ITMI20012649A1 - Procedimento e dispositivo per l'azionamento di una bobina in un dispositivo di filatura ad estremita' aperta e rullo di azionamento ausilia - Google Patents

Procedimento e dispositivo per l'azionamento di una bobina in un dispositivo di filatura ad estremita' aperta e rullo di azionamento ausilia Download PDF

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ITMI20012649A1
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IT
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auxiliary drive
drive roller
coil
contact pressure
reel
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Adalbert Stephan
Johann Walk
Dietmar Greis
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Rieter Ingolstadt Spinnerei
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    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01HSPINNING OR TWISTING
    • D01H4/00Open-end spinning machines or arrangements for imparting twist to independently moving fibres separated from slivers; Piecing arrangements therefor; Covering endless core threads with fibres by open-end spinning techniques
    • D01H4/42Control of driving or stopping
    • D01H4/44Control of driving or stopping in rotor spinning
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"PROCEDIMENTO E DISPOSITIVO PER L'AZIONAMENTO DI UNA BOBINA IN UN DISPOSITIVO DI FILATURA AD ESTREMITÀ' APERTA E RULLO DI AZIONAMENTO AUSILIARIO A TALE SCOPO"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un procedimento ed un dispositivo per l'azionamento di una bobina in un dispositivo di filatura ad estremità aperta, in cui la bobina viene sollevata da un cilindro di bobinatura e viene azionata da un rullo di azionamento ausiliario, nonché un rullo di azionamento ausiliario a tale scopo.
Nel caso di un dispositivo di filatura ad estremità aperta noto (DE 3936 748 Al), durante la produzione del filo con velocità di produzione nominale il filo viene avvolto su una bobina di filo, per la qual cosa la bobina di filo poggia con il suo perimetro esterno su un albero di bobina. Dopo una rottura del filo al rispettivo punto di filatura del dispositivo di filatura ad estremità aperta viene avvicinato un robot, che solleva la bobina dall'albero di bobina e per la rotazione della bobina nello stato sollevato la aziona con un rullo di azionamento ausiliario, che è associato al robot. Il rullo di azionamento ausiliario è supportato su un braccio orientabile, il quale per mezzo di un dispositivo di orientamento, che viene comandato da un dispositivo di comando, viene spinto contro il perimetro esterno della bobina. Nel caso di questo dispositivo vi è l'esigenza di eseguire più rapidamente il processo di allacciamento, per la qualcosa la riduzione del numero di giri di rotore all'allacciamento è minore o non ha luogo addirittura alcuna riduzione del numero di giri del rotore. A tale scopo è necessario accelerare ancora maggiormente la bobina all'allacciamento mediante il rullo di azionamento ausiliario, cosa che può condurre ad un danneggiamento della superficie del filo sulla bobina, cioè ad un danneggiamento degli strati di filo.
E ' quindi scopo dell'invenzione prevedere un procedimento ed un dispositivo per l'azionamento di una bobina in un dispositivo di filatura ad estremità aperta ed un rullo di azionamento ausiliario a tal scopo, in cui gli strati di filo sulla bobina durante l'azionamento non vengano variati o lo siano soltanto minimamente.
Questo scopo viene raggiunto con le caratteristiche secondo le rivendicazioni rispettivamente 1, 10 e 14.
Nel caso del procedimento secondo la rivendicazione 1, in un dispositivo di filatura ad estremità aperta, in particolare di una macchina di filatura a rotore, la bobina sollevata dall'albero di bobina viene azionata per mezzo di un rullo di azionamento ausiliario sul perimetro esterno della bobina, ove la pressione esercitata dal rullo di azionamento ausiliario sulla bobina viene regolata in modo variabile in funzione delle condizioni di funzionamento momentanee. La regolazione della pressione di contatto è particolarmente vantaggiosa in bobine a fili incrociati, che possono essere cilindriche o coniche. I dispositivi impiegati per l'ulteriore lavorazione del filo avvolto in modo incrociato sono particolarmente sensibili contro un'alterazione della struttura del filo, cioè degli strati di filo incrociati, ove nell'ulteriore lavorazione può avvenire una rottura del filo. In particolare durante il processo di allacciamento, in cui la bobina a fili incrociati è sollevata dall'albero di bobina del dispositivo di filatura, gli stati incrociati già generati non devono venire danneggiati.
All 'allacciamento la bobina mediante il rullo di azionamento ausiliario deve venire accelerata entro un tempo brevissimo dallo stato di quiete alla velocità di avvolgimento del filo nominale. L'accelerazione avviene mediante accoppiamento per attrito fra la bobina ed il rullo di azionamento ausiliario, ove in direzione perimetrale tangenziale della bobina la forza di accelerazione viene trasmessa dal rullo di azionamento ausiliario alla bobina e deve essere tanto maggiore quanto più elevata è 1'accelerazione e quanto più elevato è il momento di inerzia della bobina. Grazie alla regolazione variabile e dipendente dalle condizioni della pressione di contatto del rullo di azionamento ausiliario sulla bobina, la pressione di contatto può venire ottimizzata in larga misura, affinchè da un lato venga evitato che a causa di pressione di contatto troppo elevata del rullo di azionamento ausiliario vengano compressi troppo intensamente gli avvolgimenti di bobina e perciò vengano deformati, e dall'altro lato l'accoppiamento ad attrito sia sufficientemente grande per raggiungere l'accelerazione,desiderata della bobina.
Condizioni di funzionamento tipiche per le quali può venire ottimizzata la pressione di contatto sono per esempio l'altezza desiderata dell'accelerazione della bobina, il diametro della bobina, che aumenta con lunghezza crescente del filo e quindi aumenta il momento di inerzia della bobina, l'angolo di incrocio del filo avvolto ed il materiale del filo, nonché spessore del filo e caratteristiche di attrito del filo.
Una bobina avvolta strettamente durante il precedente processo di filatura è avvolta più densamente, cosicché la bobina presenta un momento di inerzia più elevato e quindi è necessaria una pressione di contatto più elevata per l'accelerazione. Nel caso di una bobina avvolta con ridotta tensione, come per esempio una bobina colorata per la coloratura successiva del filo, per effetto della ridotta inerzia della bobina è necessaria una pressione di contatto minore, ove inversamente nel caso di una pressione di contatto troppo elevata lo strato di filo degli strati di filo avvolti con tensione ridotta, può venire facilmente spostato .
Inoltre la pressione di contatto può venire regolata in funzione del rullo di azionamento ausiliario impiegato, che è stato scelto a sua volta in funzione del materiale del filo e delle condizioni di avvolgimento.
All'avvolgimento della bobina durante il processo di filatura normale mediante l'albero di bobina, l'albero di bobina esercita una gualcitura da rotolamento sugli strati di filo, ove davanti all'albero di bobina viene generata una piccola onda di punta del materiale del filo. Questa onda di punta viene generata dal rullo di azionamento ausiliario all'allacciamento diretto ed all'estrazione del filo analogamente nella stessa direzione perimetrale, cosicché qui la pressione di contatto può essere più elevata. Invece la gualcitura di rotolamento del rullo di azionamento ausiliario si svolge in direzione inversa quando il rullo di azionamento ausiliario aziona la bobina per la ricerca dell'inizio del filo nella direzione inversa. Questa gualcitura di rotolamento svolgentesi inversamente conduce rapidamente ad una distruzione degli strati di filo, cosicché per la rotazione all'indietro della bobina deve venire ridotta la pressione di contatto. Inoltre l'accelerazione necessaria della bobina alla rotazione all'indietro è minore, cosicché analogamente per questa ragione può venire minimizzata la pressione di contatto.
Nel caso di un dispositivo di filatura ad estremità aperta secondo la rivendicazione 10, la pressione di contatto del rullo di azionamento ausiliario viene regolata per mezzo di un dispositivo pressore. Questo dispositivo pressore è collegato con un dispositivo di comando, che regola a sua volta la forza che va esercitata dal dispositivo pressore sul rullo di azionamento ausiliario in funzione delle condizioni di funzionamento da regolare momentaneamente .
Preferibilmente il dispositivo pressore presenta un elemento di sollecitazione, che regolarmente è un cilindro pneumatico o una barra di spinta o di trazione azionata a motore, che agisce su una leva orientabile o direttamente sul supporto del rullo di azionamento ausiliario. Inoltre l'elemento di sollecitazione può essere un azionamento a motore, che orienta una leva orientabile, su cui è disposto il rullo di azionamento ausiliario, senza o con interposizione di una trasmissione, o simili. Nel caso di un elemento di sollecitazione agente indirettamente sul rullo di -azionamento ausiliario, la geometria della trasmissione di forza dall'elemento di sollecitazione al rullo di azionamento ausiliario viene opportunamente presa in considerazione nella regolazione della pressione dell'elemento di sollecitazione.
Il dispositivo di comando contiene l'informazione sulle condizioni di funzionamento da regolare, come per esempio l'accelerazione del rullo di azionamento ausiliario, il tipo del rullo di azionamento ausiliario, le caratteristiche di frizione del materiale del filo, la resistenza degli strati di filo, il diametro di bobina del rispettivo punto di filatura, che viene rilevato o per mezzo di un sensore oppure viene calcolato dalla lunghezza del filo avvolto, e simili. Il dispositivo di comando può essere collegato direttamente con 1'elemento di sollecitazione e comandare quest'ultimo, o con interposizione di ulteriori gruppi di comando, come per esempio il gruppo di comando per un robot avvicinabile.
Nel caso di un'esecuzione particolarmente vantaggiosa il rullo di azionamento ausiliario è disposto su un robot avvicinabile ai punti di filatura del dispositivo di filatura. Quindi per il servizio di più punti di filatura deve venire previsto soltanto un rullo di azionamento ausiliario ed un meccanismo di azionamento corrispondente nonché un meccanismo pressore. Mediante il dispositivo di comando, per ciascun punto di filatura può venire ottimizzata individualmente la pressione di contatto in funzione dei parametri per il punto di filatura. E' quindi possibile lavorare in punti di filatura posti l'uno accanto all'altro i diversi materiali di filo, o generare e impiegare diversi tipi di bobina. Quindi non è necessario che un addetto ad una preparazione dei punti di filatura del dispositivo di filatura regoli manualmente di volta in volta la pressione di contatto per il rullo di azionamento ausiliario. Con ciò aumenta la flessibilità del dispositivo di filatura, poiché per ciascun punto di filatura sono regolabili condizioni di allacciamento differenti e senza riequipaggiamento dispendioso in termini di tempo è predeterminabile la pressione di contatto ottimale mediante il dispositivo di comando.
Nel caso di un rullo di azionamento ausiliario secondo la rivendicazione 14, la superficie di contatto è profilata, cosicché viene migliorata la trasmissione di forza fra il rullo di azionamento ausiliario e la bobina con uguale pressione di contatto. Perciò può venire o ridotta la pressione di contatto con uguale accelerazione e con uguale momento di inerzia, oppure con uguale pressione di contatto può venire impostata un'accelerazione più elevata.
La superficie esterna della bobina rappresenta per il rullo di azionamento ausiliario una base cedevole elasticamente, che può venire spinta via elasticamente o in parte elasticamente in direzione tangenziale, radiale nonché anche assiale dal rullo di azionamento ausiliario. In questo caso il dislocamento semielastico conduce ad un danneggiamento degli strati di filo sulla bobina. Grazie alla profilatura della superficie di contatto ci si oppone ad un danneggiamento degli strati di filo sulla bobina, in quanto fra l'altro l'onda di punta, spinta davanti ad un rullo di azionamento ausiliario tradizionale, del materiale del filo viene spostata parzialmente nella zona di contatto del rullo di azionaménto ausiliario sulla bobina ed aumenta lì da un lato la trasmissione di forza fra rullo di azionamento ausiliario e bobina e dall'altro lato mediante riduzione dell'onda di punta riduce il danneggiamento degli strati di filo a causa della gualcitura da rotolamento.
Secondo un'esecuzione vantaggiosa vengono previste sporgente o rientranze estendentisi in direzione assiale del rullo di azionamento ausiliario. Al rotolamento del rullo di azionamento ausiliario così eseguito lungo il perimetro della bobina si stabilisce un accoppiamento a mò di dentatura fra il rullo di azionamento ausiliario e la zona sporgente degli strati di filo, cosicché oltre all'accoppiamento per attrito avviene una trasmissione di forza anche per accoppiamento di forza.
Preferibilmente la larghezza delle rientranze eseguite sul rullo e la distanza delle sporgenze eseguite sul rullo sono scelte in modo tale che la profilatura della superficie di contatto del rullo di azionamento ausiliario induca una corrispondente controprofilatura nella zona di contatto comprimibile elasticamente lungo il perimetro della bobina.
La differenza fra il raggio esterno minimo e massimo del perimetro esterno del rullo di azionamento ausiliario, cioè la profondità di profilo del rullo di azionamento ausiliario, è al di sopra di 0,5 miti, preferibilmente al di sopra di 1,5 mm. Nel caso di queste profondità di profilo l'appoggio degli strati di filo più in alto della bobina sul profilo provoca un accoppiamento a mò di dentatura fra bobina e rullo di azionamento ausiliario, cosicché possono venire trasmesse forze tangenziali più elevate.
Se il rullo di azionamento ausiliario non agisce al centro sulla superficie esterna della bobina, bensì lateralmente, allora è vantaggioso eseguire rispettivamente le sporgenze e le rientranze sul rullo di azionamento ausiliario a forma di spirale o a forma di linea elicoidale, ove preferibilmente le linee elicoidali sono orientate in modo tale da spingere le anse di filo alla rispettiva estremità della bobina verso il lato esterno, in quanto le rientranze o sporgenze estendentisi obliquamente trasmettono, oltre ad una componente di forza tangenziale, anche una componente di forza assiale al perimetro esterno della bobina. Perciò in caso di azionamento della bobina nella zona esterna può venire evitato uno spostamento delle anse e quindi un danneggiamento degli strati di filo.
Esempi di esecuzione dell'invenzione vengono illustrati più in dettaglio con l'aiuto dei disegni.
La figura 1 mostra una rappresentazione schematica di un punto di filatura di un dispositivo di filatura ad estremità aperta ed un dispositivo di manutenzione avvicinato al punto di filatura,
le figure da 2 a 6 mostrano esempi di esecuzione della profilatura superficiale di un rullo di azionamento ausiliario, e
la figura 7 mostra la dipendenza di un danneggiamento del filo dalla pressione di contatto.
Innanzitutto con l'aiuto della figura 1 verrà descritta la struttura di un dispositivo di filatura ad estremità aperta 10, presentante un rotore di filatura 100. Il dispositivo di filatura ad estremità aperta 10 è una parte di una macchina di filatura ad estremità aperta 1, lungo la quale è spostabile un dispositivo di manutenzione 2. Ciascun dispositivo di filatura ad estremità aperta 10 possiede un dispositivo di alimentazione o di erogazione di fibre 11 nonché un dispositivo apritore 12. Il dispositivo di erogazione 11 è costituito nell'esempio di esecuzione mostrato da un cilindro di erogazione 110, con cui interagisce elasticamente una conca di alimentazione 111. Il dispositivo apritore 12 fornisce fibre 31, singolarizzate da un nastro di fibre 3, al rotore di filatura 100, dal quale viene estratto il filo 30 filato attraverso un tubo di estrazione del filo 101.
Per l'estrazione del filo 30 dal rotore di filatura 100 serve, durante il processo di filatura indisturbato, una coppia di cilindri di estrazione 14 con un cilindro di estrazione 140, azionato alla velocità di produzione, ed un cilindro di estrazione 141, poggiante elasticamente sul cilindro di estrazione 140 motorizzato, ed azionato da questo per trascinamento. Il filo giunge allora ad un dispositivo di bobinatura 16, che presenta un cilindro di bobinatura 160 motorizzato. Il dispositivo di bobinatura 16 possiede inoltre una coppia di bracci di bobina 161 orientabili, che ritengono in modo girevole fra di essi una bobina 162. La bobina 162 durante il processo di filatura indisturbato poggia sul cilindro di bobinatura 160 e viene azionato di conseguenza da questo. Il filo 30 da avvolgere sulla bobina 162 durante il processo di filatura indisturbato è inserito in un guidafilo di zettatura 163, che viene spostato avanti ed indietro lungo la bobina 162 e provvede in questo caso ad una distribuzione uniforme del filo 30 sulla bobina 162 e genera così una bobina a fili incrociati.
Il dispositivo di manutenzione 2 spostabile lungo la macchina di filatura ad estremità aperta 1 presenta un dispositivo di comando 20, che è in collegamento con un azionamento orientabile 210 di un braccio orientabile 21, che porta alla sua estremità libera un rullo di azionamento ausiliario 211. Il rullo di azionamento ausiliario 211 viene azionato da un motore di azionamento 212, che è in collegamento anch'esso operativamente con il dispositivo di comando 20.
Ai bracci di bobina 161 possono venire avvicinati i bracci orientabili 22., che sono supportati anch'essi in modo orientabile sul dispositivo di manutenzione 2 ed il cui azionamento di orientamento 220 è in collegamento operativo con il dispositivo di comando 20. Durante il funzionamento di produzione normale indisturbato, il filo 30, estratto con l'ausilio della coppia dei cilindri di estrazione 14 dal rotore di filatura 100, viene avvolto sulla bobina 162 che si trova sul cilindro di bobinatura 160 durante la produzione, ove il filo 30, per l'avvolgimento uniforme sulla bobina 162, viene posato pendolarmente dal guidafilo di zettatura 163.
Se si manifesta una rottura del filo, allora mediante mezzi non mostrati viene avviato il sollevamento della bobina 162 dal cilindro di bobinatura 160, per cui la bobina 162 viene arrestata. Quando il dispositivo di manutenzione 2, che è giunto in modo noto, per mezzo di un dispositivo di chiamata (non mostrato) o in base alla sua marcia di pattuglia tradizionale, lungo la macchina, in questo dispositivo di filatura ad estremità aperta 10 da mantenere, la rottura del filo viene eliminata in modo tradizionale.
Durante il processo di allacciamento la bobina 162 è inoltre sollevata dal cilindro di bobinatura 160 mediante il braccio orientabile 22, ed all'allacciamento avviene un'accelerazione della bobina 162 per mezzo del rullo di azionamento ausiliario 211.
Dal dispositivo di comando 20 viene predeterminato da un lato 1'andamento temporale dell 'accelerazione per il motore di azionamento 212 e dall'altro lato viene predeterminata la pressione con cui l'azionamento di orientamento 210 spinge contro il braccio orientabile 21. L'azionamento di orientamento 210 nell'esempio di esecuzione presente è un cilindro idraulico, la cui pressione è regolabile e preferibilmente per mezzo di un dispositivo di regolazione viene mantenuta al valore nominale predeterminato dal dispositivo di comando 20.
La pressione esercitata dal rullo di azionamento ausiliario 211 in direzione radiale sulla bobina 162 è dipendente dall'angolo fra la barra di spinta dell 'azionamento di orientamento 210 ed il braccio orientabile 21. Si tiene conto già nel dispositivo di comando 20 di questa dipendenza angolare, cosicché indirettamente mediante la predeterminazione della pressione dell'azionamento di orientamento 210 viene fissata la pressione del rullo di azionamento ausiliario 211 in direzione radiale sulla bobina 162.
Dopo che il filo 30 è stato accelerato durante l'allacciamento fino alla velocità di produzione del filo nominale, la bobina 162 mediante abbassamento dei bracci orientabili 22 e quindi grazie all'abbassamento dei bracci di bobina 161 viene depositata nuovamente sul cilindro di bobinatura 160 ed azionata da quest'ultimo.
La pressione da regolare dall'azionamento di orientamento 210 viene determinata dal dispositivo di comando 20 con l'aiuto di diversi parametri di funzionamento durante l'allacciamento e della bobina 162 nonché del rullo di azionamento ausiliario 211. Nel caso di parametri di funzionamento dipendenti dal rullo di azionamento ausiliario 211, per esempio si deve tener conto della larghezza del rullo di azionamento ausiliario, del suo diametro nonché della sua profilatura superficiale. Inoltre la pressione dipende dalla massa e dal diametro della bobina 162. Queste variano con la lunghezza del filo 30 avvolto, cosicché devono venire calcolate in funzione dello stato di avvolgimento della bobina 162. Questo avviene con l'aiuto dei dati memorizzati nel comando centrale del dispositivo di filatura ad estremità aperta 10 tramite la lunghezza di filo avvolta già sulla bobina 162 nonché la tensione del filo, che in connessione con la lunghezza del filo ed il diametro originario della bobina vuota danno come risultato il diametro di bobina momentaneo. Inoltre da parte della bobina 162 si tiene conto dell'angolo di incrocio dell'avvolgimento a fili incrociati, poiché la sensibilità degli strati di filo dipende anch'essa dall'angolo di incrocio scelto.
Così pure, nello stabilire la pressione per l'azionamento orientabile 210 si deve tener conto dell'accelerazione (vedere la figura 7), che dipende a sua volta dalla riduzione del numero di giri del rotore durante 1'allacciamento, dal diametro del rotore di filatura 100 e dal materiale del filo impiegato.
Il conteggio dei criteri precedenti tenendo conto della regolazione della pressione sull'azionamento di orientamento 210 è indicato esemplificativamente per i valori di cui tener conto e si può tener conto di ulteriori parametri, che risultano in particolare da dati dell'esperienza durante il funzionamento di filatura.
Le figure da 2 a 6 mostrano diverse forme di esecuzione di rulli di azionamento ausiliari, che vengono scelti come rullo di azionamento ausiliario 211 in funzione dell'accelerazione e della finitura superficiale di bobina 162 e vengono selezionati per la riduzione della pressione da regolare sull'azionamento di orientamento 210 e per la minimizzazione di un danneggiamento degli strati di filo.
La figura 2 mostra un primo esempio di esecuzione di un rullo di azionamento ausiliario 4la, il cui rivestimento 42a elastico lungo il perimetro esterno presenta un raggio di curvatura di circa 40 mm con un diametro complessivo di circa 54 mm ed una larghezza di 25 mm. Con l'applicazione a pressione della superficie tondeggiante del rullo di azionamento ausiliario 4 la sul perimetro esterno mobile della bobina 162, gli strati di filo al centro del rullo di azionamento ausiliario 4la vengono compressi più intensamente, mentre essi vengono sollecitati meno al bordo, cosicché gli strati di filo rimangono mantenuti meglio.
La figura 3 mostra un secondo esempio di esecuzione di un rullo di azionamento ausiliario 41b, in cui il rivestimento elastico 42b presenta al centro una scanalatura 43 in direzione perimetrale. Con la spinta del rullo di azionamento ausiliario 41b sul perimetro di bobina, una parte degli strati di filo si imprime nella scanalatura 43, cosicché viene impedito uno scivolamento laterale degli strati di filo mediante i bordi profilati laterali della scanalatura 43 e quindi rimangono mantenuti gli strati di filo.
La figura 4 mostra un terzo esempio di esecuzione di un rullo di azionamento ausiliario 4le, in cui in un rivestimento elastico 42c sono eseguite rientranze 44 estendentisi in direzione assiale del rullo di azionamento ausiliario 4le, la cui sezione trasversale corrisponde ad un segmento di cerchio. Il rivestimento elastico 42c del rullo di azionamento ausiliario 4le poggia contro il perimetro esterno 45 della bobina 162, ove a causa della pressione di contatto il perimetro esterno 45 viene parzialmente deformato. Singoli fili 46 vengono spinti nelle rientranze 44, mentre fili 46 posti accanto vengono compressi dalle sporgenze fra le rientranze 44. A causa della deformazione il perimetro esterno 45 della bobina e la profilatura del rivestimento elastico 42c formano una coppia all'incirca ad accoppiamento di forma che fa sì che la trasmissione di forza dal rullo di azionamento ausiliario 42c non avvenga soltanto mediante accoppiamento per attrito, bensì parzialmente anche mediante accoppiamento di forma. Qui dalle superfici profilate laterali del rivestimento 42c elastico viene esercitata direttamente una forza su singoli fili 46 in direzione tangenziale.
La figura 5 mostra un quarto esempio di esecuzione di un rullo di azionamento ausiliario 41d, sul cui perimetro esterno è teso un nastro elastico 47 con nervature 49 estendentisi assialmente. La larghezza delle nervature 49 è mantenuta piccola in confronto alla distanza fra le nervature 49, cosicché le nervature si imprimono in modo lineiforme nel perimetro esterno della bobina. Mediante appoggio del materiale del filo deformato sui profili laterali delle nervature 49 viene ottenuta qui analogamente una trasmissione di forza quasi ad accoppiamento di forza in direzione tangenziale fra il rullo di azionamento ausiliario 41d e la bobina.
La figura 6 mostra un quinto esempio di esecuzione di un rullo di azionamento ausiliario 4le, sul cui perimetro esterno è teso un nastro elastico 50. Sul lato interno del nastro 50 elastico sono disposte nervature 51, estendentisi nella direzione assiale del rullo di azionamento ausiliario 4le, come distanziatori fra il perimetro esterno del nucleo duro del rullo di azionamento ausiliario 4la ed il nastro 50 teso. In caso di appoggio del rullo di azionamento ausiliario 4le contro la bobina, le sezioni nel nastro 50 non sostenute fra le nervature 51 vengono compresse dagli avvolgimenti di filo, cosicché sul rullo di azionamento ausiliario 4le si ottiene un perimetro esterno bombato più volte. Perciò le nervature 51 si imprimono a loro volta in forma lineare nel perimetro esterno della bobina, mentre il filo si incurva nelle sezioni del nastro 50 non sostenute, e così la bobina viene azionata mediante l'impegno del rullo di azionamento ausiliario 4la nel perimetro esterno elastico.
La figura 7 mostra l'entità del danneggiamento degli strati di filo in funzione della pressione di contatto sul rullo di azionamento ausiliario sul perimetro esterno della bobina a fili incrociati. La curva A mostra in questo caso l'andamento del danneggiamento dipendente dalla pressione di un rullo di azionamento ausiliario cilindrico tradizionale, e la curva B un andamento del danneggiamento in caso di impiego del rullo di azionamento ausiliario 41b di figura 3, ove a parte il rullo di azionamento ausiliario le condizioni di funzionamento sono uguali a quelle nel caso della curva A. La curva C mostra l'andamento dipendente dalla pressione in caso di impiego del rullo di azionamento ausiliario 41b al verificarsi di un'accelerazione di bobina più elevata, ove in confronto alle curve A e B è maggiore il diametro della bobina e quindi il momento di inerzia della bobina.
Nelle tre curve la pressione di contatto ottimale è rispettivamente in corrispondenza delle pressioni PA, PB e PC· A tutte le curve è comune il fatto che in caso di pressioni di contatto troppo ridotte i singoli fili sul perimetro esterno della bobina vengono spostati dallo slittamento fra il rullo di azionamento ausiliario e la bobina, cosa che conduce ad un corrispondente danneggiamento degli strati di filo. Invece in caso di pressione di contatto troppo elevata aumenta la parte di deformazione plastica degli strati di filo rispetto alla parte di deformazione elastica.
A pari condizioni di accelerazione, con i rulli di azionamento ausiliari secondo l'invenzione può venire ridotta la pressione di contatto ed il danneggiamento degli strati diminuisce (curva A > B). Se per esempio a causa dell'inerzia maggiore della bobina è necessaria un'accelerazione più elevata, allora la pressione di contatto ottimale si sposta verso una pressione più elevata (curva B > C). Con un numero degli strati di filo crescente la deformazione elastica degli strati di filo senza deformazione plastica è più facile da raggiungere e migliora l'impegno del rullo di azionamento ausiliario.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per l'azionamento di una bobina in un dispositivo di filatura ad estremità aperta in cui la bobina (162) è sollevabile da un albero di bobina (160) ed è azionabile mediante un rullo di azionamento ausiliario (211, 4la - 4le) sul perimetro esterno della bobina, caratterizzato dal fatto che la pressione di contatto del rullo di azionamento ausiliario (211, 4 la - 4le) sulla bobina (162) viene regolata in modo variabile in funzione delle condizioni di funzionamento momentanee.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le condizioni di funzionamento includono l'accelerazione prescelta del rullo di azionamento ausiliario (211, 41a - 41e) e/o i parametri della bobina.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che all'allacciamento la pressione di contatto viene stabilita in funzione delle caratteristiche del filo.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 2 oppure 3, caratterizzato dal fatto che col crescere dell'accelerazione della bobina viene aumentata la pressione di contatto.
  5. 5. Procedimento secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per la ricerca di un'estremità di filo sulla bobina (162) viene stabilita una pressione di contatto minore.
  6. 6. Procedimento secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che all'allacciamento viene aumentata la pressione di contatto col crescere del diametro della bobina (162).
  7. 7. Procedimento secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la pressione di contatto viene regolata in funzione della forma del rullo di azionamento ausiliario impiegato.
  8. 8. Procedimento secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la pressione di contatto viene regolata in funzione della tensione del filo prescelta all'avvolgimento del filo sulla bobina (162), in particolare dal fatto che nel caso di bobine di colore la pressione di contatto è ridotta.
  9. 9. Procedimento secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di filatura ad estremità aperta presenta un dispositivo di comando (20), con il quale viene regolata la pressione di contatto per il rullo di azionamento ausiliario (211, 4la -4le) con l'aiutò dei dati di funzionamento del dispositivo di filatura (1) e dei dati di bobina.
  10. 10. Dispositivo di filatura ad estremità aperta con un dispositivo di azionamento (160) per l'azionamento di una bobina (162) durante la produzione di filo continua, un rullo di azionamento ausiliario (211, 4la - 4le) per 1'azionamento della bobina sul perimetro esterno, un dispositivo pressore (210, 21) per la regolazione della pressione di contatto del rullo di azionamento ausiliario sulla bobina ed un dispositivo di comando (20), ove la bobina è disaccoppiabile dal dispositivo di azionamento (160) ed è azionabile mediante il rullo di azionamento ausiliario (211, 4la - 4le), caratterizzato dal fatto che dal dispositivo di comando (20) è regolabile la pressione di contatto del rullo di azionamento ausiliario sulla bobina in funzione delle condizioni di funzionamento momentanee.
  11. 11. Dispositivo di filatura ad estremità aperta secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il dispositivo pressore presenta un elemento di sollecitazione (210), il rullo di azionamento ausiliario è disposto su una leva orientabile (21) e la leva orientabile è orientabile per mezzo dell'elemento di sollecitazione agente sulla leva orientabile in modo tale che sia regolabile la pressione di contatto del rullo di azionamento ausiliario (211, 4la -41e) sulla bobina (162).
  12. 12. Dispositivo di filatura ad estremità aperta secondo la rivendicazione 10 oppure 11, caratterizzato dal fatto che l'elemento di sollecitazione (210) è un dispositivo di trazione o pressione con forza di trazione o di pressione regolabile.
  13. 13 . Dispositivo di filatura ad estremità aperta secondo la rivendicazione IO, 11 oppure 12, caratterizzato dal fatto che il rullo di azionamento ausiliario (211, 41a- 41e) è disposto su un robot (2) avvicinabile ad un punto di filatura (10) del dispositivo di filatura ad estremità aperta (1).
  14. 14. Rullo di azionamento ausiliario per l'azionamento di una bobina, ove il rullo di azionamento ausiliario (41a -4le) è disposto in un robot (2), avvicinabile ad un punto di filatura (10) di un dispositivo di filatura (1), caratterizzato dal fatto che la superficie di contatto del rullo di azionamento ausiliario è eseguita profilata.
  15. 15. Rullo di azionamento ausiliario secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che il profilo presenta una o più rientranze (43) e/o sporgenze eseguite tutt'intorno lungo il perimetro.
  16. 16. Rullo di azionamento ausiliario secondo la rivendicazione 14 oppure 15, caratterizzato da un perimetro esterno (42a) sferico.
  17. 17. Azionamento ausiliario secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il perimetro esterno (42a) nella direzione longitudinale del rullo di azionamento ausiliario (4la) presenta un raggio compreso tra 30 e 200 mm, preferibilmente tra 40 e 100 mm.
  18. 18. Rullo di azionamento ausiliario secondo una delle rivendicazioni da 14 a 17, caratterizzato dal fatto che il profilo presenta una o più rientranze e/o sporgenze eseguite estendentisi in direzione assiale o a forma di linea elicoidale lungo il perimetro esterno del rullo di azionamento ausiliario.
  19. 19. Rullo di azionamento ausiliario secondo una delle rivendicazioni da 15 a 18, caratterizzato dal fatto che la larghezza di una rientranza (43) perimetrale ammonta ad almeno 5 mm.
  20. 20. Rullo di azionamento ausiliario secondo una delle rivendicazioni da 15 a 19, caratterizzato dal fatto che la sezione trasversale (43) della o delle rientranza/e e/o sporgenze è rettangolare, triangolare o arrotondata.
  21. 21. Rullo di azionamento ausiliario secondo una delle rivendicazioni da 15 a 20, caratterizzato dal fatto che lungo il perimetro sono eseguite più sporgenze o rientranze, la cui distanza ammonta ad almeno 2 mm.
  22. 22. Rullo di azionamento ausiliario secondo una delle rivendicazioni da 18 a 21, caratterizzato dal fatto che nel caso di azionamento fuori centro della bobina, grazie all'orientamento delle rientranze e/o sporgenze a forma di linea elicoidale del rullo di azionamento ausiliario viene trasmessa una componente di forza in direzione del lato di bobina più vicino al perimetro esterno della bobina.
  23. 23. Rullo di azionamento ausiliario per l'azionamento di una bobina ove il rullo di azionamento ausiliario (4le) è disposto in un robot (2) avvicinabile ad un punto di filatura (10) di un dispositivo di filatura (1), caratterizzato dal fatto che lungo il perimetro esterno di un nucleo sostanzialmente rigido del rullo di azionamento ausiliario (41e) è infilato un mantello esterno (50), il cui perimetro esterno è maggiore del perimetro esterno del nucleo, e dal fatto che fra il mantello esterno ed il nucleo sono disposti elementi distanziatori (51) distanziati l'uno dall'altro.
  24. 24. Rullo di azionamento ausiliario secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che gli elementi distanziatori (51) sono nervature estendentisi assialmente, che sono disposte ad una distanza di almeno 3 mm.
  25. 25. Rullo di azionamento ausiliario secondo una delle rivendicazioni da 14 a 24, caratterizzato dal fatto che la differenza fra raggio esterno minimo e massimo del perimetro esterno del rullo di azionamento ausiliario (4la - 4le) ammonta ad almeno 0,5 mm, preferibilmente ad almeno 1,5 mm.
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