ITMI20011407A1 - Procedimento e dispositivo per il trattamento di un prodotto sottoforma di particelle con un mezzo di rivestimento - Google Patents

Procedimento e dispositivo per il trattamento di un prodotto sottoforma di particelle con un mezzo di rivestimento Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
"Procedimento e dispositivo per il trattamento di un prodotto sotto forma di particelle con un mezzo di rivestimento"
DESCRIZIONE
L'invenzione concerne un procedimento per il trattamento di un prodotto sotto forma di particelle con un mezzo di rivestimento, in particolare per il rivestimento di bricchetti per usi medicali, alimentari, tecnici o chimici, in cui il prodotto è imbottigliato in un recipiente, mosso nel recipiente tramite rotazione del recipiente attorno ad un asse di rotazione orizzontale od obliquo, in un movimento circolare continuo, spruzzato con mezzo di rivestimento ed essiccato mediante aria di processo. L'invenzione concerne inoltre un dispositivo con il quale può essere eseguito, in particolare, il procedimento citato sopra, con un recipiente che può ruotare attorno ad un asse di rotazione, orizzontale od obliquo, e presenta una parete che circonda l'asse di rotazione, inoltre con un dispositivo spruzzatore per spruzzare il prodotto con mezzo di rivestimento nel recipiente, e con un dispositivo dell'aria di processo, per alimentare il prodotto con aria di processo .
Un simile procedimento ed un simile dispositivo sono noti, ad esempio, dal manuale tedesco "Tecnologia Farmaceutica" di Kurt H. Bauer, Karl-Heìnz Ròmming, Claus Fuhrer, edito da Gustav Fischer, 5a. edizione, pagine 334-336.
Un procedimento ed un dispositivo del tipo indicato sopra sono impiegati nell'industria farmaceutica, chimica, dolciaria ed alimentare.
Nell'industria farmaceutica si producono, per rivestimento od applicazione di pellicole, detta anche filmcoating, compresse rivestite con pellicole o colorate, intendendosi con tali espressioni dei tipi di farmaci rivestiti con un polimero.
La presente invenzione non è però limitata al rivestimento tramite pellicole, bensì può essere impiegata ad esempio anche nella granulazione, in cui, partendo da particelle fini di un prodotto, queste sono rivestite con il mezzo di rivestimento, per agglomerare fra loro le particelle, per generare alla fine particelle più grandi.
Nella produzione dei confetti, si rivestono bricchetti tramite una sospensione o soluzione per lo più adesiva. In base al procedimento noto citato sopra e con il dispositivo noto indicato sopra, il prodotto da trattare è introdotto in un recipiente o bollitore, essendo il prodotto mosso nel recipiente, mediante rotazione del recipiente attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente orizzontale od obliquo, in un movimento circolare continuo. Durante questo movimento circolare, il prodotto da trattare è spruzzato con il mezzo di rivestimento e questo mezzo di rivestimento è essiccato tramite aria di processo. Per effetto del movimento circolare del prodotto, si ha una miscelazione del prodotto nel recipiente.
Il mezzo di rivestimento è oggi spruzzato, nel recipiente rotante, sul prodotto sotto forma di particelle che viene mosso, mediante un sistema di ugelli spruzzatori.
La qualità del rivestimento finito del prodotto sotto forma di particelle dipende, sia nella produzione dei confetti, sia nel rivestimento con pellicole, dal movimento circolare uniforme, rapido e tuttavia non dannoso, del prodotto da rivestire. Il tipo di movimento circolare del prodotto da rivestire nel recipiente ha anche una rilevante influenza sul possibile tipo di applicazione del mezzo di rivestimento e sull'efficacia dell'essiccazione, concorrendo l'applicazione e l'essiccazione di nuovo in modo fondamentale a determinare la qualità del rivestimento del prodotto rivestito finito.
Nel procedimento noto indicato sopra e con il dispositivo noto, il prodotto sotto forma di particelle è fatto girare su sé stesso in conseguenza della rotazione del recipiente attorno al suo asse di rotazione, per effetto del trascinamento meccanico del prodotto sotto forma di particelle sulla parete rotante del recipiente, vale a dire che gli strati del prodotto che scendono defluiscono sugli strati che salgono sulla parete rotante. In questo procedimento noto e col dispositivo noto il prodotto che sale non raggiunge nemmeno il piano centrale orizzontale del recipiente, vale a dire che il movimento in senso inverso di salite e flusso ha inizio relativamente presto, a causa della forza di gravità. Il prodotto viene fatto circolare, quindi, quale volume o letto compatto, che è relativamente denso, sicché esso non può essere adeguatamente investito dall'aria di processo, ma viene solo sfiorato superficialmente.
Per ottenere una migliore miscelazione del prodotto mosso nel recipiente rotante, si è tentato di ovviare a questo inconveniente applicando deflettori di miscelazione o palette di miscelazione, che costituiscono però ostacoli meccanici che favoriscono l'attrito e quindi un danneggiamento dei bricchetti. Questi deflettori di miscelazione, o palette di miscelazione, non sono comunque idonei a ventilare in modo sostanziale il volume compatto, od il letto.
Un simile dispositivo con un recipiente girevole attorno ad un asse orizzontale di rotazione, con deflettori di miscelazione, è noto dalla pubblicazione aziendale tedesca della ditta Glatt GmbH, Buhlmiihle, "Glatt-Coater Typ GC 400-2000".
Nel dispositivo noto e nel procedimento noto anche l'irrorazione del prodotto con il mezzo di rivestimento presenta inconvenienti. La spruzzatura, nei procedimenti e dispositivi di questo tipo noti, ha luogo da un lato spruzzando il mezzo di rivestimento dall'alto sul prodotto fatto circolare al di sotto. Questo procedimento, cosiddetto top-spray, è però svantaggioso, perché esso comporta necessariamente grandi perdite del materiale da irrorare.
Per mantenere ridotte le perdite di materiale da irrorare, si è quindi tentato d'altra parte di immergere il dispositivo spruzzatore nel prodotto che è fatto circolare: è il cosiddetto procedimento a spada sommersa. Nei dispositivi e procedimenti nei quali il prodotto da trattare è mosso in un recipiente che ruota attorno ad un asse orizzontale, si è però accertato che il movimento del prodotto subisce anche un'influenza negativa da parte del dispositivo di essiccazione/irrorazione immerso nel prodotto. Non sono più assicurati un movimento ed una miscelazione uniformi del prodotto sotto forma di particelle. Poiché il dispositivo di essiccazione/irrorazione, immerso nel prodotto, fisso e quindi non rotante insieme al prodotto, costituisce un ostacolo meccanico al movimento del prodotto, di nuovo le particelle di prodotto che si muovono possono essere danneggiate in conseguenza dell'eccessivo attrito contro questi ostacoli meccanici.
D'altra parte, da DE 198 38 540 Al sono noti un procedimento ed un dispositivo per il trattamento di un prodotto sotto forma di particelle con un mezzo di rivestimento, in cui il recipiente ruota attorno ad un asse verticale. Il movimento e la circolazione del prodotto hanno luogo qui per effetto di forze centrìfughe che agiscono sul prodotto, le quali muovono verso l'alto il prodotto lungo la parete del recipiente. Qui si tratta però di un di un principio cinematico del movimento del prodotto nel recipiente completamente diverso rispetto al procedimento già indicato ed al dispositivo già indicato, ciò che non è oggetto della presente invenzione.
Scopo della presente invenzione è quindi perfezionare un procedimento ed un dispositivo del tipo indicato sopra, nel senso di evitare gli inconvenienti indicati precedentemente, evitando in particolare che durante il movimento circolare del prodotto si formi un letto compatto che è difficilmente accessibile sia all'aria di processo, sia al mezzo di rivestimento.
In base all'invenzione questo scopo si raggiunge, per quanto riguarda il procedimento indicato sopra, grazie al fatto che il prodotto nel recipiente è trascinato, in quantitativi di volta in volta parziali, mediante una pluralità di palette direttrici che ruotano insieme al recipiente, si estendono sostanzialmente per l'intera lunghezza del recipiente, sono distanziate l'una dall'altra ed hanno andamento sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale del recipiente, da una zona inferiore del recipiente fino ad una zona superiore del recipiente e da lì, separatamente dalla parte di prodotto che sale, è nuovamente riportato nella zona inferiore del recipiente.
In base all'invenzione questo scopo si raggiunge, con riferimento al dispositivo indicato sopra, grazie al fatto che nel recipiente sono sistemate svariate palette direttrici distanziate l'una dall'altra ed aventi andamento sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale del recipiente , distribuite perimetralmente ed attigue alla parete del recipiente, le quali si estendono sostanzialmente per l'intera lunghezza e ruotano insieme al recipiente.
Il procedimento secondo l'invenzione ed il dispositivo secondo l'invenzione si distinguono dallo stato della tecnica per il fatto che sono presenti svariate, preferibilmente molte, palette direttrici, le quali ruotano insieme al recipiente e trascinano di volta in volta in singole cascate una parte del prodotto, che si trova nella zona inferiore del recipiente, portandolo nella zona superiore del recipiente, vale a dire quanto meno al di sopra del piano centrale orizzontale del recipiente. Da questa zona superiore il prodotto defluisce allora dalle fessure, formate dalle estremità delle palette direttrici rivolte verso l'asse di rotazione, e viene riportato nella zona inferiore del recipiente. Il vantaggioso effetto che si ottiene con il procedimento secondo l'invenzione e con il dispositivo secondo l'invenzione consiste nel fatto che, grazie al trascinamento del prodotto, in quantitativi di volta in volta parziali, della zona inferiore alla zona superiore del recipiente, da un lato viene sfruttato un maggior volume del recipiente per il movimento e la miscelazione del prodotto. In tal modo si ottiene una ventilazione dell'intero volume del prodotto che può quindi essere meglio investito, da un lato, dall'aria di processo e, d'altro lato, è anche consentita una più uniforme irrorazione con il mezzo di rivestimento, dal momento che nel recipiente non si forma un letto compatto, come nello stato della tecnica. Le palette direttrici possono estendersi per l'intera lunghezza del recipiente e quindi terminare lateralmente con il recipiente, a tenuta rispetto al prodotto, oppure le palette direttrici possono essere unite al recipiente lateralmente, mediante traverse che consentono una ricaduta del prodotto, in parte di lato, in piccole quantità, con l'accorgimento che almeno una parte del prodotto è trascinato nella zona superiore del recipiente.
In una configurazione preferita del dispositivo, le palette direttrici si trovano, alla loro estremità rivolta verso la parete del recipiente, ad una certa distanza dalla parete del recipiente.
Questa distanza è scelta in modo tale da consentire vantaggiosamente al prodotto di fluire nuovamente all' indietro, contro la direzione di rotazione del recipiente, in parziale allontanamento dalle palette direttrici durante il sollevamento del prodotto, per cui si determina un'ulteriore miscelazione del prodotto composto di più quantitativi parziali, ossia più cascate. Così, anche durante la salita del prodotto, ha luogo un'ulteriore miscelazione, che non lo danneggia.
In una configurazione preferita del procedimento il prodotto è trascinato, per mezzo delle palette direttrici, all'incirca fino alla zona più alta del recipiente e da lì, dapprima in un movimento di scivolamento con componente diretta obliquamente verso l'esterno rispetto alla verticale, è riportato in deflusso nella zona inferiore, senza danneggiamenti. Nel dispositivo è corrispondentemente previsto, in un'altra coni igurazione preferita, che nel recipiente sia sistemata una superficie fissa di ritorno per il prodotto, che si estende da una zona superiore del recipiente, obliquamente verso l'esterno e verso il basso rispetto alla verticale, essendo un'estremità superiore della superficie di ritorno attigua alle estremità delle palette direttrici rivolte verso l'asse di rotazione.
Questa superficie di ritorno che si estende, come le palette direttrici, sostanzialmente per l'intera lunghezza del recipiente e che ha andamento obliquo rispetto alla verticale, ha il vantaggio che, nella zona superiore del recipiente, il prodotto che defluisce dalle palette direttrici non ricade diametralmente, attraverso il recipiente, nella zona inferiore, bensì dapprima scorre verso il basso sulla superficie di ritorno, senza danno, lungo almeno una zona parziale del recipiente, perdendo il prodotto in deflusso energia cinetica per effetto dell'obliquità della superficie di richiamo, vale a dire che interviene un certo rallentamento nel flusso del prodotto. Anche questo contribuisce ad un movimento del prodotto nel recipiente, senza danni.
In base al procedimento secondo l'invenzione è inoltre preferito che il prodotto, nel movimento di scorrimento, sia portato all'incirca fino all'altezza del piano centrale orizzontale del recipiente e da lì ricada liberamente nella zona inferiore del recipiente .
Corrispondentemente la superficie di ritorno termina, in un'altra conformazione preferita all’invenzione, approssimativamente all'altezza di un piano centrale orizzontale del recipiente.
Dopo che il prodotto, che defluisce scorrendo sulla superficie di ritorno, ha perso una parte della sua energia cinetica esso approssimativamente all'altezza del piano centrale orizzontale, può cadere da esso in un movimento verticale sotto l'effetto della forza di gravità, per cui si forma una "cortina di particelle" nella zona di caduta, nella quale le singole particelle del prodotto, sotto l'effetto della forza di gravità, si dispongono ad una maggiore distanza reciproca, vale a dire che interviene un'ulteriore allargamento dei vuoti fra le particelle del prodotto.
In un'altra configurazione preferita del procedimento, il prodotto è irrorato con il mezzo di rivestimento durante la ricaduta nella zona inferiore del recipiente .
In un'altra configurazione preferita del dispositivo, il dispositivo di irrorazione presenta almeno un ugello spruzzatore che è sistemato ad una certa distanza laterale dall'estremità inferiore della superficie di ritorno, al di sotto della medesima.
La cortina di particelle citata sopra è particolarmente adatta quale zona di applicazione, per irrorare il prodotto con il mezzo di rivestimento. Il mezzo di rivestimento è normalmente spruzzato sul prodotto mediante aria di irrorazione. La cortina di particelle ventilata lascia ora facilmente passare, in modo vantaggioso, l'aria della nebulizzazione di spruzzo, mentre il mezzo di rivestimento stesso rimane attaccato alle superfici del prodotto da trattare.
La distanza dello spruzzo dalle particelle, nella ricaduta, può misurare preferibilmente all'incirca da 30 a 150 mm, in modo ancora più preferito fino a 100 mm.
In un'altra configurazione preferita del procedimento, il prodotto durante la ricaduta è irrorato con il mezzo di rivestimento per l'intera sua estensione, nella direzione longitudinale del recipiente.
In un'altra configurazione preferita del dispositivo è corrispondentemente previsto che l'almeno un ugello spruzzatore sia un ugello a fessura rettilinea, con una fessura di spruzzo che si estende approssimativamente per l'intera lunghezza del recipiente .
Gli accorgimenti indicati sopra hanno il vantaggio che il prodotto che cade dalla superficie di ritorno sia raggiunto dal mezzo di rivestimento lungo l'intera sua estensione longitudinale, per cui si ottiene un trattamento con il mezzo di rivestimento particolarmente uniforme rispetto alla totalità delle particelle .
L'ugello a fessura rettilinea del dispositivo di irrorazione si immerge a tale scopo, preferibilmente nella direzione longitudinale del recipiente, in quest'ultimo ed orienta la nebulizzazione di irrorazione rispetto all'asse di rotazione del recipiente, con componente rivolta verso l'esterno, sul prodotto in ricaduta.
In un'altra configurazione preferita del dispositivo, di fronte all'ugello spruzzatore è sistemata un'altra superficie di ritorno, che è attigua alle estremità delle palette direttrici rivolte verso l'asse di rotazione .
In tal modo si ottiene vantaggiosamente che il prodotto che cade perda ulteriormente energia cinetica, o rispettivamente energia potenziale, e inoltre si impedisce che il prodotto che cade pervenga, già durante l'irrorazione, prima del tempo sulle palette direttrici che passano davanti a questa zona di applicazione.
In un'altra configurazione preferita del dispositivo, il recipiente presenta due pareti laterali, tra le quali sono sistemate le palette direttrici, e le pareti laterali presentano, all'estremità delle palette direttrici rivolta verso l'asse di rotazione, ciascuna una sporgenza orientata verso l'interno.
Le sporgenze sulle due pareti laterali del recipiente, che possono essere conformate ad esempio quale rientranza a forma di V dalle pareti laterali, vantaggiosamente fanno sì che il prodotto in caduta dalla superficie di ritorno resti ad una certa distanza dalle pareti laterali del recipiente nella zona di applicazione, nella quale il mezzo di rivestimento è spruzzato su prodotto, per cui si evita che le pareti laterali siano umettate con il mezzo di rivestimento. In tal modo l'ugello a fessura rettilìnea citato può spruzzare le estremità longitudinali della "cortina di particelle", senza alimentare le pareti laterali del recipiente. Ciò è vantaggioso soprattutto con riferimento alla pulizia del bollitore.
In un'altra coniigurazione preferita del procedimento, l'aria di processo nel recipiente è guidata in modo tale per cui il prodotto è attraversato dall'aria di processo sia durante il suo movimento dalla zona inferiore del recipiente alla zona superiore, sia durante il suo movimento di ritorno nella zona inferiore del recipiente.
Con quest'accorgimento si ottiene vantaggiosamente una doppia irrorazione del prodotto, di volta in volta con un livello di irrorazione del prodotto relativamente inferiore, ma costantemente alquanto più uniforme. Con questa doppia irrorazione del prodotto, la capacità di essiccazione dell'aria di processo è sfruttata meglio che con una sola irrorazione semplice.
In un'altra configurazione preferita del procedimento, l'aria di processo attraversa il prodotto durante l'irrorazione con il mezzo di rivestimento, con componente orientata nella direzione di irrorazione. Qui è vantaggioso il fatto che l'aria di processo può portare fuori del recipiente l'aria della nebulizzazione di irrorazione.
In una configurazione preferita del dispositivo, la parete del recipiente è permeabile all'aria ed il dispositivo dell'aria di processo presenta una camera dell'aria di processo che circonda la parete del recipiente .
Ciò costituisce una prima vantaggiosa variante del dispositivo dell'aria di processo, in cui la parete perimetrale stessa del recipiente è permeabile all'aria, ad esempio è perforata.
Qui è inoltre preferito che la camera dell'aria di processo sia suddivisa in una camera di alimentazione dell'aria ed una camera di scarico dell'aria.
Tramite la camera di alimentazione dell'aria, l'aria di processo è soffiata dentro li recipiente e tramite la camera di scarico dell'aria è nuovamente asportata. IN caso di divisione della camera dell'aria di processo in una camera di alimentazione dell'aria e solo una camere di scarico dell'aria, l'aria di alimentazione può essere soffiata nel recipiente, guidata di 180° e, attraverso la camera di scarico, può essere nuovamente guidata di 180° e, dopo la doppia irrorazione del prodotto, fatta uscire dal recipiente .
È particolarmente preferito che all'almeno una camera di scarico dell'aria sìa associata una soffiante per lo scarico dell'aria, che può essere regolata, nella sua potenza, indipendentemente da una soffiante di alimentazione dell'aria per la camera di alimentazione dell'aria .
Qui è vantaggioso il fatto che, specialmente in connessione con la doppia irrorazione del prodotto con l'aria di processo nella zona in cui il prodotto sale ed in quella in cui scende nel recipiente, si può impostare un effetto di essiccazione mirato zona per zona, ad esempio nella zona in cui scende, nella quale è spruzzato il mezzo di rivestimento, si può impostare, tramite una più forte aspirazione per lo scarico dell'aria, un effetto di essiccazione maggiore che nella zona in cui sale, nella quale il mezzo di rivestimento è già preliminarmente essiccato.
In un'altra coniigurazione preferita del dispositivo, la camera dell'aria di processo presenta almeno due camere di scarico dell'aria, e le due camere di scarico dell'aria possono essere sottoposte ad un'aspirazione di diversa intensità.
Ciò può essere utilizzato ad esempio vantaggiosamente allo scopo di impostare specificamente su un valore più alto l'effetto aspirante di una delle camere di scarico dell'aria, che aspira l'aria di processo dalla zona di applicazione del mezzo dì rivestimento, perché si abbia un'aspirazione spontanea, fuori dal recipiente, della parte di aria di irrorazione del dispositivo di irrorazione.
In una configurazione alternativa preferita, le palette direttrici sono conformate come profilati cavi almeno parzialmente permeabile all'aria, che servono da canali di alimentazione o rispettivamente di scarico dell'aria di processo, ed il dispositivo dell'aria di processo presenta, almeno su una parete laterale del recipiente e preferibilmente su entrambe le pareti laterali, una camera di alimentazione dell'aria ed una camera di scarico dell'aria.
Questa configurazione del dispositivo dell'aria di processo, nella quale le singole palette direttrici sono conformate quali profilati cavi e sono esse stesse parte del sistema di alimentazione e di scarico dell'aria di processo, ha il vantaggio che si può fare a meno dì una camera dell'aria di processo che circonda il recipiente, come nella precedente configurazione, per cui il dispositivo complessivo, a parità di dimensione del recipiente, può essere realizzato con una struttura complessivamente minore. Inoltre, in questa configurazione la parete del recipiente può essere impermeabile all'aria.
Tuttavia, com'è comprensibile, la configurazione indicata sopra può essere combinata anche con la configurazione indicata prima di essa, vale a dire che, ad esempio, l'aria di alimentazione potrebbe essere inviata attraverso le palette direttrici conformate quali profilati cavi, mentre l'aria di scarico potrebbe fuoriuscire attraverso la parete del recipiente, che in tal caso è permeabile all'aria, o viceversa. Se comunque si fa a meno delle camere dell'aria di processo sistemate perimetralmente attorno alla parete del recipiente, la parete del recipiente può essere conformata fondamentalmente come permeabile all'aria.
In un'altra conformazione preferita del dispositivo, la superficie di ritorno accennata sopra e l'ulteriore superficie di ritorno eventualmente prevista sono del pari permeabili all'aria, per ottenere una corrente di aria di processo ottimale e quindi un'ottimale irrorazione del prodotto sotto forma di particelle. Allo stesso modo, le palette direttrici possono essere conformate permeabili all'aria, per poter irrorare il prodotto che si trova sopra di esse attraverso le palette direttrici, anche se esse non sono conformate quali profilati cavi e non servono da condotti di alimentazione dell'aria di processo, o rispettivamente di scarico dell'aria di processo.
In un'altra configurazione preferita del dispositivo, le palette direttrici sono inclinate rispetto al raggio della parete del recipiente e precisamente in senso discendente verso la parete del recipiente, guardando nel verso di rotazione.
Quest'accorgimento ha il vantaggio che le palette direttrici muovono il prodotto sotto forma di particelle senza danneggiarlo e che, specialmente nella zona inferiore del recipiente, quando il prodotto viene accolto sul lato delle palette direttrici che lo solleva e durante il deflusso del prodotto, lungo le palette direttrici, nella zona inferiore, non si hanno urti e quindi sollecitazioni meccaniche del prodotto sotto forma di particelle. Specialmente in connessione con la configurazione nella quale le estremità delle palette direttrici rivolte verso la parete del recipiente si trovano ad una certa distanza dalla parete del recipiente, una determinata parte del prodotto può nuovamente rifluire più facilmente dalle palette direttrici, mentre esse salgono nel recipiente, e può quindi più facilmente mescolarsi con il prodotto dei successivi quantitativi parziali o cascate.
In un'altra configurazione preferita del procedimento, il prodotto, durante il suo movimento ascendente sulle palette direttrici, è mosso con una componente orientata nella direzione longitudinale del recipiente .
In un'altra conformazione preferita del dispositivo, sulle palette direttrici sono corrispondentemente sistemate, sul loro lato sollevatore, elementi di guida aventi andamento lateralmente obliquo, per il movimento del prodotto nella direzione longitudinale del recipiente.
Quest'accorgimento ha il vantaggio che si può ottenere una miscelazione supplementare del prodotto anche nella direzione longitudinale del recipiente. Simili elementi di guida possono essere sviluppati, ad esempio, da paletta direttrice a paletta direttrice, in direzione di volta in volta opposta.
In un altra configurazione preferita, le palette direttrici sono inclinate rispetto all'asse longitudinale del recipiente, preferibilmente con inclinazione di volta in volta opposta, da paletta direttrice a paletta direttrice.
Anche in tal modo al prodotto può essere conferito, durante il suo trascinamento ad opera delle palette direttrici, un movimento nella direzione longitudinale del recipiente, essendo allora il prodotto mosso e quindi anche mescolato in questa direzione, sulle palette direttrici inclinate, con componente nella direzione longitudinale del recipiente, vale a dire con componente nella direzione dell'asse di rotazione del recipiente.
In un'altra configurazione preferita del procedimento, viene sostanzialmente afferrato dalle palette direttrici e trascinato l'intero prodotto, riportato nella zona inferiore delle recipiente.
Ciò si può ottenere senza modifiche delle dimensioni delle palette direttrici, con un diverso grado di riempimento del dispositivo. Per l'accorgimento indicato precedentemente, è necessario riempire il recipiente al massimo fino alle estremità delle palette direttrici rivolte verso l'asse di rotazione. Nel procedimento secondo l'invenzione, può essere però del pari preferito che solo una parte del prodotto riportato nella zona inferiore del recipiente sia trascinata dalle palette direttrici nella zona superiore .
Ciò può essere ottenuto con il dispositivo, preferibilmente grazie al fatto che le palette direttrici sono conformate più sottili in direzione del centro del recipiente. Se solo una parte del prodotto complessivo può fluire sulle singole palette direttrici, la parte restante del prodotto permane nella zona inferiore del recipiente, costantemente al di sopra delle palette direttrici, in movimento di rullatura, con il vantaggio che le palette direttrici sono sempre completamente riempite. Tuttavia la parte del prodotto che defluisce dalla superficie di ritorno, vale a dire la "cortina di particelle", è assottigliata fino ad uno strato ancora più sottile, dal momento che nella zona inferiore del recipiente rimane costantemente un certo volume del prodotto, che però viene anche continuamente sostituito da prodotto che fluisce successivamente, sicché anche in tal modo non si forma un letto compatto.
In un'altra conformazione preferita del dispositivo, è previsto un dispositivo di svuotamento per lo svuotamento del prodotto finito dal recipiente, il quale dispositivo presenta un canalino che può essere immesso nel recipiente e che si estende nella direzione longitudinale, obliquamente dall'alto verso il basso.
In tal modo il prodotto può essere tolto dal recipiente in un movimento di scorrimento, in un modo particolarmente idoneo ad evitare danneggiamenti. Inoltre vi è la possibilità di convogliare, in interazione con le palette direttrici, nel canalino il prodotto proveniente dal movimento di rotazione del recipiente, dato che il prodotto nella zona superiore del recipiente cade dalla rispettiva paletta direttrice nel canalino.
Per intensificare lo svuotamento, in un'altra configurazione preferita è previsto che almeno una delle palette direttrici possa scorrere, in aderenza alla parete del recipiente, per lo svuotamento del prodotto.
Ciò è vantaggioso soprattutto in connessione con la configurazione secondo la quale le singole palette direttrici si trovano ad una certa distanza dalla parete del recipiente. Se almeno una delle palette direttrici è però conformata in modo tale per cui essa viene ad aderire alla parete del recipiente, è trattenuto un deflusso del prodotto da questa paletta direttrice ed un riflusso lungo la parete del recipiente, per cui è reso possibile un più rapido svuotamento spontaneo del recipiente, con la semplice rotazione .
Altre caratteristiche e vantaggi si ricavano dalla seguente descrizione dell'accluso disegno.
Come si può ben capire, le caratteristiche indicate precedentemente e quelle che saranno spiegate in seguito possono essere impiegate non solo nella combinazione di volta in volta indicata, ma anche in altre combinazioni, o separatamente, senza discostarsi dal quadro della presente invenzione.
Esempi di realizzazione selezionati dell'invenzione sono rappresentati nel disegno e sono descritti qui di seguito in dettaglio, con riferimento al medesimo. Mostrano:
figura 1 - una sezione trasversale di un dispositivo per il trattamento di un prodotto sotto forma di particelle con un mezzo di rivestimento;
figura 2 - una sezione lungo la linea II-II della figura 1;
figura 3 - il dispositivo delle figure 1 e 2 nello stato di funzionamento dello svuotamento del recipiente;
figura 4 - una sezione lungo la linea IV-IV della figura 3;
figura 5 - una rappresentazione schematica del dispositivo delle figure 1 e 2, con camera dell'aria di processo divisa ed asportata;
figura 6 - una rappresentazione, confrontabile con quella della figura 1, di un esempio di realizzazione lievemente modificato rispetto al dispositivo della figura 1, mostrando la figura 6 il dispositivo in un grado di riempimento ridotto rispetto alla figura 1; figura 7 - una sezione lungo la linea VII-VII della figura 6;
figura 8 - una rappresentazione, confrontabile con quella della figura 6, di un dispositivo secondo un altro esempio di realizzazione, che è lievemente modificato rispetto al dispositivo delle figure 6 e 1; figura 9 - una rappresentazione, confrontabile con quella delle figure 1, o rispettivamente 6, o 8, di un altro esempio di realizzazione di un dispositivo secondo l'invenzione;
figura 10 - una sezione lungo la linea X-X della figura 9;
figura 11 - una sezione lungo la linea XI-XI della figura 9;
figura 12 - una sezione lungo la linea XII-XII della figura 10;
figura 13 - una singola paletta direttrice del dispositivo delle figure da 9 a 12.
Nelle figure da 1 a 5 è rappresentato un dispositivo, dotato del numero generale di riferimento 10, per il trattamento di un prodotto 12 sotto forma di particelle con un mezzo 14 di rivestimento. Il dispositivo 10 è impiegato soprattutto per il rivestimento di bricchetti per usi medicali, alimentari, tecnici o chimici.
Nelle figure 1 e 2, come pure in tutte le figure successive, il prodotto 12 sotto forma di particelle è rappresentato da una pluralità di punti. Il mezzo 14 di rivestimento è rappresentato alla figura 1 da un getto polverizzato.
Il dispositivo 10 presenta genericamente un alloggiamento 16, che presenta un fondo 18 dell'<’ >alloggiamento, una parte 20 superiore dell'alloggiamento, nonché parti 22 e 24 a scafo dell alloggiamento .
Nell'alloggiamento 16 è sistemato un recipiente 26 per accogliere il prodotto 12 sotto forma di particelle. Il recipiente 26 può ruotare attorno ad un asse 27 orizzontale di rotazione.
Il recipiente 26 presenta una parete 28 del recipiente che circonda interamente l'asse 27 di rotazione, essendo la parete 28 del recipiente cilindrica nell'esempio di realizzazione mostrato, ed estendendosi essa per l'intera lunghezza del recipiente 26, disposta concentricamente all'asse 27 di rotazione.
Il recipiente 26 presenta inoltre una parete 30 laterale anteriore ed una parete 32 laterale posteriore (figura 2).
Le pareti 30 e 32 laterali del recipiente 26 sono sostanzialmente piatte.
La parete 30 laterale anteriore presenta una porta 34 che può essere aperta come indicato con 34'.
Nelle figura 1, come pure in tutte le figure seguenti, quale verso di rotazione del recipiente 26 si assume un verso di rotazione in senso orario, o rispettivamente una rotazione destrorsa.
Nel recipiente 26 è sistemata una pluralità di palette 36 direttrici. Le palette 36 direttrici si estendono per l'intera lunghezza, vale a dire in direzione dell'asse 27 di rotazione in modo continuo, fra le pareti 30 e 32 laterali del recipiente 36. Le palette direttrici 36 hanno andamento parallelo all'asse 27 di rotazione, o rispettivamente parallelo all'asse longitudinale del recipiente 26. Le palette 36 direttrici possono comunque essere alquanto inclinate anche rispetto all'asse longitudinale del recipiente 26 od all'asse 27 di rotazione e, in tal caso, preferibilmente con inclinazione opposta da paletta 36 direttrice a paletta 36 direttrice. Le palette 36 direttrici ruotano, ad una rotazione del recipiente 36, insieme a questo. Le palette 36 direttrici sono preferibilmente saldate alle pareti 30 e 32 laterali, ma possono essere conformate in modo da poter essere staccate da esse e quindi intercambiabili. Le palette 36 direttrici, negli esempi di realizzazione mostrati, pervengono fino alle pareti 30 e 32 laterali e sono conformate in modo da aderire ad esse a tenuta di prodotto, ma potrebbero comunque anche essere unite tramite traverse alle pareti 30 e 32 laterali, sicché all'estremità longitudinale delle palette 36 direttrici rimane una fessura di passaggio per il prodotto 12.
Le palette 36 direttrici sono attigue alla parete 28 del recipiente e distribuite perimetralmente lungo la medesima. Complessivamente sono presenti, nell'esempio di realizzazione mostrato alle figure 1 e 2, venti palette 36 direttrici nel recipiente 26.
Nell'esempio di realizzazione mostrato alle figure 1 e 2, le palette 36 direttrici sono conformate quali lamiere sottili, che sono sostanzialmente arcuate al modo di una S, considerate in sezione trasversale. Le palette 36 direttrici, in questo esempio di realizzazione, sono in particolare impermeabili all'aria, ma allo stesso modo possono anche essere permeabili all'aria, grazie ad un adeguato foro. Inoltre le palette 36 direttrici possono anche presentare aperture maggiori, che consentono ad una piccola parte del prodotto 12 che si trova sul lato delle palette 36 direttrici che lo solleva, di cadere sulla paletta 36 direttrice che di volta in volta segue, per cui si ottiene un'ulteriore miscelazione del prodotto 12 in più cascate.
Le singole palette 36 direttrici sono di volta in volta distanziate l'una dall'altra, sicché alla loro estremità 38 rivolta verso la parete 28 del recipiente e ad un'estremità 40 rivolta verso l'asse 27 di rotazione, fra palette 36 direttrici di volta in volta attigue si forma una fessura di passaggio aperta per il prodotto 12 sotto forma di particelle.
Inoltre le estremità 38 delle singole palette 36 direttrici, rivolte verso la parete 28 del recipiente, si trovano ad una certa distanza dalla parete 28 del recipiente, sicché anche fra la parete 28 del recipiente e l'estremità 38 della paletta 36 direttrice rivolta verso la medesima, è presente di volta in volta una fessura di passaggio fra la parete 28 del recipiente e questa estremità 38, per il prodotto 12 sotto forma di particelle.
Rispetto alla parete 28 del recipiente, le palette 36 direttrici hanno andamento non radiale, bensì obliquo, come emerge dalla figura 1, e precisamente in direzione della parete 28 del recipiente, guardando nel verso di rotazione. Alla loro estremità rivolta verso la parete 28 del recipiente, le palette 36 direttrici sono lievemente curvate in senso opposto al verso di rotazione, e alla loro estremità 40 rivolta verso l'asse 27 di rotazione, le palette 36 direttrici sono lievemente curvate nella direzione di rotazione. Nel recipiente 26 è sistemata inoltre una superficie 42 di ritorno, che è conformata come una lamiera e che, nell'esempio di realizzazione mostrato, è permeabile all'aria, ad esempio perforata. La superficie 42 di ritorno è sistemata nel recipiente 26 in modo fisso, ossia essa non ruota insieme con il recipiente 26. La superficie 42 di ritorno presenta un'estremità 44 superiore che è attigua all'estremità 40 delle palette 36 direttrici, rivolta verso l'asse 27 di rotazione, e presenta una piccola distanza da essa. Dall'estremità 44 superiore la superficie 42 di ritorno si estende, obliquamente rispetto alla verticale, verso l'esterno e verso il basso e termina con la sua estremità 46 inferiore approssimativamente all'altezza del piano centrale orizzontale del recipiente 26, o in altre parole approssimativamente all'altezza dell'asse 27 di rotazione, ma ad una certa distanza laterale da esso.
La superficie 42 di ritorno si estende, in base alla figura 2, alla sua estremità 44 superiore sostanzialmente per tutta la lunghezza del recipiente 26, ma si restringe dall'estremità 44 superiore verso all'estremità 46 inferiore. I bordi 48 e 50 laterali della superficie 42 di ritorno sono orientati ad angolo verso l'alto.
La porta 34 ed una zona 52 di apertura posta di fronte ad essa costituiscono parte delle pareti 30 e 32 laterali del recipiente 26, ma non ruotano insieme ad esse e sono ermetizzate, tramite corrispondenti guarnizioni 54 e 56 anulari, rispetto alle zone delle pareti 30 e 32 laterali che ruotano.
Nelle loro zone rotanti, le pareti 30 e 32 laterali presentano ciascuna una sporgenza 58, o rispettivamente 60, a forma di V, rivolta verso l'interno e di conformazione anulare.
Il dispositivo 10 presenta inoltre un dispositivo 62 spruzzatore, per irrorare il prodotto 12 sotto forma dì particelle con il mezzo 14 di rivestimento, il quale dispositivo si immerge nel recipiente 26 attraverso la porta 34 ed è parimenti fisso. Il dispositivo 62 spruzzatore presenta un ugello 64 spruzzatore, nella forma di un ugello a fessura rettilinea, che si estende sostanzialmente per l'intera lunghezza del recipiente 26, parallelamente all'asse 27 dì rotazione. L'ugello 64 spruzzatore è sistemato al di sopra ed al di sotto dell'estremità 46 inferiore della superficie 42 di ritorno, lievemente arretrata rispetto ad esso in direzione dell'asse 27 di rotazione, vale a dire ad una certa distanza laterale da esso.
L'ugello 64 spruzzatore è alimentato attraverso condotti 66 e 68 di alimentazione dell'aria di irrorazione e del mezzo 14 di rivestimento (figura 2). L'ugello 64 spruzzatore è orientato in modo tale per cui il getto 14 polverizzato esce dall'ugello 64 spruzzatore sostanzialmente orizzontalmente, orientato verso l'esterno.
Il dispositivo 10 presenta inoltre un dispositivo 70 dell'aria di processo, per alimentare con l'aria di processo il prodotto 12 sotto forma di particelle nel recipiente 26. L'aria di processo è rappresentata, alla figura 1 e nelle figure successive, con larghe frecce 72 di corrente.
Il dispositivo 70 dell'aria di processo del dispositivo 10 presenta una camera 74 dell'aria di processo che circonda interamente la parete 28 del recipiente, permeabile all'aria. La camera 74 dell'aria di processo è divisa in una camera 76 di alimentazione dell'aria ed una camera 78 di scarico dell'aria, le quali, in base alla figura 7, possono anche essere reciprocamente separate e quindi tolte del recipiente 26.
La camera 76 di alimentazione dell'aria, nello stato montato, è ermetizzata a tenuta di aria rispetto alla camera 78 di scarico dell'aria, tramite guarnizioni 80 82 a labbra, per assicurare che l'aria di processo, proveniente dalla camera 76 dell'aria di alimentazione, non possa penetrare nella camera 78 di scarico dell’aria, senza essere passata attraverso la parte interna del recipiente 26, con doppia irrorazione del prodotto 12.
Rispetto alle pareti 30 e 32 laterali del recipiente 26, la camera 74 dell'aria di processo è ermetizzata tramite guarnizioni 84 e 86 anulari a forma di labbra. La camera 76 dell'aria di alimentazione presenta un canale 88 superiore di alimentazione, al quale è associata una soffiante dell'aria di alimentazione, non rappresentata, mentre la camera 78 dell'aria di scarico presenta del pari, nella zona superiore della camera 74 dell'aria di processo, al di sopra del recipiente 26, ma sul lato opposto, un canale 90 di scarico dell'aria, al quale è associata una soffiante di scarico dell'aria. La soffiante dell'aria di scarico può essere impostata nella sua potenza, o più precisamente potenza aspirante, indipendentemente dalla soffiante dell'aria di alimentazione.
Quale motore di rotazione per il recipiente 26 è previsto un sistema di trasmissione a carrucole, con un motore 92 ed una carrucola 94, in cui la carrucola 94 ruota su una flangia 96 anulare della parete 32 laterale e in tal modo mette in rotazione il recipiente 26. Nella zona superiore della flangia 96 è anulare è previsto un rullo 98 pressore e, sul lato opposto, su una flangia 100 anulare della parete 30 laterale, corre un rullo 102, fungendo i rulli 98 e 102 da rulli pressori. Come rappresentato alla figura 5, è previsto un altro rullo 104 quale rullo di supporto, che ruota sulla flangia 96 anulare e, sul lato opposto, è presente un rullo di supporto corrispondente, non rappresentato, che ruota sulla flangia 100 anulare.
Qui di seguito viene descritto dapprima un procedimento per il trattamento del prodotto sotto forma di particelle con il mezzo 14 di rivestimento, che può essere eseguito con il dispositivo 10.
Il prodotto 12 sotto forma di particelle è dapprima immesso, attraverso la porta 34, nel recipiente 26, dove esso poi cade innanzitutto nella zona inferiore. Per effetto della rotazione del recipiente 26 attorno all'asse 27 di rotazione, il prodotto che si trova nella zona inferiore del recipiente 26 è trascinato nella zona superiore del recipiente, 26 dalle palette 36 direttrici, in quantitativi parziali o cascate, e precisamente fin sopra il piano centrale orizzontale del recipiente 26, come emerge dalla figura 1. Il prodotto 12 sotto forma di particelle è trasportato, almeno in parte, fino alla zona perimetrale più alta del recipiente 26. Una parte del prodotto 12 sotto forma di particelle rifluisce nuovamente, a causa della distanza fra le palette 36 direttrici e la parete 28 del recipiente, e si mescola con la successiva parte che sale del prodotto 12 sotto forma di particelle. Nella zona superiore del recipiente 26, il prodotto 12 fluisce quindi dalle palette direttrici alla superficie 42 di ritorno, sulla quale esso scorre obliquamente verso il basso, fino all'estremità 46 inferiore della superficie 42 di ritorno. Dall'estremità 46 inferiore della superficie 42 di ritorno il prodotto 12 cade quindi, per effetto della forza di gravità, verticalmente e liberamente verso il basso, passando davanti all'ugello 64 spruzzatore. Nella zona dell'ugello 64 spruzzatore, il prodotto 12 sotto forma di particelle forma una "cortina di particelle" 107 (figura 2), nella quale le singole particelle del prodotto 12 soggiacciono ad un ampliamento dei vuoti fra esse. In questa zona, il prodotto 12 sotto forma di particelle è irrorato con il mezzo 14 di rivestimento. Dopo che il prodotto 12 sotto forma di particelle è passato in caduta libera oltre l'ugello 64 spruzzatore, esso perviene di nuovo alla zona inferiore del recipiente 26 ed è accolto dalle palette 36 direttrici, dopo di che ha inizio di nuovo una nuova circolazione del prodotto 12. L'irrorazione del prodotto 12 sotto forma di particelle, o rispettivamente della "cortina di particelle" 106 ha luogo lungo l’intera lunghezza di esso, con riferimento alla direzione longitudinale del recipiente 26, come emerge dalla figura 2.
Durante la circolazione continua e l'irrorazione continua del prodotto 12 con un mezzo 14 dì rivestimento, viene immessa nel recipiente 26 aria di processo, in conformità alle frecce 72 di corrente, proveniente dal canale 88 dell'aria di alimentazione, attraverso la camera 76 dell'aria di meditazione, passando per la parete 28 del recipiente, irrorando l'aria di processo dapprima il prodotto che sale. L'aria di processo investe il prodotto 12 una seconda volta sulla superficie 42 di ritorno e, in particolare, anche nella zona di applicazione del mezzo 14 di rivestimento e successivamente essa esce dal recipiente 26, attraverso la parete 28 del recipiente permeabile all'aria, pervenendo alla camera 78 di scarico dell'aria, e da questa viene fatta uscire dal dispositivo 10 attraverso il canale 90 di scarico dell'aria. Nella camera 76 dell'aria di alimentazione l'aria di processo è condotta approssimativamente a 180° e, allo stesso modo, nella camera 78 di scarico dell'aria, l'aria di processo è condotta ancora a 180°. In altre parole, l'aria di processo attraversa la metà sinistra del recipiente 26 ed anche la metà destra del recipiente 26, in un movimento della corrente che abbraccia di volta in volta 180°.
Come già accennato con riferimento alla figura 5, le due metà della camera dell'aria di processo, vale a dire la camera 76 di alimentazione dell'aria e la camera 78 di scarico dell'aria, possono essere separate una dall'altra, per ottenere accesso al recipiente 26. La camera 76 di alimentazione dell'aria e la camera 78 di scarico dell'aria possono scorre, a tale scopo, su un sistema 108, o rispettivamente 110, a rulli e guide.
Inoltre nel dispositivo 10, all'interno della camera 74 dell'aria di processo, ad esempio ai quattro angoli 111, 113, 115, 117 di essa, possono essere previsti ugelli per liquidi, per una pulitura ad umido del recipiente 24 in situ, essendo nella camera 74 dell'aria di processo, alla sua estremità inferiore, formata una scanalatura 112 di scarico, per lo scarico del liquido di pulitura, come rappresentato alla figura 1.
Nelle figure 3 e 4 è rappresentato un dispositivo 114 di svuotamento, per lo scarico del prodotto 12 definitivamente trattato dal recipiente 26. Il dispositivo 114 di svuotamento presenta un canalino 116, che può essere introdotto nel recipiente 26 e può essere posizionato nel recipiente 26 in modo tale da estendersi nella direzione longitudinale del recipiente 26, obliquamente dall'alto verso il basso, come rappresentato alla figura 4.
Lo scarico del prodotto 12 sotto forma di particelle ha luogo preferibilmente spontaneamente, per effetto del movimento di rotazione del recipiente 26. Per il fatto che le palette 36 direttrici trascinano costantemente il prodotto 12 sotto forma di particelle nella zona superiore del recipiente 26 ed ivi il prodotto 12 sotto forma di particelle defluisce dalle palette 36 direttrici, il prodotto 12 sotto forma di particelle cade quindi nel canalino 116 e defluisce poi lungo di esso verso l'esterno, in un recipiente collettore non rappresentato. Per intensificare lo scarico del prodotto 12 sotto forma di particelle è previsto, secondo la figura 3, che almeno una e preferibilmente più delle palette 36 direttrici siano scorrevoli, sicché esse vengono ad appoggiarsi, o rispettivamente ad aderire, alla parete 28 del recipiente, come indicato alla figura 3 per una paletta 118 direttrice, per cui è impedito un riflusso, attraverso la fessura fra l'estremità 38 delle palette 36 direttrici e la parete 29 del recipiente, su queste specifiche palette 118 direttrici, per cui si rende possibile un più rapido scarico del prodotto 12 sotto forma di particelle dal recipiente 26.
Nelle figure 6 e 7 è rappresentato un esempio di realizzazione modificato, rispetto alle figure da 1 a 5, di un dispositivo 130, di cui qui di seguito vengono descritte sono le caratteristiche che si distinguono dal dispositivo precedente. Inoltre, caratteristiche simili od uguali a quelle del dispositivo precedente sono dotate dei medesimi numeri di riferimento.
Nel recipiente 26 del dispositivo 130, in aggiunta alla superficie 42 di ritorno, è sistemata un'altra superficie 132 di ritorno che, al pari della superficie 42 di ritorno, è preferibilmente permeabile all'aria, ad esempio perforata. La superficie 132 di ritorno è sistemata all'altezza dell'ugello 64, di fronte adesso, e precisamente attigua all'estremità 40 rivolta verso l'asse 27 di rotazione, sicché il prodotto che defluisce dalla superficie 42 di ritorno cade all 'indietro, fra l'ugello 64 spruzzatore e l'altra superficie 132 di ritorno, nella zona inferiore del recipiente 26, e perviene così in parte sulla superficie 132 di ritorno che si estende sostanzialmente verticalmente e preferibilmente è ripiegata come rappresentato. L'altra superficie 132 di ritorno impedisce che, ad esempio per effetto della nebulizzazione di irrorazione dell'ugello 64 spruzzatore, il prodotto 12 che cade dalla superficie 42 di ritorno, venga mosso prima del tempo fra le palette 36 direttrici. Nella zona inferiore dell'altra superficie 132 di ritorno il prodotto 12 sotto forma di particelle perviene sulla stessa ed è quindi accolto dalle palette 36 direttrici in modo delicato e senza danneggiamenti.
Il dispositivo 130 si distingue inoltre dal dispositivo 10 per via di un dispositivo 134 dell'aria di processo, configurato diversamente. Il dispositivo 134 dell'aria di processo presenta di nuovo una camera 136 dell'aria di processo suddivisibile in due metà, ma che è divisa in una camera 138 di alimentazione dell'area ed in due camere di scarico dell'aria, e precisamente una prima camera 140 di scarico dell'aria ed una seconda camera 142 di scarico dell'aria. Adeguate guarnizioni 144, 146 e 148 a labbra determinano una corrispondente suddivisione, a tenuta di aria, delle singole camere. La camera 138 di alimentazione dell'aria circonda la zona approssimativamente sinistra inferiore della parete 28 del recipiente, la prima camera 140 di scarico dell'aria la zona approssimativamente sinistra superiore della parete 28 del recipiente e la seconda camera 142 di scarico dell'aria la zona approssimativamente destra superiore della parete 28 del recipiente.
Alla camera 140 di scarico dell'aria ed alla camera 142 di scarico dell'aria possono essere di volta in volta associate, in questa configurazione del dispositivo 134 dell'area di processo, due soffianti di scarico dell'aria, non rappresentate, che possono essere regolate in modo indipendente 1<1 >una dall'altra. Tramite la camera 142 di scarico dell'aria, l'aria di processo può essere aspirata dalla zona di applicazione del mezzo 14 di rivestimento e precisamente con un'efficacia aspirante superiore, per poter aspirare in maniera spontanea ed efficace l'aria di irrorazione, diffusa insieme al mezzo 14 di rivestimento. Anche in questa conformazione della camera 136 dell'aria di processo ha luogo una doppia irrorazione del prodotto 12 sotto forma di particelle, come nel dispositivo 10, vale a dire che tanto il prodotto 12 trascinato in salita verso l'alto dalle palette 36 direttrici e dunque il prodotto 12 che sale, quanto il prodotto che ritorna dalla zona superiore alla zona inferiore, in particolare nella zona di applicazione del mezzo 14 di rivestimento, è irrorato dall'aria di processo.
Un'altra modifica del dispositivo 130 rispetto al dispositivo 10 consiste nel fatto che sulle palette 36 direttrici è sistemata, sul lato sollevatore delle palette 36 direttrici, una pluralità di elementi 149 di guida che applicano al prodotto 12 sotto forma particelle, durante la salita, anche una componente di movimento nella direzione longitudinale del dispositivo 130, vale a dire nella direzione longitudinale del recipiente 26. Gli elementi 149 non sono quindi orientati perpendicolarmente all'asse longitudinale o rispettivamente all'asse 27 di rotazione del recipiente 26, bensì hanno andamento obliquo rispetto ad essi. Gli elementi 149 di guida possono essere inoltre preferibilmente regolabili nella loro inclinazione, e in particolare gli elementi 149 di guida possono essere orientati in senso reciprocamente opposto, su palette 36 di guida di volta in volta attigue, per ottenere una miscelazione ancora più ampia del prodotto 12 nella direzione longitudinale del recipiente 26.
Una miscelazione del prodotto 12 nella direzione longitudinale del recipiente 26 non è però imprescindibilmente necessaria, per ottenere un buon risultato del lavoro, in virtù del tipo di movimento secondo l'invenzione del prodotto 12 nel recipiente 26.
Un'altra differenza fra la figura 6 e la figura 1 consiste nel fatto che, a parità di dimensioni delle palette 36 direttrici, il grado di riempimento del dispositivo 130 è sostanzialmente inferiore al grado di riempimento che si ha alla figura 1. È fondamentalmente possibile, come rappresentato alla figura 1, riempire il recipiente 26 fino alle estremità 40, rivolta verso l'asse 27 di rotazione, delle palette 36 direttrici. Un sufficiente trascinamento del prodotto 12, ad opera delle palette 36 direttrici, nella zona superiore del recipiente 26 si ottiene però anche già con un riempimento sostanzialmente inferiore, come rappresentato alla figura 3.
Nella figura 8 è rappresentata, a questo scopo, un'altra alternativa sotto forma di un dispositivo 150 che si distingue dai precedenti dispositivi 10 e 130 per il fatto di presentare, nel recipiente 26, palette 152 direttrici che si estendono, in direzione del centro del recipiente 26, meno delle palette 36 direttrici dei dispositivi 10 e 130. Con un corrispondente riempimento del recipiente 26 mediante il prodotto 12 sotto forma di particelle, ora non viene più afferrato e trascinato nella zona superiore del recipiente 26, dalle palette 152 direttrici, sostanzialmente l'intero prodotto 12 riportato nella zona inferiore del recipiente 26, come accade nei dispositivi 10 e 130, ma viene trascinata, dalle palette direttrici, nella zona superiore solo una parte del prodotto riportato nella zona inferiore del recipiente 26. Una parte del prodotto 12 rimane costantemente, in movimento di rullatura, al di sopra delle estremità 154, rivolte verso l'asse 27 di rotazione, delle palette 152 direttrici, sicché gli interstizi fra le singole palette 152 direttrici sono costantemente riempiti in modo completo con il prodotto 12. Poiché però complessivamente perviene alla zona superiore del recipiente 26 meno prodotto 12, la "cortina di particelle" 106 è ulteriormente assottigliata nella zona di applicazione del mezzo 14 di rivestimento, perché un certo volume del prodotto 12 permane nella zona inferiore del recipiente 26, essendo questo volume che rimane indietro, però, costantemente sostituito da prodotto 12 che fluisce successivamente, sicché anche qui sì ottiene un'eccellente miscelazione del prodotto 12.
Nelle figure da 9 a 12 era presentato infine un altro esempio di realizzazione di un dispositivo 160, che si distingue dai precedenti dispositivi 10, 130 e 150 per quanto riguarda la configurazione delle palette direttrici e la configurazione del dispositivo dell'aria di processo, come sarà descrìtto qui dì seguito .
Come emerge dalla figura 9 e in particolare della figura 13, che mostra una paletta 162 direttrice singola, in posizione isolata ed ingrandita, le palette 162 direttrici sono conformate quali profilati cavi, essendo il profilato cavo simile, in sezione trasversale, ad una forma di superficie alare.
Le palette 162 direttrici sono permeabili all’aria di processo sul loro lato 164 che solleva il prodotto, come pure sul loro lato 166 opposto ad esso. Tuttavia può anche essere previsto che solo uno di questi due lati sia permeabile all'area dì processo, ad esempio il lato 164. Come emerge dalla figura 13, nell'esempio di realizzazione mostrato le palette 162 direttrici sono conformate quali lamiere perforate, potendo però essere preso in considerazione, quale materiale per le palette 162 direttrici, anche tessuto filtrante ad uno o più strati.
Alle loro estremità longitudinali le palette 162 direttrici sono, come prima, ad esempio saldate a pareti 168 e 170 laterali, tuttavia le pareti 168 e 170 laterali sono dotate, nella zona delle palette 162 direttrici, di corrispondenti sezioni 172 e 174 trasversali di apertura.
Le palette 162 direttrici possono essere, anziché saldate alle pareti 168 e 170, anche conformate quali elementi ad incastro, che sono fissati in modo amovibile, con mezzi adeguati, alle pareti 168 e 170 laterali .
Le palette 162 direttrici, in questa configurazione, fungono da canali dì alimentazione o rispettivamente da canali di scarico dell'aria di processo e costituiscono quindi una parte di un dispositivo 176 dell'aria di processo. Il dispositivo 176 dell'aria di processo presenta una camera 178 di alimentazione dell'aria ed una camera 180 di scarico dell'aria di scarico (cfr. figura 11), essendo la camera 178 di alimentazione dell'aria e la camera 180 di scarico dell'aria complessivamente conformate come camera 182 anulare sulla parete 170 laterali. Un corrispondente canale 184 di alimentazione dell'aria è collegato alla camera 178 di alimentazione dell'aria ed un corrispondente canale 186 di scarico dell'aria alla camera 180 di scarico dell'aria. La camera 178 di alimentazione dell'aria è separata dalla camera 180 di scarico dell'area da quattro guarnizioni da 188 a 194, che formano di volta in volta a coppie una paratoia che assicura che l'aria di processo, alimentata dalla camera 178 di alimentazione dell'aria, non possa passare nella camera 180 di scarico dell'aria, senza essere prima fluita attraverso le palette 162 direttrici e, tramite queste, attraverso il prodotto 12, oppure che, al passaggio davanti ad una paletta 162 direttrice, questa sia simultaneamente alimentata di aria di alimentazione ed aria di scarico. La larghezza della paratoie 195, 197 è di dimensioni corrispondenti alla larghezza delle palette 162 direttrici .
Sul lato della parete 168 laterale è sistemato un canale 196 anulare corrispondente, tramite il quale le singole palette 62 direttrici possono comunicare l'una con l'altra per il passaggio dell'aria di processo, ottenendosi in tal modo un'accresciuta portata dell'aria di processo. Al passaggio di ciascuna singola paletta 162 direttrice davanti al canale 184 di alimentazione dell'aria, o rispettivamente alla camera 178 di alimentazione dell'aria, viene soffiata aria di processo sulle palette di 162 direttrici, ed essa esce dai suoi lati 164 e 166, investe il prodotto dapprima durante la sua salita dalla zona inferiore del recipiente 161 alla zona superiore e quindi, una seconda volta, durante il riflusso del prodotto 12 dalla zona superiore nella zona inferiore del recipiente 161, e si disperde nuovamente, attraverso le palette 162 direttrici, nella camera 180 di scarico dell'aria e da essa nel canale 186 di scarico dell'aria.
In questa configurazione del dispositivo 176 dell'area di processo, la parete 28 del recipiente 26 è impermeabile all'aria di processo. La parete 163 del recipiente può essere costituita da singole parti asportabili, ad esempio quattro singole parti asportabili .
Le configurazioni del dispositivo 176 dell'aria di processo e del dispositivo 70, o rispettivamente 134 dell'aria di processo dei dispositivi 10, 130, o 150, possono essere anche combinate insieme. Ad esempio, l'alimentazione dell'aria potrebbe aver luogo attraverso le palette 162 direttrici conformate quali profilati cavi, mentre l'aria di scarico si disperde fondamentalmente attraverso una parete 28 del recipiente 26, adeguatamente permeabile all'aria di processo, e viceversa.

Claims (29)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per il trattamento di un prodotto (12) sotto forma di particelle con un mezzo (14) di rivestimento, in particolare per il rivestimento di bricchetti per usi medicali, alimentari, tecnici o chimici, in cui il prodotto (12) è imbottigliato in un recipiente (26; 161), mosso nel recipiente (26; 161) tramite rotazione del recipiente (26; 161) attorno ad un asse (27) di rotazione orizzontale od obliquo, in un movimento circolare continuo, irrorato con mezzo (14) di rivestimento ed essiccato mediante aria di processo, caratterizzato dal fatto che il prodotto (12) nel recipiente (26; 161) è trascinato, mediante una pluralità di palette (36; 152; 162) direttrici che ruotano insieme al recipiente (26; 161) e che si estendono sostanzialmente per l'intera lunghezza del recipiente (26; 161), reciprocamente distanziate ed aventi andamento sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale del recipiente (26; 161), in quantitativi di volta in volta parziali, da una zona inferiore del recipiente (26; 161) fino ad una zona superiore del recipiente (26; 161) e da lì, restando a distanza dalla parte del prodotto (12) che sale, è riportato indietro, di nuovo nella zona inferiore del recipiente (26; 161).
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il prodotto (12) è trascinato, mediante le palette (36; 152; 162) direttrici all' incirca fino alla zona perimetrale superiore del recipiente (26; 161) e da lì, dapprima in un movimento di scorrimento con componente orientata obliquamente verso l'esterno rispetto alla verticale, è riportato nella zona inferiore.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il prodotto (12) nel movimento di scorrimento è mosso approssimat ivamente fino all'altezza del piano centrale orizzontale del recipiente (26; 161) e da lì ricade liberamente nella zona inferiore del recipiente (26; 161).
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il prodotto (12), nella ricaduta nella zona inferiore del recipiente (26; 161), è irrorato con il mezzo (14) di rivestimento.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il prodotto (12), nella ricaduta, è irrorato con il mezzo (14) di rivestimento per la sua intera estensione, nella direzione longitudinale del recipiente (26; 161).
  6. 6. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che l'area dì processo nel recipiente (26; 161) è guidata in modo tale per cui il prodotto (12) è attraversato dall'aria di processo, tanto durante il suo movimento dalla zona inferiore del recipiente (26; 161) alla zona superiore, quanto durante il suo movimento di ritorno nella zona inferiore del recipiente (26; 161).
  7. 7. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che l'aria di processo attraversa il prodotto (12), durante l'irrorazione con il mezzo (14) di rivestimento, con componente orientata nella direzione di irrorazione.
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che sostanzialmente l'intero prodotto (12), ritornato nella zona inferiore del recipiente (26; 161), è afferrato dalle palette (36; 162) direttrici e trascinato nella zona superiore del recipiente (26; 161).
  9. 9. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che solo una parte del prodotto (12), ritornato nella zona inferiore del recipiente (26), è trascinata nella zona superiore dalle palette (152) direttrici.
  10. 10. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che il prodotto (12), durante il suo movimento in salita sulle palette (36) direttrici, è mosso con componente orientata nella direzione longitudinale del recipiente (26).
  11. 11. Dispositivo per il trattamento di un prodotto (12) sotto forma di particelle con un mezzo (14) di rivestimento, in particolare per il rivestimento di bricchetti per usi medicali, alimentari, tecnici o chimici, in particolare per l'esecuzione del procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, con un recipiente (26; 161) che può ruotare attorno ad un asse (27) di rotazione orizzontale od obliquo e presenta una parete (28; 163) del recipiente che circonda l'asse (27) di rotazione, e inoltre con un dispositivo (62) di irrorazione, per irrorare il prodotto (12) con il mezzo (14) di rivestimento nel recipiente (26; 161), e con un dispositivo (70; 134; 176) dell'aria di processo, per alimentare il prodotto (12) con aria di processo, caratterizzato dal fatto che nel recipiente (26; 161) sono sistemate svariate palette (36; 152; 162) direttrici, distribuite perimetralmente ed attigue alla parete (28; 163) del recipiente, reciprocamente distanziate ed aventi andamento sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale del recipiente (26; 161), le quali si estendono sostanzialmente per l'intera lunghezza del recipiente (26; 161) e ruotano insieme al recipiente (26; 161).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che le palette (36; 152; 162) direttrici, alla loro estremità (38) rivolta verso la parete (28; 163) del recipiente, si trovano ad una certa distanza dalla parete (28; 163) del recipiente.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che nel recipiente (26; 161) è sistemata una superficie (42) fissa di ritorno per il prodotto (12), che si estende da una zona superiore del recipiente (26; 161) obliquamente verso l'esterno e verso il basso rispetto alla verticale, essendo un'estremità (44) superiore della superficie (42) di ritorno attigua alle estremità (40) delle palette (36; 152; 162) rivolte verso l'asse (27) di rotazione.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la superficie (42) di ritorno termina approssimativamente all'altezza di un piano centrale orizzontale del recipiente (26; 161).
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che il dispositivo (62) di sfruttamento presenta almeno un ugello (64) spruzzatore che è sistemato a distanza laterale dall'estremità (46) della superficie (42) di ritorno, al di sotto della medesima.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che l'almeno un ugello (64) spruzzatore è un ugello a fessura rettilinea, con una fessura di spruzzo che si estende all' incirca per l'intera lunghezza del recipiente (26; 161).
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dal fatto che l'ugello (64) spruzzatore è sistemato di fronte ad un'altra superficie (132) di ritorno, che si estende sostanzialmente verticalmente e che è attigua alle estremità (40) delle palette (36; 152; 162) direttrici rivolte verso l'asse (27) di rotazione .
  18. 18. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 17, caratterizzato dal fatto che il recipiente (26; 161) presenta due pareti (30, 32; 168, 170) laterali, fra le quali sono sistemate le palette (36; 152; 162) direttrici e che le pareti (30, 32; 168, 170) laterali presentano, all'estremità (40) delle palette (36; 152, 162) direttrici rivolta verso l'asse (27) di rotazione, di volte volta una sporgenza (58, 60) orientata verso l'interno.
  19. 19. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 18, caratterizzato dal fatto che la parete (28) del recipiente (26) è permeabile all'aria, e che il dispositivo (70; 134) dell'aria di processo presenta una camera (74; 136) dell'aria di processo che circonda la parete (28) del recipiente.
  20. 20. Dispositivo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che la camera (74; 136) dell'aria di processo è divisa in una camera (76; 138) di alimentazione dell'aria ed almeno una camera (78; 140, 142) di scarico dell'aria.
  21. 21. Dispositivo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che all'almeno una camera (78; 140, 142) di scarico dell'aria è associata una soffiante per lo scarico dell'aria, che può essere regolata indipendentemente da una soffiante di alimentazione dell'aria per la camera (76; 138) di alimentazione dell'aria.
  22. 22. Dispositivo secondo la rivendicazione 20 o 21, caratterizzato dal fatto che la camera (136) dell'aria di processo presenta almeno due camere (140, 142) di scarico dell'aria e che le due camere (140, 142) di scarico dell'aria possono essere sottoposte ad aspirazione di diversa intensità.
  23. 23. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 22, caratterizzato dal fatto che le palette (162) direttrici sono conformate quali profilati cavi almeno parzialmente permeabili all'aria, che fungono da canali di alimentazione o rispettivamente di scarico dell'aria di processo, e che il dispositivo (176) dell'aria di processo presenta, almeno su una parete laterale del recipiente (161), preferibilmente su entrambe le pareti (168, 170) laterali, una camera (178) di alimentazione dell'aria ed una camera (180) di scarico dell'aria.
  24. 24. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 22, caratterizzato dal fatto che la superficie (42) di ritorno e/o eventualmente l'altra superficie (132) di ritorno, sono permeabili all'aria.
  25. 25. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 24, caratterizzato dal fatto che le palette (36; 152; 162) sono inclinate rispetto al raggio della parete (28; 161) del recipiente e precisamente in direzione della parete (28; 163) del recipiente, guardando nel verso di rotazione.
  26. 26. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 25, caratterizzato dal fatto che sulle palette (36) direttrici, sul loro lato di sollevamento, sono sistemati elementi (149) di guida aventi andamento lateralmente obliquo, per il movimento del prodotto (12) nella direzione longitudinale del recipiente (26).
  27. 27. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 26, caratterizzato dal fatto che le palette (36; 152; 162) direttrici sono inclinate rispetto all'asse longitudinale del recipiente (26; 161) , preferibilmente con inclinazione di volta in volta opposta da paletta (36; 152; 162) direttrice a paletta (36; 152; 162) direttrice.
  28. 28. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 27, caratterizzato dal fatto che è previsto un dispositivo (114) di svuotamento, per far uscire il prodotto (12) finito dal recipiente (26), che presenta un canalino (116) che può essere introdotto nel recipiente (26) e che si estende obliquamente dall'alto in basso, nella direzione longitudinale del recipiente (26).
  29. 29. Dispositivo secondo le rivendicazioni 12 e 28, caratterizzato dal fatto che almeno una delle palette (118) direttrici può scorrere, in aderenza alla parete (28) del recipiente, per lo scarico del prodotto (12).
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