ITMI20071748A1 - Maniglia di sicurezza per veicoli - Google Patents

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ITMI20071748A1
ITMI20071748A1 IT001748A ITMI20071748A ITMI20071748A1 IT MI20071748 A1 ITMI20071748 A1 IT MI20071748A1 IT 001748 A IT001748 A IT 001748A IT MI20071748 A ITMI20071748 A IT MI20071748A IT MI20071748 A1 ITMI20071748 A1 IT MI20071748A1
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Italy
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lever
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counterweight
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IT001748A
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Inventor
Silvano Rossinelli
Fiorenzo Savant
Original Assignee
Valeo Sicurezza Abitacolo Spa
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    • E—FIXED CONSTRUCTIONS
    • E05—LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05B—LOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B85/00—Details of vehicle locks not provided for in groups E05B77/00 - E05B83/00
    • E05B85/10—Handles
    • E05B85/14—Handles pivoted about an axis parallel to the wing
    • E05B85/16—Handles pivoted about an axis parallel to the wing a longitudinal grip part being pivoted at one end about an axis perpendicular to the longitudinal axis of the grip part
    • E—FIXED CONSTRUCTIONS
    • E05—LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05B—LOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B77/00—Vehicle locks characterised by special functions or purposes
    • E05B77/02—Vehicle locks characterised by special functions or purposes for accident situations
    • E05B77/04—Preventing unwanted lock actuation, e.g. unlatching, at the moment of collision
    • E05B77/06—Preventing unwanted lock actuation, e.g. unlatching, at the moment of collision by means of inertial forces
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    • Y10—TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC
    • Y10T—TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER US CLASSIFICATION
    • Y10T292/00—Closure fasteners
    • Y10T292/57—Operators with knobs or handles

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una maniglia per portiere di veicoli, ed in particolare una maniglia a leva che può essere impiegata per sbloccare e contemporaneamente aprire la portiera di un autoveicolo ed è provvista di un dispositivo di sicurezza che impedisce l’apertura accidentale di questa portiera in caso di incidente.
La domanda EP 1556569 descrive una maniglia per veicoli, la quale comprende una leva che può ruotare in un telaio ed è collegata meccanicamente ad un bilanciere che ruota quando la leva ruota. Un dispositivo inerziale di sicurezza comprende una massa inerziale che è imperniata al telaio per ruotare intorno ad un asse parallelo all’asse di rotazione della leva. In caso di urto, la massa inerziale ruota vincendo la forza di una molla, in modo che un suo organo d’arresto intercetta il bilanciere, che a sua volta impedisce la rotazione della leva causata dall’urto. Con questo accorgimento, una portiera provvista di tale maniglia nota non si apre accidentalmente in caso di incidente.
Tuttavia, le leve delle maniglie di autoveicoli tendono ad essere sempre più pesanti, in quanto vengono rivestite con coperture metallizzate e/o includono uno o più dispositivi elettrici e/o elettronici, ad esempio per riconoscere l’utente ed anticipare la sua intenzione di aprire una portiera. Pertanto, anche la massa inerziale deve essere sempre più pesante, e quindi più ingombrante, in modo da anticipare la rotazione della leva.
Inoltre, per motivi di sicurezza è opportuno che, a differenza di tale maniglia nota, la leva resti bloccata dopo un incidente, per cui è necessario aumentare la soglia di accelerazione che tende a ruotare la maniglia in caso di incidente, ad esempio da 30 ad 80 G. Pertanto, la forza dei mezzi elastici che mantengono la leva nella posizione di riposo deve essere aumentata ulteriormente, il che però causa un’opposizione troppo forte, e quindi sgradevole durante l’uso, quando l’utente tira la leva per aprire la porta.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire una maniglia esente da tali inconvenienti. Detto scopo viene conseguito con una maniglia le cui caratteristiche principali sono specificate nella prima rivendicazione, mentre altre caratteristiche sono specificate nelle restanti rivendicazioni.
Grazie al particolare contrappeso che bilancia il peso della leva, la maniglia secondo la presente invenzione consente di ridurre significativamente il peso, e quindi le dimensioni, della massa inerziale del dispositivo di sicurezza, anche quando la leva è relativamente pesante.
Inoltre, il contrappeso consente anche di ridurre la forza esercitata dai mezzi elastici per mantenere la leva nella posizione di riposo, così che l’opposizione alla rotazione della leva è bassa quando l’utente tira la leva. Tali mezzi elastici sono preferibilmente costituiti da una particolare molla che agisce sul contrappeso, il quale ruota con un angolo minore dell’angolo percorso nello stesso tempo dalla leva, in modo che tale opposizione è sostanzialmente costante, ovvero non cresce significativamente. Con questo accorgimento, il confort dell’utente che apre una portiera viene ulteriormente migliorato.
Un altro vantaggio della maniglia secondo la presente invenzione consiste nelle sue dimensioni relativamente ridotte, ottenute grazie alla particolare disposizione reciproca degli assi di rotazione della leva, del contrappeso, del bilanciere e della massa inerziale. Un’ulteriore riduzione delle dimensioni è ottenuta impiegando molle elicoidali disposte lungo tali assi come mezzi elastici per la rotazione della leva e/o della massa inerziale, nonché collegando il contrappeso alla leva attraverso il bilanciere, preferibilmente mediante una particolare articolazione.
La maniglia secondo la presente invenzione è preferibilmente provvista di un particolare dispositivo bloccante che impedisce la rotazione della leva dopo un incidente, così da migliorare la sicurezza.
Un ulteriore vantaggio della maniglia secondo la presente invenzione consiste nella possibilità di sostituire facilmente il contrappeso con altri contrappesi più o meno pesanti per bilanciare il peso della leva in maniera ottimale.
In una particolare forma realizzativa della maniglia, il contrappeso e/o il bilanciere sono simmetrici rispetto ad un piano longitudinale, in modo che la maniglia possa essere sostanzialmente simmetrica per essere impiegata su entrambi i lati di un veicolo, così da ridurre i costi di fabbricazione, immagazzinamento e montaggio. Questa particolare forma realizzativa della maniglia consente inoltre di usare due cavi per azionare non solo la serratura di una portiera ma anche altri meccanismi della stessa.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche della maniglia secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente descrizione dettagliata e non limitativa di due sue forme realizzative con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la figura 1 mostra una vista frontale della prima forma realizzativa della maniglia nella posizione di riposo;
- la figura 2 mostra una vista prospettica della maniglia di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista esplosa della maniglia di figura 1;
- la figura 4 mostra una vista posteriore della maniglia di figura 1 ;
- la figura 5 mostra la sezione V-V di figura 4;
- la figura 6 mostra la maniglia di figura 5 nella posizione di apertura;
- la figura 7 mostra la sezione VII- VII di figura 5;
- la figura 8 mostra la sezione Vili- VIII di figura 4;
- la figura 9 mostra la maniglia di figura 8 nella posizione di apertura;
- la figura 10 mostra la sezione X-X di figura 4;
- la figura 11 mostra la maniglia di figura 10 nella posizione di apertura;
- la figura 12 mostra una sezione longitudinale del dispositivo inerziale della maniglia di figura 1 nella posizione di riposo;
- la figura 13 mostra il dispositivo di figura 12 dopo un urto; e
- la figura 14 mostra una vista posteriore schematica della seconda forma realizzativa della maniglia.
Facendo riferimento alle figure da 1 a 5, 7, 8 e 10, si vede che la maniglia secondo la prima forma realizzativa dell’invenzione comprende in modo noto un telaio 1 atto ad essere fissato ad esempio dietro la superficie esterna di una portiera 2 di un autoveicolo. Il telaio 1 è provvisto di un perno trasversale 3 fungente da fulcro, intorno al quale può ruotare un’estensione sagomata 4 disposta ad un’estremità di una leva 5 atta ad essere tirata verso l’esterno nella direzione della freccia 6 per aprire la portiera 2. La leva 5 ruota quindi intorno ad un primo asse 7 generalmente parallelo all’asse di rotazione della portiera 2. L’altra estremità della leva 5 è provvista di un’appendice 8 che sporge nel telaio 1 e comprende un incavo 9 nel quale è impegnata in maniera girevole una lingua 10. Quest’ultima sporge da un lato di un bilanciere 11 che può ruotare nel telaio I intorno ad un secondo asse 12 sostanzialmente parallelo al primo asse 7. Con questo accorgimento, la leva 5 è collegata meccanicamente al bilanciere 11, in modo che quest’ultimo ruota intorno al secondo asse 12 quando la leva 5 viene tirata. Il bilanciere 1 1 è a sua volta collegato al meccanismo di sblocco (non mostrato nelle figure) della portiera 2, in modo che quest’ultima possa essere aperta tirando ulteriormente la leva 5. Tale collegamento è ad esempio realizzato mediante un cavo 13 che viene tirato da una estensione 14 del bilanciere 11 durante la rotazione di quest’ultimo. A tale scopo, un’estremità del cavo 13 è provvista di una testa 15 alloggiata in una sede 16 dell’estensione 14. Il telaio 1 è anche provvisto di un condotto 17 nel quale il cavo 13 può scorrere. La rotazione del bilanciere 11 nel telaio 1 è ottenuta mediante un perno 18 disposto lungo il secondo asse 12.
La leva 5 è preferibilmente cava per alloggiare dispositivi elettrici e/o elettronici ed è provvista di una o più coperture esterne 19, 20. L’appendice 8 è preferibilmente provvista di un pattino antifrizione 21. Una guarnizione 22 è disposta intorno all’appendice 8. Il telaio 1 comprende una sede atta ad ospitare un corpo ausiliario 23 che può includere una serratura per bloccare o sbloccare la portiera. Il corpo ausiliario 23 è provvisto di un cappuccio che è disposto di fianco alla leva 5 vicino all’estremità provvista dell’appendice 8 e presenta una forma complementare alla forma della leva 5 per ottenere un profilo continuo, affusolato ed arrotondato. Il corpo ausiliario 23 è fissato al telaio 1 mediante una staffa 24 bloccata da una vite 25. Una guarnizione 26 è disposta tra il corpo ausiliario 23 e la portiera 2. Il corpo ausiliario 23 è cavo ed è provvisto di una copertura esterna 27.
Secondo l’invenzione, un contrappeso 28 è imperniato al telaio 1 mediante un perno 29 ed è collegato meccanicamente alla leva 5 per ruotare quando anche quest’ultima ruota. Il contrappeso 28 ruota intorno ad un terzo asse 30 che è sostanzialmente parallelo al primo asse 7 e/o al secondo asse 12 ed è disposto tra questi due assi. Mezzi elastici agiscono sul contrappeso 28 per spingere la leva 5 nella posizione di riposo. In particolare, il perno 29 è disposto coassialmente in un mozzo 31 a sua volta disposto coassialmente in una molla elicoidale 32 atta a ruotare il contrappeso 28 in modo che la leva 5 ritorni nella posizione di riposo dopo essere stata tirata per aprire la portiera 2.
Il contrappeso 28 è collegato meccanicamente alla leva 5 attraverso il bilanciere 11 mediante un’articolazione 33 che sporge dal bilanciere 11 ed è provvista di un perno 34 che può ruotare e scorrere in una scanalatura 35 ricavata nel contrappeso 28. In altre forme realizzative dell’invenzione, il contrappeso 28 può essere collegato direttamente alla leva 5 mediante articolazioni od altri meccanismi.
La maniglia secondo la presente invenzione comprende opportunamente un dispositivo inerziale di sicurezza atto ad impedire la rotazione della leva 5, ovvero l’apertura della portiera 2, durante un urto. In particolare, questo dispositivo inerziale di sicurezza comprende una massa inerziale 36 imperniata al telaio 1 mediante un perno 37 per ruotare intorno ad un quarto asse 38 sostanzialmente parallelo al primo asse 7, al secondo asse 12 e/o al terzo asse 30. Il quarto asse 38 è disposto tra il secondo asse 12 ed il terzo asse 30. Mezzi elastici agiscono sulla massa inerziale 36 per opporsi alla sua rotazione in un verso di rotazione opposto al verso di rotazione 6 della leva 5 tirata verso l’esterno. In particolare, il perno 37 è disposto coassialmente in una molla elicoidale 39 che spinge la massa inerziale 36 in una direzione uguale al verso di rotazione 6 della leva 5 tirata verso l’esterno.
Facendo riferimento alle figure 6, 9 e 11, si vede che l’articolazione 33 sporge dal bilanciere 11 dal lato opposto alla lingua 10, per cui quando la leva 5 è tirata verso l’esterno nella direzione della freccia 6, il bilanciere 11 ruota nello stesso verso, mentre il contrappeso 28 ruota nel verso opposto, ovvero nella direzione della freccia 40, e viceversa. L’angolo percorso durante la rotazione del contrappeso 28 è preferibilmente minore dell’angolo percorso nello stesso tempo dalla leva 5.
Facendo riferimento anche alle figure 12 e 13, si vede che la maniglia secondo la presente invenzione comprende inoltre un dispositivo bloccante atto a bloccare la massa inerziale 36 dopo la sua rotazione causata da un urto. In particolare, questo dispositivo bloccante comprende una lamina flessibile 41 che è fissata al telaio 1 mediante una vite 42 ed è piegata elasticamente da un dente 43 della massa inerziale 36 durante l’uso normale della maniglia. In caso di urto, la massa inerziale 36 ruota nella direzione della freccia 44 se subisce un’accelerazione tale vincere l’opposizione dei mezzi elastici, ovvero della molla elicoidale 39. Durante questa rotazione, il dente 43 cade in un’apertura 45 ricavata nella lamina flessibile 41, in modo da bloccare la massa inerziale 36 in una posizione d’urto nella quale un elemento di arresto 46 che sporge dalla massa inerziale 36 può intercettare una protuberanza 47 che sporge dal bilanciere 11 dal lato opposto alla lingua 10, così da impedire la rotazione di quest’ultimo, nonché la rotazione della leva 5.
Facendo riferimento alla figura 14, si vede che la maniglia secondo la seconda forma realizzativa della presente invenzione è simile alla prima forma realizzativa, tuttavia il contrappeso 128 presenta una forma sostanzialmente simmetrica rispetto ad un piano longitudinale L e comprende due bracci 128a, 128b che sono collegati meccanicamente a due articolazioni 133 che sporgono dal bilanciere 111. La massa inerziale 136 è disposta tra i due bracci 128a, 128b del contrappeso 128. Le articolazioni 133 sono disposte tra due estensioni 114 del bilanciere 111 per tirare uno o più cavi 113. La lingua 110 del bilanciere 111 è collegata meccanicamente all’appendice 108 ed è disposta tra le articolazioni 133. Anche il bilanciere 111 presenta una forma sostanzialmente simmetrica rispetto al piano L.
Ulteriori varianti e/o aggiunte possono essere apportate dagli esperti del ramo alle forme realizzative dell’invenzione qui descritte ed illustrate restando nell’ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (31)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Maniglia per veicoli, la quale comprende una leva (5) che è imperniata per ruotare intorno ad un primo asse (7) in un telaio (1) ed è collegata meccanicamente ad un bilanciere (11; 111) che ruota intorno ad un secondo asse (12) quando la leva (5) ruota, caratterizzata dal fatto che un contrappeso (28; 128) è imperniato al telaio (1) ed è collegato meccanicamente alla leva (5) per bilanciare la leva (5) e ruotare intorno ad un terzo asse (30) quando la leva (5) ruota.
  2. 2. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il terzo asse (30) è sostanzialmente parallelo al primo asse (7) e/o al secondo asse (12).
  3. 3. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il terzo asse (30) è disposto tra il primo asse (7) ed il secondo asse (12).
  4. 4. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che mezzi elastici (32) agiscono sul contrappeso (28; 128) per spingere la leva (5) in una posizione di riposo.
  5. 5. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici (32) comprendono una molla elicoidale (32) disposta lungo il terzo asse (30).
  6. 6. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il contrappeso (28; 128) è collegato meccanicamente alla leva (5) attraverso il bilanciere (11; 111).
  7. 7. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il contrappeso (28; 128) è collegato meccanicamente alla leva (5) mediante un’articolazione (33) che sporge dal bilanciere (11).
  8. 8. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta articolazione (33) è provvista di un perno (34) che può ruotare e scorrere in una scanalatura (35) ricavata nel contrappeso (28; 128).
  9. 9. Maniglia secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che l’articolazione (33) sporge dal bilanciere (11; 111) dal lato opposto ad una lingua (10; 110) atta a collegare meccanicamente il bilanciere (11; 111) alla leva (5).
  10. 10. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che quando la leva (5) ruota, il bilanciere (11 ; 111) ruota nello stesso verso.
  11. 11. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che quando la leva (5) ruota, il contrappeso (28; 128) ruota nel verso opposto.
  12. 12. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l’angolo percorso durante la rotazione del contrappeso (28; 128) è minore dell’angolo percorso nello stesso tempo dalla leva (5).
  13. 13. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un dispositivo inerziale di sicurezza (36, 39, 46; 136) atto ad impedire la rotazione della leva (5) durante un urto.
  14. 14. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo inerziale di sicurezza (36, 39, 46; 136) comprende una massa inerziale (36; 136) che è imperniata al telaio (1) per ruotare intorno ad un quarto asse (38) ed è provvista di un elemento di arresto (46) per intercettare il bilanciere (11; 111).
  15. 15. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto l’elemento di arresto (46) è atto ad intercettare una protuberanza (47) sporge dal bilanciere (11; 111) dal lato opposto ad una lingua (10; 110) atta a collegare meccanicamente il bilanciere (11; 111) alla leva (5).
  16. 16. Maniglia secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzata dal fatto che il quarto asse (38) è sostanzialmente parallelo al primo asse (7), al secondo asse (12) e/o al terzo asse (30).
  17. 17. Maniglia secondo una delle rivendicazioni da 14 a 16, caratterizzata dal fatto che il quarto asse (38) è disposto tra il secondo asse (12) ed il terzo asse (30).
  18. 18. Maniglia secondo una delle rivendicazioni da 14 a 17, caratterizzata dal fatto che mezzi elastici (39) agiscono sulla massa inerziale (36; 136) per opporsi alla sua rotazione.
  19. 19. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici (39) comprendono una molla elicoidale (39) disposta lungo il quarto asse (38).
  20. 20. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta molla elicoidale (39) spinge la massa inerziale (36; 136) in una direzione uguale al verso di rotazione (6) della leva (5) a partire da una posizione di riposo.
  21. 21. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un dispositivo bloccante (41, 45) atto ad impedire la rotazione della leva (5) dopo un urto.
  22. 22. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il dispositivo bloccante (41, 45) blocca la massa inerziale (36; 136) dopo una sua rotazione.
  23. 23. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il dispositivo bloccante (41, 45) comprende una lamina flessibile (41) che è fissata al telaio (1) ed è piegata elasticamente da un dente (43) della massa inerziale (36; 136).
  24. 24. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che la lamina flessibile (41) è provvista di un apertura (45) atta ad intercettare il dente (43) della massa inerziale (36; 136) durante la rotazione di quest’ultima.
  25. 25. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il contrappeso (128) presenta una forma sostanzialmente simmetrica rispetto ad un piano longitudinale (L).
  26. 26. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il contrappeso (128) comprende due bracci (128a, 128b) che sono collegati meccanicamente al bilanciere (111).
  27. 27. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che la massa inerziale (136) è disposta tra i due bracci (128a, 128b) del contrappeso (128).
  28. 28. Maniglia secondo la rivendicazione 26 o 27, caratterizzata dal fatto che i due bracci (128a, 128b) del contrappeso (128) sono collegati meccanicamente al bilanciere (111) mediante due articolazioni (133).
  29. 29. Maniglia secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che le articolazioni (133) sono disposte tra due estensioni (114) del bilanciere (111) per tirare uno o più cavi (113).
  30. 30. Maniglia secondo la rivendicazione 28 o 29, caratterizzata dal fatto che una lingua (110) atta a collegare meccanicamente il bilanciere (111) alla leva (5) è disposta tra le articolazioni (133).
  31. 31. Maniglia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il bilanciere (111) presenta una forma sostanzialmente simmetrica rispetto ad un piano longitudinale (L).
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