ITFI20030082U1

ITFI20030082U1 - Dispositivo per la regolazione della lunghezza della cinghietta per maschera da subacqueo

Info

Publication number: ITFI20030082U1
Application number: IT000082U
Authority: IT
Original assignee: Cressi Sub Spa
Priority date: 2003-09-03
Filing date: 2003-09-03
Publication date: 2005-03-04
Also published as: EP1512622A3; US7275536B2; ATE519668T1; EP1512622A2; EP1512622B1; US20050045176A1

Description

Descrizione del Modello di Utilità dal titolo:

“DISPOSITIVO PER LA REGOLAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA

CINGHIETTA PER MASCHERA DA SUBACQUEO”

La presente innovazione ha per oggetto un dispositivo per la regolazione della lunghezza della cinghietta di cui è normalmente dotata una maschera da subacqueo per consentirne l’applicazione alla testa del sub.

Come è noto le maschere per subacqueo sono formate da un telaio a cui sono fissate a tenuta una o due lenti, un facciale morbido estendentesi dal bordo del telaio per fare tenuta sul viso del subacqueo ed ima cinghetta elastica connessa con le sue due estremità ai due fianchi opposti del telaio e regolabile nella sua lunghezza in modo da conferirle ima tensione sufficiente ad assicurarne un posizionamento stabile sul viso del subacqueo ed una adeguata tenuta del facciale.

La regolazione della lunghezza della cinghietta mediante fibbia è ancora diffusa anche se di impiego abbastanza scomodo soprattutto quando il subacqueo indossa guanti oppure con mani fredde o bagnate. Sono anche molto diffusi sistemi in cui la lunghezza della cinghietta può essere variata senza che il subacqueo debba togliersi la maschera. Una soluzione nota di questo tipo prevede una cinghietta i cui capi passano attorno a perni disposti ai due fianchi della maschera. La cinghetta è dotata di nervature trasversali fungenti da arresti, sulle quali agisce un dente di arresto sporgente da una leva premuta elasticamente contro di esse. Vincendo la resistenza elastica tale leva può essere sollevata dall’utente, senza togliersi la maschera, in modo da consentire lo scorrimento della cinghietta fino ad una nuova posizione. Tale resistenza elastica è offerta in alcuni casi da una molla, mentre in altri viene utilizzata l’elasticità della leva stessa che viene inflessa in modo da allontanare il suo dente di arresto dalla cinghietta per farla scorrere. Tuttavia, anche nelle soluzioni di questo tipo, pur non richiedendosi che la maschera venga tolta, la regolazione risulta scomoda e difficoltosa soprattutto se eseguita con mani fredde e bagnate, e non può essere eseguita indossando i guanti, in quanto si deve agire con la punta di un dito per sollevare una levetta a cui è solidale il dente di arresto impegnato sulle nervature della cinghietta.

Nel brevetto italiano n. 1293127 a nome della stessa Richiedente viene descritto un dispositivo di regolazione della cinghietta particolarmente compatto così da poter essere adoperato per occhialini per nuoto. Il dispositivo comprende una leva d’arresto ed un dente che si estende dalla leva per impegnarsi su una nervatura della cinghietta avvolta attorno ad un sottostante perno solidale ad una porzione laterale del telaio delTocchialino. La leva di arresto è formata da un primo braccio (in particolare a forma di forcella), avente una prima estremità connessa girevolmente alla porzione laterale del telaio ed una seconda estremità riscontrante sul fondo di una sua sede di alloggiamento anch’essa ricavata sulla porzione laterale del telaio, e da un secondo braccio, da cui si estende trasversalmente il suddetto dente, avente una prima estremità libera per l’azionamento ed una seconda estremità rigidamente connessa alla seconda estremità del primo braccio. In particolare, il secondo braccio è una linguetta che si estende a sbalzo, e complanarmente, entro la forcella costituente il primo braccio e presenta una porzione rialzata in corrispondenza della sua estremità libera attraverso la quale si agisce per sollevare la linguetta e quindi il dente trasversale che viene disimpegnato dalla nervatura della cinghietta consentendone il suo scorrimento.

Peraltro, anche questa soluzione soffre del medesimo inconveniente, riscontrato in altre soluzioni note, di un difficoltoso azionamento della leva di arresto.

Lo scopo della presente innovazione è di fornire un dispositivo di regolazione della lunghezza di una cinghietta per maschera da subacqueo che possa essere azionato in modo più facile e agevole rispetto a quanto è possibile con i dispositivi noti, anche indossando i guanti.

Questo scopo viene raggiunto con il dispositivo di regolazione della lunghezza della cinghietta per una maschera da sub le cui caratteristiche essenziali sono riportate nella rivendicazione 1. Ulteriori importanti caratteristiche sono riportate nelle rivendicazioni dipedendenti.

L’innovazione verrà ora illustrata in maggior dettaglio con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:

la figura 1 è una vista laterale schematica di una maschera per subacqueo utilizzante il dispositivo di regolazione della lunghezza della cinghietta secondo l’innovazione;

la figura 2 è una vista prospettica del dispositivo di regolazione secondo l’innovazione;

la figura 3 è una vista in pianta del dispositivo di regolazione secondo l’innovazione;

la figura 4 è una vista dall’alto della porzione laterale di un telaio per maschera da sub entro cui è alloggiato il dispositivo secondo l’innovazione;

la figura 5 è una vista laterale del particolare di figura 4 secondo la freccia F;

la figura 6 è una vista posteriore del particolare di figura 4 secondo la freccia G.

Con riferimento alla figura 1 , si è indicato con 1 un telaio di una maschera per subacqueo al quale sono fissate a tenuta una o due lenti (non mostrate) ed un facciale 2 in materiale morbido estendentesi dal bordo del telaio ed atto ad adattare la maschera al viso del subacqueo assicurando anche la tenuta contro di esso ottenuta regolando la tensione di serraggio della maschera contro il viso mediante un cinturino o cinghietta 3 che circonda la testa del subacqueo.

La cinghietta 3 presenta una serie di nervature trasversali 4 su una faccia delle sue porzioni terminali 3a le quali si impegnano in un dispositivo di fissaggio e di regolazione della lunghezza genericamente indicato con 5.

Come illustrato in dettaglio nelle figure 2 e 3, il dispositivo di regolazione 5 comprende un primo elemento sostanzialmente a forcella 6, formato da una base 6a e una coppia di bracci 6b con estremità ingrossate 6c estendentisi complanarmente da essa, ed una linguetta 7 estendentesi dalla base 6a dell’elemento a forcella 6 tra i due bracci 6b in posizione sostanzialmente complanare con essi. All’estremità libera della linguetta 7 si estende un dente trasversale 8. L’insieme costituito dall’elemento a forcella 6, dalla linguetta 7 e dal relativo dente 8 formano la leva di arresto 16 del dispositivo di regolazione secondo l’innovazione.

Dalla parte opposta al dente trasversale 8 dalla linguetta 7 si estende un montante 9 con una estremità ingrossata 10, o testa, su un lato della quale, opposto rispetto alla base 6a dell’elemento a forcella 6, è ricavata una superficie inclinata 11 verso la linguetta 7.

Con riferimento anche alle figure 4, 5 e 6, la leva di arresto 16 è montata entro una sede 12 ricavata in una porzione laterale la estendentesi dal telaio 1. La porzione la comprende una coppia di orecchie 13, su cui sono ricavati rispettivi fori coassiali 14, entro cui viene impegnato a scatto un perno 15, attorno al quale è avvolta la porzione terminale 3a della cinghietta 3.

La sede 12 è compresa tra le due orecchie 13 e due pareti 17 e 18 sostanzialmente parallele estendentisi tra di esse. La profondità della sede 12 è tale per cui la base 6a dell’elemento a forcella 6 riscontra sul suo fondo e le estremità ingrossate 6c dei suoi bracci 6b riscontrano su nervature 19 previste lungo le orecchie 13 all’imbocco della sede 12, per cui l’elemento a forcella 6, una volta impegnato a scatto nella sede 12, risulta bloccato in essa..

Sulla parete 18, delimitante superiormente la sede 12, è ricavato un intaglio longitudinale 20 entro cui si impegna il montante 9 estendentesi dalla linguetta 7. Una ulteriore sede 21 è prevista sopra la parete 18 delimitata superiormente da una parete 22 sulla quale è ricavato un intaglio trasversale 23, sovrastante l’intaglio 20, nel quale si impegna il montante 9 per sporgere esternamente con la sua estremità ingrossata o testa 10.

Nella sede 21 si impegna scorrevolmente attorno al montante 9 una piastrina 24 presentante un’ estremità ingrossata 25 sagomata a pulsante e fuoriuscente dalla sede 21. Tra l’estremità a pulsante 25 e la testa 10, posta all’estremità del montante 9, è prevista una parete inclinata 26 in corrispondenza della parete 11 formata sotto la testa 10 e avente la medesima inclinazione. Esercitando una pressione sull’estremità a pulsante 25 della piastrina 24, si provoca lo scorrimento di quest’ultima nella sede 21 portando a contatto le pareti inclinate 26 e 11. La testa 10, essendo solidale alla leva 16 che non può scorrere entro la rispettiva sede 12, è forzata perciò a scorrere lungo la parete inclinata 26 del pulsante 25 con la sua parete inclinata 11 sollevandosi. Il sollevamento della testa 10 provoca il sollevamento della linguetta 7 ed il conseguente disimpegno del dente 8 dalla nervatura 4 della cinghi etta 3, rendendo in tal modo possibile lo scorrimento di quest’ultima sul perno 15. Per riportare automaticamente il dente 10 in impegno con una nervatura 4 al cessare della pressione sul pulsante 25 la piastrina 24 è elasticamente forzata contro il fondo della sede 21. A tale scopo dalla estremità opposta della piastrina 24 a quella dove è previsto il pulsante 25 si estende un braccio 27 ripiegato ad arco il quale è atto a riscontrare, a seguito dello scorrimento della piastrina 24, con il fondo della sede 21 flettendosi per effetto della pressione e riassumendo l’assetto indeformato al cessare di essa per riportare il pulsante 25 nella posizione iniziale, con conseguente abbassamento della testa 10 e ripristino dell’impegno del dente 8 con una nervatura 4. Per evitare lo sfilamento della piastrina 24 dalla sua sede 21 al termine della sua corsa di ritorno, essa riscontra sul montante 9 attorno al quale è disposta.

Si noterà che l’altezza del montante 9 è studiata in modo che sia sufficiente uno sforzo molto moderato per produrre lo scorrimento della piastrina 24 ed il sollevamento della testa 10.

Da quanto precede risulta chiaro che il dispositivo di regolazione della lunghezza della cinghietta per una maschera da sub raggiunge pienamente gli scopi prefissati. Infatti, il dispositivo può essere azionato agevolmente senza togliere la maschera e anche se si indossano i guanti, in quanto il sollevamento della leva che provoca il disimpegno del dente dalla nervatura della cinghietta è ottenuto non già agendo direttamente su di essa, con un’azione di trazione parallela al movimento di disimpegno del dente come nella tecnica nota, bensì su un pulsante ad essa collegato e molto più facilmente accessibile esercitando una pressione in direzione perpendicolare a tale movimento ossia sostanzialmente parallela al piano di giacenza dell’estremità della cinghietta.

Si deve anche notare che, per quanto il dispositivo di regolazione secondo la presente innovazione sia stato descritto in riferimento ad una maschera da subacqueo, è evidente che esso potrà anche essere applicato con i medesimi vantaggi ad un occhialino per nuoto.

L’innovazione non è limitata alla forma realizzativa sopra descritta ed illustrata, ma ne comprende qualsiasi variante di esecuzione.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la regolazione della lunghezza della cinghietta per maschera da subacqueo, detta maschera comprendendo un telaio per il supporto di almeno una lente, e due porzioni a forcella estendentisi dai due fianchi opposti del telaio per il supporto di rispettivi perni, attorno a ciascuno dei quali si avvolge una porzione di estremità della cinghietta, la quale presenta su ima faccia una pluralità di nervature trasversali di arresto, detto dispositivo comprendendo una rispettiva leva di arresto alloggiata in ciascuna di dette porzioni a forcella ed un dente estendentesi da detta leva atto ad impegnarsi con una di dette nervature, detta leva essendo formata da un elemento sagomato sostanzialmetne a U e da una linguetta estendentesi dalla base di detto elemento a U complanarmente e a sbalzo entro di esso, detto dente estendendosi trasversalmente da detta linguetta, detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che dalla parte opposta a detto dente, da detta linguetta si estende una testa di contrasto contro cui si impegna una porzione a cuneo di un pulsante scorrevole rispetto a detta porzione a forcella su un piano parallelo a detto elemento a U, per cui esercitando una pressione su detto pulsante si provoca lo scorrimento di detta testa in allontamento da detto elemento a U e di conseguenza il sollevamento di detta linguetta ed il disimpegno di detto dente da detta nervatura.
2. Dispositivo di regolazione secondo la rivendicazione 1, in cui in ciascuna di dette porzioni a forcella è ricavata una prima sede per l' alloggiamento ad incastro di detto elemento sagomato sostanzialmente a U ed una seconda sede sovrastante detta prima sede per l' alloggiamento scorrevole di una piastrina estendentesi da detto pulsante, detta testa di contrasto essendo ricavata aH’estremità di un montante estendentesi da detta linguetta e passante attraverso detta seconda sede, per cui detta testa sporge al di sopra di essa.
3. Dispositivo di regolazione secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detto pulsante è elasticamente forzato contro il fondo di detta seconda sede.
4. Dispositivo di regolazione secondo la rivendicazione 4, in cui dalla piastrina scorrevole di detto pulsante si estende un braccio arcuato riscontrante flessibilmente sul fondo di detta seconda sede.
5. Dispositivo di regolazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta piastrina è disposta intorno a detto montante e scorre perpendicolarmente rispetto ad esso e riscontra contro detto montante per evitare il suo sfilamento da detta seconda sede.
6. Dispositivo di regolazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione a forcella è formata da due orecchie parallele con due fori coassiali per il supporto di detto perno, detta prima e detta seconda sede estendendosi, una sull’altra, tra dette orecchie ed essendo delimitate da tre pareti sostanzialmente parallele, due delle quali presentano un intaglio longitudinale entro cui è impegnato detto montante di detta linguetta.
7. Dispositivo per la regolazione della lunghezza della cinghietta per maschera da subacqueo sostanzialmente come sopra descritto con riferimento ai disegni annessi.