ITMI20070079U1 - Valvola ad otturatore rotante - Google Patents

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ITMI20070079U1
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valve
annular
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Inventor
Ermanno Tanghetti
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Effebi Spa
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"Valvola ad otturatore rotante"
Il presente trovato riguarda una valvola ad otturatore rotante, quale ad esempio una valvola a sfera, in cui il relativo corpo valvolare comprende uno o più sezioni di accesso, con retativi condotti per ii passaggio di un fluido, che si dipartono da una camera comune e che sono posti in reciproca comunicazione, o tra loro separati, dall’otturatore rotante posto nella suddetta camera.
E' tecnica nota interporre, tra l'otturatore e le sezioni di accesso dei suddetti condotti, degli elementi di tenuta che normalmente sono costituiti da guarnizioni anulari. La sagoma e le dimensioni di tali guarnizioni, nonché il materiale con cui sono realizzate, sono tali da consentire la loro giustapposizione tra la sezione di passaggio del condotto e l'otturatore, eventualmente con una certa interferenza, così da garantire la tenuta fluidica tra le superfici affacciate deil'otfuratore e del corpo valvolare e nel contempo impedire il loro allontanamento dalla regione della valvola a cui sono destinate.
Sono altresì noti elementi di tenuta, interposti tra otturatore e sezione di accesso di un relativo condotto di passaggio del fluido, comprendenti una ghiera anulare, preferibilmente, ma non esclusivamente, metallica, posta immediatamente a monte dell'otturatore ed almeno una guarnizione in materiale polimerico, normalmente costituita da un anello circolare (o-ring), supportata dalla suddetta ghiera e disposta tra quest'ultima e il corpo valvolare.
Ad esempio, la privativa britannica GB 847,560, a nome ROCKWELL, descrive una valvola a sfera in cui, in corrispondenza di ogni sezione di accesso dei condotti di passaggio del fluido, è posta una ghiera di supporto, o una guarnizione, per un anello di tenuta in materiale sintetico.
Dalla privativa CS 247872 è noto realizzare nel corpo valvolare, in corrispondenza delle sezioni di accesso dei condotti di passaggio del fluido, delle sedi entro cui sono alloggiate delle guarnizioni, trattenute in loco da una ghiera dì supporto o da una guarnizione di forma adatta.
Il brevetto statunitense US 4,071,220, a nome UNO, insegna a realizzare una valvola a sfera in cui ciascuno dei suddetti elementi di guarnizione posti in corrispondenza delle sezioni di accesso dei condotti, presenta una ghiera dotata di una porzione aggettante assiale, ovvero disposta parallelamente all'asse del relativo condotto dì passaggio del fluido, che si inserisce in una corrispondente sede, anch'essa assiale, ricavata entro il corpo valvolare. La ghiera presenta altresì una cavità per l’alloggiamento di un o-ring di tenuta tra la stessa ghiera ed una parete della sede assiale del corpo valvolare.
In tutte le realizzazioni della tecnica anteriore nota sopra menzionate la guarnizione anulare, e/o la ghiera per la guarnizione anulare, è trattenuta in posizione dalla semplice giustapposizione di parti costituite dall'otturatore e da pareti del corpo valvolare opportunamente sagomate.
In particolare, mentre lo scorrimento della guarnizione, o della relativa ghiera, nella direzione dell'asse di ciascun condotto verso l’esterno del condotto stesso è normalmente impedito dalle pareti del corpo valvolare che agiscono come dei relativi fermi, lo scorrimento della stessa guarnizione, o ghiera, nella medesima direzione dell’asse del condotto, ma in verso opposto, è impedita solamente dall'otturatore stesso.
Ciò significa che, soprattutto nel caso di valvole progettate per alte pressioni o alte portate, è richiesto un accoppiamento con un gioco estremamente limitato tra otturatore e guarnizione, o relativa ghiera, per impedire spostamenti indesiderati della guarnizione dall'impegno con l'otturatore, con relativa perdita della tenuta fluìdica.
Inoltre, nel caso di sedi assiali per la guarnizione, o per la relativa ghiera di supporto, come in US 4,071,220, l'assemblaggio della guarnizione e del relativo supporto si rivela particolarmente complessa, poiché, essendo la valvola priva di otturatore durante tale assemblaggio, è necessario trattenere nella posizione predefinita, impedendo in particolare scorrimenti assiali, sia la guarnizione, sia la relativa ghiera di supporto prima dell'inserimento dello stesso otturatore.
È uno scopo del presente trovato quello di fornire una valvola con otturatore rotante, ad esempio del tipo a sfera, che non presenti gli inconvenienti sopra lamentati.
Di conseguenza, è scopo principale del trovato quello di realizzare una simile valvola che, pur garantendo una efficace tenuta anche in caso di pressioni o portate elevate, non richieda tolleranze estremamente basse del gioco tra otturatore e guarnizioni di tenuta poste in corrispondenza delle sezioni di accesso dei condotti per il passaggio del fluido.
È un ulteriore scopo del presente trovato quello di realizzare una valvola del tipo summenzionato in cui l'assemblaggio delle guarnizioni, ed eventualmente del relativo supporto, risulti facilitato, pur mantenendo l'efficacia di tali guarnizioni.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dalla valvola ad otturatore rotante secondo la prima rivendicazione indipendente e le successive rivendicazioni dipendenti.
La valvola ad otturatore rotante, secondo il presente trovato, comprende un corpo valvolare dotato di una camera in cui si aprono almeno due sezioni di accesso per dei relativi condotti di passaggio di un fluido ed in cui è alloggiato il suddetto otturatore rotante. Come noto alla tecnica, tra ogni sezione di accesso e l’otturatore è interposto almeno un elemento di tenuta, preferìbilmente, ma non esclusivamente, del tipo comprendente almeno una guarnizione anulare, oppure due o più guarnizioni anulari accoppiate, oppure una guarnizione anulare trattenuta da una ghiera di supporto. Vantaggiosamente, la valvola comprende degli opportuni mezzi, ad esempio e preferibilmente del tipo ad interferenza di parti, per vincolare l'elemento di tenuta al corpo valvolare, in modo tale da impedire sostanzialmente lo spostamento di tale elemento di tenuta almeno lungo l'asse della relativa sezione di accesso.
In questo modo, anche in presenza di elevate pressioni o portate del fluido passante entro il corpo valvolare, viene sostanzialmente garantita la corretta disposizione a tenuta degli elementi di tenuta fluidica posti nella camera dell'otturatore in corrispondenza delle sezioni di accesso dei condotti di passaggio del fluido.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso del presente trovato, inoltre, tali mezzi per vincolare l'elemento di tenuta al corpo valvolare, sono del tipo ad incastro di parti complementari, ovvero di parti impegnabìli reciprocamente per giustapposizione di forme, preferibilmente ottenuto grazie ad una deformazione elastica di almeno parte di tale elemento di tenuta. Ovvero, tali mezzi di vincolo sono del tipo comunemente detto "a scatto”, in cui preferibilmente, grazie alla deformazione non permanente, cioè appunto elastica, di una parte dell’elemento di tenuta, ad esempio una guarnizione anulare sagomata, e al suo spostamento rispetto al corpo valvolare, tale parte dell'elemento di tenuta, ad esempio una nervatura anulare o un bordo di una scanalatura, viene ad impegnarsi in modo stabile con una parte complementare, ad esempio una scanalatura o una nervatura anulare, ricavata sul corpo valvolare stesso. Solo una successiva deformazione elastica, e relativo spostamento, della parte deformabile elasticamente consente poi di disimpegnare l’elemento di tenuta dal corpo valvolare.
La realizzazione dei suddetti mezzi di vincolo "a scatto” si rivela particolarmente efficace, in quanto consente non solo dì mantenere nella posizione prevista l’elemento di tenuta rispetto al corpo valvolare, e quindi ottenere la tenuta fluidica desiderata, ma altresì semplifica notevolmente l’assemblaggio di tali elementi di tenuta nel corpo valvolare.
Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso del presente trovato, il suddetto elemento di tenuta comprende altresì una guarnizione anulare con almeno una concavità, anch’essa anulare, per l’alloggiamento dì almeno un o-ring interposto tra corpo valvolare e guarnizione stessa.
Ciò permette di migliorare ulteriormente la tenuta della valvola secondo il presente trovato.
Verrà ora descrìtta, a titolo solamente esemplificativo e non limitativo, una forma preferita di realizzazione del presente trovato, con riferimento alle figure allegate, in cui:
la figura 1 è una vista frontale di una valvola secondo il presente trovato;
la figura 2 è una vista parzialmente in esploso della valvola di figura 1;
la figura 3 è una vista in sezione trasversale della valvola di figura 1;
la figura 4 è una vista laterale in prospettiva di un elemento dì tenuta della valvola di figura 1 ; e
la figura 5 è un particolare ingrandito della sezione di figura 3. Con riferimento dapprima alle figure 1 e 2, la valvola 1 secondo il presente trovato comprende un corpo valvolare 2 entro cui è ricavata una camera 12 che presenta tre aperture costituenti le sezioni di accesso dì tre relativi condotti 3, 4, 5 per il passaggio dì un fluido ed una quarta apertura di passaggio per dei mezzi noti di azionamento dell'otturatore della valvola.
Come si vede in dettaglio in figura 2, uno (il condotto 4) dei condotti 3, 4, 5 per il passaggio del fluido è vincolato al corpo valvolare 2 grazie all’accoppiamento del tipo a vite e madrevite realizzato rispettivamente su una porzione di estremità interna del condotto 4 e sulle pareti perimetrali delia relativa sezione di accesso 7 della camera 12.
Entro la camera 12 è posto quindi un otturatore rotante 9, in particolare del tipo a sfera, dotato di un foro a tre vie radiali ed atto a porre selettivamente in comunicazione di fluido due delle tre sezioni di accesso summenzionate o ad impedire l'afflusso di fluido contemporaneamente a due di esse.
L'otturatore sferico 9 è, secondo tecnica nota, azionato in rotazione, attorno ad un’asse sostanzialmente perpendicolare agli assi dei condotti 3, 4, 5 della valvola 1, da uno stelo di manovra 8 che presenta una estremità sagomata per incastrarsi in una corrispondente fessura ricavata sullo stesso otturatore sferico 9, Lo stelo di manovra 8, una volta assemblato all’otturatore sferico 9, esce dalla suddetta quarta apertura della camera 12 e viene alloggiato in un elemento tubolare (manicotto) di supporto 6 che si diparte dal corpo valvolare 2 in corrispondenza di tale quarta apertura.
Tra ciascuna delle sezioni di accesso del fluido entro la camera 12 e l'otturatore sferico 9 è posto un relativo elemento di tenuta che, nella particolare realizzazione qui mostrata, comprende un anello circolare dì tenuta (o-ring) 11a, 11b, ed una prima guarnizione anulare 10a, 10b che è sagomata per accoppiarsi meccanicamente a tale o-ring 11a, 11b e che è quindi interposta, quando la valvola 1 è completamente assemblata, tra l'otturatore 9 e il relativo o-ring 11a, 11b. Quest'ultimo è di conseguenza disposto tra la propria guarnizione anulare 10a, 10b e le pareti interne del corpo valvolare 2 che definiscono la relativa sezione di accesso del fluido entro la camera 12.
La suddetta prima guarnizione 10a, 10b di ciascun elemento di tenuta è, vantaggiosamente, realizzata in un materiale impermeabile (o impervio), e come si vedrà preferibilmente elastico, così da garantire, o contribuire a garantire, la tenuta fluidica tra l'otturatore 9 e la sezione di accesso 7, 13 a cui è accoppiata.
Anche l'ο-ring 11a, 11b di ogni elemento di tenuta è preferibilmente realizzato in materiale impervio ed elastico, ed è conformato in modo tale da contribuire non solo (e non sempre) a garantire la tenuta fluidica tra l'otturatore 9 e la sezione di accesso 7, 13, agendo così da seconda guarnizione anulare, ma altresì a trattenere nella sede prevista la prima guarnizione 10a, 10b, agendo così da distanziale.
La rotazione dell'otturatore sferico 9 entro la camera 12, grazie all’azionamento dello stelo di manovra 8, determina la comunicazione fluidica selettiva, a due a due, tra le tre sezioni di passaggio del fluido, o l'interruzione di ogni linea di comunicazione fluidica tra tali sezioni, e gli elementi di tenuta 10a, 11a; 10b, 11b garantiscono che, durante il passaggio del fluido e le fasi di rotazione dell'otturatore 9, non si verifichino indesiderati frafilamenti di fluido all'interfaccia fra le sezioni di accesso dei condotti 3, 4, 5 e lo stesso otturatore 9, entro la camera 12.
Con riferimento ora anche alle figure 3-5, la valvola 1 , secondo un particolare aspetto del presente trovato, comprende altresì mezzi 14a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b per vincolare reciprocamente gli elementi di tenuta 10a, 11a; 10b, 11b e il corpo valvolare 2, in corrispondenza delle pareri interne dello stesso corpo valvolare 2 che definiscono le sezioni di accesso 7, 13 dei condotti 3, 4, 5.
Tali mezzi di vincolo 4a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b, secondo un aspetto preferito del presente trovato, sono del tipo ad incastro di parti complementari e, in particolare, sono del tipo in cui tale incastro si realizza a seguito di una deformazione non permanente di una di tali parti incastrate, ovvero in cui l'accoppiamento di ciascun elemento di tenuta 10a, 11a; 10b, 11b con le pareri interne del corpo valvolare 2 in corrispondenza della relativa sezione 7, 13 di accesso del fluido avviene “a scatto".
Nella realizzazione mostrata nelle figure, come già descritto, ogni elemento di tenuta è costituito da una guarnizione 10a, 10b, che è accoppiata ad un proprio relativo o-ring 11a, 11b, e che comprende (figura 4) una porzione aggettante con una concavità anulare 17a, 17b destinata ad alloggiare il relativo o-ring 11a, 11b ed una scanalatura 14a, 14b definita da due bordi 15a, 15b; 16a, 16b con sezione sostanzialmente a dente di sega.
La porzione aggettante dì ciascuna guarnizione anulare 10a, 10b, come visibile in particolare in figura 5, è disposta in corrispondenza della sezione di accesso 13, 7 di ciascun condotto 3, 4, 5 che si diparte dalia camera 12 del corpo valvolare 2 e presenta la suddetta concavità anulare 17a, 17b rivolta verso le pareti perimetrali della relativa sezione di accesso 13, 7 della camera 12. In questo modo, l'anello di tenuta 11a, 11b viene alloggiato tra la propria guarnizione anulare 10a, 10b e tali pareti che circondano la relativa sezione 7, 13 dì passaggio del fluido.
In particolare, la concavità 17a, 17b di ciascuna guarnizione 10a, 10b può essere sagomata in modo tale da alloggiare ed eventualmente trattenere al suo interno, per interferenza di partì, il relativo o-ring 11a, 11b, almeno per limitate sollecitazioni applicate a tale accoppiamento.
Ciascun o-ring 11a, 11b di ogni elemento a tenuta può essere realizzato ad esempio in: VITON (gomma fluorurata), EPDM (etilenepropilene-diene] o EPDM Perossidico, o NBR (acrilico nìtrile butadiene) o altro opportuno materiale elastomerico.
La scanalatura circolare 14a, 14b di ciascuna guarnizione 10a, 10b, come rappresentato nelle figure 3 e 5, svolge la funzione di sede per una nervatura anulare 18a che sporge dalle pareti interne del corpo valvolare 2, prossime alla sezione 7, 13 di passaggio del fluido, in direzione dell'asse di tale sezione 7, 13, entro la camera 12.
L'incastro di tale nervatura 18a entro la corrispondente sede 14a, 14b della relativa guarnizione anulare 10a, 10b, garantisce che l’intero elemento di tenuta 10a, 11a; 10b, 11b sostanzialmente non possa traslare, in uno qualsiasi dei due versi, in una direzione parallela o coincidente con l'asse della sezione di passaggio 7, 13, e quindi del relativo condotto 3, 4, 5.
La nervatura 18a e le sedi 14a, 14b, preferibilmente aventi sezione complementare alla sezione della nervatura 18a, costituiscono, nella particolare forma di realizzazione del presente trovato qui illustrata, i suddetti mezzi per vincolare l'elemento di tenuta 10a, 11a; 10b, 11 b al corpo valvolare 2.
Si osservi che, sebbene la realizzazione mostrata nelle figure preveda, per ciascuna sezione 7, 13 di passaggio del fluido, l'impiego di una nervatura anulare 18a che si impegna in una relativa scanalatura anulare 14a, 14b, anche l'impiego di nervature che non sì estendono sul un'intera circonferenza entro la camera 12, e quindi possono definirsi come denti, ed impegnantisi in sedi, ad esempio costituite da incavi, non necessariamente anulari, rientra nel concetto inventivo del presente trovato.
Secondo un aspetto preferito del presente trovato, come già accennato, il materiale costituente ciascuna guarnizione anulare 10a, 10b è scelto in modo tale da risultare impermeabile al fluido passante entro la valvola 1 , per costituire così una guarnizione a tenuta in sé e per sé, ed altresì in modo tale da risultare sufficientemente elastico da subire deformazioni non permanenti durante l'assemblaggio della stessa valvola 1, Ad esempio, il materiale per tali guarnizioni 10a, 10b può essere scelto tra: PTFE (teflon) o ETFE o altri fluoropolimeri.
Nel caso dì materiale elastico costituente ciascuna guarnizione anulare 10a, 10b, l’incastro tra la nervatura 18a del corpo valvolare 2 e la corrispondente sede definita dalla scanalatura 14a, 14b della relativa guarnizione 10a, 10b durante l'assemblaggìo della valvola 1, può avvenire “a scaffo”, ovvero per deformazione elastica temporanea dei bordi anteriori 16a, 16b (e/o posteriori 15a, 5b, in funzione della direzione di montaggio), della scanalatura 14a, 14b, in modo tale che tali bordi 16a, 16b superino, grazie a tale deformazione, la sporgenza della nervatura 18a e poi ritornino nella loro conformazione originaria che definisce una sede entro cui la nervatura 18a è trattenuta stabilmente.
Per agevolare tale deformazione elastica, e quindi il montaggio di ogni elemento di tenuta in corrispondenza della relativa sezione 7, 13 di passaggio del fluido, sìa la sezione di ogni bordo anteriore 16a, 16b, e/o posteriore 15a, 15b, della scanalatura 14a, 14b, sia la sezione della nervatura 18a sono sagomate a dente di sega, con i piani inclinati delle sezioni di ogni bordo 16a, 16b, 15a, 15b e della nervatura 18a aventi la medesima inclinazione.
Durante l'assemblaggio della valvola 1 qui rappresentata, pertanto, l'operatore, prima o dopo l’inserimento dell'otturatore 9 e del relativo stelo dì manovra 8, e prima di applicare al corpo valvolare 2 il condotto 4 per avvitatura, accoppia ogni o-ring 11a, 11b alla relativa guarnizione 10a, 10b in corrispondenza della concavità 17a, 17b di quest'ultimo, e quindi inserisce ciascuno dì tali insiemi (ovvero il cosiddetto elemento di tenuta) entro la camera 12 del corpo valvolare 2, fino ad impegnare le pareti inclinate esterne dei bordi corrispondenti 16a, 16b, o 15a, 15b, della scanalatura 14a, 14b di ciascuna guarnizione 10a, 10b con le corrispondenti pareti inclinate esterne della relativa nervatura 18a.
Quindi, mediante una semplice pressione alla guarnizione 10a, 10b in direzione assiale, ovvero in una direzione parallela all'asse della sezione di accesso 7, 13 corrispondente, l’operatore può provocare la temporanea deformazione elastica del bordo 15a, 15b, 16a, 16b in corrispondenza della nervatura 18a, cosi che tale bordo 15a, 15b, 16a, 16b possa scavalcare (a nervatura 18a, consentendo di conseguenza a quest'ultima di trovare alloggiamento entro la relativa scanalatura 14a, 14 b.
In questo modo, si realizza facilmente un vincolo, per incastro di parti, che impedisce sostanzialmente ogni scorrimento dell'elemento di tenuta 10a, 11a; 10b, 11b in una direzione parallela o coincidente all'asse della relativa sezione di passaggio 7, 13 nella camera 12 dei corpo valvolare 2, come richiesto dal presente trovato.
In particolare, l'operatore, dopo aver così montato gli elementi di tenuta 10a, 11a corrispondenti alle sezioni di accesso 7 dei condotti 3 e 5, e prima dell'inserimento dell'elemento di tenuta 10b, ì ìb corrispondente al condotto 4, da applicare per avvitatura, può montare l'otturatore 9 e lo stelo 8 entro la camera 12, e quindi montare, "a scatto", anche l’elemento di tenuta 10b, 11b della sezione 7 di passaggio corrispondente al condotto 4. A questo punto, l'avvitatura del condotto 4 al corpo valvolare 2 consente di ottenere la valvola 1 finita.
Come l'esperto del settore può facilmente dedurre da quanto sopra esposto, l'oggetto del presente trovato non è limitato all'impiego dì un elemento di tenuta del tipo avente una guarnizione anulare 10a, 10b per un anello di tenuta 11a, 11b, bensì può parimenti applicarsi al caso di un elemento di tenuta costituito da una unica guarnizione anulare. Ad esempio, le guarnizioni 10a, 10b sopra descritte, quando realizzate in materiale impermeabile, possono in sé fungere da esclusivo elemento di tenuta, senza necessità di presentare la succitata scanalatura 17a, 17b per un relativo o-ring 11a, 11b e quindi senza che vengano utilizzati tali o-ring 11a, 11b nell'elemento di tenuta.
Inoltre, anche se si è sopra fatto riferimento ad un elemento di tenuta costituito da una guarnizione 10a, 10b accoppiata ad un relativo o-ring 11a, 11b, l'eventuale sostituzione della guarnizione anulare 10a, 10b con una ghiera anulare di forma opportuna, anche metallica, per la trattenuta di un o-ring, agente in questo caso da elemento dì tenuta, rientra nell'ambito di tutela espresso dalle seguenti rivendicazioni.
Ancora, è espressamente prevista la possibilità di ricavare direttamente in corpo unico la prima guarnizione 10a, 10b e la seconda guarnizione, od o-ring. 11a, 11b, ovviamente nel medesimo materiale (ad esempio PTFE), oppure realizzare, mediante ad esempio mutua saldatura, un corpo solo costituito dall’accoppiamento solidale e permanente della prima e della seconda guarnizione 10a, 10b, 11a, 11b, in questo caso realizzati in due materiali diversi (ad esempio PTFE e EPDM).
Infine, pur se si è fin qui descritta una valvola a sfera dotata di tre sezioni di passaggio per un fluido, il concetto inventivo del presente trovato, come l’esperto del settore può facilmente comprendere, non è limitato a tale particolare realizzazione, bensì può facilmente adattarsi ad altri tipi di valvole dotate genericamente di un otturatore rotante e di un numero qualsiasi di sezioni di passaggio per il fluido.
inoltre, anche se la particolare realizzazione sopra illustrata prevede l'impiego di mezzi di vincolo per gli elementi di tenuta secondo l'oggetto inventivo del presente trovato applicati a tutte le sezioni di accesso dei fluido della camera del corpo valvolare, rientra ovviamente nell'ambito di tutela del presente trovato anche l'impiego di tali mezzi di vincolo per una sola sezione di accesso fluidico entro la camera del corpo valvolare.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Valvola (1) ad oturatore rotante (9) del tipo comprendente un corpo valvolare (2) dotato di una camera (12) in cui si aprono almeno due sezioni di accesso (7, 13) per relativi condoti di passaggio (3, 4, 5) di un fluido ed in cui è alloggiato detto otturatore rotante, almeno un elemento di tenuta (10a, 11a; 10b, 11 b) essendo interposto tra ciascuna di dette sezioni di accesso [7, 13) e detto otturatore (9), caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di vincolo (14a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b) di detto almeno un elemento di tenuta (10a, 11a; 10b, 11b) al corpo valvolare (2), deti mezzi di vincolo (14a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b) impedendo sostanzialmente lo spostamento di detto almeno un elemento di tenuta (10a, 11a; 10b, 11b) almeno lungo l'asse della relativa sezione di accesso (7, 13), 2. Valvola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fato che deti mezzi di vincolo [14a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b) sono del tipo ad incastro di parti complementari. 3. Valvola secondo la rivendicazione 2, in cui dette parti complementari si incastrano a seguito di una deformazione elastica di almeno una parte (15a, 16a; 15b, 16b) di deto elemento di tenuta. 4. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di vincolo (14a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b) comprendono almeno una nervatura { 18a) ed almeno una relativa sede [14a, 14b) ricavate rispettivamente su detto corpo valvolare (2) e su detto almeno un elemento di tenuta (10a, 11 a; 10b, 11b), o viceversa. 5. Valvola secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta almeno una nervatura (18a) ha sezione sostanzialmente complementare a quella di detta sede (14a, 14b). 6. Valvola secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di vincolo (14a, 15a, 16a, 18a; 14b, 15b, 16b) comprendono almeno una nervatura (18a) con sezione a dente di sega e detta sede (14a, 14b) comprende almeno un incavo con sezione complementare a quella di detta sporgenza anulare. 7. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui le superfici esterne di detta almeno una nervatura (18a) e di detta almeno una sede (!4a, 14b) presentano ciascuna almeno una superficie di invito per la deformazione elastica di detto almeno un elemento di tenuta. 8. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un elemento di †enu†a( 10a, 11a; 10b, 11b) comprende una guarnizione anulare (10a, 10b). 9. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto almeno un elemento di tenuta (10a, 11a; 10b, l ìb) comprende una prima guarnizione anulare (10a, 10b) dotata di almeno una concavità anulare (17a, 17b) per l'alloggiamento di almeno una seconda guarnizione anulare (11a, 11b) e/o di almeno un distanziale anulare. 10. Valvola secondo la rivendicazione 9, in cui detta guarnizione anulare (11a, 11b) e/o detto almeno un distanziale anulare è un anello circolare dì tenuta (o-ring). 11 . Valvola secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto almeno un anello circolare di tenuta (11a, ì l b) è disposto tra detta prima guarnizione (10a, 10b) e il corpo valvolare (2). 12. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11 , caratterizzata dal fatto che detta prima guarnizione (10a, 10b) e detta seconda guarnizione (11a, 11b) sono tra loro accoppiate in modo permanente. 13. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12, caratterizzata dal fatto che detta guarnizione anulare (10a, 10b) o detta prima guarnizione anulare (10a, 10b) è realizzata in un materiale scelto tra: PTFE (teflon) o ETFE o altri fluoropolimeri. 14. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazione da 9 a 12, caratterizzata dal fatto che detta seconda guarnizione anulare (11a, 11b) è realizzata in un materiale scelto fra: VITON (gomma fluorurata), EPDM (etilene-propilene-diene) o EPDM Perossidico, o NBR (acrilico nitrile butadiene) o altro opportuno materiale elastomerico. 15. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto otturatore rotante (9) è un otturatore del tipo a sfera. 16. Valvola secondo una qualsiasi delie rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta camera (12) di detto corpo valvolare comprende tre sezioni di accesso per tre relativi condotti (3, 4, 5) di passaggio di un fluido.
ITMI20070079 2007-03-09 2007-03-09 Valvola ad otturatore rotante ITMI20070079U1 (it)

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