IT201800000709A1 - Apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti - Google Patents

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Description

Descrizione di un brevetto d’invenzione
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda il settore tecnico della lavorazione delle fibre tessili, con particolare riferimento alla stampa dei tessuti. Più specificamente, la presente invenzione riguarda un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti, generalmente identificata con il nome di “vaporizzo”.
Come è noto nel settore tecnico della lavorazione delle fibre tessili, il processo di vaporizzaggio serve a fissare stabilmente i coloranti alla fibra di un tessuto sfruttando le proprietà fisiche del vapore d’acqua, che riscalda velocemente il tessuto apportando inoltre umidità per condensazione. L’azione combinata di temperatura e umidità diffonde, all’interno delle fibre, il film di colorante che, con una precedente lavorazione, è stato depositato superficialmente sulle fibre stesse.
L’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti, o vaporizzo, può essere considerata una delle apparecchiature più importanti in ogni stamperia. Il vaporizzo ha avuto una lenta e costante evoluzione che ha interessato la scelta di materiali idonei per la costruzione, il modo di trasportare la merce, il controllo delle temperature di processo, l’automazione dei parametri operativi e, non ultima, la registrazione informatica delle lavorazioni.
Costruttivamente, il vaporizzo è assimilabile a una camera, tipicamente costruita con lamiere di acciaio inossidabile, adatta a contenere il vapore necessario al processo di fissaggio. All’interno della camera sono alloggiati tutti i dispositivi meccanici che devono trasportare il tessuto dall’ingresso all’uscita.
Il trasporto del tessuto attraverso il vaporizzo avviene in genere in falde libere, che garantiscono l’assenza di tensione. Le falde di tessuto vengono depositate su una serie di cilindri trasportatori ancorati o supportati da una catena senza fine. Un vaporizzo di tipo noto, illustrato in figura 1 e indicato con il numero di riferimento 100, può ad esempio utilizzare due catene. Una prima catena 102, o catena principale, dotata di supporti opportunamente sagomati, accoglie una pluralità di cilindri sui quale è depositato il tessuto in falda. La catena principale 102 è regolata in velocità in modo che ciascun cilindro, dopo il tempo richiesto dal processo, passi da una posizione iniziale X1 a una posizione finale X2. Tutte le posizioni tra X1 e X2 sono occupate da cilindri con appeso tessuto in falda. Tra i vari cilindri vi è uno spazio o interasse predefinito.
Una seconda catena 104, o catena secondaria, dotata di supporti opportunamente sagomati, movimenta i cilindri attraverso la camera. La catena secondaria 104 è rapportata con la catena principale 102 attraverso un riduttore meccanico in modo da non perdere mai il sincronismo tra queste due catene. Durante il funzionamento del vaporizzo il movimento delle catene 102 e 104 è continuo, senza arresti.
Operativamente, il tessuto è trasportato all’interno del vaporizzo da un tappeto 106 o, in alcuni casi, da un dispositivo alimentatore motorizzato e rivestito in fibra di vetro. Il tessuto scende nella camera, formando una falda, e questa discesa si interrompe nel momento in cui uno dei cilindri incontra il tessuto. Proseguendo nel suo movimento, la catena secondaria 104 trasporta il suddetto cilindro fino alla posizione iniziale X1. Qui il cilindro è rilasciato sulla catena principale 102 e da questa è trasportato fino alla posizione finale X2. Dalla posizione finale X2 il cilindro è raccolto da un supporto montato sulla catena secondaria 104 ed è riportato fino al punto di formazione della falda. Il tessuto che in falda ha percorso il vaporizzo viene trasportato all’esterno da un rullo 108. Il numero delle falde di tessuto all’interno del vaporizzo si mantiene generalmente costante.
Un vaporizzo che trasporta il tessuto stampato nel modo sopra descritto consente oggi di lavorare una vastissima gamma di articoli, dai più delicati ai più pesanti, non evidenziando particolari problemi di risultato su stampe realizzate con attrezzature meccaniche (carrelli, macchine piane, rotative, ecc.). Siccome la capacità produttiva del vaporizzo dipende esclusivamente da quanto tessuto può contenere la camera, un opportuno calcolo dell’interasse tra le falde (tipicamente pari a 101,6 mm o a 152,4 mm) permette di mantenere le dimensioni del vaporizzo stesso entro limiti accettabili anche nella costruzione di apparecchiature di grande capienza.
Lo sviluppo di moderni processi di stampa, realizzati con macchine a getto d’inchiostro (stampa digitale), ha tuttavia evidenziato alcuni problemi nell’utilizzo dei vaporizzi di tipo noto. Uno dei principali problemi è costituito dallo sfregamento per contatto che il tessuto, messo in falda, subisce durante l’attraversamento della camera dalla posizione iniziale X1 alla posizione finale X2.
Una soluzione a questo problema può essere quella di avere maggiore distanza tra le falde. Tuttavia, dato che gli utilizzatori ricercano vaporizzi con contenuto e dimensioni accettabili per avere produzioni orarie discrete e soddisfare le esigenze della stampa meccanica, trattando poi nello stesso vaporizzo anche tessuti stampati con macchine a getto d’inchiostro, nasce la necessità di realizzare un sistema che permetta di aumentare l’interasse tra le falde solo quando necessario.
Sono stati pertanto realizzati vaporizzi in cui è possibile rimuovere un cilindro ogni due sulla catena principale 102. In questo modo, però, nel vaporizzo si trovano cilindri non più utilizzati nel trasporto del tessuto, che devono essere messi in parcheggio all’interno del vaporizzo stesso. A tale scopo sono stati realizzati dei magazzini per i cilindri, posizionati in varie zone dell’apparecchiatura (ad esempio in un prolungamento della camera nella sua parte posteriore, oppure nella parte bassa della camera stessa, al di sotto della catena di ricircolo dei cilindri), così come sono stati studiati meccanismi con lo scopo di rimuovere o riposizionare questi cilindri. Un vaporizzo provvisto di magazzino per i cilindri è descritto, ad esempio, nel documento EP 3095906 A1.
La soluzione del magazzino va a ridurre notevolmente il problema dei difetti sui tessuti stampati a getto di inchiostro, dimezzando la velocità di produzione dell’apparecchiatura. Ma il problema non viene eliminato del tutto e su diversi articoli particolarmente “difficili” risulta ancora molto evidente.
Lo strisciamento tra le facce stampate può verificarsi sia per scuotimenti dovuti alla circolazione del vapore, sia per piccole pieghe che possono nascere sul fondo della falda, dove il tessuto termina la discesa e incomincia a risalire. La soluzione ultima e definitiva per risolvere il problema sarebbe quindi quella per cui il tessuto attraversa l’apparecchiatura, dall’entrata all’uscita, non in falde sostenute da cilindri ma in modo diretto. Tuttavia, a parità di lunghezza dell’apparecchiatura, la perdita di produttività in questa modalità di funzionamento sarebbe notevolissima in quanto, per poter rimanere in camera il tempo necessario al fissaggio del colore, il tessuto necessiterebbe di muoversi a velocità bassissime.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti che sia in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
Nel dettaglio, è uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti che permetta di lavorare con il tessuto in falda stretta (o in alternativa falda con passo doppio) e contemporaneamente con il passaggio diretto di tale tessuto. In questo modo, mentre l’apparecchiatura fa piena produzione con articoli che lo permettono, nel passaggio diretto può essere fatto transitare a bassa velocità un altro articolo “difficile”.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti che mantenga sostanzialmente le stesse dimensioni delle apparecchiature secondo la tecnica nota, pur con capacità produttiva incrementata.
Questi scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche e i vantaggi di un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista laterale, parzialmente in sezione, di un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti secondo la tecnica nota; la figura 2 è una vista laterale, parzialmente in sezione, di un primo esempio di realizzazione di un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti secondo la presente invenzione; e
la figura 3 è una vista laterale, parzialmente in sezione, di un secondo esempio di realizzazione di un’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle figure 2 e 3, vengono mostrati due distinti esempi di realizzazione dell’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti secondo la presente invenzione, indicata complessivamente con il numero di riferimento 10. L’apparecchiatura 10 comprende, in maniera di per sé nota, un involucro scatolare 12 realizzato, ad esempio, in lamiera di acciaio.
All’interno dell’involucro scatolare 12 è realizzata almeno una camera di trattamento 14 per almeno un primo tappeto continuo di tessuto T1, dove tale primo tappeto continuo di tessuto T1 subisce un primo processo di vaporizzaggio. La camera di trattamento 14 racchiude un primo trasportatore a catene 16, o trasportatore principale, che si sviluppa lungo un percorso chiuso e comprende un ramo di andata 18 sostanzialmente orizzontale, disposto in una zona superiore della camera di trattamento 14.
Il primo trasportatore a catene 16 è predisposto per movimentare una pluralità di cilindri 20 che supportano il primo tappeto continuo di tessuto T1, disposto in falda, lungo il ramo di andata 18 di tale primo trasportatore a catene 16. Il primo trasportatore a catene 16 è regolato in velocità in modo che ciascun cilindro 20, dopo un periodo di tempo predefinito e variabile in base al processo di vaporizzaggio che si intende effettuare con l’apparecchiatura 10, passi da una posizione iniziale a una posizione finale lungo il ramo di andata 18 di tale primo trasportatore a catene 16. Tutte le posizioni tra la posizione iniziale e la posizione finale del ramo di andata 18 sono quindi occupate da cilindri 20 con appeso il primo tappeto continuo di tessuto T1 disposto in falda. Tra i vari cilindri 20 vi è uno spazio o interasse predefinito, impostato in base alla tipologia di tessuto e/o di processo di vaporizzaggio che si intende effettuare con l’apparecchiatura 10.
La camera di trattamento 14 racchiude inoltre un secondo trasportatore a catene 22, o trasportatore secondario, operativamente collegato al primo trasportatore a catene 16 per trasferire a tale primo trasportatore a catene 16 i cilindri 20 che supportano il primo tappeto continuo di tessuto T1. Nel dettaglio, il secondo trasportatore a catene 22 può essere rapportato con il primo trasportatore a catene 16 attraverso un meccanismo riduttore, in modo da garantire un movimento sincronizzato tra i due trasportatori a catene 16 e 22. Il secondo trasportatore a catene 22 è dotato di mezzi di supporto sagomati per i cilindri 20 ed è predisposto per movimentare tali cilindri 20 attraverso la camera di trattamento 14.
L’apparecchiatura 10 comprende, a monte del primo trasportatore a catene 16 e del secondo trasportatore a catene 22, un dispositivo di alimentazione 24 del primo tappeto continuo di tessuto T1 da trattare al secondo trasportatore a catene 22. Il dispositivo di alimentazione 24 del primo tappeto continuo di tessuto T1 da trattare può essere costituito da un trasportatore a nastro su cui si appoggia tale tappeto continuo di tessuto T1 e che è movimentato da una pluralità di rulli motorizzati. In alternativa, il dispositivo di alimentazione 24 del primo tappeto continuo di tessuto T1 da trattare può essere costituito da qualsiasi altro mezzo di movimentazione similare.
L’apparecchiatura 10 comprende inoltre, a valle del primo trasportatore a catene 16 e del secondo trasportatore a catene 22, un dispositivo di scarico 26 del primo tappeto continuo di tessuto T1 trattato dal primo trasportatore a catene 16. Il dispositivo di scarico 26 del primo tappeto continuo di tessuto T1 trattato può essere costituito da una pluralità di rulli motorizzati o da altri mezzi di movimentazione similari.
Secondo l’invenzione, l’apparecchiatura 10 comprende almeno un condotto di trattamento 28, separato dalla camera di trattamento 14, predisposto per ricevere almeno un secondo tappeto continuo di tessuto T2 e per effettuare su tale secondo tappeto continuo di tessuto T2 un secondo processo di vaporizzaggio contemporaneamente al primo processo di vaporizzaggio effettuato sul primo tappeto continuo di tessuto T1. Convenientemente, il condotto di trattamento 28 è internamente provvisto di una prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 30 per il secondo tappeto continuo di tessuto T2, disposti in sequenza e lungo un medesimo piano sostanzialmente orizzontale in maniera tale da movimentare tale secondo tappeto continuo di tessuto T2 lungo una direzione sostanzialmente rettilinea.
A monte del condotto di trattamento 28 sono previsti mezzi di alimentazione 32 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 da trattare ai cilindri di supporto e di accompagnamento 30. Similmente, a valle del condotto di trattamento 28 sono previsti mezzi di scarico 34 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato dai cilindri di supporto e di accompagnamento 30. Sia i mezzi di alimentazione 32 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 da trattare, sia i mezzi di scarico 34 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato possono essere costituiti da uno o più rulli motorizzati, oppure da altri mezzi di movimentazione similari.
In base agli esempi di realizzazione mostrati nelle figure 2 e 3, il condotto di trattamento 28 è preferibilmente disposto al di sopra della camera di trattamento 14. Nell’esempio di realizzazione di figura 2 l’apparecchiatura 10 comprende, a valle del condotto di trattamento 28, mezzi di deviazione 36 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato, configurati per inviare tale secondo tappeto continuo di tessuto T2 verso i mezzi di scarico 34 in una direzione contraria alla direzione di avanzamento di tale secondo tappeto continuo di tessuto T2 all’interno del condotto di trattamento 28. In questo esempio di realizzazione, quindi, sia i mezzi di alimentazione 32 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 da trattare, sia i mezzi di scarico 34 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato sono disposti da un medesimo lato dell’apparecchiatura 10.
Nell’esempio di realizzazione di figura 3 l’apparecchiatura 10 comprende invece, all’interno del condotto di trattamento 28, una seconda pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 38 per il secondo tappeto continuo di tessuto T2, disposti in sequenza e lungo un medesimo piano sostanzialmente orizzontale, distinto dal piano sostanzialmente orizzontale su cui giace la prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 30. In tal modo, la seconda pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 38 movimenta il secondo tappeto continuo di tessuto T2, all’interno del condotto di trattamento 28, lungo una direzione sostanzialmente rettilinea ma contraria alla direzione di avanzamento di tale secondo tappeto continuo di tessuto T2 quando movimentato dalla prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 30. La velocità di trattamento del secondo tappeto continuo di tessuto T2 risulta così raddoppiata. Il trasferimento del secondo tappeto continuo di tessuto T2 dalla prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 30 alla seconda pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 38 può essere effettuato tramite una o più pulegge di deviazione 40 alloggiate in corrispondenza di una estremità del condotto di trattamento 28. Di preferenza, la seconda pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 38 è alloggiata nel condotto di trattamento 28 al di sopra della prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 30.
Anche nel secondo esempio di realizzazione dell’apparecchiatura 10 sia i mezzi di alimentazione 32 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 da trattare, sia i mezzi di scarico 34 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato sono disposti da un medesimo lato di tale apparecchiatura 10. Di preferenza, in entrambi gli esempi di realizzazione dell’apparecchiatura 10 mostrati nelle figure 2 e 3, sia i mezzi di alimentazione 32 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 da trattare, sia i mezzi di scarico 34 del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato sono disposti dal medesimo lato di tale apparecchiatura 10 in cui è posizionato anche il dispositivo di alimentazione 24 del primo tappeto continuo di tessuto T1 da trattare.
Il funzionamento dell’apparecchiatura 10 secondo la presente invenzione avviene nel modo seguente. Il primo tappeto continuo di tessuto T1 da trattare viene introdotto nella camera di trattamento 14 dell’apparecchiatura 10 con sistemi tradizionali e viene lavorato in falda.
Contemporaneamente, il secondo tappeto continuo di tessuto T2 da trattare viene introdotto nel condotto di trattamento 28, tipicamente a partire da un cesto 42 o da un rotolo. Il movimento del secondo tappeto continuo di tessuto T2, a opera dei rispettivi mezzi di alimentazione 32, viene effettuato in maniera tale che la superficie stampata del secondo tappeto continuo di tessuto T2 non entri mai in contatto con i vari rulli di tali mezzi di alimentazione. Ciò avviene tipicamente utilizzando un controllo d’ansa 44.
L’apparecchiatura 10 è preferibilmente provvista di una cappa di ingresso 46 con doppia bocca, vale a dire configurata per alimentare sia il primo tappeto continuo di tessuto T1 alla camera di trattamento 14, sia il secondo tappeto continuo di tessuto T2 al condotto di trattamento 28. Dalla cappa di ingresso 46 il secondo tappeto continuo di tessuto T2 attraversa il condotto di trattamento 28, sostenuto e accompagnato dalla prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 30 e, quando presente, anche dalla seconda pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento 38. I cilindri di supporto e di accompagnamento 30 e 38 sono comandati esternamente al condotto di trattamento 28 con una pluralità di rispettive cinghie di trasmissione.
Al termine del processo di vaporizzaggio il secondo tappeto continuo di tessuto T2 viene estratto dal condotto di trattamento 28 e, dopo qualche metro di spazio per essere raffreddato, può essere faldato in cesti in corrispondenza dei rispettivi mezzi di scarico 34. Al fine di garantire che la giusta quantità di vapore raggiunga entrambi i tessuti T1 e T2 in lavorazione, il dispositivo generatore di vapore dell’apparecchiatura 10 è provvisto di un ripartitore di vapore regolabile, configurato per intercettare il flusso di vapore in risalita da tale dispositivo generatore di vapore e per dirottarne una parte nella camera di trattamento 14, in corrispondenza del ramo di andata 18 del primo trasportatore a catene 16, e una parte nel condotto di trattamento 28.
Si è così evidenziato che l’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati.
L’apparecchiatura per il vaporizzaggio di tessuti della presente invenzione così concepita è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L’ambito di tutela dell’invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (10) per il vaporizzaggio di tessuti, comprendente un involucro scatolare (12) internamente provvisto di almeno una camera di trattamento (14) per almeno un primo tappeto continuo di tessuto (T1), dove detto primo tappeto continuo di tessuto (T1) subisce un primo processo di vaporizzaggio, in cui detta camera di trattamento (14) racchiude: - un primo trasportatore a catene (16) che si sviluppa lungo un percorso chiuso e comprende un ramo di andata (18) sostanzialmente orizzontale, disposto in una zona superiore di detta camera di trattamento (14), in cui detto primo trasportatore a catene (16) è predisposto per movimentare una pluralità di cilindri (20) che supportano il primo tappeto continuo di tessuto (T1), disposto in falda, lungo detto ramo di andata (18); - un secondo trasportatore a catene (22), operativamente collegato al primo trasportatore a catene (16) attraverso un meccanismo riduttore per trasferire a detto primo trasportatore a catene (16) i cilindri (20) che supportano il primo tappeto continuo di tessuto (T1); - un dispositivo di alimentazione (24) del primo tappeto continuo di tessuto (T1) da trattare al secondo trasportatore a catene (22), detto dispositivo di alimentazione (24) essendo posto a monte del primo trasportatore a catene (16) e del secondo trasportatore a catene (22); e - un dispositivo di scarico (26) del primo tappeto continuo di tessuto (T1) trattato dal primo trasportatore a catene (16), detto dispositivo di scarico (26) essendo posto a valle del primo trasportatore a catene (16) e del secondo trasportatore a catene (22), l’apparecchiatura (10) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un condotto di trattamento (28), separato dalla camera di trattamento (14), predisposto per ricevere almeno un secondo tappeto continuo di tessuto (T2) e per effettuare su detto secondo tappeto continuo di tessuto (T2) un secondo processo di vaporizzaggio contemporaneamente al primo processo di vaporizzaggio effettuato sul primo tappeto continuo di tessuto (T1).
  2. 2. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il condotto di trattamento (28) è internamente provvisto di una prima pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento (30) per il secondo tappeto continuo di tessuto (T2), detti primi cilindri di supporto e di accompagnamento (30) essendo disposti in sequenza e lungo un medesimo piano sostanzialmente orizzontale in maniera tale da movimentare detto secondo tappeto continuo di tessuto (T2) lungo una direzione sostanzialmente rettilinea.
  3. 3. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che a monte del condotto di trattamento (28) sono previsti mezzi di alimentazione (32) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) da trattare ai cilindri di supporto e di accompagnamento (30).
  4. 4. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che a valle del condotto di trattamento (28) sono previsti mezzi di scarico (34) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) trattato dai cilindri di supporto e di accompagnamento (30).
  5. 5. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che sia i mezzi di alimentazione (32) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) da trattare, sia i mezzi di scarico (34) del secondo tappeto continuo di tessuto T2 trattato sono costituiti da uno o più rulli motorizzati.
  6. 6. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto di comprendere, a valle del condotto di trattamento (28), mezzi di deviazione (36) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) trattato, detti mezzi di deviazione (36) essendo configurati per inviare detto secondo tappeto continuo di tessuto (T2) verso i mezzi di scarico (34) in una direzione contraria alla direzione di avanzamento di detto secondo tappeto continuo di tessuto (T2) all’interno del condotto di trattamento (28).
  7. 7. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto di comprendere, all’interno del condotto di trattamento (28), una seconda pluralità di cilindri di supporto e di accompagnamento (38) per il secondo tappeto continuo di tessuto (T2), detti secondi cilindri di supporto e di accompagnamento (38) essendo disposti in sequenza e lungo un medesimo piano sostanzialmente orizzontale, distinto dal piano sostanzialmente orizzontale su cui giacciono detti primi cilindri di supporto e di accompagnamento (30), detti secondi cilindri di supporto e di accompagnamento (38) movimentando il secondo tappeto continuo di tessuto (T2), all’interno del condotto di trattamento (28), lungo una direzione sostanzialmente rettilinea ma contraria alla direzione di avanzamento di detto secondo tappeto continuo di tessuto (T2) quando movimentato da detti primi cilindri di supporto e di accompagnamento (30).
  8. 8. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più pulegge di deviazione (40) alloggiate in corrispondenza di una estremità del condotto di trattamento (28), dette una o più pulegge di deviazione (40) effettuando il trasferimento del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) da detti primi cilindri di supporto e di accompagnamento (30) a detti secondi cilindri di supporto e di accompagnamento (38).
  9. 9. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che detti secondi cilindri di supporto e di accompagnamento (38) sono alloggiati nel condotto di trattamento (28) al di sopra di detti primi cilindri di supporto e di accompagnamento (30).
  10. 10. Apparecchiatura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzata dal fatto che sia i mezzi di alimentazione (32) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) da trattare, sia i mezzi di scarico (34) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) trattato sono disposti da un medesimo lato dell’apparecchiatura (10).
  11. 11. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che sia i mezzi di alimentazione (32) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) da trattare, sia i mezzi di scarico (34) del secondo tappeto continuo di tessuto (T2) trattato sono disposti dal medesimo lato di detta apparecchiatura (10) in cui è posizionato anche il dispositivo di alimentazione (24) del primo tappeto continuo di tessuto (T1) da trattare.
  12. 12. Apparecchiatura (10) secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere una cappa di ingresso (46) con doppia bocca, configurata per alimentare sia il primo tappeto continuo di tessuto (T1) alla camera di trattamento (14), sia il secondo tappeto continuo di tessuto (T2) al condotto di trattamento (28)
  13. 13. Apparecchiatura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che il condotto di trattamento (28) è disposto al di sopra della camera di trattamento (14).
  14. 14. Apparecchiatura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo generatore di vapore provvisto di un ripartitore di vapore regolabile, detto ripartitore di vapore regolabile essendo configurato per intercettare il flusso di vapore in risalita da detto dispositivo generatore di vapore e per dirottarne una parte nella camera di trattamento (14), in corrispondenza del ramo di andata (18) del primo trasportatore a catene (16), e una parte nel condotto di trattamento (28).
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