ITBL20100013A1 - Sistema di fissaggio del ponte e delle astine nella fabbricazione di occhiali. - Google Patents

Description

Titolo: “Sistema di fissaggio del ponte e delle astine nella fabbricazione di occhiali.â€

DESCRIZIONE

Il presente trovato attiene ad un nuovo sistema di fissaggio del ponte intermedio e di unione degli elementi laterali, di incernieramento delle astine, alle lenti degli occhiali particolarmente ma non esclusivamente del tipo così detto “ultraleggero†, cioà ̈ privi di una struttura di sostegno e provvisti di fissaggio frontale delle lenti, detto ponte ed elementi laterali essendo ricavati per stampaggio o tranciatura, da una lastra di opportuna lega metallica.

La tradizionale montatura di occhiali costituita da un frontale o corpo centrale, di fissaggio e sostegno delle lenti e le cui estremità sono dotate di elementi di cerniera per il fissaggio e la movimentazione delle astine, à ̈ stata sostanzialmente rivoluzionata dall’introduzione degli occhiali così detti “ultraleggeri†o “a tre pezzi†che prevedono una unione diretta delle lenti tra di loro e con le astine, con la sola interposizione di un ponte centrale e di una coppia di elementi laterali di fissaggio ed incernieramento.

Secondo la tecnica nota, la caratteristica principale della metodologia di formazione di un occhiale “ultra leggero†à ̈ quella di dotare le estremità del ponte centrale, nonché una delle due estremità dei due elementi laterali di unione ed incernieramento per le astine degli occhiali, di una particolare conformazione a forchetta ortogonale al piano delle lenti, i due rebbi di ogni forchetta essendo destinati ad essere inseriti in corrispondenti coppie di fori realizzate in prossimità dei bordi centrali e laterali di una lente.

Tutte le soluzioni note di occhiali “ultraleggeri†hanno dovuto superare almeno due problemi strutturali, per la solidità e durata dell’occhiale, relativi alla consistenza della chiusura di unione tra bordo della lente ed elemento di ponte centrale o di cerniera laterale, oltre che al problema dell’oscillazione della lente, rispetto ai propri punti di bloccaggio.

In particolare, per eliminare l’oscillazione delle lenti sui loro punti di fissaggio, la generalità delle soluzioni note prevede la presenza, su ogni lato del bordo della lente, di una coppia di fori passanti, oppure di un foro passante associato ad uno o più fori ciechi, oppure ancora ad un foro aperto laterale, entro il quale sia posto un riscontro che cooperi con il tirante di chiusura, per impedire appunto ogni forma di oscillazione della lente.

Un sistema noto di fissaggio delle lenti alla struttura portante di occhiali del tipo ultraleggero à ̈ illustrato in WO03/083553. in accordo con il sistema illustrato in questo documento le estremità di fissaggio delle parti strutturali dell’occhiale, segnatamente il ponte intermedio e gli elementi laterali di incernieramento delle astine, sono dotate di due copie di pioli cilindrici ed in materiale plastico amorfo, con leggeri allargamenti anulari, mentre una corrispondente coppia di fori della lente à ̈ dotata e rivestita da una coppia di manicotti che sono tra loro uniti da una piastrina d’arresto e sono realizzati in materiale plastico cristallino, per alloggiare nelle loro sedi i citati pioli delle parti strutturali di occhiale, in modo tale che gli allargamenti anulari di detti pioli spingano la superficie esterna dei rispettivi manicotti ad impegnarsi solidalmente contro la superficie laterale dei fori delle lenti, assicurando la voluta stabile unione tra le lenti ed il loro ponte intermedio, oltre che con gli elementi laterali di cerniera delle astine di occhiale.

Questa soluzione, per altro derivata da un analogo sistema di fissaggio delle lenti già proposto con il brevetto EP 0 561.763 del 12.03.1993, assolve sostanzialmente alla necessità di associare le lenti di occhiali ultraleggeri, senza dover ricorrere a viti passanti di chiusura e fissaggio delle lenti agli elementi da unire, superando il frequente problema delle screpolature della lente.

Tuttavia, l’uso di questa soluzione ha individuato un primo inconveniente nel fatto che dei pioli in materiale plastico, oltre che risultare di scarsa resistenza meccanica ad esempio agli urti, devono comunque essere costruiti e fissati o incorporati specificatamente alle estremità dei ponti e degli elementi laterali di incernieramento, essendo realizzabili in materiali, tempi ed in forme diverse rispetto ai corpi a cui devono essere associati, con conseguente incidenza sui tempi e sulle condizioni di lavoro, oltre che sui costi dell’occhiale.

Un altro inconveniente della soluzione citata à ̈ dato dal fatto che l’uniforme e limitata altezza dei pioli di fissaggio, consentono un carente bloccaggio di lenti aventi uno spessore maggiore della media, stante la loro relativa penetrazione nei fori delle stesse lenti, con conseguente flessibilità della parte libera dei manicotti di bloccaggio.

Un ulteriore inconveniente della citata tecnica à ̈ dato dall’impossibilità di applicare i pioli di bloccaggio ai ponti ed agli elementi di incernieramento che siano realizzati ad esempio per stampaggio o fustellatura da lastre metalliche, sia per lo spessore relativamente ridotto della loro struttura, sia per l’impossibilità di una loro solidale unione a detti elementi di occhiale. Questo inconveniente si à ̈ rivelato piuttosto esteso, in considerazione dell’incremento di questa tecnica di stampaggio da lamiera di qualità, ad esempio di leghe al titanio, per la produzione di ponti e di elementi di cerniera, oltre che di astine ed anche di frontali di ogni tipo e modello di occhiale.

Un ulteriore esempio di tecnica nota per fissare il ponte e le astine alle lenti senza utilizzo di organi filettati à ̈ illustrato in US 2005/0034287. In accordo con quanto mostrato da questo documento il ponte e gli elementi di collegamento a cerniera delle astine alle lenti sono ricavati con tranciatura da un lamierino metallico sottile. Essi sono provvisti, alle loro estremità, di conformazioni a forchetta ciascuna delle quali à ̈ provvista di una coppia di rebbi in forma di dentini le cui pareti laterali sono provviste di alette appuntite sporgenti ed inclinate che determinano superfici frastagliate. Per la formazione dell’occhiale, tali rebbi vengono inseriti direttamente nei corrispondenti fori ricavati nelle lenti e le loro estremità vengono fatte sporgere fuori dalla superficie esterna delle lenti.

Le estremità sporgenti vengono ricoperte da una cuffia provvista di nicchie a fondo chiuso entro le quali si inseriscono.

Questo ulteriore sistema noto di formazione di occhiali ultra leggeri senza l’impiego di organi filettati, pur consentendo l’uso di elementi di collegamento ricavati mediante tranciatura da lamierini metallici, tuttavia presenta l’inconveniente dell’inserimento e passaggio dei rebbi con superfici frastagliate nei fori delle lenti con elevati rischi di danneggiare e screpolare le lenti.

Inoltre la formazione mediante tranciatura di superfici frastagliate sulle pareti laterali dei rebbi delle conformazioni a forchetta richiede l’uso di matrici con profilo complesso le quali risultano costose e soggette a deterioramento.

Un sistema di produzione di occhiali ultraleggeri dotato di una struttura portante delle lenti che à ̈ costituita da un ponte e da due elementi laterali di incernieramento o musetti ricavati per stampaggio da una lamiera di qualità risulta descritto nella domanda di brevetto italiana IT- BL2004A11 del 29.04.2004.

Nel sistema descritto nella citata domanda pubblicata ogni estremità della stessa struttura portante delle lenti à ̈ dotata di una coppia di dentini, tra i quali viene posizionato l’occhiello di un tirante di chiusura della lente, passando per un foro ricavato nella stessa lente, mentre detti dentini si innestano in corrispondenti intagli ricavati sulla lente, radialmente ai fori di passaggio del tirante, impedendo ogni oscillazione della stessa lente quando il tirante sia chiuso da un opportuno dado di bloccaggio.

L’attuazione pratica di questa soluzione ha permesso in effetti l’uso della nuova e vantaggiosa tecnica della realizzazione di ponti e musetti ricavati per stampaggio da lastre di materiale di qualità, ma non ha eliminato del tutto i problemi di fessurazione delle lenti, causate da una eccessiva tensione di chiusura del tirante sulla lente ovvero i problemi di lasco conseguenti ad una scarsa chiusura dello stesso tirante.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente invenzione é quello di realizzare un occhiale del tipo “ultraleggero†, la cui struttura portante di ponte e di elementi laterali di incernieramento sia realizzabile per stampaggio, per tranciatura o per ogni altro noto sistema di intaglio da lamiera di un materiale di qualità, come ad esempio di leghe al titanio, e la cui associazione alle rispettive lenti sia resa possibile ed ottimale senza dover ricorrere all’uso di tiranti per uno stabile e sicuro bloccaggio delle stesse lenti ed inoltre senza correre il rischio di danneggiare le lenti durante la formazione dell’occhiale e potendo fare uso di matrici di tranciatura con profilo semplice e quindi relativamente poco costose.

Nell’ambito di tale compito, un altro scopo dell’innovazione à ̈ quello di poter realizzare un occhiale del tipo “ultraleggero†, la cui struttura portante sia già conformata e dotata di opportuni aggetti, senza necessità di saldature o unioni meccaniche, per l’innesto diretto del ponte e dei musetti ai bordi delle lenti da associare.

Un altro scopo della presente innovazione à ̈ quello di poter realizzare un occhiale del tipo “ultraleggero†i cui elementi laterali di incernieramento siano associabili a delle astine piatte, pure realizzare ad esempio per stampaggio dalla stessa lamina o da altra lamina di opportuna qualità.

Ulteriore scopo della presente innovazione à ̈ quello di poter realizzare un occhiale del tipo citato che sia dotato di una struttura portante assolutamente semplice e di facile e sicuro assemblaggio.

Altro scopo ancora della del presente trovato à ̈ quello di poter essere applicato ed adattato a lenti di ogni spessore e tipo.

Il compito e gli scopi specificati vengono raggiunti con un sistema di fissaggio in accordo con la rivendicazione 1 che seguirà e che qui si intende trascritta per riferimento.

Maggiori dettagli costruttivi e la verifica del conseguimento degli scopi proposti sono di seguito meglio descritti e resi più evidenti dalla seguente descrizione di una soluzione costruttiva, puramente indicativa e non limitativa, degli elementi che consentono l’attuazione del sistema in oggetto, anche con l’ausilio di n. 7 figure schematiche riprodotte nella tavola allegata e delle quali:

- la fig. 1 rappresenta una vista prospettica, dal lato interno dell’occhiale, del musetto o frontalino sinistro, realizzato per stampaggio, secondo la presente innovazione e raffigurato con una delle sue cuffie di bloccaggio;

- la fig. 2 rappresenta una vista prospettica, dal lato interno dell’occhiale, del ponte o corpo centrale di unione delle lenti, realizzato per stampaggio, secondo l’innovazione;

- la fig. 3 rappresenta una vista prospettica, dal lato interno dell’occhiale, del musetto o frontalino destro, realizzato per stampaggio, secondo la presente innovazione e raffigurato con una delle sue cuffie di bloccaggio;

- la fig. 4 rappresenta una vista prospettica di una delle cuffie di bloccaggio di cui alle figg. 1 e 3;

- la fig. 5 rappresenta una vista in elevazione, dal lato esterno, di una lente da associare al musetto di fig. 1 ed al lato sinistro del ponte di fig. 2, per interposizione di una coppia di cuffie di fig. 4;

- la fig. 6 rappresenta una vista trasversale della lente di fig. 5, secondo il suo piano di sezione VI – VI, essendo già associata ad una cuffia di fig. 4 ed in fase di applicazione del frontalino o musetto di fig. 1;

- la fig. 7 rappresenta la stessa fig. trasversale di fig. 6, essendo raffigurata con il frontalino di fig. 1 già stabilmente associato alla cuffia ed alla lente di fig. 6.

In tutte le figure gli stessi particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.

Secondo la soluzione delle varie figure citate, una coppia di frontalini o musetti contrapposti 10 e 20 ed un ponte 30 centrale, per il sostegno delle lenti L di occhiali, sono ricavabili da un’unica lamiera piana di adeguata lega metallica, ad esempio per stampaggio o tranciatura, tale lamiera avendo uniformità di spessore e costanza di qualità del materiale.

Il musetto o elemento di cerniera 10 presenta un’estremità con occhiello 11, da associare all’estremità di incernieramento 60 dell’astina A, mentre la sua estremità opposta 12, rivolta verso la lente, presenta una conformazione a forchetta costituita da una coppia di dentini o rebbi interni 13 – 14, distanziati da un vano intermedio o interasse 15.

Analogamente, il contrapposto musetto 20 presenta un’estremità con occhiello 21, da associare all’estremità 60 della contrapposta astina A di occhiale, mentre la sua estremità opposta 22, rivolta verso la lente, presenta una coppia di dentini o rebbi 23 – 24, distanziati da un vano intermedio 25.

Anche il ponte 30 presenta estremità contrapposte 31 e 32 , che sono dotate rispettivamente di conformazioni a forchetta con rebbi o dentini 33 – 34, distanziati da un vano intermedio 35 e rebbi o dentini 36 – 37, distanziati da un vano intermedio o interasse 38, con forme e dimensioni degli stessi dentini che sono sostanzialmente identiche a quelle dei musetti 10 e 20.

Il medesimo ponte 30 può inoltre essere realizzato già completo di gambi 40 e 41 che, secondo una delle tecniche già note, saranno poi piegati e sagomati con dimensioni tali da poter sostenere le placchette dei naselli.

Caratteristica delle varie coppie di rebbi o dentini 13 – 14 – 23 – 24 – 33 – 34 e 36 – 37 à ̈ quella di essere realizzati con superfici piatte di spessore pari allo spessore del lamierino dal quale vengono tranciati e con pareti laterali 13a-13b, 14a-14b, 23a-23b, 24a-24b, 33a33b, 34a-34b, 36a-36b, 37a-37b piane e lisce disposte in modo da conferire agli stessi rebbi o dentini una larghezza tale da determinare interferenza con rispettivi manicotti come si potrà apprezzare dal seguito della descrizione.

Le stesse pareti laterali, in una forma di realizzazione secondo l’invenzione, sono disposte parallele almeno lungo un tratto della loro estensione longitudinale.

In alternativa, le stesse pareti laterali dei rebbi o dentini sono disposte ad angolo fra di loro e convergono verso l’estremità libera dei rebbi o dentini.

Secondo una variante costruttiva dei rebbi 13 e 14 -33 e 34 – 37 e 38 – 23 e 24, le loro superfici laterali possono presentare inclinazione invertita, con tratto terminale di larghezza leggermente maggiore rispetto alla loro base, sempre con una sua opportuna rastremazione. In accordo con una ulteriore variante costruttiva, le dette pareti laterali dei rebbi o dentini divergono verso la estremità libera.

Preferibilmente il tratto terminale della estensione longitudinale dei rebbi o dentini à ̈ rastremato, mentre almeno una delle superfici frontali di almeno un dentino à ̈ preferibilmente resa ruvida, ad esempio da un trattamento di zigrinatura o rigatura, particolarmente lungo i bordi delle loro superfici piane frontali.

Inoltre i rebbi o dentini presentano una lunghezza sempre maggiore dello spessore di ogni prevedibile tipo di lenti L da applicare all’occhiale ultraleggero che si voglia realizzare.

Per ogni stessa coppia di rebbi o dentini 13 – 14 – 23 – 24 – 33 – 34 e 36 – 37, il presente sistema prevede l’impiego di una cuffia 50, che à ̈ realizzata in un materiale plastico sufficientemente morbido ed à ̈ costituita da una base 51 con una coppia di manicotti 53 – 54 con rispettivi fori ciechi 55 – 56, detti manicotti 53 – 54 avendo pure una lunghezza sempre maggiore dello spessore di ogni prevedibile tipo di lenti L da applicare allo stesso occhiale ultraleggero.

Preferibilmente, la profondità di detti fori 55 – 56 à ̈ maggiore dell’altezza delle loro rispettive pareti 53 -54, potendo anche essere addirittura completamente passanti.

Una lente L, ad esempio del tipo da vista o protettivo, Ã ̈ sagomata con profilo corrispondente a quello del modello di occhiale ultraleggero che si vuole realizzare, oltre che per essere disposta sui due lati contrapposti dello stesso occhiale.

Ogni lente L, in relazione alla sua conformazione e per il suo migliore centraggio al fuoco visivo, presenta due identiche coppie di fori passanti 61 – 62 e 63 – 64 , che sono ricavati in prossimità dei bordi, rispettivamente sul lato esterno e sul lato interno della stessa lente L.

Ogni coppia di fori 61 – 62 e 63 – 64 presenta un interasse identico agli interassi 15 – 25 – 35 e 38 esistenti tra i denti delle copie 13 – 14 – 23 – 24 – 33 – 34 e 36 – 37 dei musetti 10 – 20 e del frontale 30, essendo realizzati con un diametro che sia sostanzialmente uguale al diametro dei manicotti 53 - 54 di ogni cuffia 50.

Secondo il presente sistema di fissaggio del ponte 30 e dei musetti 10 – 20 o elementi di cerniera per le astine A alle lenti L, come rappresentato particolarmente in fig. 6, una sua prima fase d’attuazione prevede l’innesto dei manicotti 53 – 54 di una cuffia 50, ad esempio entro la coppia di fori passanti 61 – 62 del lato esterno della lente L, un modo tale che il suo fondo 51 sia a diretto contatto con la superficie interna della stessa lente L, quindi un analogo innesto delle altre cuffie 50 nei fori 61 – 62 e 63 – 64 di entrambe le lenti L.

Una seconda evidente fase del sistema in esame, non rappresentata per semplicità, prevede la tranciatura della parte sporgente dei citati manicotti 53 – 54, in modo tale che il loro bordo sia complanare con la superficie esterna della lente L.

Una terza fase del sistema in esame, consiste nella normale tranciatura delle estremità dei dentini 13 – 14 – 23 – 24 – 33 – 34 e 36 – 37, in modo tale da accorciarli per un’altezza che non sia superiore allo spessore della lente L da utilizzare e, preferibilmente che sia appena inferiore alla profondità dei rispettivi alloggiamenti 55 – 56, dopo l’adattamento dei manicotti 53 – 54. In caso di spessore particolarmente grosso della stessa lente L, questa operazione di tranciatura può ovviamente non essere eseguita.

Con riferimento alla fig. 7, come già citato, un’ultima fase del sistema in esame, prevede l’innesto forzato dei denti tranciati, ad esempio 13 – 14, nei fori 55 – 56 dei manicotti 53 – 54 che siano già alloggiati nelle coppie di fori 61 – 62 e 63 – 64 della lente L, fintanto che il bordo interno delle estremità 12 – 22 – 31 – 32 rispettivamente dei musetti 10 – 20 e del ponte 30, siano a contatto con la superficie esterna della medesima lente L.

Detto innesto forzato prevede la spinta laterale dei denti, ad esempio 13 – 14, sulla superficie cilindrica dei rispettivi manicotti 53 – 54 e quindi sulla superficie dei rispettivi fori 61 – 62 e 63 – 64 di entrambe le lenti L, tanto da assicurare la stabile associazione dei musetti 10 – 20 e del ponte 30 alla coppia di lenti L, costituenti la struttura dell’occhiale ultraleggero da realizzare.

In accordo con la variante costruttiva già specificata, la ruvidità realizzata su una o entrambe le superfici frontali di uno o entrambi i dentini 13 e 14 – 33 e 34 – 36 e 37 – 23 e 24 coopera ulteriormente alla stabilità del loro innesto nelle rispettive sedi 55 e 56 delle loro cuffie 50, in particolare per effetto dell’ancoraggio forzato della superficie cilindrica dei fori (55 – 56) della cuffia (50) contro detta parte rugosa dei medesimi dentini.

Ancora con riferimento alla stessa fig. 7, si evidenzia il fatto che l’occhiello 11 del musetto 10 à ̈ associato ad un’astina A che à ̈ realizzata sempre per stampaggio e fustellatura ad esempio dalla medesima piastra di stampaggio dei musetti 10 – 20 e del ponte 30, oppure da altra piastra anche di altro materiale, secondo il sistema di associazione delle astine già descritto e rivendicato nella domanda anteriore IT-BL2004A11 e che il presente sistema consente comunque di conseguire.

Secondo il sistema fino ad ora descritto ed illustrato, si realizza così un occhiale avente la sua struttura portante realizzata per stampaggio o tranciatura ad esempio di lastre in leghe metalliche particolarmente qualificate, e la cui associazione alle rispettive lenti à ̈ resa possibile senza dover ricorrere all’uso di tiranti e dadi di chiusura, conforme allo scopo principale specificato.

Lo stesso sistema in esame consente poi di disporre di aggetti d’innesto e fissaggio delle lenti, senza ricorrere a saldature o unioni meccaniche degli elementi di fissaggio dei musetti e del ponte alle lenti, conforme ad un altro degli scopi specificati.

La realizzazione degli elementi e la successione delle fasi di assemblaggio risultano di estrema semplicità ed efficacia, oltre che consentire anche l’associazione con astine ad esempio stampate e a lenti di ogni spessore, conforme ad altri scopi specificati.

Come già indicato, la soluzione fino ad ora descritta ed illustrata à ̈ da intendersi puramente esemplificativa e non limitativa.

E’ possibile infatti, ad esempio, realizzare musetti 10 – 20 e/o ponti 30 aventi qualsiasi forma e dotati di una diversa distribuzione e disposizione dei dentini ad esempio 13 – 14 rispetto alla loro estremità 12, così come la base 51 delle cuffie 50 può avere una conformazione diversa da quella rettangolare esemplificata in fig. 4.

E’ possibile inoltre realizzare singole cuffie di un solo manicotto, 53 e 54, in sostituzione della cuffia 50 a due manicotti 53 – 54, come pure à ̈ possibile realizzare i manicotti 53 e 54 senza alcuna rispettiva cuffia aperti ad entrambe le estremità.

Anche la successione delle fasi illustrate può naturalmente essere variata in relazione a diverse esigenze produttive ed a diverse condizioni di lavoro senza per questo uscire dall’ambito della invenzione come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1.- Sistema per il fissaggio almeno del ponte (30) oppure almeno degli elementi (10, 20) di collegamento a cerniera delle astine (A) alle lenti (L) di occhiali, con ponte ed elementi di collegamento a cerniera delle astine ricavati per stampaggio o tranciatura da una lastra di lega metallica, in cui le estremità del ponte (30) , nonché la estremità (12, 22) di ciascuno degli elementi (10, 20) di collegamento a cerniera delle astine rivolta verso la rispettiva lente, sono provviste di una rispettiva conformazione a forchetta, con almeno una coppia di rebbi (33 - 34, 36 - 37, 13 -14, 23 -24) disposta sul piano ortogonale al piano delle lenti e ciascuna lente à ̈ provvista di fori (61 - 62, 63 - 64) posizionati in corrispondenza dei punti di collegamento con le estremità del ponte (30) e/o con gli elementi (10, 20} di collegamento a cerniera delle astine, detti fori essendo in numero corrispondente al numero dei rebbi delle rispettive conformazioni a forchetta e comprendendo nel loro interno rispettivi manicotti tubolari (53, 54), i rebbi di ogni conformazione a forchetta essendo forzatamente alloggiati in detti manicotti tubolari, caratterizzato per il fatto che i rebbi delle conformazioni a forchetta sono piatti e presentano pareti laterali (13a-13b, 14a-14b, 23a-23b, 24a-24b, 33a 33b, 34a-34b, 36a-36b, 37a-38a) piatte e lisce. 2.- Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che la larghezza di ciascuno dei rebbi (33 - 34, 36 - 37, 13 -14, 23 -24) delle conformazioni a forchetta à ̈ tale da determinare interferenza con il rispettivo manicotto tubolare (53, 54) quando in esso inserito. 3.-Sistema di fissaggio secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato per il fatto che le pareti laterali (13a-13b, 14a-14b, 23a-23b, 24a-24b, 33a-33b, 34a-34b, 36a-36b, 37a-38a) di ciascuno dei rebbi delle conformazioni a forchetta sono fra di loro parallele lungo almeno un tratto della loro estensione. 4.- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato per il fatto che ciascuno dei rebbi (33 - 34, 36 - 37, 13 -14, 23 -24) delle conformazioni a forchetta à ̈ rastremato in corrispondenza del tratto terminale della sua estensione. 5.- Sistema di fissaggio secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato per il fatto che le pareti laterali (13a-13b, 14a-14b, 23a-23b, 24a-24b, 33a-33b, 34a-34b, 36a-36b, 37a-38a) di ciascuno dei rebbi delle conformazioni a forchetta sono disposte ad angolo fra di loro e convergono verso la estremità libera dei rebbi. 6.- Sistema di fissaggio secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato per il fatto che le pareti laterali (13a-13b, 14a-14b, 23a-23b, 24a-24b, 33a-33b, 34a-34b, 36a-36b, 37a-38a) di ciascuno dei rebbi delle conformazioni a forchetta sono disposte ad angolo fra di loro e divergono verso la estremità libera dei rebbi. 7.- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato per il fatto che almeno una delle superfici delle pareti frontali dei rebbi o dentini delle conformazioni a forchetta à ̈ provvista di zigrinatura di irruvidimento, ricavata lungo almeno parte dei suoi bordi. 8.- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle χ-ivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato per il fatto che i rebbi (33 - 34, 36 - 37, 13 -14, 23 -24) delle conformazioni a forchetta sono provvisti di estensione longitudinale almeno pari allo spessore delle lenti più spesse disponibili per la formazione degli occhiali. 9.- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato per il fatto che le conformazioni a forchetta sono ciascuna provvista di due rebbi. 10.- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato per il fatto che i manicotti tubolari (53, 54) sono realizzati in materiale plastico e sono aperti alla loro estremità opposta a quella entro la quale vengono inseriti i rebbi delle conformazioni a forchetta. 11,- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato per il fatto che i manicotti tubolari {53, 54) sono realizzati in materiale plastico e sono chiusi alla loro estremità opposta a quella entro la quale vengono inseriti i rebbi delle conformazioni a forchetta. 12,- Sistema di fissaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato per il fatto che i manicotti tubolari (53, 54) sono realizzati in materiale plastico e sono fra di loro uniti da una cuffia (50) di collegamento posta in corrispondenza della loro estremità opposta a quella entro la quale vengono inseriti i rebbi delle conformazioni a forchetta. 13,- Metodo per la realizzazione di occhiali ultraleggeri caratterizzato per il fatto che comprende la preparazione del ponte e degli elementi di collegamento a cerniera delle astine alle lenti con estremità provviste di conformazioni a forchetta, ciascuna con almeno due rebbi (33 - 34, 36 - 37, 13 -14, 23 -24), tramite tranciatura da un lamierino metallico, detti rebbi essendo provvisti di pareti laterali (13a-13b, 14a-14b, 23a-23b, 24a-24b, 33a-33b, 34a-34b, 36a-36b, 37a~38a) piane e lisce, la formazione nelle lenti di fori (61, 62, 63, 64) in corrispondenza dei punti di collegamento con le estremità del ponte (30) e con gli elementi (10, 20) di collegamento a cerniera delle astine, detti fori essendo in numero corrispondente al numero dei rebbi delle rispettive conformazioni a forchetta delle estremità del ponte (30) e degli elementi (10, 20) di collegamento a cerniera delle astine, l'inserimento di manicotti tubolari (53, 54} provvisti di cuffia ad una loro estremità entro i corrispondenti fori (61, 62, 63, 64) ricavati nelle lenti facendo aderire la cuffia dei manicotti alla superficie interna di ciascuna lente, il taglio della porzione dei manicotti (53, 54) che eventualmente sporge dalla superficie esterna delle lenti, regolando quindi la lunghezza dei manicotti (53, 54) allo spessore effettivo delle lenti, e l'inserimento forzato dei rebbi (33 - 34, 36 - 37, 13 -14, 23 -24) delle conformazioni a forchetta entro i manicotti tubolari (53, 54) nella loro porzione che si trova all'interno dei fori delle lenti.