ITMI20081124A1 - Preparato per il dismicrobismo intestinale con proprieta' antidiarroiche, antiinfiammatorie e lenitive delle intolleranze al lattosio e ai suoi derivati. - Google Patents

Description

PREPARATO PER IL DISMICROBISMO INTESTINALE CON PROPRIETÀ’ ANTIDIARROICHE, ANTIINFIAMMATORIE E LENITIVE DELLE INTOLLERANZE AL LATTOSIO E Al SUOI DERIVATI.

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha come oggetto un preparato per il dismicrobismo intestinale con proprietà antidiarroiche, antiinfiammatorie e lenitive delle intolleranze al lattosio e ai suoi derivati.

Come è noto, per quanto concerne la flora batterica intestinale, si è, in pratica, riscontrato che si è instaurato un importante equilibrio di simbiosi tra organismo umano e la flora batterica intestinale che ha dato origine ad uno stato di mutuo vantaggio.

Per alcuni ceppi, la cui attività si è dimostrata particolarmente importante, si è espressamente coniato il termine di “probiotici” pròprio a sottolineare l’apporto positivo ad un maggior benessere dell’organismo ospite.

tari non assimilabili, i quali agiscono favorevolmente sulle colonie della flora batterica intestinale, stimolandone selettivamente la crescita e la riproduzione

A queste sostanze è stato dato il nome di “prebiotici”.

La miscelazione di probiotici e prebiotici ha dato origine a preparati che vengono denominati “simbiotici”.

La catena di produzione a livello industriale implica dei processi, come, ad esempio, la liofilizzazione, lo stoccaggio ed il trasporto che rendono molto difficile la sopravvivenza delle cellule selezionate per la formulazione di questi prodotti.

Soprattutto la liofilizzazione costituisce l’anello più debole della catena, in quanto il processo di disidratazione del liofilizzato comporta una elevata moria di batteri, talvolta fino al 90% delle cellule; non solo, molte delle cellule sopravvissute, pur potendo ritornare vitali a livello intestinale, hanno subito danni al DNA o al RNA, perdendo la capacità di riprodursi, per cui il loro apporto benefico reale si limita ad una semplice attività temporanea che si esaurirà alla loro morte.

Un altro grosso problema da superare durante la formulazione di questo tipo di prodotti, è legato al fatto che l’ambiente di vita ideale per questi batteri deve essere di tipo basico, e per poter espletare la loro attività probiotica a livello intestinale, le cellule debbono attraversare anche la parte gastrica del tubo digerente, la cui elevata acidità costituisce un’altra fonte di frequente morte cellu Tutte le difficoltà di ordine produttivo fanno sì che, nonostante sia stato scientificamente acciarato l’effetto benefico della flora batterica sul corpo umano, e non solo sulla mucosa intestinale, molti gastroenterologi sono dell’opinione che somministrare dei “fermenti lattici” sia del tutto inutile, in quanto deve essere la flora batterica dell’organismo ospite a riuscire a moltiplicarsi e ripopolare la mucosa.

Per cercare di risolvere il problema sono attualmente presenti sul mercato prodotti contenenti solo sostanze ad azione prebiotica, come, ad esempio inulina, fruttoligosaccaridi vari o lievito di birra, senza nessun batterio ad azione probiotica, in modo da ridurre sensibilmente il costo produttivo.

Il compito che si propone il trovato è quello di risolvere i pròblemi sopra esposti predisponendo un preparato che sia dotato di attività riequilibratrice della flora batterica intestinale.

Lo stesso preparato, inoltre, è in grado di contrastare la crescita e lo sviluppo dei batteri intestinali patogeni capaci di instaurare stati diarroici del paziente, di contrastare il dismicrobismo da antibioticoterapia, di lenire i sintomi in caso di intolleranza al lattosio o ai suoi derivati.

Lo stesso, inoltre, svolge un’azione probiotica nei confronti dell’organismo ospite e concorre in maniera efficace anche a contrastare l’insorgere di vaginiti o vulvovaginiti causate da traslocazione batterica, colon-genitale nelle donne che sono sensibili a questo tipo di patologia.

Nell’ambito del compito sopra esposto uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un preparato per il riequilibrio della microflora intestinale, che non sia suscettibile di andare incontro a morte cellulare per effetto dei processi di produzione, che non richieda stoccaggio o trasporti a temperatura controllata, che una volta assunto dal paziente non subisca depauperazione durante il transito gastrico a causa del Ph acido e che, una volta giunto nel duodeno, inizi a svolgere le sue funzioni probiotiche per l’ospite.

Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un preparato per il dismicrobismo intestinale che, per le sue peculiari caratteristiche, sia in grado di offrire le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurezza nell’uso.

Il presente preparato è facilmente ottenibile e, inoltre, è competitivo da un punto di vista economico.

Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno evidenziati in seguito, vengono raggiunti da un preparato per il dismicrobismo intestinale con proprietà antidiarroiche, antiifiammatorie e lenitive delle intolleranze al lattosio e ai suoi derivati, secondo il trovato, caratterizzato dal fatto di comprendere una matrice prebiotica costituita da nutrienti organici ed inorganici ed una matrice probiotica contenente una cellula batterica del tipo bacillus coagulans.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di esecuzione referita ma non esclusiva illu strata con l’ausilio della descrizione allegata.

Il preparato per dismicrobismo intestinale con proprietà antidiarroiche, antiifiammatorie e lenitive delle intolleranze al lattosio e ai suoi derivati risulta realizzato utilizzando una matrice prebiotica che risulta costituita da nutrienti organici ed inorganici.

La matrice prebiotica viene realizzata utilizzando sostanze non assimilabili come inulina, lieviti, maltodestrine o oligofruttosaccaridi, poiché sono indigeribili ed offrono una lieve ma utile protezione gastrica alle cellule batteriche.

A differenza del corpo umano le cellule batteriche intestinali riescono a trarne nutrimento.

Inoltre vengono introdotte cellule liofilizzate di saccaromices cereviseae.

Tali lieviti, pur non colonizzando la mucosa intestinale umana, possiedono un’attività metabolica molto intensa con la produzione di amminoacidi, vitamine ed enzimi i quali vanno a costituire un substrato nutritizio tale da imprimere una spiccata accelerazione alla velocità di crescita e di riproduzione dei batteri presenti a livello mucosale.

Tale componente viene introdotta nella percentuale variabile tra Γ1 e il 50% del peso totale della somministrazione giornaliera.

Una peculiarità delle matrice prebiotica, oggetto del trovato è costituita dal fatto che viene prevista una componente liquida che è costituita da acqua di mare resa sterile, prelevata secondo i dettami imposti dalla farmacopea ufficiale, ad una profondità prestabilita.

L’acqua di mare contiene disciolti in essa tutti i sali minerali e gli oligoelementi che nei millenni hanno dato origine alle prime formazioni biologiche sotto forma di virus, muffe e batteri.

Dato che la flora intestinale è costituita appunto da svariate specie di batteri, appare evidente che arricchire il substrato creato dai saccaromiceti, che è prevalentemente organico, con una componente liquida totalmente costituita da elementi inorganici, consente la creazione di un brodo di coltura estremamente completo non solo per le cellule della flora batterica intestinale, ma anche per i saccaromiceti stessi.

Con questa composizione si ottiene una matrice prebiotica che non solo è in grado di fornire nutrimento alle cellule intestinali, ma anche alle cellule di lievito che potranno così beneficiare di una sopravvivenza maggiore.

L’acqua di mare da utilizzare allo scopo dovrà essere prelevata in un punto caratterizzato da una bassissima presenza di inquinanti, in una struttura costiera ricca di scogli e rocce a picco sul mare, con un buon livello di ossigenazione e una presenza di alghe rigogliosa.

Tale componente del trovato viene introdotto con una diluizione che, rispetto ai fluidi corporei, potrà risultare isotonica, ipertonica o ipotonica.

Il secondo componente del trovato è una matrice probiotica che ha la funzione di svolgere un’attività riequilibratrice della flora batterica intestinale e che possa contrastare la crescita e lo sviluppo dei batteri patogeni prodromi di stati diarroici, di contrastare il dismicrobismo da antibioticoterapia, di lenire i sintomi in caso di intolleranza al lattosio e ai suoi derivati e che, inoltre, svolga un’azione probiotica nei confronti deH’organismo ospite e che concorra in maniera significativa a contrastare le vaginiti e le vulvovaginiti causate da traslocazione batterica colo-vaginale.

Una peculiarità del trovato è costituita dal fatto che nella matrice probiotica viene introdotto un particolare tipo di cellula batterica e cioè il bacillus coagulans.

La presenza del bacillus coagulans ha la peculiarità di non andare incontro a morte cellulare per effetto dei processi di industrializzazione ed inoltre esso, una volta raggiunto il duodeno, svolge le sue funzioni probiotiche che provocano in particolare la produzione di enzimi beta-galattosidasi che permettono di scindere il lattosio per produrre acido lattico allo scopo di lenire i livelli di intolleranza a questo alimento; inoltre produce enzimi idrolasi per la deconiugazione degli acidi biliari.

Un’altra peculiarità è la produzione di sostanze antibioticosimili (batteriocine e complessi proteici con attività battericida o batteriostatica), nonché la produzione dell’enzima idrossi-metilglutarato COA per l’inibizione della formazione del colesterolo.

Inoltre si ottiene l’inibizione dei batteri potenzialmente patogeni mediante competizione territoriale ed azione acidificante locale.

Il bacillus coagulans realizza la produzione di acido lattico e di sostanze antibatteriche, con capacità di deconiugare gli acidi biliari e con degradazine delle nitrosamine e delle attività anticanceroge niche.

Inoltre il lactobacillus sporogene incrementa l’adesività agl epiteli intestinali, l’insediamento e colonizzazione intestinale, la ri duzione dell’assorbimento di colesterolo nel sangue e l’innalzamento delle difese immunitarie.

I batteri sporigeni, quando vengono tolti dal loro ambiente na turale, anziché andare incontro a morte cellulare producono una capsula denominata appunto “spora” all'interno della quale essi rie scono a sopravvivere anche alle conduzioni più avverse rimanendo allo stato quiescente.

Test di laboratorio effettuati su questo ceppo batterico hanno evidenziato un’attività di tipo probiotico che ne suggerisce l’uso sia a livello umano che veterinario.

L’uso di una cellula fermentante di tipo sporigeno come il ba cillus coagulans presenta il vantaggio di avere una irrisoria perdita di cellule legata alla liofilizzazione, dato che le spore resistono alle condizioni più estreme sia di temperatura che di umidità, non richie dono trasporti o stoccaggio a temperature controllate, presentano una vitalità ed una sopravvivenza superiore ai normali fermenti latti ci fino ad ora utilizzati.

Inoltre gli stessi non risentono del ph acido dello stomaco ma addirittura, già a livello gastrico passano dallo stato quiescente a quello germinativo, iniziando da subito a colonizzare il duodeno.

Il bacillus coagulane viene introdotto vantaggiosamente in una quantità variabile tra i 100 milioni e i 100 miliardi di cellule vive.

A completamento della matrice probiotica del trovato viene inserito un altro tipo di ceppo batterico e cioè lo streptococcus termophilus.

Tale ceppo batterico ha la caratteristica di una valida resistenza alla liofilizzazione coniugata e una buona resistenza gastrica.

Anche questo ceppo batterico viene introdotto in una quantità variabile tra i 100 milioni e i 100 miliardi di cellule vive liofilizzate.

Con la formulazione sopra enunciata la componente organica dei saccaromices cereviseae, associata alla componente inorganica costituta dai sali minerali e dagli ioni disciolti nell’acqua di mare, risultano in grado di imprimere ai due ceppi batterici probiotici una maggior vitalità, rispetto a quella dei fermenti lattici tradizionali, che si traduce in un’efficacia superiore ed in una stabilità più duratura.

Poiché il trovato è indicato per la prevenzione ed il trattamento degli stati diarroici, è consigliabile l’inserimento delle vitamine del gruppo B e più specificamente vitamina B1, B2 e B6, unitamente alla vitamina PP.

La quantità presente per ciascuna vitamina potrà variare da un minimo del 50% della dose razionale giornaliera al 100% della medesima.

La modalità di somministrazione del preparato, che si presenta in forma liquida, potrà avvenire sia mediante flaconcini con tappo dosatore separato contenente i liofilizzati sia in fialoidi a contenuto miscelato.

L’efficacia dei fermenti lattici che è tuttora in fase di controllo ha superato il 18° mese di prova senza perdite di efficacia significati ve.

Da quanto sopra descritto si vede che il trovato raggiunge gli scopi proposti.

In particolare si sottolinea che viene ottenuto un preparato che si basa sull’uso di un particolare tipo di cellule, le quali, grazie al fatto di produrre spore, si mantengono vive e vitali fino al momento della scadenza e quindi della somministrazione al paziente, indipendentemente dal modo con cui il trovato è stato prodotto e conservato.

Tali cellule sono altresì in grado di attraversare l’ambiente acido dell’apparato digerente, senza subire modifiche né qualitative né quantitative, potendo così garantire una stabile, duratura colonizzazione della mucosa intestinale.

Il trovato si presenta in forma liquida, quindi particolarmente adatto alla somministrazione in età pediatrica.

Il trovato potrà essere aromatizzato alla frutta, alla menta o con qualsiasi altro sapore si ritenga opportuno.

La componente liquida, costituita da acqua di mare, non è più un semplice eccipiente ma, per la presenza dei sali minerali e degli ioni disciolti, diventa un vero e proprio principio attivo.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Preparato per il dismicrobismo intestinale con proprietà antidiarroiche, antiinfiammatorie e lenitive delle intolleranze al lattosio e ai suoi derivati, caratterizzato dal fatto di comprendere una matrice prebiotica costituita da nutrienti organici ed inorganici ed una matrice probiotica contenente una cellula batterica del tipo bacillus coagulane.
2. 2. Preparato, secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta matrice prebiotica comprende cellule liofilizzate di saccaromices cereviseae.
3. 3. Preparato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti nutrienti organici comprendono inulina, lieviti maltodestrine e oligofruttosaccaridi.
4. 4. Preparato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che detta matrice prebiotica comprende una componente liquida.
5. 5. Preparato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che detta componente liquida è costituita da acqua di mare resa sterile.
6. 6. Preparato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che detto bacillus coagulans è introdotto in una quantità variabile tra i 100 milioni e 100 miliardi di cellule vive.
7. 7. Preparato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che detta matrice probiotica comprende un ceppo batterico del tipo streptococcus termophilus.
8. 8. Preparato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto streptococcus termophilus è presente in una quantità variabile tra i 100 milioni e i 100 miliardi di cellule vive liofilizzate.
9. 9. Preparato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di contenere vitamine del gruppo B.
10. 10. Preparato per il dismicrobismo intestinale con proprietà antidiarroiche, antiinfiammatorie e lenitive delle intolleranze al lattosio e ai suoi derivati, secondo le rivendicazioni precedenti, il tutto come più ampiamente descritto ed illustrato, per gli scopi specificati.