ITMI20002213A1 - Cesoia per il taglio di lamiere e simili - Google Patents

Cesoia per il taglio di lamiere e simili Download PDF

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ITMI20002213A1
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Ettore Cernuschi
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Sacma Macchine Per Lamiera Spa
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23DPLANING; SLOTTING; SHEARING; BROACHING; SAWING; FILING; SCRAPING; LIKE OPERATIONS FOR WORKING METAL BY REMOVING MATERIAL, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23D25/00Machines or arrangements for shearing stock while the latter is travelling otherwise than in the direction of the cut
    • B23D25/02Flying shearing machines
    • B23D25/04Flying shearing machines in which a cutting unit moves bodily with the work while cutting

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “ Cesoia per il taglio di lamiere e simili ”
La presente invenzione riguarda una cesoia per il taglio di lamiere o altri simili materiali, in avanzamento continuo lungo una linea di lavorazione.
Come è noto, le cesoie qui considerate sono macchine che eseguono il taglio della lamiera in modo simile a quanto fanno le comuni forbici con un foglio di carta.
Esse sono infatti dotate di due lame che recidono la lamiera in senso trasversale a partire da un suo bordo esterno, in seguito al loro movimento di avvicinamento reciproco; a tal fine le lame, che sono entrambe rettilinee, durante il taglio sono inclinate una rispetto all’altra come accade per quelle delle forbici.
A questo riguardo si deve solo precisare che esistono varie soluzioni per ottenere l’inclinazione delle lame necessaria al taglio; possono infatti esservi cesoie nelle quali una lama ha giacitura inclinata rispetto alla superficie della lamiera, oppure altre in cui una lama è configurata a cuspide, vale a dire con profilo a doppia inclinazione simmetrico rispetto a un piano mediano longitudinale della lamiera.
Per eseguire il taglio con il materiale in movimento, in queste cesoie è necessario sincronizzare l’avanzamento della lalniera con il moto di taglio delle lame.
Sulla base delle modalità con cui ciò avviene, è possibile distinguere due diverse tipologie di macchine: le cesoie rotative e quelle cosiddette “volanti”.
Le prime sono macchine in cui le lame sono montate su dei supporti porta-lama simili a dei prismi, montati eccentrici rispetto ad un corrispondente albero di comando; i porta-lama sono inoltre folli rispetto a tale albero e sono tenuti in posizione da guide mobili, in modo che le loro lame risultino sempre orientate verso la lamiera da tagliare.
In pratica, nelle cesoie rotative le lame con i relativi porta-lama traslano (senza ruotare) lungo una traiettoria circolare con una componente di velocità orizzontale che, nella zona di taglio, è sostanzialmente sincrona con quella di avanzamento della lamiera; in tal modo quest’ultima viene tagliata in seguito al moto relativo delle lame perpendicolare ad essa Le cesoie volanti sono invece macchine in cui le lame sono montate su una slitta disposta a ponte sopra il nastro di lamiera in avanzamento, la quale si sposta parallelamente ad esso con corse di andata e ritorno lunghe qualche centinaio di millimetri.
Per tagliare la lamiera che avanza, la slitta viene fatta muovere alla sua stessa velocità e le lame operano il taglio con un movimento a ghigliottina; solitamente una delle due lame è fissa mentre l’altra si muove verso di essa per effettuare il taglio.
Entrambi i generi di cesoie sopra accennati sono soddisfacenti per quel che riguarda l’esecuzione del .taglio; essi presentano tuttavia alcuni limiti dovuti alla loro complessità strutturale e di funzionamento.
Ad esempio le macchine rotative richiedono la sincronizzazione della velocità di rotazione degli eccentrici che comandano i supporti portalame; ciò comporta la presenza inevitabile di organi di trasmissione meccanica (ingranaggi, bielle, manovelle e quant’ altro) che visti i notevoli valori delle forze e delle velocità in gioco, risultano di dimensioni non trascurabili e determinano inerzie corrispondenti.
Un esempio di questo tipo di cesoia è descritto nel brevetto italiano N. 1197525, la cui domanda è accessibile al pubblico fin dal Maggio del 1988.
Le cesoie volanti non hanno questo tipo di problemi o quanto meno lo hanno in misura più ridotta; esse sono tuttavia macchine piuttosto ingombranti dato che comunque la slitta su cui sono montate le lame, si muove avanti e indietro su delle guide che sono lunghe alcune centinaia di millimetri.
Peraltro tale slitta è di peso e dimensioni considerevoli così che anche in questo caso sussistono problemi non indifferenti per movimentarla rapidamente; se ne desume che la velocità della lamiera da tagliare non può superare limiti prefissati, perché altrimenti i movimenti di taglio della slitta lungo le guide potrebbero risultare difficoltosi a causa delle elevate inerzie in gioco.
Infine occorre aggiungere che le macchine note, sia di tipo rotativo che di tipo volante, non si prestano ad una regolazione efficace della distanza tra le lame.
Come si può facilmente immaginare, infatti, le lame sono sottoposte inevitabilmente ad usura in seguito al loro utilizzo; ne- consegue che per mantenere costante la precisione di taglio della cesoia è necessario poterne regolare la posizione reciproca, in modo da compensare le variazioni dovute alla raffilatura del filo tagliente che viene eseguita quando è necessario.
Inoltre la distanza tra le lame deve essere modificata al variare dello spessore da tagliare.
A tal fine nella tecnica attuale è noto utilizzare dei dispositivi attuatori montati a bordo dei supporti porta-lama, comandati a distanza; questo comporta la presenza di tali dispositivi e dei vari cablaggi o collegamenti necessari per farli funzionare, su parti in movimento ad alta velocità e/o soggette a vibrazioni, così che queste soluzioni non appaiono ottimali sotto il profilo della funzionalità ed affidabilità.
La presente invenzione si propone di superare questo stato della tecnica.
Essa ha cioè lo scopo di predisporre una cesoia per il taglio in movimento di lamiere e simili, con caratteristiche di struttura e funzionamento tali da eliminare gli inconvenienti riscontrati nelle cesoie note di cui si è detto sopra.
Tale scopo è conseguito da una cesoia le cui caratteristiche sono enunciate nelle rivendicazioni che seguiranno.
L’invenzione nel suo complesso verrà meglio compresa alla luce della descrizione riportata qui appresso, relativa ad una sua forma preferita ma non esclusiva di realizzazione illustrata nei disegni allegati in cui:
- la fig. 1 è una vista frontale di una cesoia secondo il trovato;
- la fig. 2 mostra una vista in sezione di tale cesoià, presa. lungo la linea Π-ΙΙ di fig. 1;
- la fig. 3 è una vista in sezione lungo la linea ΠΙ-ΙΠ di fig. 2;
- la fig. 4 mostra una variante della cesoia delle figure precedenti.
In tali disegni è visibile una cesoia complessivamente indicata con 1 , la quale comprende una struttura portante configurata a ponte, costituita da una trave 2 orizzontale sorretta alle estremità da montanti 3 e 4 fissati a terra.
La struttura a ponte sostiene al suo interno una slitta porta-lama 5, comprendente un longherone orizzontale 5 a cui sono fissate quattro colonne verticali 5b.
A tal fine sull’ estradosso del longherone 5 a sono presenti delle rotaie 7 trattenute da pattini 8, preferibilmente di tipo a ricircolazione di sfere; in questo modo la slitta porta-lama 5 è mantenuta in sospensione dall’ accoppiamento tra i pattini 8 e le rotaie 7, risultando quindi libera di muoversi trasversalmente rispetto alla trave orizzontale 2 della cesoia.
I pattini 8 sono a loro volta fissati con bulloni o simili su una piastra 9 avente forma rettangolare, sostenuta lungo i lati maggiori da due supporti rettilinei 10 a squadra, disposti sull’ intradosso della trave principale 2 della struttura a ponte della cesoia.
La piastra 9 può scorrere lungo i supporti a squadra 10 e quindi con il suo movimento trascina con sé anche la slitta porta-lama 5 ad essa sospesa, per effettuare la regolazione delle lame secondo quanto verrà spiegato in seguito; a tal fine nella cesoia di questo esempio sono predisposti mezzi motori (non disegnati) per spostare la slitta 9 lungo i, supporti a squadra 10, come sistemi a cremagliera o altro :
Sull’intradosso del longherone 5a è fissata una lama 12 superiore della cesoia; una lama inferiore 13 è invece montata in posizione contrapposta, su un porta-lama 14 mobile comandato con meccanismi eccentrici 15 di tipo noto in sé, che agiscono alle sue estremità.
Tali meccanismi sono installati nei montanti 3 e 4 della struttura portante della cesoia, insieme ai relativi componenti meccanici (cuscinetti, ingranaggi riduttori ecc.) che servono per la loro messa in rotazione con un albero 17, il quale attraversa da parte a parte la struttura a ponte succitata.
Questo albero è azionato da un motore elettrico 18 regolabile in modo noto per variare la sua velocità di rotazione nell’ambito di ogni giro, al fine di sincronizzare i movimenti delle lame con la velocità di avanzamento della lamiera.
Sul lato intemo di ognuna delle colonne 5b della slitta porta-lama 5 sono applicate delle guide verticali 20, lungo le quali possono scorrere dei pattini verticali 21 solidali con il porta-lama 14; anche questi pattini sono del tipo a ri circolazione di sfere, così da ridurre al minimo gli attriti durante i movimenti verticali di taglio del porta-lama 14, di cui si dirà dopo.
Più specificamente, ogni pattino 21 è rispettivamente fissato (con viti, bulloni o altro) ad un primo cuneo 25 di regolazione della distanza tra le lame 12 e 13, il quale è accoppiato con un secondo cuneo 26 contrapposto fissato al porta-lama 14.
L’inclinazione delle superfici dei cunei 25 e 26 permette di muovere orizzontalmente la slitta porta-lama 5, in una direzione conforme all’angolo di tale inclinazione ed indicata con le frecce in figura 3.
Questi spostamenti della slitta dipendono da quelli impartiti alla piastra 9 e servono per regolare la distanza tra le lame, secondo quanto verrà spiegato dopo; tuttavia durante il taglio delle lamiere la piastra 9 è bloccata in modo da mantenere sospesa la slitta porta-lama 5, nella posizione richiesta per avere una distanza prefissata tra le lame.
Viene ora riportato il funzionamento della cesoia sopra descritta. Una lamiera L da tagliare avanza lungo la direzione Y di figura 2 nel verso indicato dalla freccia e giunge nella zona di taglio dove incontra per prima la lama superiore 12; in tale zona la lamiera è preferibilmente guidata da mezzi di invito non riportati nei disegni.
In questa fase i meccanismi eccentrici 15 sono operativi ed in seguito a ciò il porta-lama 14 (con la relativa lama 13) trasla secondo una traiettoria circolare di raggio pari all’ eccentricità del moto d’azionamento.
La traslazione del porta-lama 14 fa muovere la relativa lama 13 da una posizione inferiore corrispondente a quella di figura 2, nella quale essa è allontanata dall’altra lama 12, verso una posizione superiore di fine taglio (schematicamente indicata con linea tratteggiata in fig. 2) nella quale il suo bordo tagliente oltrepassa in altezza quello della lama 12.
Il movimento verticale del porta- lama 14 è guidato dai pattini 21 ad esso solidali, che scorrono lungo le guide 20 presenti sulle colonne 5b della slitta porta-lama 5.
Allo stesso tempo la traslazione del porta-lama 14 viene trasmessa alle colonne 5b e fa muovere la slitta porta-lama 5 avanti e indietro lungo la direzione orizzontale Y: ciò è reso possibile dall’ accoppiamento scorrevole tra le rotaie 7 ed i pattini sospensori 8 fissati alla piastra 9.
In sostanza si può dire che in questo esempio dell’ invenzione il sistema formato dal porta-lama 14 scorrevole rispetto alle colonne 5b grazie ai pattini 21 e le guide 20, è una specie di meccanismo a glifo che permette di convertire il movimento rotatorio dei meccanismi di azionamento eccentrici 15, in un movimento lineare alternato orizzontale della slitta 5 lungo la direzione Y.
Poiché la lama superiore 12 è fissata alla slitta, anch’essa risulta mobile orizzontalmente in modo alternato ed i suoi movimenti sono sincroni con quelli del porta-lama inferiore 14, dato che quest’ultimo comanda la slitta 5; ne consegue che l’unico movimento relativo esistente tra le lame 12 e 13 della cesoia è quello in direzione verticale, che serve per il taglio della lamiera.
Per avere un’azione di taglio ottimale, la velocità orizzontale delle lame viene sincronizzata con quella di avanzamento della lamiera da tagliare; a tal fine la rotazione del motore 18 è regolata ad ogni giro in modo che durante il taglio, la componente di velocità orizzontale delle lame sia uguale alla velocità di avanzamento della lamiera.
Questo tipo di regolazione ed i mezzi necessari per eseguirla sono già noti nell’arte e non vengono quindi descritti maggiormente in questa sede.
Nella circostanza si può invece notare che essendo la lama inferiore 13 di questo esempio configurata a cuspide (vedere fig. 1), la lamiera viene tagliata a partire dai suoi bordi esterni verso il centro; ovviamente tale lama potrà comunque essere di tipo inclinato, in modo da eseguire il taglio trasversalmente da un lato all’altro della lamiera.
Quando si. vuole procedere alla regolazione della distanza in senso orizzontale tra le lame 12 e 13, la piastra 9 viene sbloccata dalla posizione precedente e spostata rispetto alla trave 2 (come mostrato in linea tratteggiata in fig. 1) lungo i supporti 10; in seguito a tale spostamento ed all’azione dei cunei 25, 26 che ne deriva, la slitta porta-lama 5 si muove lungo le rotaie 7 e la risultante dei suoi spostamenti, indicata dalle frecce in figura 3, è parallela alla superficie inclinata dei cunei.
In questo modo la posizione della slitta porta-lama 5 viene registrata rispetto a quella del porta-lama inferiore 14 lungo la direzione orizzontale Y, così da variare la distanza lungo tale direzione tra la lama superiore 12 sulla slitta e quella inferiore 13 sul porta-lama 14.
In questo contesto è solo da segnalare che la lama superiore 12 è, ovviamente, più lunga di quella inferiore 14 di una quantità almeno pari alla corsa trasversale massima della piastra 9 prevista per la regolazione .
Come si può apprezzare, tale regolazione non richiede quindi alcun attuatore disposto in prossimità delle lame e comandato a distanza con energia elettrica o altro, come invece avviene nei dispositivi di regolazione noti; in questo modo sono stati quindi eliminati tutti i collegamenti richiesti per tali dispositivi, con i vantaggi di sicurezza ed affidabilità che ne derivano.
Da quanto sinora descritto è pertanto possibile comprendere come la cesoia secondo l’invenzione consegua lo scopo inizialmente prefissato.
In primo luogo occorre osservare come l’operazione di taglio viene eseguita senza lunghi spostamenti delle lame, come invece accade nelle cesoie di tipo volante; ciò permette di avere una macchina compatta analogamente a quelle rotative, con i relativi vantàggi che ne derivano.
Questo risultato viene tuttavia ottenuto senza incorrere negli inconvenienti delle macchine rotative.
Infatti la cesoia della presente invenzione utilizza una sola lama montata su un porta-lama mobile con meccanismi ad eccentrico, mentre l’altra è fissa sulla slitta 5: in questo modo sono stati eliminati tutti gli organi di trasmissione meccanica che nelle cesoie rotative servono per sincronizzare i movimenti dei due porta-lama comandati con eccentrici.
Questo implica una riduzione delle masse rotanti e quindi anche della potenza necessaria per farle girare, erogata dal motore 18; tale riduzione è inoltre favorita dalle modalità con cui avviene il taglio.
Infatti nella cesoia 1 di questo esempio il taglio termina quando il bordo tagliente della lama inferiore 13 penetra attraverso tutto lo spessore della lamiera, dato che la lama superiore 12, essendo ferma verticalmente rispetto alla lamiera, serve solo a contrastare l’azione di quella inferiore.
A parità di condizioni (angolo della lama inclinata, spessore della lamiera e sua velocità di avanzamento, ecc.) è quindi possibile effettuare il taglio in un tempo più lungo, rispetto ad una cesoia rotativa con due portalama mobili eccentricamente; la potenza di taglio (intesa come l’energia da applicare nel tempo in cui avviene il taglio) richiesta è pertanto minore nella cesoia dell’invenzione.
Come ulteriore corollario si può rilevare come quest’ultima sia in grado di operare il taglio durante un angolo di rotazione del porta-lama inferiore 14, più ampio rispetto a quello dei due porta-lama delle cesoie note; in tal modo si ha quindi un’azione di taglio più graduale che riduce fenomeni di urto generatori di rumori ed usura delle lame.
Grazie a questi effetti è quindi possibile dimensionare tutto il sistema d’azionamento dell’unico porta-lama 14 (cioè i meccanismi eccentrici 15, l’albero 17, il motore 18, la parte elettrica, i vari ingranaggi riduttori ecc.), in maniera più economica rispetto a delle cesoie rotative con prestazioni analoghe.
Infine occorre anche segnalare come nell’esempio considerato, la particolare disposizione delle lame permette di ottenere in uscita delle lamiere in cui il bordo di testa non rischia di graffiare la superficie delle lamiere già tagliate ed impilate a valle della cesoia stessa.
Ciò è reso possibile dal fatto che la lamiera da tagliare incontra prima la lama superiore 12 e poi quella inferiore 13 che si muove con moto ascendente; in tal modo essa viene tagliata applicando sulla sua testa un’azione che tende ad orientarla verso l’alto. Questo fenomeno prende anche il nome della cosiddetta “bava”.
Il foglio finito che viene ottenuto con il taglio successivo potrà quindi essere impilato a valle della cesoia su quelli precedentemente tagliati, facendolo scorrere su di essi senza il rischio che la sua testa graffi la loro superficie.
Naturalmente non sono da escludere varianti dell’invenzione rispetto a quanto finora descritto.
In primo luogo è da segnalare che la disposizione delle lame potrebbe essere invertita rispetto a quella sopra considerata; infatti nulla vieterebbe di realizzare una cesoia nella quale la slitta porta-lama 5 con la relativa lama 12 fissata su di essa, venga disposta in basso mentre il portalama che trasla eccentricamente sia posto in alta.
In altri termini, in questo caso la slitta porta-lama 5 non sarebbe più sospesa alla struttura a ponte della cesoia ma potrebbe essere semplicemente posata (in condizione ribaltata sottosopra rispetto a quella dei disegni) su ruote, carrelli, pattini o similari, impegnati in rotaie disposte a terra oppure sopra un basamento; le modalità di esecuzione del taglio ed i principi di funzionamento della cesoia rimarrebbero comunque invariati rispetto a quanto è stato spiegato in precedenza.
Alla stessa stregua si potranno trovare soluzioni diverse per quanto riguarda le modalità con cui la slitta porta-lama 5 è supportata dalla struttura portante a ponte; è infatti evidente che per renderla mobile nella direzione Y potranno essere usati i sistemi i più disparati, installati in altre posizioni rispetto a quella delle rotaie 7 e dei pattini 8.
Il posizionamento in alto di questi ultimi (cioè fissati alla piastra 9) rispetto alle rotaie 7 è da preferire perché nelTesempio considerato i pattini 8 sono a ricircolazione di sfere; in questa condizione, infatti, l’οΐΐο lubrificante si ferma per gravità nella zona dove le sfere scorrono lungo la rotaia corrispondente, assicurando così un corretto funzionamento del sistema.
Al contrario, nella configurazione ribaltata sottosopra di cui si è detto poc’anzi nella quale la slitta porta-lama 5 si trova in basso ed il portalama traslante 14 in alto, per gli stessi motivi di lubrificazione conviene metere i patini 8 sulla prima e le rotaie sul basamento o a pavimento.
Più in generale si può dire che per sostenere la slitta porta-lama 5 nella struttura portante della cesoia, potranno essere adottate soluzioni differenti che dipenderanno da vari fattori tra cui vi sono anche il tipo di mezzi usati per il suo scorrimento lungo la direzione Y di avanzamento della lamiera.
Tutavia la sospensione (o l’appoggio, nella condizione ribaltata) del longherone in punti intermedi invece che alle sue estremità o lungo le colonne 5b, è da preferire perché permete di alleggerire la sua struttura a parità di sollecitazioni massime da compensare durante il taglio.
E’ poi evidente che anche per quanto riguarda le modalità di azionamento del porta-lama 14 si potranno elaborare diverse alternative rispetto a quanto si è visto.
In primo luogo è da precisare che neirambito dei meccanismi eccentrici sopra menzionati sono ricompresi tutti quei meccanismi in grado di otenere la traslazione del porta- lama 14 secondo quanto è stato spiegato; tali meccanismi e la traslazione da essi ottenuta sono peraltro già ben noti nello stato tecnica e quindi non ci si sofferma a considerarli in questa sede, rinviando per maggiori dettagli alle realizzazioni ed alle pubblicazioni esistenti (per esempio il breveto italiano già citato).
In secondo luogo occorre considerare che si potranno invece utilizzare anche due motori per comandare i meccanismi eccentrici anzidetti, al posto dell’unico visto nell’esempio precedente.
Il secondo motore (indicato con 18’ in fig. 1 dove è stato disegnato in tratteggio) potrà infati venire installato all’estremità opposta dell’albero 17 rispetto a quella dove è installato il motore 18; in questo modo si ottiene una confi giirazione simmetrica del sistema di azionamento del porta-lama 14, con una migliorata funzionalità e precisione dei movimenti.
Ulteriormente, si noti che l’albero 17 che collega i due motori permette di rendere solidali i loro rotori sincronizzando quindi le rispettive rotazioni, cosi che diventa possibile utilizzare un unico sistema di controllo per entrambi i motori con una vantaggiosa semplificazione sotto questo punto di vista, oltre che ad un evidente risparmio.
Da ultimo è importante considerare un’ulteriore possibile variante di cesoia secondo l’ invenzione, che permette anche di comprendere meglio le funzioni dei suoi elementi strutturali; tale variante è mostrata in figura 4, nella quale è stata mantenuta la medesima numerazione delle parti strutturalmente o funzionalmente comuni all’esempio precedente.
Come si vede, questa versione della cesoia differisce dall’altra per il fatto che le colonne 5b sono adesso solidali con il porta-lama inferiore 14, ed alla loro estremità superiore sono disposti i cunei 25, 26 ed i pattini 21; questi ultimi sono scorrevoli lungo le guide 20 predisposte sulla slitta portalama 5, la quale è ora costituita solo dal longherone 5a.
Il modo di funzionamento di tale cesoia è comunque analogo a quanto già spiegato in precedenza, nel senso che il porta-lama inferiore 14 comandato dai meccanismi eccentrici 15 trasla ed il suo movimento viene trasmesso in senso orizzontale (cioè lungo la direzione Y) alla slitta portalama 5, la quale si muove avanti e indietro rispetto ai pattini sospensori 8 accoppiati con le rotaie 7.
Una simile variante del trovato permette di avere una slitta portalama 5 più leggera di quella del primo esempio, sia pure a scapito di un corrispondènte appesantimento del porta-lama inferiore 14.
Anche per questa ulteriore realizzazione della cesoia si potranno tuttavia elaborare delle altemativè.
E’ appena il caso di segnalare, ad esempio, che la disposizione delle guide 20 potrà essere invertita rispetto a quella di figura 4, nel senso che potranno essere applicate sulle colonne 5b invece che sul longherone 5a della slitta 5, mentre viceversa avverrà per i pattini 21 accoppiati con esse.
Più in generale si deve dire che, sia per quest’ ultima variante che per tutte le altre forme realizzative, la configurazione dei mezzi di guida del movimento di taglio verticale tra la slitta porta-lama 5 ed il porta-lama inferiore 14, potranno essere le più disparate e dipenderanno anche dalle differenti modalità scelte per la regolazione della posizione delle lame 12 e 13.
Infatti le soluzioni sopra considerate si addicono bene alla regolazione con i cunei 25 e 26, perché le coppie di colonne 5b presenti alle estremità del longherone 5a (o del porta-lama 14) consentono di mantenere i cunei contrapposti; nel caso però in cui questi fossero assenti (perché ad esempio non si desidera la regolazione delle lame o perché tale regolazione viene ottenuta in altro modo), allora si potrebbe avere solo una colonna 5b tra ciascuna estremità della slitta 5 e del porta-lama 14, similmente a quanto accade oggi in alcune cesoie a doppio eccentrico note (per esempio si veda quella descritta in un altro brevetto italiano, il n. 1217570).
In tal caso le colonne potrebbero anche essere cilindriche ed i pattini sostituiti con dei manicotti, pure cilindrici, scorrevoli lungo le colonne, cosi che in una simile soluzione queste assumebbero anche la funzione di guide rendendo quindi inutile la presenza delle guide 20 degli esempi descritti.
Tutte queste ed altre possibili varianti rientrano comunque nell’ ambito delle rivendicazioni che seguono. '

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cesoia per il taglio di lamiere e simili, comprendente un supporto porta-lama (14) che trasla secondo una traiettoria circolare per impartire un movimento di taglio ad una prima lama (13) presente su di esso, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una seconda lama (12) contrapposta alla prima, disposta su una slitta (5) mobile a va e vieni lungo una direzione (Y) trasversale alle lame, - almeno una colonna (5b) in prossimità di ciascuna estremità delle lame che si estende tra la slitta ed il supporto porta-lama, la quale è solidale con uno di essi e mobile longitudinalmente rispetto all’altro, - mezzi di guida (20, 21) per guidare il movimento relativo tra le colonne e la slitta o il supporto porta-lama che è mobile rispetto ad esse, così che la slitta porta-lama si muove avanti e indietro lungo la suddetta direzione (Y) trasversale alle lame, in seguito alle traslazioni del supporto porta-lama trasmesse dalle colonne.
  2. 2. Cesoia secondo la rivendicazione 1, comprendente due coppie di colonne (5b) situate da parti opposte rispetto alla giacitura delle lame (12, 13) e dei cunei (25, 26) di regolazione disposti in corrispondenza di detti mezzi di guida (20, 21) associati alle colonne, nella quale la slitta è traslabile anche in direzione parallela alle lame per regolare la distanza tra queste in seguito al suo spostamento guidato dai cunei.
  3. 3. Cesoia secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui i mezzi di guida associati alle colonne comprendono dei pattini (21) e delle guide (20) lungo le quali scorrono tali pattini.
  4. 4. Cesoia secondo la rivendicazione 3, in cui la- slitta porta-lama (5) comprende un longherone (5 a) dove è applicata detta seconda lama (12) e due coppie di colonne (5b) fissate da parti opposte a tale longherone, tra le quali è scorrevolmente guidato il supporto porta-lama (14).
  5. 5. Cesoia secondo la rivendicazione 4, in cui il longherone (5 a) della slitta porta-lama (5) è sospeso ad una struttura portante (2, 3, 4) o appoggiato a basamento, scorrevolmente in direzione trasversale alle lame (12, 13) in punti intermedi della sua estensione longitudinale.
  6. 6. Cesoia secondo la rivendicazione 5, in cui il longherone (5a) è sospeso o appoggiato mediante pattini (8) scorrevoli lungo rotaie.
  7. 7. Cesoia secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui il longherone (5a) è sospeso ad una piastra (9) scorrevole rispetto alla struttura portante (2, 3, 4) in direzione parallela alle lame (12, 13), per ottenere la regolazione della distanza tra queste ultime con i relativi cunei (25, 26).
  8. 8. Cesoia secondo la rivendicazione 7, in cui la lama (12) presente sul longherone (5a) è più lunga della lama (13) sul supporto porta-lama (14).
  9. 9. Cesoia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la slitta porta-lama (5) è soprastante al supporto porta-lama (14) ed in cui la lama (12) presente su di essa si trova a monte della lama (13) presente su detto supporto, nel senso di avanzamento del materiale da tagliare.
  10. 10. Cesoia secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente due motori (18) elettrici che azionano rispettivi meccanismi eccentrici (15) di, comando del supporto porta-lama (14), ed un albero (17) che collega tali motori rendendoli solidali in rotazione. .
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