ITMI20060864A1 - Dispositivo a tenuta perfezionata per regolare la portata di liquido medicale diretto verso un paziente - Google Patents

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ITMI20060864A1
ITMI20060864A1 IT000864A ITMI20060864A ITMI20060864A1 IT MI20060864 A1 ITMI20060864 A1 IT MI20060864A1 IT 000864 A IT000864 A IT 000864A IT MI20060864 A ITMI20060864 A IT MI20060864A IT MI20060864 A1 ITMI20060864 A1 IT MI20060864A1
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Massimo Scagliarini
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Description

Descrizione
Forma oggetto del presente trovato- dispositivo per regolare la portata di un liquido medicale ad un paziente secondo il preambolo della rivendicazione principale.
Un dispositivo come quello di cui sopra è oggetto di EP1312388 dove esso è descritto come comprendente un corpo provvisto di elementi connessi, tramite opportuni condotti, ad un serbatoio di liquido medicale e ad un paziente. Tali elementi sono previsti in corrispondenti parti del corpo suddetto vincolate tra loro, ma torsionalmente libere. Una di tali parti presenta, in corrispondenza di una superficie estremale affacciata all'altra parte, una pluralità di incavi fungenti da mezzi regolatori di flusso con cui coopera con un organo di tenuta, frapposto tra le parti suddette; tale organo, attraverso opportuni fori, uno passante ed uno cieco, consente il trasferimento del liquido medicale dall'elemento connesso al condotto collegato al serbatoio o quello connesso al condotto collegato al paziente. Tale trasferimento avviene attraverso un collegamento selettivo degli incavi suddetti così da modificare la portata del flusso di tale liquido attraverso il corpo del dispositivo, detto collegamento selettivo avvenendo ruotando relativamente le due parti di tale corpo attorno ad un comune asse dì rotazione.
Dispositivi equivalenti a quello sopra descritto, ma con forme realizzative differenti sono pure descritti in FR2661615 e US3532127.
Nel dispositivo, in particolare quello di EP1312388 (che rappresenta lo stato della tecnica più vicino al presente trovato), l'organo di tenuta svolge la sua opera in modo tale da evitare perdite di liquido, tra la prima parte e la seconda parte del corpo del dispositivo, dirette parallelamente all'asse di rotazione di tali parti (coincidente con l'asse longitudinale del corpo stesso). Tuttavia, può capitare che durante la regolazione del flusso o durante la sostituzione di un condotto di collegamento del corpo suddetto al serbatoio o al paziente (o meglio all'ago catetere inserito nella vena di quest'ultimo), la persona che esegue tale operazione muova una delle due parti su uno degli infiniti piani che passano per tale asse oppure muova tale parte lungo l'asse stesso. Nel primo caso, la parte mossa si solleva, su un lato, dall'altra parte facendo perno su quest'ultima; nel secondo caso si ha un vero e proprio distacco, anche se minimo, tra le parti. In entrambi i casi, l'organo di tenuta non è in grado di svolgere in modo ottimale la sua funzione e del liquido potrebbe sfuggire tra le parti stesse all'esterno del corpo del dispositivo o all'interno di esso.
Il problema potrebbe essere superato prevedendo un organo di tenuta realizzato con materiale morbido e cedevole (ad esempio gomma naturale), ma ciò potrebbe influire sulle capacità di tale organo di permettere un corretto collegamento tra gli incavi presenti su una parte del corpo del dispositivo e quindi potrebbe impedire una corretta regolazione del flusso del liquido medicale verso il paziente.
Scopo del presente trovato è quello di offrire un dispositivo per regolare la portata di lìquido medicale inviato verso un paziente che sia perfezionato rispetto a quelli noti.
In particolare, scopo del trovato è quello di offrire un dispositivo del tipo citato che assicuri sempre una tenuta ottimale nei confronti del liquido che lo attraversa nel suo transito dal serbatoio al paziente, pur permettendo una corretta regolazione del flusso di tale liquido.
Un altro scopo è quello di offrire un dispositivo del tipo citato che sia di semplice realizzazione e che sia di impiego usuale.
Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all'esperto del ramo vengono raggiunti da un dispositivo secondo le unite rivendicazioni.
Per una miglior comprensione del presente trovato si allegato a titolo puramente indicativo, ma non limitativo, i seguenti disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista frontale di un dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 mostra una sezione secondo la traccia A-A di figura 1;
la figura 3 mostra una vista simile a quella di figura 2, ma di una prima variante del trovato;
la figura 4 mostra una vista simile a quella di figura 2 ma di una seconda variante del trovato; la figura 5 mostra una vista simile a quella di figura 2, ma di una terza variante del trovato; e la figura 6 mostra una vista prospettica, parzialmente in sezione e parzialmente in esploso, del dispositivo di figura 1.
Con riferimento alle citate figure, un dispositivo secondo il trovato è indicato genericamente con 1; esso è sostanzialmente riconducibile, nelle sue caratteristiche generali, al dispositivo oggetto di EP1312388.
Il dispositivo 1 comprende un corpo 2 presentante una prima parte 3 ed una seconda parte 4, connesse tra loro, ma torsionalmente libere di ruotare attorno ad un asse di rotazione K coincidente con l'asse longitudinale di tale corpo 2 . La prima parte 3 comprende un elemento di connessione 6, sostanzialmente cilindrico e con condotto interno 6A atto a permettere il collegamento della parte 3 ad un primo condotto (non mostrato) di una linea di infusione medicale e attraverso di esso ad un contenitore o serbatoio di liquido medicale. La seconda parte 4 comprende un elemento di connessione 8 sostanzialmente cilindrico e con condotto interno 8A, a cui si collega un secondo condotto (non mostrato) portante tale liquido ad un paziente.
Tra la prima parte 3 e la seconda parte 4 è posto un elemento di tenuta anulare 10 disposto tra facce HA e 12A dì porzioni estremali piane 11 e 12 di tali parti 3 e 4. Dalla faccia 11A della porzione piana 11 della parte 3 si aggetta un elemento di collegamento 13, in sè noto, disposto lungo l'asse longitudinale K suddetto ed atto a cooperare con un controelemento di collegamento cavo 14 della seconda parte 4 al fine di collegare assialmente tali parti, pur consentendone la rotazione relativa attorno all'asse K. Il controelemento di collegamento 14, in sè noto, si aggetta da una faccia 12B della porzione piana 12, da tale faccia aggettandosi anche l'elemento di connessione 8 più sopra citato; tale controelemento 14 è preferibilmente ottenuto attraverso una pluralità di parete 16 disposte così da definire una sede cilindrica (il controelemento 14) atta ad accogliere l'elemento di collegamento 13.
Ogni parte 3 e 4 ha una conformazione sostanzialmente a bicchiere. La parte 3 presenta una parete perimetrale 20 elevantesi dal bordo della porzione piana 11, mentre la seconda parte 4 presenta una parete perimetrale 21 elevantesi dal bordo della porzione piana 12.
Almeno la parte 4, sulla faccia 12A della porzione estremale piana 12 comprende una pluralità di incavi 25 collegati con l'elemento di connessione 8 e fungenti da mezzi di comunicazione per trasferire il liquido medicale dal condotto connesso alla sacca o serbatoio al condotto connesso al paziente, detto liquido passando attraverso gli elementi di connessione 6 e 8. Al di sopra di tali incavi 25 è disposta una faccia 28 dell'elemento di tenuta 10, in detta faccia essendo previsto un foro cieco 30. L'elemento di tenuta 10 comprende, infine, in modo in sè noto da EP1312388, un foro passante 31 direttamente collegato al condotto 6A dell'elemento di connessione 6 e ricevente da quest'ultimo il liquido medicale proveniente dalla sacca a cui tale elemento è connesso attraverso il corrispondente condotto.
L'elemento di tenuta 10 funge da organo di tenuta per evitare la perdita di liquido medicale in direzioni parallele all'asse longitudinale K del corpo 2.
Secondo il trovato, sono presenti mezzi di tenuta trasversale al fluido posto tra detto elemento di tenuta 10 ed almeno una delle parti 3 e 4 del corpo 2, detti mezzi di tenuta evitando fuoriuscita di liquido dal corpo 2 qualora le suddette parti vengano distanziate lungo l'asse K o vengano relativamente mosse su un piano ortogonale a quest'ultimo, detto movimento comportando il sollevamento localizzato di una parte rispetto all'altra in corrispondenza del bordo delle porzioni piane 11 e 12.
Più in particolare, i mezzi di tenuta trasversale, in una prima forma di realizzazione sono definiti da un bordo anulare, preferibilmente continuo 38 (ma, in alternativa anche discreto) elevantesi dalla faccia 28 dell'elemento di tenuta 10 rivolta verso la faccia 12A della porzione 12 della seconda parte 4 del corpo 2. Tale bordo anulare continuo 38 penetra, preferibilmente ma non limitatamente con accoppiamento di forma, in un incavo anulare 39 previsto in detta faccia 12A in modo tale che anche piccoli sollevamenti della parte 3 rispetto alla parte 4 o limitati distacchi assiali tra tali parti non comportino la fuoriuscita del bordo anulare 38 dall'incavo 39. Tale bordo e tale incavo sono disposti all'esterno degli incavi previsti nella faccia 12A della porzione 12 ovvero all'esterno dell'incavo più esterno previsto su tale faccia (con riferimento all'asse longitudinale K e partendo da esso) e pertanto impediscono la fuoriuscita trasversale del liquido contenuto in questi incavi quando si ha un movimento di distacco parziale o totale, ma pur sempre limitato, tra le parti 3 e 4 del corpo 2. Si chiarisce che col termine "uscita trasversale" del fluido si intende l'uscita di quest'ultimo in direzione trasversale rispetto all'asse K ovvero in corrispondenza delle porzioni 11 e 12 delle parti 3 e 4 del corpo 2 del dispositivo 1 e cioè dove il corpo 2 comprende una discontinuità dovuta all'accoppiamento di tali parti.
Preferibilmente, l'elemento di tenuta anulare 10 presenta, in corrispondenza del proprio foro centrale 10A, un bordo interno anulare 41 poggiante contro un collare 42 elevantesi dalla faccia 12A della porzione 12 in corrispondenza di una apertura 44 prevista in quest'ultima e collegata con la cavità del controelemento 14 più sopra citato. Tale bordo interno 41 permette una tenuta dell'elemento anulare 10 anche in corrispondenza di tali collare ovverosia in direzione ortogonale all'asse longitudinale K. Tale effetto di tenuta si ha tuttavia anche in direzione assiale (ovvero parallela all'asse K) fino al distaccamento del bordo 41 e del collare 42.
Il bordo 38 ed il bordo interno 41 dell'elemento di tenuta anulare sono così disposti in modo da abbracciare tra essi tutti gli incavi 25 presenti sulla porzione 12 della parte 4 del corpo 2. Un eventuale distacco tra la parte 4 e quella 3 non porterebbe così a perdite di liquido presente negli incavi grazie alla presenza di detti bordi che evitano la fuoriuscita laterale di tale liquido dal corpo 2. In alternativa e in aggiunta a quanto descritto, l'elemento di tenuta anulare 10 può presentare anche in prossimità di un suo fianco 10K un incavo (non mostrato) atto a cooperare con un collare (anch'esso non mostrato) elevantesi dalla faccia 12A della parte 4. Ciò consente una maggior tenuta in corrispondenza del fianco 10K sopra citato.
Secondo una prima variante del trovato mostrata in figura 3 (dove parti uguali a quelle descritte sono indicate con gli stessi riferimenti numerici), l'elemento anulare 10 presenta un secondo bordo rialzato anulare continuo 50 in corrispondenza dell'incavo più interno (ovverosia più prossimo all'asse longitudinale o di rotazione K) della faccia 12A della porzione 12 della seconda parte 4. Tale secondo bordo 50 coopera con un corrispondente incavo anulare 51 realizzato all'interno della faccia 12A della porzione 12 sopra citata e permette di ottenere una tenuta al fluido in corrispondenza della parte più interna, prossima all'asse K, della porzione piana 12 di tale parte 4.
Secondo una ulteriore variante del trovato mostrata in figura 4 (dove parti uguali a quelle descritte sono indicate con gli stessi riferimenti numerici), l'elemento di tenuta anulare 10 comprende un bordo anulare sia sulla sua faccia 28 rivolta verso la porzione 12 della parte 4 del corpo 2 che sulla sua faccia 55, contrapposta alla prima, rivolta e cooperante con la faccia piana HA della porzione 11 della prima parte 3 del corpo 2. Tale secondo bordo anulare 56 è previsto sulla faccia 55 dell'elemento 10 in prossimità del suo fianco 10K (dalla parte opposta, in sostanza, del bordo 38); esso coopera con un corrispondente incavo anulare 57 previsto entro detta porzione 11. I suddetti bordi anulari 38 e 56 definiscono pertanto i mezzi di tenuta trasversale per evitare che il liquido medicale possa sfuggire lateralmente dal corpo 2, in corrispondenza delle porzioni 11 e 12 delle sue parti 3 e 4 tra loro affacciate, qualora si ottenesse un distacco limitato, totale o parziale, di tali parti durante la regolazione della portata o durante l'accoppiamento del corpo 2 ai condotti più sopra citati.
Un ulteriore variante del trovato è mostrata in figura 5 dove parti corrispondenti a quelle già descritte sono indicate con gli stessi riferimenti numerici. In questa figura, l'elemento di tenuta 10 comprende una coppia di bordi anulari concentrici, distanziati e realizzati sia sulla faccia 28 rivolta verso la faccia 12A della porzione 12 del corpo 4 che sulla faccia 55 rivolta verso la faccia HA della porzione 11 del corpo 3. In altre parole, in corrispondenza del bordo interno dell'elemento anulare 10 prossimo al foro centrale 42 sono presenti due bordi rialzati, 50 e 60, rivolti in direzioni contrapposte e cooperanti con rispettivi incavi 51 e 61, detti bordi permettendo una tenuta al liquido anche in prossimità dell'asse K; analogamente, in prossimità del fianco 10K sono previsti altri bordi contrapposti 38, 56 rivolti verso le parti 3 e 4 del corpo 2. Le coppie dei bordi anulari previste sulle facce contrapposte dell'elemento di tenuta 10 abbracciano sia gli incavi realizzati nella faccia 12A della porzione 12 del secondo corpo 4 che il condotto interno 6A dell'elemento di connessione 6 previsto all'interno della prima parte 3 del corpo 2 e aprentesi sulla faccia HA della porzione 11 di quest'ultimo all'interno della coppia di bordi rialzati presenti sulla faccia 55 dell'elemento 10.
Grazie al trovato si ottiene una tenuta ottimale, sia assiale che trasversale del dispositivo per regolare il flusso di un fluido medicale diretto ad un paziente.
Sono state descritte varie forme di realizzazione del trovato in cui l'elemento 10 presenta uno o più bordi rialzati e cooperanti in corrispondenti incavi di almeno una delle parti 3, 4 del corpo 2 del dispositivo. Ovviamente è compreso nel presente documento anche ogni soluzione duale ovvero quella in cui almeno una delle parti 3 e 4 presenta un bordo rialzato, sporgente verso l'elemento 10 e quest'ultimo presenta un corrispondente incavo atto ad accoglierlo. Tali varianti ed altre ancora che sono ottenibili dall'esperto del ramo sulla base del presente documento, sono da ritenersi ricadere nell'ambito delle unite rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per regolare la portata di un liquido medicale diretto ad un paziente comprendente un corpo (2) provvisto di elementi (6, 8) connessi a condotti collegati rispettivamente ad un serbatoio di tale liquido ed al paziente, tali elementi (6, 8) essendo associati a corrispondenti parti (3, 4) collegate tra loro, ma torsionalmente libere, almeno una seconda (4) di tali parti (3, 4) comprendendo una pluralità di incavi (25) fungenti da mezzi regolatori di flusso atti a permettere, attraverso la rotazione di dette parti attorno ad un asse di rotazione comune (K), di modificare la portata del flusso di tale liquido diretto al paziente, tra dette parti (3, 4) essendo disposto un elemento di tenuta (10) atto a consentire, attraverso mezzi di comunicazione (30, 31), il collegamento selettivo di tali incavi (25) così da permettere la suddetta regolazione di portata, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi (38; 51; 57; 61) di tenuta trasversale al liquido tra detto elemento di tenuta (10) ed almeno la seconda parte (4) di dette parti interconnesse (3, 4), provvista di incavi, detti mezzi di tenuta trasversale (38, 51, 57, 61) permettendo di evitare la fuoriuscita di liquido da detti incavi (25) e dal corpo (2) del dispositivo (1) a seguito di un movimento relativo di dette parti (3, 4) su un piano ortogonale a tale asse di rotazione (K) o lungo quest'ultimo durante la regolazione del flusso oppure a seguito di ogni disassamento angolare di tali parti (3, 4) rispetto a tale asse (K).
  2. 2. Dispositivo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di tenuta trasversale sono almeno un bordo anulare, preferibilmente continuo (38), elevantesi da una tra detta parte (4) del corpo (2) provvista di incavi (25) e detto elemento di tenuta (10), detto bordo (38) essendo più esterno dell'incavo (25) più esterno previsto su tale parte con riferimento all'asse di rotazione (K) che coincide con l'asse longitudinale del corpo (2) suddetto.
  3. 3. Dispositivo di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l'altro tra detta seconda parte (4) provvista di incavi (25) e detto elemento di tenuta (10) presenta un incavo anulare continuo (39) per accogliere il bordo anulare continuo sporgente (38).
  4. 4. Dispositivo di cui alle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che il bordo sporgente (38) è realizzato su una faccia (28) dell'elemento di tenuta (10) rivolta verso la faccia (12A) di una porzione piana (12) della parte (4) provvista di incavi (25) dove tali incavi sono realizzati, in tale faccia (12A) di detta porzione piana (12) essendo previsto l'incavo per detto bordo sporgente (38).
  5. 5. Dispositivo di cui alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l'elemento di tenuta (10) è anulare, che la seconda parte (4) provvista di incavi (25) presenta una apertura (44) nella sua porzione piana (12), in detta apertura (44) passando un elemento di connessione (13) dell'altra parte (3) atto a cooperare con un controelemento (14) di detta parte (4) provvista dì incavi (25), in prossimità di tale apertura (44) quest'ultima presentando un collare (42) elevantesi dalla faccia (12A) della porzione (12) dove sono realizzati tali incavi, con detto collare (44) cooperando un bordo anulare (41) dell'elemento di tenuta (10) interno al foro centrale (10A) di quest'ultimo e sporgente in quest'ultimo.
  6. 6. Dispositivo di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che è previsto un secondo bordo anulare (50) aggettantesi da uno tra detto elemento di tenuta (10) e detta seconda parte (4) provvista di incavi, detto secondo bordo (50) essendo disposto più interno rispetto all'incavo (25) più interno di tale parte con riferimento all'asse longitudinale (K) del corpo (2) del dispositivo, detto secondo bordo anulare (50) e il bordo più esterno (38) abbracciando tutti gli incavi previsti sulla faccia (12A) della porzione piana (12) di tale parte (4).
  7. 7. Dispositivo di cui alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il secondo bordo (50) coopera con un corrispondente incavo (51) previsto nell'altro tra detto elemento di tenuta e detta seconda parte (4) provvista di incavi (25).
  8. 8. Dispositivo di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che è previsto un ulteriore bordo anulare (56) posto tra l'elemento di tenuta (10) e la prima parte (3) del corpo (2) del dispositivo provvista di elemento di connessione (6) al serbatoio del liquido medicale, detto ulteriore bordo elevandosi da una faccia piana (55, 12A) di uno tra detto elemento (10) e detta seconda parte (4).
  9. 9. Dispositivo di cui alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che l'ulteriore bordo (56) è previsto in corrispondenza di un fianco (10K) dell'elemento di tenuta (10).
  10. 10. Dispositivo di cui alle rivendicazioni 2 e 3 o 4 o 8 e 9, caratterizzato dal fatto che tra l'elemento di tenuta (10) e la parte (4) provvista di incavi è presente un collare di tenuta atto a creare tenuta tra detto elemento (10) e parte (4) sostanzialmente ortogonale all'asse longitudinale (K) del dispositivo.
  11. 11. Dispositivo di cui alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il collare di tenuta si aggetta dal fianco (10K) dell'elemento di tenuta (10).
  12. 12. Dispositivo di cui alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'ulteriore bordo (56) coopera con una sede (5, 7) prevista nell'altro tra detto elemento di tenuta (10) e detta prima parte (3) del corpo (2).
  13. 13. Dispositivo di cui alle rivendicazioni 8 e 9, caratterizzato dal fatto che l'ulteriore bordo (56) si eleva dalla faccia (55) dell'elemento di tenuta (10) rivolta verso la prima parte (3) del corpo (2), in quest'ultimo essendo prevista la sede (57) per tale bordo.
  14. 14. Dispositivo di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che sono previste coppie di bordi anulari continui e concentrici (38, 50; 56, 60) associati ad uno tra detto elemento di tenuta (10) e ciascuna parte (3, 4) del corpo (2) del dispositivo, dette coppie abbracciando gli incavi (25) previsti sulla seconda (4) di tali parti (3, 4) e un'apertura dell'elemento di connessione (6) sulla porzione piana (11) della prima parte (3) di tale corpo.
  15. 15. Dispositivo di cui alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che ogni bordo anulare (38, 50,56, 60) coopera con un corrispondente incavo continuo (39, 51, 57, 61) previsto nell'altro tra detto elemento di connessione (6) e ciascuna parte (3, 4) del corpo (2) del dispositivo .
  16. 16. Dispositivo di cui alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che le coppie di bordi anulari (38, 50; 56, 60) si aggettano dalle facce contrapposte dell'elemento di tenuta (10) rivolte verso le corrispondenti parti (3, 4) del corpo (2) del dispositivo, i bordi di tali coppie essendo distanziati tra loro ed abbracciando, sulle rispettive facce, gli incavi (25) della seconda parte (4) e l'apertura di un condotto interno (6A) dell'elemento di connessione (6) della prima parte (3), dette parti (3, 4) avendo corrispondenti incavi per tali bordi.
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