ITBO980442A1

ITBO980442A1 - Camera di gocciolamento per set trasfusionali , per dialisi , infusion i e simili .

Info

Publication number: ITBO980442A1
Application number: IT98BO000442A
Authority: IT
Inventors: Massimo Scagliarini
Original assignee: Gvs S R L
Priority date: 1998-07-17
Filing date: 1998-07-17
Publication date: 2000-01-17
Also published as: IT1304042B1; EP0980689A2; EP0980689A3; US6357600B1

Description

Titolo: CAMERA DI GOCCIOLAMENTO PER SET TRASFUSIONALI, PER DIALISI, INFUSIONI E SIMILI.

D E S C R I Z I O N E

Forma oggetto del presente trovato una camera di gocciolamento per set trasfusionali, set per dialisi, infusioni e simili.

Sono note sul mercato svariate tipologie di camere di gocciolamento da inserire lungo il circuito di linee monouso extracorporee quali set per trasfusioni, per dialisi o simili, al fine di impedire il passaggio di eventuali impurità presenti nei fluidi trasportati. Le camere di gocciolamento note sono composte da una pluralità di componenti, normalmente almeno quattro, incollati insieme in modo da formare un involucro esterno tubolare contenente un retino filtrante, chiuso alle estremità rispettivamente da due tappi dotati di attacco per i tubi di ingresso ed uscita dei fluidi corporei, ed eventualmente per ulteriori tubi per la connessione con altre linee o strumenti, come ad esempio un punto iniezione od un manometro. Il fluido proveniente dal tubo di ingresso attraversa il retino filtrante prima di raggiungere l’uscita. Accertata la funzionalità di camere di gocciolamento di questo tipo, e considerando che vengono gettati dopo ogni utilizzo, nella produzione di serie è interesse primario ridurre al minimo il numero di pezzi necessari alla realizzazione del prodotto finito, e semplificare la procedura di montaggio e la sua complessità.

Compito tecnico del presente trovato è quello di ovviare ai citati inconvenienti dei dispositivi noti, di mettere a punto cioè una camera di gocciolamento per set trasfusionali, set per dialisi, infusioni e simili che si possa assemblare semplicemente ed utilizzando il minor numero di pezzi possibile.

Nell’ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito precedente con una struttura di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.

Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dalla presente camera di gocciolamento per set trasfusionali, set per dialisi, infusioni e simili caratterizzata dal fatto che comprende un involucro esterno di forma tubolare che ad un’estremità è aperto ed all’altra fa corpo unico con un fondello di chiusura dal quale si aggetta almeno un raccordo di collegamento con il circuito esterno, un disco sagomato atto ad essere vincolato a tenuta sull’estremità aperta di detto involucro e presentante parallelamente all’asse almeno un innesto di connessione con il circuito esterno, e un elemento filtrante di forma cilindrica, atto ad essere inserito in detto involucro in modo da definire un’intercapedine tra la superficie filtrante e quella dell’involucro, facente corpo unico con detto involucro o con detto disco ad un’estremità, e dotato di mezzi di chiusura e di centraggio all’interno di detto involucro all’estremità libera.

Ulteriori particolarità risulteranno particolarmente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, non esclusiva, di una camera di gocciolamento per set trasfusionali, set per dialisi, infusioni e simili secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:

- la fig. 1 mostra una vista prospettica del trovato;

- la fig. 2 è una vista in sezione longitudinale del trovato.

- La fig. 3 è una vista in sezione di un ulteriore forma di realizzazione del trovato prevista;

- la fig. 4 è una vista in sezione di un ulteriore realizzazione del trovato;

- la fig. 5 è una vista in sezione di un ulteriore realizzazione del trovato;

- La fig. 6 è una vista in sezione di un’altra realizzazione proposta come esempio;

- Fig. 7 è una vista in sezione di un’ultima realizzazione proposta come esempio;

Con particolare riferimento a tali figure è indicata globalmente con 1 una camera di gocciolamento per set trasfusionali, per dialisi e simili secondo il trovato.

La camera di gocciolamento 1 è composta da un involucro esterno 2 di forma tubolare, realizzato per stampaggio di materiale del tipo della plastica, che presenta un’estremità 3 aperta, e l’altra parzialmente chiusa da un fondello 4, che incorpora due raccordi cilindrici 5 e 6, paralleli all’asse dell’involucro e destinati rispettivamente all’innesto di un tubo diretto al manometro o al punto iniezione ed a uno di deflusso del sangue od altro liquido medicale.

Con 7 è indicato un elemento filtrante formato da un cilindro 8, costruito con una maglia filtrante, di diametro leggermente inferiore a quello dell’involucro 2, cosi che quando è inserito nell’involucro stesso definisca un’intercapedine 9 tra quest’ultimo ed il cilindro 8. L’estremità IO dell’elemento 7, disposta in corrispondenza dell’apertura 3, è sagomata a labbro in modo da chiudere a tenuta l’apertura stessa, e presenta centralmente verso l’esterno un innesto tubolare 11, che mette in comunicazione il centro del cilindro filtrante 8 con l’esterno; è previsto che la chiusura a tenuta sia realizzata tramite incollaggio, saldatura od incastro meccanico dei componenti. L’innesto 11 è destinato all'accoppiamento con il tubicino d’ingresso del sangue od altro liquido medicale dal circuito esterno.

Per utilizzare la camera 1 in assenza di tubicini di raccordo, si prevede di sostituire l’innesto 11 con un puntale perforante cavo, atto alla perforazione di bottiglie e flaconi con tappo in gomma, o di sacche di sangue ed altri liquidi medicali.

L’estremità opposta deH’elemento 7 è appoggiata al fondello 4, ed è dotata di un labbro 12 di centraggio dell'elemento filtrante, inserito sul bordo del fondello 4.

Il funzionamento di questo dispositivo è noto: il sangue (o altro liquido) portato da un tubicino nell’innesto 1 1 entra nel cilindro filtrante 8, di qui passa nell’intercapedine 9 e quindi esce all'esterno attraverso il raccordo 6. Opportunamente, il percorso del fluido può essere invertito senza inficiare in alcun modo la funzionalità dello strumento.

Il raccordo 5 è collegato ad un manometro, che rileva la pressione sanguigna misurando la pressione dell’aria presente nella metà superiore del filtro, ed al suo interno è inserita una membrana idrofobica 12, destinata ad impedire l'eventuale risalita di sangue attraverso il raccordo 5 fino al manometro, pur permettendo il passaggio di aria e quindi la rilevazione della pressione.

La camera di gocciolamento realizzata secondo il trovato è formata da due soli pezzi, ed il suo assemblaggio è quantomai semplice: è infatti sufficiente incollare, saldare od incastrare il labbro di centraggio 13 ed il bordo dell’estremità IO all’involucro esterno 2.

In una realizzazione alternativa del filtro, illustrata in fig. 3, si prevede che il cilindro filtrante 8 sia chiuso, sull’imboccatura rivolta verso il fondo 4 dell’involucro 2, da un tappo 14 sagomato opportunamente ed inserito a pressione. Dal fondello 4 deirinvolucro esterno 2 si aggetta assialmente, verso l’interno dell’involucro stesso, un dito 15 che funge da riscontro ad una sede centrale 16 ricavata nel tappo 14, impedendogli di uscire dall’imboccatura del cilindro 8 e consentendone il centraggio all’interno dell’involucro 2.

Un esempio ulteriore di realizzazione del trovato, illustrato in fig. 4, è costituito da un involucro esterno 2 contenente un cilindro filtrante, chiuso analogamente all’esempio precedente per mezzo di un tappo 17, che in questo caso è incollato all’imboccatura del cilindro 8 presenta una molteplicità di distanziali radiali atti al centraggio tramite appoggio alla superficie interna dell’involucro 2.

Una realizzazione alternativa del gocciolatoio 1 (vedi figura 5) prevede che l’apertura dell’involucro esterno 102 sia situata sull’estremità di uscita del liquido, anziché su quella d’ingresso come nel caso precedente. In questo caso, l’elemento Filtrante 107 è composto da un’estremità 110, sagomata in modo da poter chiudere a tenuta l’apertura 103 dell’involucro 102, dalla quale si aggettano verso l’esterno due raccordi 105 e 106 destinati rispettivamente al collegamento con il manometro e con il tubicino d’uscita del liquido; l’estremità 110 verso l’interno ha un dito 18 che termina formando un disco 19 di chiusura del fondo, del cilindro filtrante 108. L’estremità aperta del cilindro 108 è dotata di un bordo sporgente sagomato 20 atto a vincolarsi a tenuta con la parete interna dell’involucro 2, in modo da costringere il liquido in ingresso dall’innesto 1 11 ad attraversare le pareti filtranti del cilindro 108 per raggiungere l’intercapedine 9, e di qui il raccordo di uscita. Si prevede che il dito 18 possa essere ripiegato e compresso a realizzare una sorta di molla laminare atta ad esercitare una pressione in direzione del cilindro 108 per a garantire la tenuta tra quest’ultimo e la parete dell’involucro 102.

In una soluzione alternativa, illustrata in figura 6, è previsto inoltre di realizzare in un corpo unico il cilindro 208 e l’involucro esterno 202. In questo caso la tenuta tra il fondello 204 dell’involucro 202 e l’estremità del cilindro è realizzata in fase di stampaggio, mentre l’estremità opposta è dotata di un bordo circolare rigido 21 atto ad impegnarsi a tenuta con il tappo 22, che chiude l’apertura 203 ed è dotato di un innesto 23 di connessione con il tubicino d’ingresso.

In un’ultima realizzazione proposta come esempio in fig. 7, l’elemento filtrante è costituito, secondo la tecnica nota, da un cilindro 24 costituito nelle pareti laterali da maglia filtrante, chiuso ad un’estremità da una sorta di tappo 25, ed all’altra estremità incollato od inserito a pressione in un tappo 26 di chiusura del lato aperto dell’involucro esterno 2. Il tappo 26 é dotato assialmente d un innesto 27 per il tubo d’ingresso del fluido.

Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti, ed in particolare è realizzato con un numero minimo di pezzi, due o al massimo tre, facilmente realizzabili e semplici da assemblare. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti neH’ambito del concetto inventivo, inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti, in particolare, i raccordi di uscita del liquido possono essere anche più di due, e comprendere, ad esempio, un punto iniezione per raggiunta di sostanze al liquido filtrato. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dallambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Camera di gocciolamento per set trasfusionali, set per dialisi, infusioni e simili caratterizzata dal fatto che comprende un involucro esterno di forma tubolare che ad un’estremità è aperto ed all'altra fa corpo unico con un fondello di chiusura dal quale si aggetta almeno un raccordo di collegamento con il circuito esterno, un disco sagomato atto ad essere vincolato a tenuta sull’estremità aperta di detto involucro e presentante parallelamente all’asse almeno un innesto di connessione con il circuito esterno, e un elemento Filtrante di forma cilindrica, atto ad essere inserito in detto involucro in modo da definire un’intercapedine tra la superficie Filtrante e quella dell’involucro, facente corpo unico con detto involucro o con detto disco ad un’estremità, e dotato di mezzi di chiusura e di centraggio all’interno di detto involucro all’estremità libera.
2. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto elemento filtrante forma corpo unico con detto disco sagomato.
3. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di chiusura e di centraggio sono costituiti da un labbro circolare che si aggetta dall’estremità dell’elemento filtrante ed è atto a vincolarsi a tenuta al bordo di detto fondello.
4. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di chiusura e di centraggio sono costituiti da un tappo vincolato a detta estremità dell’elemento filtrante
5. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detto tappo è vincolato a pressione alfestremità libera deH’elemento filtrante e riscontrato da un dito aggettantesi da detto fondello.
6. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che detto elemento filtrante e detto disco sono collegati da un dito assiale di connessione, e detti mezzi di centraggio sono costituiti da un bordo di contatto a tenuta con la superficie interna di detto involucro ricavato all’estremità libera di detto elemento filtrante.
7. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto elemento filtrante forma corpo unico con detto involucro esterno.
8. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 7 caratterizzata dal fatto che l’estremità libera di detto elemento filtrante è dotata di un bordo atto al vincolo a tenuta ed al centraggio con detto disco.
9. Camera di gocciolamento secondo le rivendicazioni 3, 4, 5, 8 caratterizzata dal fatto che detto innesto di connessione è costituito da un tronchetto tubolare atto ad essere forzato in un tubicino del circuito esterno.
10. Camera di gocciolamento secondo le rivendicazioni 3, 4, 5, 8 caratterizzata dal fatto che detto innesto di connessione è costituito da un puntale perforante cavo per perforazione di tappi di gomma, bottiglie o sacche di sangue od altri liquidi per uso medicale.
1 1. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detto raccordo di collegamento è costituito da un tronchetto tubolare atto ad essere forzato in un tubicino del circuito esterno.
12. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detto raccordo di collegamento è costituito da un puntale cavo perforante per perforazione di tappi di gomma, bottiglie o sacche di sangue od altri liquidi per uso medicale.
13. Camera di gocciolamento secondo le rivendicazioni 3, 4, 5, 8 caratterizzata dal fatto che da detto fondello si aggettano almeno due raccordi, di cui uno è collegato ad un manometro per la misurazione della pressione.
14. Camera di gocciolamento secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che da detto fondello si aggettano almeno due innesti, di cui uno è collegato ad un manometro per la misurazione della pressione.
15. Camera di gocciolamento secondo le rivendicazioni 13 o 14 caratterizzata dal fatto che in detto raccordo di collegamento con il manometro è inserita una membrana idrofobica atta a consentire il passaggio di aria ma non di liquidi.
16. Camera di gocciolamento per set trasfusionali, set per dialisi, infusioni e simili secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.