelle boccole 92, sino a far presa sulle parti di profilo 201. Anche in questa realizzazione sono previsti alloggiamenti per le porzioni 57 delle guarnizioni 17, qui definiti nelle parti di profilo 201. Di preferenza, tra le parti di profilo 201e 202sono previste ulteriori guarnizioni, indicate con 93, assicurate in relative sedi definite nelle parti 201e 202. Le viti 50 risultano qui posizionate in modo tale per cui le relative teste si trovano nella zona di interfaccia tra le due parti di profilo 201, 202.
Di preferenza il fronte della parte di profilo 202definisce accoppiamenti per le guarnizioni 53. Le parti di profilo 202definiscono preferibilmente anche alloggiamenti o accoppiamenti per un’ulteriore guarnizione o copertura laterale, indicata con 94, avente finalità essenzialmente estetiche, ovverosia di copertura del lato della parte di profilo 202in corrispondenza della quale si trovano le teste di relative viti 90. Si apprezzerà infatti che, in questa realizzazione, le teste delle viti 90 si trovano in corrispondenza della faccia interna dei profili 20 (ossia delle loro parti 202), che è rivolta verso lo scompartimento V (figure 2-3) delimitato dal telaio in legno della cellula. La realizzazione delle figure 22-23 presenta appunto il grande vantaggio di consentire di smontare un elemento di tamponamento esterno – qui un elemento 14 – direttamente dall’interno dell’edificio, a differenza delle forme di attuazione in precedenza descritte. A tale scopo, in caso di necessità, è sufficiente rimuovere dall’interno dell’edificio le guarnizioni o coperture 94 e successivamente svitare le viti 90, con ciò separando le parti di profilo 202, con associato l’elemento di tamponamento, dalle parti di profilo 201che rimangono fissate al telaio in legno.
Naturalmente, in questa forma di attuazione, la realizzazione dei profili 21 è analoga a quella descritta con riferimento ai profili 20 delle figure 22 e 23, l’unica differenza essendo rappresentata dal fatto che i profili 21 in due parti saranno fissati alle traverse 12 e/o 13 del telaio in legno della cellula.
La forma di attuazione di cui alle figure 22-23 è chiaramente applicabile anche al caso di elementi di tamponamento apribili e chiudibili, come evidenziato in figura 24, dove sono utilizzati i medesimi numeri di riferimento delle figure 17 e 22, per indicare elementi tecnicamente equivalenti a quelli già sopra descritti.
Nelle figure 25 e 26 è illustrata in forma schematica una ulteriore forma di attuazione dell’invenzione. Nelle figure 25 e 26 sono utilizzati i medesimi numeri di riferimento delle figure precedenti, per indicare elementi tecnicamente equivalenti.
In questa forma di attuazione i profili di interfaccia 20 e 21 sono ancorati per il tramite di organi di trattenimento fissati a montanti e traverse del telaio in legno della cellula.
In particolare, come mostrato in figura 26, i profili 20 hanno nel retro una scanalatura longitudinale 95, nella quale è ricevibile almeno un organo di trattenimento 100. In una forma di attuazione sono previsti allo scopo una pluralità di organi 100 per il fissaggio di un rispettivo profilo 20, configurati come blocchetti che risultano disposti ad una certa distanza l’uno dall’altro nell’ambito della scanalatura 95 del profilo 20. In una diversa forma di attuazione è invece previsto un singolo organo di trattenimento 100, configurato come profilo longitudinalmente esteso che si estende nella suddetta scanalatura 95.
In figura 27 è rappresentato un organo 100 configurato a blocchetto, preferibilmente di materiale metallico, ad esempio in acciaio o in alluminio. Nell’esempio illustrato l’organo 100 ha una base 101 provvista di fori 102 di fissaggio, dalla quale si eleva una parte montante 103 provvista lateralmente di una rientranza longitudinale 104, preferibilmente definente un piano inclinato superiore 104a.
Gli organi 100 sono destinati ad essere assicurati al fronte dei montanti 11 tramite primi organi filettati, ed i profili 20 sono poi assicurati agli organi 100 tramite secondi organi filettati. A tale scopo, una pluralità di organi 100 viene fissata al fronte del montante 11 tramite relative viti 50, passanti nei fori 102 della base 101 del relativo organo 100, con gli organi 100 allineati tra loro e ad una certa distanza reciproca. Gli organi 100 sono fissati con le rispettive rientranze 104 orientate da un medesimo lato, preferibilmente verso l’interno della cellula.
Tornando alla figura 26, i profili 20 hanno una rispettiva pluralità di fori o sedi passanti 91, distanziati tra loro, che si estendono trasversalmente rispetto alla scanalatura 95 e si aprono in essa. Nelle sedi 91, preferibilmente filettate, sono avvitabili rispettivi organi filettati 90, qui rappresentati da grani filettati. Le sedi 91 sono definite in un lato del profilo 20 che, nelle condizione assemblata, è affacciata alla rientranza 104 degli organi di trattenimento 100. Le sedi 91 sono quindi definite sui profili in posizioni sostanzialmente corrispondenti alle posizioni di fissaggio degli organi 100 ai montanti 11.
I profili 20 vengono calzati sul fronte dei montanti 11, di modo gli organi 100 risultino inseriti nella scanalatura 95, con le relative rientranze 104 rivolte verso le sedi 91. Anche in una tale realizzazione il profilo 20 ha di preferenza porzioni destinate all’impegno in rispettive scanalature frontali 49 dei montanti, nonché mezzi di tenuta G interposti.
In seguito, i grani filettati 90 vengono serrati nelle relative sedi 91, di modo che le loro estremità distali impegnino le rientranze 104 dei relativi organi 100, particolarmente in corrispondenza dei relativi piani inclinati 104a. In tal modo ai montanti 11 risultano fissati ai profili 20, ai quali il relativo elemento di tamponamento 14 è assicurato tramite il relativo collante strutturale 52.
Anche in questa soluzione i profili 20 definiscono sedi per le guarnizioni 53 e per la parte 57 delle guarnizioni 17. In corrispondenza dei grani 90 sono applicati elementi di copertura 94 aventi finalità essenzialmente estetiche, qui configurati come piccoli tappi. Si apprezzerà quindi che, anche in questa realizzazione, le teste dei grani 90 si trovano in corrispondenza della faccia interna dei profili 20, con possibilità di smontare un elemento di tamponamento esterno – qui un elemento 14 – direttamente dall’interno dell’edificio. A tale scopo, in caso di necessità, è sufficiente rimuovere dall’interno dell’edificio gli elementi di copertura 94 e successivamente svitare i grani 90, con ciò separando i profili 20, con associato l’elemento di tamponamento, dagli organi di trattenimento 100.
Come accennato, in una possibile attuazione, al fronte dei montanti può essere fissato un unico organo 100 conformato come profilo longitudinalmente esteso, in luogo di una serie di organi 100 distanziati tra loro. La figura 28 illustra in modo schematico proprio il caso di un organo 100 configurato come profilo longitudinale: come si nota, il profilo di figura 28 include le medesime parti funzionali dell’organo a blocchetto di figura 27.
Le figure 29 e 30 illustrano, con visti simili a quelle delle figure 25 e 26, una ulteriore forma di attuazione, che differisce dalla precedente sostanzialmente per il fatto che, in questo caso, i mezzi per nascondere le teste dei grani 90 sono realizzati, anziché da una pluralità di tappi, da una guarnizione o copertura laterale 94 di tipo simile a quella delle figure 22-23. La forma dei profili 20 è anche leggermente modificata in corrispondenza della zona di alloggiamento della porzione 57 della guarnizione 17, nonché per una diversa tipologia di guarnizione G.
Naturalmente, anche nelle forme di attuazione delle figure 25-26 e 29-80, la realizzazione dei profili 21 è analoga a quella descritta con riferimento ai profili 20 delle figure citate, l’unica differenza essendo rappresentata dal fatto che gli organi di trattenimento 100 dei profili 21 saranno fissati alle traverse 12 e/o 13 del telaio in legno della cellula. Le forme di attuazione di cui alle figure 25-26 e 29-30 sono chiaramente applicabili anche al caso di elementi di tamponamento apribili e chiudibili.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione, principalmente rappresentati dalla semplicità di realizzazione delle cellule previste (che possono essere agevolmente prefabbricate presso un sito produttivo), dalla loro facilità di assemblaggio sulla struttura portante di un edificio e dalle eccellenti caratteristiche di isolamento termico ed acustico, nonché dalla accresciuta resistenza al fuoco. Non ultimo vantaggio della soluzione proposta è la migliorata estetica, dovuta alla realizzazione del telaio strutturale delle cellule tramite montanti e traverse di legno, direttamente in vista dall’interno dell’edificio.
Ovviamente i concetti illustrati e descritti in relazione a taluni elementi di una cellula - quali i profili di interfaccia o gli elementi di tamponamento - sono applicabili anche ad altri simili elementi della medesima cellula non rappresentati nelle figure.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un sistema di facciata continua per un edificio, comprendente una pluralità di cellule prefabbricate (2), in cui ciascuna cellula (2) include: un telaio strutturale (10) con almeno due montanti (11) e due traverse di estremità (12), accoppiati per formare una struttura perimetrale che delimita un vano (V), uno o più elementi di tamponamento (14-16) associati al telaio strutturale (10) in corrispondenza di un suo fronte, per chiudere il vano (V) delimitato dalla struttura perimetrale, e profili di interfaccia (20, 21; 70-72) per l’accoppiamento dell’uno o più elementi di tamponamento (14-16) al fronte del telaio strutturale (10), in cui i montanti (11) e le traverse (12) del telaio strutturale (10) sono montanti e traverse di legno, i montanti di legno (11) avendo almeno una prima scanalatura longitudinale (22) su una relativa faccia esterna e le traverse di legno (12) avendo almeno una seconda scanalatura longitudinale (23) su una relativa faccia esterna, in cui il telaio strutturale (10) è predisposto in modo tale per cui più cellule (2) sono affiancabili in almeno una tra una direzione orizzontale, in corrispondenza di rispettivi montanti di legno (11) adiacenti, ed una direzione verticale, in corrispondenza di rispettive traverse di legno (12) adiacenti, in cui tra le prime scanalature (22) di montanti di legno (11) adiacenti di due cellule (2) affiancate in direzione orizzontale è alloggiabile una prima guarnizione (45) e nella seconda scanalatura (23) di una traversa di legno (12) di ciascuna cellula (2) è alloggiabile almeno in parte una seconda guarnizione (46).
  2. 2. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui la seconda guarnizione (46) è alloggiabile tra le seconde scanalature (23) di traverse di legno (12) adiacenti di due cellule (2) affiancate in direzione verticale.
  3. 3. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui la seconda guarnizione (46) ha una lunghezza maggiore rispetto alla lunghezza delle traverse di legno (12) del telaio strutturale (10), in modo tale per cui la seconda guarnizione (46) si estende nelle seconde scanalature (23) di traverse di legno (12) di due o più cellule (2) affiancate in direzione orizzontale.
  4. 4. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui i montanti di legno (11) hanno, in una rispettiva regione di estremità superiore, un dispositivo di agganciamento (24) predisposto per l’accoppiamento con un corrispondente organo di sospensione (25) fissato ad un solaio (3) dell’edificio, il dispositivo di agganciamento (24) essendo preferibilmente fissato ad una faccia interna di un corrispondente montante di legno (11) del telaio strutturale (10).
  5. 5. Il sistema secondo la rivendicazione 4, in cui almeno uno tra il dispositivo di agganciamento (24) e l’organo di sospensione (25) ha un elemento di regolazione (34), operabile per regolare una posizione in altezza della cellula (2) relativamente al solaio (3) cui l’organo di sospensione (25) è fissato.
  6. 6. Il sistema secondo la rivendicazione 3, in cui i montanti di legno (11) hanno facce di estremità longitudinale aventi almeno una terza scanalatura (47), l’almeno una terza scanalatura (47) essendo assialmente allineata alla seconda scanalatura (23) di una traversa di legno (12), la seconda guarnizione (46) estendendosi anche attraverso la terza scanalatura (47).
  7. 7. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui i montanti di legno (11) hanno almeno due prime scanalature parallele (22) per rispettive prime guarnizioni (45) e le traverse di legno (12) hanno almeno due seconde scanalature parallele (23) per rispettive seconde guarnizioni (46), la distanza tra le prime scanalature (22) e la distanza tra le seconde scanalature (23) essendo in particolare sostanzialmente uguali tra loro.
  8. 8. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui i montanti di legno (11) hanno, ad una prima estremità, un rispettivo organo di accoppiamento (40) avente una porzione di impegno (43) che è sporgente assialmente dal telaio strutturale (10) ed hanno, ad una seconda estremità, una sede di ricezione (44) di forma sostanzialmente corrispondente alla porzione di impegno (43) dell’organo di accoppiamento (40), in modo tale per le porzioni di impegno (43) degli organi di accoppiamento (40) alla prima estremità dei montanti di legno (11) di una prima cellula (2) sono ricevibili nelle sedi di ricezione (44) alle seconde estremità dei montanti di legno (11) di una seconda cellula (2) che è affiancata in direzione verticale al di sopra della prima cellula (2).
  9. 9. Il sistema secondo la rivendicazione 8, in cui i montanti di legno (11) hanno almeno due prime scanalature parallele (22) per rispettive prime guarnizioni (45) e le traverse di legno (12) hanno almeno due seconde scanalature parallele (23) per rispettive seconde guarnizioni (46), ed in cui la distanza tra le prime scanalature (22) e la distanza tra le seconde scanalature (23) è maggiore di una dimensione di larghezza di un detto organo di accoppiamento (40) o della relativa porzione di impegno (43).
  10. 10. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui i montanti di legno (11) e le traverse di legno (12) del telaio strutturale (10) hanno almeno una scanalatura longitudinale frontale (49), per l’accoppiamento di una corrispondente porzione di un rispettivo profilo di interfaccia (20, 21; 70).
  11. 11. Il sistema secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre organi filettati (50) per assicurare i profili di interfaccia (20, 21) ad un fronte dei montanti di legno (11) e delle traverse di legno (12), gli organi filettati (50) essendo operabili da un fronte della cellula (2) anche nella condizione installata di quest’ultima.
  12. 12. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui i profili di interfaccia (20, 21) comprendono ciascuno almeno due parti di profilo (20a, 20b) assicurate tra loro ed in cui una prima parte di profilo (20a) è assicurata tramite primi organi filettati (50) ad un fronte di un relativo montante di legno (11) o di una relativa traversa di legno (12), e una seconda parte di profilo (20b) alla quale è associato un relativo elemento di tamponamento (14, 15, 16) è assicurata tramite secondi organi filettati (90) alla prima parte di profilo (20a), i secondi organi filettati (90) essendo operabili da un lato interno della cellula (2) anche nella condizione installata di quest’ultima.
  13. 13. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui i profili di interfaccia (20, 21) hanno un retro con una scanalatura longitudinale (95) ed un fianco con una pluralità di sedi passanti (91) che si estendono trasversalmente alla scanalatura longitudinale (95) e si aprono in essa, in cui nella scanalatura longitudinale (95) si estendono almeno parzialmente uno o più organi di trattenimento (100) assicurati tramite primi organi filettati (50) ad un fronte di un relativo montante di legno (11) o di una relativa traversa di legno (12), l’organo o gli organi di trattenimento (100) avendo una rientranza longitudinale (104) affacciata verso le sedi passanti (91) dei corrispondenti profili di interfaccia (20, 21), e in cui i profili di interfaccia (20, 21) sono fissati all’organo o agli organi di trattenimento (100) tramite secondi organi filettati (90) serrati nelle sedi passanti (91) per impegnare la rientranza longitudinale (104) dell’organo o degli organi di trattenimento (100).
  14. 14. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui gli elementi di tamponamento (14, 15, 16) includono almeno un primo elemento di tamponamento che comprende almeno due elementi a pannello (14’, 15’, 16’) paralleli tra loro.
  15. 15. Il sistema secondo la rivendicazione 14, in cui almeno uno tra - gli elementi di tamponamento (14, 15, 16) sono fissati a relativi profili di interfaccia (20, 21; 70-72) mediante un collante strutturale (52), i profili di interfaccia (20, 21; 70-72) essendo in posizione retrostante al relativo elemento di tamponamento (14, 15, 16), e - tra due elementi a pannello (14’, 15’, 16’) dell’almeno un primo elemento di tamponamento (14, 15, 16) è impegnata una guarnizione perimetrale (17, 18, 19), la guarnizione perimetrale (17, 18, 19) avendo una pluralità di labbri di tenuta (56) sporgenti lateralmente rispetto ad un bordo periferico degli elementi a pannello (14’, 15’, 16), il labbri di tenuta (56) della guarnizione perimetrale (17, 18, 19) di una prima cellula (2) essendo adatti a cooperare in tenuta con i labbri di tenuta (56) della guarnizione perimetrale (17, 18, 19) di una seconda cellula (2) che è affiancata in direzione orizzontale o in direzione verticale alla prima cellula (2), dove in particolare la guarnizione perimetrale (17, 18, 19) è inoltre impegnata con i profili di interfaccia (20, 21) dell’almeno un primo elemento di tamponamento (14, 15, 16).
  16. 16. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui almeno un primo elemento di tamponamento (14, 15, 16) è interposto tra una porzione di base (20a) ed una porzione frontale (20b) generalmente parallele di relativi profili di interfaccia (20, 21).
  17. 17. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui le traverse di legno comprendono una traversa inferiore (12) alla quale è fissato un relativo profilo inferiore di interfaccia (21), a quest’ultimo essendo fissato almeno un elemento di supporto inferiore (60) per un detto elemento di tamponamento (16), l’elemento di supporto inferiore (60) sporgendo frontalmente relativamente al profilo inferiore di interfaccia (21).
  18. 18. Il sistema secondo la rivendicazione 1, in cui - almeno un elemento di tamponamento è un elemento di tamponamento apribile (15; 16), - l’elemento di tamponamento apribile (15, 16) è accoppiato a relativi montanti di legno (11) e/o traverse di legno (12) del telaio strutturale (10) tramite profili di interfaccia (70-72) che comprendono profili fissi (70) e profili spostabili.
  19. 19. Il sistema secondo la rivendicazione 18, in cui almeno uno tra - i profili spostabili includono ciascuno almeno due parti (71-72) accoppiate tra loro mediante uno o più elementi di taglio termico (73), - l’elemento di tamponamento apribile (15, 16) ha almeno una guarnizione perimetrale (75) supportata tra le due parti di profilo (71, 72) di corrispondenti profili spostabili, e - i montanti di legno (11) e traverse di legno (12, 13) del telaio strutturale (10) hanno una lavorazione frontale per il fissaggio in posizione rientrata almeno dei suddetti profili fissi (70).
  20. 20. Una cellula prefabbricata (2) per un sistema di facciata continua per un edificio, la cellula (2) includendo: un telaio strutturale (10) con almeno due montanti (11) e due traverse di estremità (12), accoppiati per formare una struttura perimetrale che delimita un vano (V), uno o più elementi di tamponamento (14-16) associati al telaio strutturale (10) in corrispondenza di un suo fronte, per chiudere il vano (V) delimitato dalla struttura perimetrale, e profili di interfaccia (20, 21; 70-72) per l’accoppiamento dell’uno o più elementi di tamponamento (14-16) al fronte del telaio strutturale (10), in cui i montanti (11) e le traverse (12) del telaio strutturale (10) sono montanti e traverse di legno, i montanti di legno (11) avendo almeno una prima scanalatura longitudinale (22) su una relativa faccia esterna e le traverse di legno (12) avendo almeno una seconda scanalatura longitudinale (23) su una relativa faccia esterna, in cui nell’almeno una prima scanalature (22) è alloggiabile parte di una prima guarnizione (45) e nell’almeno una seconda scanalatura (23) è alloggiabile parte di una seconda guarnizione (46), in cui la seconda guarnizione (46) ha una lunghezza maggiore rispetto alla lunghezza delle traverse di legno (12) del telaio strutturale (10), in modo tale per cui la seconda guarnizione (46) si può estendere nelle seconde scanalature (23) di traverse di legno (12) di due o più cellule (2) affiancate in direzione orizzontale, in cui i montanti di legno (11) hanno facce di estremità longitudinale aventi almeno una terza scanalatura (47), l’almeno una terza scanalatura (47) essendo assialmente allineata alla seconda scanalatura (23) di una traversa di legno (12), la seconda guarnizione (46) estendendosi anche attraverso la terza scanalatura (47), e in cui i montanti di legno (11) e le traverse di legno (12) del telaio strutturale (10) hanno almeno una scanalatura longitudinale frontale (49), per l’accoppiamento di una corrispondente porzione di un rispettivo profilo di interfaccia (20, 21; 70).
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