ITGE20120094A1 - Dispositivo di fissaggio di una montatura per occhiali ad una coppia di lenti - Google Patents

Description

†̃'Dispositivo di fissaggio di una montatura per occhiali ad una coppia di lentiâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di fissaggio dei componenti di un occhiale.

La presente invenzione, in particolare, riguarda un dispositivo di fissaggio per occhiali cosiddetti a giorno, diverso rispetto a quello tradizionale, in cui le lenti sono inserite in appositi anelli facenti parte della montatura, in quanto le lenti sono direttamente vincolate alle stanghette ed al ponticello.

Per vincolare le stanghette ed il ponticello direttamente alle lenti sono state proposte diverse soluzioni tecniche. Ad esempio, nel brevetto DE20320629, si propone un sistema in cui due tubetti uniti alla struttura della montatura tramite saldatura vengono inseriti in appositi fori della lente e trattenuti in posizione mediante tasselli di riscontro.

Tale sistema per quanto pratico ha una certa fragilità nei punti di saldatura ed inoltre unisce tra loro parti rigide, soggette a rottura.

Altra soluzione à ̈ quella descritta nel Brevetto U.S. 5.073,020 in cui sono previsti mezzi di tenuta, costituiti da un filo di materiale metallico appositamente sagomato, che si inseriscono in appositi fori realizzati sui bordi delle lenti per rimanervi agganciati.

Anche detto sistema non consente di avere un vincolo stabile e sicuro tra le lenti ed i componenti della montatura. La struttura, peraltro, non risulta essere sufficientemente elastica ed in grado, quindi, di scongiurare possibili rotture. Altro sistema noto à ̈ quello descritto nel Brevetto americano US2005/0094091 in cui singole asole realizzate sui lati interni ed esterni di ciascuna lente accolgono al loro interno bracci metallici con estremità di connessione a forma di “U†ed un fermo tale da bloccare le lenti in posizione.

Anche tale soluzione non consente, tuttavia, una stabile connessione della montatura alle lenti, in quanto detti bracci metallici sono soggetti a movimento all’interno delle asole durante l’utilizzo dell’occhiale con possibilità di sgancio e danneggiamento delle lenti.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di ovviare a tali inconvenienti fornendo un dispositivo di fissaggio avente le caratteristiche della allegata rivendicazione 1.

La presente invenzione riguarda un migliorato dispositivo di fissaggio di una montatura ad una coppia di lenti per occhiali che consente un assemblaggio semplice, stabile e sicuro. Esso, inoltre, consente, di mantenere le lenti nella corretta posizione sulla persona che indossa gli occhiali.

L’invenzione comprende un dispositivo di fissaggio alle lenti comprendente una coppia di protuberanze sostanzialmente a forma di “V†, opportunamente distanziate tra loro, in cui un primo braccio, rastremato, à ̈ sostanzialmente perpendicolare rispetto alla struttura della montatura ed à ̈ vincolato ad essa ad una sua estremità ed il secondo braccio, di spessore inferiore rispetto al primo, dotato di una estremità libera in grado di muoversi. Detto primo braccio à ̈ unito in un corpo unico privo di saldature ai componenti della montatura (ponticello e supporti delle stanghette). Dette protuberanze sono, inoltre, speculari rispetto ad un ipotetico asse verticale che le divide e vanno ad inserirsi in una coppia di appositi fori realizzati sui bordi interni ed esterni delle lenti. Esse vengono tenute saldamente in posizione sfruttando l’elasticità e l’energia espansiva verso le pareti della lente fornita dalla particolare conformazione a “V†e l’incastro dello spazio libero tra le due protuberanze con la porzione di lente tra i due fori: l’assemblaggio della montatura sulle lenti risulta, pertanto, stabile e sicuro e non richiede l’applicazione di un tassello di riscontro e/o di saldature soggette a facile rottura.

L’invenzione sarà meglio spiegata tramite la seguente descrizione, nella quale à ̈ descritta la forma di realizzazione preferita dell’ invenzione, fatta con ausilio delle figure allegate che illustrano rispettivamente:

Le Figure 1, 2 e 3 illustrano le fasi di montaggio del dispositivo di fissaggio alle lenti secondo la presente invenzione.

Con riferimento alle citate figure, il dispositivo di fissaggio, secondo la presente invenzione, comprende una coppia di protuberanze a forma di “V†1 , 1' , opportunamente distanziate tra loro di uno spazio S, in cui un primo braccio 11, 11' , rastremato, à ̈ unito al ponticello od al supporto delle stanghette ed à ̈ sostanzialmente perpendicolare rispetto alla struttura della montatura, ed un secondo braccio 111, 111' , di spessore inferiore rispetto al primo, à ̈ libero e, quindi, in grado di muoversi. Dette protuberanze 1, 1’ sono, inoltre, speculari rispetto ad un ipotetico asse verticale T che le divide e sono formate in pezzo unico con il ponticello e con il supporto delle stanghette. Sui bordi interni ed esterni delle lenti L sono realizzate coppie di fori 2, 2’ in cui possono essere inserite tali protuberanze a “V†1, 1' . In particolare, tali fori sono di dimensioni sostanzialmente analoghe a quelle delle dette protuberanze e sono distanziati tra loro dallo spazio S’.

Inoltre, lo spazio S tra le due protuberanze à ̈ minore od uguale allo spazio S' tra i due fori.

Il fissaggio della montatura dell’occhiale alle lenti avviene inserendo le coppie di protuberanze 1, 1' nei rispettivi fori 2, 2’ esercitando una pressione di spinta esterna sulla parte superiore della montatura in modo che le protuberanze penetrino completamente nei fori. Dette protuberanze, una volta inserite, rimangono saldamente in posizione sfruttando l’energia espansiva fornita dalla particolare conformazione a “V†della suddetta coppia di protuberanze 1, 1' sulle pareti della lente e l’incastro dello spazio libero S posto tra le due protuberanze 1, 1' e la porzione di lente S’ tra i due fori.

In considerazione, quindi, della previsione di una coppia di fori ravvicinati fra loro e della particolare conformazione delle protuberanze, il fissaggio dei componenti della montatura alle lenti risulta saldo e non consente fastidiose oscillazioni per colui che indossa un paio di occhiali.

Tali protuberanze 1, 1' sono realizzate, preferibilmente, con materiale metallico o plastico flessibile dotato di una certa elasticità.

Preferibilmente, le protuberanze del ponticello sono due per ciascun lato interno di ciascuna lente e le protuberanze dei supporti delle stanghette sono due per ciascun supporto, ma possono essere in numero maggiore di due. Un ulteriore vantaggio della presente invenzione à ̈ rappresentato dal fatto che le protuberanze, quelle del ponticello e quelle dei supporti laterali di fissaggio delle stanghette, sono realizzate in corpo unico privo di saldature con gli elementi della montatura utilizzando un sistema di taglio laser, oppure altro sistema noto alla persona esperta del ramo, di una lastra metallica, oppure utilizzando il metodo della fusione in un apposito stampo. In tal modo, detti elementi risultano essere alquanto resistenti ed elastici e, quindi, privi di zone indebolite soggette a facile rottura.

In una soluzione alternativa, i bracci delle protuberanze 111,111’, liberi, sono rivolti verso la parte interna del dispositivo, anziché verso la parte esterna di esso. Ancora, secondo una ulteriore soluzione, i bracci liberi delle protuberanze 111, 111' sono, rispettivamente, uno rivolto verso l’interno del dispositivo e l’altro verso l’esterno di esso.

In una soluzione alternativa rispetto a quella illustrata nelle Figure, l’orientamento dei fori sulle lenti e delle rispettive coppie di protuberanze à ̈ disposto su un asse verticale anziché orizzontale.

Le soluzioni sopra indicate sono state descritte solamente per illustrare la presente invenzione, ma non sono limitative dello scopo di essa. Diverse modifiche della sopra indicata descrizione possono essere fatte senza allontanarsi dall’obiettivo della presente invenzione.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di fissaggio di una montatura per occhiali ad una coppia di lenti (L), comprendente almeno una coppia di protuberanze (1,1) realizzate sulla montatura e corrispondenti fori (2, 2’) distanziati realizzati sulle lenti (L), nei quali si inseriscono tali protuberanze (1,1) in modo da fissare la montatura alle lenti, caratterizzato dal fatto che tali protuberanze sono realizzate a forma di “V" , in cui un primo braccio (11, 11 ) di detta “V†à ̈ vincolato ad una sua estremità alla montatura ed un secondo braccio (111, 111’) à ̈ dotato di un’estremità libera in grado di muoversi creando una struttura elastica in grado di espandersi in detti fori.
2. 2. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui il primo braccio (11, 1 ) di detta “V†à ̈ rastremato.
3. 3. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui il primo braccio (11, 11 ’) di detta "V†à ̈ sostanzialmente perpendicolare alla montatura.
4. 4. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui la coppia di protuberanze (1, 1) sono realizzate in un corpo unico con la montatura.
5. 5. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui i fori (2, 2’) sono di dimensioni analoghe a quelle delle protuberanze (1, 1).
6. 6. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui la montatura e le protuberanze sono realizzate in un materiale flessibile metallico o plastico.
7. 7. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1 , in cui le protuberanze (1,1) sono speculari l’una rispetto all’altra rispetto ad un ipotetico asse verticale (T) che le divide.
8. 8. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui lo spazio (S) tra le due protuberanze à ̈ minore od uguale allo spazio (S’) tra i due fori (2, 2’).
9. 9. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1 , in cui i bracci liberi (111, 111' ) delle protuberanze (1,1' ), sono rivolti verso la parte interna di esso.
10. 10. Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1, in cui i bracci liberi (111, 111’) delle protuberanze (1,1' ), sono rivolti l’uno verso la parte interna del detto dispositivo e l’altro verso la parte esterna del detto dispositivo.