ITMI20010324A1 - Filatoio con una pluralita' di punti di filatura - Google Patents

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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "Filatoio con una pluralità di punti di filatura"
Riassunto del trovato
I punti di filatura di un filatoio presentano rispettivamente uno stiratoio e un dispositivo di arresto per materiale in fibra addotto allo stiratoio. Lungo il filatoio è movibile un primo carrello contenente un sensore per riconoscere un filo rotto in corrispondenza di un punto di filatura. Lungo il filatoio, separato spazialmente, è movibile un secondo carrello dotato di un organo d'impostazione per azionare il dispositivo di arresto di un punto di filatura necessitante manutenzione.
(Figura 1)
Descrizione del trovato
L'invenzione riguarda un filatoio con una pluralità di punti di filatura che presentano rispettivamente uno stiratoio e un dispositivo di arresto per materiale in fibra addotto allo stiratoio, nonché con dispositivi, movibili lungo i punti di filatura, per rilevare la rottura di un filo e per azionare il dispositivo di arresto di un punto di filatura richiedente manutenzione.
I punti di filatura di un filatoio devono essere necessariamente sorvegliati in merito alla rottura del filo, affinché in un caso di manutenzione sia possibile ripristinare lo stato di esercizio. L'esperienza ha dimostrato che per una pluralità di filatoi non è necessario sorvegliare ininterrottamente tutti i punti di filatura. Anzi spesso è senz'altro ammessa un'interrogazione intermittente ad intervalli di tempo definiti, per cui in pratica, a parità di sicurezza, è necessaria soltanto una frazione d'investimenti.
Un filatoio del genere menzionato all'inizio con sorveglianza intermittente della rottura del filo costituisce stato della tecnica in base al DE 4412 670 Al. I dispositivi per rilevare la rottura di un filo e per azionare il dispositivo di arresto in corrispondenza di un punto di filatura richiedente manutenzione sono disposti in tal caso su un carrello in comune, affinché dopo il rilevamento della rottura di un filo sia possibile arrestare rapidamente il materiale in fibra addotto. Poiché il dispositivo di arresto si trova in primo luogo nell'ambito dell'entrata del materiale in fibra nello stiratoio, e tuttavia il filo da sorvegliare mediante un sensore si trova solo a valle dello stiratoio, il carrello in comune presenta dimensioni relativamente grandi, per le quali in un filatoio non sempre è presente lo spazio necessario.
Dal DE 2731 019 B2, non del genere in questione, è noto il fatto di disporre un sensore per rilevare la rottura di un filo su un carrello, che viene trascinato per mezzo di un nastro di trazione metallico elettroconduttivo. I segnali elettrici prodotti dal sensore in tal caso vengono trasmessi tramite il nastro di trazione ad un punto di valutazione localmente fisso.
L'invenzione si pone il compito di semplificare decisamente il filatoio del genere menzionato all'inizio per quanto riguarda i dispositivi menzionati.
Il problema viene risolto in quanto i dispositivi presentano un primo carrello con almeno un sensore per riconoscere un filo rotto e un secondo carrello con un organo d'impostazione per azionare il dispositivo di arresto di un punto richiedente manutenzione.
Poiché si ripartiscono i dispositivi menzionati su due carrelli, ogni carrello può essere mosso ad andirivieni dove risulta estremamente opportuno per esercitare le sue funzioni. La distanza spaziale fra il dispositivo di arresto in corrispondenza dello stiratoio di un punto di filatura e il filo filato non gioca ora più alcun ruolo.
Ogni carrello, in quanto contenente ancora soltanto gli elementi necessari al funzionamento, può essere di conformazione sufficientemente piccola. Al riguardo, ad esempio in relazione allo stato della tecnica menzionato per secondo, è senz'altro possibile un accoppiamento elettrico dei due carrelli. Tuttavia alternativamente nel headstock del filatoio è possibile un accoppiamento puramente meccanico.
Come di per sé fondamentalmente è noto, nell'esecuzione dell'invenzione entrambi i carrelli possono essere trascinati ad andirivieni, rispettivamente mediante mezzi di trazione flessibili, lungo una rotaia di marcia. Al riguardo si può prevedere che ad ogni carrello sia associato rispettivamente almeno un proprio motore di azionamento, azionante il mezzo di trazione, ad esempio nel headstock del filatoio. Relativamente al mezzo di trazione flessibile può trattarsi, ad esempio, di un nastro oppure di un filo metallico.
Quando, come di per sé noto, i mezzi di trazione sono eseguiti elettroconduttivi, i segnali di rottura del filo del filo tramite i mezzi di trazione dal sensore del primo carrello possono essere trasmessi all'organo d'impostazione del secondo carrello. Pertanto con un tale accoppiamento elettrico i punti di filatura richiedenti manutenzione in un primo momento vengono specificati mediante un'elettronica e successivamente ulteriormente segnalati. Con un tale accoppiamento elettrico è opportuno trascinare entrambi i carrelli nello stesso senso attraverso il filatoio, laddove in tal caso il secondo carrello dovrà seguire il primo con un certo ritardo. Di conseguenza è possibile rispettare brevi intervalli di tempo fra il rilevamento della rottura di un filo e l'arresto del materiale in fibra in corrispondenza del rispettivo punto di filatura.
In un'altra esecuzione dell'invenzione, ai mezzi di trazione di entrambi i carrelli può essere associato un motore di azionamento in comune con una trasmissione intermedia. Il motore di azionamento e la trasmissione intermedia possono trovarsi nel headstock del filatoio e in questo caso si tratta di un accoppiamento puramente meccanico facendo a meno dell'elettronica e di contatori elettronici dei punti di filatura.
Anche nel caso citato per ultimo, il secondo carrello può seguire il primo carrello con distanza costante, in quanto esso ad esempio ritarda di una divisione di tre quarti. Il primo carrello tuttavia in corrispondenza della rispettiva estremità della macchina dovrà poter superare i punti di filatura in ragione di circa una divisione.
Dallo stato della tecnica menzionato per secondo è fondamentalmente noto il fatto di esplorare il movimento dei cursori anulari nel caso di un filatoio ad anelli. I singoli cursori anulari infatti vengono mossi dal filo da incannare, cosicché tutte le volte in cui non si verifica un tale movimento di un cursore anulare se ne desume la rottura di un filo. Sfruttando questo fatto può essere inoltre previsto che il primo carrello sia guidato su un banco ad anelli associato al filatoio. Al riguardo al sensore per riconoscere un filo rotto può essere associato un sensore per riconoscere un punto di filatura, affinché fra due punti di filatura, dove anzi non sono presenti i fili, non venga segnalata la rottura di un filo. Il riconoscimento di un punto di filatura può avvenire ad esempio tramite corrispondenti fori nel banco ad anelli. Tramite ogni foro quindi si potrebbe aprire una finestra di misurazione mediante un sensore per riconoscere il movimento del cursore.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche dell'invenzione risultano dalla seguente descrizione di alcuni esempi di realizzazione.
In particolare:
la figura 1 mostra una sezione trasversale attraverso un filatoio ad anelli rappresentato assai semplificato;
la figura 2 mostra una vista parziale fortemente ingrandita della figura 1 nell'ambito del primo carrello con dispositivi per rilevare la rottura di un filo;
la figura 3, in rappresentazione fortemente ingrandita, mostra una vista parziale dalla figura 1 nell'ambito di un dispositivo di arresto, associato ad uno stiratoio, per materiale in fibra addotto;
le figure 4 e 5, in vista longitudinale fortemente rimpicciolita e schematica, mostrano due varianti per l'azionamento e l'accoppiamento del primo e del secondo carrello.
Per quanto riguarda il filatoio 1 rappresentato fortemente semplificato in sezione trasversale della figura 1, si tratta di un filatoio ad anelli, che è eseguito simmetricamente rispetto ad un piano di mezzeria longitudinale 2 rappresentato a tratto e punto, laddove è riconoscibile unicamente il lato 3 della macchina che si trova a sinistra del piano longitudinale di mezzeria 2. Su ogni lato 3 della macchina si trova una pluralità di punti di filatura uguali 4 disposti l'uno accanto all'altro. I componenti essenziali di ogni punto di filatura 4 sono uno stiratoio 1 nonché un fuso anulare 6.
Lo stiratoio 5, in maniera nota, contiene più coppie di rulli 7, 8 e 9, che sono disposte consecutivamente in direzione di trasporto A e di cui il cosiddetto rullo inferiore di entrata 10, come verrà illustrato ulteriormente in seguito, ha una particolare importanza in relazione all'invenzione. Allo stiratoio 5, in maniera nota, viene addotto un materiale in fibra da stirare 11, ad esempio un nastro di fibre o stoppino, che viene ivi stirato fino alla finezza desiderata. Di seguito allo stiratoio 5 il filo 12 in tal caso ottenuto riceve quindi la sua torcitura di filatura.
Il filo 12 si porta su un guidafilo 13 a ballone, chiamato anche "codino" formando un ballone di filo 14 a costituire una bobina 15, nel caso in questione una spola di filatura rotante, sulla quale esso viene avvolto. La bobina 15 è innestata su una parte superiore rotante 16 del fuso anulare 6. La cassa di supporto 17, contenente le parti rotanti del fuso anulare 6, è fissata ad un banco a fusi 18 estendentesi nella direzione longitudinale della macchina. Ogni fuso anulare 6 è azionato da un dispositivo di azionamento 19 a cinghia derivante il proprio azionamento da un albero di azionamento 20 estendentesi in direzione longitudinale della macchina.
Per l'avvolgimento del filo 12 sulla bobina 15 serve un banco 21 ad anelli che si estende parimenti in direzione longitudinale della macchina ed è movibile a saliscendi corrispondentemente alle direzioni di zettatura B e C. In corrispondenza di ogni punto di filatura 4 il banco ad anelli 21 contiene un anello di filatura 22, attorno al quale durante il funzionamento in maniera nota circola un cursore anulare, non rappresentato in figura 1.
Quando in corrispondenza di un punto di filatura 4 si rompe un filo 12, dopo un tempo relativamente breve deve essere arrestata l'adduzione di materiale in fibra 11 allo stiratoio 5, affinché non si verifichino intasamenti in corrispondenza del punto di filatura 4 richiedente manutenzione. La sorveglianza dei fili 12 relativamente a rotture tuttavia conformemente all'esperienza non dovrà aver luogo continuamente ma può essere effettuata ad intermittenza come illustrato all'inizio.
Come è rilevabile dalla figura 1, per ogni lato della macchina sul banco ad anelli 21 si muove un primo carrello 23, che può essere guidato su rulli o a scorrimento e contiene un sensore 24 per riconoscere un filo rotto 12. Ciò verrà illustrato ancora più dettagliatamente in seguito in base alla figura 2. Il primo carrello 23 è trascinato da un mezzo di trazione flessibile 52, ad esempio un filo elettroconduttivo .
Nell'ambito dei rulli inferiori di entrata 10 dello stiratoio 5 in direzione longitudinale della macchina un secondo carrello 26 è movibile sul lato 3 della macchina, anche qui tramite un mezzo di trazione flessibile 27. Il secondo carrello 26 è movibile sul lato superiore di un canale di aspirazione 28 estendentesi in direzione longitudinale della macchina. Esso contiene un organo d'impostazione 29 per azionare una leva di azionamento 30 di un dispositivo di arresto, non rappresentato in figura 1 e appartenente allo stiratoio 5, per materiale in fibra addotto 11. Ciò verrà illustrato più dettagliatamente in seguito in base alla figura 3.
I carrelli 23 e 26 possono essere accoppiati elettricamente tramite i loro mezzi di trazione flessibili elettroconduttivi 25 e 27 come verrà illustrato in seguito in base alla figura 4. Tuttavia in modo ancora da illustrare in seguito nel headstock del filatoio 1 può essere previsto anche un accoppiamento meccanico.
Nella vista parziale ingrandita secondo la figura 2 si riconosce il banco 21 ad anelli con un anello di filatura 22, una bobina 15, il primo carrello 23 con il suo mezzo di trazione flessibile 25 ed un sensore 24 per riconoscere un filo rotto 12, nonché un tubetto 31 di bobina che porta la bobina 15 ed è innestato su un gambo rotante 65 della parte superiore 16 del fuso con l'ausilio di mezzi di accoppiamento, non rappresentati.
Attorno all'anello di filatura 22, in maniera nota, durante il funzionamento ruota un cursore anulare 66 che viene esplorato dal sensore 24 in merito alla rottura del filo. Poiché il cursore anulare 66 è movibile a saliscendi con il banco ad anelli 21 zettante è opportuno guidare il primo carrello 23 con il sensore 24 a scorrimento sul banco ad anelli 21. Il banco ad anelli 21 pertanto ha associato anche una rotaia 62 fissante il primo carrello 23.
Affinché il sensore 24 fra due punti di filatura 4, dove anzi non è presente un filo 12 e neppure un corsoio anulare 66, non segnali erroneamente la rottura di un filo, al sensore 24 è associato anche un ulteriore sensore 68 per riconoscere un punto di filatura 4. Soltanto quando il sensore 68 registra un punto di filatura 4 il sensore 24 è attivato per riconoscere la rottura di un filo. Un punto di filatura 4 può essere riconosciuto in maniera semplice in quanto il banco ad anelli 21 presenta rispettivamente un foro 69 in corrispondenza dei punti di filatura 4. Quando il sensore 68 riconosce un tale foro 69 può aprire una finestra di misurazione per il sensore 24.
Nella figura 3, rappresentata ingrandita, si riconosce un rullo inferiore di entrata 10, la leva di azionamento 30 già indicata, il carrello 26 con il suo mezzo di trazione flessibile 27 e con il suo organo d'impostazione 29, nonché una parte del canale di aspirazione 28, sul quale il secondo carrello 26 è assicurato mediante un'aggiuntiva rotaia di scorrimento 55.
Come è rilevabile dalla figura 3, il rullo di entrata 10 ha associato un dispositivo di arresto 32 per arrestare materiale in fibra addotto 11. L'esecuzione di un dispositivo di arresto 32 di tale tipo è di per sé a piacere, cosicché la seguente descrizione costituisce unicamente un vantaggioso esempio di realizzazione.
Nel dispositivo di arresto 32 rappresentato un albero di azionamento 33, estendentesi in maniera passante in direzione longitudinale della macchina, del rullo inferiore di entrata 10 è dotato di un tubetto collegabile 34 arrestabile individualmente mediante mezzi di accoppiamento. Mentre l'albero di azionamento 33 in maniera nota viene azionato a partire dal headstock del filatoio 1 e ruota permanentemente durante il funzionamento, il tubetto 34 del rispettivo stiratoio 5 presenta soltanto una larghezza adattata al materiale in fibra 11 da stirare. Nell'ambito di un lato frontale del tubetto 34 nell'albero di azionamento 33 è praticato un arresto 35, che presenta soltanto una larghezza relativamente modesta ed è coperta dal tubetto 34. L'arresto 35 è eseguito come dentatura perimetrale.
L'arresto 35 serve ad accoppiare il tubetto 34 durante il funzionamento con vincolo geometrico all'albero di azionamento 33 e, in caso di irregolarità, ad arrestare individualmente il tubetto 34 nonostante l'ulteriore funzionamento dell'albero di azionamento 33. L'arresto 35 pertanto ha associata una dentatura 36 del tubetto 34 che può ingranare con l'arresto 35 e si trova su una leva orientabile 37, il cui asse di orientamento 38 è disposto sul tubetto 34. L'asse di orientamento 38 è eseguito in tal caso come copiglia, che si estende parallelamente all'albero di azionamento 33 ed è infilata nel tubetto 34 con accoppiamento bloccato alla pressa. Su questa copiglia è supportata con gioco la leva orientabile 37.
La leva orientabile 37, la cui larghezza corrisponde alla larghezza dell'arresto 35, è eseguita come leva a due bracci. Un braccio 39 della leva reca la dentatura 36, il secondo braccio 40 della leva è sollecitato con una molla di pressione 41, che tramite una spina 42 sollecita l'estremità del braccio di leva 40 e pertanto tende a far ruotare la leva orientabile 37, in modo tale che la dentatura 36 si impegna nell'arresto 35. La molla di pressione 41 pertanto ha la tendenza ad accoppiare il tubetto 34 all'albero di azionamento 33.
Come è rilevabile, la molla di pressione 41 e la spina 42 sono disposte all'interno del tubetto 34, cosicché dall'esterno è visibile soltanto al leva orientabile 37. Essa copre l'arresto 35 verso l'esterno.
La leva orientabile 37 sul lato del braccio di leva 39 portante la dentatura 36 con un'appendice 43 sporge verso l'esterno dal tubetto 34. In tal modo si realizza una superficie di azione 44 per una leva di sgancio 45 collegata in un unico pezzo con la leva di azionamento 30 già menzionata.
La leva di sgancio 45 nell'ambito del cilindro inferiore di entrata 10 è supportata su un asse orientabile 46 localmente fisso. Esso presenta una camma 47 che nel normale funzionamento di filatura si trova a modesta distanza poco al disopra della menzionata superficie di azione 44 della leva orientabile 37. In questa posizione leggermente allentata la camma 47 viene mantenuta per mezzo di una molla a lamina 48, che è fissata su un elemento di fissaggio 49 e con una parte piegata 50 poggia contro una superficie 51 ad essa associata della leva di sgancio 45. La parte piegata 50 pertanto serve come un arresto.
Per azionare il dispositivo di arresto 32, la leva di sgancio 45 superando la parte piegata molleggiante 50 può essere orientata in una posizione 52 a tratto e punto, in cui quindi la parte piegata 50 della molla a lamina 48 si dispone contro un'altra superficie 53 della leva di sgancio 45. In tal modo è assicurata anche la posizione 52, rappresentata a tratto e punto, della leva di sgancio 45, e precisamente quando la camma 47 del dispositivo di arresto azionato 32 spinge contro la superficie di azione 44 della leva orientabile 37 e di conseguenza spinge questa leva in una posizione 54, pure disegnata a tratto e punto, in cui la dentatura 36 della leva orientabile 37 è sganciata dall'arresto 35 dell'albero di azionamento 33. L'azionamento fra l'albero di azionamento 33 e il tubetto 34 è interrotto in tal caso, cosicché allo stiratoio 5 non viene addotto ulteriore materiale in fibra 11.
Al superamento di un punto di filatura difettoso 4, ossia quando il sensore 24 del primo carrello 23 ha segnalato la rottura di un filo, l'organo d'impostazione 29 del secondo carrello 26 può azionare la leva di azionamento 30 e quindi la leva orientabile 37. Di conseguenza viene attivato il dispositivo di arresto 32 che impedisce un'ulteriore adduzione di materiale in fibra 11.
Nella figura 4 schematicamente è rappresentato un accoppiamento elettrico fra il primo carrello 23 e il secondo carrello 26. Si riconoscono i due mezzi di trazione flessibili elettroconduttivi 25 e 27 nonché entrambe le rotaie di marcia, precisamente il banco ad anelli 21 nonché il bordo superiore del canale di aspirazione 28. I singoli punti di filatura 4 sono indicati solo a tratto e punto. Conformemente alla figura 4 ad ogni carrello 23 e 26 è associato un proprio motore di azionamento 56, rispettivamente 57. Ognuno di questi motori di azionamento 56, 57 aziona pertanto il mezzo di trazione flessibile 25, rispettivamente 27, associato ad esso. All'altra estremità della macchina i mezzi di trazione 25, 27 sono guidati su corrispondenti pulegge di rinvio 58 e 59.
Poiché entrambi i mezzi di trazione 25 e 27 sono elettroconduttivi, metrature di filo rilevate dal sensore 24 tramite segnali elettrici possono essere trasmesse ad un calcolatore 60 che si trova nel headstock del filatoio 1. Questo calcolare 60 inoltra quindi i segnali del primo carrello 23 al secondo carrello 26 e quindi all'organo d'impostazione 29. Al riguardo è opportuno quando - come rappresentato in base ad una direzione di marcia D, rispettivamente E dei carrelli zetanti 23 e 26 - il secondo carrello 26 segue il primo carrello 23 con un certo ritardo, tuttavia non troppo grande. Di conseguenza è possibile eliminare rotture del filo immediatamente dopo il loro rilevamento.
Nella rappresentazione schematica secondo la figura 5, nel headstock del filatoio 1 ha luogo un accoppiamento meccanico, cosicché è possibile fare a meno di una costosa elettronica e di contatori elettronici dei punti di filatura.
Conformemente alla figura 5, ai mezzi di trazione 25 e 27 di entrambi i carrelli 23 e 26 è associato un motore di azionamento 61 in comune con una trasmissione intermedia 62. Al riguardo il secondo carrello 26 può seguire il primo carrello 23 con una distanza costante, ad esempio con una divisione di tre quarti dei punti di filatura 4. Nel caso in questione anche sul lato di azionamento ai mezzi di trazione 25 e 27 sono associate unitamente pulegge di rinvio 63 e 64.

Claims (9)

  1. Rivendicazioni 1. Filatoio con una pluralità di punti di filatura, che presentano rispettivamente uno stiratoio ed un dispositivo di arresto per materiale in fibra addotto allo stiratoio, nonché con dispositivi, movibili lungo i punti di filatura, per rilevare la rottura di un filo e per azionare il dispositivo di arresto di un punto di filatura richiedente manutenzione, caratterizzato dal fatto che il dispositivo presenta un primo carrello (23) con almeno un sensore (24) per riconoscere un filo rotto (12) e un secondo carrello (26) con un organo d'impostazione (29) per azionare il dispositivo di arresto (32).
  2. 2. Filatoio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che entrambi i carrelli (23, 26) rispettivamente mediante mezzi di trazione flessibili (25, 27) vengono trascinati ad andirivieni lungo una rotaia di marcia (21, 67; 28, 55).
  3. 3. Filatoio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ad ogni carrello (23, 26) è associato rispettivamente almeno un proprio motore di azionamento (56, 57) azionante il mezzo di trazione (25, 27).
  4. 4. Filatoio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi di trazione (25, 27) sono elettroconduttivi, e che segnali di rottura del filo, tramite i mezzi di trazione (25, 27) dal sensore (24) del primo carrello (23) , vengono trasmessi all'organo d'impostazione (29) del secondo carrello (26).
  5. 5. Filatoio secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 4, caratterizzato dal fatto che entrambi i carrelli (23, 26) vengono trascinati nello stesso senso attraverso il filatoio (1) , e che il secondo carrello (26) segue il primo carrello (23) con un certo ritardo.
  6. 6. Filatoio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ai mezzi di trazione (25, 27) di entrambi i carrelli (23, 26) è associato un motore di azionamento (61) in comune con una trasmissione intermedia (62).
  7. 7. Filatoio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il secondo carrello (26) segue il primo carrello (23) a distanza costante.
  8. 8. Filatoio secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 7, caratterizzato dal fatto che il primo carrello (23) è guidato su un banco ad anelli (21) associato al filatoio (1) ·
  9. 9. Filatoio secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 8, caratterizzato dal fatto che al sensore (24) per riconoscere un filo rotto (12) è associato un sensore (35) per riconoscere^ un punto di filatura (4).
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