IT202000015406A1 - "occhiale a giorno con elementi di fissaggio perfezionati" - Google Patents

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Din Nicola Del
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Pramaor S R L
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Description

OCCHIALE A GIORNO CON ELEMENTI DI FISSAGGIO PERFEZIONATI
[0001] Il presente trovato ha per oggetto un occhiale del tipo a giorno con elementi di fissaggio perfezionati.
[0002] L'innovazione trova particolare, seppur non esclusiva applicazione, nel settore della produzione e/o commercializzazione di occhiali, sia per l'uso correttivo che da sole, od anche per l'abbellimento personale.
[0003] Sono da tempo note, nel settore dell'occhialeria, molteplici strutture di occhiali, le quali possono essere realizzate con diversi materiali e con molteplici soluzioni di fissaggio tra i componenti, in funzione di particolari esigenze tecniche, estetiche, commerciali o produttive. In linea di massima, riferendosi ai convenzionali occhiali a due lenti, si possono distinguere le montature continue, ove le lenti sono supportate da un frontale monoblocco che comprende i cerchi di contenimento delle lenti ed ? unito con mezzi d'incernieramento alle astine laterali. In alternativa, sono note montature alleggerite, generalmente in metallo, ove il frontale ? ridotto in peso e dimensioni, essendo limitato alla parte continua superiore che ? connessa lateralmente alle astine, mentre le lenti sono fissate ad esso direttamente, per il tramite di viti o fissaggi meccanici, oppure sono cerchiate a guisa d'anello con un filo flessibile alloggiato in una scanalatura ricavata a scomparsa sul bordo di ciascuna lente.
[0004] Ulteriormente, sono note da anni vantaggiose soluzioni di montature discontinue in metallo, molto apprezzate e diffuse per l'estrema leggerezza conferita all'occhiale e per la piacevolezza estetica. Esse sono caratterizzate da un frontale scomposto in tre elementi principali, strutturalmente separati tra loro, che sono singolarmente fissati alle lenti essendo da esse interconnessi. Convenzionalmente, un occhiale cos? realizzato ? definito occhiale a giorno, oppure glasant in lingua francese o rimless in lingua inglese; di conseguenza, la montatura d'un siffatto occhiale ? denominata montatura a giorno.
[0005] Tra gli addetti del settore, il detto frontale scomposto d'una montatura a giorno ? convenzionalmente denominato frontale a tre pezzi, essendo composto dai seguenti tre elementi principali:
? un elemento centrale, convenzionalmente denominato ponte, il quale collega tra loro le lenti e le supporta mantenendole nella corretta posizione d'utilizzo. A tal fine, il detto ponte ? appoggiato al naso per il tramite di braccetti distanziatori dotati di mezzi d'aggancio per placchette terminali ovvero i naselli d'appoggio;
? due elementi laterali, convenzionalmente denominati musetti, od anche musi o frontalini laterali, i quali fungono da raccordo tra una lente e la corrispettiva astina laterale; in linea generale, i detti musetti sono simmetricamente uguali tra loro, essendo quindi un musetto destro ed un musetto sinistro.
[0006] Pi? nel dettaglio tecnico di ciascun musetto, si rileva che esso ? fissato saldamente ad una singola lente in prossimit? del bordo laterale esterno, ovvero nell'area detta tempiale, ed ? sagomato in modo tale da consentire l'unione alla corrispettiva astina laterale mediante vincolo a cerniera, a guisa d'un suo prolungamento. A tal fine, un musetto deve prevedere, nell'estremit? contigua alla detta astina, una basetta saldata o qualsivoglia mezzo costituente l'elemento fisso del sistema d'incernieramento adottato, di modo tale da poter accoppiare l'astina al musetto con l'allineamento e la rotazione corretti. Ulteriormente, si rileva che il detto accoppiamento musetto ? astina garantisce anche la corretta calzata dell'occhiale, essendo necessario mantenere nel tempo il posizionamento reciproco, con la massima ripetibilit?, e senza allentamenti della cerniera e/o del fissaggio.
[0007] Si ? quindi riscontrato, tra i professionisti del settore ottico, che la suddetta tipologia di montatura a giorno ? molto apprezzata sul mercato, particolarmente negli occhiali da vista, essendo sempre pi? richiesta per l'estrema leggerezza e l'elevata eleganza. E' anche noto, tuttavia, che in una tale montatura discontinua, ovvero destrutturata, il sistema adottato per fissare alle lenti il detto ponte e i dei detti musetti costituisce il maggiore problema tecnico da risolvere per l'ottico professionista, il quale deve di volta in volta assemblare l'occhiale su lenti realizzate su misura, secondo le necessit? del singolo cliente.
[0008] In linea generale, ? noto che un sistema di fissaggio del detto ponte e dei detti musetti alle lenti deve contestualmente essere molto solido e resistente nel tempo, oltrech? leggero in peso e piacevole esteticamente, ovvero in accordo con il design minimale d'un occhiale a giorno. Si ? inoltre rilevato, tra gli operatori del settore, che il detto sistema di fissaggio prevede un'estrema precisione ed accuratezza d'esecuzione da parte dell'ottico professionista, con un'elevata frequenza d'errore e/o malfunzionamento. Ulteriormente, si ? rilevato che i ponti e i musetti negli occhiali a giorno pi? diffusi sono realizzati con un filo metallico piegato e saldato, di sezione ridotta, e vi ? il grave problema di stabilizzare il fissaggio d'una singola porzione cilindrica introdotta in un foro ricavato nella lente, evitando rotazioni o torsioni eccessive.
[0009] Pi? nel dettaglio tecnico, sono state proposte in anni recenti numerose soluzioni di fissaggio per ponti e musetti, come perni, inserti, viti, colle o altri sistemi anche tra loro combinati. Generalmente, le montature pi? leggere prevedono di integrare in modo stabilizzato, ovvero solidale, una porzione d'estremit? di detti componenti in una sede cieca o passante ricavata nello spessore della lente, a guisa d'una asola. A tal fine, ? diffuso l'uso d'una colla trasparente per usi ottici colata all'interno di detta asola. Inoltre, ? ampiamente noto l'uso di fissaggi meccanici convenzionali come viti e/o bulloni direttamente applicati dal lato frontale, attraverso la lente, oppure applicati dall'interno a scomparsa.
[0010] Sono anche note soluzioni di fissaggio integrate ove un inserto di tenuta deformabile ? inserito nella lente in un foro o asola passante, a guisa d'un tassello ad espansione contrapposto ovvero inserito dall'esterno rispetto all'estremit? del componente da fissare; detto componente, essendo un ponte o un musetto ottenuti da filo piegato. A mero titolo d'esempio, si veda DE20320629 (Silhouette) oppure EP0561763 (Silhouette) od anche US2017160560 (Goetti), ove l'inserto di tenuta ? introdotto dall'esterno ed ? visibile frontalmente, mentre l'estremit? del componente ? inserita a pressione dall'interno, come un perno, essendo di forma cilindrica con protrusioni ad anello o nervature d'aggrappo. Considerata la sezione circolare dell'elemento da inserire, generalmente, si prevedono due elementi paralleli inseriti in coppia al fine di evitare rotazioni o torsioni eccessive.
[0011] Inoltre, sono note soluzioni di fissaggi senza inserti e con filo unico, di conformazione complessa, ove un'estremit? ? introdotta nell'asola e poi piegata pi? volte per ancorarsi in recessi o scanalature, evitando in tal modo le suddette rotazioni o torsioni eccessive; vi ? quindi un materiale adesivo per stabilizzare il fissaggio. In riferimento a tali soluzioni si veda, a mero titolo d'esempio, US6860597 (Carlon) o DE102006007265 (Langbein).
[0012] Ulteriormente, sono note soluzioni di fissaggio rapido ovvero a molla, tecnicamente pi? evolute, che non prevedono elementi aggiuntivi o riportati essendo elasticamente deformabili per forma e materiale, le quali soluzioni risultano particolarmente atte ad agevolare il montaggio ed anche apprezzabili esteticamente. In buona sostanza, il ponte ed il musetto sono ottenuti da un filo piegato e sagomato in modo tale da presentare un'estremit? integrabile convenzionalmente in un foro della lente, come un perno fisso, ed una rimanente porzione sagomata a guisa d'una molla di ritegno che s'impegna sul bordo della lente stessa, contestualmente alla sua introduzione, stabilizzando il componente; a mero titolo d'esempio, si veda EP0611978B1 (Murai et al.) o EP0819262B1 (Devercelli).
[0013] Il presente trovato riguarda un occhiale a giorno con mezzi di fissaggio migliorati, con una particolare e vantaggiosa conformazione dell'elemento da integrare nella lente in una corrispettiva asola, con la sola aggiunta di colla, di modo tale da raggiungere contestualmente i molteplici scopi che sono di seguito descritti nel dettaglio.
Stato dell?arte
[0014] Al fine di determinare lo stato dell'arte relativo alla soluzione proposta di fissaggio del ponte e dei musetti alle lenti, in un occhiale del tipo a giorno, ? stata effettuata una verifica convenzionale in letteratura brevettuale, interrogando archivi pubblici, che ha portato all'individuazione di alcune anteriorit?, tra cui:
D1: EP1087250 (Carlon et al.)
D2: WO2014044379 (Rattaro)
D3: EP0256098 (Lindberg)
D4: DE20317415 (Hsu Chai Hao)
[0015] In D1 sinteticamente si descrive un occhiale ove le lenti presentano almeno un foro per l'inserimento di un corrispondente perno della struttura di supporto, e dove la superficie esterna del detto perno presenta una sporgenza radiale definente dei mezzi d'arpionamento della superficie interna del foro. Si prevede anche di introdurre del materiale adesivo tra il perno ed il foro. In una variante atta a stabilizzare il fissaggio in modo pi? efficace, si prevede una coppia di perni affiancati a guisa di forcella.
[0016] In D2 sinteticamente si propone un dispositivo di fissaggio a pressione, per montature discontinue, ove per ciascun punto di fissaggio si prevede una coppia di elementi deformabili che protrudono simmetricamente contrapposti dalla montatura stessa, in corrispondenza d'una coppia di asole ricavate nella lente e tra loro distanziate, in cui le dette protrusioni sono inserite a pressione fino ad unirsi in modo solidale, essendo singolarmente conformate a V e con l'ala esterna libera di muoversi per espandersi ed esercitare spinte contrapposte all'interno dell'apertura.
[0017] In D3 sinteticamente si descrive una montatura per occhiali a giorno in cui i componenti sono interamente realizzati in filo metallico piegato, e sono atti ad essere fissati alla lente in modo solidale all'interno di un'apertura passante ove un'estremit? del detto componente ? inserita a pressione essendo conformata in modo elasticamente deformabile e stabilizzante. A tal fine, si prevede di piegare su se stessa la porzione terminale del filo in modo tale da formare due tratti rettilinei e paralleli distanziati tra loro ed uniti da un'ansa deformabile atta ad essere introdotta con interferenza in un foro rettangolare ricavato nella lente, di modo tale da agire come una molla a forcella che si mantiene in posizione spingendo sulle pareti interne del foro e contestualmente evita le rotazioni e le torsioni eccessive.
[0018] D4 propone un vantaggioso fissaggio a filo piegato per occhiali a giorno, del tipo sopra descritto, particolarmente stabile e di agevole montaggio, ove l'ansa di curvatura all'estremit? ? ad ampio raggio e dove i tratti rettilinei e paralleli sono maggiormente distanziati al fine di essere introdotti nella lente attraverso un'apertura rettangolare stretta e lunga a guisa di feritoia, sporgendo in modo evidente dal fronte. In una variante, si prevede anche un tratto terminale ortogonalmente ripiegato all'interno, a guisa di fine corsa per l'inserimento.
Inconvenienti
[0019] Tutte le soluzioni note di fissaggi per montature di occhiali a giorno, di cui allo stato dell?arte nota, presentano pur in differente misura difetti e/o limitazioni.
[0020] Una prima limitazione, nell?opinione del richiedente, caratteristica di tutte le soluzioni pertinenti di cui all?illustrato stato dell?arte nota si ? rilevata consistere nella circostanza che, marcatamente per le soluzioni descritte in D1 e D3, non ? agevole il montaggio delle lenti, con molteplici possibilit? d'errore come un posizionamento scorretto e/o un'integrazione nei fori poco stabile e duratura. Si ? quindi rilevato che l'utilizzo del filo metallico ai fini del fissaggio, in linea di principio, ? svantaggioso essendo sottile e di sezione circolare, consentendo talvolta rotazioni e/o torsioni eccessive nei fori.
[0021] Una seconda limitazione, nell?opinione del richiedente, risiede nel fatto che le protrusioni integrate a sezione variabile, realizzate in un materiale deformabile a guisa di perni sagomati oppure con alette flettenti contrapposte come in D2, inserite a pressione in asole passanti, sono di agevole montaggio ma non garantiscono la massima tenuta nel tempo e possono allentarsi finanche uscire dalla lente. Pi? in generale, ? anche noto che i materiali deformabili di origine sintetica risentono svantaggiosamente delle dilatazioni termiche e possono allentarsi nel bloccaggio.
[0022] Ancora una limitazione, nell?opinione del richiedente, si ? riscontrata nella soluzione di fissaggio di cui in D4, essendo la conformazione dell'elemento di fissaggio di grandi dimensioni e non integrata, eccessivamente evidente dal lato frontale. Ulteriormente, si ? riscontrato che una tale soluzione a molla di grandi dimensioni ? adatta solo per lenti grandi ad elevato spessore, mentre nel caso pi? frequente di lenti normali ove la profondit? dell'asola ? limitata, non consente un'adeguata stabilizzazione.
[0023] Un'ulteriore limitazione, frequentemente riscontrata nelle citate soluzioni note, si ? riscontrata risiedere nella fessurazione della lente in prossimit? dell'asola, a causa di eccessive spinte interne e per un montaggio mal eseguito. Ad esempio, nelle soluzioni d'inserimento ad interferenza ? nota la difficolt? di regolare le tolleranze, ove un'eccessiva interferenza causa l'innesco di fessure e/o rende difficile il montaggio, mentre un'interferenza minima non garantisce la tenuta.
[0024] Vi ? dunque la necessit? da parte delle imprese del settore d?individuare delle soluzioni migliorate per il detto fissaggio del ponte e dei musetti alle lenti, particolarmente perfezionato nella configurazione realizzativa ed ottimizzato nella resistenza e tenuta, ed anche in grado di agevolare l'attivit? dell'ottico professionista, conseguendo i successivi scopi prefissati.
Riassunto dell?oggetto del trovato
[0025] Questi ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante un occhiale a giorno (1) con montatura (10) discontinua, composta da un ponte (101) centrale atto a collegare tra loro le lenti (20a, 20b) e due musetti (102a, 102b) laterali, atti a collegare ciascuna lente alla corrispettiva astina laterale (103a, 103b) con vincolo a cerniera. Il ponte e i musetti hanno le porzioni d'estremit? forate (106, 107), sagomate con dentini (109, 110, 111) e ripiegate ad U nel tratto terminale, a guisa d'una ala flettente (105), di modo tale da realizzare un elemento di fissaggio perfezionato (100) che s'inserisce in un'asola passante (200) come un inserto a molla (104, 105) ad interferenza calibrata (109, 202), e che stabilizza il fissaggio e distribuisce la colla in un intercapedine (116, L4) al suo esterno (104 ? 105, 201), ed anche al suo interno (106 - 107, 117) in continuit? a guisa d'un bloccaggio trasversale.
Scopi
[0026] Attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono conseguiti scopi e vantaggi.
[0027] Un primo scopo vantaggioso, ? quello di agevolare le operazioni di fissaggio del ponte e dei musetti alle lenti, in un occhiale del tipo a giorno. Il trovato consente all'ottico professionista di assemblare l'occhiale in un modo estremamente rapido e sicuro, riducendo sensibilmente le possibilit? d'errore; in particolare, risulta pi? comodo l'inserimento in posizione dell'elemento di fissaggio, con meno problemi d'indurimento della colla in posizione.
[0028] Un secondo scopo vantaggioso, contestuale al suddetto primo scopo, ? quello d'incrementare sensibilmente la resistenza dei suddetti fissaggi alle lenti di ponte e musetti, garantendo una tenuta estremamente solida e duratura. La soluzione proposta combina in modo sinergico sistemi diversi di fissaggio: un sistema di fissaggio meccanico del tipo elastico, un'interferenza calibrata tra l'elemento di fissaggio integrato e l'asola della lente, con aggrappo, ed anche un'aderenza migliorata della colla.
Particolarmente, si propone una soluzione d'incollaggio ove il materiale adesivo ? automaticamente distribuito nel modo ottimale ai fini dell'adesione laterale, agevolando l'indurimento in fase di presa, ed anche attraversa in continuit? l'elemento stesso di fissaggio di modo tale da realizzare un ulteriore elemento di bloccaggio trasversale.
[0029] Un terzo scopo vantaggioso, ? quello di evitare tensioni eccessive in corrispondenza delle asole passanti ove ? inserito l'elemento di fissaggio integrato, di modo tale da evitare fessurazioni nelle lenti. La soluzione proposta prevede un elemento di fissaggio che interferisce elasticamente con la detta asola, adattandosi in modo automatico e calibrato alla sua conformazione, di concerto con la propria spinta elastica derivante dalla combinazione di forma, spessore e materiale usato.
[0030] Un quarto scopo vantaggioso ? quello d'ottenere un sistema di fissaggio, del tipo ad inserto integrato in asola passante, il quale ? di piccole dimensioni, minimale e piacevole esteticamente e che, particolarmente, non richiede alcun elemento aggiuntivo ad eccezione della colla trasparente che ? applicata in fase di montaggio. Si rileva, a tal proposito, che il fissaggio proposto ? realizzato con la sola estremit? piegata di ponte e musetti, essendo essa particolarmente sagomata e forata.
[0031] Un quinto scopo vantaggioso, conseguente al suddetto quarto scopo, ? quello di ottenere un fissaggio economico e standardizzabile, adattabile a tutte le tipologie e spessori di lenti in commercio, e che anche agevola l'attivit? e la gestione del magazzino in un negozio di ottico.
[0032] Un ulteriore vantaggio ? stato quello di raggiungere contestualmente molteplici scopi ottimizzando la sola conformazione fisica dell'elemento di fissaggio e dell'asola ove ? integrato, di modo tale da ottimizzare l'inserimento e la tenuta per interferenza o aggrappo, oltrech? ottimizzare l'indurimento e l'adesione della colla con una pi? efficace distribuzione, agevolando il montaggio ed anche stabilizzando nel tempo l'unione tra i vari componenti, per resistere a sollecitazioni prolungate senza allentarsi. In buona sostanza, si ottiene una maggiore comodit? di montaggio contestualmente ad una maggiore sicurezza, minori problemi di gestione, meno resi, meno costi aggiuntivi e maggiore soddisfazione del cliente.
[0033] Questi, ed altri vantaggi appariranno, senza limitazione, dalla successiva particolareggiata descrizione della soluzione preferenziale di realizzazione.
Contenuto dei disegni
La Figura 1 ? una vista assonometrica dell'occhiale a giorno, oggetto del presente trovato;
La Figura 2 ? una vista ortogonale di lato dell'occhiale di Fig. 1.
La Figura 3 ? una vista ortogonale di fronte dell'occhiale di Fig. 1.
La Figura 4 ? una vista ortogonale dall'alto dell'occhiale di Fig. 1.
La Figura 5 ? una vista di fronte dell'occhiale con indicato il piano di sezione X1 ? X1.
La Figura 6 ? una vista dall'alto dell'occhiale senza astine, parzialmente sezionato in corrispondenza del detto piano di sezione X1 ? X1 di Fig. 5, e con indicato il piano di sezione X2 ? X2.
La Figura 7 ? una dettaglio ingrandito dell'elemento di fissaggio inserito nell'asola passante, di cui alla zona evidenziata da un cerchio in Fig. 6.
La Figura 8 ? una vista di lato dell'occhiale senza astine.
La Figura 9 ? la vista di lato di cui alla figura precedente, parzialmente sezionata in corrispondenza del detto piano di sezione X2 ? X2.
La Figura 10 ? una dettaglio ingrandito dell'elemento di fissaggio inserito nell'asola passante, di cui alla zona evidenziata da un cerchio in Fig. 9.
La Figura 11 ? una vista assonometrica d'un musetto finito e pronto per l'inserimento, ove ? evidenziato con rettangolo tratteggiato l'elemento di fissaggio oggetto del presente trovato.
La Figura 12 ? una vista ortogonale di fronte del musetto di Fig. 11, sviluppato in piano ovvero corrispondente al profilo di taglio su lastra ed anche sovrapposto al profilo piegato.
La Figura 13 ? una vista ortogonale dall'alto del musetto di Fig. 11.
La Figura 14 ? un'ulteriore vista ortogonale di fronte del musetto, di cui alle Figg. 11 e 12, sviluppato in piano ovvero corrispondente al profilo di taglio su lastra, ove sono evidenziate le dimensioni della preferenziale configurazione.
La Figura 15 ? una dettaglio ingrandito del bordo con scivolo d'ingresso e dentini d'aggrappo, di cui alla zona evidenziata da un cerchio in Fig. 14. La Figura 16 ? una vista ortogonale all'alto del musetto di Fig. 14, sviluppato in piano.
La Figura 17 ? una vista ortogonale di fronte d'un ponte finito e pronto per l'inserimento in ciascuna lente, ove sono evidenziati con rettangoli tratteggiati i detti elementi di fissaggio oggetto del presente trovato.
La Figura 18 ? una vista ortogonale dall'alto del detto ponte di Fig. 17, ove sono evidenziati con rettangoli tratteggiati gli elementi di fissaggio.
La Figura 19 ? una vista ortogonale di lato del detto ponte di Fig. 17 e Fig. 18, ove ? evidenziato con rettangolo tratteggiato l'elemento di fissaggio.
Pratica realizzazione del trovato
[0034] Riferendosi anche al contenuto dei disegni di cui dalle figure dalla 1 alla 19, si descrive un occhiale del tipo a giorno (1), altrimenti denominato glasant o rimless essendo del tipo senza cerchi di contenimento delle lenti (20a, 20b), il quale prevede una montatura (10) ricavata da lamina metallica, in luogo del convenzionale filo. La detta montatura (10) ? composta da (Figg. 1 ? 4) :
? un ponte (101) centrale, atto a collegare tra loro le dette lenti e supportarle nella corretta posizione d'utilizzo con braccetti distanziatori (112 ? 113) e naselli d'appoggio (114);
? due musetti (102a, 102b) laterali, atti a collegare ciascuna lente alla corrispettiva astina laterale (103a, 103b) a guisa di raccordo e di basetta per la cerniera (115);
? le dette astine laterali (103a, 103b) unite ai corrispettivi musetti (102a, 102b) con vincolo a cerniera (115);
? elementi di fissaggio perfezionati (100), integrati nel ponte e nei musetti essendo ricavati dalla medesima lamina metallica, e atti ad impegnarsi in corrispettive asole passanti (200) ricavate nelle lenti.
[0035] Particolarmente, si prevede che i detti elementi di fissaggio (100) compresi nel ponte (101) e nei musetti (102a, 102b) siano perfezionati ed uniformati a guisa di elementi standardizzati, ove le porzioni d'estremit? sono forate (106, 107) e sagomate con dentini (109, 110, 111) e ripiegate ad U (108) nel tratto terminale come un'ala flettente (105), ottimizzando l'inserimento e la tenuta del fissaggio all'interno dell'asola (Figg. 6, 11). La soluzione di fissaggio proposta consente di ottenere contestualmente molteplici effetti vantaggiosi, in modo sinergico, grazie alla particolare conformazione realizzativa del detto elemento di fissaggio (100) e della corrispettiva asola passante (200) ove s'impegna. In buona sostanza, il detto elemento perfezionato (100) s'inserisce in detta asola (200) come un inserto a molla (104, 105) ad interferenza calibrata (109, 202), che stabilizza il fissaggio e l'indurimento della colla, distribuendola in un'intercapedine (116, L4) al suo esterno a ridosso delle pareti dell'asola (104 ? 105, 201), ed anche al suo interno (106 - 107, 117) in continuit? trasversale, di modo tale da formare con la colla indurita un elemento di bloccaggio trasversale che ? saldamente ancorato di testa (116, 201) (Figg. 5, 7, 10).
[0036] Ai fini del trovato (10, 100), si prevede l'uso d'un materiale metallico resistente ed elastico, in abbinamento ad una sezione di tipo rettangolare almeno in corrispondenza del fissaggio (100, 200), ove l'altezza (F2, L2) ? maggiore della larghezza (F1, L1) di modo tale da ottenere ali (104, 105) di superficie sufficientemente ampia da stabilizzare il fissaggio all'interno dell'asola (200), senza rotazioni, ove un'ala (105, 108) ? flettente a guisa di molla, ed anche tali da essere forate con aperture passanti (106 ? 107) ove la cavit? ? sufficientemente ampia da consentire l'attraversamento d'una colla di media viscosit?. Ad esempio, ? particolarmente adatta al trovato una lastra di lamiera o nastro di spessore (S1) costante e compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm, in funzione del materiale usato. In alternativa, si prevede una qualsivoglia lavorazione su metallo atta ad ottenere uno spessore del materiale compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm, costante oppure variabile. Tra i detti materiali metallici, ? particolarmente adatto al trovato il beta ? titanio.
[0037] Nella preferenziale realizzazione (Figg. 5 ? 19), si prevede l'uso d'una lastra in beta ? titanio di spessore (S1) costante pari a 0,7 mm, con la detta altezza (F2) dell'elemento di fissaggio (100) pari a 3 mm, e con la detta larghezza (F1) dell'elemento (100) piegato e pronto all'inserimento che ? pari a 2,2 mm (Fig. 7). La profondit? totale (F3, 100) ? almeno corrispondente all'ala piegata flettente (105, 108) e quindi uguale o maggiore della profondit? dell'asola (L3). Essa (F3, 100), quindi, ? preferibilmente pari a 4,8 mm (Figg. 7, 14) ove la detta apertura passante (106, 107) ha forma rettangolare con angoli arrotondati per lo scorrimento della colla, con il lato minore pari a circa 0,8 mm ed il lato maggiore pari a circa 1,4 mm, ed ? disposta longitudinalmente in accordo con la forma rettangolare dell'ala (104, 105).
[0038] In linea di principio, il fissaggio proposto (100, 200) prevede l'uso d'una lamina metallica in luogo del convenzionale filo metallico, piegata all'estremit? a guisa d'una molla formata da due ali piatte (104, 105) che stabilizzano l'assetto del componente una volta inserito all'interno di un'asola rettangolare (200), bloccandolo automaticamente. Si combina vantaggiosamente la detta molla con un profilo dotato di dentini d'aggrappo (109, 110) su entrambe i lati, sia sopra che sotto, che interferiscono in modo calibrato su punti precisi dell'asola, e cio? in corrispondenza del raccordo (202) tra le pareti interne (201), di modo tale che lo sforzo d'introduzione e d'aggrappo sia progressivo, ottenuto regolando la spinta della molla sul raggio del detto raccordo, essendo l'altezza dell'asola (L3) maggiore rispetto all'altezza dell'elemento inserito (F3). Ulteriormente, nel detto fissaggio si prevedono delle cavit? interne (106, 107, 110, 116, 117) che consentono alla colla di inviluppare ed attraversare l'inserto, creando un corpo unico tra lente (200 - 201) e l'elemento metallico (100); grazie alla loro conformazione, la colla ? vantaggiosamente distribuita sulle facce esterne in un'intercapedine (116) ricavata della detta interferenza calibrata, nei dentini e attraverso le aperture o fori (106, 107), ove la colla indurita forma un nuovo elemento di bloccaggio trasversale (117) saldamente ancorato.
[0039] Pi? nel dettaglio tecnico, il detto elemento di fissaggio (100) ? composto da una prima ala (104) ed una seconda ala (105), di spessore (S1) sottile ed uniforme; la detta prima ala (104) ? sostanzialmente fissa essendo in continuit? con il componente da fissare, ovvero un ponte (101) od un musetto (102a, 102b), mentre la seconda ala (105) ? flettente a guisa di molla essendo ottenuta piegando ad U (108) il tratto terminale sulla detta prima ala (104), in modo tale da disporsi tra loro distanziate e parallele (F1). Entrambe le ali (104, 105) sono dotate, sulla porzione di bordo che interferisce con la detta asola (200, 201), di numero tre dentini (109, F9, F10) simmetricamente ricavati da corrispondenti ribassi del profilo (110, F2, F10), su entrambe i bordi opposti di ciascuna ala, secondo un profilo dei ribassi (110) con tratti inclinati tra dente e dente e angoli raccordati di modo tale da agevolare l'inserimento e lo scorrimento; in particolare, si prevede un ribasso con bordo inclinato nella porzione di lamina corrispondente al primo tratto da inserire, ovvero alla testa d'ingresso dell'elemento piegato (100) (Figg. 11, 14, 15) in corrispondenza della piega (108) d'ingresso, a guisa d'uno scivolo d'ingresso (111) che agevola l'introduzione manuale nell'asola (200).
[0040] Sia la prima ala (104) che la seconda ala (105) sono dotate del medesimo profilo con denti (109 ? 111) e della medesima apertura passante (106, 107), un'apertura in ciascuna ala, di modo tale che detti denti ed aperture siano esattamente corrispondenti una volta che esse (104, 105) sono piegate e sovrapposte (100, 108) a guisa di molla. In particolare, una tale soluzione forma una cavit? continua e attraversabile dalla colla applicata in fase di montaggio per ottenere, dopo il suo indurimento, un elemento di bloccaggio trasversale (117) a corpo unico che si ancora di testa a due pareti opposte della lente (201), in corrispondenza di un'intercapedine (116) automaticamente ricavata dalla detta interferenza calibrata (104, 105, 109, 202, L4).
[0041] Si prevede che la profondit? totale (F3) dell'elemento di fissaggio (100, 104 - 105) sia maggiore della profondit? totale dell'asola (L3), ovvero dello spessore d'una lente d'uso comune per occhiali a giorno, generalmente compreso tra 1,8 mm e 4,5 mm, di modo tale che almeno una parte dell'ansa della piega (108) sporga frontalmente dalla lente (20a, 20b) e l'eventuale porzione in eccesso dell'ala flessibile (105) sporga dal lato opposto.
[0042] Nella preferenziale configurazione del trovato (1, 10, 100, 200), utilizzando il detto materiale beta ? titanio in lastra di spessore 0,7 mm, il detto elemento di fissaggio (100) presenta un'altezza (F2) pari a 3 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm, ed una larghezza (F1) pari a 2 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm; con tali dimensioni (100) ? adatta un'asola passante (200) avente un'altezza (L2) pari a 3,4 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm, una larghezza (L1) pari a 2,2 mm con tolleranza pari a /-0,03 mm ed un raggio (L4) di raccordo (202) tra le pareti interne (201) pari a 0,6 mm con tolleranza pari a /- 0,2 mm. In tal caso la detta interferenza tra il detto elemento di fissaggio (100, 109) e la detta asola passante (200, 202, L4) ? compresa tra 0 mm e 0,2 mm, in altezza (F2, L2), mentre ? compresa tra 0 mm e 0,1mm in larghezza (F1, L1).
[0043] In linea generale, ai fini del trovato (100, F1 ? F10, S1) (200, L1 ? L4) sono adatte le seguenti dimensioni (Figg. 7, 10 - 16, 18):
? (F1) spessore totale del detto elemento di fissaggio perfezionato (100) ovvero la distanza tra le facce esterne delle ali piegate (104 ? 105): compreso tra 1,4 mm e 2,6 mm, preferibilmente 2,2 mm: ? (F2) altezza massima dell'elemento (100): compresa tra 2 mm e 4 mm, preferibilmente 3 mm;
? (F3) profondit? totale dell'elemento (100), almeno pari all'ala flettente (105): compresa tra 4,5 mm e 5 mm, preferibilmente 4,82 mm;
? (F4) distanza dell'apertura (107) dal bordo d?estremit?: compresa tra 0,6 mm e 1 mm, preferibilmente 0,8 mm;
? (F5) larghezza delle aperture (106 - 107): compresa tra 1 mm e 2 mm, preferibilmente 1,4 mm;
? (F6) altezza delle aperture (106 - 107): compresa tra 0,6 mm e 1,4 mm, preferibilmente 0,8 mm;
? (F7) distanza tra le due aperture (106 ? 107) nello sviluppo in piano: compresa tra 4 mm e 5 mm, preferibilmente 4,4 mm;
? (F8) distanza alla base degli scivoli d'ingresso: compresa tra 2 mm e 2,6 mm, preferibilmente 2,3 mm;
? (F9) distanza alla base dei denti: compresa tra 0,2 mm e 0,6 mm, preferibilmente 0,4 mm;
? (F10) altezza del dente corrispondente al profilo ribassato:
compresa tra 0,06 mm e 0,14 mm, preferibilmente 0,1 mm;
? (S1) spessore della lamina: compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm in funzione del materiale, preferibilmente 0,7 mm;
? (L1) larghezza interna massima dell'asola passante (200): da 0,1 mm a 0,2 mm in pi? rispetto al detto elemento (100, F1), di concerto con il raggio di raccordo (L4);
? (L2) altezza interna massima: da 0,2 mm a 0,4 mm in pi? rispetto al detto elemento (100, F2), di concerto con il raggio di raccordo (L4);
? (L3) profondit? totale ovvero spessore della lente: compresa tra 1,8 mm e 4,5 mm;
? (L4) raggio del raccordo tra pareti (201, 202): compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm, in funzione delle suddette larghezze (F1, L1) e della detta interferenza calibrata, preferibilmente pari a 0,6 mm.
[0044] La soluzione proposta di occhiale a giorno (1, 10, 100, 200) (Figg.
1 ? 19) prevede che il detto elemento di fissaggio perfezionato (100, F1 ? F10), realizzato come sopra descritto, sia in numero di due elementi (100) per ciascuna lente (101, 102a, 20a) (101, 102b, 20b) singolarmente inseriti ed incollati in corrispondenti asole passanti (200, L1 - L4), essendo uniformati come un fissaggio standardizzato (100, 200). Si ? quindi riscontrato sperimentalmente che il detto fissaggio (100, 200) ? adattabile a lenti (20a, 20b, L3) e montature (10, 101, 102) variamente conformate, ? estremamente resistente ed agevola il montaggio.
[0045] Dal punto di vista operativo, in fase di montaggio, le dette ali (104 ? 105) subiscono un restringimento elastico all'atto d'inserimento nella lente (20a ? 20b, 200, 202), creando una leggera pressione esterna sulle pareti dell'asola (201); questa pressione permette alla colla interposta di aderire in modo ottimale sia alla superficie metallica che all'asola, andando a riempire tutte le cavit?. In particolare, si riempie la detta intercapedine (116, 202) con uno strato di colla uniforme, ed anche si riempiono le cavit? interne attraverso l'apertura (106 ? 107) o foro, nelle ali, senza soluzione di continuit? ovvero creando un corpo unico tra le dette pareti (201) unito ad esse. Ulteriormente, i dentini (109, 202) presenti nel bordo superiore ed inferiore dell'elemento di fissaggio (100) garantiscono la massima efficacia d'aggrappaggio tra colla e lente, sia nella fase iniziale d'indurimento sia a colla indurita, e cio? quando si ? formato il detto elemento di bloccaggio trasversale (117).
Legenda
(1) occhiale del tipo a giorno, altrimenti detto glasant o rimless;
(10) montatura del tipo a giorno, di tipo discontinuo, composta da un ponte centrale e due musetti laterali vincolati alle astine laterali per il tramite di cerniere;
(100) elemento di fissaggio perfezionato, secondo il presente trovato; (101) ponte;
(102a, 102b) musetti, altrimenti detti frontalini laterali o musi, essendo rispettivamente un musetto destro (102a) e un musetto sinistro (102b); (103a, 103b) astine laterali, rispettivamente destra (103a) e sinistra (103b);
(104) prima ala dell'elemento di fissaggio;
(105) seconda ala dell'elemento di fissaggio, piegata e flessibile a guisa di molla;
(106) prima apertura, nella prima ala, passante a guisa di foro;
(107) seconda apertura, nella seconda ala, uguale e allineata alla prima apertura;
(108) piega;
(109) dentino d'aggrappo;
(110) ribasso;
(111) scivolo d'ingresso;
(112) braccetto distanziatore;
(113) forcella d'aggancio per il nasello;
(114) nasello d'appoggio;
(115) cerniera;
(116) intercapedine;
(117) profilo della colla attraverso le aperture, come bloccaggio trasversale; (20a, 20b) lenti, rispettivamente destra (20a) e sinistra (20b);
(200) asola passante nella lente, per l'elemento di fissaggio perfezionato; (201) parete interna dell'asola;
(202) raccordo tra pareti interne, interferente con il bordo dell'elemento di fissaggio;
(F1, F2, F3) dimensioni principali dell'elemento di fissaggio perfezionato, essendo rispettivamente: (F1) spessore totale ovvero distanza tra le facce esterne delle ali, (F2) altezza massima, (F3) profondit? totale;
(F4, F5, F6, F7) dimensioni delle aperture nell'elemento di fissaggio perfezionato, considerato nello sviluppo in piano, essendo rispettivamente: (F4) distanza dal bordo estremo, (F5) larghezza, (F6) altezza, (F7) distanza tra le due aperture;
(F8, F9, F10) dimensioni del profilo di bordo nell'elemento di fissaggio perfezionato, considerato nello sviluppo in piano, essendo rispettivamente: (F8) distanza alla base degli scivoli d'ingresso, (F9) distanza alla base dei denti, (F10) altezza del dente corrispondente al profilo ribassato;
(L1, L2, L3, L4) dimensioni principali dell'asola passante, essendo rispettivamente: (L1) larghezza interna massima, (L2) altezza interna massima, (L3) profondit? totale dell'asola o spessore della lente, (L4) raggio interno;
(S1) spessore della lamina metallica.

Claims (7)

RIVENDICAZIONI
1. Un occhiale del tipo a giorno (1), del tipo senza cerchi di contenimento delle lenti (20a, 20b), il quale prevede una montatura (10) discontinua che ? composta da:
? un ponte (101) centrale, atto a collegare tra loro le dette lenti e supportarle nella corretta posizione d'utilizzo con braccetti distanziatori (112 ? 113) e naselli d'appoggio (114);
? due musetti (102a, 102b) laterali, atti a collegare ciascuna lente alla corrispettiva astina laterale (103a, 103b) a guisa di raccordo e di basetta per una cerniera (115);
? due astine laterali (103a, 103b) unite ai corrispettivi musetti (102a, 102b) con vincolo a cerniera (115);
? mezzi di fissaggio del ponte (101) e dei musetti (102a, 102b) alle lenti (20a, 20b), costituiti da una porzione d'estremit? di detto ponte (101) e/o detti musetti (102a, 102b) la quale ? direttamente inserita ed incollata in una corrispettiva asola passante o foro, una per ciascun punto di fissaggio, a guisa d'un elemento di fissaggio integrato come inserto;
detto occhiale (1), caratterizzato dal fatto che il detto ponte (101) e i detti musetti (102a, 102b) hanno le porzioni d'estremit? forate (106, 107), sagomate con dentini (109, 110, 111) e ripiegate ad U nel tratto terminale a guisa d'una ala flettente (105), realizzando un elemento di fissaggio perfezionato (100) che agisce nell'asola passante (200) come un inserto a molla ad interferenza calibrata (104 ? 105, 109, 202), stabilizza il fissaggio e distribuisce la colla in un intercapedine (116, L4) al suo esterno (104 ? 105, 201) ed anche al suo interno (106 - 107, 117), in continuit? trasversale a guisa di bloccaggio trasversale; detta asola passante (200), avente una conformazione di tipo rettangolare con larghezza (L1) minore dell'altezza (L2) e con un raccordo (202, L4) tra le pareti interne (201); detto elemento di fissaggio (100), composto da una prima ala (104) ed una seconda ala (105), di spessore (S1) sottile ed uniforme, ove la detta prima ala (104) ? fissa essendo in continuit? con detti ponte (101) o musetto (102a, 102b), mentre la seconda ala (105) ? flettente essendo il tratto terminale piegato ad U (108) sulla detta prima ala (104) disponendosi tra loro distanziate e parallele (F1); dette prima e seconda ala (104, 105), con almeno numero tre dentini (109) simmetricamente ricavati da corrispondenti ribassi del profilo (110, F2), su entrambe i bordi opposti di ciascuna ala (104, 105); e dove la detta interferenza calibrata tra il detto elemento di fissaggio (100, 109) e l'asola passante (200) avviene sul detto raccordo (202, L4), essendo progressiva in funzione della spinta di detta ala flettente (105) sulle pareti interne (201) della detta asola; dette prima e seconda ala (104, 105), con un bordo inclinato che funge da scivolo d'ingresso (111) per agevolare l'introduzione nella detta asola (100, 200), ottenuto con un ribasso (110) in corrispondenza della piega (108); dette prima e seconda ala (104, 105), dotate di rispettive aperture passanti (106, 107) tra loro corrispondenti una volta piegate e sovrapposte (100, 108), atte a formare una cavit? continua e attraversabile dalla colla che ? applicata in fase di montaggio di modo tale da ottenere, dopo il suo indurimento, un elemento di bloccaggio trasversale (117) a corpo unico che si ancora di testa a due pareti interne opposte (201), in corrispondenza di un'intercapedine (116) che ? ricavata dalla detta interferenza calibrata (104, 105, 109, 202, L4); e dove la profondit? totale (F3) del detto elemento di fissaggio (100) ? maggiore della profondit? totale dell'asola (L3) di modo tale che l'ansa dellla piega (108) sporga dalla lente (20a, 20b) frontalmente; detto occhiale a giorno (1), con il detto elemento di fissaggio (100) previsto in numero di due elementi (100) per ciascuna lente (101, 102a, 20a) (101, 102b, 20b), inserito ed incollato in corrispondenti asole passanti (200), essendo essi (100, 200) uniformati a guisa d'un fissaggio standardizzato che ? adattabile a lenti (20a, 20b, L3) e montature (10) variamente conformate.
2. Un occhiale del tipo a giorno (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto ponte (101) e i detti musetti (102a, 102b), con il detto elemento di fissaggio (100), sono in un materiale metallico di tipo elastico.
3. Un occhiale del tipo a giorno (1), secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto materiale ? beta ? titanio.
4. Un occhiale del tipo a giorno (1), secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il detto materiale ? in lamina o nastro di spessore (S1) costante, compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm.
5. Un occhiale del tipo a giorno (1), secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3 o 4, caratterizzato dal fatto che la detta asola passante (200) presenta un'altezza (L2) pari a 3,4 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm, una larghezza (L1) pari a 2,2 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm ed un raggio (L4) di raccordo (202) tra le pareti interne (201) pari a 0,6 mm con tolleranza pari a /- 0,2 mm; e dove il detto elemento di fissaggio (100) presenta un'altezza (F2) pari a 3 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm, ed una larghezza (F1) pari a 2 mm con tolleranza pari a /- 0,03 mm; e dove l'interferenza tra il detto elemento di fissaggio (100, 109) e la detta asola passante (200, 202, L4) ? compresa tra 0 mm e 0,2 mm, in altezza (F2, L2), mentre ? compresa tra 0 mm e 0,1mm in larghezza (F1, L1).
6. Un occhiale del tipo a giorno (1), secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il detto elemento di fissaggio (100) ? in una lamina in beta - titanio di spessore (S1) costante pari a 0,7 mm.
7. Un occhiale del tipo a giorno (1), secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3 o 4, caratterizzato dal fatto che il detto elemento di fissaggio (100, F1 ? F10, S1) (200, L1 ? L4) e la detta asola passante (200) hanno le seguenti dimensioni: (F1) ? compreso tra 1,4 mm e 2,6 mm, (F2) ? compresa tra 2 mm e 4 mm; (F3) ? compresa tra 4,5 mm e 5 mm, (F4) ? compresa tra 0,6 mm e 1 mm, (F5) ? compresa tra 1 mm e 2 mm, (F6) ? compresa tra 0,6 mm e 1,4 mm, (F7) ? compresa tra 4 mm e 5 mm, (F8) ? compresa tra 2 mm e 2,6 mm, (F9) ? compresa tra 0,2 mm e 0,6 mm, (F10) ? compresa tra 0,06 mm e 0,14 mm, (S1) ? compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm, (L1) misura da 0,1 mm a 0,2 mm in pi? rispetto al detto elemento (100, F1), (L2) misura da 0,2 mm a 0,4 mm in pi? rispetto al detto elemento (100, F2), (L3) ? compresa tra 1,8 mm e 4,5 mm, (L4) ? compreso tra 0,4 mm e 0,8 mm.
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