ITFI20120096A1 - "linea di trattamento per far rientrare e voluminizzare un tessuto e relativo metodo di trattamento di un tessuto" - Google Patents

Description

“LINEA DI TRATTAMENTO PER FAR RIENTRARE E VOLUMINIZZARE UN TESSUTO E RELATIVO METODO DI TRATTAMENTO DI UN TESSUTOâ€

DESCRIZIONE

Campo tecnico

La presente invenzione riguarda i trattamenti di nobilitazione tessile e più in particolare una linea di trattamento per il finissaggio dei tessuti, in particolare di tessuti a maglia, preferibilmente ma non esclusivamente in largo. Forma oggetto dell’invenzione anche un metodo di trattamento con le medesime finalità. Stato della tecnica

Il finissaggio di maglieria di cotone o di fibra cellulosica in generale ma anche di fibra sintetica, deve essere realizzato con l’obbiettivo complementare della stabilità dimensionale del tessuto, importante per la confezione del capo finito.

Allo stato attuale i metodi per il finissaggio in continuo ed in largo di tessuto a maglia danno luogo ad un prodotto con caratteristiche di mano decisamente povere, cioà ̈ un tessuto che non possiede un effetto di spessore della maglia. Per ottenere un tessuto a maglia con stabilità dimensionale e mano morbida e soffice di qualità accettabile, viene ad oggi impiegato un procedimento discontinuo e in corda che viene eseguito in cesti o tumblers di tipo analogo a quelli utilizzati in lavanderia.

Questo tipo di finissaggio presenta costi elevati a causa degli elevati consumi e dell’intervento di manodopera, poiché ciascuna pezza di tessuto deve essere inserita nella macchina, trattata e successivamente estratta dalla macchina.

Tutte queste fasi comportano una elevata dissipazione energetica e operazioni manuali lunghe e conseguentemente onerose, che inoltre richiedono personale specializzato. A causa della discontinuità del processo non si riesce ad ottenere una uniformità adeguata degli effetti finali di finissaggio sulle varie pezze.

Esistono anche trattamenti in continuo in corda, i quali tuttavia presentano alcuni inconvenienti dovuti alla generazione di pieghe e di nodi sul tessuto. Inoltre, come peraltro anche nei trattamenti discontinui in corda, Ã ̈ necessario sottoporre il tessuto trattato ad un processo di apertura della corda tramite apposite macchine per riportare il tessuto in condizioni distese. I trattamenti in continuo in corda sono anche estremamente dispendiosi da un punto di vista del consumo energetico.

Esistono macchinari di trattamento che prevedono l’introduzione di tessuto all’interno di camere dove il tessuto viene vibrato al fine di consentire il rientro delle maglie. Un macchinario di questo tipo à ̈ ad esempio mostrato nel documento brevettuale WO2010/064130. Il risultato di rientro e voluminizzazione del tessuto non à ̈ però soddisfacente.

Esistono anche macchinari che prevedono il passaggio del tessuto in una camera in cui il tessuto à ̈ fatto passare per vasche d’acqua e per rulli vibranti sui quali viene spruzzata acqua, per cui nella camera à ̈ presente vapore umido; tale macchinario, che consente di operare l’espansione del tessuto, à ̈ mostrato nel documento brevettuale JP1314777. Anche in questo caso, il risultato di rientro e voluminizzazione del tessuto non à ̈ soddisfacente.

Scopo e sommario dell’invenzione

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a punto una linea di trattamento in continuo di un tessuto, particolarmente del tipo a maglia, che consenta di ottenere un ottimale rientro e il rigonfiamento o volume del tessuto stesso.

Altro importante scopo della presente invenzione à ̈ quello realizzare una linea di trattamento in continuo e in largo di un tessuto, particolarmente del tipo a maglia, che risulti particolarmente compatta.

Ancora un importante scopo della presente invenzione, Ã ̈ quello di mettere a punto un metodo di trattamento in continuo e in largo di un tessuto continuo, preferibilmente a maglia, che consenta di ottenere un ottimale rientro e il rigonfiamento o volume del tessuto stesso.

Questi ed altri scopi, che saranno più chiari in seguito, sono raggiunti con una linea e un metodo di trattamento in continuo e in largo di un tessuto secondo quanto riportato nella allegata rivendicazione 1 e nella allegata rivendicazione indipendente 24.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di tre sue forme di esecuzione preferite ma non esclusive, illustrate a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni, in cui

la figura 1 rappresenta una vista schematica di una prima forma realizzativa di linea di trattamento secondo l’invenzione;

la figura 2 rappresenta una vista schematica di una seconda forma realizzativa di linea di trattamento secondo l’invenzione;

la figura 3 rappresenta una vista schematica di una terza forma realizzativa di linea di trattamento secondo l’invenzione;

la figura 4 rappresenta una vista schematica di una quarta forma realizzativa di linea di trattamento secondo l’invenzione.

Descrizione dettagliata di una forma realizzativa dell'invenzione

Con riferimento alle figure precedentemente citate, nella descrizione che segue con la medesima numerazione si farà riferimento, in forme realizzative differenti, a parti sostanzialmente corrispondenti.

In figura 1 à ̈ mostrata una prima forma realizzativa di linea di trattamento di nobilitazione tessile secondo l’invenzione, complessivamente indicata con 10. Tale linea tratta tessuto a maglia in pezza continua, preferibilmente distesa in largo. La pezza continua può essere in aperto o tubolare ed à ̈ indicata con T.

Il cuore della linea à ̈ una camera 11 nella quale viene alimentato il tessuto e dalla quale il tessuto viene estratto. Secondo l’invenzione, in tale camera 11 il tessuto viene sottoposto a vaporizzazione e contemporanea vibrazione, consentendo così di ottenere un ottimale rientro del tessuto a maglia e un contemporaneo aumento del volume del tessuto, ovvero un rigonfiamento del tessuto, così come meglio descritto più avanti.

Preferibilmente, a monte della camera di vaporizzazione e vibrazione 11, sono presenti mezzi di preriscaldamento 12 per il tessuto, quali ad esempio una camera di preriscaldamento 13 nella quale sono presenti una batteria 14 di riscaldamento dell’aria (di per sé di tipo noto, in pratica uno scambiatore di calore) disposta preferibilmente sul fondo della camera, e mezzi ventilatori 15 che prelevano l’aria calda a ridosso della batteria 14 e la re-immettono preferibilmente nella parte superiore della camera.

Nella camera di preriscaldamento 13 sono presenti rulli di rinvio di movimentazione del tessuto T, nel quale il tessuto à ̈ disposto a falda libera T1.

All’ingresso 13A della camera di preriscaldamento 13 à ̈ preferibilmente disposto un gruppo centratore-allargatore 16, di per sé di tipo noto, quale ad esempio un rullo con evolventi simmetrici rispetto alla mezzeria dello stesso, che costringono il tessuto a posizionarsi in modo corretto rispetto all’asse del rullo e ad allargarsi (rispetto all’altezza della pezza T).

Preferibilmente, dall’uscita 13B della camera di preriscaldamento, il tessuto T entra direttamente nella camera di vaporizzazione e vibrazione 11, attraverso l’entrata 11A, posta nella parte superiore della camera stessa.

Nella camera di vaporizzazione e vibrazione 11 à ̈ disposta una pluralità di supporti 18 di accumulo per il tessuto, ad esempio con una disposizione a falde su ciascun supporto. Su tali supporti il tessuto risulta esposto al vapore.

Preferibilmente, i supporti 18 sono disposti a quote differenti tra loro, ad esempio sovrapposti tra loro, preferibilmente a formare una colonna di supporti sovrapposti attraverso i quali transita il tessuto T.

Più in particolare, i supporti 18 presentano una zona 18A di alimentazione al supporto ed una zona 18B di prelievo dal supporto, per cui tra dette zone 18A e 18B à ̈ definita la zona di accumulo delle falde del tessuto T.

Nell’esempio in descrizione, il tessuto T si muove pertanto a cascata dall’alto verso il basso con andamento a “serpentina†, preferibilmente con la zona 18B di prelievo di un supporto superiore circa sovrapposta alla zona di alimentazione 18A di un supporto inferiore.

I mezzi di movimentazione del tessuto nella camera 11 comprendono preferibilmente rulli di trascinamento 19 disposti sopra le zone di prelievo 18B dei supporti 18, in pratica dei rulli di prelievo. Ad esempio à ̈ presente un primo rullo di trascinamento 19’ (in pratica un rullo di alimentazione) disposto sopra la zona di alimentazione 18A del supporto 18’ più in alto, ovvero il primo supporto in cui transita il tessuto, e rulli di trascinamento 19 sopra le zone di prelievo 18B di tutti i supporti 18, per cui il tessuto viene prelevato dalla zona di prelievo 18A di un supporto 18, trascinato verso l’alto sul rullo di trascinamento 19 sovrastante e, mediante parziale avvolgimento su questo, invertita la direzione di movimento del tessuto facendolo ricadere verso la zona di alimentazione 18A del supporto 18 sottostante, coadiuvato da un eventuale scivolo o paratia contenitiva 20. In pratica il rullo di trascinamento (di prelievo) 19 à ̈ disposto sia sopra la zona di prelievo di un supporto che sopra la zona di alimentazione del supporto sottostante, con la parte del rullo 19 preposta alla discesa del tessuto che può essere sovrapposta al supporto inferiore ma non al supporto superiore.

Il rullo di prelievo 19’’ relativo al supporto 18’’ più in basso trascina il tessuto T, tramite l’uscita 11B, al di fuori della camera 11, disponendolo su un nastro trasportatore 21 o tramoggia di trasloco che porta il tessuto semplicemente appoggiato, senza che vi siano sostanziali tiraggi o tensioni sul tessuto, verso una zona di eventuale ulteriore trattamento, come ad esempio una stazione di asciugatura, o di immagazzinamento.

Anche la vibrazione dei supporti, come spiegato più avanti, consente la movimentazione delle falde di tessuto.

All’interno della camera 11, come detto, à ̈ immesso del vapore V, secco, preferibilmente ad una temperatura superiore a 130°C e più preferibilmente compresa tra 140°C e 155°C ed ancor più preferibilmente circa pari a 150°C.

I mezzi di immissione 22 del vapore nella camera sono previsti preferibilmente sulla parte inferiore della camera 11 e comprendono ad esempio un distributore ad ugelli 23.

Opportunamente, sono presenti mezzi 24 di ricircolo della miscela gassosa vapore-aria all’interno della camera 11 (l’aria à ̈ presente in quanto la camera non à ̈ a tenuta stagna in corrispondenza dell’entrata 11A e uscita 11B del tessuto dalla stessa camera), che agiscono preferibilmente in continuo, al fine di evitare condensazione di acqua e relative macchie sul tessuto in transito per la camera. Ad esempio questi mezzi di ricircolo possono comprendere un condotto 24A che pesca la miscela gassosa, ad esempio nella parete superiore della camera 11 ovvero dalla parte opposta ai mezzi di immissione 22, e che lo reimmette ad esempio nella parte bassa della camera. I mezzi di ricircolo comprendono anche mezzi ventilatori 24B (di per sé di tipo noto) operativamente connessi al o disposti nel, condotto 24A, che forza la miscela gassosa lungo il condotto 24A, e mezzi di riscaldamento, quale ad esempio una batteria riscaldante 24C, che riscaldano la miscela in transito nel condotto 24A, preferibilmente ad una temperatura superiore a 130°C e più preferibilmente compresa tra 140°C e 155°C e ancor più preferibilmente circa pari a 150°C. Il riscaldamento della miscela di ricircolo serve ad evitare che quando questa rientra nella camera, possa provocare un abbassamento della temperatura della miscela nella camera con conseguente rischio di condensazione di acqua e macchie sul tessuto. Nel caso sia necessario, possono essere presenti mezzi di ripristino di aria nella camera, non indicati nelle figure, eventualmente associati a mezzi di riscaldamento.

I supporti 18 per il tessuto T possono avere la forma più varia ed essere formati da strutture sostanzialmente rigide come vasche o vassoi, od anche da strutture flessibili, come ad esempio tappeti o nastri opportunamente vincolati.

Tali strutture possono essere anche dei piani o presentare porzioni di superfici piane; in generale possono anche essere formate da, o comprendere, strutture a griglia o a rete o forellate o comunque tali da consentire il passaggio di aria e/o vapore.

Nell’esempio in descrizione, i supporti 18 sono formati da vassoi rigidi con sponde di contenimento, con il fondo dei vassoi inclinato ovvero con le sponde che presentano un’altezza crescente, con la zona a sponda più alta in prossimità della zona di prelievo 18B del tessuto.

I supporti 18 possono avere orientazione fissa nello spazio. Ad esempio possono essere orizzontali, oppure, più preferibilmente, essere inclinati verso il basso, ovvero con inclinazione che segue il movimento del tessuto verso il basso (ad esempio la zona di alimentazione 18A à ̈ più in alto della zona di prelievo 18B).

Opportunamente, in questo esempio, i supporti 18 possono variare la loro inclinazione (ad esempio da una posizione orizzontale ad una posizione inclinata verso il basso, e viceversa), preferibilmente per rotazione “f†attorno ad un asse orizzontale e trasversale (preferibilmente ortogonale) alla direzione di movimento del tessuto, nell’esempio in descrizione ad esempio l’asse X ortogonale al piano delle foglio delle figure allegate. In pratica tali supporti 18 sono incernierati per tale asse X alla camera. La cerniera X à ̈ definita in questo esempio in prossimità di un estremo del relativo supporto 18 e preferibilmente nella zona di alimentazione 18A. In altre forme realizzative tali cerniere X potranno essere disposte in una zona intermedia del supporto 18, compresa tra le zone 18A e 18B. L’inclinazione dei supporti 18 consente di regolare la tensione del tessuto in prelievo dal supporto stesso, o regolare lo scivolamento delle falde del tessuto dalla zona di alimentazione 18A alla zona di prelievo 18B a seconda delle necessità.

Ovviamente, per regolare l’inclinazione sono presenti opportuni mezzi, non mostrati, nelle figure ma di immediata comprensione per un tecnico del settore.

In altre forme realizzative, i supporti possono anche essere inclinati verso l’alto (ad esempio con la zona di alimentazione 18A più in basso della zona di prelievo 18B).

Per vibrare il tessuto mentre viene vaporizzato, come accennato più sopra, nella camera 11 sono presenti mezzi di vibrazione 25 atti a trasmettere vibrazione ai supporti 18 e di conseguenza al tessuto in esso contenuto.

Tale mezzi possono essere del tipo più vario, come ad esempio un elemento eccentrico (ad esempio un sistema a biella /manovella eccentrica motorizzata) collegato o atto ad entrare in contatto con il supporto 18 trasmettendogli in modo alternato una piccola spinta o movimento dall’alto verso il basso, secondo una data frequenza, ovvero facendogli compiere ad esempio piccole oscillazioni attorno all’asse di incernieramento. Sono presenti mezzi atti a variare la frequenza delle vibrazioni o oscillazioni, non indicati.

Il tessuto T pertanto, quando à ̈ nella camera 11, risulta immerso in un’atmosfera di aria e vapore secco ricircolato e contemporaneamente risulta vibrato mentre à ̈ accumulato sui supporti 18 (à ̈ da notare che secondo l’invenzione, il tessuto in tale camera di vaporizzazione e vibrazione non à ̈ mai immerso in acqua o liquidi ma semplicemente circondato da aria e vapore, ed in particolare, quando à ̈ sui supporti, il tessuto à ̈ esposto solamente al vapore e all’aria). La vaporizzazione con contemporanea vibrazione consente di ottenere un ottimale rientro del tessuto a maglia con contemporaneo ottimale effetto di voluminizzazione o rigonfiamento, conferendo così al tessuto una notevole stabilità dimensionale e mano morbida e soffice.

Sono presenti mezzi atti a mantenere sostanzialmente costante sui supporti 18 sempre una medesima quantità di tessuto ed anche per mantenere costante la quantità di tessuto processato nella camera di vaporizzazione e vibrazione in un arco di tempo prefissato, tenuto in considerazione il rientro del tessuto e la conseguente diminuzione di metratura durante il processo di trattamento.

Ad esempio possono essere presenti delle fotocellule 26, associate a mezzi elettronici di gestione e controllo della linea, disposte sopra i supporti, preferibilmente sopra la zona di alimentazione del tessuto, che fungono da sensori di rilevamento delle falde di tessuto, per cui al variare del numero di falde presenti sul supporto viene comandato ai rulli di trascinamento 19 di aumentare o diminuire la propria velocità, ovvero di variare la quantità in ingresso e/o uscita dai supporti. Altri sistemi possono prevedere la valutazione del peso del tessuto su ciascun singolo supporto, per cui ad una data variazione di peso può corrispondere una variazione della velocità dei rulli di trascinamento.

In figura 2 à ̈ mostrata una seconda forma realizzativa della linea secondo l’invenzione, qui indicata complessivamente con 100. Tale linea 100 comprende sostanzialmente tutti gli elementi già descritti nell’esempio precedente, e si differenzia da questo per il fatto che il tessuto T entra nella camera di vaporizzazione e vibrazione, qui indicata con 111, dalla parte inferiore della camera, in corrispondenza dell’ingresso 111A, uscendone dalla parte superiore dall’uscita 111B.

I supporti 18 sono sovrapposti tra loro preferibilmente a colonna e il tessuto risale tra i supporti con un percorso a serpentina dal basso verso l’alto. In questo caso un rullo di trascinamento 119 à ̈ disposto sopra la zona di alimentazione 18A e trascina direttamente a salire il tessuto dalla zona di prelievo del supporto sottostante, portandolo nel relativo supporto. In questo caso il supporto più in basso 18’’, ovvero il primo incontrato dal tessuto, à ̈ privo di rulli di trascinamento.

All’uscita 111B della camera di vaporizzazione e vibrazione 111, à ̈ presente una stazione 27 di asciugatura del tessuto, che comprende ad esempio mezzi riscaldanti 28, ad esempio del tipo con plenum d’aria soffiante sul tessuto, disposti sopra un nastro trasportatore 29 su cui à ̈ adagiato il tessuto T (preferibilmente disponendolo semplicemente appoggiato, senza che vi siano sostanziali tiraggi o tensioni sul tessuto). Un rullo di traino 119’ à ̈ posto in ingresso della stazione di asciugatura 27 e trascina il tessuto in uscita dalla camera 111 (direttamente dalla zona di prelievo 18B del supporto più in alto 18’) direttamente sul nastro 29.

In uscita dalla stazione di asciugatura 27 Ã ̈ presenta ad esempio un ulteriore nastro trasportatore 21 o tramoggia di trasloco che porta il tessuto semplicemente appoggiato, senza che vi siano tiraggi o tensioni sul tessuto, verso un dispositivo faldatore 30.

In figura 3 à ̈ mostrata una terza forma realizzativa di linea secondo l’invenzione, qui indicata complessivamente con 200. Rispetto al primo esempio descritto, tale forma realizzativa varia sostanzialmente per il fatto che i supporti di accumulo del tessuto 218 nella camera di vaporizzazione e vibrazione 211, sono in forma di piani (anch’essi associati a mezzi che ne consentono la regolazione dell’inclinazione f verso l’alto o verso il basso, ad esempio attorno all’asse X) e che i mezzi di movimentazione del tessuto comprendono sopra i supporti, rispettivi dispositivi di uniformità di avanzamento e stabilizzazione 31che comprendono una pluralità di doghe 32 mobili nella direzione di movimento del tessuto ed aventi un orientamento trasversale (in questo esempio, ortogonale) a tale direzione, atte a disporsi tra le falde del tessuto adagiato sul relativo supporto. Tali doghe regolano la fluttuazione del tessuto nella direzione di movimentazione, evitando l’accavallamento e la sovrapposizione di falde vicine; fungono in pratica da divisori delle falde durante il loro movimento sui supporti, a tutto vantaggio dell’uniformità del movimento, cosicché non si formano pieghe non volute e la quantità di materiale in transito à ̈ regolare. Ad esempio tali doghe sono fissate ad un nastro trasportatore o catenaria ad anello chiuso 33 che si muove, per un tratto, parallelamente al supporto nella direzione di movimento del tessuto. Il tessuto T cade dalla zona di prelievo 218B di un supporto verso la zona di alimentazione 218A del supporto sottostante, eventualmente coadiuvato da uno scivolo o paratia 220.

In figura 4 à ̈ mostrata una quarta forma realizzativa di linea secondo l’invenzione, qui indicata complessivamente con 300. In tale forma realizzativa, la linea prevede una conformazione esterna a “caffettiera†, e comprende in entrata alla camera di vaporizzazione e vibrazione 311, un primo modulo di asciugatura 340, in questo esempio del tipo ad aria dotato di un plenum di asciugatura 341 disposto soffiante sopra un primo nastro trasportatore 342A inclinato verso l’alto su cui à ̈ adagiato il tessuto (preferibilmente semplicemente appoggiato, senza che vi siano sostanziali tiraggi o tensioni sul tessuto), che scarica direttamente nella parte alta della camera 311, sopra il supporto più alto. Il primo nastro trasportatore 342A à ̈ disposto in un primo tunnel 342.

La linea comprende anche un secondo modulo di asciugatura 343 in uscita dalla camera 311, in questo esempio anch’esso del tipo ad aria dotato di un plenum di asciugatura 344 disposto soffiante sopra un secondo nastro trasportatore 345A-345B parzialmente inclinato verso l’alto su cui à ̈ adagiato il tessuto (preferibilmente semplicemente appoggiato, senza che vi siano sostanziali tiraggi o tensioni sul tessuto), che parte direttamente dalla parte bassa della camera 311. Il secondo nastro trasportatore à ̈ disposto in un secondo tunnel 345. Preferibilmente, il secondo nastro trasportatore presenta una prima parte 345A inclinata verso l’alto che parte dalla parte bassa della camera 11, ed una seconda parte 345B sostanzialmente orizzontale, che termina su un faldatore 346, che dispone il tessuto in falde. Preferibilmente, il secondo modulo di asciugatura 343 presenta una conformazione a seguire sia la parte inclinata sia la parte orizzontale del secondo nastro trasportatore.

Preferibilmente, il primo modulo di asciugatura 340 ed il secondo modulo di asciugatura 343 risultano parzialmente definiti all’interno della camera 311, con il primo nastro trasportatore 342A che termina (nel senso che à ̈ contenuto per la propria parte terminale) nella parte alta della camera 311 ed il secondo nastro trasportatore che inizia (nel senso che à ̈ contenuto per propria parte iniziale) nella parte bassa della camera 311. Secondo un altro punto di vista, i tunnel 342 e 345 formano parte di un medesimo ambiente con la camera 311. Anche in questa versione, possono essere presenti mezzi di ricircolazione (qui non indicati) della miscela vapore-aria, come per gli esempi precedenti.

Il metodo di trattamento in continuo e , preferibilmente, in largo di un tessuto continuo, a maglia, secondo l’invenzione, che viene attuato dalle linee sopra descritte, al fine di ottenere il rientro e il rigonfiamento o volume del tessuto stesso, comprende le seguenti fasi:

- l’alimentazione e l’estrazione, in continuo, del tessuto in e da una camera, ad esempio come quella sopra descritta, in cui il tessuto à ̈ circondato solamente da aria e vapore,

- la vaporizzazione e contemporaneamente la vibrazione del tessuto nella camera.

Preferibilmente, la vaporizzazione con contemporanea vibrazione del tessuto avviene con il tessuto accumulato in falde, come negli esempi sopra descritti.

Opportunamente, la vaporizzazione avviene con vapore secco, preferibilmente con una temperatura superiore a 130°C e più preferibilmente compresa tra 140°C e 155°C e ancor più preferibilmente pari a circa 150°C.

Per ottenere un risultato ottimale, l’aria e il vapore nella camera sono ricircolati in continuo nella suddetta camera.

Vantaggiosamente, il tessuto, prima dell’entrata nella camera, à ̈ preriscaldato, preferibilmente in falda libera, ad esempio con mezzi come descritti negli esempi precedenti.

Opportunamente, il tessuto, dopo l’uscita dalla suddetta camera di vaporizzazione e vibrazione, à ̈ fatto passare per una stazione di asciugatura.

E’ inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (28)

1. “LINEA DI TRATTAMENTO PER FAR RIENTRARE E VOLUMINIZZARE UN TESSUTO E RELATIVO METODO DI TRATTAMENTO DI UN TESSUTO†RIVENDICAZIONI 1) Linea di trattamento in continuo di un tessuto, atta a realizzare il rientro e il rigonfiamento del tessuto stesso, comprendente mezzi di movimentazione del tessuto (19) e una camera (11, 111, 211, 311) di vaporizzazione e contemporanea vibrazione in cui il tessuto viene alimentato e dalla quale viene estratto, in detta camera (11, 111, 211, 311) essendo presenti - mezzi (22) di immissione di vapore nella camera (11, 111, 211, 311), - una pluralità di supporti di accumulo (18) per il tessuto esposto al vapore, - mezzi di vibrazione (25) atti a trasmettere vibrazione ai supporti (18) e di conseguenza al tessuto in esso contenuto.
2. 2) Linea secondo la rivendicazione 1, in cui i supporti (18) di detta pluralità sono disposti a quote differenti tra loro; preferibilmente detti supporti (18) essendo almeno parzialmente sovrapposti tra loro.
3. 3) Linea secondo la rivendicazione 2, in cui i supporti (18) di detta pluralità sono sostanzialmente sovrapposti tra loro a formare una colonna di supporti attraverso i quali transita il tessuto.
4. 4) Linea secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detto tessuto à ̈ atto a transitare dal supporto (18’) più in alto al supporto (18’’) più in basso passando per gli eventuali supporti intermedi secondo una sequenza dall’alto verso il basso, in cascata.
5. 5) Linea secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detto tessuto à ̈ atto a transitare dal supporto (18’’) più in basso al supporto (18’’) più in alto passando per gli eventuali supporti intermedi secondo una sequenza dal basso verso l’alto.
6. 6) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti supporti (18) di accumulo per il tessuto presentano una zona di alimentazione (18A) del supporto ed una zona di prelievo (18B), tra dette zone essendo definita la zona di accumulo delle falde del tessuto.
7. 7) Linea secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di movimentazione del tessuto comprendono, in detta camera (211), sopra detti supporti (218), rispettivi dispositivi di uniformità di avanzamento e stabilizzazione (31) comprendenti una pluralità di doghe (32) mobili nella direzione di movimento del tessuto ed aventi un orientamento trasversale a detta direzione, atte a disporsi tra le falde del tessuto adagiato sul relativo supporto e a muoversi con queste evitando l’accavallamento e la sovrapposizione di falde vicine.
8. 8) Linea secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detti mezzi di movimentazione del tessuto comprendono, in detta camera, rulli di trascinamento (19, 119) disposti sopra dette zone di alimentazione (18A) e/o dette zone di prelievo (18B).
9. 9) Linea secondo le rivendicazioni 5 e 8, in cui à ̈ presente un detto rullo di trascinamento (19) sopra detta zona di prelievo (18B) atto a prelevare il tessuto dalla zona di prelievo (18B) di un detto supporto (18) e a farlo arrivare in cascata alla zona di alimentazione (18A) del supporto sottostante.
10. 10) Linea secondo le rivendicazioni 6 e 8, in cui à ̈ presente un detto rullo di trascinamento (119) sopra detta zona di alimentazione di un rispettivo supporto (18), atto a prelevare il tessuto dalla zona di prelievo di un supporto sottostante e a fare arrivare il tessuto in detta zona di alimentazione di detto relativo supporto.
11. 11) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi (26) atti a mantenere costante su detti supporti (18) una medesima quantità di tessuto.
12. 12) Linea secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi (18) comprendono sensori di rilevamento della presenza delle falde di tessuto nei supporti.
13. 13) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti supporti (18, 218) sono inclinati.
14. 14) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi (X, f) atti a regolare l’inclinazione di detti supporti per facilitare il movimento delle falde nei supporti stessi.
15. 15) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi (22) di immissione di vapore sono localizzati ad una quota inferiore a det ta pluralità di supporti (18).
16. 16) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto vapore à ̈ secco.
17. 17) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto vapore à ̈ immesso ad una temperatura compresa tra 140° e 155°C e più preferibilmente circa pari a 150°C.
18. 18) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di ricircolo (24), preferibilmente in continuo, della miscela vaporearia all’interno di detta camera (11, 111, 211, 311).
19. 19) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi (13) di preriscaldo del tessuto in ingresso a detta camera di vaporizzazione e vibrazione (11, 111, 211, 311).
20. 20) Linea secondo la rivendicazione 19, in cui detti mezzi di preriscaldo (12) comprendono una camera (13) in cui il tessuto viene alimentato e dal quale viene estratto per il successivo ingresso nella camera di vaporizzazione e vibrazione (11, 111, 211, 311), in detta camera (13) essendo presente una batteria (14) di riscaldamento dell’aria e mezzi ventilatori (15) per la circolazione dell’aria nella camera e attraverso detta batteria.
21. 21) Linea secondo la rivendicazione 20, in cui in detta camera di preriscaldo, detto tessuto à ̈ movimentato almeno in parte in falda libera.
22. 22) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui a valle della zona di vaporizzazione e vibrazione definita in detta camera (11, 311), sono presenti mezzi di asciugatura (27, 343) attraverso i quali à ̈ fatto passare il tessuto vaporizzato e contemporaneamente vibrato.
23. 23) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui a monte della zona di vaporizzazione e vibrazione definita in detta camera (311), sono presenti mezzi di asciugatura (340) attraverso i quali à ̈ fatto passare il tessuto.
24. 24) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un detto supporto (18) comprende una struttura a vassoio con sponde di contenimento.
25. 25) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un detto supporto (18) comprende almeno una sua parte con struttura a griglia o a rete o simile per consentire il passaggio del vapore.
26. 26) Linea secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il tessuto à ̈ movimentato e trattato in largo.
27. 27) Metodo di trattamento in continuo di un tessuto continuo, preferibilmente a maglia, per ottenere il rientro e il rigonfiamento o volume del tessuto stesso, detto metodo comprendendo - l’alimentazione e l’estrazione, in continuo, del tessuto in e da una camera in cui il tessuto à ̈ circondato solamente da aria e vapore, - la vaporizzazione e contemporaneamente la vibrazione del tessuto in detta camera.
28. 28) Metodo secondo la rivendicazione 27, in cui la vaporizzazione avviene con vapore secco, preferibilmente con una temperatura compresa tra… 29) Metodo secondo la rivendicazione 27 o 28, l’aria e il vapore in detta camera sono ricircolati in continuo. 30) Metodo secondo la rivendicazione 27, 28 o 29, in cui la vaporizzazione con contemporanea vibrazione del tessuto avviene con il tessuto accumulato in falde. 31) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 27 alla 29, in cui detto tessuto, prima dell’entrata in detta camera, à ̈ preriscaldato, preferibilmente in falda libera. 32) Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 27 alla 31, in cui detto tessuto, dopo l’uscita da detta camera à ̈ fatto passare per una stazione di asciugatura. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto tessuto à ̈ trattato in largo.