ITMI20070818A1 - Impianto endosseo in titanio medicale a tre principi - Google Patents

Impianto endosseo in titanio medicale a tre principi Download PDF

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Giuseppe Ranu
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Description

Riassunto
Impianto endosseo in titanio medicale a tre principi che assicurano una immobilità dello stesso nelle tre dimensioni spaziali con l’effetto di annullare il riassorbimento osseo corticale,
Campo tecnico dell ’invenzione
La presente invenzione è un impianto endosseo che ha la funzione di protesi artificiale delle radici dentali e quindi viene utilizzata come supporto per le protesi dentali di tipo mobile, semimobile e fisse.
Stato dell’arte
Gli attuali impianti endossei di tipo monofasico (a moncone fisso), transmucoso e bifasico (ovvero sommerso) vengono inseriti in un sito impiantare opportunamente creato mediante l’utilizzo di frese e/o maschiatori nell’osso mascellare superiore e inferiore oppure già presente in seguito ad un’avulsione dentale o radicolare. Dopo un periodo di tempo di qualche mese, circa sei mesi, se l' impianto risulta stabilmente ancorato al sito implantare, viene montata su di esso la protesi dentale.
Problema tecnico da risolvere
Un impianto inserito nel sito implantare affinché’ raggiunga uno stato di immobilita’ permanente nel tempo, non deve essere sottoposto a forze a cui non e’ in grado dì opporsi.
Gli impianti attualmente utilizzati presentano un comune problema che consiste nella formazione nel tempo di un cono di riassorbimento osseo a livello del colletto causato da una inadeguata resistenza alle forze masticatorie, soprattutto quelle laterali.
Il fenomeno del cono di riassorbimento produce una riduzione della stabilità dell' impianto. Un impianto instabile provoca formazioni di tessuto fibroso tra lo stesso e il tessuto osseo accettore, infiltrazioni di batteri e corpi estranei a livello del cono di riassorbimento che possono determinare infezioni e processi infiammatori acuti e cronici. Nei casi più gravi l' impianto è soggetto ad un’avulsione naturale oppure deve essere rimosso chirurgicamente.
Descrizione dell’ invenzione
L’invenzione è un originale impianto endosseo ovvero protesi endossea radicolare in titanio medicale. Si tratta di un perno da inserire nell’osso mascellare superiore e/o inferiore in pazienti con edentulia parziale o totale, come radice dentale.
E’ un impianto a tre principi, quindi ci sono tre spire distanziate da un angolo di 120° L'una dall’altra (figura 2) che si avvitano sull’osso con passo di circa 4,5 mm, vale a dire che con un avvitamento di 360 gradi l' impianto avanza nell’osso di 4,5mm.
Le spire sono incise per tutta la loro lunghezza e fino al nocciolo dell'impianto da tre solchi che hanno un’apertura angolare di circa novanta gradi, detti canali di bloccaggio osseo, che corrono in direzione parallela all’asse longitudinale dell’impianto e con andamento leggermente curvilìneo e creati opportunamente con una distanza angolare di 120° l'uno dall’altro.
La punta è semisferica mentre la parte terminale dell' impianto, detta sigillo conometrico, ha un'altezza di 1mm.
Vantaggi dell’invenzione
Lo scopo principale della presente invenzione è di eliminare la formazione del cono di riassorbimento a livello del colletto impiantare e quindi garantire Γ immobilita’ garanzia di massima stabilità dell’impianto. Questo avviene grazie alle tre spire dell’impianto e ai solchi di stabilizzazione che garantiscono una distribuzione dei carichi laterali su una superficie maggiore dell’impianto evitando così l’ipertensione ossea su una singola linea di resistenza, causa principale del cono di riassorbimento. Le spire si sviluppano fino a 1 mm dalla testa dell’impianto, e questo assicura la massima ritenzione nel punto di massima sollecitazione (fulcro del sistema denteradice). sono distanziate da un angolo di 120° L' una dall’altra e grazie all’ampio passo di 4,5mm scendono con un angolo di circa 45° rispetto all’asse del nocciolo formando delle alette (assi di resistenza) che si oppongono con la loro superficie alle forze laterali masticatorie.
Anche i solchi di stabilizzazione sono separati da una distanza angolare di 120° l’uno dall’altro. Un altro vantaggio delle tre spire consiste nella stabilizzazione progressiva dell’impianto in fase di avvitamento poiché vengono ridotte in modo significativo le oscillazioni lungo il proprio asse dovute al braccio di leva durante l’avvitamento. Le suddette oscillazioni provocano una riduzione della stabilità primaria delio stesso impianto.
La punta semisferica presenta due vantaggi:il primo è rappresentato dal fatto dì avere una punta con una superficie maggiore rispetto alla punta di un impianto tradizionale e quindi durante la masticazione viene generata una minor pressione sull’osso sottostante; il secondo è costituito dal fatto che una punta a geometrìa semisferica salvaguarda le strutture nervose e vascolari sottostanti e favorisce la frattura controllata dell’osso al posto della perforazione causata da una forma appuntita. Il sigillo conometrico e la particolare convessità del collo da 1mm attua una connessione sulla corticale di superficie che previene le infiltrazioni tra impianto e osso limitando il rischio di peri implantiti. Infine il passo di 4,5 mm riduce il riscaldamento osseo e di conseguenza la necrosi ossea peri implantare.
Descrizione delle figure dei disegni
Per mostrare in maggior dettaglio le particolari caratteristiche di questo nuovo tipo di impianto dentale viene fornita una descrizione dell’invenzione in riferimento all’associato disegno schematico composto da 5 figurela figura 1 mostra l’impianto visto dì profilo;
la figura 2 mostra l’impianto visto dall’alto;
- la figura 3 mostra una sezione longitudinale dell'impianto;
la figura 4 mostra una visione tridimensionale dell'impianto da un 'angolature testa-corpo; - la figura 5 mostra in modo schematico come l’azione delle forze laterali che si esercitano sull’impianto vengono contrastate dalle spire e dai solchi di stabilizzazione.
Nella figura 1 sono evidenziate le tre spire (1) che si sviluppano a partire da 1 mm dalla testa dell'impianto (5) fino alla punta arrotondata (4) avvolgendosi attorno al nocciolo (2).
Il filetto a 3 principi (spire) hanno un passo di 4,5 mm e quindi scende con un angolo di circa 45° rispetto al piano trasversale dell’impianto.
Tre solchi (3), detti canali di bloccaggio osseo, a 120° l’uno dall’altro incidono le spire trasversalmente fino al nocciolo e corrono in direzione parallela all’asse longitudinale dell’impianto con andamento leggermente curvilineo.
Nella figura 2 la vista dall’alto evidenzia che il filetto a 3 principi produce 3 alette (1) che hanno la funzione di stabilizzare l’impianto rispetto alle forze laterali che si esercitano su di esso.
Nella figura 3 e nella figura 4 viene fornita una vista della sezione longitudinale e una visione d’insieme testa-corpo dell' impianto rispettivamente.
Nella figura 5 è mostrata la forza laterale Fu (1) generata dalla masticazione scomposta nelle 2 componenti Fi (2) ed F2(3) , la prima perpendicolare e la seconda parallela al piano della spira. La componente Fjè contrastata efficacemente dall’ampia superficie costituita dal piano della spira con l’effetto di minimizzare la pressione sull’osso in cui l’impianto è immerso.
La componente F2è annullata dall’azione dei solchi (4) che riempiti di tessuto osseo si oppongono in modo efficace alla rotazione dellimpianto in direzione parallela alle spire.
Modo di realizzare l' invenzione
Questa invenzione consiste in un pezzo meccanico realizzato a partire da una barra di titanio medicale attraverso lavorazione per sottrazione con macchine tornitrici a controllo numerico.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI 1. impianto endosseo in titanio medicale a tre principi o spire distanziati da un angolo di 120° l’uno dall’altro che scendono con un angolo di circa 45° rispetto al piano trasversale deirimpianto.
  2. 2. impianto endosseo come in 1 caratterizzato dal fatto che le spire sono incise per tutta la loro lunghezza e fino al nocciolo dell' impianto da tre solchi, detti canali di bloccaggio osseo, che corrono in direzione parallela all’asse longitudinale dell’impianto e con andamento leggermente curvilineo. I suddetti solchi sono anch’essi come le spire distanziati da un angolo di 120° l’uno dall’altro.
  3. 3. Impianto endosseo secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che la punta dell’impianto è semisferica.
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