ITFI960262A1 - Metodo e macchina per la produzione di indumenti a maglia,comprendenti un corpino e gambali,in un'unica fase di produzione ed in un unico - Google Patents
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Description
"Metodo e macchina per la produzione di indumenti a maglia, comprendenti un corpino e gambali, in un'unica fase di produzione ed in un unico pezzo"
Descrizione
Campo Tecnico
La presente invenzione si riferisce ad un nuovo procedimento e ad una nuova macchina da maglieria per la produzione di indumenti comprendenti una porzione a corpino o a mutandine ed un paio di gambali o gambe, come ad esempio calze-mutanda (collante), calzemaglia, fuseaux e prodotti similari. L'invenzione si riferisce anche ad un prodotto ottenuto con questo metodo.
Stato della Tecnica
La tecnica tradizionale per la produzione di indumenti a maglia del tipo sopra menzionato prevede la realizzazione in una prima fase su una macchina da maglieria circolare di due manufatti tubolari in successione, e poi - in una seconda fase - l'invio degli stessi ad una macchina che provvede a tagliarli e ad unirli tramite cucitura, formando - nella zona di unione reciproca - il corpino o mutandine dell'indumento finito.
Questa lavorazione ? lunga e complessa, in quanto richiede il passaggio del materiale semilavorato attraverso pi? macchine, comporta una notevole incidenza di mano d'opera e provoca la generazione di sfridi che determinano perdita di filato gi? tessuto.
Sono stati pertanto studiati sistemi per tessere un manufatto a collant o simile, del tipo sopra menzionato, con un'unica operazione di tessitura a maglia. Esempi di queste tecniche sono descritti nei brevetti US-A-5.020. 340, US-A-5.127.240, US-A-5,226,297. Sistemi di pi? recente realizzazione sono descritti in WO 95/00689 (PCT/IT94/00087), WO 95/01473 (PCT/IT/94/-00099) . Questi sistemi risultano, peraltro, particolarmente complessi.
Scopi dell'Invenzione
Scopo della presente invenzione ? la realizzazione di un metodo e di una macchina per la produzione, in un'unica operazione produttiva, di un indumento a maglia comprendente un corpino e due gambe o gambali uniti a detto corpino, che risultino pi? semplice, pi? affidabili e di pi? facile gestione rispetto ai metodi ed alle macchine sinora conosciuti.
In particolare, uno scopo della presente invenzione ? la realizzazione di un metodo di produzione e di una macchina del tipo suddetto, che siano veloci ed affidabili e che forniscano un manufatto di gradevole aspetto estetico.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? la realizzazione di una macchina tessile da maglieria che consenta di realizzare un manufatto finito o quasi finito (con gambali e corpino) e che presenti un numero relativamente limitato di parti mobili, con limitate inerzie.
Ancora un ulteriore scopo della presente invenzione ? la realizzazione di un metodo e di una macchina che consentano di realizzare un manufatto del tipo sopra menzionato che risulti particolarmente resistente .
Scopo di una ulteriore forma di attuazione della presente invenzione ? la realizzazione di una macchina che consenta la produzione di collant o prodotti similari con le punte dei gambali gi? chiuse, evitando la necessit? di effettuare la chiusura in una separata fase di lavorazione.
Ancora un ulteriore scopo di una forma di attuazione della presente invenzione ? la realizzazione di un metodo di tessitura a maglia e di una macchina da maglieria che consentano la realizzazione di manufatti in cui gli stessi fili realizzano, senza soluzione di continuit?, sia i gambali che il corpino.
Questi ed ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue.
somma-rio dell'Invenzione
Il metodo secondo l'invenzione prevede di formare un intero indumento o manufatto, costituito da un corpino e da una coppia di gambe, in un'unica operazione ininterrotta comprendente le fasi di:
a) produrre simultaneamente ed in parallelo le due gambe dell'indumento, partendo dalle estremit? inferiori di esse, su due cilindri da calzetteria con aghi tra loro affiancati; e
b) produrre, tramite due fronture rettilinee interposte tra detti cilindri, una zona di chiusura del corpino, e completare detto corpino tramite l'azione combinata dei cilindri e delle fronture rettilinee di aghi.
Nella seconda fase dell'operazione possono continuare ad essere adoperati soltanto i fili gi? impiegati nella prima fase, oppure, a scelta dell'operatore, possono essere aggiunti o sostituiti agli stessi altri fili.
Il metodo viene viene realizzato attraverso un originale impiego combinato di organi caratteristici di due macchine da calzetteria circolari (a cilindro) e di organi caratteristici di una macchina da maglieria rettilinea; dei quali i primi inizialmente operano da soli e successivamente in concorso ed in combinazione con l'attivit? dei secondi.
Sono evidenti i vantaggi di ci?, fra i quali: la possibilit? di sostituire, nel corso dell'operazione, e senza interromperla, fili di una data qualit? con altri di qualit? diversa (a titolo di esempio, per la esecuzione del tassello o per la costruzione della mutandine con un materiale diverso da quello dei gambali); l'eliminazione degli sfridi; l'eliminazione delle fastidiose cuciture, ai fini di una pi? confortevole indossabilit? dell'indumento e di un migliore risultato estetico.
In sostanza la macchina attuativa del procedimento sopra descritto comprende, in combinazione: ai lati due cilindri per tessitura a maglia, paralleli e ravvicinati tra loro, ciascuno con una pluralit? di aghi ed organi di comando degli aghi; e, in posizione intermedia tra i detti due cilindri, due fronture tessili rettilinee tra loro affiancate, con rispettivi aghi ed organi per il comando degli aghi.
Secondo tecniche note, i cilindri con la loro rotazione formano, iniziando dal lato del piede, le due gambe dell'indumento, mentre le fronture rettilinee sono temporaneamente inattive. Terminate le gambe, i cilindri cessano la loro rotazione, mentre inizia quella degli organi di comando dei loro aghi, e - senza necessit? di interruzione del funzionamento della macchina -le due fronture rettilinee, mediante uno o pi? fili alimentati ai loro aghi incrociati, realizzano la chiusura del cavallo e, in immediata prosecuzione di ci?, attraverso un movimento alternato degli organi di comando degli aghi delle fronture rettilinee e di quelli di comando degli aghi dei cilindri, viene realizzato il corpino formato da una pluralit? di zone di tessuto tra loro unite con opportuno intreccio. In questa fase le fronture rettilinee realizzano le zone centrali od intermedie del corpino, mentre sulle fronture circolari dei due cilindri vengono tessute le zone laterali.
Le fronture rettilinee possono essere disposte su piani paralleli. In questo caso la chiusura del cavallo pu? avvenire con l'impiego di aghi curvi secondo tecniche di per s? note. Tuttavia, anche per motivi di ingombro, secondo una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa esse sono disposte inclinate in un assetto a "V" con il vertice della "V" rivolto verso il basso.
Ad ogni cilindro ? associata una pluralit? di guidafili, mobili lungo la frontura di aghi portati dal cilindro stesso. I guidafili sono indipendenti dagli organi di comando degli aghi dei cilindri per poter effettuare le varie lavorazioni durante il ciclo produttivo del manufatto.
In sede di attuazione pratica pu? essere previsto:
o di alimentare le fronture rettilinee con quello stesso filo che, essendo servito per la tessitura delle gambe, alimenta le fronture circolari degli aghi dei cilindri; in tal caso occorre che almeno alcuni dei guidafili associati ai cilindri siano mobili anche lungo le fronture rettilinee;
- oppure che a ciascuna frontura rettilinea sia associato almeno un ulteriore guidafilo che scorra lungo la stessa, in modo indipendente del movimento degli organi di comando degli aghi delle fronture rettilinee.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, ad ogni cilindro ? inoltre associato un tubo ad esso coassiale e sovrastante che nella parte inferiore presenta una fessura longitudinale rivolta verso le fronture rettilinee. Durante la formazione del corpino dell'indumento, in detti due tubi vengono pneumaticamente aspirate verso l'alto le gambe dell'indumento, le quali a loro volta trascinano verso l'alto nelle due fessure dei tubi il tessuto del corpino man mano che esso viene formato. Sussidiariamente, viene effettuata una aspirazione pneumatica verso l'alto anche tra le due fronture rettilinee. Il bordo inferiore dei tubi ? posto circa all'altezza della zona di formazione della maglia sui cilindri, in modo da guidare correttamente le maglie in formazione, evitando che esse salgano verso l'alto prima di essere scaricate dagli aghi in quella fase di formazione del corpino, in cui il manufatto si allunga verso l'alto anzich? verso il basso.
Ai fini dell'azionamento degli organi di tessitura, secondo una forma di attuazione ? vantaggioso prevedere due motorizzazioni: una prima motorizzazione, che fornisca il movimento ad entrambi i cilindri ed alternativamente agli organi di comando degli aghi dei medesimi; una seconda motorizzazione, che fornisca il movimento agli organi di comando degli aghi delle fronture rettilinee. Tuttavia nulla impedisce di prevedere motorizzazioni indipendenti per ciascun gruppo di camme di comando degli aghi e per ciascun cilindro. Cos?, ad esempio, possono prevedersi due motori per la rotazione dei cilindri (oppure, allo stesso scopo, un motore unico con opportuno rinvio), uno o due motori per la rotazione dei mantelli delle camme associate ai cilindri ed uno o due motori per comandare i carri o portanti le camme di comando delle fronture rettilinee.
Eventualmente, con opportuni accorgimenti, pu? essere prevista una motorizzazione unica centralizzata.
Qualora si desideri che le gambe dell'indumento siano complete di piedi, ci? pu? ottenersi - senza cuciture e senza interruzione tra l'operazione a ci? relativa e le successive fasi di costruzione delle restanti parti dell'indumento - formando le gambe con la punta del piede gi? chiusa, secondo uno dei metodi conosciuti, fra i quali a titolo di esempio, quelli descritti in: WO 95/31595; WO 95/34702; PCT/IT96/00102 (con priorit? della domanda di brevetto italiano FI95A000116 del 24.5.1995); PCT/IT96/00139 (con priorit? della domanda di brevetto italiano FI95A000165 del 14.7.1995). Il contenuto di questi documenti ? incorporato nella presente descrizione.
Ulteriori caratteristiche e forme di attuazione della macchina, del metodo e del manufatto secondo l'invenzione sono indicate nella descrizione dettagliata che segue, che mostra una esemplificazione non limitativa di una possibile forma di attuazione del trovato e della macchina, e nelle rivendicazioni con cui tale descrizione si conclude.
Breve Descrizione dei Disegni
Il trovato verr? meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.l mostra una sezione della macchina lungo un piano verticale, eseguita in corrispondenza degli assi dei due cilindri; la
Fig.2 mostra una sezione secondo II-II di Fig.l; le
Figg.3A e 3B mostrano due zone ingrandite della Fig.l e pi? precisamente la zona di formazione della maglia e la zona degli organi di movimentazione dei carri associati alle fronture rettilinee; le
Figg. 4, 5 e 6 sono sezioni trasversali locali secondo IV-IV, V-V e VI-VI di Fig.3B; la
Fig.7 ? una vista parziale in pianta secondo VII-VII di Fig.3B; la
Fig.8 ? una sezione trasversale secondo VIII-VIII di Fig.l, in cui sono visibili in particolare i guidafili della macchina; la
Fig.9 ? un ingrandimento parziale della Fig.8; la
Fig.10 ? una vista in pianta semplificata, in cui sono rappresentati rispettivamente i guidafili, le fronture circolari dei due cilindri e le due fronture rettilinee intermedie; le
Figg.11A-11T mostrano successive fasi di lavoro della macchina secondo un primo possibile metodo operativo, in cui il corpino viene formato impiegando gli stessi fili che formano le gambe; la
Fig.12 mostra schematicamente ed in forte ingrandimento una zona di tessuto del corpino formato secondo il metodo di lavoro illustrato nelle Figg.11A-11T; la
Fig.13 mostra schematicamente un manufatto a collant prodotto secondo l'invenzione; le
Figg.l4A-l4F mostrano un dettaglio del movimento di passaggio del filato da una frontura rettilinea ad una frontura circolare secondo il metodo illustrato nelle Figg.11A-11T; la
Fig.15 mostra schematicamente l'assetto del manufatto nella macchina al termine della sua tessitura; le
Figg. 16A-16P mostrano successive fasi di lavoro della macchina secondo un altro possibile metodo operativo, in cui il corpino viene eseguito con l'impiego di fili aggiuntivi o diversi rispetto a quelli formanti'le gambe; la
Fig.17 mostra schematicamente ed in forte ingrandimento una zona di tessuto del corpino formato secondo il metodo operativo descritto con riferimento alle Figg.16A-16P; la
Fig.18 mostra un dettaglio di una diversa forma di attuazione dei mezzi di azionamento dei guidafili; le
Figg.l9A-19E mostrano cinque successive fasi dei movimenti dei guidafili nella forma di attuazione della Fig.18; la
Fig.20 mostra un diagramma degli spostamenti angolari dei mezzi di comando dei guidafili delle Figg.18 e 19; le
Figg.21 e 22 mostrano le successive posizioni angolari assunte dai mezzi di comando dei guidafili; e la
Fig.23 mostra una disposizione dei guidafili per una macchina doppia.
Descrizione dettagliata di forme di attuazione dell*In venzione
Struttura meccanica
La macchina presenta schematicamente due gruppi operativi laterali 1 e 3, comprendenti ciascuno un cilindro tessile 1C e 3C, di tipo sostanzialmente tradizionale, presentanti canali per lo scorrimento degli aghi indicati con 5, visibili in Fig.8. Sempre in Fig.8, con 7 sono indicati gli spintori o jack, mentre con 1F e 3F sono indicati i mantelli (cosiddetti "cara boxes") dei due cilindri 1C, 3C, su cui sono disposte le camme di comando dei movimenti degli spintori 7 e degli aghi 5. Come risulter? dalla descrizione che segue, il mantello di ciascun cilindro presenta quattro alimentazioni, cio? quattro gruppi di camme di comando degli aghi. I gruppi di alimentazione sono schematicamente rappresentati con A1-A8 in Fig.ll, a cui verr? fatto riferimento in seguito.
Ad ogni cilindro 1C, 3C ? associato un anello 1A, 3A per le platine. Ciascuno dei due gruppi operativi 1 e 3 ha una struttura simile e svolge funzioni analoghe a quelle di una normale macchina da maglieria circolare per la produzione di calze.
Tra i due gruppi operativi laterali 1 e 3 ? disposto un gruppo intermedio 11, costituito da due piccole fronture di aghi inclinate HA, 11B (Fig.2) con le rispettive scanalature per l'alloggiamento e la guida di aghi 13 e spintori o jack 15 (Fig.8). A ciascuna frontura 11A, 11B ? associato un carro 17A, 17B munito di selettore elettronico e soggetto ad un movimento rettilineo alternato lungo la rispettiva frontura e portante le camme di comando degli aghi e degli spintori. Le due fronture rettilinee HA, 11B hanno una geometria a V stretto con vertice verso il basso e sono disposte simmetricamente rispetto al piano contenente gli assi dei cilindri 1C, 3C.
Come risulta dalle Figg.2 e 8, il gruppo intermedio 11 ? in realt? una piccola macchina rettilinea rovesciata, dove il manufatto a maglia si genera nella zona di formazione maglia in corrispondenza dell'accostamento delle due fronture e cresce nel volume intermedio V definito tra le dette fronture, che si trova al di sopra della zona di formazione maglia.
Come verr? descritto in maggiore dettaglio nel seguito, i due gruppi laterali 1 e 3 formano simultaneamente i gambali o gambe del manufatto, mentre gli stessi gruppi laterali, in combinazione con il gruppo intermedio 11, formano il corpino.
Nella forma di realizzazione illustrata, i tre gruppi 1, 3 e 11 sono azionati da due motorizzazioni 21 e 22, rispettivamente per i cilindri e per le fronture rettilinee, anche se non si esclude l'utilizzo di una motorizzazione centrale, oppure di pi? motorizzazioni indipendenti.
All'albero di uscita 23 del motore 21 ? accoppiato, tramite un giunto 24 ed un profilo scanalato 26, un albero di trasmissione 25 dotato anche di un movimento assiale secondo la doppia freccia f25 per gli scopi che verranno descritti in seguito. Questo movimento ? fornito da una forcella od altro organo di comando, schematicamente indicato con 27. Sull'albero 25 sono calettati due ingranaggi 29 e 31 che servono a trasmettere il movimento ai mantelli o fasce 1F, 3F od ai cilindri 1C, 3C a seconda della fase di lavorazione in cui si trova la macchina.
Nell'assetto di Fig.l l'ingranaggio 29 ? in presa con una corona dentata 33 supportata tramite cuscinetti 35, 37 e superiormente vincolata al mantello 1F ed alle camme di comando delle platine disposte sull'anello 1A associato al cilindro 1C. La corona dentata 33 ? in presa diretta con una seconda corona dentata 39 uguale, supportata da cuscinetti 41 e 43, la quale comanda il movimento del mantello 3F e delle camme di comando delle platine associate al cilindro 3C. In questo modo, se l'ingranaggio 29 ? in presa con la corona dentata 33, i mantelli 1F e 3F ruotano in sincronismo ed in versi opposti.
La seconda motorizzazione 22 aziona un albero motore 47, sul quale ? calettato un pignone 48 che ingrana con una ruota dentata 51 calettata su un albero di trasmissione 53. All'estremit? superiore di quest'ultimo ? calettato un disco 55 portante in posizione eccentrica un rullino 57 inserito in un'asola 59 (Figg.4 e 7) di una slitta 61 scorrevole lungo guide 63 parallele al piano contenente gli assi dei cilindri 1C, 3C.
La slitta 61 ? vincolata, tramite tiranti 62A, 62B ad una coppia di cursori 63A, 63B scorrevoli lungo guide 64A, 64B e vincolati ai carri 17A, 17B portanti le camme di azionamento degli aghi e dei jack del gruppo intermedio 11.
Nella fase di formazione del corpino la ruota dentata 29 ingrana con la corona dentata 31 e la rotazione dell'albero di trasmissione 25 determina un movimento di rotazione, in versi opposti, dei mantelli 1F, 3F, mentre i due cilindri 1C, 3C sono fermi e l'ingranaggio 31 ? disimpegnato. In questo assetto il motore 21 ruota di moto alternato, provocando una oscillazione dei mantelli 1F e 3F per gli scopi che verranno chiariti in maggiore dettaglio nel seguito. Contemporaneamente, la rotazione del motore 22 provoca l'azionamento dei carri 17A, 17B in moto alternato.
Nell'altro possibile assetto operativo per la formazione delle gambe, l'albero di trasmissione 25 si trova in una posizione spostata assialmente verso il basso rispetto a quella illustrata in Fig.l, in modo tale che l'ingranaggio 29 sia svincolato dalla corona dentata 33, mentre l'ingranaggio 31 ? in presa con una corona dentata 71 solidale al cilindro 1C del primo gruppo laterale 1. Il moto di rotazione della corona dentata 71 ? trasmesso, tramite l'interposizione di una ruota oziosa non mostrata, ad una corona dentata 73 uguale alla corona dentata 71 e calettata sul cilindro 3C. In questo assetto, quindi, la rotazione dell'albero di trasmissione 25 ? trasmessa ai due cilindri 1C, 3C che ruotano in senso concorde, mentre i mantelli 1F, 3F sono fermi. La motorizzazione 22 ? disinserita, cos? che i carri 17A, 17B sono fermi.
Nella zona superiore della macchina si sviluppa una struttura 75 a cui sono vincolati due tubi 77, 79 coassiali ai cilindri 1C, 3C e presentanti, ciascuno, una fessura longitudinale 77F, 79F rivolta verso il gruppo intermedio 11 con alette 77A, 79A. I due tubi servono, come verr? chiarito nel seguito, a trattenere il manufatto in formazione nella posizione corretta nelle varie fasi di funzionamento della macchina. I due tubi 77, 79 possono essere spostati in direzione verticale, secondo la doppia freccia f77, tramite un attuatore 81.
Inferiormente ai cilindri 1C, 3C sono previsi mezzi 85, di tipo di per s? conosciuto, che consentono la registrazione in direzione verticale della posizione dei cilindri 1C, 3C per regolare la lunghezza della maglia in formazione. Le modalit? di regolazione e gli scopi di essa sono noti agli esperti del ramo e non verranno descritti in questa sede.
Le due fronture rettilinee HA, 11B sono montate in modo da poter oscillare leggermente modificando l'angolo formato tra di esse per consentire il passaggio delle porzioni di manufatto pi? spesse. A tale scopo, come visibile in particolare nelle Figg.4, 5 e 6, ciascuna frontura 11A, 11B ? solidale ad una rispettiva traversa 91A, 91B, alla quale ? solidale anche la guida 64A, 64B corrispondente. Le due traverse 91A, 91B sono supportate alle estremit? da coppie di piastre 93A, 95A e 93B, 95B, incernierate in 97A, 97B, 99A e 99B sul lato esterno di due fiancate 101 e 103. A ciascuna piastra 93A, 93B, 95A, 95B ? inoltre incernierata in 104A, 104B e 106A, 106B una bielletta 105A, 105B, 107A, 107B. Ciascuna di dette biellette ? a sua volta investita su un eccentrico (109A, 109B per le biellette 105A, 105B) calettato su un albero 111A, 111B che si sviluppa parallelamente alle fronture 11A, 11B. Una oscillazione (comandata da un attuatore non mostrato) dei due alberi 111A, 111B in versi discordi attorno ai propri assi determina una corrispondente oscillazione delle fronture 11A, 11B attorno alle cerniere 97A, 99A, 97B, 99B.
Come verr? descritto in maggiore dettaglio nel seguito, la macchina sin qui descritta lavora con un numero di guidafili che pu? variare a seconda del metodo utilizzato per la formazione del corpino. Nel seguito verranno descritti tutti i guidafili con cui pu? essere equipaggiata la macchina, essendo inteso che alcuni di essi possono essere omessi oppure disattivati a seconda delle modalit? operative adottate. Nell'esempio di attuazione illustrato la macchina presenta quattro alimentazioni per ciascuno dei cilindri 1C, 3C ed ha, conseguentemente, quattro guidafili per cilindro. Sono inoltre previsti quattro guidafili per le fronture rettilinee 11A, 11B. Questi ultimi possono essere omessi nel caso in cui si adotti il metodo di formazione del corpino con gli stessi fili che formano le gambe del manufatto. Ciascuno dei dodici guidafili ? mobile ed indipendente dalle alimentazioni.
Verranno inizialmente descritti gli otto guidafili che servono i due cilindri 1C e 3C. Essi verranno designati nel seguito come Gl, G2, G3, G4 per il cilindro 1C e G5, G6, G7 e G8 per il cilindro 3C. Nella Fig.10 i guidafili sono mostrati nelle posizioni di riposo o di punto morto, sovrapposti due a due. In Fig.8 essi sono rappresentati in una posizione arretrata, che viene assunta durante il movimento del guidafilo lungo la frontura circolare, come apparir? pi? chiaramente nel seguito.
Con G10, Gli, G12 e G13 sono indicati i guidafili per le fronture rettilinee HA, 11B. Pi? in particolare, i guidafili G10, Gli sono associati alla frontura 11B, mentre i guidafili G12, G13 sono associati alla frontura HA. In Fig.10 questi ultimi quattro guidafili sono disposti in posizione di riposo o di punto morto, alle estremit? delle rispettive fronture.
Ciascuno dei guidafili G1-G8 ? portato da un rispettivo carrellino. I guidafili inferiori G2, G4, G6, G8 sono portati da carrellini 121, mentre i guidafili superiori Gl, G3, G5 e G7 sono portati da carellini 123. I carrellini 121 corrono lungo guide costituite da rispettive coppie di barre cilindriche 125 parallelamente alle quali ? montata una cremagliera 126. I carrellini 123 corrono lungo guide costituite da analoghe barre cilindriche 127, parallelamente alle quali sono montate cremagliere 129. Il movimento dei singoli carrellini 121, 123, e quindi dei guidafili, lungo le rispettive guide ? ottenuto tramite attuatori montati su ciascun carrellino, i quali azionano rispettivi pignoni che ingranano con le cremagliere 127 e 129. I pignoni associati ai carrellini 121 sono indicati con 131 e quelli associati ai carrellini 123 sono indicati con 133, mentre gli attuatori sono indicati con 135 e 137 rispettivamente. Essi determinano, quindi, il movimento dei guidafili parallelamente al piano contenente gli assi dei cilindri 1C, 3C e perpendicolarmente agli assi stessi.
A ciascun carrellino 121, 123 ? associato, inoltre, un secondo attuatore, indicato con 139, 141 rispettivamente, che controlla il movimento del relativo guidafilo in una direzione ortogonale alla direzione del movimento fornito dagli attuatori 135, 137, ed ortogonale agli assi dei cilindri 1C, 3C. Il movimento ? ottenuto per rotazione di una rispettiva barretta filettata 143, 145 che si impegna in una madrevite supportata nel rispettivo carrellino 121, 123 ed al cui e stremo libero ? vincolata una guida a coda di rondine 147, 149 su cui ? montato il supporto 151, 153 del relativo guidafilo. La combinazione dei movimenti impartiti dagli attuatori 135, 137 e 139, 141 consente a ciascun guidafilo di seguire la rispettiva frontura circolare dei cilindri 1C, 3C lungo una semi-circonferenza.
I guidafili G10-G13 sono montati in modo analogo, ma sono dotati di un movimento alternato lungo un percorso rettilineo, parallelamente alle rispettive fronture 11A, 11B. Essi sono portati da carrellini 154, 155 scorrevoli lungo guide 156, 157. Il loro moto di traslazione lungo le guide ? ottenuto tramite un sistema a cremagliere 159, 161 e pignoni 162, 163 con esse ingrananti. Con 165 e 167 sono indicati gli attuatori che pongono in rotazione i pignoni 162, 163.
La macchina ? dotata di quattro magazzini di guidafili posti lateralmente alla zona di lavoro e schematicamente indicati con 171, 172, 173 e 174, che consentono la sostituzione dei guidafili in lavoro con un sistema automatico analogo a quelli utilizzati per la sostituzione automatica degli utensili in una macchina utensile. L'accoppiamento a coda di rondine 147, 149 consente una agevole sostituzione.
Metodi di tessitura
Descritti gli elementi strutturali della macchina, verranno ora esposti due metodi operativi, essendo inteso che altre procedure tessili possono essere attuate sulla stessa macchina e seguendo i principi informatori della presente invenzione.
In una prima fase del ciclo di lavorazione vengono prodotti, secondo metodi tradizionali, i due gambali o gambe del manufatto tramite rotazione continua dei cilindri 1C, 3C. Le due gambe possono iniziare con una punta chiusa adottando uno dei sistemi descritti nelle pubblicazioni richiamate nella parte introduttiva e facenti parte integrale della presente descrizione. Successivamente, in una seconda fase del procedimento, le fronture circolari di aghi sui cilindri 1C, 3C lavorano in combinazione con le fronture rettilinee HA, 11B per produrre il corpino del manufatto. In tale fase il processo produttivo pu? seguire varie modalit?.
Le Figg. 11A-11T mostrano schematicamente i movimenti degli organi tessili secondo un primo modo di funzionamento .
In Fig.llA ? rappresentato un punto morto che verr? per comodit? assunto come istante iniziale nella descrizione dei movimenti dei singoli organi. Si suppone che le fronture rettilinee HA, 11B abbiano gi? effettuato la chiusura del cosiddetto cavallo, cio? della zona inferiore del corpino tra i due gambali, tramite incrocio degli aghi, in modo di per s? sostanzialmente noto dalla tecnica anteriore richiamata nella parte introduttiva .
In Fig.llA sono indicati i guidafili Gl, G2, G3, G4 che servono il cilindro 1C ed i guidafili G5, G6, G7 e G8 che servono il cilindro 3C. Sono omessi i guidafili G10-G13 che, in questo caso, non vengono utilizzati, poich? le porzioni centrali del corpino sono realizzate tramite i fili erogati dai guidafili Gl, G3, G6, G8, come verr? chiarito in seguito. Con Al, A2, A3 ed A4 sono schematicamente rappresentate le quattro alimentazioni del mantello 1F, cio? i quattro gruppi di camme che comandano il sollevamento e l'abbassamento degli aghi del cilindro 1C. Con A5, A6, A7, A8 sono analogamente indicate le alimentazioni del mantello 3F associato al cilindro 3C. Con A9 ed A14 sono schematicamente rappresentate le alimentazioni portate dai carri 17A, 17B per le fronture HA ed 11B rispettivamente.
Ancora con riferimento alla Fig. 11A, nell'istante ivi rappresentato le alimentazioni A1-A9, A14 si trovano nella posizione iniziale della loro corsa la quale, come risulter? chiaro con riferimento alle figure successive, ? una corsa alternata. I guidafili G1-G8, schematicamente rappresentati con dei cerchietti, si trovano anch'essi nelle posizioni di inizio delle rispettive corse, in prossimit? delle relative fronture lungo il piano mediano di traccia P-P contenente gli assi dei cilindri 1C e 3C.
Come noto, nella formazione di manufatti tubolari a maglia vengono utilizzati alternativamente fili di torsione sinistra e destra per la formazione dei vari ranghi. Usualmente questi fili si indicano come fili a torsione S ed a torsione Z. Per maggiore chiarezza, in Fig.11A si ? indicato, tra parentesi per ciascuno dei guidafili G1-G8, il tipo di torsione del filato fornito dal rispettivo guidafilo. E', inoltre, noto dalla tecnica che anzich? filati di torsioni opposte possono essere utilizzati filati di diverse caratteristiche tecniche o strutturali, ad esempio un filato di "Lycra" ed un filato in "Nylon" od altro. Nel contesto della presente descrizione e delle rivendicazioni, per coppie di filati di diverse caratteristiche si deve intendere qualunque possibile alternativa all'alternanza di torsione S e Z rispettivamente.
La Fig.llB mostra l'inizio del movimento delle alimentazioni A1-A8, e quindi dei mantelli 1F, 3F su cui esse sono portate. La rotazione ?, in questa fase, oraria per il mantello 1F portante le alimentazioni Al?A4 (freccia fi) ed anti-oraria per il mantello 3F portante le alimentazioni A5-A8 (freccia f3). In questa fase le alimentazioni A9 ed A14 sono ancora ferme, mentre le restanti alimentazioni A1-A8 hanno iniziato la propria corsa. Esse compiono inizialmente una corsa a vuoto dalla posizione mostrata in Fig.llA fino al passaggio attraverso il piano di traccia P-P contenente gli assi dei cilindri 1C, 3C. In tale posizione esse iniziano a lavorare sugli aghi delle rispettive semi-fronture circolari mentre il loro movimento viene seguito dai guidafili. Ih Fig.llB 1'alimentazione Al ha effettuato circa due terzi della propria corsa attiva lungo la semi-frontura circolare inferiore (in figura) mentre gli aghi da essa sollevati ed abbassati vengono riforniti di filato dal guidafilo Gl che si ? spostato dalla posizione sul piano mediano P-P insieme all'alimentazione Al. Il movimento dell'estremit? del guidafilo segue il percorso circolare della frontura grazie al doppio movimento (parallelo ed ortogonale al piano P-P) di cui ciascuno dei guidafili G1-G8 ? dotato, come descritto in precedenza. L'alimentazione A2 ha effettuato circa un terzo della propria corsa attiva seguita dal guidafilo G2. Lungo la semi-frontura circolare superiore del cilindro 1C si muovono le alimentazioni A3 ed A4 insieme ai guidafili G3 e G4 rispettivamente. La situazione sul cilindro 3C ? speculare, con le alimentazioni A5 ed A6 che lavorano sulla semi-frontura circolare inferiore con i guidafili G5 e G6, mentre lungo la semi-frontura circolare superiore si muovono le alimentazioni A7 ed A8 con i guidafili G7 e G8. Il movimento continua fino al raggiungimento dell'assetto di Fig.llD: qui le alimentazioni A3 ed A8 hanno terminato il tratto attivo della propria corsa ed iniziano a muoversi lungo le semi-fronture inferiori, senza fare maglia, essendosi i rispettivi guidafili G3 e G8 fermati circa in corrispondenza del piano mediano P-P. Analogamente le alimentazioni Al ed A6 hanno terminato la loro corsa attiva ed iniziano a muoversi lungo le semi-fronture superiori senza fare maglia, essendosi i guidafili Gl e G6 fermati circa in corrispondenza del piano P-P. Le alimentazioni A2 ed A4 sul cilindro 1C e le alimentazioni A5 ed A7 sul cilindro 3C si trovano ancora in una posizione intermedia lungo la loro corsa attiva sulle rispettive semi-fronture.
A questo punto i carri 17A, 17B con le rispettive alimentazioni A9 ed A14 compiono un movimento da destra a sinistra (Fig.llE). Lungo tale corsa l'alimentazione A9 ? inattiva, mentre l'alimentazione A14 forma un rango di maglie lungo la frontura rettilinea 11B tramite il filato alimentato dal guidafilo G8 che si sposta lungo la frontura rettilinea dalla posizione di Fig.llD alla posizione di Fig.llE.
Nel successivo passaggio dall'assetto di Fig.llE all'assetto di Fig.llF una corsa inversa dei carri 17A, 17B determina un ritorno delle alimentazioni A9 ed A14 nella posizione iniziale. In tale movimento, mentre l'alimentazione A9 ? ancora inattiva, l'alimentazione A14 forma, sulla frontura 11B, un secondo rango di maglie con il filo erogato dal guidafilo G3. I filati dei guidafili G3 e G8 sono di torsioni opposte (S per G3 e Z per G8), in modo che sulla frontura 11B si formino due ranghi successivi di maglie con filati di torsioni alternate. Con i due movimenti descritti nelle Figg. 11D-11F i filati dei guidafili G3 e G8 sono passati dalle fronture circolari dei cilindri 1C e 3C, rispettivamente, alla frontura rettilinea 11F. Ci? pu? essere agevolmente ottenuto avendo l'accortezza di spostare l'estremit? del guidaiilo rispettivo tra la frontura circolare e la frontura rettilinea leggermente oltre il piano degli aghi della frontura rettilinea 11B.
Raggiunta la posizione di Fig.llF, le alimentazioni A9 ed A14 effettuano una corsa a vuoto da destra a sinistra (Fig.llG) e quindi una successiva corsa da sinistra verso destra (fino alla posizione finale di Fig.llH) durante la quale l'alimentazione A14 forma un rango di maglie sulla frontura 11B tramite il filato erogato dal guidatilo G8, mentre l'alimentazione A9 compie ancora una corsa a vuoto. Una successiva corsa da destra a sinistra (passaggio dalla Fig.llH alla Fig.lll) il guidatilo G3 segue l'alimentazione A14 dal cilindro 3C al cilindro 1C, per formare un rango di maglie sulla frontura 11B, mentre l'alimentazione A9 rimane disattiva.
Nei successivi passaggi delle Figg.llD a 11I si sono, quindi, formati quattro ranghi di maglie sulla frontura rettilinea 11B, con il filato erogato dai guidafili G3 e G8, mentre sulla frontura H A non ? stata formata maglia.
Nel passaggio dalla Fig.lll alla Fig. 11J viene completata la corsa attiva delle alimentazioni A2, A4 sul cilindro 1C e A5, A7 sul cilindro 3C, i guidafili raggiungendo ciascuno la posizione diametralmente opposta a quella iniziale di Fig.11A.
A questo punto si ha l'inversione del moto dei mantelli 1F, 3F e quindi delle relative alimentazioni A1-A8: le alimentazioni A1-A4 iniziano a ruotare in verso anti-orario e le alimentazioni A5-A8 in verso orario attorno ai rispettivi cilindri. In Fig.llK l'alimentazione A2 ha iniziato a formare maglia sulla semi-frontura inferiore del cilindro 1C con il filato erogato dal guidaiilo Gl, mentre l?alimentazione A4 ha iniziato a formare maglia sulla semi-frontura superiore. Le alimentazioni Al ed A3 stanno per raggiungere il piano P-P da dove inizier? la loro corsa attiva. Sul cilindro 3C si presenta una situazione speculare, con l'alimentazione A5 che ha iniziato a formare maglia con il filato erogato dal guidafilo G6 sulla semi-frontura inferiore e l'alimentazione A7 che sta iniziando a formare il rispettivo rango di maglie sulla semi-frontura superiore con il filato erogato dal guidafilo G8. Le alimentazioni A6, A8 stanno terminando la loro corsa a vuoto per iniziare a formare maglia dal momento in cui passeranno attraverso il piano P-P.
In Fig. 11L tutte le otto alimentazioni A1-A8 stanno lavorando sulle rispettive fronture. E' agevole verificare che i filati vengono erogati in modo tale che su ciascuna semi-frontura vengono formati ranghi con filati alternativamente Z ed S.
In Fig.llM, sul cilindro 1C le alimentazioni A4 ed A2 hanno superato il termine della propria corsa attiva ed i rispettivi guidafili G3 ed Al sono fermi circa in corrispondenza del piano mediano, mentre sul cilindro 3C le alimentazioni A7 ed A5 stanno per finire la loro corsa attiva al termine della quale i guidafili G8 e G6 verranno lasciati in corrispondenza del piano mediano, come visibile nella successiva Fig.11N.
Nel passaggio dalla Fig.llM alla Fig.11N si verifica anche lo spostamento da sinistra a destra delle alimentazioni A9 ed A14. Questa volta l'alimentazione A14 effettua una corsa a vuoto, mentre l'alimentazione A9 forma un rango di maglie sulla frontura rettilinea 11A con il filato erogato dal guidaiilo Gl che si sposta dalla frontura circolare del cilindro 1C alla frontura rettilinea 11A e segue il movimento dell'alimentazione A9 per raggiungere la posizione mostrata in Fig.11N.
Nel successivo passaggio all'assetto di Fig.llP le alimentazioni A9 ed A14 effettuano una corsa da destra a sinistra: l'alimentazione A14 esegue una corsa a vuoto, mentre l'alimentazione A9 forma un rango di maglie sulla frontura A9 con il filato erogato dal guidafilo G6, che conseguentemente si sposta da destra a sinistra. Successivamente (passaggio all'assetto di Fig.llQ) le alimentazioni A9 ed A14 eseguono entrambe una corsa a vuoto da destra a sinistra e poi (passaggio dalla Fig.llQ alla Fig.llR) una corsa da destra a sinistra, in cui l'alimentazione A9 forma con il filato del guidafilo Gl un terzo rango di maglie sulla frontura 11A, mentre l'alimentazione A14 effettua una corsa a vuoto. Il guidafilo Gl ? stato cos? riportato nella posizione iniziale di Fig.llM. Nel successivo passaggio all'assetto di Fig.llS le alimentazioni A9, A14 tornano da sinistra a destra, l'alimentazione A14 con una corsa a vuoto e l'alimentazione A9 formando un quarto rango di maglia con il filato erogato dal guidafilo G6 che viene cos? riportato nella posizione iniziale di Fig.11N.
Il successivo ripristino della rotazione delle alimentazioni A1-A8 (Fig.11T) riporta gli organi tessili (alimentazioni A1-A8 e guidafili G1-G8) nella posizione originaria di Fig.llA per ricominciare un cici? successivo. L'operazione si ripete ciclicamente fino al completamento del corpino, con l'eventuale realizzazione di una fascia elastica secondo tecniche di per s? note.
In Fig.13 ? mostrato schematicamente il manufatto che si ottiene da questa operazione di tessitura. Con LI ed L2 sono indicate le due gambe e con C il corpino. Quest'ultimo ? realizzato in sostanza in sei zone o porzioni, formate rispettivamente dalle quattro semi-fronture dei cilindri 1C, 3C (cio? ciascuna dagli aghi di met? cilindro) e dalle due fronture rettilinee. Con CI e C2 sono indicate le porzioni realizzate sulle due semi-fronture del cilindro 1C, con C3 e C4 le due porzioni realizzate dalle due semi-fronture del cilindro 3C, con C5 e C6 le porzioni formate dalle fronture rettilinee 11? ed 11B rispettivamente. Con B1-B6 sono indicate le linee di divisione tra le sei porzioni sopra indicate. E' da notare che lungo le linee B1 e B4 il collegamento tra le porzioni Cl, C2 e C3, C4 rispettivamente ? ottenuta semplicemente alimentando ciascun filo oltre che alla semi-frontura relativa, anche ai primi aghi della semi-frontura adiacente. Cos? ad esempio il filo erogato dal guidafilo Gl viene alimentato anche ai primi aghi all'estremit? sinistra della semi-frontura superiore del cilindro 1C (cfr. Figg.llC, 11D) .
Il passaggio del filato dalla frontura circolare alla frontura rettilinea avviene senza particolari problemi. Il passaggio inverso richiede, viceversa, un accorgimento consistente nel prevedere sul rispettivo guidaiilo un elemento di guida addizionale, che svolge la funzione illustrata nelle Figg.14A-14F: qui ? mostrato il passaggio di un generico guidafilo G con il rispettivo generico filo F dalla frontura rettilinea 11B alla frontura semi-circolare 1C, rappresentate tramite i rispettivi aghi. In Fig.l4A il guidafilo eroga il filo agli aghi della frontura rettilinea. In Fig.l4B il guidafilo si trova tra la frontura rettilinea 11A e la frontura circolare del cilindro 1C e viene spostato tra le due fronture (Fig.l4C). A questo punto un elemento di guida G1 associato al generico guidafilo G rimane temporaneamente nella posizione raggiunta in Fig.l4C, mentre il guidafilo G arretra (Fig.l4D); i due elementi G e G' si accostano alla frontura circolare 1C e quindi il guidafilo G continua la sua corsa lungo la stessa frontura circolare 1C (Fig.l4F), consentendo agli aghi della frontura circolare di afferrare il filo F erogato attraverso l'elemento di guida G' il quale successivamente insegue il guidafilo G fino a riaffiancarsi ad ess?.
In Fig.12 ? mostrata una porzione di tessuto a maglia ottenuto con il metodo sopra descritto. Con Cl, C3 e C5 sono ancora indicate porzioni di corpino realizzate sulle semi-fronture circolari dei cilindri 1C e 3C e sulla frontura rettilinea HA. E' visibile solo una zona ridotta a ranghi di tre maglie, ma si deve intendere che il tessuto formato si estende per un numero molto maggiore di maglie. I ranghi schematicamente rappresentati in Fig.12 servono per visualizzare il percorso dei singoli fili che partecipano alla formazione delle varie zone. I fili sono indicati con la lettera F seguita dal numero corrispondente al guidaiilo che li ha erogati (ad es.: il filo FI ? stato erogato dal guidaiilo Gl e cos? via). Vengono indicati per chiarezza in nero i fili a torsione Z ed in bianco i fili a torsione S. Come risulta chiaramente da questa figura, mentre le porzioni C1-C4 sono formate da maglia diritta, le porzioni C5 e C6 sono formate da maglia rovescia. Ci? costituisce una caratteristica peculiare del manufatto ottenuto con la macchina della presente invenzione, in cui le porzioni centrali C5 e C6 del corpino sono realizzate da fronture rettilinee che lavorano in assetto inverso rispetto alle fronture circolari che formano le porzioni laterali del corpino.
Durante la formazione del corpino C il nianufatto assume nella macchina la posizione schematicamente rappresentata in Fig.15. Le gambe Li ed L2 formate nella precedente fase di lavorazione con gli aghi 5 dei cilindri 1C e 3C vengono aspirate all'interno dei tubi 77 e 79 entro i quali viene generata una depressione. L'estremit? inferiore dei due tubi ? in vicinanza del piano di formazione della maglia sui cilindri 1C, 3C. Una coppia di alette od appendici 77A e 79A si sviluppa sui due tubi 77 e 79 verso le fronture rettilinee per trattenere la maglia in formazione nella posizione corretta. Le porzioni intermedie C5 e C6 del corpino che sono formate dalle fronture rettilinee 11A ed 11B vengono aspirate verso l'alto nella zona centrale tra i due tubi 77 e 79. Le fessure 77F e 79F sui due tubi 77 e 79 consentono il passaggio del tessuto del corpino in formazione, in modo che esso possa essere correttamente formato dagli aghi 5 dei cilindri 1C e 3C e dagli aghi 13 delle fronture 11A, 11B. Mentre le gambe LI, L2 sono state formate con un movimento di accrescimento dal piano degli aghi 5 verso il basso, le porzioni centrali C5 e C6 del corpino si formano sulle fronture 11A, 11B dal basso verso l'alto e presentano, quindi, una maglia rovescia.
Le Figg.l6A-16P mostrano un secondo metodo di tessitura con la macchina della presente invenzione. In queste figure, analogamente a quanto indicato nelle Figg.11A-11T, vengono contrassegnate con A1-A8 le otto alimentazioni sui due cilindri 1C e 3C (alimentazioni Al-A4 per il cilindro 1C, alimentazioni A5-A8 per il cilindro 3C). Vengono inoltre contrassegnati con G1-G4 i guidafili associati al cilindro 1C e con G5-G8 i guidafili associati al cilindro 3C. A9 ed A14 sono le alimentazioni associate alle fronture rettilinee H A, 11B, mentre con G10-G13 sono indicati quattro ulteriori guidafili associati alle due fronture rettilinee: i guidafili G12, G13 (con filato S e Z rispettivamente) alla frontura 11A, i guidafili G10, Gli (con filato S e Z) alla frontura 11B,
In Fig. 16A ? mostrata una posizione di punto morto che verr? assunta convenzionalmente come istante iniziale del ciclo di lavoro illustrato nelle figure successive e durante il quale verranno realizzati su ciascuna porzione di frontura quattro successivi ranghi di maglie. Nell'assetto di Fig.l6A (che corrisponde sostanzialmente all'assetto di Fig.11A) i mantelli 1F, 3F associati ai due cilindri 1C, 3C iniziano a ruotare in senso orario (freccia fi) ed anti-orario (freccia f3) rispettivamente. Le alimentazioni A1-A8 effettuano inizialmente un tratto di corsa a vuoto fino a raggiungere ciascuna il piano mediano di traccia P-P. Inizialmente saranno le alimentazioni Al, A3 ed A6, A8 a passare attraverso il piano mediano. Superata tale posizione inizia la loro corsa attiva durante la quale formano maglia sulle rispettive semi-fronture circolari tramite i filati erogati dai rispettivi guidafili Al, A3, A6, A8. Questo assetto ? mostrato in Fig.l6B. Le alimentazioni A9 ed A14 sono temporaneamente ferme.
Continuando la rotazione (Fig.l6C) anche le alimentazioni A2, A4, A5, A7 iniziano la formazione dei rispettivi ranghi con i filati erogati dai guidafili G2, G4, G5 e G7. Successivamente le alimentazioni A9, A14 effettuano una corsa da sinistra a destra (freccia fll in Fig.l6D) durante la quale formano un rango di maglia sulle fronture 11A, 11B con i fili erogati dai guidafili Gli e G13 rispettivamente. In Fig.l6D il guidatilo Gli si trova in posizione sovrapposta al guidafilo G10. In Fig.l6E ? mostrata la posizione finale raggiunta dai guidafili delle fronture rettilinee, mentre continua la rotazione delle alimentazioni dei cilindri.
In Fig.l6F, ? mostrato l'inizio della corsa inversa delle alimentazioni A9, A14 da destra verso sinistra. In tale corsa l'alimentazione A9 forma sulla frontura 11A un rango di maglie con il filato erogato dal guidafilo G12 che segue il movimento da destra a sinistra. Analogamente, l'alimentazione A14 crea un rango di maglie sulla frontura 11B tramite il filato del guidatilo G10 che si sposta da destra a sinistra. In Fig.16G ? mostrata la posizione finale raggiunta dalle alimentazioni intermedie A9, A14 al termine di questa corsa. Le alimentazioni A1-A8 continuano la propria corsa. In Fig.l6G le alimentazioni A6 ed A8 hanno terminato la parte attiva della loro corsa ed i rispettivi guidafili G6 e G8 si sono fermati circa in corrispondenza del piano mediano P-P in posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle di Fig.l6A. Continuando la rotazione (Fig.l6H) anche le restanti alimentazioni A1-A5 , A7 raggiungono il piano mediano e terminano la corsa attiva, lasciando i guidafili nelle posizioni diametralmente opposte rispetto a quelle della Fig.l6A. Ciascuna alimentazione A1-A8 effettua una extra-corsa a vuoto per portarsi fuori lavoro prima di invertire il proprio moto.
Tra la Fig.l6H e la Fig.161 avviene l'inversione di moto delle alimentazioni A1-A8, come visibile dalle frecce fi, f3. Le alimentazioni A9 ed A14 rimangono temporanemente ferme. Inoltre, le alimentazioni A9, A14 effettuano in successione una corsa a vuoto da sinistra a destra e poi una corsa attiva da destra a sinistra, durante la quale formano un rango di maglie sulla frontura H A con il filato erogato dal guidatilo G13 ed un rango di maglie sulla frontura 11B con il filato erogato dal guidatilo Gli. Conseguentemente, in Fig .161 i guidafili G10-G13 si trovano tutti tra le fronture rettilinee ed il cilindro 1C.
In Fig.16J si vede come in questa fase operativa le singole alimentazioni A1-A8 formano rispettivi ranghi di maglie con filati diversi da quelli della fase precedente: l'alimentazione Al forma maglia con il filato erogato dal guidatilo G2 e cos? via. Come nel metodo descritto con riferimento alle Figg.11A-11T, anche in questo caso i guidafili G1-G4 e G5-G8 erogano filati a torsioni alternativamente Z ed S, in modo che a conclusione del ciclo operativo su ciascuna semi-frontura circolare sono stati formati quattro ranghi di maglie con fili a torsione alternativamente S e Z.
In Fig.l6J si vede anche l'inizio della successiva corsa da sinistra a destra delle alimentazioni A9 ed A14. Esse formano sulle fronture 11A ed 11B un rispettivo rango di maglie con i filati dei guidafili G10 e G12. Passando attraverso la posizione di Fig.l6K, dove le alimentazioni A9 ed A14 stanno terminando la loro corsa, viene raggiunta la posizione di fine corsa di Fig.l6L, dove i guidafili G10, G12 si trovano sul lato del cilindro 3C in posizione di fuori lavoro, mentre i guidafili Gli e G13 si trovano sul lato del cilindro 1C.
In Fig.l6M le alimentazioni A9 ed A14 compiono una corsa a vuoto da destra a sinistra fino a raggiungere la posizione di Fig.l6N, mentre le alimentazioni A1-A8 continuano la loro rotazione fino alla posizione di Fig.16P. In questa posizione tutte le alimentazioni ed i guidafili hanno ripreso la posizione iniziale di Fig.l6A.
Nelle Figg.l6A-l6P ? mostrato, per ciascun guidafilo, anche il rispettivo filo. I movimenti dei guidafili G10-G13 nelle posizioni laterali sono tali da determinare l'intreccio tra i fili da essi erogati ed i fili erogati dai guidafili A1-A8, in modo tale che le porzioni di tessuto formate sulle fronture rettilinee 11A, 11B risultino unite alle porzioni formate sulle quattro semi-fronture circolari.
In Fig.17 ? mostrata una porzione del manufatto ottenuto con questo metodo. Valgono le considerazioni fatte in merito alla rappresentazione di Fig.12. Con F10 e F11 sono indicati i fili erogati dai guidafili G10 e Gli, che formano la porzione intermedia tergale C6. Con F3 ed F4 sono indicati i filati erogati dai guidafili G3 e G4 per formare la porzione C2 e con F7, F8 sono indicati i filati erogati dai guidafili G7 e G8 per formare la porzione C4.
Il metodo ora descritto presenta, rispetto al precedente, il vantaggio di poter utilizzare per la porzione centrale del corpino un filato diverso rispetto a quello impiegato per le porzioni laterali. Ci? permette di realizzare ad esempio un tassello con un filato diverso.
Forma di attuazione a bielle oscillanti (Figo.18 a 231
Nelle Figg. 18 a 23 ? illustrata una diversa soluzione per la movimentazione dei guidafili.
In questa forma di esecuzione i guidafili associati ai due cilindri 1C e 3C sono montati su due coppie di bielle contrapposte 201, 203 e 205, 207. Nella sezione di Fig. 18 sono visibili quattro coppie di bielle sovrapposte, in quanto questa forma di realizzazione consente di disporre pi? coppie di bielle per selezionare diversi fili nelle varie fasi di tessitura. Nel prosieguo della descrizione, peraltro, verr? fatto riferimento a due sole coppie di bielle, essendo inteso che in caso di pi? coppie sovrapposte (sempre in numero pari) le modalit? di lavoro sono sostanzialmente uguali salvo che diverse coppie di bielle con i rispettivi guidafili possono essere utilizzate in alternativa.
Nelle Figg.l9A-19E sono indicate in una vista in pianta le successive posizioni assunte dalle due coppie di bielle per la tessitura di quattro ranghi successivi di maglie del corpino C dell'indumento. Nella Fig.l9A sono visibili due sole bielle contrapposte e giacenti sullo stesso piano, essendo le bielle della seconda coppia sottostanti e sovrapposte e quindi non visibili. Le due coppie di bielle sono visibili in posizioni sfalsate in Fig.l9B ed in Fig.l9D.
Le due bielle 201, 203 e 205, 207 delle due coppie sono montate su rispettivi doppi bilancieri 209, 211 articolati attorno ad assi comuni XI, X2. L'insieme delle quattro bielle e dei quattro doppi bilancieri definisce quattro quadrilateri articolati.
I guidafili sono numerati con lo stesso criterio adottato in Fig.10. I guidafili Gl e G5 sono portati dalla biella 207, i guidafili G2 e G6 sono portati dalla biella 203, i guidafili G3 e G7 sono portati dalla biella 205 ed i guidafili G4 e G8 sono portati dalla biella 201. Per semplicit? di disegno ? stata omessa l'indicazione delle alimentazioni dei cilindri, ma si deve intendere che esse sono mosse di moto alternato e sincronizzato con il movimento dei guidafili G1-G8, come gi? visto nella soluzione di cui alle Figg. 16A-16P. In Fig.l9A i guidafili sono sovrapposti a coppie ed in tale figura questa circostanza ? evidenziata dall'utilizzo della doppia numerazione.
Diversamente da quanto illustrato con riferimento alle precedenti forme di attuazione, a ciascuna delle due fronture rettilinee HA, 11B sono associate due alimentazioni indicate con A9', A9" e A14', A14" rispettivamente anzich? una sola. Il movimento delle due coppie di alimentazioni ? in opposizione, cio? esse si muovono simultaneamente di moto alternato, ma in versi opposti. Alle fronture rettilinee sono, inoltre, associati i guidafili G10-G13 che vengono in questo caso traslati dalle alimentazioni A91, A9", A141, A14" analogamente a quanto accade in una macchina rettilinea e nella sequenza che verr? illustrata in seguito.
Con riferimento alle Figg.l9A-l9E verr? inizialmente descritta la sequenza di fasi operative per la tessitura del corpino, mentre i cinematismi per l'azionamento delle bielle verranno descritti successivamente. Nella descrizione che segue, dove verr? fatto riferimento a determinati spostamenti angolari, tali spostamenti devono intendersi approssimativi ed orientativi, e quindi non limitativi, se non diversamente specificato.
Nell'assetto di Fig.l9A i guidafili si trovano nella posizione di punto morto corrispondente a quella di Fig.l6A. I doppi bilancieri 209 e 211 iniziano a ruotare con uno sfalsamento angolare reciproco di 90?, in modo tale che quando i bilancieri 211 hanno effettuato una corsa angolare di 180? in verso anti-orario (Fig.l9B), i bilancieri 209 hanno effettuato una corsa di soli 90? nello stesso verso. Nella posizione di Fig.19B i guidafili Gl, G3, G5 e G7 hanno formato con i rispettivi filati un intero rango di maglie sulle rispettive semi-fronture circolari, mentre i guidafili G2, G4, G6 e G8 hanno formato con i rispettivi filati circa mezzo rango. Contestualmente, sulle fronture rettilinee HA, 11B ? stato effettuato un rango di maglie con i filati provenienti dai guidafili Gli e G12 per mezzo delle alimentazioni A91 e A14", mentre i guidafili G10 e G13 stanno ancora erogando filato alle alimentazioni A9H e A14' che non hanno ancora terminato la corsa.
Nella successiva Fig.l9C le bielle 205, 207 sono ancora nella posizione di Fig.l9B, mentre le bielle 201, 203, che si trovavano in una posizione angolarmente arretrata di 90? in Fig. 19B, hanno completato la prima corsa di 180?, cos? che i filati dei guidafili G2, G4, G6 e G8 hanno completato il rispettivo rango di maglie. Contestualmente, anche i guidafili G10 e G13 e le relative alimentazioni A9" e A14' hanno concluso la propria corsa. In questo assetto, quindi, su ciascuna semi-frontura circolare sono stati formati due ranghi di maglie, e due ranghi di maglie sono stati formati anche su ciascuna frontura rettilinea. I ranghi sono indicati dalle linee tratteggiate ed a tratto e punto in Fig.l9C.
Si verifica a questo punto una inversione del verso di rotazione dei bilancieri 209 e 211. In Fig.l9D le bielle 205 e 207 sono nuovamente nella posizione iniziale di Fig.l9A, avendo effettuato una corsa di 180? in senso inverso alla corsa precedente, mentre le bielle 201, 203 sono in ritardo di 90?. Conseguentemente, i filati erogati dai guidafili Gl, G3, G5 e G7 hanno generato ciascuno un intero rango sulle rispettive semi-fronture circolari, mentre i guidafili G2, G4, G6 e G8 sono ancora in movimento ed hanno effettuato circa met? corsa formando con i propri filati circa met? rango. Le alimentazioni A19 ' , A9", A14', A14" ed i relativi guidafili G10-G13 stanno eseguendo una corsa inversa a quella gi? descritta; i guidafili Gli e G12 sono arrivati a fine corsa, mentre i guidafili G10 e G13 sono ancora in posizione intermedia. In Fig.l9E gli organi tessili sono tornati nella posizione di inizio ciclo illustrata in Fig.l9A.
Come appare chiaro dalla sequenza illustrata in Figg.19A-19E, con una doppia corsa di 180? dei bilancieri 209, 211 si ottiene una doppia corsa delle bielle 201-207 con la formazione di quattro ranghi di maglie sulle fronture rettilinee 11A, 11B e sulle quattro semi-fronture circolari definite dai due cilindri 1C, 3C. Disponendo i filati in modo alternato nei guidafili (ad esempio filati di torsione S e Z rispettivamente) , i ranghi si formano in modo alternato con filati S e Z.
La soluzione ora descritta risulta particolarmente vantaggiosa in quanto semplifica drasticamente il meccanismo di movimentazione dei guidafili. Mentre i guidafili G10-G13 possono essere azionati come nelle normali macchine rettilinee, i guidafili G1-G8 associati ai due cilindri vengono azionati in modo sincronizzato agendo sui quattro doppi bilancieri 209, 211. Tutti i movimenti, sia dei doppi bilancieri, sia dei carri portanti le alimentazioni A9', A9", A14', A14" possono essere derivati dal movimento dei mantelli portanti le alimentazioni dei cilindri 1C e 3C. Poich? le alimentazioni A9', A9 " da un lato e le alimentazioni A14', A14" dall'altro sono azionate in sincronismo ma in opposizione di fase, anzich? disporre di due carri 17A, 17B tra loro solidali o comunque azionati nello stesso verso, si possono prevedere due carri vincolati ad esempio ad una cinghia rinviata tra due pulegge, per ottenere il movimento sfasato.
Con riferimento alle Figg.18, 20 e 21 verr? ora descritto un possibile cinematismo per comandare il movimento sincronizzato dei doppi bilancieri 209, 211 e quindi delle bielle 201-207. In questo esempio di attuazione il moto viene derivato dall'albero 25, alla cui estremit? superiore ? a tale scopo calettato un pignone 221 che ingrana con una corona dentata 223 calettata su un albero cavo 225 supportato da un blocco laterale 227. L'albero cavo 225 termina con una porzione a manicotto cilindrico 229 a cui sono vincolati due pistoncini 231, 233 ad assi orizzontali ed allineati su un piano verticale contenente l'asse dell'albero 225. I due pistoncini 231, 233 sono sollecitati in direzione centrifuga tramite due molle elicoidali di compressione, in modo che essi vadano ad appoggiare tramite due rispettive rotelle 235, 237 contro la superficie interna di rispettive camme oscillanti, la cui forma ? visibile nelle Figg.21 e 22. Le due camme 241, 243 associate al pistoncino superiore 231 definiscono (Fig.21A) una superficie interna attiva a sviluppo cilindrico, divisa in due porzioni di diverso sviluppo, essendo le due camme tra loro non uguali. Pi? in particolare, la camma 241 presenta uno sviluppo di circa 270?, mentre la camma 243 presenta uno sviluppo di 90? circa. Con 241X e 243X sono indicati due assi verticali di oscillazione delle due camme 241, 243. L'oscillazione delle camme ? comandata tramite attuatori non mostrati. Come appare chiaro dalle Figg.21A-21D, l'oscillazione delle camme 241, 243 provoca un movimento radiale del pistoncino 231.
Coassialmente alla porzione a manicotto cilindrico 229 sono disposti due dischi sovrapposti 245, 247, il primo dei quali ? solidale ad un albero 249 che, tramite un opportuno accoppiamento a chiavetta, provoca la rotazione del doppio bilanciere 211 e quindi l'oscillazione delle bielle 205, 207, mentre il secondo disco 247 ? solidale ad un albero cavo 251 che, tramite un sistema di chiavette, comanda la rotazione del doppio bilanciere 209 e quindi l'oscillazione delle bielle 201, 203. L'albero interno 249 ? associato ad un selettore 253 che pu? provocare lo spostamento assiale dell'albero 249 e dell'albero cavo 251, in modo che esso possa impegnare un diverso bilanciere a cui sono vincolate diverse bielle con altri guidafili corredati di diversi tipi di filato.
Nel disco 245 sono previste due cave tangenziali 245A, 245B tra loro sfalsate di 135? ed aventi uno sviluppo di circa 45?. Le cave tangenziali 245A, 245B cooperano con il pistoncino 231 per determinare un vincolo meccanico torsionale temporaneo tra la porzione a manicotto 229 ed il disco 245 per trasmettere la rotazione dell'albero motore 25 all'albero 249 e quindi al bilanciere 211.
Con una disposizione analoga, attorno al pistoncino 233 sono disposte due camme 261 e 263 che definiscono una superficie attiva cilindrica. Esse sono articolate attorno a due assi verticali 261X, 263X sfalsati di 90? rispetto agli assi 241X, 243X. Le camme 261, 263 hanno sviluppi uguali. Il disco 247 presenta due cave 247A, 247B tra loro contrapposte ed aventi uno sviluppo leggermente superiore a 90?. Esse cooperano con il pistoncino 233 per accoppiare temporaneamente e torsionalmente l'albero cavo 251 al manicotto cilindrico 229 e quindi trasmettere al bilanciere 209 il moto rotatorio.
Le Figg.21A-21D mostrano il movimento delle camme 241, 243, del pistoncino 231 e del disco 245 durante un ciclo di lavoro, durante il quale le bielle 201-207 ed i bilancieri 209, 211 effettuano i movimenti descritti con riferimento alle Figg. 19A-19E. La Fig.21A corrisponde alla posizione di Fig.l9A delle bielle. Il pistoncino 231 penetra nella cava 245B. La rotazione in verso anti-orario dell'albero 225 e quindi del manicotto cilindrico 229 non viene trasmessa all'albero 249 per i successivi 45?, essendo questo lo sviluppo angolare della cava 245B. Compiuta questa rotazione di 45?, il pistoncino 231 va a battuta con la superficie terminale della cava 245B e trascina in rotazione il disco 245 fino alla posizione mostrata in Fig.21B, facendo compiere al disco 245 (e quindi all'albero 249 ed al doppio bilanciere 211 ad esso accoppiato) un angolo di 180?. Ci? corrisponde al movimento rotatorio di 180? che si riscontra nel passaggio dalla Fig.l9A alla Fig.l9B. Per la successiva rotazione di 135? del manicotto cilindrico 229 il disco 245 rimane fermo, in quanto il pistoncino 231 si trova in posizione radialmente estratta. In Fig.21C l'albero 225 e quindi il manicotto 229 hanno compiuto una rotazione di 360? ed il loro moto si inverte, per effetto dell'inversione del senso di rotazione dell'albero 25 e quindi delle alimentazioni associate ai cilindri 1C e 3C (che in questa forma di attuazione ruotano in verso concorde). Quando viene raggiunta da parte del manicotto cilindrico 229 e quindi dal pistoncino 231 la posizione di Fig.21C, le camme 241, 243 oscillano nell'assetto iniziale in modo da sollecitare il pistoncino nella cava 245A. Segue, quindi, una rotazione di 45? del manicotto 229 durante la quale non vi ? accoppiamento meccanico con il disco 245, e quindi il bilanciere 211 rimane ancora fermo, fino a che il pistoncino 231 va a battuta contro la superficie terminale della cava 245A ed inizia quindi a trascinare il disco 245 nel movimento di rotazione. Tale rotazione del disco 245 continua per 180? fino a raggiungere la posizione di Fig.21D, dove le camme oscillano per provocare il movimento radiale centrifugo del pistoncino 231 e quindi svincolare il disco 245 (che si arresta) dal manicotto cilindrico 229. La rotazione di quest'ultimo continua fino a completare la corsa di 360?, cio? fino a raggiungere nuovamente l'assetto di Fig.21A, dove si ha l'inversione del moto e l'oscillazione delle camme 241, 243.
I doppi bilancieri 209 e 211 sono associati ad opportuni mezzi frenanti 210 (Fig.18), che ne arrestano il movimento in modo tempestivo evitando che le loro corse proseguano per inerzia rispetto ai movimenti dei sottostanti dischi 245, 247.
Nelle Figg.22A-22D sono mostrate le varie posizioni assunte, durante lo stesso ciclo di lavoro, dal pistoncino 233, dalle camme 261, 263 e dal disco 247. Per comodit? di rappresentazione, le Figg22A-22D mostrano istanti sfasati angolarmente di 90? rispetto a quelli illustrati nelle corrispondenti Figg.21A-21D. Ad esempio, in Fig.22A ? mostrata una condizione in cui il manicotto 229 ha gi? effettuato un primo tratto di c?rsa angolare di 90? rispetto all'istante iniziale del ciclo illustrato in Fig.21A. Dall'inizio della corsa angolare, per i primi 135? di rotazione dell'albero 225 e del manicotto 229 il disco 247 rimane fermo. A questo punto il pistoncino 233 va a battuta contro la superficie terminale della cava 247B ed inizia a trascinare in rotazione il disco 247 fino a raggiungere la posizione di Fig.22B, cio? per 180?. In tale assetto le cave 245A, 245B si trovano quindi scambiate di posto rispetto alla Fig.22A. Le camme oscillano per provocare la fuoriuscita del pistoncino 233 dalla cava 245B e consentire il completamento della corsa angolare per gli ultimi 45? del manicotto angolare 229 (posizione non mostrata) mantenendo fermo il rispettivo bilanciere. A questo punto si ha l'inversione della rotazione dell'albero 225 e del manicotto cilindrico 229. In Fig.22C ? mostrato l'assetto del sistema dopo 90? di rotazione in senso inverso. Le camme 261, 263 sono tornate in posizione tale da sollecitare il pistoncino 233 in direzione radiale centripeta. Dopo una rotazione di 135? dalla posizione di inversione del verso di rotazione il pistoncino 233 entra nuovamente in contatto con la superficie terminale della cava 247B e, continuando la rotazione del manicotto cilindrico 229, il disco 247 viene portato nuovamente in rotazione fino all'assetto di Fig. 22D, dove le canine 261, 263 oscillano per provocare la fuoriuscita del pistoncino dalla cava 247B. Un'ulteriore rotazione di 45? porta il sistema nell'assetto iniziale per ricominciare un nuovo ciclo.
In Fig.20 ? riportato un diagramma in cui sono illustrate le corse angolari dei vari organi. In ascisse ? riportato l'angolo di rotazione dell'albero 225 e del manicotto cilindrico 229, mentre in ordinate ? riportato l'angolo di rotazione del manicotto cilindrico 229, del disco 245 e del disco 247. Con fi, f2 ed f3 sono indicati i tre diagrammi relativi all'albero 225, al disco 245 ed al disco 247.
La soluzione ora descritta si presta anche alla realizzazione di macchine multiple, per la tessitura simultanea di pi? manufatti. In Fig.23 ? mostrata una configurazione con due coppie di cilindri 1C, 3C e 1C', 3C', con due coppie di fronture rettilinee 11, 11'. Ciascuna biella porta, in questo caso, quattro guidafili. Il movimento ? sincronizzato per le due sezioni di macchina 1C, 3C, 11 e 1C', 3C , 11' rispettivamente .
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo la realizzazione di esso variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L?eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.
Claims (34)
- Rivendicazioni 1. Una macchina da maglieria per la produzione di un indumento con un corpino (C) ed una coppia di gambe (LI, L2), comprendente in combinazione: - due gruppi laterali (1, 3) ciascuno presentante un rispettivo cilindro tessile (1C, 3C) con una pluralit? di aghi ed organi di comando (1F, 3F, A1-A8) degli aghi, i cilindri essendo tra loro paralleli e ravvicinati - e, in posizione intermedia tra detti due cilindri (1C, 3C), due fronture rettilinee (11A, 11B) tra loro affiancate con rispettivi aghi ed organi (17A, 17B, A9, A17) per il comando degli aghi di dette fronture.
- 2. Macchina come da rivendicazione 1, in cui dette fronture rettilinee (11A, 11B) sono disposte tra loro inclinate in un assetto a V con il vertice verso il basso.
- 3. Macchina come da rivendicazione 1, in cui dette fronture rettilinee (11A, 11B) sono disposte tra loro parallele.
- 4. Macchina come da rivendicazione 1 o 2 o 3, comprendente mezzi di azionamento (21) che determinano alternativamente una rotazione continua, ed eventualmente alternata, dei cilindri (1C, 3C) mantenendo fermi gli organi di comando (1F, 3F, A1-A8) degli aghi dei cilindri, oppure una rotazione alternata dei detti organi di comando degli aghi mantenendo i cilindri fermi.
- 5. Macchina come da rivendicazione 4, in cui, quando gli organi di comando (1F, 3F, A1-A8) degli aghi dei cilindri sono dotati di moto rotatorio alternato, gli organi di comando (17A, 17B, A9, A14) degli aghi delle fronture rettilinee (HA; 11B) si muovono di moto rettilineo alternato.
- 6. Macchina come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui ad ogni cilindro (1C, 3C) ? associata una pluralit? di guidafili (G1-G8), mobili lungo la frontura circolare di aghi del rispettivo cilindro, i guidafili essendo indipendenti dagli organi di comando (1F, 3F, A1-A8) degli aghi dei cilindri.
- 7. Macchina come da rivendicazione 6, in cui almeno alcuni di detti guidafili associati a detti cilindri sono mobili anche lungo le fronture rettilinee (11A; 11B).
- 8. Macchina come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui a ciascuna frontura rettilinea (11A, 11B) ? associato almeno un guidaiilo (G10? G13) mobile lungo la rispettiva frontura.
- 9. Macchina come da rivendicazione 8, in cui ciascun guidafilo (G10-G13) associato alle fronture rettilinee (11A, 11B) ? mobile in modo indipendente dal movimento degli organi di comando (17A, 17B, A9, A14) degli aghi delle dette fronture rettilinee.
- 10. Macchina come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui ad ogni cilindro (1C; 3C) ? associato un organo tubolare (77, 79) coassiale al rispettivo cilindro e ad esso sovrastante.
- 11. Macchina come da rivendicazione 9 o 10, in cui detti organi tubolari (77, 79) presentano rispettive fessure longitudinali (77F, 79F) in una loro zona rivolta verso le fronture rettilinee.
- 12. Macchina come da rivendicazione 9 o 10 o 11, in cui detti organi tubolari (77, 79) si sviluppano nella propria zona inferiore fino ad una quota circa corrispondente alla zona di formazione della maglia sui cilindri (1C, 3C).
- 13. Macchina come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui le fronture rettilinee (11A; 11B) sono montate in modo oscillante per potersi accostare pi? o meno l'una all'altra.
- 14. Macchina come da rivendicazione 6 o 7, comprendente mezzi di guida (125, 127), lungo i quali sono scorrevolmente montati carrellini (121, 123) portanti i guidafili.
- 15. Macchina come da rivendicazione 14, in cui detti mezzi di'guida si sviluppano parallelamente ad un piano (P-P) contenente gli assi dei due cilindri (1C, 3C) ed ortogonalmente a detti assi, ed in cui ciascun carrellino ? corredato di un organo attuatore (139, 141) che comanda un movimento del rispettivo guidafilo in una direzione ortogonale alla direzione di detti mezzi di guida ed ortogonale agli assi dei cilindri (1C, 3C).
- 16. Macchina come da rivendicazione 8, in cui lungo dette fronture rettilinee (HA, 11B) si sviluppano guide rettilinee (156, 157), lungo le quali traslano i guidafili (G10-G13) associati alle fronture rettilinee (11A, 11B).
- 17. Macchina come da rivendicazione 6, 8 o 9, in cui i guidafili (G1-G8) associati ai cilindri (1C, 3C) sono montati su bielle oscillanti (201-207).
- 18. Macchina come da rivendicazione 17, in cui sono previste almeno due coppie di bielle oscillanti, ciascuna coppia presentando una prima biella disposta su un lato della macchina ed una seconda biella disposta sul lato opposto, le due bielle di ciascuna coppia essendo azionate di moto alternato in modo sincrono e sfasato di circa 180?, ed il moto delle bielle di una prima coppia essendo sfasate di circa 90? rispetto alle corrispondenti bielle di una seconda coppia.
- 19. Macchina come da rivendicazione 17 o 18, in cui ciascuna biella forma parte di un quadrilatero articolato.
- 20. Macchina come da una o pi? delle rivendicazioni da 17 a 19, in cui a ciascuna frontura rettilinea (11A, 11B) sono associate due alimentazioni (A9', A9", A14', A14") ed in cui dette alimentazioni sono a zionate di moto alternato sfasato di circa 180?.
- 21. Metodo per realizzare un indumento a maglia comprendente un corpino (C) ed una coppia di gambe (LI, L2), in un'unica operazione, caratterizzato dalle fasi di: a) tessere simultaneamente ed in parallelo le due gambe (LI, L2) dell'indumento, partendo dalle estremit? di esse, su due cilindri tessili (1C, 3C), tra loro affiancati; b) tessere, tramite due fronture rettilinee (11A, llB) interposte tra detti cilindri, una zona di chiusura del corpino (C), e completare detto corpino tramite l'attivit? combinata dei cilindri (1C, 3C) e delle fronture rettilinee (11A, 11B).
- 22. Metodo come da rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che la tessitura delle gambe inizia con la formazione di una punta chiusa.
- 23. Metodo come da rivendicazione 21 o 22, caratterizzato dal fatto che dette gambe vengono prodotte tramite rotazione dei cilindri (1C, 3C), mentre durante la formazione del corpino detti cilindri vengono tenuti fermi, e vengono azionati con moto alternato organi di comando (1F, 3F, A1-A8) degli aghi di detti cilindri (1C, 3C).
- 24. Metodo come da una o pi? delle rivendicazioni da 21 a 23, caratterizzato dal fatto che le due gambe (LI, L2) vengono formate da due rispettive serie di fili, e che durante la formazione del corpino un primo filo di ciascuna serie partecipa alla formazione di una porzione di corpino (C5) su una prima di dette fronture rettilinee, ed un secondo filo di ciascuna serie partecipa alla formazione di una porzione di corpino (C6) prodotta sulla seconda di dette fronture rettilinee.
- 25. Metodo come da rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che ciascuna serie di fili formanti una rispettiva gamba (LI, L2) ? divisa in due gruppi di fili, e che durante la formazione del corpino (C) ciascun gruppo lavora su una porzione della rispettiva frontura circolare del relativo cilindro.
- 26. Metodo come da una o pi? delle rivendicazioni da 21 a 23, caratterizzato dal fatto che ciascuna gamba viene formata da una rispettiva serie di fili, e che durante la formazione del corpino (C) due ulteriori serie di fili vengono alimentate rispettivamente all'una ed all'altra delle fronture rettilinee per la formazione di porzioni intermedie (C5, C6) del corpino.
- 27. Metodo come da rivendicazione 26 caratterizzato dal fatto che ciascuna serie di fili formanti la gamba (LI, L2) ? divisa in due gruppi di fili, e che durante la formazione del corpino (C) ciascun gruppo lavora su una porzione della rispettiva frontura circolare del relativo cilindro.
- 28. Metodo come da una o pi? delle rivendicazioni da 24 a 27, caratterizzato dal fatto di formare ciascuna gamba con almeno una coppia di fili e di formare il corpino in quattro porzioni, due delle quali sono prodotte sulle fronture rettilinee, ciascuna con almeno una coppia di fili, e due delle quali porzioni sono prodotte sui cilindri, ciascuna porzione prodotta dai cilindri essendo divisa in una zona anteriore ed una zona posteriore, e ciascuna zona essendo formata da almeno una coppia di fili.
- 29. Metodo come da una o pi? delle rivendicazioni 24 a 28, caratterizzato dal fatto che i due fili di ciascuna coppia di fili presentano caratteristiche diverse.
- 30. Un indumento a maglia comprendente due gambe (LI, L2) ed un corpino (C), caratterizzato dal fatto che il corpino ? formato da due porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4) a maglia diritta e da due porzioni centrali, rispettivamente frontale (C5) e tergale (C6), a maglia rovescia.
- 31. Indumento come da rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4) ? suddivisa in una zona anteriore (Cl, C3) ed una zona posteriore (C2, C4), che dette due zone sono unite lungo una linea laterale (Bl, B2), e che le due zone in cui ? suddiv?sa ciascuna porzione laterale sono formate da fili distinti, i quali si intrecciano in corrispondenza di detta linea laterale (Bl, B2).
- 32. Indumento come da rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che la porzione centrale frontale (C5) ? formata da due fili, ciascuno dei quali partecipa anche alla formazione delle rispettive zone anteriori (Cl, C3) delle porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4), e che la porzione centrale tergale (C6) ? formata da due fili che partecipano anche alla formazione delle rispettive zone posteriori (C2, C4) di dette porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4).
- 33. Indumento come da rivendicazione 30 o 31, caratterizzato dal fatto che dette due porzioni centrali (C5, C6) sono formate ciascuna da una pluralit? di fili distinti dai fili formanti le porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4), i fili formanti le porzioni centrali (C5, C6) intrecciandosi con i fili formanti le porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4) in corrispondenza di quattro linee di collegamento (B2, B3, B5, B6) tra le porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4) e le porzioni centrali (C5, C6).
- 34. Indumento come da una o pi? delle rivendicazioni da 30 a 33, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette porzioni centrali (C5, C6) e di dette porzioni laterali (Cl, C2; C3, C4) del corpino ? formata da almeno due fili, i due fili di ciascuna porzione presentando caratteristiche diverse e formando ranghi alterni di maglie.
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