ITMI20080143A1 - Maniglia a bloccaggio automatico per un elemento di chiusura mobile. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda sistemi d'aggancio del tipo impiegato per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata e, più particolarmente, un sistema dì aggancio incorporante una maniglia a trazione che può essere bloccata selettivamente tramite l'impiego di un motore.

Esistono attualmente un gran numero di sistemi di aggancio per mantenere in modo rilasciabile elementi di chiusura mobili in almeno una posizione predeterminata. Tipicamente, l'elemento di chiusura avrà stati aperto e chiuso, almeno uno dei quali è mantenuto rilasciabile mediante il sistema d’aggancio. Elementi di chiusura di questo tipo sono impiegati in molti ambienti differenti per applicazioni sia statiche che dinamiche. In qualità di esempio di quest 'ultima applicazione, sistemi d'aggancio sono impiegati su portiere d'accesso primarie di autoveicoli, e altri tipi di veicoli, ivi compresi quelli impiegati su strada e fuoristrada, come ad esempio nel settore edile e nell'industria agricola.

Una struttura nota di sistema d'aggancio impiegabile come è stato descritto precedentemente è descritta nel brevetto statunitense No. 7.097.216 di comune assegnazione con la presente domanda. Il sistema d'aggancio qui mostrato è un sistema per applicazioni generali, includente un complesso attuatore su un lato sotto forma di una "maniglia di trazione" che può essere afferrata e riposizionata per variare lo stato di un complesso d'aggancio da uno stato agganciato ad uno stato non agganciato. Il complesso d'aggancio è concepito per cooperare con un elemento di riscontro su un telaio rispetto al quale l'elemento di chiusura viene spostato in modo guidato. Nello stato agganciato, il complesso d'aggancio mantiene l’elemento di chiusura nella sua posizione chiusa. Nello stato sganciato, all'elemento di chiusura è consentito di muoversi dalla posizione chiusa alla posizione aperta. Tramite la maniglia di trazione, su detto un lato dell'elemento di chiusura, lo stato del complesso d'aggancio può essere variato.

Più particolarmente, il complesso attuatore è costituito da un complesso di base rispetto al quale la maniglia di trazione è riposizionabile selettivamente da un utente tra una prima ed una seconda posizione. Al verificarsi di un cambiamento della maniglia di trazione dalla sua prima posizione alla sua seconda posizione, il complesso d'aggancio viene fatto passare dal suo stato agganciato al suo stato sganciato. Il complesso attuatore tipicamente è montato in maniera tale che una forza prodotta sulla maniglia di trazione, derivante dal medesimo movimento dell'utente che riposiziona la maniglia di trazione dalla sua prima posizione alla sua seconda posizione, fa sì che l'elemento di chiusura abbia ad essere spostato dalla sua posizione chiusa verso la sua posizione aperta, quando la forza di riposizionamento della maniglia di trazione è continuamente applicata da un utente.

Complessi attuatori del tipo descritto nel brevetto statunitense No. 7.097.216 avranno normalmente una caratteristica di bloccaggio che sia: a) impedisce riposizionamento accidentale della maniglia di trazione che potrebbe far variare indesiderabilmente lo stato del complesso d'aggancio al suo stato sganciato; e b) impedisce accesso non autorizzato ad uno spazio o abitacolo attraverso la particolare apertura delimitata dall'elemento di chiusura tramite riposizionamento della maniglia di trazione.

In precedenza, il bloccaggio di maniglie di o a trazione su complessi attuatori del tipo illustrato nel brevetto statunitense No.

7.097.216 era realizzato manualmente, mediante l'uso di una chiave. Benché, per la maggior parte degli scopi, la capacità di bloccare e sbloccare manualmente il complesso attuatore sia adeguata, vi sono molte situazione che possono presentarsi, o condizioni che possono essere incontrate, in cui il controllo manuale risulta difettoso.

Prima d'ora, nell'industria non vi era alcun modo pratico per incorporare bloccaggio motorizzato attraverso un complesso attuatore a maniglia di trazione del tipo descritto precedentemente. L'industria continua a ricercare strutture pratiche ed innovative che consentano di soddisfare tale esigenza non ancora soddisfatta.

In una forma, l'invenzione riguarda un sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata rispetto ad un supporto per esso. Il sistema include un complesso d'aggancio per impegnare una parte di un supporto per l'elemento di chiusura mobile, su cui il sistema è montato, e ha uno stato agganciato ed uno stato sganciato. Un primo complesso attuatore ha uno stato nom ale ed uno stato di rilascio. Il primo complesso attuatore ed il complesso d'aggancio sono operativamente intercollegati in modo tale che il complesso d'aggancio è fatto passare dallo stato agganciato a quello sganciato quando il primo complesso attuatore viene variato dallo stato normale allo stato di rilascio. Il primo complesso attuatore ha un complesso di base ed una prima maniglia che è riposizionabile rispetto al complesso di base tra una prima ed una seconda posizione. Il primo complesso attuatore si trova nello stato normale con la prima maniglia nella prima posizione e nello stato di rilascio con la prima maniglia nella seconda posizione. Il sistema include inoltre un complesso di bloccaggio a serratura avente uno stato bloccato ed uno stato sbloccato. Il complesso di bloccaggio a serratura coopera con il primo complesso di azionamento e a) nello stato bloccato impedisce alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione; e b) nello stato sbloccato consente alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione. Il complesso di bloccaggio a serratura ha un motore che è azionabile per commutare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.

In una forma, la prima maniglia costituisce parte di un primo complesso che si muove come un sol pezzo rispetto al complesso di base. Il complesso di bloccaggio impegna direttamente, nello stato bloccato, il primo complesso per impedire alla prima maniglia di essere spostata dalla prima posizione alla seconda posizione.

Il primo complesso può essere girevole attorno ad un primo asse rispetto al complesso di base.

Il complesso di bloccaggio può comprendere una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un secondo asse tra una posizione bloccata, con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato, ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato .

In una forma, il primo e secondo asse sono mutuamente trasversali .

In una forma, il primo complesso ha un ricettacolo delimitato da uno spallamento. Con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato, la camma di bloccaggio è disposta in modo da attestarsi sullo spallamento così da bloccare il movimento della prima maniglia dalla prima posizione nella seconda posizione.

In una forma, il motore ha un albero con un elemento di azionamento. La camma di bloccaggio è direttamente impegnata dall'elemento di azionamento per cui, quando il motore viene attivato, la camma di bloccaggio viene variata tra le posizioni bloccata e sbloccata.

In una forma, l'elemento di azionamento e la camma di bloccaggio hanno ciascuno denti che ingranano direttamente fra loro.

In una forma di realizzazione alternativa, un ingranaggio di riduzione ha denti di ingranamento con denti su ciascuno dell'elemento di azionamento della camma di bloccaggio..

In una forma, il complesso di bloccaggio include un subcomplesso attuatore manuale che è atto ad operare per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.

Il subcomplesso attuatore manuale può essere sotto forma di un cilindretto di serratura azionato da chiave.

Il cilindretto di serratura azionato da chiave può essere sotto forma di un alloggiamento con un cilindro che accetta una chiave d'accesso. Il cilindro può essere fatto ruotare attorno ad un asse tramite la chiave d'accesso cosi da far passare una sporgenza di azionamento tra posizioni di bloccaggio e sbloccaggio. La sporgenza di azionamento coopera con la camma di bloccaggio per far si che la camma di bloccaggio abbia ad essere fatta passare dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata, quando la sporgenza di azionamento viene variata dalla posizione di sbloccaggio alla posizione di bloccaggio.

La sporgenza di azionamento e la camma di bloccaggio sono configurate per definire una connessione a perdita di movimento tra di esse, per cui la camma di bloccaggio può essere variata tra le posizioni bloccata e sbloccata tramite azionamento del motore senza riposizionamento della sporgenza di azionamento tra le posizioni di bloccaggio e sbloccaggio.

In una forma, sono previsti componenti di fermo cooperanti sulla camma di bloccaggio e sul complesso di base che interagiscono quando la camma di bloccaggio viene commutata dalla posizione bloccata alla posizione sbloccata per impedire movimento della camma di bloccaggio dalla posizione bloccata.

In una forma, il complesso di base è costituito da un alloggiamento definente un comparto per il motore. Almeno un'apertura è prevista nell'alloggiamento per consentire fuoriuscita di umidità dal comparto.

Il complesso di base ha una porzione di parete definente una camera. L'alloggiamento con il motore entro di esso è montato entro la camera.

In una forma, l'alloggiamento, il motore e la camma di bloccaggio definiscono un modulo autonomo che può essere montato sulla porzione di parete entro la camera.

Il subcomplesso attuatore manuale può pure costituire parte del modulo autonomo.

In una forma, il primo complesso attuatore ha una parte anteriore e una parte posteriore. La porzione di parete ha una sagoma a tazza aprentesi posteriormente. Il modulo autonomo è configurato per essere assemblato dirigendolo dalla parte posteriore a quella anteriore nella camera e in uno stato assemblato in cui il cilindretto di serratura è esposto per essere azionato in corrispondenza della parte anteriore del complesso attuatore.

Il complesso di base può includere inoltre una parete di montaggio che è integrale con la porzione di parete e definisce una superficie di montaggio che può essere posizionata rivolta contro un elemento di chiusura mobile per montare il primo complesso attuatore sull'elemento di chiusura mobile.

In una forma, la prima maniglia è configurata per essere afferrata perifericamente dalla mano di un utente ed è montata sulla parete di montaggio per compiere movimento pivotante rispetto alla parete di montaggio tra la prima e seconda posizione.

In una forma, la prima maniglia ha una sporgenza a sbalzo che si estende nella camera. La sporgenza a sbalzo ha uno spallamento. La camma di bloccaggio coopera con lo spallamento della sporgenza a sbalzo per bloccare il movimento della prima maniglia dalla prima posizione alla seconda posizione con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato.

La porzione di parete e la parete di montaggio possono essere formate in un sol pezzo.

Il precedente sistema può essere previsto in combinazione con un elemento di chiusura mobile avente un primo e secondo lato e un secondo complesso attuatore. Il primo complesso attuatore è montato sul primo lato dell'elemento di chiusura mobile con il secondo complesso attuatore montato sul secondo lato dell'elemento di chiusura mobile. Il secondo complesso attuatore ha stati normale e di rilascio ed è configurato per variare il complesso d'aggancio dallo stato agganciato allo stato sganciato quando il secondo complesso attuatore viene variato dal suo stato normale nel suo stato di rilascio.

In una forma, la sporgenza a sbalzo è spostata in un percorso sostanzialmente lineare quando il primo complesso attuatore viene variato tra i suoi stati normale e di rilascio. Il secondo attuatore è sotto forma di un attuatore a pulsante con un componente traslabile che fa sì che la sporgenza a sbalzo abbia a spostarsi nel percorso sostanzialmente lineare quando il secondo complesso attuatore viene fatto passare tra i suoi stati normale e di rilascio.

Il sistema può essere inoltre previsto in combinazione con un veicolo ed un elemento di chiusura mobile sul veicolo su cui l'elemento di chiusura è montato per muoversi tra posizioni aperta e chiusa. Un complesso attuatore secondario fa si che il motore abbia ad essere controllato automaticamente in risposta alla rivelazione di una condizione che garantisce o: a) mantenimento dello stato del complesso di bloccaggio; o b) cambiamento dello stato del complesso di bloccaggio.

In una forma, la condizione che garantisce cambiamento dello stato del complesso di bloccaggio può essere una qualsiasi o più di: a) una forza esterna derivante da un impatto sul veicolo; b) una situazione dell'elemento di chiusura in uno stato parzialmente chiuso; c) una situazione dell'elemento di chiusura nella posizione aperta; d) malfunzione di un componente del veicolo; e> la presenza di calore eccessivo; f) la presenza di fumo; e g) la presenza di una ostruzione che interferisce con il movimento dell'elemento di chiusura.

Il sistema può essere inoltre previsto in combinazione con un complesso attuatore secondario remoto tramite il quale il motore può essere azionato.

L'invenzione riguarda inoltre un modulo di complesso attuatore avente un primo complesso attuatore con uno stato normale ed uno stato di rilascio. Il primo complesso attuatore è configurato per essere operativamente intercollegato con un complesso d'aggancio così da azionare il complesso d'aggancio variando lo stato del primo complesso attuatore. Il primo complesso attuatore ha un complesso di base ed una prima maniglia che è riposizionabile rispetto al complesso di base tra una prima e seconda posizione. Il primo complesso attuatore si trova nello stato normale con la prima maniglia nella prima posizione e nello stato di rilascio con la prima maniglia nella seconda posizione. Il modulo del complesso attuatore include inoltre un complesso di bloccaggio avente uno stato bloccato ed uno stato sbloccato. Il complesso di bloccaggio coopera con il primo complesso attuatore e: a) nello stato bloccato impedisce alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione?e b) nello stato sbloccato consente alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione. Il complesso di bloccaggio ha un motore che è azionabile per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato .

In una forma, la prima maniglia è parte di un primo complesso che si muove come un sol pezzo rispetto al complesso di base. Il complesso di bloccaggio impegna direttamente, nello stato bloccato, il primo complesso per impedire alla prima maniglia di essere spostata dalla prima posizione nella seconda posizione.

Il primo complesso può essere girevole attorno ad un primo asse rispetto al complesso di base.

In una forma, il complesso di bloccaggio ha una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un asse tra una posizione bloccata con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato. Il primo complesso ha un ricettacolo delimitato da uno spallamento e, con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato, la camma di bloccaggio è situata in modo da attestarsi sullo spallamento così da bloccare movimento della prima maniglia dalla prima posizione alla seconda posizione.

Il complesso di bloccaggio può includere inoltre un subcomplesso attuatore manuale azionabile per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.

In una forma, il subcomplesso attuatore manuale è costituito da un cilindretto di serratura azionabile da chiave, e il cilindretto di serratura azionabile da chiave ha un alloggiamento con un cilindro che accetta una chiave d'accesso e può essere fatto ruotare attorno ad un asse tramite la chiave d'accesso così da variare una sporgenza di azionamento tra posizioni di bloccaggio e di sbloccaggio. La sporgenza di azionamento coopera con la camma di bloccaggio per far sì che la camma di bloccaggio abbia ad essere cambiata dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata, quando la sporgenza di azionamento viene variata dalla posizione di sbloccaggio alla posizione di bloccaggio.

In una forma, la sporgenza di azionamento e la camma di bloccaggio sono configurate per definire una connessione a perdita di movimento tra esse, per cui la camma di bloccaggio può essere commutata tra le posizioni bloccata e sbloccata tramite azionamento del motore senza riposizionamento della sporgenza di azionamento tra le posizioni di bloccaggio e sbloccaggio.

In una forma, il complesso di base ha una porzione di parete definente una camera ed un alloggiamento definente un comparto per il motore. L'alloggiamento è montato entro la camera.

In una forma, l'alloggiamento, il motore e la camma di bloccaggio definiscono un modulo autonomo che può essere montato sulla porzione di parete entro la camera.

In una forma, il primo complesso attuatore ha una parte anteriore ed una parte posteriore e la porzione di parete ha una sagoma a tazza aprentesi all<1>indietro. il modulo autonomo è configurato per essere assemblato dirigendolo dalla parte posteriore a quella anteriore nella camera in un stato assemblato in cui il cilindretto di serratura è esposto per essere azionato in corrispondenza della parte anteriore del primo complesso attuatore.

Il complesso di base può includere inoltre una parete di montaggio che è integrale con la porzione di parete e definisce una superficie di montaggio che può essere posizionata faccialmente contro un elemento di chiusura mobile per montare il primo complesso attuatore sull'elemento di chiusura mobile.

La prima maniglia può essere montata sulla parete di montaggio per movimento di rotazione rispetto alla parete di montaggio tra la prima e seconda posizione. Il complesso di bloccaggio nello stato bloccato impegna direttamente il primo complesso per impedire alla prima maniglia di essere spostata dalla prima posizione alla seconda posizione .

In una forma, la porzione di parete e la parete di montaggio sono formate in un sol pezzo.

In una forma, il modulo del complesso attuatore può essere previsto in combinazione con un complesso d'aggancio con cui il primo complesso attuatore è operativamente intercollegato.

Fig. 1 è una rappresentazione schematica di un sistema, secondo la presente invenzione, per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata rispetto ad un supporto per esso ed includente un complesso d'aggancio operativamente intercollegato con un primo complesso attuatore;

Fig. 2 è una rappresentazione schematica di un elemento di chiusura mobile, del tipo rappresentato in Fig. 1 e con il primo complesso attuatore operativamente montato su un lato di esso, ed un secondo complesso attuatore azionato sul lato opposto dell'elemento di chiusura mobile e concepito per intercollegarsi operativamente con il complesso d'aggancio direttamente e/o indirettamente attraverso il primo complesso attuatore;

Fig. 3 è una vista prospettica in esploso di una forma di un primo complesso attuatore, rappresentato schematicamente nelle Fig. 1 e 2;

Fig. 4 è una vista in alzato laterale del complesso attuatore di Fig. 3, assemblato e con una prima maniglia su di esso per cambiare 10 stato del complesso d'aggancio ad una prima posizione, corrispondente ad uno stato agganciato per il complesso d'aggancio;

Fig, 5 è una vista come quella di Fig. 4 in cui la prima maniglia è stata variata ad una seconda posizione cosi da far passare 11 complesso d'aggancio dallo stato agganciato a uno stato sganciato;

Fig. 6 è una vista prospettica in esploso ingrandita di un modulo di complesso di bloccaggio sul primo complesso attuatore e avente una camma di bloccaggio che coopera con la prima maniglia ed è mobile tra una posizione bloccata ed una posizione sbloccata;

Fig. 7 è una vista in alzato da dietro ingrandita del modulo del complesso di bloccaggio assemblato di Fig. 6 e con la camma di bloccaggio nella sua posizione sbloccata;

Fig. 8 è una vista in alzato laterale ingrandita del modulo del complesso di bloccaggio delle Fig. 6 e 7, con un alloggiamento su esso parzialmente in spaccato;

Fig. 9 è una vista prospettica da dietro in esploso di parte di un complesso di base su cui la prima maniglia è montata in modo mobile per ricevere il modulo del complesso di bloccaggio delle Fig. 6-8;

Fig. 10 è una vista in alzato frontale ingrandita del modulo del complesso di bloccaggio delle Fig. 6-8 illustrante la cooperazione tra la camma di bloccaggio ed una sporgenza di azionamento su un subcomplesso di attuatore manuale;

Fig. 11 è una vista come Fig. 10 e illustrante una differente relazione tra la sporgenza di azionamento e la camma di bloccaggio; Fig. 12 è una vista prospettica da dietro ingrandita del modulo del complesso di bloccaggio con la camma di bloccaggio in una posizione sbloccata ed un particolare di fermo impegnato;

Fig. 13 è una vista come in Fig. 12 con la camma di bloccaggio spostata verso la sua posizione bloccata;

Fig. 14 è una vista come nelle Fig. 12 e 13 con la camma di bloccaggio completamente nella sua posizione bloccata;

Fig. 15 è una vista in alzato da dietro ingrandita del modulo del complesso di bloccaggio con la camma di bloccaggio nella posizione di Fig. 13;

Fig. 16 è una vista in alzato frontale ingrandita della camma di bloccaggio;

Fig. 17 è una vista in alzato da dietro del complesso di base sul primo complesso attuatore con il modulo del complesso di bloccaggio rimosso;

Fig. 18 è una vista corrispondente a quella di Fig. 17 con il modulo del complesso di bloccaggio installato;

Fig. 19 è una vista prospettica da dietro in esploso ingrandita del subcomplesso attuatore manuale con la sporgenza di azionamento in relazione al resto del modulo del complesso di bloccaggio;

Fig. 20 è una vista prospettica in esploso dei componenti di Fig. 19 da un punto di visione anteriore;

Fig. 21 è una vista in sezione trasversale ingrandita del complesso di base illustrante una superficie di parete che coopera con il modulo del complesso di bloccaggio delle Fig. 19 e 20;

Fig. 22 è una rappresentazione schematica del sistema inventivo, come è stato precedentemente descritto, includente un secondo complesso attuatore per l'azionamento del motore in risposta a talune condizioni incontrate;

Fig, 23 è una vista come in Fig. 4, in cui un tipo di secondo complesso attuatore, come rappresentato in Fig. 22, con un componente traslabile, è rappresentato e con la prima maniglia nella prima posizione di essa;

Fig. 24 è una vista come in Fig. 23 con la prima maniglia nella sua seconda posizione;

Fig. 25 è una rappresentazione schematica illustrante la cooperazione tra il motore e la camma di bloccaggio con un ingranaggio di riduzione di velocità intermedio;

Fig. 26 è una vista come in Fig. 12 e illustrante una disposizione di fermo che è modificata da quella di Fig. 12 e impiega una molla torsionale e con la camma di bloccaggio nella sua posizione sbloccata;

Fig. 27 è una vista come quella in Fig. 26 con la camma di bloccaggio spostata verso la sua posizione bloccata; e

Fig. 28 è una vista come quelle delle Fig. 26 e 27 con la camma di bloccaggio completamente nella sua posizione bloccata.

In Fig. 1, un sistema secondo la presente invenzione è indicato schematicamente da 10 per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile 12 in una posizione predeterminata rispetto ad un supporto 14 per esso. L'elemento di chiusura mobile 12 è mobile in maniera guidata rispetto al supporto 14 tra una pluralità di differenti posizioni come una posizione aperta ed una posizione chiusa. Un complesso d'aggancio 16 è previsto sull'elemento di chiusura mobile 12 per impegnare una parte 18 del supporto 14 che può essere un elemento di battuta o riscontro o simili. Il complesso di aggancio 16 ha uno stato agganciato, in cui il complesso d'aggancio 16 mantiene l'elemento di chiusura mobile 12 in una posizione predeterminata, e uno stato sganciato, in cui l'elemento di chiusura mobile 12 può essere spostato tra le varie posizioni consentite, come "chiusa" e "aperta".

Il sistema 10 include inoltre un primo complesso attuatore 20 montato sull'elemento di chiusura mobile 12 e avente uno stato normale ed uno stato di rilascio. Il primo complesso attuatore 20 ed il complesso d'aggancio 16 sono operativamente intercollegati in modo tale che il complesso d'aggancio 16 è fatto passare dallo stato agganciato nello stato sganciato, quando il primo complesso attuatore viene fatto passare dallo stato normale allo stato di rilascio.

I dettagli di costruzione del complesso d'aggancio 16 e della parte 18 sul supporto 14, con cui esso coopera, non sono critici per la presente invenzione. L'invenzione prevede virtualmente un numero illimitato di differenti configurazioni per ciascuno tra il complesso d'aggancio 16 e la parte di supporto cooperante 18.

Inoltre, l'esatto modo con cui il primo complesso attuatore 20 ed il complesso d'aggancio 16 sono operativamente intercollegati non è critico per la presente invenzione. Il primo complesso attuatore 20 può essere configurato per interagire tramite una connessione rigida diretta, un accoppiamento, un cavo ecc., tutti i quali sono ben noti agli esperti del ramo. Strutture di complessi di aggancio esemplificative sono illustrate nel brevetto statunitense No.

7.097.216 e nelle domande di brevetto statunitensi pendenti No. di serie 10/811.692 intitolata "Lock System for Movable Closure Element", e 10/316.359 intitolata "Latch Assembly for Movable Closure Element" , le cui descrizioni sono qui incorporate a titolo di riferimento .

L'invenzione prevede che il primo complesso attuatore 20 possa essere montato sul primo lato 22 dell'elemento di chiusura mobile 12 come rappresentato in Fig. 2. Un secondo complesso attuatore 24 può essere montato su un secondo lato 26 dell'elemento di chiusura mobile 12 contrapposto al primo lato 22. Il secondo complesso attuatore 24 è concepito per azionare il complesso d'aggancio 16, o direttamente oppure tramite il primo complesso attuatore 20, la seconda configurazione essendo indicata mediante linee tratteggiate in Fig. 2.

L'invenzione riguarda principalmente la configurazione del primo complesso attuatore 20. Una forma esemplificativa del primo complesso attuatore 20 sarà ora descritta, dovendosi tener presente che sono previste molte varianti di essa entro l'illustrazione generica delle Fig. 1 e 2. Come è rappresentato nelle Fig. 3-21, il primo complesso attuatore esemplificativo 20 è costituito da un complesso di base 28 ed una prima maniglia 30 che è riposizionabile rispetto al complesso di base 28 tra una prima posizione, rappresentata in Fig. 4, ed una seconda posizione, rappresentata in Fig. 5. La prima maniglia 30 ha un corpo allungato afferrabile 32 e estremità di montaggio e di azionamento 34,36 rispettivamente. Una mano di un utente può essere disposta in modo da afferrare perifericamente il corpo allungato 32 per facilitare riposizionamento di esso.

L'estremità 34 di montaggio è ingrandita e collegata ad una parete di montaggio 38 sul complesso di base 28 tramite un perno 40 attorno al quale l'estremità di montaggio 34 della prima maniglia 30 è montata per compiere movimento girevole guidato rispetto al complesso di base 28 attorno a un primo asse 42. Il primo complesso attuatore 20 è nello stato normale con la prima maniglia 30 nella prima posizione e nello stato di rilascio con la prima maniglia 30 nella seconda posizione.

L'estremità di azionamento 36 della prima maniglia 30 è concepita per cooperare con il, e variare lo stato del, complesso d'aggancio 16. In questa forma di realizzazione, l'estremità di montaggio 34 include una sporgenza di azionamento a sbalzo 44 che può interagire direttamente oppure indirettamente con il complesso d'aggancio 16 per cui il complesso d'aggancio 16 viene fatto passare dal suo stato agganciato al suo stato sganciato quando il primo complesso attuatore 20 viene fatto passare dal suo stato normale al suo stato di rilascio, il che è a sua volta effettuato mediante movimento della prima maniglia 30 dalla sua prima posizione alla sua seconda posizione.

La prima maniglia 30 è normalmente sollecitata alla sua prima posizione mediante una molla elicoidale di compressione 46 agente tra la parete di montaggio 38 sul complesso di base 28 e l'estremità di montaggio 34 della prima maniglia 30. La prima maniglia 30 è configurata in modo tale che dita di un utente possono essere dirette in uno spazio 48 tra il corpo 32 della prima maniglia 30 e la parete di montaggio 38 per circondare ad afferramento il corpo allungato 32 per facilitare un'azione di trazione suscettibile di riposizionare la prima maniglia 30 mediante rotazione attorno all'asse 42.

La prima maniglia 30 può essere costituita da una molteplicità di componenti che si muovono potenzialmente l'uno rispetto all'altro per determinare azionamento del complesso d'aggancio 16. In questa forma di realizzazione, il corpo allungato, l'estremità di montaggio 34,36 e la sporgenza a sbalzo 44 costituiscono un primo complesso 50 che si muove mediante rotazione come un sol pezzo rispetto al complesso di base 28.

Il complesso di base 28 ha una porzione di parete 52 che si estende dalla parete di montaggio 38 e delimita una camera sagomata a tazza 54 per un complesso di bloccaggio 56. La parete di montaggio 38 e la porzione di parete 52 possono essere formate come un sol pezzo, ad esempio da plastica, metallo o materiale composito. Preferibilmente, il singolo pezzo è formato mediante un processo di stampaggio. Nella forma di realizzazione rappresentata, inserti metallici 58 sono fissati alla parete di montaggio 38 per accettare elementi di fissaggio (non mostrati) che mantengono il primo complesso attuatore 20 operativamente montato sull'elemento di chiusura mobile 12 sul primo lato 22 di esso.

Il complesso di bloccaggio 56 è preferibilmente formato come un modulo autonomo in 60, con componenti incorporati in un alloggiamento 62 in due parti che, per i fini della presente descrizione e delle accluse rivendicazioni, sarà considerato come parte del complesso di base 28. L'alloggiamento 62 in due parti è costituito da parti d'alloggiamento anteriore e posteriore unibili 64,66 rispettivamente che definiscono in cooperazione un comparto 68 con un sub-comparto 70 che riceve un motore 72 ed un sub-comparto 74 entro il quale si trova ed è guidata in modo mobile una camma di bloccaggio 76.

Più particolarmente, il corpo 78 del motore 72 ha una sagoma nominalmente quadrata che si insedia in una porzione corrispondentemente sagomata del sub -comparto 70 sulla parte d'alloggiamento posteriore 66. Tramite questa disposizione, il motore 72 e la parte d'alloggiamento posteriore 66 sono chiavettati contro rotazione relativa attorno ad un asse 80 attorno al quale ruota l'albero 82 del motore. L'albero 82 si estende completamente attraverso un ingranaggio di azionamento dentato 84 in modo tale che l'estremità libera 86 dell'albero 82 sporge in un'apertura 88 nella parte anteriore 64 dell'alloggiamento per cui l'albero 82 viene supportato girevolmente rispetto alla parte anteriore 64 dell 'alloggiamento.

La camma di bloccaggio 76 ha un corpo sagomato a disco 90 che si innesta in una porzione del sub-comparto 74 nella parte posteriore 66 dell'alloggiamento. Il corpo sagomato a disco 90 e la parte posteriore 62 dell'alloggiamento cooperano per guidare il movimento della camma di bloccaggio 76 attorno ad un secondo asse 92 che è sostanzialmente parallelo all'asse 80 del motore.

La camma di bloccaggio 76 ha prolungamenti 94,96 azionati e di azionamento generalmente diametralmente opposti che si muovono come un sol pezzo con il corpo sagomato a disco 90 e preferibilmente sono formati come un sol pezzo con esso. La camma di bloccaggio 76 è mobile da una posizione bloccata, come rappresentato con linee tratteggiate in Fig. 7, ed una posizione sbloccata, come rappresentato in linee continue in tale medesima figura. Con la camma di bloccaggio 76 nella posizione bloccata, il complesso di bloccaggio 56 si trova in uno stato bloccato. Con la camma di bloccaggio 76 nella posizione sbloccata, il complesso di bloccaggio si trova in uno stato sbloccato. Come sarà spiegato piu dettagliatamente in seguito, con il complesso di bloccaggio 56 nel suo stato bloccato, il prolungamento di azionamento 96 impegna direttamente e blocca movimento della sporgenza di azionamento 44, e pertanto del primo complesso 50, che diversamente consentirebbe alla prima maniglia 30 di essere fatta passare dalla sua prima posizione alla sua seconda posizione, facendo così a sua volta si che il primo complesso attuatore 20 abbia ad essere fatto passare dal suo stato normale al suo stato di rilascio.

Il prolungamento azionato 94 è costituito da un segmento curvo 98 che sporge assialmente all'indietro dal corpo 90 e ha un segmento di parete arcuato 100 ripiegato verso l'esterno con denti 102 su di esso che ingranano con denti 104 sull'ingranaggio di azionamento 84. Con il corpo 90 innestato nel sub-comparto 74, il segmento curvo 98 ha un'estensione assiale sufficiente a far si che il segmento 100 possa sporgere attraverso la sommità 106 di una parete curva 108 per consentire ai denti 102,104 di essere posti in ingranamento. La parete 108 si trova tra i subcomparti 70,74 e ha una superficie di parete curva 110 che guida la superficie convessamente e complementariamente curvata 112 sul segmento 98 così da rinforzare e guidare la camma di bloccaggio 76 nel suo movimento attorno all'asse 92 tra posizioni bloccata e sbloccata. La sommità 106 della parete 108 si trova al disotto della superficie assialmente rivolta in avanti 114 sul segmento 100 per impegnare la camma di bloccaggio 76 cosi da mantenere allineamento della camma di bloccaggio 76 in un modo tale che i denti 102,104, rispettivamente sulla camma di bloccaggio 76 e sull’ingranaggio di azionamento 84, ingranano coerentemente ed appropriatamente.

Il prolungamento di azionamento 96 è costituito da un braccio a sbalzo 116 sporgente in allontanamento dal corpo 90. Il braccio 116 ha uno spessore assiale T che è sostanzialmente uniforme lungo la lunghezza del braccio 116. Il braccio 116 ha una superficie di bloccaggio 118 rivolta assialmente che termina in corrispondenza di un'estremità libera angolata 120. Una gamba 122 sporge assialmente dalle adiacenze della estremità libera 120 del braccio 116. La gamba 122 si estende generalmente perpendicolarmente alla lunghezza del braccio 116.

Con la camma di bloccaggio 76 assemblata, il braccio 116 si estende attraverso un taglio 124 nell'alloggiamento 62 e sporge sino ad oltre un'estremità 126 di esso per interagire con la sporgenza di azionamento 44 come sarà descritto successivamente. Il taglio 124 è configurato in modo tale che un bordo 12B delimitante il taglio 124 ha una sagoma generalmente a "M", definita da porzioni di bordo piu lunghe 130,132 e da porzioni di bordo più corte 134,136.

La camma di bloccaggio 76 è coerentemente bloccata nelle sue posizioni bloccata e sbloccata grazie alla interazione del bordo periferico 138 del braccio 116 con il bordo dell'alloggiamento in 128. Più particolarmente, il bordo periferico 138 ha una sagoma sostanzialmente rettangolare con porzioni di bordo più lunghe 140,142 e porzioni di bordo più corte 144,146, con la porzione di bordo più corta 146 in corrispondenza dell'estremità libera 120. Come rappresentato nelle Fig. 10-14, quando la camma di bloccaggio 76 si sposta dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata di essa, le porzioni di bordo 142,144 sulla camma di bloccaggio 76 si innestano contro i bordi 130,134 dell'alloggiamento, rispettivamente. Quando la camma di bloccaggio 76 è spostata dalla posizione bloccata alla posizione sbloccata di essa, le porzioni di bordo 140,144 sulla camma di bloccaggio 76 si innestano contro le superiici 132,136 dell 'alloggiamento, rispettivamente.

Per mantenere in modo rilasciabile la camma di bloccaggio 76 nella posizione sbloccata di essa, in modo da impedire spostamento accidentale ad una posizione bloccata, potenzialmente sotto l'influenza di forze incontrate durante l'uso, una disposizione di fermo è prevista in 148. La disposizione di fermo 148 include componenti di fermo cooperanti 150,152 sull'alloggiamento 62 e sulla camma di bloccaggio 76, rispettivamente. Il componente di fermo 150 è sotto forma di una fossetta su una linguetta discreta 154 sporgente dall'alloggiamento 62. Il componente di fermo 152 è costituito da una sporgenza arrotondata su una linguetta 156 sporgente dal braccio 116. Quando la camma di bloccaggio 76 viene spostata verso la posizione sbloccata di essa, la sporgenza 152 incontra la linguetta 154 e quindi deforma la e/o è deformata dalla linguetta 154 per consentire alla sporgenza 152 di muoversi nella fossetta 150 ed è qui mantenuta in modo rilasciabile per impedire movimento della camma di bloccaggio 76 come potrebbe diversamente verificarsi quando si verifica un impatto o il sistema è sottoposto a vibrazioni e/o a sbattimenti continui. La forza di azionamento del motore 72 è adeguata a superare la forza di ritenuta rilasciabile che è prodotta tra i componenti di fermo 150,152 quando si desidera posizionare la camma di bloccaggio 76 nella posizione bloccata di essa.

Con il motore 72 e la camma di bloccaggio 76 preassemblati sulla parte posteriore 66 dell'alloggiamento, l'assemblaggio della parte anteriore 64 dell'alloggiamento alla parte posteriore 66 dell'alloggiamento fa si che il motore 72 e la camma di bloccaggio 76 abbiano ad essere mantenuti prigionieri in una posizione operativa cosi da produrre il summenzionato modulo autonomo 60. Il modulo 60 può essere diretto dalla parte posteriore alla parte anteriore come un'unità in uno stato assemblato entro la camera 54 ed è fissato alla porzione di parete 52 mediante elementi di fissaggio adatti 158 diretti attraverso aperture 160,162 dell'alloggiamento. La porzione di parete 52 ha fori prefilettati 164,166 per ricevere ciascuno l'elemento di fissaggio 158 diretto attraverso i fori 160,162, rispettivamente. Con il modulo 60 assemblato, l'estremità libera 168 della gamba 122 sulla camma di bloccaggio 76 si trova strettamente vicina ad una superficie 170 rivolta all'indietro sulla porzione di parete 52.

La sporgenza di azionamento 44 sulla prima maniglia 30 sporge nella camera 54 entro la quale il modulo 60 è posizionato e risiede nel percorso del braccio a sbalzo 116 sulla camma di bloccaggio 76 cosi da impegnare direttamente il primo complesso 50. Per cooperare con la camma di bloccaggio 76, la sporgenza di azionamento 44 ha un ricettacolo 172 sagomato a U formato in essa aprentesi in allontanamento dal primo asse 42. Il ricettacolo 172 è delimitato da uno spallamento 174 rivolto all<1>indietro. Con la prima maniglia 30 nella sua prima posizione, rappresentata in Fig. 4, azionamento del motore 72 in un senso rotazionale fa si che la camma di bloccaggio 76 abbia ad essere spostata dalla sua posizione sbloccata di Fig. 12 alla sua posizione bloccata di Fig. 14. Quando si verifica ciò, l'estremità libera 120 del braccio 116 si muove nel ricettacolo 172 per cui la superficie di bloccaggio 118 sul braccio 116 della camma di bloccaggio viene rivolta allo spallamento 174 rivolto all'indietro delimitante il ricettacolo 172. La prima maniglia 30 è così direttamente impegnata dalla camma di bloccaggio 76 ed è bloccata dal compiere movimento tra la sua prima posizione di Fìg. 4 e la sua seconda posizione di Fig, 6.

L'interazione dell'estremità libera 168 con la superficie 170 impedisce flessione del braccio 116 della camma di bloccaggio in conseguenza di un carico d'entrata forzata con il braccio 116 della camma di bloccaggio entro il ricettacolo 172 in cui la camma di bloccaggio 76 si trova nella sua posizione bloccata di Fig. 14. La gamba 122 impedisce pure rotazione della camma di bloccaggio 76 con una forza di trazione di apertura applicata alla prima maniglia 30.

Il motore 72 può essere un qualsiasi tipo di motore azionabile selettivamente in sensi opposti, attraverso un attuatore 176. L'attuatore 176 può assumere virtualmente un numero illimitato di forme differenti. L'attuatore 176 può essere collegato a cablaggio rigido per il funzionamento del motore 72 oppure può essere in grado di produrre un segnale senza fili al motore 72 per determinare il funzionamento di esso. Quando il motore 72 viene azionato, l'ingranaggio di azionamento 84 impartisce positivamente movimento alla camera di bloccaggio 76 attraverso il segmento di parete dentato 100.

Il complesso di bloccaggio 56 include inoltre un subcomplesso attuatore manuale 178 com'è rappresentato in modo sommamente chiaro nelle Fig. 3, 19 e 20. Il subcomplesso attuatore manuale 178 include un cilindretto di serratura 180 costituito da un cilindro 182 che è ricevuto in un alloggiamento 184 rappresentato in questo caso in Fig. 21 suscettibile di essere definito dal complesso di base 28. L'alloggiamento potrebbe essere definito separatamente in modo tale che esso può essere preassemblato con il cilindro 182 in preparazione dell'installazione sul complesso di base 28.

Il cilindro 182 ha una sede 187 a chiave per ricevere una chiave d'accesso 188 attraverso la quale il cilindro 182 può essere fatto ruotare attorno ad un asse centrale 190 per il cilindro 182 tra posizioni di bloccaggio e sbloccaggio. Il subcomplesso attuatore 178 include inoltre un componente di azionamento 192 con una sporgenza di azionamento 194.

Con il subcomplesso attuatore manuale 178 assemblato al complesso di base 28, la sporgenza di azionamento 194 si estende in una fessura sagomata a farfalla 196 nel lato anteriore 198 del corpo sagomato a disco 90 della camma di bloccaggio 76. La sporgenza di azionamento 194 e la fessura 196 sulla camma di bloccaggio 76 sono configurate per definire una connessione a perdita di movimento per cui un operatore è in grado di indipendentemente e selettivamente o: a) azionare manualmente la camma di bloccaggio 76 attraverso il subcomplesso attuatore manuale 178; o b) azionare la camma di bloccaggio 76 attraverso il motore 72.

In Fig. 10, la camma di bloccaggio 76 e la fessura 196 in essa sono mostrate con linee tratteggiate con la camma di bloccaggio 76 nella posizione bloccata e con linee continue nella posizione sbloccata di essa. La sporgenza di azionamento 194 ha una sagoma generalmente rettangolare con superiici di azionamento contrapposte piatte 200,202 su un lato dell'asse 190 e superiici di azionamento contrapposte 204,206 sul lato opposto dell'asse 190. La sporgenza di azionamento 194 si trova nella posizione di sbloccaggio in Fig. 10. Per fini di chiarezza, la porzione a fessura occupata dalla sporgenza di azionamento 194 con la camma di bloccaggio 76 nella posizione sbloccata è tratteggiata in Fig. 10.

Con la camma di bloccaggio 76 nella posizione sbloccata di essa in Fig. 10, la sporgenza di azionamento 194 può essere fatta ruotare dalla sua posizione di sbloccaggio attorno all'asse 190 attraverso la chiave d'accesso 188. Più particolarmente, la sporgenza di azionamento 194 può essere fatta passare dalla sua posizione di sbloccaggio, ruotando la chiave d'accesso 188 e pertanto la sporgenza di azionamento 194 attorno all'asse 190 nella direzione della freccia 208. La sporgenza di azionamento 194 si muove entro la fessura 196, inizialmente senza spostare la camma di bloccaggio 76, finché le superfici 202,204 della sporgenza di azionamento rispettivamente poggiano simultaneamente sulle superfici 210,212 della scanalatura. Movimento continuato della camma di bloccaggio 76 attraverso la chiave d'accesso 188 fa si che la sporgenza di azionamento 194 abbia a portare la camma di bloccaggio 76 alla posizione bloccata come rappresentata con linee continue in Fig. 11, in cui la sporgenza di azionamento 194 è rappresenta nella posizione di bloccaggio. Nuovamente, per fini di chiarezza, la porzione di scanalatura occupata dalla sporgenza di azionamento 194 con la camma di bloccaggio 76 nella posizione bloccata è tratteggiata in Fig. 11.

Con la camma di bloccaggio 76 nella posizione bloccata, e la sporgenza di azionamento 194 nella posizione di bloccaggio, come rappresentato in Fig. 11, la sporgenza di azionamento 194 può essere spostata in senso opposto alla direzione di bloccaggio, come indicato mediante la freccia 219 in Fig. 11, attorno all'asse 190, La sporgenza di azionamento 194 si sposta dalla sua posizione di bloccaggio verso la sua posizione di sbloccaggio entro la scanalatura 196, inizialmente senza spostare la camma di bloccaggio 76, finché le superfici 200,206 della sporgenza di azionamento non poggiano simultaneamente rispettivamente contro le superfici 214,216 della scanalatura cosi da far ruotare la camma di bloccaggio 76 dalla posizione bloccata alla posizione sbloccata come rappresentato rispettivamente con linee continue nelle Fig. 11 e 10.

A causa della configurazione della scanalatura 196 e del movimento a ritardo/perduto consentito da essa tra la sporgenza di azionamento 194 e la camma di bloccaggio 76, con la sporgenza di azionamento 194 situata nella posizione di sbloccaggio di Fig. 10, la camma di bloccaggio 76 può essere azionata mediante il motore 72 per essere fatta passare dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata nella direzione della freccia 208 senza alcuna interferenza tra la sporgenza di azionamento 194 e la camma di bloccaggio 76 entro il campo di movimento perduto/ritardo come determinato dalla configurazione della scanalatura 196.

Similmente, con la camma di bloccaggio 76 nella posizione bloccata di Fig. 11 e la sporgenza di azionamento 194 nella sua posizione di bloccaggio, la camma di bloccaggio 76 può essere azionata mediante il motore 72 alla posizione sbloccata senza alcuna interferenza tra la sporgenza di azionamento 194 e la camma di bloccaggio 76 entro il campo di ritardo. Perciò, il motore 72 può essere attivato per variare lo stato del complesso di bloccaggio 56 senza alcuna interferenza con il subcomplesso attuatore manuale 178.

Il subcomplesso attuatore manuale 178 può essere o preassemblato per costituire parte del summenzionato modulo autonomo 60 oppure, alternativamente, può essere assemblato come un componente separato. Nel primo caso, il subcomplesso attuatore manuale 178 è fissato all'alloggiamento 62 ed è traslato in una fase di assemblaggio dalla parte posteriore a quella anteriore, il seguito alla qual cosa la parte anteriore 218 del cilindro 182 passa attraverso un'apertura 220 nella porzione di parete 52 per essere esposta in corrispondenza della parte anteriore del complesso di base 28. Assemblaggio in questo modo è pratico solamente se il subcomplesso attuatore manuale 178 è autonomo con un alloggiamento di cilindro (non rappresentato) corrispondente a quello 184 sul complesso di base 28.

Nella forma di realizzazione illustrata, con il complesso di base 28 definente l'alloggiamento 184, il subcomplesso attuatore manuale 178 deve essere diretto in una direzione dalla parte anteriore a quella posteriore attraverso l'apertura 220 in relazione operativa con il modulo 60, in cui la sporgenza di azionamento 194 si insedia entro la scanalatura 196 per il funzionamento, come è stato descritto precedentemente.

Il comparto 68, in taluni ambienti, può essere suscettibile di accumulare umidità che può migrare in esso. Per evitare qualsiasi nocivo ristagno d'acqua entro il comparto 68, aperture di sfogo sono strategicamente posizionate. Un'apertura di sfogo 221 dell'alloggiamento è prevista in corrispondenza di un bordo nella parte posteriore 66 dell'alloggiamento per consentire scarico in avanti e trasversale di umidità dall'interno del comparto 68. Un'apertura 222 di sfogo dell'alloggiamento (Fig. 12) facilita drenaggio gravitazionale principalmente con il primo complesso attuatore 20 situato in modo tale che la lunghezza del corpo afferrabile 32 è orientata sostanzialmente verticalmente. Con la lunghezza del corpo allungato afferrabile 32 orientata orizzontalmente, un'apertura di sfogo separata 224 (Fig. 13) è prevista nell'alloggiamento 62. Sul lato dell'alloggiamento 62, opposto a dove è formata l’apertura di sfogo o drenaggio 224, è formata un'apertura di sfogo o drenaggio separata 225 come rappresentato nelle Fig. 6, 10, 11 e 15 per consentire fuoriuscita di umidità all'indietro nella direzione della freccia 226 in Fig. 6. Come rappresentato in queste figure, una porzione della parte posteriore 64 dell'alloggiamento ha una sporgenza triangolare 227 oltre un tratto rettilineo di un orlo in 228 sulla parte posteriore 66 dell'alloggiamento ove le parti 64,66 dell'alloggiamento sono unite. Questo disadattamento di sagome crea l’apertura di drenaggio o sfogo 225 che è in comunicazione con il comparto 68.

Come rappresentato in Fig. 22, un complesso attuatore secondario 230 può essere previsto per provocare azionamento del motore 72 in risposta a condizioni che possono derivare/essere subite con l'elemento di chiusura mobile 12 associato con un veicolo 232 che può essere un veicolo da svago, un'automobile, un veicolo fuoristrada, un componente di apparecchiatura agricola, ecc. Il complesso attuatore secondario 230 è concepito o per mantenere lo stato del complesso di bloccaggio sul primo complesso attuatore 20 o per cambiare lo stato del complesso di bloccaggio come imposto da una particolare condizione. Ad esempio, nell'eventualità di un impatto del veicolo, può essere prodotta una forza esterna, al verificarsi della quale il complesso attuatore secondario 230 fa sì che il motore 72 abbia a far passare il complesso di bloccaggio al suo stato bloccato. Nell'eventualità che l'elemento di chiusura 12 si trovi in uno stato parzialmente chiuso, può essere desiderabile far sì che il complesso attuatore secondario 230 abbia ad attivare il motore 72 per porre il complesso di bloccaggio nel suo stato bloccato. Alternativamente, con il veicolo 232 non abitato e l'elemento di chiusura socchiuso può essere desiderabile impedire azionamento del motore 72 per far passare il complesso di bloccaggio ad uno stato bloccato richiedendo così che l'utente abbia a chiudere completamente l'elemento di chiusura 12. Analogamente, con l'elemento di chiusura 12 in uno stato aperto, può essere desiderabile non avere la capacità di far passare il complesso di bloccaggio ad uno stato bloccato. Nell'eventualità di ima malfunzione di un qualche componente del veicolo 232, come il suo motore, può essere desiderabile far passare automaticamente il complesso di bloccaggio ad uno stato sbloccato attraverso il complesso attuatore secondario 230. Passaggio automatico del complesso di bloccaggio ad uno stato sbloccato può essere desiderabile nella eventualità che vi sia un incendio e che siano rivelati eccessivo calore o fumo. In apparecchi agricoli, può essere desiderabile impedire l'apertura dell'elemento di chiusura 12 quando vi è una pericolosa ostruzione nelle vicinanze dell'elemento di chiusura 12 stesso. Il complesso attuatore secondario 230 può cosi impedire funzionamento del motore 72 che potrebbe determinare passaggio del complesso di bloccaggio allo stato sbloccato. Queste sono solamente alcune delle condizioni che sono contemplate dall'invenzione, in cui sarebbe garantito o il mantenimento dello stato del complesso di bloccaggio o il cambiamento del suo stato automaticamente in risposta alla rivelazione/al verificarsi di tale condizione.

Il complesso attuatore secondario 230 può essere collegato a cablaggio rigido oppure può operare tramite segnali trasmessi da un appropriato controllo associato con il complesso attuatore secondario 230. La presente Assegnataria offre attualmente tecnologia "wireless" o senza fili adatta per questo impiego che essa identifica come suoi sistemi "e-ASK e e-FOB". Questi sistemi sono descritti nei brevetti statunitensi No. 6.789.003 e 7.034.655 di comune assegnazione con la presente. La descrizione in ciascuno di questi brevetti è qui incorporata a titolo di riferimento.

Il secondo complesso attuatore 24 rappresentato in Fig. 2 può assumere virtualmente un numero illimitato di forme differenti. Con la costruzione del primo complesso attuatore 20 descritta precedentemente, la sporgenza a sbalzo 44 viene spostata sostanzialmente in una linea retta quando la prima maniglia 30 viene fatta passare fra la sua prima e la sua seconda posizione. Perciò, come rappresentato in Fig. 23 e 24, il secondo complesso attuatore 24 può essere sotto forma di una disposizione a pulsante in cui vi è un componente traslabile 234 che è riposizionato dal secondo lato 26 dell'elemento di chiusura 12, così da far passare la prima maniglia 30 dalla prima posizione di Fig, 23 alla seconda posizione di Fig. 24. Come si è osservato precedentemente, altre configurazioni per il secondo complesso attuatore 24 sono contemplate e possono essere virtualmente illimitate nelle loro varianti così da consentire commutazione tra gli stati normale e di rilascio, come per il primo complesso attuatore 20,

Sono contemplate molte varianti del sistema 10 descritto precedentemente. Solamente a titolo di un esempio, mentre il motore 72 e la camma di bloccaggio 76 cooperano tramite denti ingrananti su ingranaggi/parti di ingranaggi, sono contemplati altri tipi di elementi di azionamento. Ad esempio, al posto di quello rappresentato potrebbe essere utilizzato un azionamento ad attrito.

In qualità di altra variante, invece di azionare direttamente la camma di bloccaggio 76 attraverso un elemento di azionamento sull'albero 82 del motore, un riduttore 236 di velocità, come quello rappresentato in Fig. 25, può agire tra l'elemento di azionamento 238 e la camma di bloccaggio 76.

Preferibilmente, il cilindro di bloccaggio 182 funziona in maniera tale che la chiave d'accesso 188 può essere ritirata con la sporgenza di azionamento 194 in ciascuna delle posizioni di bloccaggio e sbloccaggio di essa. La tecnologia dei cilindri per chiavi basilare è ben nota e struttura appropriata per realizzare ciò è pure ben nota agli esperti del ramo. Una forma esemplificativa di essa è illustrata nel brevetto statunitense No. 5.606.882. La configurazione della scanalatura 196, con la configurazione a perdita di movimento, facilita questa caratteristica di rimozione della chiave.

L'attuatore 176 può analogamente assumere virtualmente un numero illimitato di forme differenti. Solo a titolo di esempi, l'operazione di bloccaggio e sbloccaggio del motore 72 può essere effettuata tramite un attuatore 176 che è sotto forma di un interruttore, un generatore di radiofrequenza remoto, una tastiera, ecc.

Nelle Fig. 26-28, una disposizione di fermo è indicata da 148' che è modificata da quella indicata da 148 nelle Fig. 12-14. La disposizione di fermo 148' impiega una molla elicoidale torsionale 244 che è montata entro uno spazio 246 delimitato da una parte d'alloggiamento sagomata a tazza 248 che è integrale con la parte anteriore 64' dell'alloggiamento, si apre all'indietro verso la parte posteriore 66' dell'alloggiamento, ed è tagliata in sottosquadro in 250 per accogliere il braccio 116' della camma di bloccaggio quando la camma di bloccaggio 76' è fatta passare dalla posizione sbloccata di Fig. 26 alla posizione bloccata di Fig. 28.

La molla 244 ha un corpo ad elica 252 da cui si estendono estremità sporgenti in sensi opposti 254,256. Una delle estremità 254 della molla è impegnata con la camma di bloccaggio 76' per seguire il movimento ruotante di essa. L'altra estremità 256 della molla sporge attraverso una fessura allungata 258 attraverso la parete 260 della parte 248 dell'alloggiamento e si innesta alla base 262 di essa.

La molla 244 è configurata e montata in una disposizione a punto morto, per cui la molla 244 sollecita resilientemente la camma di bloccaggio 76' in ciascuna delle sue posizioni bloccata e sbloccata. Come con la disposizione di fermo 148 precedentemente descritta, la disposizione di fermo 148' evita accidentale spostamento della camma di bloccaggio 76' dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata.

La molla 244 fa pure sì che la camma di bloccaggio 76' abbia ad essere coerentemente posizionata nelle sue posizioni bloccata e sbloccata. Quando la camma di bloccaggio 76' si muove nell'una o l'altra direzione di rotazione dalla posizione transitoria di Fig. 27, essa è sospinta resilientemente dalla molla 244 verso e in ciascuna delle posizioni bloccata e sbloccata delle Fig. 28 e 26, rispettivamente .

E' previsto che la precedente descrizione di forme di realizzazione specifiche sia illustrativa dei concetti generali racchiusi dall'invenzione.

Claims (42)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata rispetto ad un supporto per esso, il sistema comprendendo: un complesso d'aggancio per impegnare una parte di un supporto per un elemento di chiusura mobile su cui il sistema è montato e avente uno stato agganciato ed uno stato sganciato; un primo complesso attuatore avente uno stato normale ed uno stato di rilascio, il primo complesso attuatore ed il complesso d'aggancio essendo operativamente intercollegati in modo tale che il complesso d'aggancio è fatto passare dallo stato agganciato allo stato sganciato quando il primo complesso attuatore viene fatto passare dallo stato normale allo stato di rilascio, il primo complesso attuatore comprendendo un complesso di base e una prima maniglia che è riposizionabile rispetto al complesso di base tra una prima e seconda posizione, il primo complesso attuatore nello stato normale con la prima maniglia nella prima posizione e nello stato di rilascio con la prima maniglia nella seconda posizione; e un complesso di bloccaggio avente uno stato bloccato ed uno stato sbloccato, il complesso di bloccaggio cooperando con il primo complesso attuatore e: a) nello stato bloccato impedendo alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione; e b) nello stato sbloccato consentendo alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione, il complesso di bloccaggio comprendendo un motore che è azionabile per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.
2. 2. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, in cui la prima maniglia è parte di un primo complesso che si muove come un sol pezzo rispetto al complesso di base e il complesso di bloccaggio nello stato bloccato impegna direttamente il primo complesso per impedire alla prima maniglia di essere spostata dalla prima posizione alla seconda posizione.
3. 3. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 2, in cui il primo complesso è girevole attorno ad un primo asse rispetto al complesso di base.
4. 4. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, in cui il complesso di bloccaggio comprende una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un asse tra una posizione bloccata con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato .
5. 5. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 2, in cui il primo complesso è girevole attorno ad un primo asse rispetto al complesso di base, il complesso di bloccaggio comprende una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un secondo asse tra una posizione bloccata con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato, ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato, e il primo e secondo assi sono trasversali l'uno all'altro.
6. 6. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 2, in cui il complesso di bloccaggio comprende una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un asse tra una posizione bloccata con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato, il primo complesso ha un ricettacolo delimitato da uno spallamento e con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato la camma di bloccaggio è situata in modo da attestarsi sullo spallamento cosi da bloccare il movimento della prima maniglia dalla prima posizione alla seconda posizione.
7. 7. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 4, in cui il motore ha un albero con un elemento di azionamento e la camma di bloccaggio è direttamente impegnata dall'elemento di azionamento in modo tale che, quando il motore è azionato, la camma di bloccaggio viene fatta passare tra le posizioni bloccata e sbloccata.
8. 8. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 7, in cui l'elemento di azionamento comprende denti e la camma di bloccaggio comprende denti che ingranano direttamente con i denti sull'elemento di azionamento.
9. 9. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, in cui il complesso di bloccaggio comprende un subcomplesso attuatore manuale che è atto ad operare per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.
10. 10. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 9, in cui il subcomplesso attuatore manuale comprende un cilindretto di serratura azionabile da chiave.
11. 11. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 10, in cui il complesso di bloccaggio comprende una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un asse tra una posizione bloccata con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato .
12. 12. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 11, in cui il cilindretto di serratura azionabile da chiave comprende un alloggiamento con un cilindro che accetta una chiave d'accesso e che può essere fatto ruotare attorno ad un asse tramite la chiave d'accesso così da far passare una sporgenza di azionamento tra posizione di bloccaggio e di sbloccaggio, la sporgenza di azionamento cooperando con la camma di bloccaggio per far si che la camma di bloccaggio abbia ad essere fatta passare dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata quando la sporgenza di azionamento è fatta passare dalla posizione di sbloccaggio alla posizione di bloccaggio.
13. 13. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 12, in cui la sporgenza di azionamento e la camma di bloccaggio sono configurate per definire una connessione a perdita di movimento tra esse per cui la camma di bloccaggio può essere fatta passare tra le posizioni bloccata e sbloccata tramite azionamento del motore senza riposizionare la sporgenza di azionamento tra le posizioni di bloccaggio e di sbloccaggio.
14. 14. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 7, in cui l'elemento di azionamento comprende denti, la camma di bloccaggio comprende denti, ed è previsto un ingranaggio di riduzione con denti in ingranamento con i denti dì ciascuno tra l'elemento di azionamento e la camma di bloccaggio.
15. 15. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 4, in cui sono previsti componenti di fermo cooperanti sulla camma di bloccaggio e sul complesso di base che interagiscono quando la camma di bloccaggio viene fatta passare dalla posizione bloccata alla posizione sbloccata per impedire il movimento della camma di bloccaggio fuori dalla posizione bloccata.
16. 16. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, in cui il complesso di base comprende un alloggiamento definente un comparto per il motore e vi è nell'alloggiamento almeno un'apertura per consentire uscita di umidità dal comparto.
17. 17. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 4, in cui il complesso di base ha una porzione di parete definente una camera, il complesso di base comprende inoltre un alloggiamento definente un comparto per il motore e l'alloggiamento è montato entro la camera.
18. 18. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 17, in cui l'alloggiamento, il motore e la camma di bloccaggio definiscono un modulo autonomo atto ad essere montato sulla porzione di parete entro la camera.
19. 19. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 18, in cui il complesso di bloccaggio comprende inoltre un subcomplesso attuatore manuale che è atto ad operare per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato, il subcomplesso attuatore manuale comprendendo un cilindretto di serratura azionabile da chiave che costituisce parte del modulo autonomo.
20. 20. Sistema per mantenere in modo rìlasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 19, in cui il primo complesso attuatore ha una parte anteriore e una parte posteriore, la porzione di parete ha una sagoma a tazza aprentesi all'indietro e il modulo autonomo è configurato per essere assemblato dirigendolo dalla parte posteriore a quella anteriore nella camera in uno stato assemblato in cui il cilindretto di serratura è esposto per essere azionato in corrispondenza della parte anteriore del primo complesso attuatore.
21. 21. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 20, in cui il complesso di base comprende inoltre una parete di montaggio che è integrale con la porzione di parete e definisce una superficie di montaggio atta ad essere posizionata faccialmente contro un elemento di chiusura mobile per montare il primo complesso attuatore su un elemento di chiusura mobile.
22. 22. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 21, in cui la prima maniglia è configurata per essere afferrata perifericamente da una mano di un utente ed è montata sulla parete di montaggio per compiere movimento girevole rispetto alla parete di montaggio tra la prima e seconda posizione.
23. 23. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 22, in cui la prima maniglia ha una sporgenza a sbalzo che si estende nella camera, la sporgenza a sbalzo avendo uno spallamento, la camma di bloccaggio cooperando con lo spallamento sulla sporgenza a sbalzo per bloccare il movimento della prima maniglia dalla prima posizione alla seconda posizione con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato.
24. 24. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 21, in cui la porzione di parete e la parete di montaggio sono formate come un sol pezzo.
25. 25. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, ulteriormente in combinazione con un elemento di chiusura mobile avente un primo e secondo lato e un secondo complesso attuatore, il primo complesso attuatore essendo montato sul primo lato dell'elemento di chiusura mobile ed il secondo complesso attuatore essendo montato sul secondo lato dell'elemento di chiusura mobile, il secondo complesso attuatore avendo stati normale e di rilascio ed essendo configurato per far passare il complesso di aggancio dallo stato agganciato nello stato sganciato quando il secondo complesso attuatore viene fatto passare dal suo stato normale al suo stato di rilascio.
26. 26. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 25, in cui il primo complesso attuatore ha una sporgenza a sbalzo che è spostata in un percorso sostanzialmente lineare quando il primo complesso attuatore è fatto passare tra i suoi stati normale e di rilascio ed il secondo attuatore comprende un attuatore a pulsante con un componente traslabile che fa si che la sporgenza a sbalzo abbia a spostarsi nel percorso sostanzialmente lineare quando il secondo complesso di azionamento viene fatto passare tra i suoi stati normale e di rilascio.
27. 27. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, ulteriormente in combinazione con un veicolo ed un elemento di chiusura mobile sul veicolo su cui l'elemento di chiusura è montato per compiere movimento tra posizioni aperta e chiusa, in cui è previsto un complesso attuatore secondario che fa si che il motore abbia ad essere controllato automaticamente in risposta alla rivelazione di una condizione che garantisce o: a) mantenimento dello stato del complesso di bloccaggio; o b) cambiamento dello stato del complesso di bloccaggio.
28. 28. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 27, in cui la condizione che garantisce cambiamento dello stato del complesso di bloccaggio comprende almeno una di: a) una forza esterna derivante da un impatto del veicolo; b) una situazione dell'elemento di chiusura in uno stato parzialmente chiuso; c) situazione dell'elemento di chiusura nella posizione aperta; d) malfunzione di un componente del veicolo; e) la presenza di calore eccessivo; f) la presenza di fumo; e g) la presenza di una ostruzione che interferisce con il movimento dell'elemento di chiusura.
29. 29. Sistema per mantenere in modo rilasciabile un elemento di chiusura mobile in una posizione predeterminata secondo la rivendicazione 1, ulteriormente in combinazione con un complesso attuatore secondario remoto attraverso il quale il motore può essere azionato.
30. 30. Modulo di complesso attuatore comprendente: un primo complesso attuatore avente uno stato normale ed uno stato di rilascio; il primo complesso attuatore essendo configurato per essere operativamente interpollegato con un complesso d'aggancio così da azionare il complesso d'aggancio cambiandoo lo stato del primo complesso attuatore; il primo complesso attuatore comprendendo un complesso di base e una prima maniglia che è riposizionabìle rispetto al complesso di base tra una prima e seconda posizione, il primo complesso attuatore nello stato normale con la prima maniglia nella prima posizione e nello stato di rilascio con la prima maniglia nella seconda posizione; e un complesso di bloccaggio avente uno stato bloccato ed uno stato sbloccato, il complesso di bloccaggio cooperando con il primo complesso attuatore e: a) nello stato bloccato impedendo alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione; e b) nello stato sbloccato consentendo alla prima maniglia di essere fatta passare dalla prima posizione alla seconda posizione, il complesso di bloccaggio comprendendo un motore che è azionabile per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.
31. 31. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 30, in cui la prima maniglia è parte di un primo complesso che si muove come un sol pezzo rispetto al complesso di base e in cui il complesso di bloccaggio nello stato bloccato impegna direttamente il primo complesso per impedire alla prima maniglia di essere spostata dalla prima posizione alla seconda posizione.
32. 32. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 31, in cui il primo complesso è girevole attorno ad un primo asse rispetto al complesso di base.
33. 33. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 31, in cui il complesso di bloccaggio comprende una camma di bloccaggio che è mobile attorno ad un asse tra una posizione bloccata con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato ed una posizione sbloccata con il complesso di bloccaggio nello stato sbloccato, il primo complesso ha un ricettacolo delimitato da uno spallamento e con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato la camma di bloccaggio è situata in modo da attestarsi sullo spallamento così da bloccare movimento della prima maniglia dalla prima posizione alla seconda posizione.
34. 34. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 33, in cui il complesso di bloccaggio comprende un subcomplesso attuatore manuale che è atto ad operare per far passare il complesso di bloccaggio tra gli stati bloccato e sbloccato.
35. 35. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 34, in cui il subcomplesso attuatore manuale comprende un cilindretto di serratura azionabile da chiave e il cilindretto di serratura azionabile da chiave comprende un alloggiamento con un cilindro che accetta una chiave d'accesso e può essere fatto ruotare attorno ad un asse tramite la chiave d'accesso cosi da far passare una sporgenza di azionamento tra posizioni di bloccaggio e di sbloccaggio, la sporgenza di azionamento cooperando con la camma di bloccaggio per far sì che la camma di bloccaggio abbia ad essere fatta passare dalla posizione sbloccata alla posizione bloccata quando la sporgenza di azionamento viene fatta passare dalla posizione di sbloccaggio alla posizione di bloccaggio.
36. 36. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 35, in cui la sporgenza di azionamento e la camma di bloccaggio sono configurate per definire una connessione a perdita di movimento tra esse per cui la camma di bloccaggio può essere fatta passare tra le posizioni bloccata e sbloccata tramite azionamento del motore senza riposizionare la sporgenza di azionamento tra le posizioni di bloccaggio e sbloccaggio.
37. 37. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 36, in cui il complesso di base ha una porzione di parete definente una camera, il complesso di base comprende inoltre un alloggiamento definente un comparto per il motore, e l'alloggiamento è montato entro la camera.
38. 38. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 37, in cui l'alloggiamento, il motore e la camma di bloccaggio definiscono un modulo autonomo atto ad essere montato sulla porzione di parete entro la camera.
39. 39. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 38, in cui il primo complesso attuatore ha una parte anteriore ed una parte posteriore, la porzione di parete ha una sagoma a tazza aprentesi all'indietro e il modulo autonomo è configurato per essere assemblato dirigendolo dalla parte posteriore alla anteriore nella camera in un stato assemblato, in cui il cilindretto di serratura è esposto in modo da essere azionato in corrispondenza della parte anteriore del primo complesso attuatore.
40. 40. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 39, in cui la prima maniglia ha una sporgenza a sbalzo che si estende nella camera, la sporgenza a sbalzo avendo uno spallamento, la camma di bloccaggio cooperando con lo spallamento sulla sporgenza a sbalzo per bloccare il movimento della prima maniglia dalla prima posizione alla seconda posizione con il complesso di bloccaggio nello stato bloccato.
41. 41. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 40, in cui la porzione di parete e la parete di montaggio sono formate come un sol pezzo.
42. 42. Modulo di complesso attuatore secondo la rivendicazione 30, ulteriormente in combinazione con un complesso d’aggancio con cui il primo complesso attuatore è intercollegato operativamente.