ITMC20110016U1 - Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione. - Google Patents

Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.

Info

Publication number
ITMC20110016U1
ITMC20110016U1 IT000016U ITMC20110016U ITMC20110016U1 IT MC20110016 U1 ITMC20110016 U1 IT MC20110016U1 IT 000016 U IT000016 U IT 000016U IT MC20110016 U ITMC20110016 U IT MC20110016U IT MC20110016 U1 ITMC20110016 U1 IT MC20110016U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
aforementioned
base
tiles
knob
lamella
Prior art date
Application number
IT000016U
Other languages
English (en)
Original Assignee
Brunoplast Di Eleuteri Bruno
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Family has litigation
First worldwide family litigation filed litigation Critical https://patents.darts-ip.com/?family=44899622&utm_source=google_patent&utm_medium=platform_link&utm_campaign=public_patent_search&patent=ITMC20110016(U1) "Global patent litigation dataset” by Darts-ip is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Application filed by Brunoplast Di Eleuteri Bruno filed Critical Brunoplast Di Eleuteri Bruno
Priority to IT000016U priority Critical patent/ITMC20110016U1/it
Priority to SI201230136T priority patent/SI2549030T1/sl
Priority to RS20150071A priority patent/RS53791B1/en
Priority to EP12175191.1A priority patent/EP2549030B1/en
Priority to PL12175191T priority patent/PL2549030T3/pl
Priority to ES12175191T priority patent/ES2530622T3/es
Priority to PT121751911T priority patent/PT2549030E/pt
Priority to IT000084A priority patent/ITAN20120084A1/it
Publication of ITMC20110016U1 publication Critical patent/ITMC20110016U1/it
Priority to HRP20150155TT priority patent/HRP20150155T1/hr

Links

Classifications

    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F21/00Implements for finishing work on buildings
    • E04F21/0092Separate provisional spacers used between adjacent floor or wall tiles

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Floor Finish (AREA)
  • Road Paving Structures (AREA)
  • Sanitary Device For Flush Toilet (AREA)

Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo:
“DISPOSITIVO PER LA CORRETTA POSA IN OPERA DI PIASTRELLE DA PAVIMENTAZIONE”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per modello di utilità ha per oggetto un dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.
Come è noto, i pavimenti, o rivestimenti in genere, formati da una pluralità di piastrelle ceramiche trovano tuttora larghissima diffusione.
Ebbene, in occasione della predisposizione di simili superfici pavimentate, un’importante esigenza che si manifesta è quella di dare una perfetta planarità al pavimento in via di realizzazione.
Naturalmente una simile condizione può essere garantita solo nel caso in cui la superficie superiore di ciascuna piastrella assuma un assetto perfettamente complanare con quello assunto dalla superficie superiore di tutte le altre piastrelle di uno stesso pavimento.
Spetta dunque al posatore rispettare il vincolo anzidetto in occasione della posa in opera di ciascuna piastrella rispetto a quelle posate precedentemente.
Al fine di assicurare al posatore una maggiore precisione di montaggio ed una maggiore velocità di esecuzione sono stati realizzati, già da tempo, alcuni dispositivi “di allineamento” destinati, per l’appunto, ad essere utilizzati ai fini della posa in opera delle varie file adiacenti di piastrelle.
Una tipica espressione di una simile arte anteriore è rappresentata dal dispositivo illustrato nel brevetto IT0001334260.
Il dispositivo rivendicato in tale anteriorità – che risulta dotato di una struttura monolitica realizzata per stampaggio di materiali plastici – consiste in pratica in un piastrino che presenta, in corrispondenza della sua faccia superiore, una barretta rettilinea, disposta in corrispondenza del suo asse di simmetria e dotata di un’altezza inferiore allo spessore della piastrelle che dovranno comporre il pavimento in via di realizzazione.
Alle estremità di detta barretta risulta fulcrato un archetto in grado di compiere una rotazione di circa 180°; essendo previsto che il collegamento tra le estremità dell’anzidetta barretta e i due tratti verticali dell’anzidetto archetto sia ottenuto per il tramite di due tratti assottigliati del materiale plastico di stampaggio, fungenti peraltro anche da punti di innesco di rottura.
Ebbene, in occasione della posa in opera di un pavimento in piastrelle, occorre innanzitutto applicare sul massetto fungente da sottofondo un opportuno strato di collante allo stato fluido.
A questo punto ciascun esemplare del dispositivo in questione può essere appoggiato sul massetto anzidetto, in maniera che il suo anzidetto piastrino di base possa restare “affogato” nello strato di collante, sostanzialmente fino all’altezza della sua anzidetta barretta rettilinea.
Ciascun esemplare di tale dispositivo è destinato ad essere sfruttato per la posa in opera di due piastrelle affiancate, nel senso cioè che i bordi paralleli ed adiacenti di queste due piastrelle debbono essere portati a battuta, da parti opposte, contro l’anzidetta barretta rettilinea prevista sulla mezzeria del piastrino in dotazione al dispositivo medesimo.
Naturalmente in una simile condizione le due medesime piastrelle si trovano appoggiate, almeno parzialmente, sulle due rispettive metà del piastrino medesimo, senza avere però la certezza che le loro superfici superiori possano disporsi in un assetto perfettamente complanare.
Per avere quest’ultima certezza è previsto che il dispositivo descritto nella citata anteriorità cooperi con un elemento dotato di profilo rastremato, sostanzialmente un cuneo dotato di una faccia inferiore piatta e di una faccia superiore inclinata.
La funzione di questo cuneo è quella di essere infilato con energia all’interno dell’anzidetto archetto in dotazione al dispositivo in questione, fintanto che l’archetto medesimo si mantenga in un assetto “eretto”, perfettamente contenuto nel piano verticale che contiene anche la barretta rispetto alla quale esso risulta fulcrato.
In tale circostanza è altresì previsto che il cuneo sia posto in opera in maniera che la sua faccia posteriore piatta interferisca con la superficie superiore delle due piastrelle posizionate all’interno dell’anzidetto dispositivo e che la sua faccia superiore inclinata interferisca con il rispettivo archetto.
Inutile dire che nel corso di un simile inserimento, l’interferenza tra la faccia superiore del cuneo ed il sovrastante archetto tende progressivamente ad aumentare, proprio in virtù dell’inclinazione “crescente” attribuita all’anzidetta faccia superiore del cuneo medesimo.
In tal modo si crea una tensione elastica di trazione, di intensità via via crescente, tra l’archetto ed il piastrino del dispositivo in questione, vale a dire tra l’elemento di sommità e l’elemento di base di quest’ultimo.
Considerando che le due piastrelle sono parzialmente appoggiate sull’anzidetto piastrino, è facile comprendere, allora, come le stesse tendano solidalmente “a salire” in direzione del rispettivo archetto, fino al punto di portarsi energicamente a battuta con la faccia inferiore piatta dell’anzidetto elemento a cuneo che si trova dunque ad operare come una vera e propria superficie piana di riscontro.
Proprio quest’ultima condizione assicura che tra le due piastrelle si stabilisca quell’anzidetta perfetta planarità che risulta essenziale per la corretta posa in opera del rispettivo pavimento.
A questo punto occorre attendere che le piastrelle si stabilizzino al di sopra del rispettivo massetto di sottofondo grazie al consolidamento dell’anzidetto strato di collante, dopo di che si può estrarre l’anzidetto cuneo dal rispettivo archetto del dispositivo in questione.
A seguito delle precedenti fasi operative l’anzidetta barretta rettilinea del dispositivo in questione si trova insediata a scomparsa all’interno della fuga generatasi tra le due piastrelle adiacenti, mentre l’archetto fulcrato su di essa si trova a sporgere verso l’alto, al di fuori della fuga che contiene la barretta medesima.
Si richiede pertanto di rimuovere definitivamente l’archetto anzidetto dalla rispettiva barretta, provvedendo a recidere quegli anzidetti tratti assottigliati di materiale plastico che fungono da punti di collegamento e di cerniera tra il primo e la seconda.
Questa recisione si genera per usura, a seguito cioè di ripetute rotazioni alternative dell’anzidetto archetto, eseguite rispetto all’asse della sottostante barretta e dunque anche rispetto all’asse della fuga che contiene la barretta medesima. Va detto però che una simile tecnologia anteriore risulta penalizzata da alcuni inconvenienti di considerevole entità che attengono, da un lato, la configurazione strutturale del dispositivo appena descritto e, dall’altro, le sue modalità di utilizzo.
In relazione alla struttura del dispositivo anzidetto, va denunciata innanzitutto la sua notevole complessità, dovuta alla necessaria cooperazione tra il piastrino di base ed il sovrastante archetto oscillante.
Inutile dire che una simile complessità strutturale fa sorgere inevitabilmente maggiori oneri e difficoltà in occasione della predisposizione del relativo stampo di formatura.
A ciò si aggiunga che nessuna parte di tale dispositivo si presta ad un nuovo utilizzo (con la sola eccezione del cuneo, che peraltro non ne fa parte integrante), visto che il suo anzidetto archetto, una volta reciso dalla rispettiva barretta di fulcraggio, non è suscettibile di un nuovo impiego, ma può soltanto essere avviato allo smaltimento ai fini del suo riciclaggio.
Quanto poi alle modalità operative del dispositivo anzidetto, si deve segnalare innanzitutto il grande sforzo richiesto all’operatore, peraltro in condizioni piuttosto disagevoli, per infilare l’anzidetto cuneo all’interno dell’archetto del dispositivo medesimo.
Una simile posa in opera del cuneo trova infatti una forte resistenza nella progressiva azione di contrasto che le due piastrelle esercitano, durante il loro contestuale sollevamento solidale, contro la faccia piatta del cuneo medesimo.
Un’ulteriore difficoltà operativa si registra poi allorquando si tratti di recidere l’anzidetto archetto dalla sottostante barretta di fulcraggio, una volta che si abbia avuto la certezza che il pavimento si sia consolidato e si sia provveduto ad estrarre il rispettivo cuneo dell’archetto medesimo.
Si ricorda infatti che le estremità inferiori degli elementi verticali di un simile archetto sono collegate alle estremità della rispettiva barretta per il tramite degli anzidetti tratti di materiale assottigliato fungenti da cerniera e da punti di innesco di rottura.
Pertanto, allorquando il dispositivo in questione sia posto in opera tra due piastrelle adiacenti, i due anzidetti punti di innesco di rottura si trovano insediati all’interno della fuga frapposta alle due medesime piastrelle, ad una quota più bassa rispetto a quello della superficie superiore di queste ultime.
Ciò comporta che le estremità inferiori dei tratti verticali dell’archetto si trovano a subire, nel corso delle anzidette oscillazioni alternative dell’archetto stesso rispetto alla sottostante barretta di fulcraggio, l’inopportuna interferenza dei bordi delle piastrelle adiacenti che delimitano la rispettiva fuga; un’interferenza che rende certamente più difficoltosa e meno veloce l’esecuzione dell’anzidetta operazione di distacco traumatico dell’archetto rispetto alla restante parte del dispositivo affogata nella fuga medesima.
Scopo specifico della presente invenzione è dunque quella di creare un dispositivo, comunque destinato ad essere utilizzato per la corretta posa in opera delle piastrelle da pavimentazione, che si riveli esente da tutti gli anzidetti inconvenienti della tecnica anteriore.
In effetti il presente ritrovato, anch’esso dotato di una struttura realizzata per stampaggio di materiali plastici, presenta una struttura molto più snella ed economia di quella del dispositivo descritto nella citata anteriorità italiana; inoltre esso prevede modalità di utilizzo molto più pratiche e razionali ed infine rende possibile il riutilizzo di uno dei suoi componenti fondamentali, limitando di molto il consumo del materiale plastico necessario alla sua realizzazione.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica, i componenti del dispositivo in questione, non ancora assemblati;
- la figura 2 mostra, con una rappresentazione assonometrica, il dispositivo anzidetto posto in opera tra due piastrelle;
- la figura 3 è una sezione con il piano II-II di figura 2:
- la figura 4 è una riproduzione parziale di figura 3 riferita ad un componente alternativo del dispositivo in questione;
- le figure 5 e 6 sono altrettante viste assonometriche di due ulteriori versioni costruttive del dispositivo medesimo.
Con riferimento da 1 a 3, il dispositivo secondo il trovato si avvale di un primo componente, dotato di una struttura monolitica realizzata per stampaggio di materiali plastici, consiste in una basetta (1), sostanzialmente ellittica, dal centro del quale aggetta un elemento verticale, sostanzialmente consistente in una lamella (10) dotata di estremità rastremate.
L’estremità rastremata superiore (10a) di tale lamella (10) sostiene uno stelo filettato (11), mentre l’estremità rastremata inferiore (10b) risulta direttamente raccordata con l’anzidetta basetta (1).
Come verrà meglio chiarito nel prosieguo, la suddetta estremità rastremata inferiore (10b) si configura come una sezione di rottura allorquando si voglia realizzare il distacco traumatico della lamella medesima (10) dalla sottostante basetta (1).
Il secondo componente del dispositivo secondo il trovato, anch’esso dotato di una struttura monolitica ottenuta per stampaggio di materiali plastici, consiste in una manopola (2) sostanzialmente costituita da una calotta cilindrica (20) che reca esternamente, e per tutta la sua altezza, una serie di setti radiali (21) raccordati alla base con una flangia (22) che circoscrive l’imboccatura inferiore dell’anzidetta calotta (20).
Questi setti (21) hanno la funzione di impugnatura per la manopola in questione (2).
La parete di chiusura superiore (20a) dell’anzidetta calotta (20) reca centralmente un foro (23) che dà accesso ad un sottostante condotto cilindrico (24), munito di una filettatura, che si estende assialmente all’interno della calotta medesima (20).
Tale condotto cilindrico (24) è dotato di forma e dimensioni compatibili con quelle dell’anzidetto stelo filettato (11) appartenente alla basetta (1), sì da realizzare con esso un perfetto accoppiamento elicoidale.
In questa prospettiva è peraltro previsto che l’anzidetto condotto cilindrico (24) rechi inferiormente un’imboccatura conica (25) che agevola il centraggio dell’anzidetto stelo filettato (11) nel momento in cui l’intera manopola (2) sia calata al di sopra di quest’ultimo.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 3, si procede ora ad illustrare le modalità di posa in opera e di funzionamento del dispositivo secondo il trovato nell’ambito delle operazioni di montaggio di un pavimento in piastrelle.
Ebbene, una volta predisposto il necessario massetto di sottofondo completo del necessario strato superficiale di collante fluido, occorre appoggiare su di esso l’anzidetta basetta (1) in maniera che la stessa resti impregnata nell’anzidetto strato di collante.
A questo punto la lamella (10) che aggetta verticalmente dall’anzidetta basetta (1) può essere utilizzata come punto di battuta per due piastrelle adiacenti (P) disposte in assetto orizzontale.
Più precisamente le due anzidette piastrelle (P) debbono essere posizionate in modo che i loro bordi paralleli “interfacciati” si dispongano da parti opposte contro l’anzidetta lamella verticale (10), in una situazione in cui le piastrelle medesime (P) si trovano anche ad appoggiarsi brevemente al di sopra delle rispettive metà della basetta (1).
Tutto ciò comporta peraltro che l’anzidetta lamella (10) della basetta (1) resti insediata entro la tradizionale fuga (F) prevista tra le due piastrelle adiacenti (P), mentre il rispettivo stelo filettato (11) ne può significativamente fuoriuscire verso l’alto.
In tale condizione occorre calare l’anzidetta manopola (2) al di sopra dell’anzidetto stelo filettato (11) che aggetta tra le due piastrelle adiacenti (1), facendo in modo che lo stelo medesimo (11) possa infilarsi entro l’anzidetto condotto filettato (24) di tale manopola (2).
A questo punto si può iniziare a far ruotare la manopola (2), favorendo via via il desiderato accoppiamento elicoidale tra il suo condotto cilindrico interno (24) e lo stelo filettato (11) della basetta (1).
La figura 3 permette di verificare come un simile accoppiamento elicoidale comporti innanzitutto che la flangia (22) prevista alla base della manopola (2) si porti a battuta contro la superficie superiore delle due piastrelle affiancate (P).
Continuando la rotazione della manopola (2), l’ulteriore conseguenza è quella di ottenere il sollevamento della basetta (1) in direzione della flangia (22), come se l’una e l’altra fossero le ganasce di una morsa.
È facile comprendere come la forza di sollevamento imposta nei confronti della basetta (1) si eserciti anche nei confronti delle due piastrelle (P) appoggiate alla basetta medesima (1), con l’effetto che le stesse finiscano per trovarsi strettamente serrate tra basetta (1) e flangia (22).
È importante rilevare che in questa fase la faccia inferiore piana della flangia medesima (2) funge da superficie di riscontro nei confronti della faccia superiore delle due piastrelle adiacenti (P), garantendo che queste ultime possano assumere la desiderata perfetta planarità.
Una volta completato un simile serraggio, il dispositivo secondo il trovato può essere mantenuto in opera fintanto che non si sia accertato l’avvenuto consolidamento del collante chiamato a stabilizzare l’assetto delle piastrelle (P).
Ciò fatto, vi sono ancora due operazioni da compiere. La prima di tali operazioni consiste nello svitare la manopola (2) dallo stelo filettato (11) della rispettiva basetta (1).
La seconda operazione consiste nella “rifinitura finale” del pavimento così ottenuto, nel senso di rimuovere lo stelo filettato (11) che emerge tuttora dalla fuga (F) prevista tra la coppia adiacente di piastrelle (P).
In particolare l’asportazione dello stelo (11) si verifica solidalmente e contemporaneamente con l’asportazione della rispettiva lamella portante (10).
Tale operazione potrà facilmente essere compiuta imponendo una ripetuta oscillazione alternativa a detta lamella (10) rispetto alla basetta portante (1).
Questa oscillazione alternativa, che dovrà essere compiuta lungo l’asse della fuga (F) che contiene la lamella (10), produce l’effetto di sfibrare, fino a completa recisione, il materiale plastico che unisce la basetta (1) con l’estremità inferiore (10b) della lamella (10).
In tal modo l’anzidetto stelo filettato (11) potrà essere facilmente sfilato dalla fuga (F) assieme con la rispettiva sottostante lamella (10).
Sulla base di queste indicazioni risulta più agevole comprendere le peculiarità e i vantaggi della presente invenzione.
Occorre ribadire innanzitutto la grande semplicità costruttiva dei due componenti che formano il nuovo dispositivo in questione, specie in relazione alla basetta (1).
L’ulteriore aspetto vantaggioso è legato per l’appunto alla possibilità che la manopola (2), una volta utilizzata in combinazione con una basetta (1), può essere riutilizzata, praticamente all’infinito, su altri analoghi esemplari di basetta.
Vanno debitamente considerate anche le agevoli modalità con le quali è possibile ottenere l’anzidetto distacco della lamella verticale (10) dalla basetta (1).
Si è già detto infatti che una simile operazione può essere compiuta imponendo alla lamella (10) oscillazioni alternative lungo l’asse della fuga (F) che lo contiene, in una condizione in cui non trova ostacoli o interferenze di sorta.
Si tratta certamente di una condizione più favorevole di quella che si trova a fronteggiare l’operatore che sia chiamato a separare traumaticamente l’anzidetto archetto appartenente al dispositivo illustrato nell’anzidetto anteriorità IT0001334260.
In quel caso infatti il distacco dell’archetto può essere ottenuto soltanto a seguito di rotazioni alternative secondo una direzione perpendicolare all’asse della fuga che lo contiene, le quali scontano negativamente l’interferenza che i bordi adiacenti delle due piastrelle affiancate esercitano – come si è visto – nei confronti delle estremità inferiori dei tratti verticali dell’archetto da staccare.
L’ultimo, e forse più significativo vantaggio della presente tecnologia risiede nelle modalità con cui il nuovo dispositivo rende possibile il livellamento delle due piastrelle con esso cooperanti.
In questo caso, infatti, una simile operazione può essere compiuta imponendo soltanto una semplice rotazione all’anzidetta manopola (2), sulla base di un sforzo equilibrato, reso meno pesante anche grazie alla possibilità di impugnare comodamente la manopola medesima (2).
Di certo si tratta di un’operazione molto più agevole e meno faticosa di quella che viene chiamato a compiere l’operatore che, sulla base della tecnologia illustrata nell’anteriorità IT0001334260, è tenuto a compiere l’inserimento forzato del cuneo all’interno del rispettivo dispositivo munito di archetto.
Va detto ancora che nell’ambito della presente idea inventiva è certamente possibile prevedere alcune soluzioni costruttive alternative del trovato.
In primo luogo si ribadisce che l’anzidetto condotto cilindrico filettato (24) della manopola (2) risulta preferibilmente ottenuto nello stesso materiale di stampaggio di quest’ultima, secondo quanto mostrato in figura 3.
Ciò non toglie che si potrebbe prevedere, in alternativa, che il medesimo condotto cilindrico filettato (24) sia invece ottenuto all’interno di una boccola metallica (26) atta ad essere incorporata nel materiale di stampaggio della manopola medesima (2), secondo quanto mostrato in figura 4.
L’ulteriore variante costruttiva del trovato prevede che sulla basetta (1) sia presente una coppia incrociata di identiche nervature (100), rettilinee, atte a delimitare quattro quadranti ad angolo retto.
La lamella verticale (10), in questa versione, aggetta da uno di queste due nervature (100) rispetto alla quale risulta perfettamente centrata e parallela.
Anche in questa versione la lamella (10) presenta una estremità rastremata inferiore (10b), come mostrato in fig. 5.
Si comprende bene come questa versione della basetta (1) sia destinata ad essere posta in opera nel punto di convergenza di quattro piastrelle (P), in una condizione in cui lo spigolo di ciascuna piastrella si può insediare esattamente all’interno di uno degli anzidetti quadranti, delimitati dalla coppia incrociata di nervature (100).
In tale occasione è previsto altresì che la manopola (2), che dovrà essere normalmente avvitata sullo stelo filettato (11) che aggetta dalla lamella (10), venga chiamata ad attestarsi contemporaneamente sugli angoli adiacenti delle quattro medesime piastrelle (P).
La fig. 6 si riferisce ad un ulteriore costruttiva della basetta (1), che differisce da quella di fig. 5 soltanto per il fatto di presentare due diverse nervature (101, 102) che, si sviluppano in pianta secondo il profilo di una “T”, atte quindi a delimitare due quadranti adiacenti di 90° ed un semipiano.
La lamella (10) è disposta centralmente e parallelamente alla nervatura (101) che rappresenta l’ala di testa di detto profilo a “T”.
Questa versione della basetta (1) deve essere posta in opera all’interno di un fuga che raccordi tre piastrelle, nel caso in cui le due piastrelle attestate su di un lato della lamella (10) debbano assumere un assetto sfalsato rispetto alla singola piastrella attestata sul lato opposto della lamella medesima (10).
Si precisa infine che se anche, fino ad ora, si è sempre ipotizzato che il nuovo dispositivo in questione sia utilizzato in occasione della pavimentazione delle superfici orizzontali, nulla vieta che lo stesso possa essere impiegato, altrettanto vantaggiosamente, anche quando si tratti di realizzare rivestimenti con piastrelle su superficie verticali o inclinate.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle, caratterizzato per il fatto di essere composto dai seguenti componenti, entrambi dotati di una struttura monolitica realizzata per stampaggio di materiali plastici: - una basetta (1) dalla quale aggetta centralmente una lamella verticale (10) atta a trovare alloggiamento nella fuga (F) ottenuta tra due o più piastrelle adiacenti (P); essendo previsto che detta lamella verticale (10) sostenga in sommità uno stelo filettato (11) e sia collegata alla base con la basetta anzidetta (1) per il tramite di una estremità rastremata inferiore (10b) di sezione assottigliata e dunque atta a fungere da linea di innesco di rottura; essendo previsto altresì che l’anzidetta basetta (1) sia atta a sostenere le porzioni di due o più piastrelle (P) appoggiate su di essa e che la rispettiva lamella verticale (10) abbia un’altezza inferiore allo spessore delle piastrelle medesime (P); - una manopola (2) consistente in una calotta cilindrica (20) dotata di una flangia (22) all’altezza della propria imboccatura inferiore ed altresì provvista, a partire dalla propria parete di chiusura superiore (20a), di un condotto cilindrico centrale (24), con pareti interne filettate, atto ad accogliere esattamente, realizzando con esso un accoppiamento elicoidale, l’anzidetto stelo filettato (11) previsto alla sommità dell’anzidetta basetta 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che l’anzidetta calotta cilindrica (20) della manopola (2) reca esternamente alcuni setti radiali (21) raccordati alla base con l’anzidetta flangia (22). 3) Dispositivo secondo la prima o entrambe le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto condotto cilindrico (24) previsto all’interno della manopola (2) risulta corredato alla base di un’imboccatura conica (25). 4) Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto condotto cilindrico centrale (24) della manopola (2) è realizzato nell’ambito dello stesso materiale di stampaggio di quest’ultima. 5) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto condotto cilindrico centrale (24) della manopola (2) è realizzato nell’ambito di una boccola metallica (26) incorporata nel materiale di stampaggio della manopola medesima (2). 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che sulla basetta (1) è presente una coppia incrociata di identiche nervature (100) da una delle quali aggetta detta lamella (10) che risulta posta centralmente e parallelamente alla sottostante nervatura (100). 7) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato per il fatto che sulla basetta (1) è presente una coppia di differenti nervature (101 e 102) che, si sviluppano in pianta secondo il profilo di una “T”; detta lamella (10) è disposta centralmente e parallelamente alla nervatura (101) che rappresenta l’ala di testa di detto profilo a “T”.
IT000016U 2011-07-19 2011-07-19 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione. ITMC20110016U1 (it)

Priority Applications (9)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000016U ITMC20110016U1 (it) 2011-07-19 2011-07-19 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.
SI201230136T SI2549030T1 (sl) 2011-07-19 2012-07-05 Naprava za pravilno polaganje talnih plošč
RS20150071A RS53791B1 (en) 2011-07-19 2012-07-05 DEVICE FOR CORRECTLY INSTALLING FLOOR TILES
EP12175191.1A EP2549030B1 (en) 2011-07-19 2012-07-05 A device for correct laying of floor tiles
PL12175191T PL2549030T3 (pl) 2011-07-19 2012-07-05 Urządzenie do prawidłowego układania płytek podłogowych
ES12175191T ES2530622T3 (es) 2011-07-19 2012-07-05 Dispositivo para la correcta colocación de baldosas
PT121751911T PT2549030E (pt) 2011-07-19 2012-07-05 Um dispositivo para a correcta colocação de ladrilhos
IT000084A ITAN20120084A1 (it) 2011-07-19 2012-07-09 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.
HRP20150155TT HRP20150155T1 (hr) 2011-07-19 2015-02-09 Uređaj za ispravno polaganje podnih pločica

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000016U ITMC20110016U1 (it) 2011-07-19 2011-07-19 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMC20110016U1 true ITMC20110016U1 (it) 2013-01-20

Family

ID=44899622

Family Applications (2)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000016U ITMC20110016U1 (it) 2011-07-19 2011-07-19 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.
IT000084A ITAN20120084A1 (it) 2011-07-19 2012-07-09 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.

Family Applications After (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000084A ITAN20120084A1 (it) 2011-07-19 2012-07-09 Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.

Country Status (8)

Country Link
EP (1) EP2549030B1 (it)
ES (1) ES2530622T3 (it)
HR (1) HRP20150155T1 (it)
IT (2) ITMC20110016U1 (it)
PL (1) PL2549030T3 (it)
PT (1) PT2549030E (it)
RS (1) RS53791B1 (it)
SI (1) SI2549030T1 (it)

Families Citing this family (24)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
RU2540678C1 (ru) * 2014-01-14 2015-02-10 Дмитрий Анатольевич Семаков Приспособление для выравнивания плитки
EP2921609B1 (en) * 2014-03-18 2017-03-01 Profilitec S.p.A. Socio Unico A leveling device for the laying of tiles or the like
EP2952652B1 (en) 2014-06-04 2018-04-04 Progress Profiles SPA Leveling spacer for laying tiles, floor tiles with the interposition of gaps
ES2685803T3 (es) 2014-07-11 2018-10-11 Fi.R.P. Di Fiorese M. E C. S.N.C. Sistema de posicionamiento para elementos de recubrimiento
ES2636316T3 (es) 2014-07-11 2017-10-05 Fi.R.P. Di Fiorese M. E C. S.N.C. Un elemento separador para elementos de revestimiento
US9562365B2 (en) * 2015-05-05 2017-02-07 Metronic Technologies Corporation Device for installing tiles
USD862204S1 (en) 2015-05-21 2019-10-08 Russo Trading Company, Inc. Lippage cap
USD856111S1 (en) 2015-05-21 2019-08-13 Russo Trading Company, Inc. Tile lippage threaded post
US9322185B1 (en) * 2015-05-21 2016-04-26 William P. Russo Tile lippage removal system
USD834922S1 (en) 2015-05-21 2018-12-04 Russo Trading Company, Inc. Threaded lippage cap
USRE49567E1 (en) 2015-05-21 2023-07-04 Russo Trading Company, Inc. Tile lippage post
US9657485B2 (en) * 2015-05-29 2017-05-23 Lawrence G. Meyers Tile leveling system
ITUB20153890A1 (it) 2015-09-25 2017-03-25 Profilitec S P A Socio Unico Un dispositivo per la posa in opera di piastrelle o similari
USD830161S1 (en) 2016-11-04 2018-10-09 Russo Trading Company, Inc. Orientation washer
HRPK20170486B3 (hr) 2017-03-22 2019-12-27 Davor KRIZMANIĆ Naprava za postavljanje i nivelaciju keramičkih pločica ili bilo kojih drugih pločastih materijala na ravnu površinu
IT201700076619A1 (it) * 2017-07-07 2019-01-07 Battila Ilaria Sistema di precisione per posa piastrelle
EP3441541A1 (de) 2017-08-07 2019-02-13 Gabriele Dahm-Heuckmann Vorrichtung zum schrauben
TWI663314B (zh) * 2018-01-15 2019-06-21 承潔投資有限公司 磁磚固定器
IT201800003175A1 (it) * 2018-03-01 2019-09-01 Ghelfi S R L Manopola accoppiabile ad un distanziatore livellatore di piastrelle per la relativa posa di queste ultime su superfici piane
IT201800005212A1 (it) 2018-05-09 2019-11-09 Dispositivo distanziatore livellante
WO2020058932A1 (en) * 2018-09-21 2020-03-26 Battila Ilaria Tile positioning device
IT201900008349A1 (it) * 2019-06-07 2020-12-07 Raimondi Spa Dispositivo distanziatore livellante
USD911821S1 (en) 2020-03-02 2021-03-02 Southland Tile Tools & Accessories, Inc Tile leveler
US11840852B1 (en) 2022-05-25 2023-12-12 Dtm Innovations Llc Tile-setting lippage control

Family Cites Families (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4397125A (en) * 1980-06-04 1983-08-09 Gussler Jr Ova L System for aligning uneven thickness panel sections
US7621100B2 (en) * 2005-02-22 2009-11-24 Davinci Italia/Usa Group, Llc Tile alignment and leveling device and method for using the same
WO2009022359A1 (en) * 2007-08-13 2009-02-19 Giuseppe Vigliarolo Tile spacer
ES1070518Y (es) * 2009-04-17 2009-12-21 Boada Germans Sa Dispositivo nivelador para la colocacion de piezas de recubrimiento
DE202010013171U1 (de) * 2010-12-21 2011-03-03 Günter Rubner GbR (vertretungsberechtigter Gesellschafter Günter Rubner, 35716 Dietzhölztal-Steinbrücken) Bohlenbefestigungsvorrichtung

Also Published As

Publication number Publication date
EP2549030A2 (en) 2013-01-23
SI2549030T1 (sl) 2015-03-31
EP2549030A3 (en) 2013-10-30
EP2549030B1 (en) 2014-11-12
ES2530622T3 (es) 2015-03-04
PL2549030T3 (pl) 2015-04-30
ITAN20120084A1 (it) 2013-01-20
RS53791B1 (en) 2015-06-30
PT2549030E (pt) 2015-02-18
HRP20150155T1 (hr) 2015-05-22

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITMC20110016U1 (it) Dispositivo per la corretta posa in opera di piastrelle da pavimentazione.
JP6997795B2 (ja) セラミックタイルレベリングブラケット、プッシュクランププライヤ、ならびにセラミックタイルのレベリングおよび敷設システム
US20140033640A1 (en) Tile levelling device
US9637940B2 (en) Repair assembly
ITMC20060041A1 (it) Attrezzatura modulare per la realizzazione di rivestimenti orizzontali o verticali facilmente smontabili.
CN106285051A (zh) 一种预制卫生间及其建造和安装方法
ITUB20153903A1 (it) Cassaforma prefabbricata a pannello, atta ad essere impiegata nella costruzione di edifici e di giardini.
IT202000012022A1 (it) Dispositivo distanziatore livellante
CN106003388A (zh) 一种组合模具
IT202000017881A1 (it) Dispositivo distanziatore livellante di piastrelle
CN105452582B (zh) 用于悬梁的模架
CN206376538U (zh) 一种铝合金楼梯踏步模板
CN208473298U (zh) 矩形柱模板加固件
KR20120115197A (ko) 균열부위 보수용 헤라
JP2018193842A (ja) 鉄筋コンクリート建物におけるセパレーター無し柱型枠
CN206722385U (zh) 一种耐磨和易拆的木质建筑模板
KR100722785B1 (ko) 설치 분해가 용이한 건축용 거푸집
CN104912327A (zh) 阴角角模
CN210888112U (zh) 一种改进结构的砂浆铺设器
CN206000154U (zh) 一种建筑浇筑用模板
CN207139548U (zh) 一种砂纸架
KR200488295Y1 (ko) 건축 보강용 복합패널
CN206859597U (zh) 一种便于修理90度夹角处墙面的镘刀
US7850141B2 (en) Retainer apparatus
KR100636859B1 (ko) 유로폼용 탈형기구