ITFI20060133A1 - Dispositivo per il trasporto pneumatico di manufatti - Google Patents

Description

Ufficio Tecnico Ing.A.Mannucci s.r.l.

2006A 0 00 1 33

- GOLDEN LADY COMPANY S.p.A. (Caso B) a JESI (AN)

"DISPOSITIVO PER IL TRASPORTO PNEUMATICO DI MANUFATTI"

DESCRIZIONE

Campo Tecnico

La presente invenzione riguarda perfezionamenti ai dispositivi per il trasporto di manufatti in linee di produzione o trasformazione. Più in particolare l'invenzione riguarda un dispositivo per il trasporto pneumatico di manufatti flessibili ed allungati, come ad esempio manufatti tessili quali calzini, calze o simili.

Stato della Tecnica

In molti settori industriali ed in modo particolare nell'industria della maglieria e calzetteria vengono usati sistemi pneumatici di prelievo, manipolazione e trasporto di manufatti lavorati o semilavorati. In questi sistemi i manufatti da trasferire ad esempio dal-1'una all'altra di più stazioni di lavorazione vengono aspirati in condotti o tubi di trasporto in cui, tramite un sistema di aspirazione, viene mantenuto un flusso di aria di trasporto.

Nello specifico settore della calzetteria, a cui peraltro la presente invenzione non deve essere considerata limitata, sistemi di trasporto di questo tipo

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sono noti ad esempio da EP-A-1.221.502, US-A-5.769.286, US-A-5 .511.501, US-A-5.884.822, US-A-5.992.712, US-A-5.040.475, JP-A-1.272.801, US-A-3.129.573.

Questi sistemi pneumatici vengo utilizzati ad esempio per trasferire manufatti semilavorati dalle macchine circolari da maglieria verso zone di raccolta, verso stazioni di ulteriore manipolazione, come macchine taglia-e-cuci, cucitrici o simili. Vengono utilizzati sistemi di trasporto anche da cesti di raccolta di manufatti semilavorati a stazioni di ulteriore lavorazione .

Scopo e sommario dell'invenzione

Uno scopo della presente invenzione è la realizzazione di un sistema di trasporto pneumatico particolarmente efficiente, per l'applicazione ad esempio ed in particolare (ma non esclusivamente) al trasporto di manufatti tessili flessibili ed allungati, come calze o calzini.

Questo ed ulteriori scopi e vantaggi che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue sono ottenuti in sostanza con un dispositivo di trasporto pneumatico di manufatti, in specie manufatti tessili quali calzini e simili, comprendente: un organo prelevatore mobile all'interno di un primo condotto; ed un secondo condotto, estendentesi tra una

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imboccatura realizzata nella parete di detto primo condotto e una stazione di un percorso di lavoro di detto manufatto; detto secondo condotto essendo collegabile ad una sorgente di aspirazione per generare un flusso di aria di trasporto dal primo condotto verso detta stazione; in cui di fronte all'imboccatura del secondo condotto è disposto un ugello soffiante, associato ad aperture realizzate nella parete di detto primo condotto, comunicanti con l'esterno di detto primo condotto.

1/ aria insufflata attraverso 1'ugello richiama aria attraverso le aperture nella parete del primo condotto e, grazie alla particolare disposizione di fronte all'imboccatura del secondo condotto, si ottiene un inserimento particolarmente efficiente dei manufatti dal primo al secondo condotto di trasporto pneumatico.

Secondo una vantaggiosa forma di realizzazione, Γ ugello soffiante è portato dalla parete del primo condotto ed è circondato dalle aperture in collegamento con 1'esterno.

In una pratica forma di attuazione, 1'organo prelevatone è dotato di un movimento di traslazione lungo una traiettoria da una posizione di prelievo ed una posizione di rilascio di detti manufatti, all'interno del primo condotto. La posizione di rilascio è disposta al di sopra dell'imboccatura del secondo condotto.

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Ulteriori caratteristiche e forme di realizzazione particolarmente vantaggiose dell'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni e verranno descritte con riferimento ad una forma di attuazione non limitativa dell'invenzione.

Breve descrizione dei disegni

L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano: le Figg.l a 6 una sezione schematica di un dispositivo secondo l'invenzione in successive fasi operative; la

Fig.7 una vista di un dettaglio secondo la linea VII-VII di Fig.6; e la

Fig.8 una vista di dettaglio e parziale sezione secondo la linea VIII-VIII di Fig.6.

Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione dell'invenzione

Nell'esempio illustrato viene mostrato un dispositivo di trasporto pneumatico realizzato in particolare per trasferire singoli calzini od altri manufatti tessili prelevati da un contenitore 1, in cui essi giacciono alla rinfusa, per trasferirli verso una stazione di lavoro 3 che (in questo esempio) è costituita da una

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sezione di distensione del manufatto, ma che può essere rappresentata da qualunque altra stazione di lavorazione, di sosta od altro in un impianto produttivo destinato a lavorare i manufatti suddetti.

I manufatti, indicati con M, vengono in sostanza prelevati singolarmente dal contenitore 1, che può vantaggiosamente ruotare attorno ad un asse circa verticale A-A, per essere inseriti nel dispositivo di trasporto pneumatico complessivamente indicato con 5 e tramite questo essere convogliati alla stazione 3.

Il dispositivo 5 comprende un organo prelevatore mobile 7 dotato di un movimento di traslazione secondo la doppia freccia f7, alternato in una direzione sostanzialmente verticale. L'organo prelevatore 7 presenta alla sua estremità inferiore un elemento di presa 7A che può essere costituito da un organo meccanico, come una pinza (schematicamente indicata nel disegno), un organo pneumatico o qualunque altro dispositivo atto a prelevare singoli manufatti M dal contenitore 1. L'organo prelevatore è mobile all'interno di un primo condotto 9 tramite un attuatore non mostrato. Il movimento può essere guidato da guide di scorrimento anch'esse non mostrate e di tipo di per sé convenzionale.

Fra il primo condotto 9 entro cui si sposta l'organo prelevatore 7 e la stazione 3 si sviluppa un se-

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condo condotto 11 con una imboccatura HA in collegamento con l'interno del condotto 9. Il secondo condotto 11 è collegabile, nel modo che verrà appresso descritto, ad una sorgente di aspirazione, ad esempio una soffiante, un ventilatore, un compressore o simile, per generare all'interno del condotto 11 un flusso di aria di trasporto dall'imboccatura 11A verso la stazione 3, con la quale il condotto pneumatico 11 è in collegamento di flusso attraverso una imboccatura di uscita 11B.

Di fronte all'imboccatura 11A del condotto 11, disposto in corrispondenza di una apertura 9A della parete laterale del condotto 9, è previsto un ugello soffiante 13, cioè un ugello da cui viene insufflata aria all'interno del condotto 9 ad una adeguata pressione, preferibilmente superiore alla pressione atmosferica.

L'ugello 13 è posizionato preferibilmente circa in posizione coassiale rispetto all'apertura 9A del condotto 9 e quindi all'imboccatura di ingresso 11A del condotto 11. Detto ugello è circondato da aperture, fori o luci 15 realizzati sulla parete del condotto 9. Le aperture 15 pongono in collegamento l'interno del condotto 9 con l'ambiente esterno. Quando attraverso l'ugello 13 viene generato un flusso di aria in pressione rivolto verso l'interno del condotto 9 orientato contro l'apertura 11A di ingresso del condotto 11, per effetto

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Venturi si genera un flusso di aria aspirata dall'esterno verso l'interno del condotto 9 attraverso le aperture 15. Questo flusso combinato di aria in pressione dall'ugello 13 e di aria aspirata dai fori o aperture 15, sommato all'aspirazione attraverso il condotto 11, rende più efficiente l'aspirazione dei manufatti M nel condotto di trasporto pneumatico 11 stesso.

In una posizione intermedia del condotto 11 è disposta una ulteriore stazione 17 costituita in questo esempio di attuazione da una stazione di sosta, ovvero da una sorta di magazzino che consente di preparare un manufatto M all'interno del percorso di trasporto fra il cesto 1 e la stazione 3, quando in quest'ultima si trova un manufatto precedentemente prelevato dal cesto 1 e su di esso viene eseguita la lavorazione per la quale la stazione 3 è predisposta.

La stazione di sosta 17 comprende un ingresso 17A ed una uscita 17B e si sviluppa all'interno del condotto 11, cosicché i manufatti M prelevati dal cesto o contenitore 1 attraversano la stazione 17, eventualmente sostandovi per un certo tempo, per essere poi ali-'mentati alla stazione 3.

In corrispondenza dell'apertura di ingresso 17A e dell'apertura di uscita 17B della stazione di sosta 17 sono disposte rispettive saracinesche 19A di ingresso e

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19B di uscita, aventi la funzione di aprire e chiudere l'ingresso e l'uscita della stazione 17. Le saracinesche 19A, 19B sono in sostanza costituite da cursori mobili in una direzione fl9 trasversalmente rispetto alla direzione di alimentazione dei manufatti M all'interno del condotto 11, tale movimento essendo impartito da idonei attuatori, ad esempio attuatori cilindropistone, non mostrati per semplicità di disegno e facilmente realizzabili dall'esperto del ramo.

In pratica, nella soluzione illustrata, la stazione di sosta 17 comprende fra l'ingresso 17A e l'uscita 17B un volume di sosta 21 definito fra le saracinesche 19A e 19B e circondato da un organo tubolare 23 con una parete corredata di una pluralità di fori 23A (vedasi in particolare anche Fig.8).

L'organo tubolare 23 è a sua volta circondato da una camicia esterna 25 anch'essa sostanzialmente tubolare, cosicché fra l'organo tubolare 23 e la camicia 25 viene definito uno spazio o volume a sezione anulare 27. Questo spazio a sezione anulare 27 è a sua volta in comunicazione tramite un condotto aspirante 29 con una sorgente di aspirazione, non mostrata, che può essere la stessa che genera il flusso di aria anche nel tratto di condotto aspirante 11 fra la saracinesche 17B e l'imboccatura 11B.

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Quando l'aspirazione attraverso il condotto aspirante 29 è attivata, essa pone in depressione il volume interno 21 della stazione di sosta 17 grazie alla presenza dei fori o luci di comunicazione 23A.

Lo spazio o volume a sezione anulare 27 che circonda l'organo tubolare 23 può, inoltre, essere posto in collegamento di fluido con l'ambiente esterno attraverso una apertura 31 che può essere intercettata, cioè chiusa, da una valvola 37.

Nell'esempio illustrato la stazione di lavoro 3 presenta un organo cavo 35 entro cui i manufatti M vengono singolarmente aspirati per venire sottoposti ad una operazione di distensione. Questa operazione avviene con l'ausilio di un sistema di aspirazione attraverso l'estremità 35A e l'estremità 35B dell'organo cavo 35. In estrema sintesi, non essendo la struttura della stazione 3 oggetto della presente invenzione, gli organi in essa disposti sono costituiti da un elemento 39 mobile su comando di un attuatore 41 per modificare la sezione trasversale di passaggio dell'organo cavo 35 e da un manipolatore 43 avente la funzione di impegnare ogni singolo manufatto e di trascinarlo fuori dall'organo cavo 35. Il manipolatore 43 presenta una griglia 45 dietro alla quale è posta una camera aspirante 57 collegata tramite un tubo flessibile aspirante 49 ad

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una sorgente di aspirazione, che può essere la stessa a cui sono collegati l'apertura 35A dell'organo cavo 35 e il condotto aspirante 29. Davanti alla griglia 45 è disposto un elemento di ritegno 50 che trattiene il manufatto durante la manipolazione e con 51 è indicato un dente di ritenzione ausiliario. Con 53 è indicato un attuatore che impartisce al manipolare 43 un movimento di sollevamento e abbassamento secondo la doppia freccia f43, mentre con 55 e 57 sono indicati attuatori lineari che movimentano gli organi 50 e 51 rispettivamente.

Avendo descritto la struttura meccanica del dispositivo 5 e delle stazioni di sosta 17 e di manipolazione 3, nel seguito né verrà illustrato il funzionamento con riferimento alla seguenza operativa rappresentata nelle Figg.l a 6.

In Fig.l l'organo prelevatore 7 è stato abbassato per portare la sua estremità prensile 7A all'interno del cesto o contenitore 1, così da impegnare un manufatto M.

Con una corsa verso l'alto l'organo prelevatore 7 porta il singolo manufatto M all'interno del primo condotto 9. Un sensore, mostrato schematicamente nella sola Fig.2 e qui rappresentato esemplificativamente da una coppia emettitore 61 e ricevitore 63 di una foto-

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cellula, rileva il passaggio del manufatto M e provoca l'arresto del movimento verso l'alto dell'organo prelevatone quando l'estremità più bassa (in questo esempio il bordo B) del manufatto M ha raggiunto circa la quota a cui si trova l'apertura 9A del condotto 9 e l'imboccatura HA del condotto 11, ponendosi quindi di fronte all'ugello 13.

Il manufatto deve a questo punto venire trasferito all'interno della stazione di sosta 17. A tal fine la saracinesca 19B chiude l'uscita 17B della stazione di sosta 17 mentre la saracinesca 19A è in posizione aperta. In questo assetto una aspirazione (freccia F) attraverso il condotto aspirante 29 genera un flusso di aria dall'interno del condotto 9, attraverso l'apertura 9A e l'imboccatura 11A del condotto 11 fino all'interno del volume di sosta 21 della stazione di sosta 17. La saracinesca 19B impedisce al manufatto M di uscire dalla stazione 17.

Secondo l'invenzione, mentre attraverso il condotto aspirante 29 viene aspirata aria secondo la freccia F, attraverso l'ugello 13 viene insufflata aria in pressione secondo la freccia FI all'interno del condotto 9 verso l'apertura 9A e l'imboccatura 11A del condotto aspirante 11. Questo flusso di aria compressa provoca un richiamo di aria secondo le frecce F2 dal-

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l'ambiente esterno attraverso le aperture o luci 15 nella parete del condotto 9. Questo effetto combinato aumenta in modo sostanziale la velocità con cui il manufatto M entra all'interno del condotto 11 e va a posizionarsi nel vano 21 di sosta della stazione di sosta 17. Il manipolatore od organo pensile 7A posto all'estremità dell'organo prelevatore 7 viene opportunamente disattivato per consentire la liberazione del manufatto M nel flusso di aria verso l'interno del condotto 11.

In questa prima fase operativa l'apertura 31 della stazione di sosta 17 viene mantenuta chiusa dalla valvola 37 per evitare che l'aria aspirata attraverso il condotto aspirante 29 venga prelevata dall'ambiente esterno attraverso l'apertura 31, anziché attraverso l'apertura 9A del condotto 9.

Per evitare che il manufatto penetri con eccessiva violenza e quindi urti con eccessiva forza contro la saracinesca 19B temporaneamente chiusa, i fori 23A realizzati nella parete 23 interessano preferibilmente soltanto una porzione iniziale della parete stessa, mentre la porzione di tale parete più vicina all'uscita 17B della stazione di sosta 17 è priva di fori 23A.

Nella successiva fase operativa (Fig.4) la saracinesca di uscita 19B viene aperta, l'apertura 31 viene liberata aprendo al valvola 37 e, mantenendo il manipo-

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latore 43 in prossimità dell'organo cavo 35, attraverso una luce aspirante 49A in collegamento con il condotto o tubo aspirante flessibile 49 viene generato un flusso di aria di trasporto F4 che provoca l'aspirazione del manufatto M dal volume di sosta 21 della stazione di sosta 17 fino all'interno dell'organo cavo 35 e contro la griglia 45 dell'organo manipolatore 43.

L'aria che genera il flusso F4 non viene aspirata attraverso le aperture di ingresso 17A, essendo la saracinesca 19A chiusa. Questo permette di isolare la porzione iniziale del condotto 11 e anche di conseguenza il condotto 9 rispetto alla stazione di sosta 17 ed al percorso pneumatico a valle di questa, cosicché un nuovo manufatto MI può essere prelevato dal contenitore o cesto 1 e subire lo stesso ciclo operativo descritto in precedenza, mentre il manufatto M che si trova nella stazione 3 subisce le lavorazioni alle quali tale stazione è stata destinata.

In Fig.5, infatti, si osserva come un secondo manufatto MI è stato prelevato dall'organo prelevatore 7 e portato di fronte all'imboccatura HA del condotto 11 per venire trascinato dal flusso di aria F aspirata attraverso il condotto aspirante 29. Prima di iniziare l'aspirazione tramite il condotto aspirante 29 e 1'insufflaggio di aria compressa attraverso l'ugello

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13, vertgono chiuse la saracinesca di uscita 19B e la valvola 37 per ottenere il desiderato flusso di aria dall'imboccatura HA al condotto aspirante 29. In questa fase nella stazione di manipolazione 3 non è necessario generare una aspirazione attraverso il condotto 11, poiché il manufatto M si trova già in posizione ed impegnato dall'organo di ritegno 50. La stazione 3 effettua una spianatura del manufatto M trattenendo il bordo di quest'ultimo tramite l'organo manipolatore 43, il quale si allontana sfilando regolarmente il manufatto M dall'organo cavo 35 come mostrato in Fig.6.

In questa fase all'interno dell'organo cavo 35 si può instaurare un flusso di aria aspirante F5 attraverso l'apertura 35A dell'organo cavo stesso. Questa aspirazione non interessa la stazione di sosta 17 grazie alla chiusura della saracinesca 19B, ma consente di mantenere in tensione longitudinalmente il manufatto M mentre questo viene gradualmente estratto dalla stazione 3 e spianato per mezzo dell'elemento 39 che, a tale scopo, è stato abbassato in modo da restringere la sezione di passaggio dell'organo cavo 35 (Fig.6).

Si comprende, quindi, che mentre il manufatto M viene lavorato nella stazione 3 (che come detto può anche avere funzioni e strutture diverse rispetto a quelle illustrate) un nuovo manufatto Mi viene posizionato

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nella stazione di sosta 17 che funge da magazzino. La disposizione descritta consente pertanto di svincolare la cadenza di prelievo dei manufatti semilavorati M da parte dell'organo prelevatore 7 all'interno del contenitore 1 rispetto alla cadenza di lavorazione della stazione 3. Questa funzione può essere implementata anche in assenza del sistema

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale disposizione pratica dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizione senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

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Claims (12)

1. Ufficio Tecnico Ing.A.Mannucci s.r.l. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo per il trasporto pneumatico di manufatti, in specie manufatti tessili quali calzini e simili, comprendente: > un organo prelevatore mobile all'interno di un primo condotto; > un secondo condotto, estendentesi tra una imboccatura realizzata nella parete di detto primo condotto e una stazione di un percorso di lavoro di detto manufatto; detto secondo condotto essendo collegabile ad una sorgente di aspirazione per generare un flusso di aria di trasporto dal primo condotto verso detta stazione; caratterizzato dal fatto che di fronte all'imboccatura di detto secondo condotto è disposto un ugello soffiante, associato ad aperture realizzate nella parete di detto primo condotto, comunicanti con l'esterno di detto primo condotto.
2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto ugello soffiante è è circondato da dette aperture.
3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto ugello è portato dalla parete del primo condotto.
4. 4. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2 o 3, 17/19 goll5D5DB Ufficio Tecnico Ing.A.Mannucci s.r.l. caratterizzato dal fatto che detto organo prelevatore è dotato di un movimento di traslazione lungo una traiettoria da una posizione di prelievo ed una posizione di rilascio di detti manufatti, la posizione di rilascio essendo disposta al di sopra dell'imboccatura del secondo condotto.
5. 5. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un sensore lungo detto primo condotto, il quale genera un segnale per il controllo dell'arresto dell'organo prelevatore.
6. 6. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da una stazione di sosta dei manufatti lungo detto percorso di lavoro.
7. 7. Dispositivo come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta stazione comprendente una saracinesca di ingresso ed una saracinesca di uscita, disposte in sequenza lungo il percorso di lavoro, tra detta saracinesca di ingresso e detta saracinesca di uscita essendo definito un volume di sosta di detti manufatti.
8. 8. Dispositivo come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che in detto volume di sosta sbocca un condotto aspirante per aspirare il manufatto all'interno di detto volume di sosta quando la saracinesca di 18/19 gnll5D5QG Ufficio Tecnico Ing.A.Mannucci s.r.l. ingresso è aperta e la saracinesca di uscita è chiusa.
9. 9. Dispositivo come da rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto volume di sosta comunica con l’esterno attraverso una luce corredata di una valvola di apertura e chiusura.
10. 10. Dispositivo come da rivendicazione 8 e 9, caratterizzato dal fatto che detta valvola di apertura e chiusura e detta saracinesca di ingresso ed uscita sono controllate in modo tale che detta valvola si apre per generare in detto volume di sosta un flusso in uscita attraverso detta saracinesca di uscita, detta saracinesca di uscita essendo aperta e detta saracinesca di ingresso essendo chiusa.
11. 11. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 8 a 10, caratterizzato dal fatto che detto volume di sosta è definito all'interno di un organo tubolare con una parete forata, circondato da una camicia esterna, in collegamento di fluido con detto condotto aspirante.
12. 12. Dispositivo come da rivendicazione 9 e 11, caratterizzato dal fatto che detta luce è realizzata in detta camicia esterna. FIRENZE 3 1 MAC.2008 tele tesMvl rdine iu'end 19/19 9GII5D5DB