ITMI20070829A1 - Moka ad elevata flessibilita' di impiego per la produzione di una bevande a base di caffe' - Google Patents

Moka ad elevata flessibilita' di impiego per la produzione di una bevande a base di caffe' Download PDF

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ITMI20070829A1
ITMI20070829A1 IT000829A ITMI20070829A ITMI20070829A1 IT MI20070829 A1 ITMI20070829 A1 IT MI20070829A1 IT 000829 A IT000829 A IT 000829A IT MI20070829 A ITMI20070829 A IT MI20070829A IT MI20070829 A1 ITMI20070829 A1 IT MI20070829A1
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moka
chamber
tank
steam
hydraulic line
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IT000829A
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Gian Carlo Marconi
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De Longhi Spa
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Description

Descrizione di una domanda di brevetto per invenzione indust ale
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una moka ad elevata flessibilità di impiego per la produzione di una bevanda a base di caffè, in particolare ad una moka per uso domestico o professionale con alimentazione di tipo tradizionale da fornello a gas o da piastra elettrica, o con alimentazione elettrica attraverso un riscaldatore integrato direttamente nella base della caldaia.
In alcune tipologie di moka oggi in commercio è possibile versare del latte freddo nel serbatoio di raccolta del caffè prima di alimentare energia termica alla caldaia in modo tale che il caffè prodotto, mescolandosi con il latte freddo, possa produrre una miscela di latte e caffè.
In tali tipologie note di moka è presente un sistema di pressurizzazione che consente di pressurizzare il flusso di caffè prodotto in modo tale che esso si mescoli energicamente con il latte freddo presente nel serbatoio producendo della schiuma.
La miscela prodotta non presenta però caratteristiche organolettiche del tutto simili a quelle di un tradizionale cappuccino in quanto la miscelazione avviene con il latte freddo.
L’emulsione finale poi è realizzata dal caffè e non da un getto di vapore.
Inoltre tali tipologie note di moka non consentono una flessibile regolazione della schiumatura della bevanda a seconda delle esigenze.
Compito tecnico che si propone la presente invenzione è, pertanto, quello di realizzare una moka che consenta di eliminare gli inconvenienti tecnici lamentati della tecnica nota.
Nell’ ambito di questo compito tecnico uno scopo dell’invenzione è quello di realizzare una moka ad elevata flessibilità di impiego in grado di preparare sia un caffè sia un cappuccino sia un caffè latte con caratteristiche organolettiche sempre ottimali.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare una moka che consenta di regolare la schiumatura della bevanda prodotta.
Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di realizzare una moka ergonomica, semplice e comoda da usare.
Il compito tecnico, nonché questi ed altri scopi, secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando una moka secondo la rivendicazione 1.
Altre caratteristiche della presente invenzione sono definite, inoltre, nelle rivendicazioni successive.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’ invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva della moka secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 mostra una vista in alzato laterale e in sezione assiale di una moka conforme ad un primo modo preferito di realizzare il presente trovato;
la figura 2 è una vista in pianta della moka di figura 1 sezionata lungo il piano 2-2;
le figure 3 e 4 rappresentano un dettaglio in sezione della moka di figura 1, relativo alla valvola di pressurizzazione del vapore in posizione di chiusura e rispettivamente apertura;
le figure 5 e 6 rappresentano una diversa realizzazione preferita della valvola di pressurizzazione del vapore di una moka confonne al presente trovato, illustrata in sezione e in posizione di chiusura ed apertura rispettivamente;
la figura 7 mostra una vista prospettica di una moka conforme ad un ulteriore preferito di realizzare il presente trovato;
la figura 8 mostra una vista in pianta della moka di figura 7; la figura 9 mostra una vista in alzato laterale della moka di figura 7;
la figura 10 mostra una vista prospettica in esploso della moka di figura 7;
la figura 11 mostra una vista della moka sezionata lungo la linea A-A di figura 8; e
la figura 12 mostra una vista della moka sezionata lungo la linea B-B di figura 8.
Con riferimento alle figure 1-6, viene mostrata una moka, complessivamente indicata con il numero di riferimento 1.
La caldaia 2 della moka 1 ha un involucro esterno presentante una bocca di carico superiore, e mezzi di ripartizione dello spazio interno dell' involucro esterno in una prima ed una seconda camera 3 e 8 di contenimento di acqua che si aprono sulla bocca di carico per l’accesso al loro interno.
Una tra la prima e seconda camera 3 e 8 è in comunicazione attraverso la bocca di carico dell’ involucro esterno della caldaia 2 con una prima linea idraulica per la produzione di un infuso di caffè, mentre l’altra è in comunicazione sempre attraverso la bocca di carico dell' involucro esterno della caldaia 2 con una seconda linea idraulica presentante mezzi valvolari di pressurizzazione per la produzione di vapore pressurizzato.
L’involucro esterno in particolare comprende una base 27 ed una parete laterale 35 che delimita apicalmente la suddetta bocca di carico.
I mezzi di ripartizione comprendono un corpo contenitivo 28 che si sviluppa dalla base 27.
II corpo contenitivo 28 delimita al suo interno la prima camera 3 mentre la seconda camera 8 è definita dall’interstizio compreso tra il corpo contenitivo 28 e la parete laterale 35 dell’ involucro esterno della caldaia 2.
In particolare la prima camera 3 è atta al riscaldamento dell’acqua di infusione di una carica di caffè presente in una coppetta porta filtro 4 in essa posizionata.
La caldaia 2 sì impegna con un serbatoio 5 di raccolta della bevanda, con l’interposizione della coppetta porta filtro 4.
Nel serbatoio 5 sono integrate la prima e seconda linea idraulica. La prima linea idraulica comprende un camino 7 che si prolunga dal centro della base 6 del serbatoio 5. Il camino 7 mette in comunicazione la prima camera 3 della caldaia 2 con il serbatoio 5. Il serbatoio 5 si prolunga con una porzione filettata 30 di accoppiamento ad una porzione controfilettata 31 della caldaia 2 con Γ interposizione di una guarnizione di tenuta piatta 32.
La seconda camera 8 è impiegata per la produzione di vapore atto a riscaldare un quantitativo di latte presente nel serbatoio 5.
La seconda linea idraulica comprende un condotto tubolare 9 che si sviluppa lungo la parete laterale interna 40 del serbatoio 5.
La caldaia 2 e/o il serbatoio 5 definiscono anche almeno un duomo 33 di espansione del vapore prodotto nella seconda camera 8.
Nel caso illustrato il duomo 33 presenta una porzione ricavata nella caldaia 2 ed una porzione ricavata nel serbatoio 5 tra di loro comunicanti tramite fori 34 della guarnizione piatta 32 e fori 36 della coppetta porta filtro 4.
Naturalmente il duomo di espansione 33 comunica da un lato con la seconda camera 8 e dall’altro con il condotto 9.
La prima camera 3 e la seconda camera 8 sono tra di loro tenute ermeticamente separate, in particolare grazie alla guarnizione 32 e ad una guarnizione 37 che si serrano sui lati opposti del bordo superiore flangiato della coppetta porta filtro 4 e che sono a loro volta serrate tra il serbatoio 5 e la caldaia 2.
La seconda camera 8 presenta volume inferiore alla prima camera 3, e si sviluppa lungo almeno un tratto del perìmetro esterno di questa ultima.
In particolare la seconda camera 8 presenta conformazione sostanzialmente di una “C” circoscrivente la prima camera 3.
I mezzi di pressurizzazione del vapore sono integrati nel condotto 9.
Con riferimento alle figure 1, 3 e 4, tali mezzi di pressurizzazione comprendono un corpo valvola 10 avente una cavità 11 presentante una via 12 di ingresso ed una via 13 di uscita del vapore.
La via di ingresso 12 è connessa a tenuta, mediante guarnizione 41, al condotto 9, mentre la via di uscita 13 è in comunicazione con il serbatoio 5.
All' interno della cavità 11 è traslabile un otturatore 14 tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura della comunicazione tra la via di ingresso 12 e la via di uscita 13.
La cavità 11 presenta un asse principale 15 lungo cui trasla Γ otturatore 14.
La via di ingresso 12 si innesta nella parete della base inferiore della cavità 1 1 parallelamente all’asse 15 mentre la via di uscita 13 si innesta nella parete laterale della cavità 11 perpendicolarmente all’asse 15.
L’otturatore 14 porta associato un elemento magnetico o ferromagnetico 16 atto ad interagire magneticamente con un primo 0 un secondo elemento di fermo 17 e 18 fissati alle basi opposte della cavità 11 del corpo valvola 10.
Gli elementi di fermo 17 e 18 sono atti a bloccare l’otturatore 14 selettivamente nella posizione di apertura o chiusura.
Nel caso particolare l' elemento 16 è una calamita mentre il primo e secondo fermo 17 e 18 sono costituiti da rondelle in materiale ferromagnetico.
L’otturatore 14 presenta uno stelo 22 che si prolunga esternamente al corpo valvola 10 attraverso la base superiore della cavità 1 1 , il quale stelo 22 porta apicalmente un pulsante 23 di riarmo dell' otturatore dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura.
Facciamo ora riferimento alla realizzazione dei mezzi di pressurizzazione del vapore illustrata in figure 5 e 6.
Parti equivalenti rispetto alla realizzazione sopra descritta saranno indicate con lo stesso riferimento numerico.
1 mezzi di pressurizzazione comprendono ancora una volta un corpo valvola 10 avente una cavità 11 presentante una via 12 di ingresso ed una via 13 di uscita del vapore.
La via di ingresso 12 è connessa al condotto 9, mentre la via di uscita 13 è in comunicazione con il serbatoio 5.
Airintemo della cavità 11 è traslabile un otturatore 14 tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura della comunicazione tra la via di ingresso 12 e la via di uscita 13.
La cavità 11 presenta un asse principale 15 lungo cui trasla Γ otturatore 14.
La via di ingresso 12 si innesta nella parete della base inferiore della cavità 1 1 parallelamente all’asse 15 mentre la via di uscita 13 si innesta nella parete laterale della cavità 1 1 perpendicolarmente all’asse 15.
In questo caso tuttavia lotturatore 14 porta un peso tarato 19 atto a mantenerlo premuto nella posizione di chiusura.
In particolare l’otturatore 14 presenta uno stelo 22 che si prolunga esternamente al corpo valvola 10 attraverso la base superiore della cavità 11 , il quale stelo 22 porta apicalmente il peso tarato 19.
E’ previsto un elemento di fermo 20 dell’ otturatore in posizione di apertura, costituito preferibilmente da una guarnizione calzata sull’otturatore 14 ed incastraile a pressione in una corrispondente sede 21 di incastro ricavata nella cavità 11 del corpo valvola 10. Facciamo ora riferimento nuovamente ad entrambe le realizzazioni del trovato.
Alla via di uscita 13 è connesso, tramite un raccordo 42, un ugello 24 orientato verso la base del serbatoio 5.
L’ugello 24 presenta una o più aperture 25 di aspirazione di aria posizionate al di sopra del massimo livello conseguibile dalla bevanda nel serbatoio 5 ed atte a determinare la schiumatura del latte presente nel serbatoio 5.
Nel caso illustrato l’ugello 24 è portato fisso dal corpo valvola 10. In alternativa l’ugello 24 può prevedere una connessione operativa con il corpo valvola 10 tra almeno una posizione di apertura e rispettivamente una posizione di chiusura delle aperture di aspirazione 25 per consentire o impedire la schiumatura.
Ad esempio l’ugello 24 presenta una posizione di chiusura completa delle aperture 25 ed una pluralità di posizioni di apertura ciascuna fornente una diversa sezione complessiva di aspirazione, tanto maggiore quanta più schiuma è desiderata.
La chiusura delle aperture 25 può essere determinata da idonee porzioni del corpo valvola 10 che, in corrispondenza di determinate posizioni relative tra l’ugello 24 e il corpo valvola 10, si sovrappongono ad esse ostruendole.
La valvola di pressurizzazione, indipendentemente dalla soluzione costruttiva adottata, è applicata alla moka in modo estraibile per la sua ispezione e pulizia.
In particolare possono essere previsti mezzi di attacco a scatto della valvola di pressurizzazione nella sua sede.
La moka 1 preferibilmente ma non necessariamente è di tipo elettrico.
Essa presenta allora mezzi di riscaldamento ad alimentazione elettrica per il riscaldamento della caldaia 2.
1 mezzi di riscaldamento comprendono almeno una prima resistenza elettrica 26 inglobata nella base 27 della caldaia 2, che distribuisce alle due camere 3 e 8 la potenza termica in modo tale da ottenere la vaporizzazione dell’acqua presente nella seconda camera 8 prima dell’ebollizione dell’acqua presente nella prima camera 3.
La prima resistenza elettrica 26 nel caso illustrato è sostanzialmente in corrispondenza della parete 28 di separazione tra le camere 3 e 8.
Per aumentare la frazione di potenza termica erogata alla seconda camera 8, la base 27 della caldaia 2 porta alette 29 che penetrano verso l’intemo della camera 8.
In una diversa realizzazione, può essere prevista la presenza di una prima resistenza elettrica affacciata direttamente alla prima camera 3 ed una seconda resistenza elettrica affacciata direttamente alla seconda camera 8.
Preferibilmente l’acqua presente nella prima camera 3 della caldaia 2 è contenuta in un bicchiere 38 in cui è introdotta la coppetta porta filtro 4.
La presenza del bicchiere 38 unitamente alla presenza di una camera d’aria 39 tra il bicchiere 38 stesso e la prima camera 3 crea una barriera alla trasmissione della energia termica generata dalla resistenza elettrica 26 che consente di ritardare Γ ebollizione dell’acqua presente nella prima camera 2 fin tanto che non sia evaporata l’acqua presente nella seconda camera 8.
Il procedimento per la produzione di un cappuccino appare evidente da quanto descritto ed illustrato e, in particolare, è sostanzialmente il seguente,
Dapprima viene riempito il serbatoio 5 con del latte freddo fino ad almeno un livello minimo ìn cui l’uscita dell’ugello 24 è al di sotto del pelo libero del latte.
Successivamente si attiva la caldaia 2 che comincia a riscaldare le camere 3 e 8, facendo vaporizzare l’acqua contenuta nella camera 8 prima di portare ad ebollizione l’acqua contenuta nella camera 3, in modo tale che il latte sia riscaldato prima che sia mescolato con l’infuso di caffè, come avviene per la preparazione di un tradizionale cappuccino.
L’ugello 24 è nella posizione cui corrisponde l’apertura delle aperture 25 di aspirazione di aria: la depressione che si crea al passaggio del vapore all' interno dell’ugello 24 richiama attraverso le aperture 25 un quantitativo di aria che si unisce al vapore generando un flusso che riscalda e schiuma il latte freddo contenuto nel serbatoio 5.
Solo successivamente , quando bolle l’acqua nella camera 3, ha inizio la percolazione attraverso la coppetta porta filtro e la formazione di un infuso di caffè che risale attraverso il camino 7 e si riversa nel serbatoio 5 unendosi al latte riscaldato e schiumato. Nella soluzione in cui è prevista la regolazione della schiumatura, l’ugello 24 può essere portato nella posizione in cui le aperture 25 rimangono almeno parzialmente chiuse.
Con riferimento alla realizzazione di figure 3 e 4, durante il riscaldamento della seconda camera 8 la pressione crescente del vapore che continua a formarsi al suo interno genera una crescente forza di apertura dell’otturatore 14, inizialmente soverchiata dalla forza magnetica, agente in direzione opposta, con cui il fermo di chiusura 18 blocca l’otturatore 14 in posizione di chiusura.
Quando la forza di apertura supera la forza di chiusura, l’otturatore 14 scatta verso la posizione di apertura che mantiene per effetto della forza magnetica che ora il fermo 17 esercita su di esso. Ciò consente un regolare afflusso di vapore in pressione verso l’ugello 24, e da esso al serbatoio 5. Dopo l’uso, il riarmo dell otturatore 14 alla posizione di chiusura è conseguibile premendo il pulsante 23. Con riferimento invece alla realizzazione di figure 5 e 6, durante il riscaldamento della seconda camera 8 la pressione crescente del vapore che continua a formarsi al suo interno genera una crescente forza di apertura dell’otturatore 14, inizialmente soverchiata dalla forza peso del peso tarato 19. Quando la forza di apertura supera la forza peso del peso tarato 19, l’otturatore 14 sale verso la posizione di apertura che mantiene per effetto dell’impegno della guarnizione 20 nella sede di incastro 21. Ciò consente un regolare afflusso di vapore in pressione verso l’ugello 24, e da esso al serbatoio 5. Dopo l’uso, il riarmo dell’otturatore 14 alla posizione di chiusura è conseguibile premendo sul peso tarato 19.
Facciamo riferimento ora alle figure 7-12, in cui viene mostrata una moka, complessivamente indicata con il numero di riferimento 100. La caldaia 101 ha un involucro esterno presentante una bocca di carico superiore, e mezzi di ripartizione dello spazio interno dell’involucro esterno in una prima ed una seconda camera 103 e 105 di contenimento di acqua che si aprono sulla bocca di carico per l’accesso al loro interno.
Una tra la prima e seconda camera 103 e 105 è in comunicazione attraverso la bocca di carico dell’involucro esterno della caldaia 101 con una prima linea idraulica per la produzione di un infuso di caffè, mentre l’altra è in comunicazione sempre attraverso la bocca di carico dell’involucro esterno della caldaia 101 con una seconda linea idraulica presentante mezzi valvolari di pressurizzazione per la produzione di vapore pressurizzato.
L’involucro esterno in particolare comprende una base 150 ed una parete laterale 104 che delimita apicalmente la suddetta bocca di carico.
I mezzi di ripartizione comprendono un corpo contenitivo 102 che si sviluppa dalla base 150.
II corpo contenitivo 102 delimita al suo interno la prima camera 103 mentre la seconda camera 105 è definita dall’interstizio compreso tra il corpo contenitivo 102 e la parete laterale 104 dell’involucro esterno della caldaia 101.
In particolare il bordo perimetrale 106 della sommità dell’elemento contenitivo 102 delimita la bocca di accesso alla prima camera 103 mentre la bocca di accesso alla seconda camera 105 è delimitata tra il bordo perimetrale 106 della sommità dell’elemento contenitivo 102 ed il bordo perimetrale 107 della sommità della parete laterale 104 dell’involucro esterno della caldaia 101.
Nel caso illustrato l’elemento contenitivo 102 è ricavato in pezzo singolo con la base 150 dell’involucro della caldaia 101.
Nel caso illustrato la prima camera 103 è atta al riscaldamento dell’acqua di infusione di una carica di caffè presente in una coppetta porta filtro 108 in essa posizionata.
In particolare la coppetta porta filtro 108 presenta apìcalmente una flangia perimetrale 114 che si appoggia al bordo di sommità dell’elemento contenitivo 102.
Il secondo circuito idraulico presenta mezzi di miscelazione del vapore pressurizzato con aria e con latte contenuto in un apposito contenitore del latte 109.
I mezzi di miscelazione comprendono un tubo di Venturi 110 collegato alla mandata dei mezzi di pressurizzazione.
II secondo circuito idraulico presenta inoltre un supporto canaliforme 11 1 che supporta il tubo di Venturi 1 IO, oltre che altri componenti, come diremo in seguito.
Il tubo di Venturi 110 presenta una via 112 per l’aspirazione dell’aria ed una via 113 per l’aspirazione del latte dal contenitore 109.
La via 113 per l'aspirazione del latte è collegata una cannuccia sagomata 136 che pesca dal contenitore 109.
La via 112 per l’aspirazione dell’aria è invece collegata ad un convogliatore tubolare 137 dell’aria presentante al suo interno uno stelo 138 scorrevole per la regolazione della luce di aspirazione dell’aria. La luce di passaggio del convogliatore dell’aria 137 è regolabile in modo continuo o discreto tra una condizione di chiusura per evitare la schiumatura della bevanda ed una condizione di massima apertura per massimizzare la schiumatura della bevanda.
Un coperchio di chiusura 115 è applicato rimovibilmente, ad esempio avvitato, alla sommità della caldaia 101.
Il coperchio di chiusura 115 porta al suo interno un setto sagomato 116 che separa ermeticamente la prima camera 103 dalla seconda camera 105 tramite una guarnizione 117.
La seconda linea idraulica presenta anche un duomo 118 di accumulo di vapore che il setto 116 delimita all' interno del coperchio di chiusura 115.
Il coperchio di chiusura 1 15 porta integralmente un raccordo 120 tra un primo foro 1 19 del setto 116 ed un primo erogatore 121.
Un secondo erogatore 135 a una o più vie è associato invece alla mandata del tubo di Venturi 110.
il foro 119 mette in comunicazione la prima camera 103 al primo erogatore 121 tramite il raccordo 120.
Il primo erogatore 121 presenta una o più vie di uscita per Γ erogazione del caffè ad una o più tazze 122.
Il setto 116 presenta uno o più secondi fori 123 che collegano la seconda camera 105 al duomo 118.
Il coperchio di chiusura 115 presenta inoltre un foro 124 per la presa di vapore dal duomo 118.
Il supporto canaliforme 11 1 è connesso al foro 124, preferibilmente come illustrato tramite sistema di innesto rapido, per alimentare il vapore al tubo di Venturi 1 10.
I mezzi valvolari di pressurizzazione, posizionati tra il foro 124 di presa del vapore e l’ingresso del tubo di Venturi 110, comprendono un corpo valvola 125 al cui interno un’asta 126 recante un otturatore 127 è traslabile tra una posizione abbassata di chiusura ed una posizione sollevata di apertura del passaggio di vapore dal duomo 1 18 al tubo di Venturi 110.
Sull’asta 126 è calzata una guarnizione 128 atta ad impegnarsi per attrito in una gola 129 del corpo valvola 125. In questo modo l’otturatore 127 può essere trattenuto nella posizione di apertura. La possibilità di rimuovere il supporto canaliforme 1 1 1 dal coperchio di chiusura 1 15 consente una agevole ispezione e pulizia sia dei mezzi di pressurizzazione del vapore sia del tubo di Venturi 110.
L’asta 126 si prolunga esternamente al corpo valvola 125 e porta apicalmente un pulsante 130 per il riarmo dell’otturatore 127 nella posizione di chiusura.
Il recipiente del latte 109 è associato per semplice appoggio al’elemento di chiusura 115 ed in particolare presenta un rilievo centrale cavo 132 che si erge dal suo fondo.
Nella cavità del rilievo 132 si innesta un elemento di centratura 133 di forma coniugata che riveste la sommità dell’elemento di chiusura 115.
All’apice del rilievo 132 è ricavata una rientranza 134 di forma coniugata al supporto canaliforme 11 1 che viene ospitato al suo interno.
Il supporto canaliforme 111 è connesso al foro 124 passando attraverso una apertura della rientranza 134 ed una apertura dell’elemento di riscontro 133.
Il recipiente del latte 109 è pertanto trattenuto automaticamente in posizione quando il supporto canali forme 11 1 quando viene connesso al foro 124.
La base 150 della caldaia 101 è fermamente associata ad un supporto scatolare 139 destinato a contenere l’elettronica di controllo della moka 100.
La moka 100 e le tazze 122 sono appoggiate su un vassoio 140 presentante una presa 141 per l’alimentazione elettrica della moka 100.
La moka 100 preferibilmente è di tipo elettrico, ed i mezzi di riscaldamento della caldaia 101 comprendono una resistenza elettrica 142 posizionata tra la base 150 della caldaia 101 e il supporto scatolare 139.
La posizione della resistenza elettrica 142 è tale da garantire la distribuzione desiderata di potenza termica tra le due camere! 03 e 105.
Il procedimento per la produzione di un cappuccino appare evidente da quanto descritto ed illustrato e, in particolare, è sostanzialmente il seguente.
Al comando di attivazione della moka 100, la caldaia 101 comincia a riscaldare le camere 103 e 105, fino a far vaporizzare l’acqua contenuta nella camera 105 e sostanzialmente contemporaneamente a far bollire l’acqua contenuta nella camera 103.
L’acqua bollente prodotta dalla camera di riscaldamento 103 risale attraverso il porta filtro creando l’infusione con la carica di caffè in esso contenuta, percorre l’erogatore 121 e si riversa nelle tazzine 122.
L’otturatore 127 del corpo valvola 125 è inizialmente per effetto del proprio peso nella posizione di chiusura.
Quando la pressione del vapore generato dalla camera di evaporazione 105 genera sull’otturatore 127 una forza di spinta sostanzialmente superiore al suo peso, esso si solleva aprendo il passaggio del vapore dal duomo 118 al tubo di Venturi 1 10.
Durante il sollevamento dell’otturatore 127 la guarnizione 128 va ad impegnarsi per attrito nella gola 129 del corpo valvola 125 per trattenere così l’otturatore 127 nella posizione di apertura.
Il tubo di Venturi 1 10 crea una depressurizzazione del vapore che risucchia aria dall’atmosfera attraverso la via di aspirazione 1 12 e latte dal recipiente 109 attraverso la via di aspirazione 1 13.
Il quantitativo di aria aspirata dipende dalla regolazione della posizione dello stelo 138 nel convogliatore 137.
Il latte riscaldato dal vapore ed emulsionato con l’aria percorre l’erogatore 135 da cui fuorisce riversandosi nelle tazzine 122.
Uno degii aspetti più vantaggiosi dell’invenzione consiste nel fatto che il circuito del latte e del caffè sono completamente indipendenti l’uno dall’altro.
E’ così possibile riscaldare il latte ed eventualmente emulsionarlo con aria alle condizioni desiderate in modo estremamente agevole prima di unirlo già caldo al caffè fino ad ottenere una bevanda dalle ottimali proprietà organolettiche.
La moka così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti 1 dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a secondo delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Moka del tipo comprendente una caldaia avente un involucro esterno presentante una bocca di carico superiore, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di ripartizione dello spazio interno di detto involucro in una prima ed una seconda camera di contenimento di acqua che si aprono su detta bocca di carico per l’accesso al loro interno, e dal fatto che una tra detta prima e seconda camera è in comunicazione attraverso detta bocca carico con una prima linea idraulica per la produzione di un infuso di caffè, e l’altra è in comunicazione attraverso detta bocca di carico con una seconda linea idraulica presentante mezzi valvolari di pressurizzazione per la produzione di vapore pressurizzato.
  2. 2. Moka secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta caldaia supporta un sovrastante serbatoio in cui sono integrate detta prima e seconda linea idraulica.
  3. 3. Moka secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima linea idraulica comprende un camino che si prolunga dal centro della base di detto serbatoio.
  4. 4. Moka secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda linea idraulica comprende un condotto che si sviluppa lungo la parete laterale interna di detto serbatoio e che presenta detti mezzi di pressurizzazione.
  5. 5. Moka secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che sul lato esterno della base di detto serbatoio è presente una guarnizione per la separazione ermetica tra detta prima e seconda camera.
  6. 6. Moka secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda camera si sviluppa lungo almeno un tratto del perimetro esterno di detta prima camera.
  7. 7. Moka secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda camera presenta conformazione sostanzialmente a “C”.
  8. 8. Moka secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta seconda linea idraulica presenta un ugello di erogazione dentro a detto serbatoio, detto ugello di erogazione essendo collegato alla mandata di detti mezzi valvolari di pressurizzazione, e presentando una o più aperture dì aspirazione di aria posizionate al di sopra del massimo livello conseguibile dal liquido in detto serbatoio.
  9. 9. Moka secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto ugello è operativamente connesso alla mandata di detti mezzi di pressurizzazione tra almeno una prima posizione e rispettivamente una seconda posizione in cui detta una o più aperture di aspirazione sono aperte e rispettivamente chiuse.
  10. 10. Moka secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda linea idraulica presenta mezzi di miscelazione di detto vapore pressurizzato con aria e con latte contenuto in un apposito contenitore del latte.
  11. 11. Moka secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di miscelazione comprendono un tubo di Venturi collegato alla mandata di detti mezzi di pressurizzazione e presentante una via per l’aspirazione di detta aria ed una via per l’aspirazione di detto latte.
  12. 12. Moka secondo la rivendicazione 10 o 11 , caratterizzata dal fatto di presentare un coperchio di chiusura di detta caldaia, detto coperchio di chiusura portando al suo interno un setto che separa ermeticamente detta prima camera da detta seconda camera.
  13. 13. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzata dal fatto che detto recipiente del latte è alloggiato su detto coperchio.
  14. 14. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 13, caratterizzata dal fatto che detta seconda linea idraulica presenta un duomo di accumulo di vapore che detto setto delimita all' interno di detto coperchio di chiusura.
  15. 15. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 14, caratterizzata dal fatto che detta seconda linea idraulica comprende un supporto canaliforme che collega l’aspirazione di detti mezzi valvolari di pressurizzazione ad un foro di detto duomo per la presa del vapore contento al suo interno.
  16. 16. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 15, caratterizzata dal fatto che detto supporto canal iforme presenta un sistema connessione ad innesto rapido in detto foro di presa del vapore.
  17. 17. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 16, caratterizzata dal fatto che detto supporto canaliforme supporta detti mezzi valvolari di pressurizzazione, detto tubo di Venturi ed un erogatore collegato alla mandata di detto tubo di Venturi.
  18. 18. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 17, caratterizzata dal fatto di presentare mezzi di regolazione del flusso di aria attraverso detta via di aspirazione di aria.
  19. 19. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 18, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di pressurizzazione comprendono un corpo valvolare in cui è presente un’asta recante un otturatore traslabile tra una posizione di apertura ed una posizione di chiusura dell’ alimentazione di vapore a detto tubo di Venturi, detta asta portando una guarnizione atta ad impegnarsi per attrito in una gola di detto corpo valvolare per trattenere detto otturatore in detta posizione di apertura.
  20. 20. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 19, caratterizzata dal fatto che detta asta presenta in corrispondenza di una sua estremità esterna a detto corpo valvolare, un pulsante per il riarmo manuale di detto otturatore nella detta posizione di chiusura.
  21. 21. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 20, caratterizzata dal fatto che detto recipiente del latte presenta un rilievo centrale cavo in cui si innesta un elemento di centratura di forma coniugata che riveste la sommità di detto elemento di chiusura,
  22. 22. Moka secondo una o più rivendicazioni da 10 a 21, caratterizzata dal fatto che all’ apice di detto rilievo centrale cavo è ricavata una rientranza di forma coniugata a detto supporto canaliforme ed atta al suo alloggiamento.
  23. 23. Moka come descritta, illustrata e rivendicata.
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