ITMI20012403A1 - Gruppo motore/ventole con bypass difussore radiale - Google Patents

Description

Descrizione di un brevetto per invenzione avente per titolo :

"GRUPPO MOTORE/VENTOLA CON BYPASS DIFFUSORE RADIALE"

DESCRIZIONE

CAMPO TECNICO

La presente invenzione si riferisce alla tecnica delle macchine dinamoelettriche e, in particolare, alla tecnica dei gruppi ventola/motore con bypass. In particolare, l'invenzione si riferisce ad un gruppo di motore con bypass in cui l'aria di lavoro è dotata di un percorso di scorrimento laminare di scarico verso l'esterno e verso il basso che aumenta grandemente l'efficienza del gruppo. E' anche previsto un dispositivo di tenuta della presa d'aria per migliorare l'efficienza del gruppo.

SFONDO TECNICO

Allo stato presente, molti pezzi di apparecchiature per le pulizie sono soggetti all'azione dell'acqua o dell'umidità. In particolare, aspirapolvere a secco/umido, come quelli noti come aspiratori e battitappeti, operano in un ambiente in cui i detriti estratti dalla superficie che viene pulita sono caricati in una miscela d'aria e d'acqua. Per impedire che l'aria carica di umidità penetri nel motore di generazione di vuoto, in queste operazioni vengono tipicamente utilizzati motori con bypass. Come è noto a quanti sono esperti nella tecnica, un gruppo ventola/motore con bypass è un gruppo in cui l'aria di lavoro, generata da una ventola dell'aria di lavoro, non passa mai attraverso il motore, ma è totalmente isolata dal motore. Il motore in quanto tale può avere una ventola separata per l'aria di raffreddamento del motore che aspira l'aria di raffreddamento lungo il campo e l'armatura del motore. Di conseguenza, l'aria di lavoro e l'aria di raffreddamento del motore hanno percorsi totalmente separati, e non si mescolano, tranne che eventualmente in un'area di scarico. Sebbene sia la ventola di raffreddamento del motore che la ventola dell'aria di lavoro operino sullo stesso albero, in un motore con bypass le camere per l'aria di lavoro e per l'aria di raffreddamento del motore sono separate e distinte l'una dall'altra così che non possa mai entrare nel motore aria carica di umidità.

Nel passato, i motori con bypass avevano tipicamente una ventola dell'aria di lavoro posizionata ad un'estremità dell'albero motore/ventola, la ventola ruotando all'interno di un involucro per ventola che a volte viene chiamato copertura protettiva. L'involucro definisce una camera all'interno della quale agisce la ventola. Un'estremità dell'involucro della ventola è dotata di una presa d'aria, con la circonferenza o periferia dell'involucro essendo definita da una pluralità di aperture di scarico distanziate l'una dall'altra. L'apertura di aspirazione comunica con una camera a vuoto nel dispositivo di pulitura, mentre le aperture di scarico comunicano con l'ambiente. Tipicamente, l'involucro della ventola semplicemente definisce una camera in cui ruota la ventola e, di conseguenza, quella camera diventa pressurizzata così che l'aria in essa contenuta alla fine trovi la strada fino un'apertura di scarico. Tuttavia, con questo tipo di struttura, il funzionamento della ventola è alquanto inefficiente .

Quanti sono esperti nella tecnica riconosceranno il fatto che i motori con bypass noti in precedenza sono molto inefficienti. La pressurizzazione della camera della ventola e lo scarico indiretto dell'aria da essa dà origine a intrinseci problemi di inefficienza della corrente d'aria. Di conseguenza, esiste l'esigenza nella tecnica di un motore con bypass molto efficiente e di basso rumore da utilizzare in applicazioni motore/ventola che implichino l'impiego di aria carica di umidità.

Un tentativo di perfezionamento dei motori con bypass è descritto nella domanda di brevetto U.S. numero di serie 09/072.035, dal titolo "Bypass Motor/Fan Assembly having Separate Working Air Passages" (gruppo ventola/motore con bypass con passaggi separati dell'aria di lavoro), ceduto all'assegnatario della presente invenzione e qui incorporato per riferimento. Questa domanda descrive la staffa d'estremità di una ventola, posizionata sotto una superficie inferiore della ventola dell'aria di lavoro in modo che l'aria di lavoro venga spinta fuori e all 'ingiù attraverso aperture di scarico distinte e separate che sono allineate con le bocche di scarico dell'involucro o copertura protettiva della ventola. Sebbene ciò rappresenti un miglioramento rispetto ai gruppi ventola/ motore con bypass noti in precedenza, si verifica ancora turbolenza. Di conseguenza, esiste ancora nella tecnica l'esigenza di perfezionamento dell'efficienza di un motore con bypass da utilizzare in applicazioni motore/ventola.

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

Alla luce dì quanto detto sopra, costituisce un primo aspetto della presente invenzione fornire un gruppo ventola/motore con bypass in cui l'aria di lavoro venga scaricata attraverso palette a espansione graduale di sezione traversale uniforme, aumentandone così l'efficienza.

Un altro aspetto della presente invenzione è la realizzazione di un gruppo ventola/motore con bypass in cui la ventola dell'aria di lavoro è mantenuta in una cavità per la ventola formata dalle palette di una staffa d'estremità della ventola ed in cui la pluralità di palette è posizionata in stretta vicinanza con le bocche di scarico della ventola dell'aria di lavoro.

Ancora un altro aspetto della presente invenzione è quello di fornire un gruppo ventola/motore con bypass come quello sopra descritto in cui si espande gradualmente un canale formato tra le palette che, a sua volta, guida l'aria di scarico in una camera anulare di raccolta e quindi fuori attraverso le aperture di scarico della copertura protettiva della ventola.

Un ulteriore aspetto della presente invenzione è quello di fornire un gruppo ventola/motore con bypass in cui la copertura protettiva presenta una sezione di scarico di forma logaritmica le cui dimensioni aumentano gradualmente finché l'aria non viene scaricata tangenzialmente.

Ancora un altro aspetto della presente invenzione è quello di fornire un gruppo ventola/motore con bypass, come sopra descritto, in cui una superficie interna della copertura protettiva della ventola è in contatto con almeno una parte del bordo superiore di ciascuna paletta.

Ancora un ulteriore aspetto della presente invenzione è quello di fornire un gruppo ventola/motore con bypass, come sopra descritto, in cui un dispositivo di tenuta della presa d'aria è disposto tra la copertura protettiva e la ventola dell'aria di lavoro per trasferire direttamente l'aria affluente nella ventola dell'aria di lavoro.

I suddetti ed altri aspetti della presente invenzione, che diventeranno evidenti con il procedere della descrizione dettagliata, sono realizzati da un gruppo ventola/motore con bypass, comprendente un motore con un albero rotante, una ventola dell'aria di lavoro assicurata all'albero rotante, una copertura protettiva con un occhiello di aspirazione ed almeno un'apertura di scarico, una staffa d'estremità con un foro per l'albero attraverso il quale si estende l'albero rotante, la staffa d'estremità e la copertura protettiva racchiudendo parzialmente la ventola dell'aria di lavoro, in cui la rotazione della ventola dell'aria di lavoro aspira aria attraverso l'occhiello di aspirazione e scarica l'aria attraverso almeno un'apertura di scarico, e la staffa d'estremità avendo una pluralità di alette che formano una camera che alloggia la ventola dell'aria di lavoro così che l'aria espulsa dalla ventola dell'aria di lavoro venga ridiretta dalle palette verso almeno un'apertura di scarico.

Altri aspetti della presente invenzione sono realizzati da una staffa per un gruppo di motore con bypass che comprende una ventola di lavoro rastremata fatta ruotare da un albero motore, in cui la ventola di lavoro rastremata è parzialmente racchiusa tra una copertura protettiva e la staffa, la staffa comprendendo una base che ha una periferia, una spalla che si estende dalla periferia, ed una pluralità di palette estendentisi dalla spalla, la pluralità di palette favorendo il movimento dell'aria espulsa dalla ventola di lavoro rastremata fuori dalla copertura protettiva.

Ancora un altro scopo della presente invenzione è realizzato da un gruppo di ventola a motore, comprendente una staffa d'estremità con un albero rotante passante attraverso di essa, una copertura protettiva avente un occhiello di aspirazione ed una pluralità di aperture di scarico, la copertura protettiva racchiudendo la staffa d'estremità, una ventola collegata all'albero rotante ed alloggiata con moto rotatorio tra la staffa d'estremità e la copertura protettiva, ed un dispositivo di tenuta della presa d'aria disposta tra la copertura protettiva e la ventola.

Questi ed altri scopi della presente invenzione, così come i suoi vantaggi rispetto alle forme esistenti della tecnica anteriore, che risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, sono ottenuti grazie ai perfezionamenti qui di seguito descritti e rivendicati.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Per una completa comprensione degli scopi, delle tecniche e della struttura dell'invenzione deve essere fatto riferimento alla seguente descrizione dettagliata e ai disegni allegati, in cui:

la figura 1 è una vista in elevazione che illustra un gruppo costituito da una ventola e relativo alloggiamento in conformità alla presente invenzione attaccato ad un motore elettrico, il motore essendo rappresentato con linee tratteggiate per scopi illustrativi;

la figura 2 è una vista in elevazione, parzialmente in spaccato, del gruppo ventola/alloggiamento assicurato ad un albero motore;

la figura 3 è una vista in elevazione di una copertura protettiva della ventola con una sua parte rappresentata da una linea tratteggiata;

la figura 4 è una vista in elevazione posteriore di una copertura protettiva per ventola, di una ventola dell'aria di lavoro, e di una staffa d'estremità;

la figura 5 è una vista in sezione ingrandita dell'alloggiamento della ventola presa lungo la linea 5-5 della figura 3 che illustra una prima configurazione di un dispositivo di tenuta della presa d'aria;

la figura 6 è una vista in pianta di un'altra realizzazione di un dispositivo di tenuta della presa d'aria che può essere applicato all'alloggiamento della ventola mostrato nella figura 3;

la figura 7 è una vista in sezione ingrandita simile alla figura 5 che mostra il dispositivo di tenuta circolare della figura 6 montato sull'alloggiamento della ventola;

la figura 8 è una vista in sezione ingrandita di un'altra realizzazione di un dispositivo di tenuta della presa d'aria;

la figura 9 è una vista in pianta della realizzazione del dispositivo di tenuta mostrato nella figura 8; e

la figura 10 è una vista in elevazione di un gruppo ventola/motore con bypass a scarico tangenziale con una copertura protettiva parzialmente in spaccato.

MODO MIGLIORE DI REALIZZAZIONE DELL'INVENZIONE

Facendo riferimento ai disegni e, più in particolare, alle figure 1-4, si può vedere che un gruppo ventola/motore con bypass costruito in conformità alla presente invenzione è indicato in generale con il numero di riferimento 10. Il gruppo 10 comprende un alloggiamento del motore 12 che porta un motore elettrico che quando viene messo in funzione fa ruotare un albero 14, come è ben noto nella tecnica. Una pluralità di sostegni sporgenti all'infuori 16 è disposta attorno alla periferia dell'alloggiamento del motore 12 per sostenere un gruppo di ventola dell'aria di lavoro indicato in generale dal numero di riferimento 20. I supporti sporgenti 16 definiscono uno spazio vuoto 22 tra il gruppo della ventola dell'aria di lavoro 20 e l'alloggiamento del motore 12 così da consentire l'aspirazione dell'aria di raffreddamento attraverso l'alloggiamento del motore 12.

Il gruppo della ventola dell'aria di lavoro 20 ha tre elementi principali: una staffa d'estremità di diffusione, indicata in generale dal numero di riferimento 24; una ventola 26; ed una copertura protettiva, indicata in generale dal numero di riferimento 28. L'albero 14 si estende attraverso la staffa d'estremità di diffusione 24 ed è collegato alla ventola 26. La copertura protettiva 28, insieme con la staffa d'estremità 24, racchiude parzialmente la ventola 26. La copertura protettiva 28 presenta un occhiello 30 di presa dell'aria di lavoro che è disposto centralmente così che l'aria di lavoro venga aspirata assialmente dentro la ventola 26 che quindi imprime all'aria di lavoro un moto radiale.

La staffa d'estremità 24 comprende un labbro 34 che forma un bordo esterno 36. Una spalla inclinata 38 si estende in modo curvilineo dal bordo esterno 36 fino ad un bordo interno 40. All'interno del bordo interno 40 è disposta al centro una base 42. Attraverso la base 42 si estende un foro 48 per l'albero e il cuscinetto che alloggia un cuscinetto a manicotto 50 all'interno del quale è sostenuto con moto rotatorio l'albero 14.

Una pluralità di palette 52 si estende radialmente e in modo curvilineo dal bordo interno 40 lungo una parte sostanziale della spalla inclinata 38. Ciascuna paletta ha un bordo superiore 54 che segue la forma della spalla 38. In altre parole, l'altezza del bordo superiore 54, rispetto alla spalla 38, rimane sostanzialmente uguale. Ciascuna paletta ha un'estremità d'entrata 56, prossima al bordo interno 34, ed un'estremità di uscita 58, prossima al bordo esterno 36.

Ciascuna paletta ha un raccordo concavo 60 che fornisce una superficie di transizione graduale tra la paletta 52 e la spalla 38. Palette adiacenti 52 formano tra di loro un canale 64 che espande gradualmente il flusso dell'aria di lavoro dal bordo interno verso il bordo esterno. Tra le estremità di uscita 58 ed il bordo esterno 36, si forma una camera di raccolta 68 quando la copertura protettiva 28 viene fissata alla staffa d'estremità 24. Si comprenderà che una periferia formata dalle estremità di uscita 58 è posizionata approssimativamente in un punto medio tra il diametro esterno della ventola dell'aria di lavoro 26 ed il diametro interno della copertura protettiva 28 quando questa è fissata alla staffa 24. Le estremità d'entrata 56, insieme con la base 42 ed il bordo interno 40, formano una camera 46 per la ventola che ha dimensioni tali da alloggiare la periferia esterna della ventola 26. Le palette 58 si aprono tangenzialmente a ventaglio dalla camera della ventola 46 fino alla camera di raccolta 68.

La ventola 26 dell'aria di lavoro comprende un disco piatto 76 ed un disco rastremato 78. I dischi 76 e 78 sono collegati l'uno all'altro da una pluralità di palette curvilinee 80 della ventola, come è ben noto nella tecnica. Il disco rastremato 78 ha un foro 82 che è allineato con l'occhiello di aspirazione 30. Le palette della ventola 80, insieme con la periferia esterna dei dischi 76 e 78, formano aperture di scarico 84 della ventola che sono distribuite in modo uniforme attorno alla periferia della ventola 26. Complessivamente ci si può riferire alle aperture di scarico 84 come ad una sezione di scarico 86. La ventola 26 è attaccata all'albero 14 mediante una rondella 88, che poggia contro il disco piatto 76, ed un dado 90 .

La copertura protettiva 28 ha sostanzialmente la forma di una coppa e comprende una piastra rastremata 94 con una parete laterale estendentesi verso il basso 96. La copertura protettiva 28 è montata sulla staffa d'estremità 24 per calettamento per forzamento. Naturalmente, possono essere utilizzati anche dispositivi di fissaggio e simili. Quando sono assemblati, la piastra rastremata 94 ed il disco rastremato 78 definiscono tra di loro un interstizio 97. La parete laterale 96 presenta una pluralità di bocche 98 della copertura protettiva che sono orientate nella stessa direzione curvilinea delle palette. Il lato sottostante della piastra rastremata 94 è posto in stretto contatto con i bordi superiori 54 almeno nelle rispettive estremità d'entrata 56. Di conseguenza, almeno una parte di ciascun canale 64 costituisce un passaggio completamente chiuso. Con la suddetta costruzione, la sezione di scarico o camera di raccolta 68 ha una proporzione volumetrica leggermente maggiore della sezione di scarico in uscita delle palette di guida 58. Le palette 58 terminano in una forma radiale, come la ventola 26 e la copertura protettiva 28. Allorché l'aria di lavoro viene scaricata dalla ventola 26, presenta componenti radiali e rettilinee che si spostano assialmente verso il bordo interno 36 in una serie di anelli anulari in direzione delle bocche 98 della copertura protettiva. Questi "anelli" d'aria vengono quindi scaricati in successione attraverso le bocche 98.

Sebbene non si voglia rimanere vincolati alla teoria, si ritiene che le estremità d'entrata 56 facciano il 95% del lavoro nello spostamento dell'aria verso le bocche 98. La configurazione delle palette al di là delle estremità d'entrata è meno critica, sebbene sia desiderabile che esse consentano uno scarico continuo e regolato.

Facendo ora riferimento alla figura 5, si può vedere che un dispositivo di tenuta della presa d'aria è indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 100. In una realizzazione mostrata nella figura 5, il dispositivo di tenuta 100 comprende un collare 102 che è attaccato alla copertura protettiva 28 da una pluralità di rivetti 104. Il collare, che è preferibilmente di nylon, presenta una flangia esterna 106 che è attaccata al lato sottostante della copertura protettiva attorno all'apertura di aspirazione 30. Una parte piatta 108 si estende dalla flangia. E dalla parte piatta 108 si estende verso il basso un aggetto 110 che è praticamente in un rapporto di contatto con il disco rastremato 78 della ventola 26 dell'aria di lavoro. Al momento dell'assemblaggio, il collare viene montato in modo che l'aggetto 110 sia il più possibile in un rapporto di stretta vicinanza con il foro 82. Così, la ventola ruota liberamente attorno all'aggetto 110, ma il gioco tra l'aggetto ed il disco 78 della ventola è ridotto al minimo.

In alternativa, come è mostrato nelle figure 6-7, il dispositivo di tenuta 100 della presa d'aria può utilizzare una superficie interna 114 della copertura protettiva con una guarnizione circolare 116 attaccata ad essa. La guarnizione circolare 116 è dotata di un materiale adesivo 118 che viene esposto rimovendo un rivestimento 120. Come si può vedere, la guarnizione circolare 116 ha un diametro interno sostanzialmente uguale al diametro interno del foro di entrata dell'aria 30. Nelle realizzazioni preferite, la guarnizione circolare 116 è di politetrafluoroetilene espanso prodotto da Gore-Tex, Ine.

In un'altra alternativa, mostrata nelle figure 8 e 9, il dispositivo di tenuta 100 della presa d'aria può utilizzare la superficie interna 114 della copertura protettiva ed un anello di ritenuta 130. L'anello di ritenuta 130 ha un diametro maggiore dell'occhiello 30 ed ha una flangia 132 che è collegata alla copertura protettiva 28, preferibilmente per saldatura a punti. Una .striscia di guarnizione 134, che è una lunghezza estrusa di politetraf luoroetilene espanso, viene tagliata ad una lunghezza uguale ad un diametro attorno all'occhiello 30. La striscia 134 è posizionata tra la flangia 132 e l'occhiello 30. Si comprenderà che un labbro 136 si estende attorno all'occhiello 30 come risultato della sua formazione. La striscia di guarnizione 134 si inserisce con precisione esatta tra il labbro 136 e la flangia 132. Per mantenere in posizione la striscia di guarnizione, denti di arresto sono fissati attorno alla flangia 132. La striscia di guarnizione ha dimensioni tali da impegnare almeno ad attrito il disco 78 della ventola.

In tutte queste realizzazioni, il dispositivo di tenuta 100 riduce in modo significativo o chiude l'interstizio 97 formato tra il disco rastremato 78 e la superficie interna 114. In altre parole, il dispositivo di tenuta 100 riduce al minimo l'ingresso di aria di lavoro all'interno dell'interstizio 97.

Sarà ora descritto il funzionamento del gruppo 10. Generalmente, il motore all'interno dell'alloggiamento 12 del motore quando viene messo in funzione fa ruotare l'albero 14. Quest'ultimo, a sua volta, fa ruotare la ventola 26 ed aria di lavoro viene aspirata attraverso il gruppo della ventola 20. I componenti caratteristici contenuti nel gruppo della ventola 20 dell'aria di lavoro, che potenziano molto il passaggio del flusso dell'aria di lavoro, comprendono il dispositivo di tenuta 100 della presa d'aria. L'allineamento dell'occhiello di aspirazione 30 e del foro 82 della ventola è tale che l'aria viene di norma aspirata nell'area tra i dischi 76 e 78. Per ridurre al minimo la turbolenza nella copertura protettiva e, in particolare, tra il disco rastremato 78 e la superficie interna 114 della copertura protettiva, il dispositivo di tenuta 100 impedisce l'ingresso diretto dell'aria di lavoro dentro questa area. Di conseguenza, una parte significativa dell'aria di lavoro viene aspirata attraverso la ventola 26 e non deviata verso l'area tra la ventola e la copertura protettiva. Allorché la ventola ruota, l'aria di lavoro viene catturata dalle palette 80 della ventola e quindi scaricata fuori dalle aperture di scarico 84 nella regione di scarico 86. Un'altra caratteristica importante della presente invenzione è che la pluralità di palette 52, insieme con il bordo interno 40 e la base 42, formano una camera 46 della ventola in cui ruota la ventola 26. Le estremità d'entrata 56 delle palette 52 sono disposte in prossimità della periferia esterna della ventola 26 attorno alla regione di scarico 86. In effetti, ciascuna paletta 52 ha un bordo superiore 54 che ha un'altezza equivalente o maggiore dell'altezza della regione di scarico 86. Di conseguenza, appena che viene espulsa dalle aperture di scarico 84 della ventola, l'aria di lavoro viene deflessa e catturata dalle estremità d'entrata 56 e quindi raccolta nei canali 64 formati tra le palette adiacenti 52 e la copertura protettiva 94. Dato che i canali 64 sono coperti dal lato sottostante della copertura protettiva 28 per almeno una parte della loro lunghezza, viene sostanzialmente conservata la quantità di moto dell'aria di lavoro. L'aria di lavoro quindi si espande gradualmente e viene diretta verso l'esterno e verso il basso lungo la spalla inclinata 38. Nelle estremità di uscita 58 delle palette 52, che hanno equivalente distanza radiale, l'aria di lavoro viene depositata nella camera di raccolta anulare 68. L'aria circola verso il basso attorno alla camera 68 e viene pressurizzata e quindi esce dalla copertura protettiva 28 attraverso le bocche 98 della copertura protettiva.

Facendo ora riferimento alla figura 10, una variazione dell'idea inventiva può essere applicata ad un gruppo ventola/motore con bypass a scarico tangenziale, indicato nel complesso con il numero di riferimento 210. Il gruppo 210 incorpora molte delle stesse caratteristiche strutturali del gruppo 10, inclusa, ma non solo, una staffa d'estremità 212 della ventola che ha una pluralità di palette curvilinee 214. Come nell'altra realizzazione, un'estremità delle palette 214 è posizionata in stretta relazione di prossimità attorno alla periferia esterna della ventola 26. Una periferia esterna della staffa d'estremità 212 ha forma logaritmica e dimensioni crescenti a partire da una sezione di scarico iniziale 218 attraverso una sezione di scarico ad espansione graduale 219 fino ad una bocca di scarico tangenziale 220. Un involucro 221 della ventola di forma corrispondente con un'apertura di entrata assiale è calettato sulla staffa d'estremità 212. Come nell'altra realizzazione, la superficie interna dell'involucro 221 è a contatto almeno con una parte del bordo superiore di ciascuna paletta. Così, i canali formati tra le palette 214 sono parzialmente chiusi in prossimità della periferia esterna della ventola. Ciò favorisce molto la conservazione della quantità di moto dell'aria di lavoro dopo che è uscita dalla ventola.

La sezione di scarico di forma logaritmica aumenta gradualmente dalle palette più lontane dalla bocca di scarico alle palette più vicine alla bocca di scarico. Per esempio, l'area di uscita (il volume tra le palette di guida più lontane dalla bocca di scarico 220) più il 5% di quell'area produce la sezione di scarico 218. L'area di uscita di scarichi di palette di guida adiacenti successive (più circa il 5%) viene sommata all'area precedente per formare la forma logaritmica. Questa configurazione favorisce grandemente lo spostamento efficiente dell'aria di lavoro in direzione della bocca di scarico 220. Il gruppo 210 funziona in modo quasi identico al gruppo 10 tranne che per quanto riguarda lo scarico tangenziale. Il gruppo 210 può essere dotato di una qualsiasi delle realizzazioni del dispositivo dì tenuta della presa d'aria descritte in combinazione con il gruppo 10.

Sulla base della descrizione precedente, emergono con immediata evidenza i vantaggi della presente invenzione. In particolare, la quantità di turbolenza e di corrente d'aria spuria che interferisce con il flusso dell'aria di lavoro attraverso i gruppi 10, 210 risulta notevolmente ridotta. In particolare, l'aria di lavoro viene spostata direttamente dalla ventola fino ad una sezione di diffusione radiale/camera di raccolta che toglie carico alla pressione prodotta dalla ventola. L'aria allora rallenta gradualmente e viene fatta circolare all'interno della camera di raccolta 68 e quindi viene guidata in modo efficiente fuori dalla copertura protettiva 28. Si è riscontrato che l'aria perde una quantità significativa di forza motrice una volta che ha lasciato le aperture. Di conseguenza, per ridurre al minimo la turbolenza ed aumentare l'efficienza, si è riscontrato che è molto più efficace catturare immediatamente l'aria di lavoro attraverso le palette appena che essa viene generata dalla ventola. Quest'aria viene quindi fatta espandere gradualmente e la sua pressione ridotta nella camera di raccolta così da spingere collettivamente l'aria fuori dalle bocche di scarico della copertura protettiva. Mentre la maggior parte della tecnica anteriore fornisce un'efficienza operativa approssimativamente tra il 27% ed il 37%, è stato dimostrato che questa nuova configurazione consente un'efficienza di almeno il 50%. L'efficienza, come è utilizzata in questo contesto, è un fattore del rendimento del motore e del rendimento del ventilatore, laddove si è determinato che la turbolenza/interferenza all'interno della copertura protettiva della ventola diminuisce di molto la corrente d'aria attraverso dì essa, il che induce il motore a lavorare di più e a generare calore e produce perdite nel sistema. Nella presente invenzione, le perdite vengono ridotte in modo significativo così da consentire una maggiore durata del motore ed altri benefici tangibili.

Si può così vedere che gli scopi dell'invenzione sono stati soddisfatti dalla struttura sopra presentata. Sebbene, in conformità alle leggi sui brevetti, soltanto il modo migliore e la realizzazione preferita dell'invenzione siano stati presentati e descritti nei dettagli, è sottinteso che l'invenzione non è limitata a ciò o da ciò. Di conseguenza, per una comprensione della vera portata e dell'ambito dell'invenzione, si deve far riferimento alle rivendicazioni allegate.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo motore con bypass, comprendente: un motore avente un albero rotante; una ventola dell'aria di lavoro assicurata a detto albero rotante; una copertura protettiva avente un foro di aspirazione ed almeno un'apertura di scarico; una staffa d'estremità avente un foro per l'albero attraverso il quale si estende detto albero, detta staffa d'estremità e detta copertura protettiva racchiudendo parzialmente detta ventola dell'aria di lavoro, in cui la rotazione di detta ventola dell'aria di lavoro aspira aria attraverso detto foro di aspirazione e scarica l'aria attraverso detta almeno un'apertura di scarico; e detta staffa d'estremità avendo una pluralità di palette che definiscono una camera della ventola che accoglie detta ventola dell'aria di lavoro così che l'aria espulsa da detta ventola dell'aria di lavoro venga ridiretta da dette palette verso detta almeno un'apertura di scarico.
2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui detta staffa d'estremità ha una spalla inclinata verso il basso e ciascuna di dette palette ha un'estremità di uscita che si estende radialmente lungo detta spalla inclinata verso il basso, dette palette formando canali tra di loro e dette estremità di uscita e detta copertura protettiva formando tra di loro una camera di raccolta in cui l'aria di lavoro si raccoglie prima di uscire da detta almeno un'apertura di scarico.
3. 3. Gruppo secondo la rivendicazione 2, in cui detta paletta ha un bordo superiore che si estende da detta estremità d'entrata fino a detta estremità di uscita, ed in cui detta copertura protettiva è a contatto con almeno una parte di detti bordi superiori così da racchiudere almeno una parte di ciascuno di detti canali.
4. 4. Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui detta copertura protettiva ha una pluralità di bocche di scarico distribuite attorno a detta copertura protettiva. '
5. 5. Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui detta copertura protettiva ha una singola apertura di scarico tangenziale.
6. 6. Gruppo secondo la rivendicazione 5, in cui detta pluralità di palette hanno ciascuna un'estremità di uscita che insieme con detta copertura protettiva forma una camera di raccolta, detta camera di raccolta espandendosi in modo logaritmico verso detta singola apertura di scarico tangenziale .
7. 7. Gruppo di ventola a motore, comprendente: una staffa d'estremità con un albero rotante passante attraverso di essa; una copertura protettiva avente un foro di aspirazione ed una pluralità di aperture di scarico, detta copertura protettiva racchiudendo detta staffa d'estremità; una ventola dell'aria di lavoro collegata a detto albero rotante ed alloggiata con moto rotatorio tra detta staffa d'estremità e detta copertura protettiva, in cui detta ventola dell'aria di lavoro ha un foro allineato a detto foro di aspirazione; e un dispositivo di tenuta della presa d'aria disposto tra detta copertura protettiva e detta ventola, detto dispositivo di tenuta della presa d'aria essendo posizionato così da massimizzare il flusso dell'aria di lavoro da detto foro di aspirazione a detto foro della ventola.
8. 8. Gruppo secondo la rivendicazione 7, in cui detto dispositivo di tenuta della presa d'aria comprende un collare fissato attorno a detto foro di aspirazione, detto collare avendo un aggetto che si estende in detto foro della ventola.
9. 9. Gruppo secondo la rivendicazione 7, in cui detto dispositivo di tenuta della presa d'aria comprende una guarnizione circolare assicurata ad un lato sottostante di detta copertura protettiva ed attorno a detto foro si aspirazione, detta guarnizione circolare riducendo al minimo l'interstizio tra un lato sottostante di detta copertura protettiva e detta ventola dell'aria di lavoro .
10. 10. Gruppo secondo la rivendicazione 9, in cui detta guarnizione circolare è di politetraf luoroetilene espanso.
11. 11. Gruppo motore con bypass comprendente: un motore avente un albero rotante; una ventola dell'aria di lavoro fissata a detto albero rotante; una copertura protettiva avente un foro di aspirazione ed almeno un'apertura di scarico; e una staffa d'estremità avente un foro per l'albero attraverso il quale si estende detto albero rotante, detta staffa d'estremità e detta copertura protettiva racchiudendo parzialmente detta ventola dell'aria di lavoro, in cui la rotazione di detta ventola dell'aria di lavoro determina l'aspirazione dell'aria attraverso detto foro di aspirazione e lo scarico dell'aria attraverso detta almeno un'apertura di scarico; detta staffa d'estremità avendo una pluralità di palette che sono inclinate verso il basso e verso l'esterno a partire da detta ventola dell'aria di lavoro verso detta almeno un'apertura di scarico.
12. 12. Gruppo motore con bypass secondo la rivendicazione 11, in cui dette palette formano canali che si espandono gradualmente a mano a mano che si avvicinano a detta almeno un'apertura di scarico .